redazione il torinese

Pernigotti, Di Maio: “Una lunga maratona”

Per il vicepremier e ministro del Lavoro Luigi  Di Maio la  vertenza della Pernigotti é  come una “lunga maratona” che  si deve conquistare un miglio alla volta. “Siamo disposti a una trattativa a oltranza per convincere la proprietà ma bisogna dare più tempo all’advisor”, dice Di Maio e aggiunge: più soggetti interessati troveremo e più riusciremo a convincere l’azienda che ci sono soluzioni alternative”. Il ministro del Lavoro era presente all’incontro con i lavoratori e i sindacalisti della Pernigotti presso lo  stabilimento di Novi Ligure.

Pernigotti, Di Maio: "Una lunga maratona"

Per il vicepremier e ministro del Lavoro Luigi  Di Maio la  vertenza della Pernigotti é  come una “lunga maratona” che  si deve conquistare un miglio alla volta. “Siamo disposti a una trattativa a oltranza per convincere la proprietà ma bisogna dare più tempo all’advisor”, dice Di Maio e aggiunge: più soggetti interessati troveremo e più riusciremo a convincere l’azienda che ci sono soluzioni alternative”. Il ministro del Lavoro era presente all’incontro con i lavoratori e i sindacalisti della Pernigotti presso lo  stabilimento di Novi Ligure.

Tav, le madamin replicano il 12 gennaio

Sabato 12 gennaio a Torino, i sostenitori del Sì alla  Torino-Lione tornano in piazza. Con le sette “madamin” e l’ex sottosegretario Mino Giachino manifesteranno i movimenti Sì, Torino va avanti, SìLavoro e Osservatorio21 che hanno annunciato un flash-mob in piazza Castello. Il nuovo evento è motivato dal “rinvio del governo che pone una  ipoteca su 800 milioni di fondi europei per la Torino-Lione, come indicato dal portavoce dell’Ue a fine 2018. Se la Tav si ferma, perderanno il lavoro 800 persone, attualmente impiegate; non ci saranno le 6000 assunzioni previste, il 50% per la manodopera locale, e scatterà una ipoteca di 4 miliardi di euro” . Hanno già aderito  21 sindaci del Piemonte e i primi cittadini di Vado Ligure , Aosta, Padova e Venezia.

 

(foto: il Torinese)

Panettone gastronomico per la Befana

panettone-salatoNon puo’ mancare sulla tavola delle feste la versione salata del tradizionale panettone, un impasto soffice e fragrante, un sapore neutro, farcito in mille modi diversi a secondo dei gusti e della fantasia personali, puo’ essere preparato con largo anticipo, e’ veloce  e stuzzichera’ l’appetito di tutti. Una bella idea golosa.

 

Ingredienti

 

1 Panettone gastronomico

100gr. di insalata russa

100gr. di prosciutto crudo

100gr. di salmone affumicato

100gr. di prosciutto di Praga

2 cucchiai di pate’ di olive

1 confezione di Philadelphia cremosa

3 cucchiaini di senape dolce

Foglie di insalata

Succo di limone

 

Tagliare il panettone in senso orizzontale ricavando 8 dischi di uguale spessore, piu’ la calotta. Adagiate il primo disco sul piatto da portata, spalmatelo con la Philadelphia, coprite con 2 belle foglie di insalata e le fette di proscitto di Praga. Ricoprite con altri due dischi di panettone. Proseguire con la seconda farcitura, spalmare un velo di senape dolce su tutto il disco, stendere sopra le fette di salmone affumicato spruzzato con succo di limone. Ricoprire con altri due dischi di panettone, spalmare uno strato di insalata russa. Coprire con gli ultimi due dischi di panettone, spalmare la crema di Philadelphia e    adagiare le fette di prosciutto crudo. Chiudere con la calotta. Riporre in frigo per    almeno 6 ore. Al momento di servire tagliare il panettone a fette e disporre i vari spicchi di tramezzini sul piatto di portata, i commensali avranno cosi’ modo di assaggiare le diverse farciture.

 

Auguri di buon anno a tutti i lettori.

 

Paperita Patty

“Les Onze Mille Verges”

In un volume a tiratura limitata e firmata a mano dall’artista. Presentazione il 9 gennaio al “Circolo dei Lettori” di Torino


Con 250 eleganti e originali tavole di grande formato realizzate con il tratto a biro,
Guido Giordano, poliedrico artista cuneese, illustra “Les Onze Mille Verges” (Le
undicimila verghe), uno dei più difficili romanzi dello scrittore e poeta francese
Guillaume Apolinare.  In un volume edito da Il Pennino (324 pagine a tiratura limitata

firmata a mano  dall’autore), Giordano presenta il risultato di un progetto artistico iniziato una
trentina di anni fa e ripreso nel 2016. Segue passo dopo passo il racconto con un
particolare escamotage, ovvero l’inserimento di continue citazioni del campo
dell’arte e del visivo, legando passi del romanzo ad abbinamenti talvolta surreali e
soprattutto impensabili. Una sorta di vera piccola enciclopedia ricca di oltre 750
citazioni che spaziano dall’arte al teatro, dal fumetto al sociale e alla caricatura.
Alla presentazione ‐ mercoledì 9 gennaio presso il “Circolo dei Lettori” di Torino,
via Bogino 9, ore 18,30 – interverranno il giornalista e scrittore Bruno Gambarotta, il
collezionista Piero Gondolo della Riva, il critico d’arte Angelo Mistrangelo e il
professore Benoit Monginot dell’Università di Torino. Il dibattito sarà moderato
dall’editore Dino Aloi. Il numero di gennaio 2019 de L’Indice, la rivista dei libri, è illustrato con le tavole  tratte dal libro di Guido Giordano. Dal primo al sedici marzo 2019 alcune tavole
originali del volume e altre opere dell’artista saranno esposte presso Little Nemo
Art Gallery, Via F. Ozanam 7 ,Torino.

Guido Giordano
Nato a Cuneo nel 1947, laureato in architettura con Carlo Mollino.
Tra i suoi numerosi interventi artistici figurano la progettazione di arredi della
Colleggiata di Carmagnola e della chiesa di Sant’Ambrogio a Cuneo e il portale in
bronzo della chiesa Madonna delle Grazie di Cuneo.  Per sei anni ha collaborato con La Stampa, Stampa Sera e Torino Sette con immagini  sulla città di Torino. Per la rivista Alter Linus ha pubblicato il personaggio “Flappo”.  Ha tenuto mostre a Palazzo Salmatoris in Cherasco e alla Fondazione Peano di  Cuneo.  La sua mostra “Un’idea voluminosa”, divagazioni umoristiche sul tema del libro, è
stata ospitata nel sistema bibliotecario del Piemonte.

Contenimento cinghiali, un’azione necessaria

 

L’incidente avvenuto sull’A1 tra Lodi e Casalpusterlengo non deve ripetersi. Serve un contenimento urgente degli ungulati. Che sono troppi. Perché sono sempre più frequenti casi di cinghiali che giungono anche nelle città e i danni provocati dai selvatici sono inestimabili.

La grande proliferazione della fauna selvatica e in particolare dei cinghiali – che secondo stime Ispra hanno ormai superato il milione di esemplari in Italia – sta causando danni ingenti alle colture agricole e gravi incidenti all’uomo. La situazione ha assunto di fatto dimensioni e caratteristiche di una vera e propria emergenza, da superare avendo come bussola la gestione degli equilibri ecologici. Ma senza intralci amministrativi. L’abbandono di porzioni importanti di territorio rurale e montano da parte dell’uomo, nonché l’aumento del bosco, lasciano ampi spazi all’aumento di selvatici. Come testimoniato anche dall’allarme delle ultime ore di Coldiretti, Cia e Confagricoltura sui danni causati all’agricoltura dalla fauna selvatica, il cinghiale rappresenta la parte preponderante del problema viste le sue caratteristiche, le sue abitudini alimentari.

Su un punto in particolare siamo certi come Uncem sia necessario lavorare: le buone pratiche di abbattimento selettivo e contenimento faunistico attualmente in corso nei Parchi nazionali e negli Ambiti territoriali di caccia devono oggetto di standardizzazione e di direttive specifiche nazionali. Chiediamo alla conferenza Stato-Regioni di adottare queste direttive per i parchi regionali e per le aree non protette al fine di far fronte all’emergenza su tutto il territorio nazionale. Ridurre il numero di ungulati è urgente e non più rinviabile.

Uncem Piemonte

Contenimento cinghiali, un'azione necessaria

 

L’incidente avvenuto sull’A1 tra Lodi e Casalpusterlengo non deve ripetersi. Serve un contenimento urgente degli ungulati. Che sono troppi. Perché sono sempre più frequenti casi di cinghiali che giungono anche nelle città e i danni provocati dai selvatici sono inestimabili.
La grande proliferazione della fauna selvatica e in particolare dei cinghiali – che secondo stime Ispra hanno ormai superato il milione di esemplari in Italia – sta causando danni ingenti alle colture agricole e gravi incidenti all’uomo. La situazione ha assunto di fatto dimensioni e caratteristiche di una vera e propria emergenza, da superare avendo come bussola la gestione degli equilibri ecologici. Ma senza intralci amministrativi. L’abbandono di porzioni importanti di territorio rurale e montano da parte dell’uomo, nonché l’aumento del bosco, lasciano ampi spazi all’aumento di selvatici. Come testimoniato anche dall’allarme delle ultime ore di Coldiretti, Cia e Confagricoltura sui danni causati all’agricoltura dalla fauna selvatica, il cinghiale rappresenta la parte preponderante del problema viste le sue caratteristiche, le sue abitudini alimentari.
Su un punto in particolare siamo certi come Uncem sia necessario lavorare: le buone pratiche di abbattimento selettivo e contenimento faunistico attualmente in corso nei Parchi nazionali e negli Ambiti territoriali di caccia devono oggetto di standardizzazione e di direttive specifiche nazionali. Chiediamo alla conferenza Stato-Regioni di adottare queste direttive per i parchi regionali e per le aree non protette al fine di far fronte all’emergenza su tutto il territorio nazionale. Ridurre il numero di ungulati è urgente e non più rinviabile.
Uncem Piemonte

Delitto di Capodanno, fermata una ragazza

Ha un nome ed un cognome il presunto autore di quello che è stato chiamato subito il ‘delitto di Capodanno’, con il rinvenimento del corpo senza vita nel primo pomeriggio del 1 gennaio di Massimo Garitta in un campo nel comune di Ovada
Venerdì 4 i carabinieri del Nucleo investigativo di Alessandria e della Compagnia di Alessandria hanno fermato una ragazza di 24 anni, A.P., cittadina albanese, da anni residente ad Ovada.
Al rinvenimento si era pervenuti grazie alla segnalazione di un passeggero del treno regionale in transito sulla Genova – Acqui Terme, che aveva appunto scorto un corpo inanimato giacente in un campo ricompreso tra la citata linea ferroviaria e la SP 456 del Turchino, nel territorio del comune di Ovada (AL). Giunti sul posto immediatamente dopo i vigili del fuoco. ed il personale del 118, sotto l’iniziale direzione del Comandante della locale Compagnia, i Carabinieri di Acqui Terme avevano provveduto a preservare la scena del crimine, apparendo da subito chiara la natura violenta della morte della vittima, immediatamente identificata perché già nota all’Arma locale quale tossicodipendente e pregiudicato. Terminati i rilievi tecnici più urgenti a cura della Sezione Investigazioni Scientifiche del Nucleo Investigativo di Alessandria ed un primo esame del cadavere da parte del medico legale, il Sostituto Procuratore della Repubblica di Alessandria, Eleonora Guerra, intervenuta nel frattempo sul posto, ne disponeva la rimozione. Il quadro investigativo a quel punto delineatosi consentiva di ritenere come la morte violenta di Garitta fosse stata determinata a seguito di investimento da parte di un autoveicolo e che tale investimento fosse avvenuto all’interno del campo, in corrispondenza del luogo di rinvenimento del cadavere. In particolare, in un contesto d’indagine reso alquanto sfuggente dalle peculiari condizioni di vita della vittima, appariva promettente un indizio emerso nel corso dei rilievi tecnici sugli indumenti indossati dalla vittima. Infatti, sul giubbotto della vittima erano rimasti impressi in modo eccezionalmente nitido alcuni caratteri alfanumerici ed un marchio di fabbrica, che successivamente sarebbero risultati riconducibili ai caratteri identificativi di un tipo di marmitta montato su diversi modelli del gruppo FCA, tra cui la Lancia Y. Ed in effetti, il frenetico ed infaticabile lavorio investigativo svolto nelle ore successive dal personale del Nucleo Investigativo di Alessandria e della Compagnia di Acqui Terme avrebbe permesso di acquisire, in direzione del tutto convergente, sia due testimonianze – che concordemente collocavano la vittima a bordo di una Lancia Y di colore scuro condotta da una ragazza le cui caratteristiche somatiche venivano riferite solo sommariamente –, sia alcuni frame di plurime telecamere installate lungo la viabilità cittadina, sia i dati di un apparato di lettura targhe, elementi che conducevano all’individuazione dell’autovettura in uso, tra gli altri, anche all’indagata, individuazione confermata proprio dal seriale stampigliato sulla marmitta di quello stesso veicolo. Inoltre, il disegno degli pneumatici montati sulla Lancia Y in uso all’indagata corrispondeva a quello rilevato nel corso degli accertamenti tecnici esperiti sulle tracce di pneumatici rinvenute sul luogo del delitto. Gli esiti eloquenti dell’attività tecnica nel frattempo condotta nei confronti dell’indagata e degli altri membri della sua famiglia, l’analisi del traffico telefonico di tutte le utenze emerse nel contesto investigativo così consolidatosi, nonché da ultimo il tenore delle dichiarazioni confessorie rese nella notte dall’indagata, nel corso dell’interrogatorio dinanzi al pubblico ministero insieme ad un circostanziato pericolo di fuga, hanno determinato l’adozione del provvedimento di fermo operato questa mattina. E’ ancora oggetto di accertamenti l’esatta determinazione del movente.
Massimo Iaretti
 

Befana con “Spikisi”, lo spettacolo ideato da Brachetti

Ultimi giorni sul palco del teatro delle varietà Le Musichall fino al 6 gennaio 2019.  Ideato da Arturo Brachetti, scritto e diretto da Stefano Genovese, SPIKISI è l’appuntamento imperdibile delle feste, in cui musica, comicità e follia si mescolano perfettamente per 90’ di divertimento garantito


Benvenuti in un palazzo d’epoca, senza alcuna insegna. Guardatevi intorno con aria vaga e, se nessuno vi osserva, girate a destra, scendete le scale e infilatevi giù nel tunnel. Non chiedete informazioni, potrebbero sospettare di voi. Alla fine della galleria blu trovate una porta e delle persone molto rispettabili. Acquistate qualunque cosa vi propongano senza fare domande: può essere un’orzata, un lavoretto fatto a maglia, una parola d’ordine, una cartella della tombola, una barretta di cioccolata. Qualunque cosa sia vi servirà per entrare in questo SPIKISI !  Ancora una volta a Le Musichall niente è come sembra: tutto può accadere dentro uno speakeasy e tutto quello che accade resta lì dentro, al riparo da sguardi indiscreti.  Il nuovo spettacolo firmato da Arturo Brachetti e Stefano Genovese conduce il pubblico in una festa sfrenata anni ‘30, fatta di satira tagliente e gambe lunghe in calze a rete, eclettici Maestri di Cerimonia e Chanteuse d’altri tempi, parodie contemporanee e seducenti ballerinicomici strampalati, swing, poetiche visioni e sferzanti trasgressioniSPIKISI è un viaggio all’indietro di quasi 100 anni, in un tempo passato che, a guardarsi bene intorno, è molto attuale. 

Che cosa erano gli speakeasy? 
Gli speakeasy (letteralmente parlar pianosottovoce) erano dei locali clandestini degli anni ’20 in cui la gente andava a bere whisky, cocktail e a far baldoria nell’epoca del Proibizionismo, quando l’alcol era bandito. Erano luoghi nascosti, bisognava sapere dove fosse l’ingresso, conoscere una parola d’ordine da comunicare a un citofono o da una piccola fessura di un’anonima, rispettabilissima porta. 
Il 16 gennaio del 1920 negli Stati Uniti iniziava ufficialmente il Proibizionismo: al bando tutti gli alcolici. Quella notte, nella sola New York, chiusero circa 15.000 bar. Ma qualcosa non funzionò in quella legge perché nell’arco di qualche mese sorsero ovunque nella stessa New York circa 32.000 speakeasy, tutti gestiti dalla criminalità organizzata che su quella legge fece la propria fortuna. Nel 1933 il Presidente Roosevelt decretò la fine del Proibizionismo: in un colpo solo annientò gli affari della criminalità organizzata, fece impennare le entrate del Governo grazie alle tasse sull’alcol e creò un milione di posti di lavoro nell’industria degli alcolici. Non ultimo, rese l’alcol molto meno interessante per giovani e meno giovani. 

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BIGLIETTI (acquisto online su www.lemusichall.com)

Intero platea: 20 € + 1.50 di prevendita

Ridotto platea: 18 € + 1.50 di prevendita (over 65, under 12 e convenzionati Abbonamento Musei, Torino+Piemonte card e Torino+PiemonteContemporary card)

Intero balconata: 17 € + 1.50 di prevendita

Ridotto balconata: 15 € + 1.50 di prevendita (over 65, under 12 e convenzionati (Abbonamento Musei, Torino+Piemonte card e Torino+PiemonteContemporary card)

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Le Musichall, Corso Palestro 14, 10122 Torino
Biglietti a partire da Euro 15 su www.lemusichall.com