redazione il torinese

Un intero paese senz'acqua. Ma ora si può di nuovo bere

DAL PIEMONTE     L’acqua è tornata finalmente utilizzabile per gli usi potabili ed alimentari a Pecetto di Valenza, comune collinare a pochi chilometri dalla Città dell’Oro

Il sindaco Andrea Bortoloni, dopo che aveva avuto il disco verde dall’Asl di Alessandria ha informato la popolazione che l’emergenza nitrati era superata, in quanto l’intervento dell’Azienda municipalizzata valenzana aveva avuto un effetto positivo. Tutto era iniziato il 29 dicembre scorso quando, dopo il rilevamento di una percentuale di nitrati, sia pure di poco superiore ai valori limite, il sindaco aveva emesso un’ordinanza di divieto dell’acqua, ad eccezione per scopi igienici. “Era da sedici anni che non si verificava un fenomeno del genere” dice Andrea Bortoloni. I nitrati, per effetto della concimazione dei campi, potrebbero essersi trovati in una misura maggiore a quanto consentito per via dell’ultima piena del Po. Il Comune di Pecetto, infatti, pur non essendo toccato quanto a territorio comunale dal percorso del ‘grande fiume’, tuttavia ha i due pozzi che alimentano la rete acquedottistica a poca distanza dallo stesso e come tali destinatari di possibili esondazioni o piene. Anche alla luce del particolare periodo dell’anno nel quale si è verificato il disagio (che riguardava tutto il paese senza eccezioni) l’amministrazione, d’intesa con Amv, aveva organizzato una distribuzione di bottiglie di acqua naturale, sia al mattino che al pomeriggio, con l’utilizzo di personale comunale e volontari della protezione civile. “Adesso si rende assolutamente necessaria ed in tempi brevi la realizzazione dell’interconnessione sulla linea Valenza-Pecetto-Bassignana la quale era già nel piano di investimenti dell’azienda valenzana ed ora è anche già presente come progetto. Con quest’opera in essere, dal momento che i pozzi cui attinge la Azienda multiuservizi casalese di Casale Monferrato e che servirebbero anche Valenza sono piuttosto profondi, una situazione come questa difficilmente si ripeterebbe”.

Massimo iaretti

 

La Regione valuta il ricorso contro il decreto sicurezza

La Regione Piemonte ha istituito nelle passate settimane un tavolo di crisi con l’Anci regionale per valutare l’impatto del decreto sicurezza, ora legge, sul proprio territorio. Nell’ultima riunione del 21 dicembre è emersa anche la necessità di un confronto allargato con tutte le prefetture. “A questo scopo – spiega l’assessora Monica Cerutti – stiamo raccogliendo le concrete preoccupazioni di molte amministrazioni comunali, indipendentemente dal colore politico. In questi giorni stiamo valutando, in accordo con il presidente Sergio Chiamparino, e in seguito all’ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale il 18 dicembre contrario al decreto sicurezza,  se sussistano i fondamenti giuridici come Regione per un ricorso alla Corte Costituzionale. Auspichiamo che altre regioni possano condividere questa azione”. “Tale decreto – prosegue l’assessore –  risulta anche in totale contrasto con la nostra legge regionale 5/2016 contro tutte le discriminazioni, “Norme di attuazione del divieto di ogni forma di discriminazione e della parità di trattamento nelle materie di competenza regionale, legge che applica invece i principi costituzionali”.

 

(foto: il Torinese)

Rete Bianca, Tav: si faccia, senza le eterne polemiche politiche

“Saremo di nuovo in piazza il prossimo 12 gennaio per dire Si’ alla Torino/Lione ma basta con le ormai sterili e inutili polemiche politiche. Tutto il mondo politico, e non solo, sa che sono ormai rimasti due soli partiti a dire un no secco alla Tav: il partito dei 5 stelle e Sinistra italiana. Tutti gli altri, seppur con sfumature diverse, sono decisamente favorevoli. Ora, visto che se ne parla da circa 30 anni, sarebbe anche un po’ specioso continuare questa eterna polemica politica. La Tav si faccia, cioè si completi, ma senza trasformarla – come ormai è evidente a tutti – in una continua e permanente polemica in vista della prossima campagna elettorale regionale. E senza gli ormai altrettanto noti protagonismi personali. Anche perché, sotto questo versante, le responsabilità politiche attraversano orizzontalmente le tradizionali coalizioni di centrodestra e centrosinistra. Saremo di nuovo in piazza, dunque. Non per continuare a fare campagna elettorale o per rinfacciarsi le responsabilità politiche ma solo per dire Si’ alla Torino/Lione. La campagna elettorale per le regionali piemontesi, com’è ovvio a tutti, affronta anche altri temi. Fermarsi a questo sarebbe riduttivo e anche po’ curioso“.

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Rete Bianca Piemonte

Giorgio Merlo, Mauro Carmagnola, Giampiero Leo

Carabinieri, controlli preventivi. 350 identificati nel Monferrato

Trecentocinquanta persone identificate, cinquanta delle quali straniere, centottanta veicoli controllati, elevate sanzioni per violazioni al codice ella strada per circa cinquemila euro. E’ il risultato dei controlli preventivi messi in campo dalla Compagnia Carabinieri di Casale Monferrato che in questi giorni ha impiegato settanta uomini e trenta mezzi. Le operazioni hanno anche portato ad un arresto per il reato di detenzione ai fini dello spaccio. Nelle maglie della giustizia è finito un 21enne italiano, di origini straniere, fermato nel territorio del Comune di Fubine (Alessandria), e trovato con 5 confezioni di cocaina. I successi accertamenti dei militari dell’Arma nella sua abitazione hanno consentito, in fase di perquisizione domiciliare, di rinvenire altre 12 confezioni di ‘coca’, per un totale di 24 grammi di sostanza, oltre a 14 grammi di sostanza utilizzata per il taglio e materiale vario per il confezionamento.

Massimo Iaretti

 

Pernigotti, Di Maio: “Una lunga maratona”

Per il vicepremier e ministro del Lavoro Luigi  Di Maio la  vertenza della Pernigotti é  come una “lunga maratona” che  si deve conquistare un miglio alla volta. “Siamo disposti a una trattativa a oltranza per convincere la proprietà ma bisogna dare più tempo all’advisor”, dice Di Maio e aggiunge: più soggetti interessati troveremo e più riusciremo a convincere l’azienda che ci sono soluzioni alternative”. Il ministro del Lavoro era presente all’incontro con i lavoratori e i sindacalisti della Pernigotti presso lo  stabilimento di Novi Ligure.

Pernigotti, Di Maio: "Una lunga maratona"

Per il vicepremier e ministro del Lavoro Luigi  Di Maio la  vertenza della Pernigotti é  come una “lunga maratona” che  si deve conquistare un miglio alla volta. “Siamo disposti a una trattativa a oltranza per convincere la proprietà ma bisogna dare più tempo all’advisor”, dice Di Maio e aggiunge: più soggetti interessati troveremo e più riusciremo a convincere l’azienda che ci sono soluzioni alternative”. Il ministro del Lavoro era presente all’incontro con i lavoratori e i sindacalisti della Pernigotti presso lo  stabilimento di Novi Ligure.

Tav, le madamin replicano il 12 gennaio

Sabato 12 gennaio a Torino, i sostenitori del Sì alla  Torino-Lione tornano in piazza. Con le sette “madamin” e l’ex sottosegretario Mino Giachino manifesteranno i movimenti Sì, Torino va avanti, SìLavoro e Osservatorio21 che hanno annunciato un flash-mob in piazza Castello. Il nuovo evento è motivato dal “rinvio del governo che pone una  ipoteca su 800 milioni di fondi europei per la Torino-Lione, come indicato dal portavoce dell’Ue a fine 2018. Se la Tav si ferma, perderanno il lavoro 800 persone, attualmente impiegate; non ci saranno le 6000 assunzioni previste, il 50% per la manodopera locale, e scatterà una ipoteca di 4 miliardi di euro” . Hanno già aderito  21 sindaci del Piemonte e i primi cittadini di Vado Ligure , Aosta, Padova e Venezia.

 

(foto: il Torinese)

Panettone gastronomico per la Befana

panettone-salatoNon puo’ mancare sulla tavola delle feste la versione salata del tradizionale panettone, un impasto soffice e fragrante, un sapore neutro, farcito in mille modi diversi a secondo dei gusti e della fantasia personali, puo’ essere preparato con largo anticipo, e’ veloce  e stuzzichera’ l’appetito di tutti. Una bella idea golosa.

 

Ingredienti

 

1 Panettone gastronomico

100gr. di insalata russa

100gr. di prosciutto crudo

100gr. di salmone affumicato

100gr. di prosciutto di Praga

2 cucchiai di pate’ di olive

1 confezione di Philadelphia cremosa

3 cucchiaini di senape dolce

Foglie di insalata

Succo di limone

 

Tagliare il panettone in senso orizzontale ricavando 8 dischi di uguale spessore, piu’ la calotta. Adagiate il primo disco sul piatto da portata, spalmatelo con la Philadelphia, coprite con 2 belle foglie di insalata e le fette di proscitto di Praga. Ricoprite con altri due dischi di panettone. Proseguire con la seconda farcitura, spalmare un velo di senape dolce su tutto il disco, stendere sopra le fette di salmone affumicato spruzzato con succo di limone. Ricoprire con altri due dischi di panettone, spalmare uno strato di insalata russa. Coprire con gli ultimi due dischi di panettone, spalmare la crema di Philadelphia e    adagiare le fette di prosciutto crudo. Chiudere con la calotta. Riporre in frigo per    almeno 6 ore. Al momento di servire tagliare il panettone a fette e disporre i vari spicchi di tramezzini sul piatto di portata, i commensali avranno cosi’ modo di assaggiare le diverse farciture.

 

Auguri di buon anno a tutti i lettori.

 

Paperita Patty

“Les Onze Mille Verges”

In un volume a tiratura limitata e firmata a mano dall’artista. Presentazione il 9 gennaio al “Circolo dei Lettori” di Torino


Con 250 eleganti e originali tavole di grande formato realizzate con il tratto a biro,
Guido Giordano, poliedrico artista cuneese, illustra “Les Onze Mille Verges” (Le
undicimila verghe), uno dei più difficili romanzi dello scrittore e poeta francese
Guillaume Apolinare.  In un volume edito da Il Pennino (324 pagine a tiratura limitata

firmata a mano  dall’autore), Giordano presenta il risultato di un progetto artistico iniziato una
trentina di anni fa e ripreso nel 2016. Segue passo dopo passo il racconto con un
particolare escamotage, ovvero l’inserimento di continue citazioni del campo
dell’arte e del visivo, legando passi del romanzo ad abbinamenti talvolta surreali e
soprattutto impensabili. Una sorta di vera piccola enciclopedia ricca di oltre 750
citazioni che spaziano dall’arte al teatro, dal fumetto al sociale e alla caricatura.
Alla presentazione ‐ mercoledì 9 gennaio presso il “Circolo dei Lettori” di Torino,
via Bogino 9, ore 18,30 – interverranno il giornalista e scrittore Bruno Gambarotta, il
collezionista Piero Gondolo della Riva, il critico d’arte Angelo Mistrangelo e il
professore Benoit Monginot dell’Università di Torino. Il dibattito sarà moderato
dall’editore Dino Aloi. Il numero di gennaio 2019 de L’Indice, la rivista dei libri, è illustrato con le tavole  tratte dal libro di Guido Giordano. Dal primo al sedici marzo 2019 alcune tavole
originali del volume e altre opere dell’artista saranno esposte presso Little Nemo
Art Gallery, Via F. Ozanam 7 ,Torino.

Guido Giordano
Nato a Cuneo nel 1947, laureato in architettura con Carlo Mollino.
Tra i suoi numerosi interventi artistici figurano la progettazione di arredi della
Colleggiata di Carmagnola e della chiesa di Sant’Ambrogio a Cuneo e il portale in
bronzo della chiesa Madonna delle Grazie di Cuneo.  Per sei anni ha collaborato con La Stampa, Stampa Sera e Torino Sette con immagini  sulla città di Torino. Per la rivista Alter Linus ha pubblicato il personaggio “Flappo”.  Ha tenuto mostre a Palazzo Salmatoris in Cherasco e alla Fondazione Peano di  Cuneo.  La sua mostra “Un’idea voluminosa”, divagazioni umoristiche sul tema del libro, è
stata ospitata nel sistema bibliotecario del Piemonte.

Contenimento cinghiali, un’azione necessaria

 

L’incidente avvenuto sull’A1 tra Lodi e Casalpusterlengo non deve ripetersi. Serve un contenimento urgente degli ungulati. Che sono troppi. Perché sono sempre più frequenti casi di cinghiali che giungono anche nelle città e i danni provocati dai selvatici sono inestimabili.

La grande proliferazione della fauna selvatica e in particolare dei cinghiali – che secondo stime Ispra hanno ormai superato il milione di esemplari in Italia – sta causando danni ingenti alle colture agricole e gravi incidenti all’uomo. La situazione ha assunto di fatto dimensioni e caratteristiche di una vera e propria emergenza, da superare avendo come bussola la gestione degli equilibri ecologici. Ma senza intralci amministrativi. L’abbandono di porzioni importanti di territorio rurale e montano da parte dell’uomo, nonché l’aumento del bosco, lasciano ampi spazi all’aumento di selvatici. Come testimoniato anche dall’allarme delle ultime ore di Coldiretti, Cia e Confagricoltura sui danni causati all’agricoltura dalla fauna selvatica, il cinghiale rappresenta la parte preponderante del problema viste le sue caratteristiche, le sue abitudini alimentari.

Su un punto in particolare siamo certi come Uncem sia necessario lavorare: le buone pratiche di abbattimento selettivo e contenimento faunistico attualmente in corso nei Parchi nazionali e negli Ambiti territoriali di caccia devono oggetto di standardizzazione e di direttive specifiche nazionali. Chiediamo alla conferenza Stato-Regioni di adottare queste direttive per i parchi regionali e per le aree non protette al fine di far fronte all’emergenza su tutto il territorio nazionale. Ridurre il numero di ungulati è urgente e non più rinviabile.

Uncem Piemonte