


Un uomo di 58 anni è morto ieri sera a Isola d’Asti per essere stato travolto dalla propria auto. Mentre stava cercando di disincagliarla dalla neve ed era sceso dall’auto per mettere le catene la vettura improvvisamente è slittata sulla neve. Un automobilista ha chiamato i soccorsi e sul posto sono giunti gli operatori del servizio 118 e i carabinieri.
(foto archivio)
Si verificano ancora disagi, questa mattina, alla circolazione ferroviaria sulla linea ferroviaria Torino-Bardonecchia-Modane. La copiosa nevicata delle scorse ore che ha interessato la Valle di Susa provoca con ritardi fino a 50 minuti e alcune corse sono limitate a Bussoleno. Sono invece rimaste senza energia elettrica, nell’Alessandrino, alcuni borghi dell’alta Val Borbera, in particolare, nel Comune di Albera Ligure le frazioni di Vigo e Figino.
Si verificano ancora disagi, questa mattina, alla circolazione ferroviaria sulla linea ferroviaria Torino-Bardonecchia-Modane. La copiosa nevicata delle scorse ore che ha interessato la Valle di Susa provoca con ritardi fino a 50 minuti e alcune corse sono limitate a Bussoleno. Sono invece rimaste senza energia elettrica, nell’Alessandrino, alcuni borghi dell’alta Val Borbera, in particolare, nel Comune di Albera Ligure le frazioni di Vigo e Figino.
Nel tardo pomeriggio di mercoledì 30 gennaio la polizia municipale di Volpiano è intervenuta in zona Verdina cogliendo sul fatto una persona che stava abbandonando alcuni rifiuti derivanti da lavori edili, come pezzi di cartongesso e plastica. Il soggetto, proveniente da fuori Volpiano, è stato denunciato ai sensi dell’articolo 156 del Codice dell’Ambiente (che prevede l’arresto da tre mesi a un anno) e gli è stata comminata una sanzione di 3.500 euro, oltre all’obbligo di ripristino dei luoghi. «La zona della Verdina è da tempo oggetto di abbandoni – sottolineano dalla polizia municipale di Volpiano – e perciò effettuiamo controlli periodici negli orari più a rischio e in base alle segnalazioni dei cittadini; inoltre, stiamo predisponendo alcune fototrappole per identificare i veicoli». Commenta il sindaco di Volpiano Emanuele De Zuanne: «L’amministrazione comunale da tempo ha investito in nuove tecnologie e modalità operative per contrastare il grave fenomeno dell’abbandono dei rifiuti. Ringrazio la polizia municipale per i costanti controlli sul territorio che già in passato hanno consentito di sanzionare comportamenti scorretti e i cittadini per le segnalazioni che ci aiutano in questo lavoro di tutela ambientale».
Le mele cotte evocano ricordi e profumi d’infanzia, un comfort food della stagione invernale. Non necessitano di elaborate cotture, sono buone cosi’, nella loro semplicita’, un alimento prezioso per il nostro organismo per le loro spiccate proprieta’ benefiche. Di facile digestione rappresentano un dessert ideale per tutti, sia per un fine pasto che per una dolce merenda.
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Ingredienti
4 grosse mele
La scorza di un limone
Una noce di burro
Poco vino bianco secco
2 chiodi di garofano
2 cucchiai di zucchero di canna
Un pizzico di zenzero in polvere
Un pizzico di cannella
Poca acqua
Lavare e asciugare bene le mele, sistemarle in una pirofila da forno, versare un dito di acqua e il vino bianco, aggiungere la scorza del limone, i chiodi di garofano e cospargere le mele con la cannella, lo zenzero, lo zucchero di canna e un poco burro. Cuocere a 200 gradi per circa 30 minuti o sino a quando il liquido e’ diventato uno sciroppo caramellato.
Paperita Patty
Nel week end 110 gazebo aperti in tutto il Piemonte per esprimere concreta solidarietà al Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, accusato di sequestro aggravato per il caso dei 177 richiedenti asilo della nave Diciotti
“La Giunta delle elezioni e immunità del Senato della Repubblica – sottolinea l’on. Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera e segretario della Lega in Piemonte – sta esaminando il caso in questi giorni, e siamo fiduciosi che sia la Giunta stessa, sia poi eventualmente il Senato prendano atto del fatto che Matteo Salvini ha semplicemente esercitato nel ‘caso Diciotti’ le proprie prerogative di Ministro, peraltro con il pieno appoggio di tutto l’Esecutivo. Ma il popolo della Lega, di fronte ad un simile attacco politico, non può che muoversi compatto, e far sentire in maniera forte e chiara l’appoggio al proprio Segretario. Siamo certi che, nonostante il maltempo che in questo fine settimana caratterizza tutto il Piemonte, la nostra Regione saprà mobilitarsi in massa per difendere l’esercizio della democrazia. Tra l’altro è logico attendersi che a difendere l’operato del Ministro in questo caso non siano solo i nostri militanti, ma appunto tutti coloro a cui sta a cuore l’autonomia del Governo, e le sue prerogative, che derivano da libere elezioni”. La raccolta firme promossa in queste ore dalla Lega in tutta Italia riporta quanto segue “i sottoscritti intendono esprimere la propria solidarietà e il proprio sostegno alle politiche del Ministro dell’Interno Matteo Salvini, che rischia da 3 a 15 anni di carcere per aver fatto il proprio dovere difendendo i confini italiani”. L’elenco completo dei gazebo, con date e orari, è consultabile sul sito www.salvininonmollare.it
Il libro racconta una storia in parte dimenticata, quella dell’Istituto nazionale per le Figlie dei Militari di Torino, una scuola laica e innovativa, punto di riferimento per l’educazione femminile a cavallo fra Ottocento e Novecento
L’Istituto Nazionale per le Figlie dei Militari, istituzione scolastica nata nel fertile contesto culturale della Torino post-unitaria, è stata un’eccellenza fra i collegi femminili, in grado di competere con il più famoso Poggio Imperiale di Firenze. Legato a uno dei luoghi più affascinanti e ricchi di storia della città di Torino, la Villa della Regina, dove, dopo la donazione dell’edificio da parte di Vittorio Emanuele II nel 1865, avrà la sua sede principale dal 1869 fino ai bombardamenti del 1942. Nata dall’iniziativa della marchesa Maria Luisa del Carretto, l’idea dell’Istituto per le Figlie dei Militari viene sostenuta da una serie di personaggi di spicco del periodo, tra cui quel Massimo d’Azeglio a cui è attribuita la frase “fatta l’Italia, bisogna fare gli italiani”. E proprio per “fare” i futuri italiani e dar loro “degne madri”, si volle creare una “scuola di civile e morale educazione per le venture generazioni”. Cinzia Ballesio ricuce con sensibilità storica tutti i pezzi di un’istituzione quasi dimenticata, ricostruita sulla base di una ricca documentazione archivistica, integrata con le testimonianze delle ex allieve intervistate, dove la memoria si mescola con i fatti, creando storie nella Storia: donne, scuola e società, un fitto intreccio in un universo ricchissimo e poco indagato.
***
Al Centro Studi Piemontesi
via Ottavio Revel 15 – Torino
Incontro dedicato al tema
Formazione femminile dalla Torino post-unitaria al passato recente
Il caso dell’Istituto Figlie dei militari
Paola Bianchi
Università della Valle d’Aosta
dialoga con
Cinzia Ballesio
autrice del volume
Le Figlie dei Militari
Una scuola nuova per le donne della nuova Italia
Neos Edizioni
***
La conferenza potrà essere seguita in differita sul Canale YouTube del Centro Studi Piemontesi
Info: Tel. 011/537486 – info@studipiemontesi.it – www.studipiemontesi.it
(foto MuseoTorino)
Il libro racconta una storia in parte dimenticata, quella dell’Istituto nazionale per le Figlie dei Militari di Torino, una scuola laica e innovativa, punto di riferimento per l’educazione femminile a cavallo fra Ottocento e Novecento
L’Istituto Nazionale per le Figlie dei Militari, istituzione scolastica nata nel fertile contesto culturale della Torino post-unitaria, è stata un’eccellenza fra i collegi femminili, in grado di competere con il più famoso Poggio Imperiale di Firenze. Legato a uno dei luoghi più affascinanti e ricchi di storia della città di Torino, la Villa della Regina, dove, dopo la donazione dell’edificio da parte di Vittorio Emanuele II nel 1865, avrà la sua sede principale dal 1869 fino ai bombardamenti del 1942. Nata dall’iniziativa della marchesa Maria Luisa del Carretto, l’idea dell’Istituto per le Figlie dei Militari viene sostenuta da una serie di personaggi di spicco del periodo, tra cui quel Massimo d’Azeglio a cui è attribuita la frase “fatta l’Italia, bisogna fare gli italiani”. E proprio per “fare” i futuri italiani e dar loro “degne madri”, si volle creare una “scuola di civile e morale educazione per le venture generazioni”. Cinzia Ballesio ricuce con sensibilità storica tutti i pezzi di un’istituzione quasi dimenticata, ricostruita sulla base di una ricca documentazione archivistica, integrata con le testimonianze delle ex allieve intervistate, dove la memoria si mescola con i fatti, creando storie nella Storia: donne, scuola e società, un fitto intreccio in un universo ricchissimo e poco indagato.
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Al Centro Studi Piemontesi
via Ottavio Revel 15 – Torino
Incontro dedicato al tema
Formazione femminile dalla Torino post-unitaria al passato recente
Il caso dell’Istituto Figlie dei militari
Paola Bianchi
Università della Valle d’Aosta
dialoga con
Cinzia Ballesio
autrice del volume
Le Figlie dei Militari
Una scuola nuova per le donne della nuova Italia
Neos Edizioni
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La conferenza potrà essere seguita in differita sul Canale YouTube del Centro Studi Piemontesi
Info: Tel. 011/537486 – info@studipiemontesi.it – www.studipiemontesi.it
(foto MuseoTorino)
Apre a Torino, con il contributo della Fondazione CRT, la prima scuola di comunicazione per i futuri pediatri.Si tratta del progetto Pediatra 2020, un percorso formativo che la Scuola di Specializzazione in Pediatria dell’Università di Torino propone agli specializzandi in collaborazione con l’Istituto CHANGE di Torino, a cui è affidato il coordinamento didattico del progetto, e con l’Associazione Piccoli Passi, che sostiene le attività della Neonatologia Universitaria e che si è fatta promotrice dell’iniziativa. Il pediatra del nuovo millennio dovrà essere, negli obiettivi dei promotori del progetto, il personaggio centrale di una nuova cultura della salute e della cura. In questi primi 20 anni del duemila i cambiamenti sono stati veloci e profondi: sono cambiate le famiglie, è cambiata la domanda di salute, sono cambiate le preferenze, le convinzioni, i valori dei genitori. L’accesso alle informazioni è diventato sempre più facile e più ampio. Questo richiede ai nuovi pediatri competenze approfondite nella comunicazione informativa, educativa, motivazionale con genitori, con i bambini e con gli adolescenti, e competenze relazionali che permettano loro di affiancarli e di facilitare scelte responsabili nei percorsi di crescita e di cura. Con questo obiettivo è stato progettato un percorso formativo triennale, che accompagnerà i futuri pediatri iscritti alla Scuola di Specializzazione in Pediatria di Torino dal terzo al quinto anno del loro percorso di specializzazione, con incontri mensili sui temi della comunicazione con i genitori e con i bambini, dell’educazione sanitaria , del sostegno motivazionale, dell’affiancamento decisionale, dell’etica della cura.Si tratta della prima esperienza di questa portata proposta da una Università italiana ai pediatri in formazione, e più in generale ai futuri medici e ai professionisti sanitari in formazione.
Il progetto e il percorso formativo di Pediatra 2020 verranno presentati mercoledì 6 febbraio alle ore 14,30 nell’aula Bocci dell’Ospedale S.Anna, Via Ventimiglia, 1 – Piano terra.
Interverranno:
prof. Claudio Fabris, presidente dell’Associazione Piccoli Passi, fondatore del centro di Terapia Intensiva Neonatale Universitaria dell’ospedale Sant’Anna
prof. Ugo Ramenghi, direttore della Scuola di Specializzazione in pediatria dell’Università di Torino
Prof. Enrico Bertino e Dott.ssa Alessandra Coscia, Neonatologia dell’Università di Torino
Dott.ssa Silvana Quadrino, psicologa, psicoterapeuta, responsabile didattica del progetto Pediatra 2020
(foto Federico Palumbo)