redazione il torinese

Blocca l’auto dell’ex fidanzata e poi le dà fuoco. Gravi le condizioni della donna

L’uomo era già stato denunciato più volte dalla ex compagna. Ora lui è in stato di arresto mentre la giovane donna è ricoverata in gravi condizioni al CTO di Torino.

 

Questa mattina, nel parcheggio del centro commerciale di Vercelli, una donna è stata aggredita dall’ex compagno che, dopo aver cercato di speronare l’auto con cui la quarantenne si stava recando a lavoro, le ha dato fuoco. L’aggressore, un uomo di circa cinquantanni e con il quale la donna aveva da tempo concluso una relazione, era già stato denunciato dalla vittima che aveva più volte richiesto l’intervento dei carabinieri a cause delle minacce e degli atteggiamenti aggressivi perpetrati dall’uomo. Secondo quanto riportato dalle prime testimonianze, l’ex compagno avrebbe in un primo momento cercato di speronare l’auto della donna mentre si stava recando sul luogo di lavoro; una volta giunti nel parcheggio del centro commerciale, l’uomo avrebbe cosparso con una tanica di benzina la vettura della vittima per poi appiccare il fuoco. La giovane donna si trova in questo momento ricoverata nel reparto grandi ustionati del CTO; ha riportato ustioni molto gravi anche di terzo stadio e le sue condizioni sono tutt’ora ancora molto critiche. L’uomo è stato invece arrestato dalle forze dell’ordine giunte repentinamente sul luogo dell’ aggressione. Un altro caso di violenza su una donna. Un altro caso di tentato femminicidio. Un altro caso in cui alcune denunce dovrebbero essere prese più in considerazione. 

Simona Pili Stella

Blocca l'auto dell'ex fidanzata e poi le dà fuoco. Gravi le condizioni della donna

L’uomo era già stato denunciato più volte dalla ex compagna. Ora lui è in stato di arresto mentre la giovane donna è ricoverata in gravi condizioni al CTO di Torino.
 
Questa mattina, nel parcheggio del centro commerciale di Vercelli, una donna è stata aggredita dall’ex compagno che, dopo aver cercato di speronare l’auto con cui la quarantenne si stava recando a lavoro, le ha dato fuoco. L’aggressore, un uomo di circa cinquantanni e con il quale la donna aveva da tempo concluso una relazione, era già stato denunciato dalla vittima che aveva più volte richiesto l’intervento dei carabinieri a cause delle minacce e degli atteggiamenti aggressivi perpetrati dall’uomo. Secondo quanto riportato dalle prime testimonianze, l’ex compagno avrebbe in un primo momento cercato di speronare l’auto della donna mentre si stava recando sul luogo di lavoro; una volta giunti nel parcheggio del centro commerciale, l’uomo avrebbe cosparso con una tanica di benzina la vettura della vittima per poi appiccare il fuoco. La giovane donna si trova in questo momento ricoverata nel reparto grandi ustionati del CTO; ha riportato ustioni molto gravi anche di terzo stadio e le sue condizioni sono tutt’ora ancora molto critiche. L’uomo è stato invece arrestato dalle forze dell’ordine giunte repentinamente sul luogo dell’ aggressione. Un altro caso di violenza su una donna. Un altro caso di tentato femminicidio. Un altro caso in cui alcune denunce dovrebbero essere prese più in considerazione. 
Simona Pili Stella

Giornata nazionale contro il Bullismo e Cyberbullismo

Laboratori teatrali, workshop, musica e dibattiti. Sono solo alcune della iniziative che il Consiglio regionale del Piemonte, in collaborazione con il Garante regionale dell’Infanzia e il Corecom Piemonte, ha organizzato in occasione della Giornata nazionale contro il Bullismo e Cyberbullismo, in programma il 5 febbraio 2019.

Si tratta di un fitto cartellone di eventi che andrà dal 5 al 15 febbraio per ribadire il No al bullismo fuori e dentro le scuole e sensibilizzare non solo i ragazzi, ma l’intera comunità, sull’uso consapevole delle nuove tecnologie e sulla necessità di contrastare  e denunciare atteggiamenti violenti e discriminatori. A tutti gli studenti e i partecipanti che aderiranno alle diverse iniziative, sarà distribuita la spilletta “Un Nodo blu”, simbolo della campagna nazionale del Miur contro il bullismo.

“Internet è giustamente considerata una delle più importanti rivoluzioni della storia dell’umanità, – sottolinea il presidente del consiglio Nino Boeti – considerata al pari dell’invenzione della ruota o della stampa a caratteri mobili. Esiste però un’altra faccia di internet, che negli anni è emersa in modo altrettanto drammatico e tumultuoso, con rischi legati ad un suo uso improprio. Tra questi il cyberbullismo. Il fenomeno si diffonde in maniera sempre più pervasiva, con risvolti anche tragici sulla vita dei ragazzi, come testimoniato dalle cronache sempre più frequenti. Per questo il Consiglio regionale si è dotato di una legge, che consente di avere tutte le informazioni sul fenomeno, utili a comprendere gli ambiti di prevenzione e di intervento. Dal 5 al 15 febbraio Palazzo Lascaris, che io ritengo essere “la casa dei piemontesi”,  sarà aperto alla cittadinanza e ospiterà momenti di confronto e sensibilizzazione, cui saranno coinvolte molte scuole e autorevoli relatori”.

Di seguito il programma delle iniziative:

Martedì 5 febbraio 

Momento istituzionale. Ore 10.00ad apertura della seduta di Consiglio regionale, l’aula dedicherà alcuni minuti alla Giornata nazionale contro il Bullismo e Cyberbullismo, alla presenza di numerose autorità piemontesi: Rita Turino, Garante regionale dell’Infanzia, il presidente del Corecom Piemonte Alessandro De Cillis; il Questore di Torino Francesco Messina, Anna Maria Baldelli Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei minori, alcuni rappresentanti del Miur Piemonte, della Polizia postale, dei Carabinieri,  del tribunale dei Minori di Torino, della Guardia di finanza, della Prefettura e alcune classi in visita a Palazzo Lascaris. Tutti i consiglieri e gli ospiti presenti in aula indosseranno la spilletta Nodo Blu ed esporranno un cartello contro il bullismo e cyberbullismo.

Giovedì 7 febbraio: 

Percorso didattico per le scuole, ore 9.30-12.30 Palazzo Lascaris. Oltre 100 studenti e studentesse piemontesi prenderanno parte a 4 diversi workshop:

  1. Il gruppo musicale  Drum Theatre proporrà alcune esibizioni e laboratori esperienziali per facilitare l’aggregazione  e integrazione tra i ragazzi attraverso il ritmo, la cultura e lo spirito dell’arte dei tamburi, integrando i suoni tribali tradizionali all’attuale paesaggio sonoro con il mimo, clowneria e il teatro. Ogni pezzo è proposto con oggetti di tutti i giorni, (pentole, bidoni, tubi), arricchito da vere percussioni, una o più batterie.
  2. Attori professionisti proporranno alcuni estratti dello spettacolo teatrale “Colpevoli – Bullismo in scena: Vittime e Carnefici”, ideato e diretto da Giampiero Ingrassia, scritto da Antonello Coggiatti. Sul palco tanti caratteri controversi: dallo studente all’insegnante, dal non fumatore al suicida fino al provocatorio personaggio della lesbica. Tante tipologie di “bulli” che agiscono intenzionalmente, attraverso comportamenti ripetuti nei confronti di un particolare compagno e provano godimento nell’osservare la sofferenza di chi subisce.  Un messaggio diretto, senza mezzi termini, talvolta scomodo e indigesto che vuole essere il punto di partenza per un serio dibattito oltre la scena.
  3. Bulli e Pupe”. Come riconoscere e contrastare i sintomi del bullismo”. Un progetto interattivo realizzato dalla Consulta Giovani in collaborazione con la Compagnia 3001 e dedicato agli studenti piemontesi delle scuole superiori incentrato su due tematiche più che mai attuali, il bullismo e l’educazione sentimentale. La Compagnia mette in scena uno spettacolo teatrale in cui i giovani interagiscono e si scambiano di ruolo, per poter riflettere sull’importanza delle relazioni sociali e contrastare efficacemente e con consapevolezza il fenomeno del bullismo, che troppo spesso spinge i più fragili al silenzio.
  4. Workshop con Annalisa D’Errico, autrice del libro “Figli virtuali”  – 10 comandamenti social”.  Il libro, con un approccio del tutto innovativo, analizza il mondo del digitale, con l’obiettivo di non lasciare soli ragazzi e famiglie, fornendo alcuni suggerimenti sull’uso corretto e consapevole di web, social network, applicazioni e chat. Completano il vademecum alcuni elementi di contrasto al bullismo in rete, un glossario per conoscere alcuni termini più tecnici e “I dieci social comandamenti” (un decalogo ironico pensato dagli autori per trasmettere con immediatezza alcuni importanti suggerimenti legati alla vita on line)

Convegno “Bullismo e cyberbullismo: non insegnano ma segnano.  Famiglie, associazioni e istituzioni al fianco dei giovani”, ore 17.30 aula consiliare, rivolto ai genitori  e agli insegnanti presso l’aula consiliare di Palazzo Lascaris (via Alfieri 15). Al tavolo dei relatori presieduto da Giorgio Bertola, consigliere segretario componente dell’Udp e presidente della Consula Giovani: l’assessore regionale all’Istruzione Gianna Pentenero; il vicepresidente del Corecom Piemonte, Gianluca Martino Nargiso; Anna Maria Baldelli, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei minori; la dirigente Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Piemonte Valle d’Aosta dott.ssa Fabiola Silvestri; Matteo Lancini Psicoterapeuta e Presidente Fondazione Minotauro; Paolo Picchio (per la Fondazione Carolina), Fabio Malagnino, giornalista, Maddalena Scagliusi e Chiara Priotti,  studentesse-ricercatrici autrici dello studio “Bullismo e cyberbullismo nella Regione Piemonte”; Nadia Carpi del Miur Piemonte.

Giovedì 14 febbraio:

Per un San Valentino “fuori dagli schemi”, l’Assemblea legislativa del Piemonte e la garante regionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza promuovono, alle 9.30 in aula consiliare,  l’evento “In(s)contro – San Valentino… La parola al ‘primino’!”. L’appuntamento, realizzato in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, UndeRadio – la web radio under 18 di Save the Children – e le Associazioni Essere umani, Relazioni&Conflitti e Resolutia, si propone come un’occasione, per chi frequenta le scuole secondarie piemontesi di I e di II grado, per essere protagonista di un incontro a più voci sui temi della mediazione e della risoluzione dei conflitti in ambito scolastico. Un’opportunità per interrogarsi, confrontarsi e condividere esperienze che aiutano a crescere e a relazionarsi con gli altri per diventare adulti consapevoli ed equilibrati. Al dibattito seguirà una diretta radiofonica sulle frequenze di Radio Flash in cui gli studenti e le studentesse, incalzati da Aline Silva e Federico Fais di UndeRadio, raccontano esperienze legate ai temi della mediazione.

Venerdì 15 febbraio:

Sala Viglione ore 10.00 – Versione integrale della rappresentazione teatrale “Bulli e Pupe”, un progetto interattivo realizzato dalla Consulta Giovani in collaborazione con la Compagnia 3001 e dedicato agli studenti piemontesi delle scuole superiori. Come reagire di fronte a un sopruso? Come costruire rapporti sentimentali con i coetanei? Su queste domande si confronteranno i ragazzi interagendo con la compagnia teatrale che attraverso i monologhi e i dialoghi  in scena fonrnirà spiunti per parlare dell’importanza delle relazioni sociali e di come contrastare efficacemente e con consapevolezza il fenomeno del bullismo, che troppo spesso spinge i più fragili al silenzio.

Appendino dai pm per l’inchiesta sull’ex portavoce

Chiara Appendino si è recata questa mattina in Procura come persona informata sui fatti in relazione all’inchiesta che riguarda il suo ex portavoce Luca Pasquaretta, indagato per peculato, traffico illecito di influenze, turbativa d’asta ed estorsione per presunti ricatti ai danni della prima cittadina. La sindaca è considerata parte lesa. Oggi in Consiglio comunale le opposizioni chiederanno lumi su una vicenda che sta imbarazzando sempre più  l’amministrazione.  E’ stata la stessa Appendino a chiedere di essere ascoltata prima possibile dai pm. Pasquaretta, hanno scritto diversi giornali, afferma intanto che le sue presunte minacce sono un colossale equivoco e che lui non avrebbe mai minacciato la sindaca,  con la quale i rapporti erano buoni.

BANCHE E FISCO INGIUSTI, SERAFINO DI LORETO SPIEGA COME DIFENDERSI

L’Italia della crisi non sembra avere pace, stante anche la notizia della comunicazione dell’ingresso del Paese nella cosiddetta ‘recessione tecnica’, per via del segno meno fatto registrare degli indicatori del Pil per via di ben due trimestri consecutivi. Da un lato, resta primaria l’attenzione agli illeciti sottili compiuti giornalmente dalle banchein ben più di un caso, quando applicano lungo l’intera durata del rapporto con il correntista interessi usurari sottili di cui lo stesso fatica ad accorgersene, proprio perché privo di un’adeguata cultura consumeristica in materia, e altresì sprovvisto dei necessari mezzi legali con cui chiedere il ristoro del danno patito e la restituzione del maltolto“, esordisce il Professor e Avvocato Serafino Di Loreto, l’uomo che per primo, dal 2010 a oggi, conduce una serrata e strenua battaglia contro le iniquità di banche e fisco ingiusti con il suo Team ‘SDL Centrostudi Spa’. Le banche basano la loro ‘forza’ su calcoli, algoritmi, contratti blindati e clausolette che – il più delle volte – sbilanciano fortemente la convenienza dei rapporti di conto corrente in essere a proprio favore. Ed è proprio l’analisi attenta, aggiornata e costante dei dati, il terreno su cui si gioca la partita della legalità a tutela delle fasce più deboli, cioè i clienti delle banche stesse. E’ stata questa la nostra prima e più grande intuizione. Oggi esistono molteplici modi con cui intervenire legalmente nel riequilibrio delle partite dare-avere, e le perizie econometriche fondate e argomentate costituiscono lo strumento più efficace per giungere a tale obiettivo, qualora ne esistano oggettivi presupposti reali di applicazione e necessità“, dichiara Serafino Di Loreto.

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Oltre alle “ruberie” ingiustificate delle banche, la crisi ha prodotto anche un fenomeno nuovo, altresì conosciuto come ‘sovraindebitamento’ o ‘fallimento del privato’: situazioni derivanti da esposizioni finanziare o debitorie gigantesche, divenute ormai ingestibili, che di fatto impedirebbe a chiunque – cittadini, consumatori, artigiani, piccole e medie imprese – di uscirne, ipotecandosi così, di fatto, vita, futuro e professione. “Pochissimi sono gli italiani che sono a conoscenza degli effetti benefici di un prezioso istituto giuridico detto Legge 3/2012: il solo che consente concrete possibilità di rinascita da situazioni di sovraesposizione economica altrimenti impossibili da risolvere. L’unico a poter garantire una via d’uscita legale ed efficace a quanti sono tristemente incamminati sulla via della cosiddetta ‘morte civile’: impossibilità di accedere al credito, esclusione totale da linee di finanziamento e altri drammi del genere, con rinuncia a un futuro libero e sereno“, spiega Serafino Di Loreto, tra i soci fondatori storici di ‘SDL Centrostudi SPA’, azienda che per prima, dal 2010 a oggi, ha fornito sull’intero territorio nazionale una risposta efficace e pronta al dilagante tema dell’usura e dell’anatocismo bancari.

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Attraverso alcune distinte procedure, oggi l’italiano sovraindebitato può disporre di differenti strade risolutive per potersi chiamare fuori dall’eccesso di debiti maturati in ambito privato e professionale, che possono altresì, come molteplici casi dal 2015 a oggi dimostrano, anche essere stralciati fino all’80% del monte esposizione complessivo. Salvando vite, evitando dunque tragici finali, preservando l’occupazione, riassestando la gestione di soggetti d’impresa attorno al perno del buon senso: in due parole, facendo tabula rasa del passato per guardare al presente e al futuro con rinnovata fiducia, finalmente liberi dai vincoli pregressi” dichiara Serafino Di Loreto, anche docente universitario che, grazie all’operato dei professionisti di ‘SDL Centrostudi Spa’, ha ricondotto in soli 8 anni nelle tasche degli italiani – legittimi proprietari di tali preziose e ingenti somme – oltre 250 milioni di euro ingiustamente loro sottratti dagli illeciti di banche e Fisco iniqui.

 

Il brigante lucano

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La storia come si sa la scrivono i vincitori e questo vale anche per i fatti successi, nei secoli passati, nel nostro paese. Chissà se prima o poi si riscriverà quella pagina tragica e violenta che è stato il brigantaggio meridionale e la dura repressione che l’esercito regio praticò. Oltre 120 mila soldati, 300 mila se rapportati agli abitanti attuali, si scontrarono per diversi anni con bande disomogenee e non collegate tra loro. Sostenute  dallo stato vaticano e, non ufficialmente, da qualche potenza straniera che non vedeva di buon occhio il neo-stato italiano, tennero in scacco l’esercito regio per alcuni anni. Guerra vera con atrocità , teste tagliate, briganti appesi per giorni come macabri trofei,  paesini e villaggi distrutti, da ambo le parti. La reazione dei briganti fu feroce e costò loro un prezzo  salatissimo. Tra briganti e civili alcuni parlano di oltre 50 mila morti rispetto agli 8 mila soldati del regio esercito. Tra i tanti briganti meridionali chi assurse  agli onori per capacità militari e numero di uomini ai suoi ordini fino ad essere definito ” generalissimo” o ” Napoleone dei Briganti”  fu Carmine Crocco detto Donatelli. Crocco fu imprigionato e scontò la sua pena a Portoferraio e non nel terribile forte di Fenestrelle. Le vicende dei briganti meridionali e lucani in particolare mi  sono venute  in mente in questi giorni a fare da contrasto al fatto che ha portato la piccola regione del sud Italia alla ribalta nazionale.  In questo 2019 in cui la Lucania, Basilicata nella definizione geopolitica, è all’onore di tutto il paese per Matera capitale europea  della cultura, un  lucano è sotto i riflettori della cronaca torinese e nazionale.

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Mi riferisco a Luca Pasquaretta soprannominato “Pitbull” per i suoi modi duri e scorbutici accusato di avere ricattato il Sindaco di Torino Chiara Appendino e di traffico di influenze  illecito e turbativa d’asta. Dopo le dimissioni forzate da portavoce della stessa Appendino per una chiacchierata , se non falsa , consulenza dal Salone del Libro ora una ” tegola” anche peggiore.  Approdato dopo quei fatti alla corte della torinese vice ministro dell’economia Laura Castelli,  che l’ha immediatamente scaricato , ha ricevuto anche una consulenza , un’altra , dal Consorzio di bonifica della Basilicata. Le minacce, gli insulti ed i modi a dir poco bruschi contro direttori di giornali e cronisti, assessori e consiglieri comunali hanno fatto da contraltare alla ricerca quasi spasmodica di incarichi e sistemazioni con un atteggiamento “predatorio” quasi da moderno Crocco.  Carmine Crocco e gli altri con lo ” schioppo” lottavano contro una burocrazia ottusa, contro i latifondisti  e contro quelli che loro consideravano invasori. In attesa che si chiarisca la vicenda – da garantisti, parliamo di presunti reati – e tralasciando lo sconcerto per l’eventuale ricatto al Sindaco, prima risponde alla città e meglio é , non vorremmo  venire a sapere che il vero brigante non era Carmine Crocco.

Il rischio di Matteo Salvini

Laura Castelli in un’ intervista al Corriere della Sera sostiene: l’opposizione venga a riferire in Parlamento. Delirio totale con vaneggiamenti. Oramai lei è la vera ed unica leader grillina.Non Giggino o il Dibba di ritorno dal centro America, che si sente il nuovo Peron.Tanto meno Toninelli che ha fondato una corrente all’ interno dei grillini. Gaffe continua e  ignoranza al potere. No, vi assicuro è proprio lei, la Castelli, la leader incontrastata. Infatti stanno filtrando notizie su presunte sue trattative segrete con i leghisti su come sbrogliare la matassa.  Visto che la Tav si deve realizzare, il contentino sarebbe non fare la stazione di Susa per risparmiare. Direi proprio geniale, no? Con alcune precisazioni. Nel progetto originale non era prevista la stazione. Sono state accolte le richieste dei locali valsusini e modificando le cose si è voluta dare un’ occasione alla Valle. Ma le vie di Laura Castelli sono infinite. Con lei tutto e possibile. Così si prende come addetto stampa quel certo Pasquaretta allontanato dall’Appendino visti i suoi guai con la giustizia. E il triumvirato è fatto: Chiara Appendino, Laura Castelli e Luca Pasquaretta. Il trio Lescano della politica torinese pentastellata, tutti e tre accomunati dai guai giudiziari. Primato di cui noi torinesi non  siamo orgogliosi. E nelle nostre orecchie abbiamo ancora gli slogan dei grillini : onestà, onestà. Cambiano i ruoli ed anche i grillini cambiano. Un annetto fa un pentastellato mi diceva : fidati, fidati di noi. Ero dubbioso ma (penso) non prevenuto. Ed ho fatto bene a non fidarmi. Sulla Tav i grillini non sono credibili non solo perché sono no Tav, non sono credibili e basta. Non lo sono  per il loro quotidiano comportamento. Non è credibile il trio Lescano torinese per l’ assordante silenzio sulle proprie vicende giudiziarie, non lo è  Chiara Appendino che sta facendo fumo sulla situazione dei conti del Comune. Non è credibile Giggino che sostiene che l’attuale recessione è colpa dei governi precedenti.  Ma qui chi sta rischiando è anche Matteo Salvini con i suoi sodali. O si smarca velocemente o rischia di essere coinvolto in un vortice di cialtroneria. Ed ha buon gioco il Chiampa che sottolinea: Matteo Salvini dice che la Tav si farà. Lui è al governo. Riprenda i lavori. Il Piemonte ha bisogno di fatti, non di comizi elettorali.
Patrizio Tosetto

Caso Pasquaretta, Appendino chiarisca al più presto

Di Pier Franco Quaglieni

Le accuse che i magistrati torinesi hanno rivolto al giornalista ed ex portavoce del sindaco  Appendino, Luca  Pasquaretta, sono gravi, anche se, come ci ricorda l’indagato simpatizzante grillino, vale sempre per tutti  la presunzione di innocenza


Il sindaco Appendino ha un bel dire che si sente “serena” (aggettivo reso poco rassicurante da Matteo Renzi ), ma l’accusa nei confronti di Pasquaretta di aver minacciato la medesima di rivelare cose scomode per l’amministrazione- che ne avrebbero provocato la crisi, se non la caduta – non è cosa da poco . “Se parlo io, qui cade tutto” e’ oggettivamente una frase inquietante che sa di ricatto e di  estorsione . Il quadro d’insieme che emerge e’ quello di un quarantenne rampante sempre alla ricerca di contatti, di consulenze  e di incarichi. Almeno così appare dalla lettura dei giornali di ogni orientamento, il che non significa  di per se’ la verità perché c’è sempre la tentazione di fare di un indagato un mostro. Di quarantenni come lui, in ogni caso, l’Italia e Torino sono pieni, anche se molti sono disoccupati o debbono andare all’estero per trovare lavoro. Pensare di servirsi della politica per sbarcare il lunario e’ una seduzione che ha attratto molti, ieri ed oggi. Anche ai tempi della Dc e del Pci c’erano dei  giovani che  trovavano un posto, servendosi di un’amicizia politica e prendendo una tessera, almeno per qualche anno. Non c’è quindi da scandalizzarsi per Pasquaretta che, da quanto si legge, ha semmai l’aggravante di essere presuntuoso ed arrogante. Che la politica possa facilitare il lavoro non lo si scopre leggendo di Pasquaretta perché è sempre stato così. E’  il fenomeno antico del clientelismo di cui nessuno parla più, ma che è ben vivo anche nella III Repubblica, anzi più vivo che mai, vista la fame disperata di posti che hanno i giovani. 

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Pasquaretta era balzato alle cronache per i 5000 euro di consulenza ( restituiti) ottenuti dal Salone del  libro che rivelavano un possibile conflitto di interessi con la sua posizione di portavoce del sindaco di Torino. Una somma, tra il resto,  subito liquidata a Pasquaretta, mentre sono tantissimi i creditori che attendono inutilmente da tempo il saldo delle loro spettanze. Quella vicenda lo costrinse alle dimissioni dal posto in  Comune ,dimissioni date molto malvolentieri, quando la situazione si rivelò insostenibile per Appendino. Se si pensa al codice etico grillino , il giornalista lucano  appare in pieno contrasto con il rigorismo etico proclamato. Per altri versi, quanti sono i consiglieri, i deputati e i senatori grillini che, prima dell’elezione, erano senza un lavoro ? In questo senso Pasquaretta aveva almeno  fatto qualcosa prima di approdare a Palazzo civico, come consulente del Palastampa chiuso da anni. Lo stesso Ordine dei Giornalisti, forse, avrebbe qualcosa da dire in proposito a quanto e’ comparso sui giornali a riguardo dell’ex portavoce di Appendino. Ma la cosa più  inquietante è rappresentata dal fatto che l’azione dei giudici non derivi da una denuncia  di Appendino, vittima  della supposta tentata estorsione, ma da intercettazioni telefoniche che hanno squarciato il velo sull’attivismo di Pasquaretta. Il fatto che egli sia stato poi assunto come addetto stampa dalla sottosegretaria grillina Castelli e’ un altro degli elementi che andrebbero chiariti. E il fatto che l’on. Castelli l’abbia subito messo alla porta e’ un altro degli aspetti della vicenda su cui riflettere. In ogni caso il sindaco deve riferire senza ulteriori indugi al Consiglio comunale, pena l’aggravarsi della situazione davvero incredibile, quasi kafkiana. Appendino non può fingere di cadere dal pero, deve assumersi delle precise responsabilità. Tra l’altro, a portarlo come suo diretto collaboratore in Comune  e’ stata lei  che per parecchio tempo ha dimostrato fiducia illimitata  nei suoi confronti. Il caso Pasquaretta va oltre il suo protagonista e anche solo il sospetto che il sindaco sia stata oggetto di ricatto va subito fugato, senza margini di incertezza. Ne va  della stessa credibilità delle istituzioni democratiche.

 

(foto: il Torinese)

Cuore di tenebra

Dal 2 febbraio al 19 maggio 2019 le OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino, in collaborazione con ilCastello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, presentano Cuore di tenebraCastello di Rivoli @OGR.1. Può l’arte prevenire gli errori? una mostra allestita al Binario 2 delle OGR Torino, a cura diMarcella Beccaria, Capo Curatore e Curatore delle Collezioni del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, con il supporto della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT

Citando il celebre romanzo di Joseph Conrad Cuore di tenebra (Heart of Darkness, 1899), questa mostra collettiva indaga aspetti irrazionali del contemporaneo, dove guerre, imperialismi, fanatismi religiosi, terrorismo, razzismo, disparità crescente, sfruttamento eccessivo delle risorse naturali e alcuni aspetti della tecnica e dell’Intelligenza Artificiale utilizzate in modo irresponsabile sembrano crescere in maniera esponenziale. Originariamente provenienti da Brasile, Cuba, Egitto, Israele, Italia, Libano, Messico, Polonia, Portogallo, Stati Uniti, e attivi in più parti del globo, gli artisti invitati offrono molteplici punti di vista relativi alla complessità del mondo nel quale viviamo, interrogandosi sui lati oscuri del presente e analizzandoli attraverso riferimenti al passato oppure anticipando possibili scenari futuri.  “Con rimandi che spaziano dalla caduta dell’Impero degli Assiri nel VII a.C. per arrivare agli androidi che forse un giorno condivideranno la Terra con gli esseri umani, la mostra indaga i modi in cui gli artisti si relazionano con il mondo contemporaneo scandagliandone alcuni aspetti bui e irrazionali”, spiega Marcella Beccaria. “Le opere selezionate propongono diverse forme di consapevolezza critica che non prescindono dalla capacità di aprire spazi di resistenza poetica, rispondendo alla violenza del presente con inarrestabile forza creativa”. Le opere di Allora & Calzadilla, Maria Thereza Alves, Maurizio Cattelan, Roberto Cuoghi, Bracha L. Ettinger, Massimo Grimaldi, Mona Hatoum, Goshka Macuga, Teresa Margolles, Pedro Neves MarquesWael Shawky, scelte per gli spazi delle OGR, esprimono una vitale creatività che abbraccia più linguaggi e tecniche, tra cui performance, scultura, fotografia, pittura, film e installazioni multimediali e sonore. Cuore di tenebra presenta un nucleo selezionato di tredici importanti opere dalle Collezioni del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, per la maggior parte scelte tra quelle acquisite dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT per il Museo. In una visione sinergica, dal 2000 la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT ha elaborato un progetto di acquisizioni per Torino e il Piemonte che integra le collezioni permanenti del Castello di Rivoli e della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea e che oggi conta oltre 840 opere di artisti italiani e internazionali ospitate presso le due istituzioni.  Cuore di tenebra rappresenta il secondo capitolo nell’ambito della collaborazione tra le OGR Torino e il Castello di Rivoli, iniziata in occasione dell’inaugurazione delle OGR, con la curatela e produzione dell’installazione pubblica Procession of Reparationists (Processione. I riparazionisti, 2017), di William Kentridge allestita nella Corte Est delle ex officine di Corso Castelfidardo e interamente sostenuta dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT.La collaborazione tra le OGR e il Castello di Rivoli, trova inoltre una virtuosa espressione nel lavoro avviato con il network ZonArte; il Castello di Rivoli con il proprio Dipartimento Educazione ha infatti collaborato alla riapertura delle OGR nel 2017 organizzando un intenso programma di attività, ampliato con la rassegna Domeniche in festa, nell’ambito del Public Program OGR, grazie al supporto della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT.