redazione il torinese

Carabinieri feriti, ma arrestano i balordi

Erano da poco passate le 7 di lunedì 4 febbraio quando una telefonata al “112” segnalava che in via Ugo La Malfa, ad Alessandria, era in corso una rissa tra più persone, una delle quali armata di coltello

In considerazione di quanto segnalato, la Centrale Operativa del Comando Provinciale di Piazza Vittorio Veneto inviava sul posto, in rapida successione, ben due equipaggi della Sezione Radiomobile del Nor-Nucleo operativo radiomobile. della Compagnia Carabinieri di Alessandria. Nel giungere sul luogo dell’intervento, il primo equipaggio notava, nei pressi del plesso scolastico ove ha sede la scuola primaria “Caduti per la Libertà”, la presenza di due giovani che sembravano volersi frettolosamente allontanare. Pertanto, i militari decidevano di procedere alla loro identificazione, al fine di verificare la loro estraneità a quanto segnalato e oggetto di intervento. Mentre essi procedevano al controllo dei due – poi identificati in Thomas Riccobono e Dennis Leone, di 18 e 19 anni – un terzo giovane, affacciatosi da un balcone di un palazzo poco distante, cominciava ad urlare ed inveire sia nei confronti dei Carabinieri che contro i due che stavano per essere identificati. Gli operanti decidevano allora di raggiungere, insieme ai colleghi nel frattempo sopraggiunti a dar loro manforte, il civico sul cui balcone era affacciato il giovane che continuava ad inveire e che, nel frattempo, era addirittura sceso in strada. Questi, successivamente identificato nel 19enne Amin Nadif, già noto alle forze dell’ordine ed attualmente agli arresti domiciliari al civico 31 di via La Malfa, cercava dapprima di scagliarsi contro i due suoi coetanei ma, all’avvicinarsi dei militari che cercavano di calmarlo, si scagliava contro questi ultimi colpendone uno con un violento calcio ad una gamba, prima di venire bloccato. Nel frattempo, gli altri due giovani si scagliavano contro gli altri militari, uno dei quali veniva raggiunto da una gragnuola di pugni e da una violenta testata in pieno volto, talché l’attenzione degli operanti veniva completamente rivolta verso questi ultimi due, che venivano faticosamente bloccati e ammanettati per impedire loro di compiere ulteriori violenze. In tale frangente, Nadif si dava alla fuga facendo perdere momentaneamente le proprie tracce nelle vie adiacenti, mentre sul posto veniva fatta convergere anche una volante della Polizia di Stato che dava manforte ai colleghi dell’Arma. Riccobono e Leone venivano subito condotti in Caserma, ove venivano immediatamente dichiarati in arresto per resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale. Nel contempo, venivano pianificate ed avviate le ricerche del 19enne, facendo convergere al Cristo sia personale in uniforme, proveniente anche dai Comandi contermini a quelli del capoluogo, sia personale in abito civile della Sezione Operativa del Nor. della Compagnia di Alessandria e quello del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale che in breve tempo, circondata l’area di interesse, procedevano a passare al setaccio ogni edificio di via La Malfa e quelli delle altre strade ad essa adiacenti, alla ricerca del fuggitivo. L’imponente caccia all’uomo aveva alfine termine verso le ore 11.45, allorquando il Nadif veniva rintracciato e tratto in arresto all’interno del vano cantine di un palazzo di via La Malfa, ove nel frattempo si era nascosto. I Carabinieri aggrediti sono stati successivamente accompagnati presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Alessandria. Tre di essi hanno riportato lesioni giudicate guaribili in 10, 20 e 30 giorni Anche uno degli arrestati, il più violento, è stato condotto in ospedale ove gli sono state riscontrate lesioni giudicate guaribili in una settimana. I tre arrestati, che dovranno rispondere, a vario titolo, dei reati di: evasione; oltraggio, violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale; lesioni personali e danneggiamento, espletate le formalità di rito, sono stati rinchiusi nelle camere di sicurezza dell’Arma in attesa di essere condotti, nella giornata di martedì 5 novembre dinanzi all’Autorità Giudiziaria.

Massimo Iaretti        

“COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE CONTRO I RESPONSABILI DEI FATTI DI PIAZZA SAN CARLO”

Luca Cassiani (Pd): “La Regione Piemonte tuteli i cittadini piemontesi che hanno subito danni morali, di immagine e reputazione”

“Ho presentato un’interrogazione a risposta immediata, che verrà discussa nella seduta del Consiglio regionale di domani, con la quale, a distanza di alcuni mesi e alla luce di nuovi fatti, chiedo al Presidente della Giunta regionale se non abbia valutato di costituirsi parte civile nel processo contro i presunti responsabili dei fatti avvenuti in piazza San Carlo, a Torino, la sera del 3 giugno 2017, in occasione della proiezione della finale di Champions League” ha spiegato il Consigliere regionale del Partito Democratico Luca Cassiani.

“Il drammatico “bollettino sanitario” che registrò la morte di una donna di soli 38 anni, dopo 12 giorni di agonia, e il ferimento di 1500 persone  – ha proseguito Cassiani – si è aggravato, recentemente, a causa di un secondo decesso, quello di un’altra donna che, rimasta tetraplegica a seguito dei quei terribili eventi, dopo un calvario durato molto tempo, si è spenta a causa di un’infezione”.

“Il giudice dell’udienza preliminare – ha affermato il Consigliere Cassiani  – accogliendo le richieste avanzate dai legali di parte civile, ha stabilito che il Comune di Torino e il Ministero dell’Interno, insieme a Turismo Torino, saranno citati come responsabili civili per quanto accaduto la sera del 3 giugno e, alla luce di questa disposizione, si deve sottolineare che l’unica Istituzione che potrebbe difendere il grave danno di immagine arrecato al Piemonte e a Torino, non possa essere altri se non la Regione Piemonte”.

“Ritengo importantissimo  – ha concluso Luca Cassiani – che, anche valutando questi ultimi sviluppi, il Presidente della Giunta risponda affermativamente alla mia richiesta e non indugi, decidendo che la Regione Piemonte si costituisca parte civile e tutelando, in questo modo, tutti i cittadini piemontesi e l’istituzione che rappresentiamo per i danni morali, di immagine e reputazione subiti a causa dei tragici eventi del 3 giugno 2017”.

(foto: il Torinese)

"COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE CONTRO I RESPONSABILI DEI FATTI DI PIAZZA SAN CARLO"

Luca Cassiani (Pd): “La Regione Piemonte tuteli i cittadini piemontesi che hanno subito danni morali, di immagine e reputazione”

“Ho presentato un’interrogazione a risposta immediata, che verrà discussa nella seduta del Consiglio regionale di domani, con la quale, a distanza di alcuni mesi e alla luce di nuovi fatti, chiedo al Presidente della Giunta regionale se non abbia valutato di costituirsi parte civile nel processo contro i presunti responsabili dei fatti avvenuti in piazza San Carlo, a Torino, la sera del 3 giugno 2017, in occasione della proiezione della finale di Champions League” ha spiegato il Consigliere regionale del Partito Democratico Luca Cassiani.

“Il drammatico “bollettino sanitario” che registrò la morte di una donna di soli 38 anni, dopo 12 giorni di agonia, e il ferimento di 1500 persone  – ha proseguito Cassiani – si è aggravato, recentemente, a causa di un secondo decesso, quello di un’altra donna che, rimasta tetraplegica a seguito dei quei terribili eventi, dopo un calvario durato molto tempo, si è spenta a causa di un’infezione”.

“Il giudice dell’udienza preliminare – ha affermato il Consigliere Cassiani  – accogliendo le richieste avanzate dai legali di parte civile, ha stabilito che il Comune di Torino e il Ministero dell’Interno, insieme a Turismo Torino, saranno citati come responsabili civili per quanto accaduto la sera del 3 giugno e, alla luce di questa disposizione, si deve sottolineare che l’unica Istituzione che potrebbe difendere il grave danno di immagine arrecato al Piemonte e a Torino, non possa essere altri se non la Regione Piemonte”.

“Ritengo importantissimo  – ha concluso Luca Cassiani – che, anche valutando questi ultimi sviluppi, il Presidente della Giunta risponda affermativamente alla mia richiesta e non indugi, decidendo che la Regione Piemonte si costituisca parte civile e tutelando, in questo modo, tutti i cittadini piemontesi e l’istituzione che rappresentiamo per i danni morali, di immagine e reputazione subiti a causa dei tragici eventi del 3 giugno 2017”.

(foto: il Torinese)

UN OSSERVATORIO PER IL TRASPORTO DISABILI

Una mozione presentata dal consigliere comunale Francesco Tresso (Lista Civica per Torino), e approvata nel pomeriggio, all’unanimità dalla Sala Rossa chiede l’istituzione di un osservatorio per il trasporto dei disabili. Il provvedimento, modificato da un emendamento della consigliera Giovanna Buccolo (M5S), impegna Sindaca e assessore competente a costituire un osservatorio permanente per il funzionamento del Servizio di trasporto scolastico dei disabili che si riunisca con periodicità da stabilire e veda rappresentate, oltre alle famiglie, alle scuole e alle ditte aggiudicatarie, anche tutte le parti che saranno individuate dall’assessorato all’Istruzione chiamato a presiedere l’osservatorio. La mozione specifica inoltre che l’osservatorio dovrà dotarsi di un regolamento e avrà quali finalità il monitoraggio dello svolgimento del servizio e la proposizione di azioni migliorative per prevenire eventuali disservizi nelle procedure e nella comunicazione fra i vari soggetti coinvolti. Nelle intenzioni del primo firmatario, espresse all’interno della mozione, il costituendo osservatorio dovrebbe risultare fondamentale nell’assicurare un servizio più efficiente ed evitare possibili situazioni di criticità che vadano a gravare su persone che già vivono una condizione di disagio.

(foto: il Torinese)

La sindaca: “Vado avanti, sono serena”

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Il giorno più lungo di Chiara Appendino. In sala Rossa la sindaca ha risposto alla  richiesta di comunicazioni dei capigruppo di minoranza, del Partito Democratico, Stefano Lo Russo, di Forza Italia, Osvaldo Napoli e della Lista civica Morano, Alberto Morano, sulla presunta estorsione nei confronti della prima cittadina da parte del suo ex portavoce Luca Pasquaretta.

“Comprendo le richieste di comunicazioni – ha detto la sindaca – ma spero si possa anche comprendere che i tempi della politica non sempre coincidono con i tempi della giustizia. Questa mattina mi sono recata in Procura e ho risposto a tutte le domande. C’è stata la richiesta dell’autorità giudiziaria di secretare il mio interrogatorio e quindi non posso riferire, oggi, nel merito. Esprimo la mia volontà a farlo non appena gli atti non saranno più segreti. Ho massima fiducia nella magistratura, sono serena e proseguo con il mio mandato”.

Per Stefano Lo Russo (PD): “La richiesta di comunicazioni nasce dalla preoccupazione per le notizie apprese a mezzo stampa riguardanti l’inchiesta e il conseguente avviso di garanzia ricevuto dal suo ex portavoce per un presunto reato di estorsione. Accuse che se confermate sono di gravità inaudita perché tratteggiano un profilo di gestione discutibile delle informazioni in possesso di Pasquaretta e che tali informazioni abbiano potenzialità tali da mettere in discussione la sua permanenza alla guida della Città. Scontata la fiducia nella Magistratura auspichiamo, allora, sia fatta presto chiarezza. Per il bene della Città è importante sapere che il sindaco è nel pieno possesso delle sue funzioni operative e che nessuno possa tenerla sotto scacco. Per questo la invitiamo a fornire rassicurazioni nel merito, pur nell’esigenza del riserbo dovuto all’autorità giudiziaria”. Alberto Morano (Lista civica Morano): “prendiamo atto del riserbo dovuto e sappiamo che i tempi della giustizia sono diversi da quelli della politica. Proprio per questo, oggi lei dovrebbe dire che la sua attività è sempre stata improntata all’indipendenza che da nulla può essere incrinata”. Inoltre, su richiesta del capogruppo PD Stefano Lo Russo, è intervenuto  in Consiglio Comunale il vicesindaco Guido Montanari per fornire comunicazioni in merito alle notizie apparse sugli organi di stampa riguardanti   Pasquaretta, che avrebbe chiesto somme di denaro a un imprenditore per fargli avere appuntamenti con gli assessori Sacco, Montanari e Leon in merito al progetto di riqualificazione dell’ex Mazda Palace. Montanari ha dichiarato di essere “estremamente sorpreso” che qualcuno abbia potuto fare tali dichiarazioni: “Gli assessori sono a disposizione di tutte e tutti, senza alcuna mediazione”. Ha quindi invitato chiunque avesse notizie di procedure differenti ad avvisare gli inquirenti. Parole confermate poi dalla sindaca Chiara Appendino: “Il dialogo con la città c’è da sempre con cittadine e cittadini e certamente non passa da consulenze e impegni finanziari. Abbiamo sempre ricevuto tutti e continueremo a farlo: la Città è aperta e continuerà ad esserlo”.

 

(foto: il Torinese)

 

La sindaca: "Vado avanti, sono serena"

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Il giorno più lungo di Chiara Appendino. In sala Rossa la sindaca ha risposto alla  richiesta di comunicazioni dei capigruppo di minoranza, del Partito Democratico, Stefano Lo Russo, di Forza Italia, Osvaldo Napoli e della Lista civica Morano, Alberto Morano, sulla presunta estorsione nei confronti della prima cittadina da parte del suo ex portavoce Luca Pasquaretta.

“Comprendo le richieste di comunicazioni – ha detto la sindaca – ma spero si possa anche comprendere che i tempi della politica non sempre coincidono con i tempi della giustizia. Questa mattina mi sono recata in Procura e ho risposto a tutte le domande. C’è stata la richiesta dell’autorità giudiziaria di secretare il mio interrogatorio e quindi non posso riferire, oggi, nel merito. Esprimo la mia volontà a farlo non appena gli atti non saranno più segreti. Ho massima fiducia nella magistratura, sono serena e proseguo con il mio mandato”.

Per Stefano Lo Russo (PD): “La richiesta di comunicazioni nasce dalla preoccupazione per le notizie apprese a mezzo stampa riguardanti l’inchiesta e il conseguente avviso di garanzia ricevuto dal suo ex portavoce per un presunto reato di estorsione. Accuse che se confermate sono di gravità inaudita perché tratteggiano un profilo di gestione discutibile delle informazioni in possesso di Pasquaretta e che tali informazioni abbiano potenzialità tali da mettere in discussione la sua permanenza alla guida della Città. Scontata la fiducia nella Magistratura auspichiamo, allora, sia fatta presto chiarezza. Per il bene della Città è importante sapere che il sindaco è nel pieno possesso delle sue funzioni operative e che nessuno possa tenerla sotto scacco. Per questo la invitiamo a fornire rassicurazioni nel merito, pur nell’esigenza del riserbo dovuto all’autorità giudiziaria”. Alberto Morano (Lista civica Morano): “prendiamo atto del riserbo dovuto e sappiamo che i tempi della giustizia sono diversi da quelli della politica. Proprio per questo, oggi lei dovrebbe dire che la sua attività è sempre stata improntata all’indipendenza che da nulla può essere incrinata”. Inoltre, su richiesta del capogruppo PD Stefano Lo Russo, è intervenuto  in Consiglio Comunale il vicesindaco Guido Montanari per fornire comunicazioni in merito alle notizie apparse sugli organi di stampa riguardanti   Pasquaretta, che avrebbe chiesto somme di denaro a un imprenditore per fargli avere appuntamenti con gli assessori Sacco, Montanari e Leon in merito al progetto di riqualificazione dell’ex Mazda Palace. Montanari ha dichiarato di essere “estremamente sorpreso” che qualcuno abbia potuto fare tali dichiarazioni: “Gli assessori sono a disposizione di tutte e tutti, senza alcuna mediazione”. Ha quindi invitato chiunque avesse notizie di procedure differenti ad avvisare gli inquirenti. Parole confermate poi dalla sindaca Chiara Appendino: “Il dialogo con la città c’è da sempre con cittadine e cittadini e certamente non passa da consulenze e impegni finanziari. Abbiamo sempre ricevuto tutti e continueremo a farlo: la Città è aperta e continuerà ad esserlo”.

 
(foto: il Torinese)
 

Elisabetta Mijno campionessa italiana Para-Archery

Circa 90 arcieri si sono radunati nel fine settimana a Pesaro per i Campionati Italiani Indoor Para-Archery, primo appuntamento del calendario nazionale e importante tappa di avvicinamento ai Mondiali di giugno, che assegnerà i primi pass per le Paralimpiadi di Tokyo 2020

Ancora una volta ha brillato luminosa la stella di Elisabetta Mijno, campionessa italiana nell’arco olimpico per l’ennesima volta in carriera. L’atleta della nazionale tesserata per le Fiamme Azzurre ha superato 6-0 in finale la calabrese Vincenza Petrilli (Asd Aida), dopo aver sconfitto 6-2 in semifinale l’altra azzurra Veronica Floreno (Dyamond Archery Palermo), poi medaglia di bronzo, e ai 6-0 quarti Roberta Tempone (Tre Torri Viggiano). Ieri nella prima giornata di gare Elisabetta Mijno aveva conquistato anche il titolo italiano di classe Senior femminile, con 564 punti davanti a Vincenza Petrilli (Aida) e Letizia Visintini (Compagnia Arcieri Cormons). Nell’olimpico maschile ha invece gareggiato l’altro piemontese della nazionale Roberto Airoldi (Arcieri Cameri), oggi a segno negli ottavi di finale contro Antonino Lisotta (Dyamond Archery Palermo) ma poi eliminato ai quarti da Giuseppe Verzini (Compagnia Arcieri Cormons), medaglia di bronzo al termine del torneo. Si è fermato ai quarti anche Gioele Gattuso (Arcieri delle Alpi), sconfitto dal campione italiano Alberto Simonelli dopo aver battuto Romano Moroni (PHB). Una sintesi delle finali verrà trasmessa nei prossimi giorni su Rai Sport +HD.

http://www.fitarcopiemonte.it

Due opere restaurate nella Galleria della Sindone

“La promozione della cultura del territorio è un dovere per le istituzioni e passa anche attraverso il restauro delle sue opere d’arte: esse testimoniano la nostra storia e anche grazie a questo intervento potranno essere ammirate da tutti ancora per molti anni”: così si è espresso nei giorni scorsi Nino Boeti, presidente del Consiglio regionale del Piemonte, presentando alla stampa la rinnovata veste di due tele che tornano ad essere ospitate nella Galleria della Sindone, che a Palazzo Reale conduce dal Salone degli Svizzeri alla Cappella del Guarini. Si tratta de Il lutto del Piemonte di Gaetano Ferri (1855), che raffigura il dolore dei personaggi rappresentati alla notizia della morte di Carlo Alberto in terra di Portogallo e di Guglielmo Embriaco all’assedio di Cesarea vi ritrova il Sacro Catino nel 1101, realizzato nel 1846 da Vincenzo Rasori, commissionato dallo stesso Carlo Alberto. Le due tele sono state restaurate dalla Cooperativa Koinè – lo studio e la perizia si devono soprattutto ad Anna Luisa Gabino e Allegra Carlone – grazie a un contributo del Consiglio regionale del Piemonte pari a 10.000 Euro. Nella prima tela, raccolta tra il rosso del tendaggio e lo scuro dell’abito del sacerdote che sicuramente ha portato a quell’umile gente la notizia, una scena intimista ottimamente condotta, il gioco della luce proveniente dall’esterno colpisce con maestria le persone e gli oggetti, quel richiamo alla pittura fiamminga posto sul tavolo quanto il foglio listato a lutto con il ritratto del defunto e il piccolo busto che s’intravede sulla mensola di destra e rappresenta, come a indicare con devozione la continuità della dinastia, il nuovo sovrano Vittorio Emanuele. Enfatico, falsamente grandioso, che poggia su di una affannosa libertà, una sorta di disordinata “Scuola d’Atene” che testimonia un rinnovato interesse per Raffaello e il Manierismo, la tela del Rasori vuole riportare al ricordo del ritrovamento del Sacro Catino, un tempo identificato dalla tradizione come l’autentico Santo Graal e celebrato anche dal Tasso nelle pagine della sua “Gerusalemme conquistata”. Ci informa il comunicato stampa che un tale scompiglio per una reliquia di dubbia autenticità attirava già nel 1858 l’ironia dello studioso Clemente Rovere”, pronto ad affermare: “Il sacro catino, che si credé fosse fatto con un sol pezzo di smeraldo, ma che poi fu riconosciuto essere di cristallo, tenevasi come una delle più preziose anticaglie del tesoro della cattedrale di Genova”. (e. rb.)

 

Le immagini:

Gaetano Ferri (1822-1896), “Il lutto del Piemonte” (1855), olio su tela 250x 300 cm, Musei Reali Torino

Vincenzo Rasori (1793-1863), “Guglielmo Embriaco all’assedio di Cesarea vi ritrova il Sacro Catino nel 1101” (1846), olio su tela 510×320 cm, Musei Reali Torino

Il presidente dell’Assemblea regionale, Nino Boeti

Avvocato di strada: “Avviciniamo i giovani all’avvocatura” 

Anche quest’anno i volontari di Avvocato di Strada Torino avranno un ruolo di primo piano nelle attività della Clinica Legale della Facoltà di Giurisprudenza attivata dalla Dott.ssa Cecilia Blengino dell’Università di Torino

L’esperienza, che verrà presentata martedì 5 febbraio alle ore 10 sarà aperta a due studenti di giurisprudenza che potranno affiancare i volontari nelle attività di supporto legale in favore delle persone senza dimora.“Siamo entusiasti di poter ripetere l’esperienza attivata l’anno scorso che permetterà ai giovani studenti di avvicinarsi all’avvocatura facendo un’esperienza diretta del nostro mestiere e che, in più, potranno farlo partendo dal punto dei più deboli. La nostra associazione – sottolineano i volontari di Avvocato di strada – collabora già alle cliniche del diritto di varie università italiane come Milano, Bari e Foggia. Siamo orgogliosi di poter collaborare anche quest’anno con la Clinica del diritto di Torino, una delle prime a prendere piede in Italia”.

Associazione Avvocato di Strada Onlus 

Avvocato di strada: “Avviciniamo i giovani all'avvocatura" 

Anche quest’anno i volontari di Avvocato di Strada Torino avranno un ruolo di primo piano nelle attività della Clinica Legale della Facoltà di Giurisprudenza attivata dalla Dott.ssa Cecilia Blengino dell’Università di Torino

L’esperienza, che verrà presentata martedì 5 febbraio alle ore 10 sarà aperta a due studenti di giurisprudenza che potranno affiancare i volontari nelle attività di supporto legale in favore delle persone senza dimora.“Siamo entusiasti di poter ripetere l’esperienza attivata l’anno scorso che permetterà ai giovani studenti di avvicinarsi all’avvocatura facendo un’esperienza diretta del nostro mestiere e che, in più, potranno farlo partendo dal punto dei più deboli. La nostra associazione – sottolineano i volontari di Avvocato di strada – collabora già alle cliniche del diritto di varie università italiane come Milano, Bari e Foggia. Siamo orgogliosi di poter collaborare anche quest’anno con la Clinica del diritto di Torino, una delle prime a prendere piede in Italia”.

Associazione Avvocato di Strada Onlus