È quanto chiede un ordine del giorno presentato dalla consigliera dei Moderati, Stefania Batzella, e approvato ad unanimità dal Consiglio regionale.
Garantire il rimborso del biglietto dei mezzi pubblici per chi accede ai servizi di prevenzione, di cura e di riabilitazione delle dipendenze dal gioco d’azzardo patologico che si trova in condizioni economiche svantaggiate. È quanto chiede un ordine del giorno presentato dalla consigliera dei Moderati, Stefania Batzella, e approvato ad unanimità dal Consiglio regionale. “La proposta – spiega la prima firmataria – impegna la Giunta regionale a sollecitare tutte le aziende sanitarie locali e le aziende ospedaliere del Piemonte ad estendere ai loro territori il progetto ‘Su e giù per le valli’, realizzato all’inizio degli anni 2000 dal dipartimento delle dipendenze dell’Asl To3 per garantire il più possibile l’equità nell’accesso ai servizi, agevolando le persone economicamente più svantaggiate e che rappresentano la fetta più consistente di chi è affetto dalla dipendenza da gioco d’azzardo”. Un’iniziativa, ricorda la consigliera dei Moderati, “perfettamente in linea con la legge regionale 9/2016 e il ‘Piano integrato delle attività di contrasto, prevenzione, diagnosi e cura del gioco d’azzardo patologico’, approvato alla fine del 2017, che mira a potenziare i servizi sanitari dedicati alle dipendenze, la formazione degli operatori e l’avvio di campagne di informazione. Tra gli obiettivi specifici del Piano c’è il potenziamento dell’accessibilità ai servizi; ciò significa che ogni Asl deve avere un luogo di erogazione delle attività che privilegi la prossimità”. “Mi auguro davvero – conclude Batzella – che questa iniziativa possa presto concretizzarsi. Sarebbe un ulteriore segnale della Regione nei confronti di un problema di grande attualità”.
Alberto Cirio, già assessore regionale al Turismo nella Giunta Cota e attuale deputato europeo di Forza Italia molto gradito a Berlusconi e Tajani può candidarsi alla presidenza della Regione per il centrodestra?
Almeno dal punto di vista giudiziario non ci sono (quasi) più ostacoli. La procura di Torino ha infatti stralciato la sua posizione, archiviandola, nell’ambito dell’inchiesta sulla Rimborsopoli bis del periodo 2008-2009, quando l’esponente azzurro era consigliere regionale. Anche se il gup potrebbe opporsi all’archiviazione. Si vedrà. Forza Italia da tempo ha fatto il suo nome e anche la Lega, attraverso le dichiarazioni del suo segretario piemontese e capogruppo alla Camera, Riccardo Molinari, ha dato piena disponibilità. Ora Chiamparino ha molto probabilmente un nuovo avversario da affronatre il 26 maggio, oltre al candidato di M5S Bertola.
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Alberto Cirio: “Sciolgo la mia riserva. Ai leader della coalizione la scelta finale”
«Ho atteso questo momento per una questione di serietà, perché per me era fondamentale riuscire a dimostrare la correttezza del mio operato – commenta Cirio –. Oggi sono nelle condizioni di sciogliere la mia riserva sulla candidatura per la presidenza della Regione Piemonte. Ho comunicato ai partiti della coalizione – Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia – la mia disponibilità e spetterà ora ai leader nazionali la decisione finale. Voglio però ringraziarli fin d’ora per la fiducia e anche la pazienza avuta in queste settimane. In particolare, ho molto apprezzato le attestazioni di stima del segretario piemontese della Lega e capogruppo alla Camera, Riccardo Molinari, e dell’on. Guido Crosetto. Se lo riterranno, sono pronto a partire, consapevole che sarà una sfida difficile, perché gli avversari sul campo sono persone perbene e di tutto rispetto. Credo, però, che il Piemonte abbia bisogno di un profondo cambio di marcia. Ha bisogno di velocità. E io le scarpe da corsa le ho già ai piedi, perché per la mia terra non ho mai smesso di correre».
La magia del Po e del Monviso
Napoli-Torino, i precedenti tra i due tecnici
Il confronto di domenica sera (ore 20:30) al “San Paolo” sarà il numero dodici tra Carlo Ancelotti e Walter Mazzarri. In totale, i due allenatori si sono “incrociati” già undici volte, dieci delle quali in cinque consecutivi campionati (dal 2004-2005 al 2008-2009): l’undicesima consiste nella gara d’andata dell’attuale campionato, vinta dagli azzurri “ancelottiani” sul Toro guidato da “WM”. Le prime quattro sfide vedono il Milan di Ancelotti aver la meglio sulla Reggina “mazzarriana”: i meneghini piegano i calabresi per 3-1 all’andata in casa (quinta giornata, 3 ottobre 2004) e per 1-0 al ritorno in trasferta (ventiquattresima, 13 febbraio 2005) nella stagione 2004-2005, ripetendosi l’annata successiva, con un 2-1 interno (sesta giornata, 2 ottobre 2005) seguito da un 4-1 esterno (venticinquesima, 12 febbraio 2006). Il vento cambia nella stagione 2006-2007, con il Milan di Ancelotti che ha sì ragione degli amaranto reggini “mazzarriani” per 3-1 all’andata (diciannovesima, 14 gennaio 2007), dovendo però cedere per 0-2 al ritorno in Calabria, all’ultima
giornata (27 maggio 2007). Tale risultato “all’inglese”, oltre a consistere nella prima affermazione di Mazzarri su “Carletto”, vale alla Reggina una storica salvezza, poiché conseguita nonostante una penalizzazione di ben 11 punti. Le due successive stagioni, con Mazzarri sulla panchina della ben più competitiva Sampdoria (mentre Ancelotti è ben saldo al timone del Milan), vedono un bilancio in parità: nel 2007-2008, il Milan espugna la Genova blucerchiata con un roboante 5-0 (decima giornata, 31 ottobre 2007), per poi cedere per 1-2 al ritorno a Milano (ventinovesima, 19 marzo 2008); stesso discorso nel 2008-2009, con netto successo milanista all’andata (stavolta in casa, 3-0 alla settima giornata, il 19 ottobre 2008) e vittoria di misura genovese al ritorno (2-1 alla ventiseiesima, il 1° marzo 2009). Dopo una “pausa” di ben nove anni, i due tecnici tornano ad incontrarsi il 23 settembre 2018, nel contesto della quinta giornata del corrente campionato: netto successo per 3-1 degli azzurri di Ancelotti al “Grande Torino”. In totale, su undici confronti, si contano otto affermazioni di Ancelotti, contro le tre di Mazzarri.
Giuseppe Livraghi
Tutte le sfumature della Sacra
Suggestiva immagine della Sacra di san Michele, monumento simbolo del Piemonte, scattata da Valerio Minato
La festa più romantica dell’anno. Secondo i dati ISTAT, sono quasi 14 milioni le coppie registrate in Italia, a cui vanno ad aggiungersi giovani coppiette e nuovi fidanzati. Potenzialmente quindi, quasi la metà della popolazione italiana si prepara a festeggiare San Valentino.
Immancabili saranno le cene a due, sorprese, cinema e, perché no, relax in casa. Comunque si decida di festeggiare, è importante che nulla rovini la serata, tanto meno i piccoli disturbi di salute che potrebbero insorgere proprio in occasione di questa romantica ricorrenza.
Per venire in soccorso degli innamorati, ASSOSALUTE (Associazione nazionale farmaci di automedicazione che fa parte di Federchimica) ha stilato una serie di consigli utili per un San Valentino perfetto:
1. Nervosismo in vista della serata? Non lasciare che tensioni muscolari e mal di testa ti impediscano di viverla al meglio. La sera di San Valentino è per molti un momento di emozioni. Tuttavia, far sì che tutto sia perfetto può essere fonte di stress, ancor più se la serata è preceduta da una giornata impegnativa e stancante. Per questo è importante fare attenzione agli effetti dell’ansia sul fisico e sull’umore ed evitare i piccoli disturbi correlati, come mal di testa e tensioni muscolari. Nel caso però il mal di testa ci accompagni a cena, è possibile ricorrere a farmaci di automedicazione come gli antinfiammatori e gli analgesici per uso orale. Meglio agire ai primi segnali per evitare che il dolore aumenti e il fastidio diventi più difficile da gestire. Se invece tensioni cervicali e lombari dovessero impedire di muoverci in libertà, è possibile fare ricorso a farmaci ad azione antinfiammatoria per uso topico.
2. Cena a due? Occhio alle porzioni. Quando si tratta di una cena romantica fuori casa, la scelta del ristorante e la bontà delle pietanze sono fondamentali per la riuscita della serata. Attenzione però a non esagerare con le porzioni. Cibi pesanti o quantità eccessive, unite a qualche bicchiere di alcol, possono infatti rallentare la digestione provocando senso di pesantezza, nausea, sonnolenza, acidità. Se non si riesce a resistere a una cena ricca e abbondante, farmaci di automedicazione come procinetici e antiacidi possono alleviare i fastidi di una cattiva digestione e dell’acidità, evitando che questi rovinino il dopocena.
3. Se scegli cibi afrodisiaci, modera il piccante. San Valentino è spesso l’occasione per fare nuove esperienze, anche in cucina. In caso si optasse per una cena esotica o afrodisiaca, a base di cibi piccanti, è importante fare attenzione a non esagerare. Disturbi come diarrea, bruciore di stomaco e gonfiore possono infatti incorrere repentinamente. Per evitare spiacevoli inconvenienti, è possibile far ricorso a farmaci di automedicazione capaci di assorbire i gas in eccesso e agire contro il gonfiore, e ad antidiarroici. In questo modo anche le esperienze culinariamente più estreme non avranno conseguenze.
4. Baci. Che pericoli possono insidiarsi? Baciarsi non solo è ottimo per l’umore ma è anche un vero e proprio toccasana per la salute. Tuttavia, alcune insidie possono nascondersi anche nel più tenero dei gesti. Una su tutte, l’herpes labiale. Facile da trasmettere con il bacio quanto impossibile da debellare totalmente, un utile rimedio per il ripresentarsi dell’herpes è quello di trattarlo con farmaci di automedicazione che contengano sostanze antivirali da applicare direttamente sulle labbra al fine di alleviare prurito e bruciore.
5. Opzione cinema? Goditi il film, evita gli occhi secchi. Per gli amanti del cinema un buon film rappresenta la scelta più naturale anche a San Valentino. Ma se il cinema è il traguardo di una giornata passata al pc o sui libri, non trascurate la stanchezza oculare e il fastidio degli occhi secchi. L’antipatica sensazione di avere qualcosa all’interno dell’occhio, bruciore, prurito, a volte fotofobia, possono infatti rendere la visione cinematografica una tortura e rovinare l’atmosfera della serata. In questo caso, farmaci di automedicazione come colliri gel o pomate oculari posso aiutare a lubrificare l’occhio e ad alleviare il senso di fastidio grazie a una azione decongestionante e antisettica. Inoltre, se l’occhio secco è una condizione ricorrente, è importante ricordarsi di ammiccare spesso, cioè aprire e chiudere gli occhi per “lubrificarli”, in particolare quando si utilizzano dispositivi elettronici. Mediamente, infatti, davanti a PC o device, gli ammiccamenti si riducono di un terzo rispetto al normale e sono inferiori alla metà quando si legge un libro.
Infine, un ultimo, fondamentale, consiglio: anche se fervono i preparativi per San Valentino, è importante riconoscere i farmaci di automedicazione. Come? Grazie al bollino rosso che sorride sulla confezione. Questi medicinali sono autorizzati dalle Autorità Sanitarie a essere dispensati senza ricetta medica perché contengono principi attivi, o loro associazioni, di cui sono già state approfondite l’efficacia e la sicurezza e sono di impiego medico ben noto e largamente utilizzati in terapia.
Per maggiori informazioni: www.semplicementesalute.it
La Regione incontra il Sermig
Giovedì 14 febbraio, alle ore 11,30, il Presidente del Consiglio regionale Nino BOETI e l’Assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Francesco BALOCCO visiteranno il Sermig-Arsenale della Pace ed incontreranno Ernesto Olivero e i volontari
In occasione della visita, il Presidente del Rotary Club Torino Dora, Paolo Ribetto, consegnerà il ricavato del concerto di Natale destinato al progetto “Vita ai bambini” del Sermig e di OAF-I. Organizzazione di Aiuto Fraterno-Italia, mentre saranno presentati in anteprima i cartelli “Piemonte – Regione dell’Arsenale della Pace” che saranno istallati ai confini regionali, come previsto da una legge recentemente approvata. Spiega Nino BOETI: “Nel 1964 a Torino un luogo di guerra, un arsenale, veniva trasformato in un luogo di pace. Da allora, il Sermig-Arsenale della Pace è diventato un simbolo di accoglienza, solidarietà, fratellanza. In un mondo dove si costruiscono muri, l’Arsenale della Pace apre le sue porte ai più deboli; in un mondo dove prevale l’individualismo rancoroso, l’Arsenale della Pace dimostra il valore e la forza dell’essere comunità. Per questo la decisione di legare la Regione Piemonte all’Arsenale della Pace ha una forte valenza simbolica, vuole essere un segnale di speranza lanciato alle giovani generazioni.”
E’ deceduta all’ospedale di Modena Renata Dyakowska, la mamma di Emily Formisano, la bambina di otto anni morta il 4 gennaio scorso per un incidente sullo slittino al Corno del Renon, in Alto Adige. La 38enne di origine polacca, era ricoverata nella terapia intensiva del Policlinico di Modena ma le sue condizioni non sono mai migliorate ed è morta dopo 40 giorni di agonia.
(foto archivio)
Il Piffetti ritrovato e altri capolavori
Illustre “convitato di pietra” (presente solo in fotografia) nella mostra “Genio e Maestria”, realizzata la scorsa primavera alla Reggia della Venaria e dedicata agli ebanisti operanti alla corte sabauda fra Sette e Ottocento, oggi recita il ruolo di prim’attrice nella nuova, piccola ma particolarmente preziosa rassegna dedicata a Pietro Piffetti (Torino, 1701 – Torino, 1777), fra i più abili e prolifici “maestri del legno” del Settecento europeo, allestita sempre alla Real Venaria. Parliamo della straordinaria “Scrivania con scansia” realizzata nel 1768 dal “primo ebanista del Re”, per la residenza subalpina di Benedetto Maurizio di Savoia, duca del Chiablese e figlio ultimogenito del re di Sardegna Carlo Emanuele III. Di incredibile valore (anche sotto l’aspetto economico) e di esuberante prodigiosa magnificenza decorativa, del manufatto, dopo vari nebulosi passaggi di mano e il superamento dei patrii confini, s’erano perse le tracce da circa settant’anni, da quando nel secondo dopoguerra fu venduto dai duchi di Genova ad una collezione privata europea. Fino al ritrovamento e al recupero nel luglio scorso (come bene di proprietà demaniale, in quanto originariamente incastonato in una nicchia appositamente creata in Palazzo Chiablese) dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Torino. Benemerita Arma e benemerito il lavoro di recupero compiuto in quattro mesi dal Centro Conservazione e Restauro della Venaria; lavoro che ha consentito all’ex “convitato di pietra” di occupare oggi il podio più alto all’interno della mostra “Il Piffetti ritrovato e altri capolavori” ospitata, fino al 19 dicembre del 2019, nelle “Sale dei Paggi” della Reggia venariese e promossa dal Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Torino, il Centro Conservazione e Restauro
“La Venaria Reale” e Intesa San Paolo. “Un ulteriore tassello conoscitivo e di indagine – dicono gli organizzatori– rispetto all’opera del grande ebanista torinese”; per il quale indubbiamente il 2018 è stata un’annata particolarmente e meritatamente generosa in quanto a “pubbliche apparizioni”, con le varie mostre organizzate prima alla Fondazione Accorsi-Ometto di via Po e, in seguito, a Palazzo Madama e in Palazzo Reale, con la riapertura il 14 dicembre scorso del “Gabinetto del Secreto Maneggio degli Affari di Stato”, passando attraverso “Genio e Maestria”, di cui s’è detto, e a quella odierna, entrambe allestite alla Reggia della Venaria. Mostra contenuta, quest’ultima, ma di grandi mirabilia, che, accanto alla star assoluta della “scrivania ritrovata”, presenta altre quattro opere del Piffetti datate fra il 1740 e il 1750. Cinque opere in tutto, provenienti da Torino (Collezione Intesa San Paolo, Musei Reali – Palazzo Reale, Chiesa di San Filippo Neri e Palazzo Chiablese) e da Venezia (Ca’ Rezzonico), tutte passate sotto le abili e premurose cure del Centro Conservazione e Restauro della Venaria. Ecco allora il “Tavolo da muro” (secondo quarto del XVIII secolo) presente nell’Ufficio di Presidenza di Intesa San Paolo in piazza San Carlo a Torino; uno stupendo sinuoso “Cofanetto” (1740-’50 ca.) facente parte delle ricche collezioni di Palazzo Reale; e poi la superba “Scrivania” del 1741 proveniente dal “Museo del Settecento” di Ca’ Rezzonico a Venezia, accanto al simbolico “Paliotto d’altare” (1749), dalle linee azzardate e dall’abbondanza di pregiati inserti madreperlacei, commissionato all’artista dal
prevosto Giovanni Battista Prever per la Chiesa torinese di San Filippo Neri. Ma l’attenzione va soprattutto e ovviamente (anche per l’aura di mistero che l’avvolge e ce la rende cara per quel “ritorno a casa” di cui forse s’era cessato di sperare) alla “Scrivania” del duca di Chiablese, eseguita, quando Piffetti aveva 66 anni, a doppio corpo, con scansie e un’anta a specchio e con l’impiego di legni rari e stupefacenti decorazioni in avorio e madreperla, con applicazioni in bronzo dorato. Capolavoro assoluto. Che, forse, al termine della mostra potrebbe tornare al suo posto originario (molti, dalle parti di Palazzo Chiablese, se lo auspicano) incastonato in quella nicchia nella sala ducale del Palazzo affacciata a piazzetta Reale, ancora oggi esistente. Ma vuota. In trepida attesa del “Piffetti ritrovato”.
Gianni Milani
“Il Piffetti ritrovato e altri capolavori”
Sale dei Paggi – Reggia di Venaria, piazza della Repubblica 4, Venaria Reale (Torino); tel. 011/4992333
Fino al 19 dicembre 2019 – Orari: mart.-ven. 9/17; sab.-dom. e festivi 9/18,30; lunedì chiuso
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Nelle foto
Le sfogliette ripiene di San Valentino
Un ripieno goloso di melanzane grigliate, provola e prosciutto crudo, un connubbio perfetto davvero irresistibile. Cosi’ appetitose….andranno a ruba!
Un’idea simpatica per la vostra cena di San Valentino? Con la pasta sfoglia ed un pizzico di fantasia potete realizzare delle sfogliette davvero saporite per un antipasto sfizioso. Un ripieno goloso di melanzane grigliate, provola e prosciutto crudo, un connubbio perfetto davvero irresistibile. Cosi’ appetitose….andranno a ruba!
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Ingredienti:
1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare
1 melanzana
provola dolce q.b.
prosciutto crudo q.b.
1 tuorlo
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Grigliare le fette di melanzana. Srotolare la pasta sfoglia, appiattirla leggermente con un mattarello, ricavare nove quadrati da farcire con una fetta di melanzana, mezza fetta di prosciutto crudo e un pezzetto di provola, chiudere a fagotto e spennellare con il tuorlo. Infornare a 200 gradi per 20 minuti circa. Facilissime e velocissime !
A tutti un buon San Valentino!
Paperita Patty