

E’ ancora una volta la Tav il tema dominante dell’agenda politica nazionale. Il vicepremier Salvini: “L’obiettivo è rivedere il progetto, risparmiare dove si può e andare avanti”. Il leader del Carroccio, in Sardegna per le elezioni regionali, ha parlato anche dell’accusa di “voto di scambio” rivoltagli da Matteo Renzi per aver barattato con l’infrastruttura il no all’autorizzazione a procedere sul caso della nave Diciotti: “Renzi e il Pd mi fanno tenerezza perché non sanno più a cosa attaccarsi. Non commento, non perdo tempo a commentare queste sciocchezze del Pd”.
LA MOZIONE GIALLOVERDE
La Camera dei deputati approva la mozione di M5S e Lega sulla Tav con 261 voti a favore, 136 contrari e due astenuti. Il documento impegna il governo a “ridiscutere integralmente il progetto della Torino-Lione, nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia”
E’ ancora una volta la Tav il tema dominante dell’agenda politica nazionale. Il vicepremier Salvini: “L’obiettivo è rivedere il progetto, risparmiare dove si può e andare avanti”. Il leader del Carroccio, in Sardegna per le elezioni regionali, ha parlato anche dell’accusa di “voto di scambio” rivoltagli da Matteo Renzi per aver barattato con l’infrastruttura il no all’autorizzazione a procedere sul caso della nave Diciotti: “Renzi e il Pd mi fanno tenerezza perché non sanno più a cosa attaccarsi. Non commento, non perdo tempo a commentare queste sciocchezze del Pd”.
LA MOZIONE GIALLOVERDE
La Camera dei deputati approva la mozione di M5S e Lega sulla Tav con 261 voti a favore, 136 contrari e due astenuti. Il documento impegna il governo a “ridiscutere integralmente il progetto della Torino-Lione, nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia”
Massimiliano Allegri commenta a caldo la sconfitta della Juve contro l’Atletico Madrid: “loro riescono a stare nella partita anche quando non ci sono sussulti. Ma abbiamo la possibilità di ribaltarla, bisogna avere fiducia, non bisogna piangersi addosso. Si sapeva che sarebbe stata difficile perché l’Atlético è forte”. Aggiunge l’allenatore bianconero: “nella ripresa abbiamo sbagliato, c”è delusione, ma capita che le squadre perdano la prima. Non sarà semplice, ci vorrà una grande gara al ritorno e io sono comunque fiducioso”.
(Foto Claudio Benedetto www.fotoegrafico.net)
Massimiliano Allegri commenta a caldo la sconfitta della Juve contro l’Atletico Madrid: “loro riescono a stare nella partita anche quando non ci sono sussulti. Ma abbiamo la possibilità di ribaltarla, bisogna avere fiducia, non bisogna piangersi addosso. Si sapeva che sarebbe stata difficile perché l’Atlético è forte”. Aggiunge l’allenatore bianconero: “nella ripresa abbiamo sbagliato, c”è delusione, ma capita che le squadre perdano la prima. Non sarà semplice, ci vorrà una grande gara al ritorno e io sono comunque fiducioso”.
(Foto Claudio Benedetto www.fotoegrafico.net)
Agenti del Reparto Polizia di Prossimità della Polizia Municipale di Torino hanno arrestato, martedì 19 febbraio, un uomo di 44 anni, residente nel quartiere Aurora, perché si era reso responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie e delle due figlie e anche di violenza sessuale nei confronti della ragazzina più grande.
L’attività di indagine, coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Torino dott.ssa Antonella Barbera, è scaturita dalla denuncia presentata dalla donna presso la sala d’ascolto delle vittime del Reparto Polizia di Prossimità.
E’ stato possibile fermare la violenza grazie alle sinergie e il lavoro in rete tra la Polizia Municipale, il Centro Antiviolenza della Città di Torino e la Procura della Repubblica, che da anni collaborano attivamente nel contrasto dei reati di violenza domestica.
(Foto archivio – il Torinese)
I Carabinieri della Compagnia di Novi Ligure, in collaborazione con i colleghi del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Alessandria, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di due persone, un uomo e una donna, mentre per un terzo uomo è stata disposta quella dell’obbligo di presentazione quotidiana ai carabinieri di Ovada. Le indagini, coordinate dalla Procura di Alessandria, scaturiscono dal medesimo contesto che nella prima decade dello scorso mese di dicembre aveva condotto gli investigatori all’arresto di Domenico DATTOLA, alla denuncia in stato di libertà di altre 12 persone ed al sequestro preventivo delle quote di 3 società e di una ditta individuale operanti nel settore della ristorazione, oltre a quello dei rapporti bancari riconducibili agli indagati, in essere presso diversi istituti di credito e di 2 autovetture. In carcere sono finiti Carmen Domenica SCAFFINI, 41enne, moglie di DATTOLA e Salvatore ROMANO, 43enne, entrambi già noti alle Forze dell’Ordine, mentre nei confronti di G.A.B., 21enne di Ovada, il Gip del Tribunale di Alessandria ha ritenuto di disporre l’obbligo di presentazione ai Carabinieri del posto. I militari sono riusciti a documentare il prosieguo delle condotte illecite poste in essere dagli indagati e caratterizzate dal ricorso sistematico all’intestazione fittizia di società e ditte individuali, allo scopo di schermare l’origine del patrimonio accumulato, derivante da attività estorsive e di spaccio di sostanze stupefacenti. Ciò a dimostrazione di un’infiltrazione criminale nel tessuto economico novese che avveniva mediante l’utilizzo di prestanome per la gestione di attività di ristorazione, come quella del ristorante/pizzeria “Bandiera”, in Corso Marenco a Novi Ligure, già oggetto di sequestro preventivo nel dicembre del 2018 e di altri locali/ristoranti che godevano di buona visibilità commerciale e di un’alta affluenza di avventori. Dopo l’arresto del marito la donna si era subito data da fare al fine di organizzare la ripartenza di nuove attività commerciali, sempre nel settore della ristorazione, occupandosi al tempo stesso dell’attività di “riscossione” dei crediti di denaro, dovuti anche alla cessione di stupefacente, maturati dal marito, pianificando addirittura vere e proprie “spedizioni punitive” nei confronti dei malcapitati debitori, avvalendosi dell’opera di Salvatore ROMANO, anch’egli finito in carcere. Nel corso della perquisizione effettuata contestualmente all’esecuzione della misura cautelare, Carmen Domenica SCAFFINI è stata trovata in possesso di 750 grammi di marijuana, ciò ad ulteriore dimostrazione di come la stessa, in assenza del marito, continuasse ad occuparsi personalmente di tutte le attività illecite “di famiglia”, tra cui quella dello spaccio di sostanze stupefacenti.
M.iar.
Sono stati presentati mercoledì a Biella gli esiti di una vasta azione della Polizia di Stato mirante a contrastare il traffico di sostanze stupefacenti
Il 12 febbraio, le sezioni “Antidroga” delle Squadre Mobile delle Questura di Biella e Vercelli, coordinate dalla Procura di Biella, concludevano un’articolata attività d’indagine, smantellando un’organizzazione criminale, dedita al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti del genere hashish, cocaina ed eroina, operante sia in questa provincia che nelle province limitrofe, gestita da soggetti di nazionalità Albanese e Nord Africana, radicati sia nel capoluogo lombardo che in quello piemontese. In particolare, nel mese di novembre del 2018, personale della Sezione “Antidroga” della Squadra Mobile della Questura di Biella, nel corso del continuo monitoraggio degli ambienti legati allo spaccio di sostanze stupefacenti, acquisiva elementi indiziari nei confronti di un soggetto di nazionalità Magrebina, il quale aveva intrapreso nel comprensorio biellese e di Vercelli un’imponente attività di spaccio di sostanze stupefacenti, prevalentemente del genere “hashish e cocaina”. Sulla base di tale elementi, d’intesa e sotto la direzione della Autorità Giudiziaria biellese, veniva avviata un’articolata e minuziosa attività d’indagine che permetteva di delineare un quadro investigativo dal quale emergeva un vero e proprio sodalizio criminoso ben organizzato e ramificato nelle province di Biella, Vercelli e Novara, ma che aveva radici in Torino e Milano. Attese tali risultanze, gli investigatori di Biella e Vercelli monitoravano, sia con metodi tradizionali che con le più sofisticate ed avanzate tecniche investigative, tutti i soggetti emersi ai vari livelli, a partire dagli acquirenti, ai piccoli “pusher”, per poi risalire ai principali fornitori delle sostanze stupefacenti. Infatti, nel corso di detta attività, mantenuta nel più stretto riserbo, venivano effettuati riscontri alla piccole cessioni di sostanza stupefacente avvenute di volta in volta nelle diverse province, fino a risalire ai fornitori di ingenti quantità. Dopo meno di tre mesi di attività investigativa si è riusciti a chiudere il canale di traffico dello stupefacente, procedendo dalle numerose segnalazioni amministrative dei piccoli assuntori all’arresto dei pusher e dei trafficanti.
Si riportano gli interventi più significativi effettuati nel corso dell’attività:
Pertanto, l’attività investigativa in oggetto, avviata dal contrasto al piccolo spaccio biellese è arrivata a sgominare un’intera banda di spacciatori operanti in Piemonte e in Lombardia. Si tratta di una delle più importanti attività antidroga eseguita dagli investigatori di Biella e Vercelli, coordinati dalla Procura di Biella, che, complessivamente, ha consentito di arrestare 7 soggetti, di indagarne in stato di libertà 13, con il sequestro complessivo di circa 2,5 kg di cocaina, più di 6 kg di hashish, 230 gr. di eroina, circa 150 gr. di marijuana e circa 120.000 euro in contanti
Sono stati presentati mercoledì a Biella gli esiti di una vasta azione della Polizia di Stato mirante a contrastare il traffico di sostanze stupefacenti
Il 12 febbraio, le sezioni “Antidroga” delle Squadre Mobile delle Questura di Biella e Vercelli, coordinate dalla Procura di Biella, concludevano un’articolata attività d’indagine, smantellando un’organizzazione criminale, dedita al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti del genere hashish, cocaina ed eroina, operante sia in questa provincia che nelle province limitrofe, gestita da soggetti di nazionalità Albanese e Nord Africana, radicati sia nel capoluogo lombardo che in quello piemontese. In particolare, nel mese di novembre del 2018, personale della Sezione “Antidroga” della Squadra Mobile della Questura di Biella, nel corso del continuo monitoraggio degli ambienti legati allo spaccio di sostanze stupefacenti, acquisiva elementi indiziari nei confronti di un soggetto di nazionalità Magrebina, il quale aveva intrapreso nel comprensorio biellese e di Vercelli un’imponente attività di spaccio di sostanze stupefacenti, prevalentemente del genere “hashish e cocaina”. Sulla base di tale elementi, d’intesa e sotto la direzione della Autorità Giudiziaria biellese, veniva avviata un’articolata e minuziosa attività d’indagine che permetteva di delineare un quadro investigativo dal quale emergeva un vero e proprio sodalizio criminoso ben organizzato e ramificato nelle province di Biella, Vercelli e Novara, ma che aveva radici in Torino e Milano. Attese tali risultanze, gli investigatori di Biella e Vercelli monitoravano, sia con metodi tradizionali che con le più sofisticate ed avanzate tecniche investigative, tutti i soggetti emersi ai vari livelli, a partire dagli acquirenti, ai piccoli “pusher”, per poi risalire ai principali fornitori delle sostanze stupefacenti. Infatti, nel corso di detta attività, mantenuta nel più stretto riserbo, venivano effettuati riscontri alla piccole cessioni di sostanza stupefacente avvenute di volta in volta nelle diverse province, fino a risalire ai fornitori di ingenti quantità. Dopo meno di tre mesi di attività investigativa si è riusciti a chiudere il canale di traffico dello stupefacente, procedendo dalle numerose segnalazioni amministrative dei piccoli assuntori all’arresto dei pusher e dei trafficanti.
Si riportano gli interventi più significativi effettuati nel corso dell’attività:
Pertanto, l’attività investigativa in oggetto, avviata dal contrasto al piccolo spaccio biellese è arrivata a sgominare un’intera banda di spacciatori operanti in Piemonte e in Lombardia. Si tratta di una delle più importanti attività antidroga eseguita dagli investigatori di Biella e Vercelli, coordinati dalla Procura di Biella, che, complessivamente, ha consentito di arrestare 7 soggetti, di indagarne in stato di libertà 13, con il sequestro complessivo di circa 2,5 kg di cocaina, più di 6 kg di hashish, 230 gr. di eroina, circa 150 gr. di marijuana e circa 120.000 euro in contanti
In mostra al valdostano Forte di Bard oltre cento opere vincitrici del prestigioso concorso internazionale dedicato alla fotografia naturalistica
“Quest’immagine è un ritratto. E’ un richiamo simbolico alla bellezza della natura e al modo in cui ci stiamo impoverendo mentre la natura soccombe. E’ un’opera degna di essere esposta in qualsiasi galleria del mondo”: con queste parole Roz Kidman Cox, presidente della giuria internazionale – formata da esperti e fotografi naturalisti fra i più celebri al mondo – ha voluto sintetizzare il valore assoluto di “The Golden Couple”, la foto vincitrice della 54esima edizione del “Wildlife Photographer of the Year 2018”, il più importante riconoscimento dedicato alla fotografia naturalistica promosso dal Natural History Museum di Londra, dove nell’ottobre scorso si sono svolte le premiazioni. Autore dello scatto é il fotografo olandese Marsel Van Oosten, che, con indubbia maestria e scelta perfetta di luoghi e tempi, è riuscito a fermare l’immagine (meglio, il “ritratto”) di due particolarissime scimmie dal “naso dorato”, una rarissima specie di primati che ancora oggi sopravvivono nella foresta temperata delle montagne cinesi di Quinling, unico habitat possibile per evitarne l’estinzione. La foto (che “coglie la bellezza e la fragilità della vita sulla terra”) è esposta in tutta la sua dovuta evidenza nelle sale del valdostano Forte di Bard, principale polo culturale della Vallée, ancora una volta scelto per ospitare l’anteprima italiana del Concorso londinese. In esposizione, fino al prossimo 2 giugno, si possono quindi ammirare, all’interno dell’imponente complesso fortificato fatto riedificare nell’Ottocento dai Savoia, oltre cento emozionanti immagini, vincitrici nelle 19 categorie prestabilite e selezionate fra 45mila scatti provenienti da 95 Paesi del mondo. Fra gli artisti premiati – molti nomi occupano da anni la ribalta internazionale della fotografia – da segnalare
anche, per la sezione Young, il giovane sedicenne Skye Meaker (Sud Africa); figlio d’arte, Meaker scatta foto dall’età di sette anni nei posti più incredibili del pianeta ed è sua la suggestiva immagine dal titolo “Lounging Leopard”, un leopardo colto nell’attimo del risveglio nella “Mashatu Game Reserve” in Botswana. “Grazie al timing e alla composizione eseguiti con precisione – sottolinea Alexander Badyaev, giudice di gara e vincitore dell’edizione precedente – riusciamo a gettare uno sguardo nel mondo interiore di uno degli animali fra i più difficili ad essere colti dal vivo”. Sei gli italiani presenti in gara. Un primo premio, nella sezione “Urban Wildlife”, se l’è portato a casa il lombardo Marco Colombo con lo scatto “Crossing Paths” che raffigura un orso marsicano nell’atto di attraversare le strade notturne e deserte di un borgo appenninico del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Menzioni speciali sono inoltre andate al genovese Emanuele Biggi (fotografo e conduttore televisivo su Rai3, insieme a Sveva Sagramola, di “Geo”) per il suo “Eye to Eye”, foto da pugno nello stomaco scattata in Sud America sulla spiaggia della Riserva Nazionale di Paracas, con la carcassa di un leone marino in decomposizione e un iguana che fa capolino da una cavità oculare, e al toscano Valter Bernardeschi, autore di “Mister Whiskers”, simpatica coppia di mega e baffutissimi trichechi immortalati nelle
acque artiche. Menzioni speciali anche per Lorenzo Shoubridge, categoria “Behaviour: Amphibians and Reptiles”, per Stefano Baglioni, categoria “Plants and Fungi” e per Georg Kantioler, categoria “Earth’s Environments”. Novità, infine, di questa edizione il premio speciale “alla carriera”, andato al fotografo di origini olandesi (è nato a Rotterdam nel ’51, ma da tempo vive a Santa Cruz in California ) Frans Lanting, per il suo eccezionale contributo dato da oltre trent’anni alla conservazione della fauna selvatica. I suoi incarichi per il “National Geographic” lo hanno anche portato a svolgere lavori pionieristici in Madagascar, mettendo ben bene il evidenza i problemi ambientali dell’isola, ed in Botswana.
Gianni Milani
“Wildlife Photographer of the Year”
Forte di Bard (Aosta); tel. 0125/833811 o www.fortedibard.it – Fino al 2 giugno
Orari: fino al 3 marzo feriali 10/17, sab. dom. e festivi 10/19; dal 4 marzo feriali 10/18, sab. dom. e festivi 10/19; chiuso il lunedì.
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