redazione il torinese

La famiglia Agnelli ha dato l'ultimo saluto a Donna Marella

Nella chiesa di San Pietro in Vincoli a Villar Perosa si sono svolti questa mattina in forma privata i funerali di  Donna Marella Agnelli, la vedova dell’Avvocato, scomparsa sabato nella sua abitazione sulla collina di Torino. Aveva 92 anni. La cerimonia funebre è stata officiata dal vescovo di Pinerolo, don Derio Olivero,  da parroco, viceparroco e diacono di Villar Perosa, don Roberto Comba, don Giuseppe Rizzi e don Valerio Andriano, e don Enrico Bernardo, parroco della chiesa di San Vito. Il feretro  ha lasciato la chiesa accompagnato dalle note dell’Aux marches du Palais di Yves Montand. Presenti  la figlia Margherita e i nipoti John con la moglie Lavinia, Lapo e Ginevra Elkann.

ELEZIONI UNIVERSITARIE: ASSALTO DEI CENTRI SOCIALI AD UN BANCHETTO DEL FUAN – AZIONE UNIVERSITARIA

Tensione questa mattina al campus Einaudi, dove i centri sociali hanno più volte tentato di sfondare un cordone di Polizia a tutela di un volantinaggio degli studenti di destra del FUAN – Azione Universitaria
«Questa mattina, come studenti del FUAN – Azione Universitaria, candidati in tutti i principali organi di rappresentanza studentesca per le elezioni del 19 e del 20 marzo, stavamo svolgendo un volantinaggio autorizzato al Campus Einaudi -spiega Andrea Montalbano, responsabile del FUAN (unica lista di destra presente alle elezioni universitarie) -, quando un gruppo dei centri sociali e della lista di sinistra Studenti Indipendenti ha tentato di aggredirci. Come già accaduto in passato, i ragazzi del FUAN non hanno rinunciato a portare a termine il loro volantinaggio, continuando a distribuire agli studenti di passaggio il materiale elettorale che riporta il nostro programma. Oggi – continua Montalbano – i collettivi di sinistra hanno per l’ennesima volta mostrato il loro vero volto, cercando di impedire a degli studenti di manifestare le proprie idee all’interno dell’Università. Come già fatto in più occasioni, abbiamo ribadito con la nostra presenza che l’Università non è il luogo in cui imporre il pensiero unico e che non ci arrenderemo, continuando a rappresentare, come facciamo da sempre, la voce di tutti gli studenti liberi in Università. Per questo – conclude Montalbano – il FUAN sarà presente alle elezioni del 19 e 20 marzo».

Les Coquettes, l’eleganza si fa civetta…

“Qualunque cosa tu possa fare, qualunque sogno tu possa sognare, comincia. L’audacia reca in sé genialità, magia e forza”
Johann Wolfgang Goethe
 
Chiudi gli occhi e respira la magia. Entrando nel mondo di Les Coquettes succede proprio questo e si scoprono, come per incanto, l’arte, il vintage e un mondo fatto di piccoli dettagli curiosi
È un cammeo nel cuore di Torino, la boutique che Marta Princi Manfredini ha aperto nel 2012 e che permette, a tutti coloro che sono alla ricerca di qualcosa di unico nello stile e nel glamour, di affacciarsi in un universo dal sapore retrò, avvolgente e femminile. Torinese, laureata in Architettura e con una grande passione per i viaggi, Marta studia anche all’Accademia di Brera, innamorandosi di Milano, dove comincia a collezionare accessori, oggetti e abiti vintage che rivende a negozi specializzati. La dedizione per la ricerca, il design e la cura dei dettagli la spingono ad aprire Les Coquettes, uno spazio dove si può curiosare aprendo i cassetti oppure mettendo il naso nella mobilia appartenuta a un notaio e che oggi ospita vezzose sciarpe, insoliti accessori e luccicanti bijoux. “Ho voluto creare un luogo – spiega Marta – che mi rispecchiasse, l’amore per la bellezza, l’influenza delle correnti artistiche e culturali francesi sono state il mio punto di partenza. Ho scelto un concept di gioielli di qualità ma accessibili a tutti, da Les Coquettes il cliente deve sentirsi a casa, coccolato e ascoltato. Regalare un sorriso, ricevere un complimento, sentirsi uniche e speciali indossando una collana o un paio di orecchini è il dono più grande che possiamo fare a noi stesse”. Nell’incantevole cornice dello spazio di via Barbaroux, tra mobili d’altri tempi e tappezzerie da belle epoque, fanno capolino i saponi portoghesi, che si affacciano dalle mensole per incuriosire, con le loro fragranze inaspettate, i nasi più pretenziosi, e guidarli poi alla scoperta dei segreti della boutique, tra le melodie francesi che accompagnano la gentilezza e la professionalità della padrona di casa. “I saponi e le candele di Les Coquettes – continua Marta – evocano sensazioni e ricordi, come il profumo della “Corsa a piedi nudi sull’erba” (la fragranza si chiama proprio così!) oppure l’“Estate 1982”. La loro bellezza è nel packaging, rimasto quello di una volta, confezionato artigianalmente e sigillato con la ceralacca: una delizia, insomma, anche per gli occhi!”. Dai profumi solidi naturali, da mettere sul viso o sulla punta del naso per un bacio “che sa di buono”, alle eau de parfum liquide, create dallo stesso maître parfumeur di Guerlain, fino alle lettere costruite con il legno di vecchie barche e concepite per arredare il modo esclusivo la propria abitazione, quello che incanta ancora di più sono i gioielli. Tra le creazioni, interamente bagnate in oro e scelte minuziosamente tra selezionati brand francesi e olandesi, ciò che affascina sono le forme di anelli, bracciali e collane: un girotondo di armonie romantiche, geometriche e femminili che conquistano al primo sguardo anche l’animo più esigente. I “Cinque bracciali” rappresentano il marchio di fabbrica di Les Coquettes, sono fili sottili come “leggerissimi capelli d’oro” che cambiano forma, riproducendo i movimenti del polso e raccontando, così, la storia di chi li indossa. Pezzi forti e ricercatissimi sono poi le t-shirt, ricamate a mano e realizzate in numero limitato. Il filo rosso o blu disegna sul cotone le frasi più uniche: dalla storica “Ayez courage” – sì, proprio quel coraggio che ha avuto Marta nel costruire un piccolo angolo per sognatori e sognatrici – a “Oh là là”, passando per “Parlez moi d’amour” fino ad “Aime moi plus fort”. Les Coquettes produce anche una propria linea di bijoux e magliette che a breve sarà disponibile, per le più irriducibili shopaholic, in edizione limitata e solo online su www.lescoquettes.it. Insomma, dopo aver appagato occhi e vanità, non si può però uscire da Les Coquettes senza un po’ di magia…Marta confeziona personalmente il sacchetto dove brillano mille lucine d’oro che, all’occorrenza, regalano un sorriso e un po’ di fortuna. E, prima di salutare questo mondo incantato, si pesca un bigliettino dall’ampolla: et voilà, la magie est servie!
 

Una settimana con il "Pannunzio"

Il calendario degli appuntamenti culturali
Venerdì 1° marzo alle ore 17,30, al Centro “Pannunzio” in via Maria Vittoria 35H, Annamaria Tassone Bernardi e Marta Benedetto presenteranno il libro di Pier Giuseppe Pasero “Evoluzione ed universo. Tra scienza e poesia della natura in Teilhard de Chardin”.

Lunedì 4 marzo alle ore 18 lo storico Pier Franco Quaglieni , autore di una celebre guida storica ai Cimiteri di Torino edita dal Comune di Torino, parlerà sul tema: “I grandi personaggi storici sepolti al Cimitero Monumentale di Torino”.

Mercoledì 6 marzo alle ore 17,30 Cristina Santarelli parlerà sul tema: “Il liuto, il vino, l’efebo. Apologia della trasgressione nella poesia persiana classica”.

La Juve riparte ma non convince

BOLOGNA JUVENTUS 0-1
Dopo l’amara sconfitta di mercoledì, la Juventus arriva al Dall’Ara con il morale a terra e fisicamente stanca; vince, ma non convince, anzi terrorizza letteralmente il popolo bianconero, in vista del 12 marzo, data in cui si decideranno le sorti della compagine di Allegri in questa Champions League
Infatti, il Bologna parte grintoso e senza il minimo timore reverenziale: blocca efficacemente il centrocampo juventino – privo di Pianic fino al 33′ della ripresa – e fa molto pressing, avanzando spesso ad impegnare Perin (dal nuovissimo look corto, quasi irriconoscibile!), peraltro uno dei migliori della sua squadra, sempre attento. CR7 e Mandzukic appaiono demotivati, mai realmente pericolosi, i palloni giocabili sono pochissimi per entrambi; l’unica nota davvero positiva di questo primo tempo è Bernardeschi, nell’inedito ruolo di mezz’ala: molto propositivo, macina chilometri e si inventa l’occasione da gol migliore dell’intera partita. Al 14′ del secondo tempo entra Dybala per lo spento Alex Sandro, e, complice anche un regalo della difesa bolognese, la Joya va in gol; ma il vantaggio non migliora il gioco della Juve, gli errori tecnici perseverano (anche da parte dei senatori) e Mihajlovic non si fa spaventare, anzi: tenta di ribaltare il risultato inserendo tutti i suoi giocatori più pericolosi in attacco, mentre al 42′ st Allegri mette dentro Chiellini per Bernardeschi. I minuti di recupero sono tutti del Bologna, che non riesce a pareggiare grazie all’ottimo Perin. Servirà molto, ma molto di più per passare il turno in Coppa: rabbia, grinta, cuore, e….attributi d’acciaio, come diceva il grande Beppe Furino.
 

Rugiada Gambaudo

(foto archivio – C. Benedetto www.fotoegrafico.net / il Torinese)

I capi di seta pregiata erano in acrilico. Sequestrata merce per un milione

Erano  stati  etichettati come tessuti di pregio, ma di seta non c’era traccia: tutti capi di abbigliamento  in acrilico, oltre 40 mila, sono stati sequestrati dalla guardia di finanza, che ha denunciato due imprenditori cinesi, negozianti a Torino, per frode in commercio, reati contro l’industria e il commercio, contraffazione marchi e ricettazione. Le indagini hanno condotto all’individuazione degli importatori della merce taroccata, con depositi a Milano. Migliaia gli articoli di maglieria e di abbigliamento sequestrati.
 
(foto: il Torinese)

"ANALISI DEI DATI FONDAMENTALE NEL RAPPORTO CON LE BANCHE"

Un fenomeno dalle dimensioni importanti e dalle sfaccettature complesse, che riguarda non poche persone aventi in essere rapporti bancari continuativi con lo stesso istituto da dieci anni a salire.

Conosciamo tutti l’evidente complessità di un contratto bancario, dove solo per avere un semplice bancomat, si viene sottoposti a un giro di vite di firme e altrettante clausole scritte in piccole, la cui lettura, spesso, non solo non viene fatta per ovvi motivi di tempo da parte delle persone allo sportello, ma anche perché risulta evidentemente di difficile comprensione per via dei meri tecnicismi giuridico-formali in essi contenuti. Le banche italiane, considerate comunque tra le più solide storicamente in Europa, da dieci e più anni a questa parte sono state oggetto di rovinose vicende e altrettanti avvicendamenti al vertice che le hanno sprofondate in un baratro di perdizione e fallimenti, sanati tutti per lo più con fusioni continue, giri di poltrone tra gli stessi incapaci e ricapitalizzazioni pesanti pagate duramente dai clienti, con l’aiuto esterno di fondi pubblici erogati dallo Stato. Si comprende, dunque, come la geniale intuizione di Serafino Di Loreto, già famoso e stimato Avvocato bresciano con un passato importante nel mondo dei recuperi assicurativi anche di ingente portata, sia stata quella di capire per primo che le banche vanno combattute e sconfitte, laddove giuridicamente e oggettivamente in fatto e in diritto ne sussistono i presupposti reali per ottenere tale risultato, attraverso un’attenta indagine peritale analitica tesa a spostare l’asse della partita sullo stesso terreno di gioco sul quale, spesso, i cittadini rappresentano la squadra più debole. Questo spiega il perché l’azienda ‘SDL Centrostudi Spa’ da lui fondata a Brescia nel 2010, attiva anche sul fronte del recupero delle somme ingiustamente sottratte dal Fisco impazzito e iniquo, abbia assistito e tuttora assista, nel corso della propria quasi decennale storia, altre 155mila italiani in crisi, restituendo loro dignità, giustizia e futuro. E questo motiva e documenta bene altresì perché chi ha il coraggio di andare contro i poteri forti precostituiti in nome delle fasce più indifese della collettività e dei loro sacrosanti interessi, spesso subisca attacchi di natura strumentale: tesi a cercare più di ostacolare una buona e giusta battaglia che a documentare realtà di fatto che lasciano il tempo che trovano. D’altra parte, quando per la straordinaria intuizione di un imprenditore e anche già stimato legale, che prima di scendere in campo analizza le strutture portanti di un fenomeno così vasto e difficile, si riescono in soli otto anni di attività a bloccare pignoramenti, salvare case e patrimoni fatti di beni mobili e immobili (frutto del lavoro di generazioni di famiglie che, magari, si sono trovati in difficoltà per colpa di clienti insolventi), a far annullare completamente o in parte cartelle esattoriali più frutto di fantasia ed errore più che di oggettiva consistenza documentale, e il tutto per un controvalore complessivo recuperato e restituito alle tasche degli italiani che supera i 250 milioni di euro, è facile comprendere bene, alla luce di quanto sinora esposto, che a qualcuno di suddetti poteri forti, spesso collusi in maniera più o meno velata con organi di stampa e relativi gruppi editoriali a essi facenti capo, possano anche girare le scatole. Ma c’è di più. A Serafino Di Loreto e al suo Team di validissimi esperti si deve anche la buona informazione e l’altrettanto efficace applicazione della cosiddetta Legge 3/2012: quella che consente a chi si trova sommerso da montagne di debiti, attraverso opportune procedure giuridiche ben determinate, di avere ancora una concreta, legislativa, speranza di poter esdebitarsi. Rinascendo a nuova vita, mettendo una pietra sul passato e guardando finalmente in faccia al futuro con occhi, mani e piedi liberi di costruire una nuova esistenza sia privata che professionale.

 

Meno matrimoni religiosi. E' di moda la convivenza

Calano in Piemonte i matrimoni religiosi, oggi sono poco più della metà di quelli civili : 4472 contro 8029. Nel 2018 ne sono stati annullati 122 rispetto a 132 richieste. Il quadro è tracciato dalla Relazione sull’attività dell’anno giudiziario 2018 del Tribunale ecclesiastico interdiocesano piemontese, illustrata  dal vicario giudiziale don Ettore Signorile. “Si è verificata una tendenza a evitare i matrimoni, – così l’Ansa riporta le sue parole –  optando per le convivenze. Tale tendenza si è tanto radicata da porre l’Italia al penultimo posto in Europa, davanti soltanto alla Slovenia” . Nel 2018 a fronte di 132 decisioni di primo grado del tribunale , le negative sono state però solo 10, pari al 7,6%. Nel 2008 le negative erano state  il 26,9% del complesso.

"Mediterraneo Requiem" in memoria delle vittime del mare

Il 25 febbraio alle ore 21, nel Duomo di Torino in piazza San Giovanni, verrà eseguito il Requiem di Fauré in re minore op.48 per soli, coro e pianoforte

L’evento – organizzato congiuntamente dal Cineteatro Baretti e dal Comitato Nazionale Fondazioni Lirico Sinfoniche, con la sponsorizzazione della CGIL di Torino e il patrocinio della Pastorale dei Migranti – intende offrire alla cittadinanza un momento di raccoglimento e riflessione sulla tragedia dei migranti che quotidianamente muoiono nei nostri mari. Artisti del coro provenienti dai teatri Arena di Verona, Comunale di Bologna, Fenice di Venezia, Lirico di Cagliari, Maggio Musicale Fiorentino, Opera di Roma, Regio di Parma, Regio di Torino, Santa Cecilia di Roma, Scala di Milano e i solisti Valentina Escobar e Roberto De Candia saranno diretti dal Maestro Fabio Biondi e accompagnati al pianoforte dal Maestro Carlo Caputo. Precederanno l’esecuzione del requiem alcune letture a cura di Davide Livermore e degli attori del Teatro Baretti. L’ingresso è gratuito. Le offerte libere saranno devolute a Emergency.

Oltre la Grande Muraglia. La Cina che non ti aspetti

Sala Consultazione della Biblioteca Centrale di Ingegneria, C.so Duca degli Abruzzi, 24 – Torino

Alberto Bologna (DAD) e Angelo Bonfitto (DIMEAS) discutono con l’autore Alberto Bradanini del libro Oltre la Grande Muraglia – Uno sguardo sulla Cina che non ti aspetti.
Introduce Michele Bonino, Delegato del Rettore per le Relazioni con la Cina
Interviene Filippo Fasulo, Coordinatore Scientifico del Centro Studi per l’Impresa della Fondazione Italia Cina (CeSIF)

La Cina odierna genera allarme, persino paura, ma allo stesso tempo attrae fortemente.
Come mai? Forse perché è antica, ma anche la Grecia è antica; forse perché è vasta, ma anche la Russia è vasta; forse perché è popolosa, ma l’India lo è altrettanto; forse perché la Cina è le tre cose insieme, o perché nei riguardi della Cina è viva ancor oggi una sorta di mitologia del mistero, una mitologia del resto in parte giustificata, poiché nell’inconscio occidentale quel paese conserva un’immagine di estraneità e di difficile accesso, quasi si trattasse di una creazione onirica. Eppure oggi più che mai è necessario compiere uno sforzo per comprendere meglio e più a fondo questo gigante che ha saputo conquistarsi un posto di primo piano sulla scena mondiale, coniugando assenza di libertà e vertiginoso sviluppo economico in un modo che non finisce di stupire l’Occidente, ed esercitando sullo scacchiere geopolitico un sapientissimo soft power che, se oggi lo vede misurarsi quasi alla pari con gli Stati Uniti, partner e rivale a un tempo, configura per il futuro scenari inattesi e sorprendenti.