redazione il torinese

Prende a pugni un ragazzo e gli ruba il cellulare

Erano circa le sei di sabato mattina e tre amici, presso la stazione Stura a Torino, stavano aspettando il treno per fare rientro a casa. Uno dei tre aveva chiesto una sigaretta ad un ragazzo di passaggio, un 20enne nato in Marocco; quest’ultimo dopo aver dato la sigaretta al ragazzo, ha approfittato del momento di distrazione per rapinare il telefono cellulare al compagno e a colpirlo con un pugno nello stomaco. I ragazzi hanno contattato la polizia e non hanno mai perso di vista l’aggressore, che nel frattempo si stava allontanando a piedi in corso Giulio Cesare, continuando a minacciare i ragazzi che lo stavano inseguendo. Gli agenti della Squadra Volante sono riusciti a tagliargli la strada e a fermarlo all’interno dei giardinetti di via Ivrea angolo via Carema.

M.Iar.

 

Cerca di disfarsi della droga ma viene arrestato

Un cittadino nigeriano di 22 anni è stato arrestato dagli agenti della Squadra Volante di Torino per spaccio di sostanza stupefacente. Sabato pomeriggio, agenti della Squadra Volante hanno visto una persona con un cane avvicinarsi a un cittadino straniero e interloquire con lui. Poco dopo, lo straniero si è allontanato dirigendosi verso un altro cittadino straniero dal quale ha ricevuto un involucro. Tornato dalla persona con il cane, ha consegnato a quest’ultima l’involucro in cambio di denaro. Gli agenti hanno fermato l’acquirente in via Stradella e il pusher in via Cecchi. Quest’ultimo, il cittadino nigeriano di 22 anni, alla vista dei motociclisti della Polizia di Stato, prima di essere arrestato, ha cercato di disfarsi dell’hashish in suo possesso.

M.Iar.

 
(foto archivio)
 

Recidivi dopo piazza San Carlo rubano anche al Reload Music Festival

L’essere già stati toccati dalle indagini connesse ai tragici fatti di piazza San Carlo, l’aver precedenti di polizia e, per uno di loro, essere destinatario di un obbligo quotidiano di presentazione alla polizia giudiziaria per reati simili, evidentemente, non sono serviti. Due giovani italiani di origine marocchina, di 19 e 20 anni, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato per furto aggravato durante il ‘Reload Music Festival’ che si svolgeva nei padiglioni di Lingotto Fiere. E pure hanno rimediato una denuncia per ricettazione. Gli agenti del Commissariato “Barriera Nizza” stavano effettuando mirati servizi di controllo volti al contrasto dei fenomeni predatori, in occasione di grandi eventi come disposto dal Questore, Francesco Messina e la loro attenzione si è concentrata su due soggetti che si trovavano nei pressi del palco e si muovevano tra la folla. Ad un certo punto uno dei due si è avvicinato ad un gruppetto di tre ragazzi, intenti a ballare, e con un gesto inconsueto del braccio ha sottratto la collanina che aveva al collo uno dei tre senza che nessuno se ne accorgesse, per poi allontanarsi. I due sono stati seguiti dagli agenti che li fermavano senza creare allarmismo tra i presenti. In quel frangente il 20enne ha tentato di occultare gli oggetti trafugati sotto le scarpe facendoli scivolare per terra, ma il gesto repentino è stato notato da una delle vittime e dagli operatori che hanno provveduto a recuperarli. Si trattava di diversi pezzi di collanine presumibilmente in oro giallo. Inoltre tra le tasche del 19enne è stato trovato anche un telefono cellulare rubato ad un ragazzo poco prima. Una collanina ed il telefono cellulare sono stati riconsegnati contestualmente ai legittimi proprietari. Complessivamente sono stati 3 i giovani che, nel corso della serata, hanno riferito alla Polizia di essere stati derubati.

Massimo Iaretti

 

Will You Love Me Tomorrow

“Stanotte sei completamente mio
Dai il tuo amore così dolcemente
Stanotte la luce dell’amore è nei tuoi occhi
Mi amerai ancora domani?”

Siamo negli anni ’60…e raccontiamo di un dubbio
Chi lo racconta sono The Shirelles ed il genere rientra nel Rhythm and blues. Will You Love Me Tomorrow (conosciuta anche come Will You Still Love Me Tomorrow) è una canzone romantica del 1960, scritta da Gerry Goffin e Carole King. La prima versione incisa, quella delle Shirelles nel 1961 arriva al 1º posto della Billboard Hot 100 per due settimane. Il brano fu reinterpretato mille e una volta da artisti svariati, amo la versione di Amy Winehouse che fa sentire tutta la tristezza di chi non sarà mai sicura di essere amata a dovere e…per sempre. Ma “per sempre” lo sappiamo, non esiste ne mai esisterà, e non solamente quando si parla d’amore. Perché se incontrarsi resta una magia, è non perdersi la vera favola, ma le favole sono sempre solo favole. Georg Christoph Lichtenberg diceva “Abitua il tuo intelletto al dubbio e il tuo cuore alla tolleranza” io aggiungerei che sarebbe bene non crearsi aspettativa alcuna. Mi sono resa conto, ultimamente, che la mia vita sia molto più facile se tengo basse le mie aspettative, evito cosi di rimanere delusa anche per il fatto che, diciamocelo, esiste molta più gente deludente che adeguata o soddisfacente. La versione che vi propongo oggi è di 5 ragazzi del Regno Unito, The Overtones. I ragazzi sono stati scoperti da un talent scout della Warner Bros Records mentre lavoravano come decoratori in un negozio vicino a Oxford Street , cantando durante la loro pausa per il tè. I ragazzi erano originariamente in una band chiamata DYYCE, che poi si riformò come Lexi Joe, che costituì la base di The Overtones. Con quattro membri originariamente Mark Franks, Mike Crawshaw, Darren Everest e Timmy Matley – la band si esibiva da diversi anni. I quattro condividevano un interesse per il genere doo-wop degli anni ’50 mescolato con R & B e musica pop moderna . Successivamente, hanno incontrato Lachie Chapman, hanno scoperto gusti simili nella musica e si sono riformati come una band di cinque elementi, sotto il nome di The Overtones. Le loro voci hanno una forte somiglianza con un boyband doo-wop degli anni ’80, 14 Karat Soul. Vi invito ad ascoltare la loro versione, vi farà innamorare!

https://www.youtube.com/watch?v=riMlTtlFbjs

Chiara De Carlo

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Chiara vi segnala i prossimi eventi… mancare sarebbe un sacrilegio!

 

Di Maio alle Ogr presenta il Fondo Innovazione

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Un miliardo in tre anni, questa la dotazione del Fondo nazionale innovazione che il governo intende vuole destinare agli investimenti in start up e innovazione. L’annuncio, alle Ogr di Torino, da parte del  vicepremier e ministro del Lavoro  Luigi Di Maio. In sala imprenditori  dell’innovazione, investitori, e istituzioni, ad incominciare dalla sindaca di Torino Chiara  Chiara Appendino. Non mancava  Davide Casaleggio, presidente dell’associazione Rousseau. Di Maio ha definito il fondo come un progetto strategico utile per i prossimi 15 o 20 anni, ” strategico per il futuro dell’Italia e per aiutare i giovani a restare da noi. Bisogna fare squadra, con  sgravi fiscali, per trasformare il primo miliardo in due miliardi”.

I giovani azzurri accolgono DI Maio con manifesto contro il reddito di cittadinanza

Varaldo (FI Giovani) “Il reddito lo vogliamo dal lavoro e non di cittadinanza. In Piemonte disoccupazione giovanile allarmante che supera il 30%”

Questa mattina il Vicepremier e Ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro Luigi Di Maio è arrivato a Torino per presentare il Fondo Nazionale per l’innovazione.
Ad accoglierlo davanti alle Ogr una delegazione del movimento giovanile di Forza Italia con un manifesto che denuncia il 31% di disoccupazione giovanile in Piemonte e chiede lo stop al reddito di cittadinanza.
“Il reddito? Lo vogliamo dal lavoro e non di cittadinanza – afferma Tommaso Varaldo, coordinatore del movimento giovanile a Torino – in Piemonte nel 2018 la disoccupazione giovanile si è attestata al 31% e hanno cessato l’attività 26mila imprese. Sono dati allarmanti” “Il reddito di cittadinanza è inversamente proporzionale al lavoro, non crea occupazione e non abolisce la povertà – continua Varaldo – La soluzione al problema della disoccupazione si chiama lavoro e il lavoro lo creano le imprese che vanno supportate con incentivi, abbattimento della pressione fiscale e della burocrazia, con infrastrutture moderne”“I giovani hanno voglia di lavorare. I giovani hanno voglia di veder valorizzate le loro competenze e capacità in questo Paese. I giovani hanno voglia di un’Italia che investe nei migliori – conclude Varaldo – 1 non vale 1 come ci vuole far credere il Ministro Di Maio”

Maltrattata da 18 anni denuncia il marito: arrestato

Vessazioni continue inducono una donna, dopo l’ennesimo evento, a chiamare la polizia perché spaventata per la sua incolumità e quella dei suoi due figli minori. L’ultima lite, per futili motivi, è accaduta in casa nella tarda serata di giovedì nel quartiere Madonna di Campagna. Quel giorno, come tanti altri, l’uomo rincasava ubriaco, minacciava di morte la moglie e prendeva a calci mobili e suppellettili. Davanti agli occhi dei figli urlava e percuoteva violentemente le porte delle camere di casa facendo rompere i vetri di due di queste. Era divenuta abitudine, gesti ingiustificati e incontrollati dovuti all’abuso di alcol. La donna, una mamma stanca e terrorizzata, dopo 18 anni di vessazioni; di cui 14 di matrimonio e 4 di fidanzamento; ha chiesto aiuto alla polizia. Gli agenti della Squadra Volante, giunti immediatamente sul posto, hanno arrestato il 37enne rumeno per maltrattamenti in famiglia. L’uomo è stato anche denunciato per resistenza a Pubblico Ufficiale.
M.Iar.
 

Firmava tutti i giorni in commissariato, ma all'uscita vendeva droga

Si recava quotidianamente e con regolarità al Commissariato Barriera di Milano poiché sottoposto alla misura cautelare dell’Obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria ma, subito dopo, continuava la sua attività di produzione, confezionamento e smercio di sostanze stupefacenti. Gli agenti di “Barriera Milano” si sono insospettiti quando un pomeriggio lo avevano visto sopraggiungere in un’autovettura condotta da un suo connazionale. L’uomo si faceva lasciare nel parcheggio del supermercato adiacente il Commissariato, apponeva la firma e poi si faceva accompagnare in corso Regina Margherita sebbene non fosse la sua abituale dimora. Dalla successiva perquisizione di quell’alloggio è emerso che lo straniero si recava a quell’indirizzo per occuparsi della produzione e del confezionamento di sostanza stupefacente. Venivano rinvenuti 29 involucri termosaldati di crack, oltre ad oltre 900 euro, di cui alcuni nascosti all’interno della federe del cuscino ed altri nel cassettino del mobile della tv unitamente ad un bilancino di precisione ed una piastra termoelettrica per cucinare la sostanza a bagnomaria.

M.Iar.

UNCEM: IL DISSESTO IDROGEOLOGICO SI ORIGINA IN MONTAGNA

PROTEGGITALIA, PER I COMUNI, RISORSE PER MANUTENZIONI E GRANDI OPERE 

Per la prevenzione del dissesto idrogeologico e per la riduzione del rischio, Uncem è d’accordo con il Governo, che  ha presentato il piano Proteggitalia: occorrono p revenzione, manutenzione,  semplificazione e rafforzamento della governance. Ma Uncem chiede chiarimenti, in particolare sui numeri e sulle modalità di riparto delle risorse tre le regioni. Nella legge di bilancio 2019 avevamo chiesto 10 miliardi per i prossimi tre anni. Ce ne sono 11 sul piano da gestire nei prossimi cinque, risorse non nuove però, che erano ferme e inserite in capitoli di bilancii degli ultimi cinque anni. “Occorre fare di più e in particolare partire dall’alto, dalla montagna dove si originano il dissesto e tutti i problemi. Non ne ho sentito parlare oggi nella presentazione del piano Proteggitalia – spiega Marco Bussone, Presidente Uncem -. I tempi per affidare i lavori devono essere più rapidi e non devono essere frenati dalla burocrazia che, prima di ItaliaSicura, è sempre stata troppa e molto spesso ingiustificata. Senza contare che bisogna agire su intere valli, su ambiti territoriali e non solo su singoli Comuni. Fiumi, rii, torrenti, foreste, le stesse frane e il dissesto non si fermano ai confini amministrativi comunali. Le Comunità montane e le Unioni montane di Comuni sono i naturali soggetti istituzionali per programmare con le Regioni delle efficaci strategie e gli investimenti per la prevenzione”.  “Restiamo in attesa di capire come verranno promossi i ‘green manager’, e come verranno organizzati i Nos, il cosiddetto “Nucleo operativo di supporto”, struttura di tecnici prevista dal piano di Governo  che sostengono il Commissario di governo e cioè il  presidente di Regione. La stessa figura del commissario-presidente è da definire meglio – riflette Marco Bussone – E resta da capire come funzionerà la ‘task force’ di nove tecnici presso il Ministero dell’Ambiente  che costituiranno una segreteria tecnica di supporto e monitoraggio. Positivi gli interventi sulla gestione forestale sostenibile. Ma per prima cosa, in un Paese fragile come il nostro, proponiamo al Governo di portare subito l’iva al 4 per cento per gli interventi ordinari e straordinari di manutenzione ambientale e prevenzione del dissesto. È assurdo, come ha detto più volte il Presidente di Uncem Emilia-Romagna Giovanni Battista Pasini, che lo Stato dia delle risorse per un fronte così importante e poi se ne riprenda una parte con l’Iva”. Bussone conclude: “Tutte le cifre presentate oggi hanno bisogno di una serie di approfondimenti che chiederemo al Governo e che potremo fare già nelle prossime ore con la Conferenza delle Regioni alla quale confermiamo, come Enti locali montani, massima collaborazione”.