
Prorogata la mostra sui ritratti dei piccoli principi
Grazie all’apprezzamento espresso dalla maggioranza dei visitatori della Palazzina di caccia di Stupinigi negli ultimi mesi è stata prorogata fino al 31 Marzo 2015 la mostra Piccoli Principi a Stupinigi organizzata dalla Fondazione Ordine Mauriziano: una selezione dei dipinti appartenenti alla collezione dei ritratti di bambini -legati alla rappresentanza di Casa Savoia- che arredavano la Galleria dei Ritratti della Palazzina. All’inizio del percorso di visita le 19 tele -datate fra il 1648 e il 1766 e firmate da vari pittori della corte sabauda fra cui Giuseppe Duprà e Maria Giovanna Battista Clementi, detta la Clementina- sono esposte nell’Antibiblioteca e nella Biblioteca alfieriane.
Residenza Reale edificata a partire dal 1729 su progetto di Filippo Juvarra, la Palazzina di Caccia di Stupinigi (a pochi minuti da Torino in perfetta direttrice da Piazza Castello) è uno dei gioielli monumentali del Patrimonio Culturale Mauriziano, conservato in proprietà dello storico Ordine, ora Fondazione Ordine Mauriziano, ente esclusivamente dedicato alla sua conservazione e valorizzazione.
Palazzina di Caccia di Stupinigi Piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi, Nichelino (TO)
T. 011 013 3073 – www.ordinemauriziano.it
Orari: Martedì-Venerdì dalle 10 alle 17.30 (ultimo ingresso ore 17).
Sabato e festivi dalle 10 alle 18.30 (ultimo ingresso ore 18). Lunedì chiuso
Festività: 26 Dicembre 10-18.30; 31 Dicembre 10-15; 1° Gennaio 13-18.30; 5 Gennaio 10-17.30; 6 Gennaio 10-18.30. Chiuso 25 Dicembre.
Ingressi: Intero 12 €. Ridotto 8 €. Gratuito per minori di 6 anni, Abbonamento Musei e accompagnatori disabili
Mezzi pubblici: da Torino Porta Nuova bus Sadem linea 275/282 Torino-Pinerolo-Perosa-Sestriere o linea tram 4 fino al capolinea e bus 41 per tre fermate


Stolpersteine (Pietre di inciampo) è un monumento diffuso e partecipato dell’artista tedesco Gunter Demnig per l’Europa. Per ricordare le singole vittime del nazionalsocialismo, l’artista produce piccole targhe di ottone poste su cubetti di pietra che sono poi incastonati nel selciato davanti all’ultima abitazione scelta liberamente dalla vittima. La targa riporta “Qui abitava…”, il nome della vittima, data e luogo di nascita e di morte/scomparsa. Si tratta del primo monumento dal basso a livello europeo: oltre 40.000 pietre d’inciampo sono state poste in 1.100 località di 16 paesi europei; in Italia, le pietre sono presenti a Roma, Livorno, Prato, Ravenna, Brescia, Genova, L’Aquila e Bolzano. Nelle giornate del 10 e 11 gennaio anche Torino visto la messa in posa delle prime pietre di inciampo, dedicate alla memoria di 27 torinesi deportati nei campi di concentramento e di sterminio. Pietre di inciampo Torino è stato promosso dal Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà, dalla Comunità Ebraica di Torino, dal Goethe-Institut Turin e dall’Associazione Nazionale Ex Deportati (Aned). 







