redazione il torinese

Rientra a casa su un volo speciale Anna Abagnale, una delle torinesi ferite nell'attentato di Tunisi

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tunisi cons4tunisi striscione Il sindaco di Torino Piero Fassino ha annunciato che parteciperà con il premier Matteo Renzi alla manifestazione contro il terrorismo promossa dal Presidente della Repubblica di Tunisia

 

Gli investigatori hanno reso noto che i due simpatizzanti dell’Isis residenti in Piemonte e arrestati nei giorni scorsi, erano in procinto di partire per aggregarsi alle milizie islamiche. Da qui l’accelerazione dell’operazione di polizia che ha portato al loro arresto. Rientra intanto in Italia Anna Abagnale, una delle cittadine torinesi  ferite nell’attentato al Museo del Bardo. Era ancora ricoverata a Tunisi e oggi, accompagnata dal fratello Biagio, la dipendente del Comune doi torino, rientra in città su un volo medicalizzato, dal quale sarà trasferita in ambulanza alle Molinette. In rappresentanza della Città, ad accoglierla il vicesindaco Elide Tisi. La Abbagnale era una dei componenti del gruppo di torinesi del Cral del Comune partiti per la Tunisia. Il sindaco di Torino Piero Fassino ha annunciato che parteciperà con il premier Matteo Renzi alla manifestazione contro il terrorismo promossa dal Presidente della Repubblica di Tunisia, domenica a Tunisi. Al termine della manifestazione verrà scoperta una lapide commemorativa in onore di Orazio Conte, Antonella Sesino, Francesco Caldara e Giuseppina Biella e delle altre vittime dell’attentato del Bardo.

 

(Foto: il Torinese)

Immaginare la nazione a Palazzo Carignano

RISORGIMENTO

Saperi e rappresentazioni del territorio a Torino, 1848-1911

 

Si intitola “Immaginare la nazione. Saperi e rappresentazioni del territorio a Torino, 1848-1911” la mostra organizzata dal Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino in collaborazione con il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, che la ospita. Un evento di grande valore scientifico che si realizza grazie al contributo della Compagnia di San Paolo.

 

Obiettivo della mostra è illustrare il ruolo svolto dall’ambiente culturale torinese nel processo di costituzione e diffusione della conoscenza storica e geografica dell’Italia tra Ottocento e Novecento, onde fornire una ulteriore legittimazione nazionale al nuovo stato.

 

Spiega la professoressa Paola Sereno, docente ordinario di Geografia presso l’Università di Torino e curatrice della mostra: “La mostra nasce all’interno di un progetto di ricerca finanziato da Compagnia di San Paolo e Università, su un apposito bando per la ricerca umanistica, e realizzato da un team di geografi e storici del Dipartimento di Studi Storici. Si tratta quindi di un progetto interdisciplinare indirizzato, secondo gli orientamenti più avanzati in storia della scienza e della geografia in specie, ad esplorare il ruolo dei luoghi nei processi di costruzione di saperi, conoscenze, rappresentazioni, individuandone il fondamento spaziale e le radici territoriali. Fin dall’inizio, tra gli obiettivi del progetto era prevista, accanto a esiti più accademici, una mostra che ne divulgasse i temi portanti e al contempo conferisse concretezza anche visiva, attraverso i materiali esposti, a quel fil rouge che lega luoghi, uomini, idee”.

 

Quali furono gli elementi che fecero di Torino il cuore di questo processo di legittimazione del nuovo stato e della monarchia? Per prima cosa dal Piemonte si cominciava ad estendere al resto d’Italia il mito dinastico sabaudo che si rafforzava mediante la diffusione dei monumenti celebrativi di Carlo Alberto e di Vittorio Emanuele II “il Padre della patria”, segni sul territorio in grado di rendere visibile il principio ordinatore della nazione.

 

Nel Piemonte della monarchia costituzionale confluirono inoltre numerosi esuli in fuga dagli altri antichi Stati italiani e il loro contributo indubbiamente arricchì il dibattito sulla nazione, già originatosi negli anni immediatamente precedenti il 1848, sia nella elaborazione e divulgazione di una storia italiana, con il suo stretto legame alla questione della lingua nazionale, sia nello sviluppo scientifico.

 

Anche la ricerca scientifica trovò un ambiente fertile nella Torino dell’Ottocento: l’istituzione di nuove cattedre universitarie, tra le quali non casualmente quelle di Storia Moderna e di Geografia e Statistica già prima dell’Unità, di nuovi laboratori, di associazioni culturali o scientifiche, di riviste specializzate si rivelò in grado di modellare una sfera pubblica e di indirizzarla alla costruzione di saperi tecnici e conoscenze utili a governare, ma anche a rappresentare il Paese.

 

La rappresentazione della nazione fu sostenuta tra l’altro anche dalla popolarizzazione della scienza. La scuola costituì in tal senso un mezzo importante, luogo di divulgazione e di trasmissione di una pedagogia patriottica che si servì largamente delle rappresentazioni del territorio italiano, incluse quelle cartografiche, e che attivò lo sviluppo di una importante editoria locale aperta al mercato nazionale.

 

Infine le esposizioni nazionali di Torino del 1884 e del 1898 e poi del 1911: una vetrina dell’immagine della nazione che si era andata costruendo, nonché un’immagine della città stessa e del ruolo che si ritagliava nella nuova dimensione territoriale del Paese.Il progetto di costruzione dell’identità nazionale si sostenne dunque sulle sinergie tra luoghi di produzione di saperi territoriali (Università, laboratori, musei, associazioni, tipografie e case editrici, esposizioni), uomini che agirono nei processi di elaborazione e diffusione del sapere (cattedratici, intellettuali, funzionari pubblici, editori, tecnici), idee elaborate e impiegate nella costruzione e diffusione di rappresentazioni dello spazio locale e nazionale.

 

Su tutti questi temi si sviluppa il percorso della mostra, articolato in cinque sezioni:

 

Il mito dinastico sabaudo

La nazionalità italiana e gli esuli

Conoscenza, rappresentazione e governo del territorio

Divulgare l’immagine della nazione

 Nazione e territorio nelle grandi esposizioni

 

La mostra è allestita nel corridoio della Camera del Parlamento Italiano, al Museo Nazionale del Risorgimento. In esposizione 169 pezzi provenienti dalle più importanti istituzioni storico culturali di Torino e del Piemonte. Oltre al Dipartimento di Studi Storici dell’Università e al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, hanno contribuito quali enti prestatori l’Archivio fotografico della Fondazione Torino Musei, l’Archivio Storico della Città di Torino, la Biblioteca Bobbio, settore antichi e rari – fondo Solari, la Biblioteca Civica di Biella, la Biblioteca di Scienze letterarie e filologichedelDipartimento di Studi umanistici, la Biblioteca Reale, il Centro Documentazione del Museo Nazionale della Montagna, il Centro Studi Generazioni e Luoghi – Archivi Alberti La Marmora di Biella, la Fondazione Sella o.n.l.u.s., la Fondazione Tancredi di Barolo, la Biblioteca Nazionale Universitaria, il Museo Regionale di Scienze Naturali, e il Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture del Politecnico di Torino.

 

Numerose le tipologie degli oggetti in mostra: ritratti, libri, riviste, bozzetti, foto, opere artistiche e naturalmente mappamondi, atlanti e carte geografiche. Da segnalare, in particolare, i materiali relativi alle spedizioni al Polo Nord del Duca degli Abruzzi del 1899-1900, la prima perforatrice pneumatica utilizzata per la realizzazione del traforo del Fréjus e un plastico geologico fino ad ora mai esposto. Un percorso di sicuro interesse e di grande attualità.

 

 

La mostra “Immaginare la nazione. Saperi e rappresentazioni del territorio a Torino, 1848-1911″ resterà aperta fino al 29 marzo 2015.

Titolo: Immaginare la nazione. Saperi e rappresentazioni del territorio a Torino, 1848-1911

Sede: Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino, piazza Carlo Alberto 8

Periodo: 19 dicembre 2014 – 29 marzo 2015, dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 18

Ingresso: biglietto unico mostra + museo 10 euro

Tutte le informazioni sul sito www.museorisorgimentotorino.it

Sicurezza, tram da far West: i lettori la pensano così

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Gtt assicura che molto è stato già fatto e si farà in futuro, anche in collaborazione con le forze dell’ordine

 

Sulla linea 13 sono stati arrestati due maniaci che molestavano ragazzine. Sulla linea 4, che attraversa quartieri difficili come Falchera e Porta Palazzo, si verifica il record dei furti (500 è il dato complessivo dei borseggi effettuati su tutti i mezzi pubblici della città nel 2014). L’inchiesta pubblicata dalla Stampa mette in luce un quadro impietoso della situazione sicurezza sui tra e bus cittadini. Ma Gtt assicura che molto è stato già fatto e si farà in futuro, anche in collaborazione con le forze dell’ordine. Che ne pensano i nostri lettori? Ecco alcuni dei commenti sulla pagina Facebook del Torinese.

 

Luca Rosso Girare armati!! 
Scherzi a parte, secondo me c’è ben poco da fare perché ormai i delinquenti non si fermano nemmeno davanti alle autorità.. Se li prendono, poi, restano impuniti… Direi che abbiamo superato il punto di non ritorno!

 

Roberto Castelli Purtroppo assisto anche a scene disgustose dove gli zingari, come al solito a sbafo, arrivano a sfottere i controllori ridendogli in faccia sapendo che resteranno impuniti. Sinceramente non vedo soluzioni contro gli incivili ed i criminali che arrivano…

 

Bruna Adriana Zacco prima cosa,:telecamere, un allarme, collegato con forze dell’ ordine, pulsantino: schiacci e arriva una volante. Il bigliettaio comporterebbe costi elevati forse e quando ci sono orde di delinquenti farebbe poco!

 

Fabrizio Livrieri Semplicemente solidarietà quando ci si accorge che qualcuno viene molestato ci si avverte e si caccia con due calci nel… E si buttano fuori!!

 

Paola Rodaro Il bigliettaio. E una guardia che possa avere carta bianca come ce l’ hanno i delinquenti

 

Lina Piazzolla ritornare a mettere il bigliettaio

Montagna assassina, a Cesana due sciatori morti fuori pista sepolti da una slavina

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La massa di neve è caduta dal Monte Terra Nera. Le vittime sono state ritrovate in mattinata dai soccorritori 

 

Nuova tragedia sulle montagne piemontesi. Una slavina si è staccata dai monti di Cesana, in Valle di Susa, in una giornata di sole caratterizzata da un forte vento. Un  un gruppo di sciatori fuori pista è stato sepolto dalla neve. La slavina è caduta dal Monte Terra Nera e ha provocato la morte di due persone, da quanto comunica la Guardia di Finanza. Le vittime sono state ritrovate in mattinata dai soccorritori. Gli sciatori erano equipaggiati a dovere  per lo sci-alpinismo, ma sarebbero morti per le ferite riportate. Fortunatamente una terza persona è stata tratta in salvo in buone condizioni, ed  è stata portata all’ospedale di Susa per accertamenti. 

Storia di Oriente e dell’amore animale sconfinato

GATTO ORIENTE

Lui, ormai alto e maestoso, fa tutto come crede che debba essere fatto, spiando gli umani con quella sua testolona pensosa. Non fa le fusa quasi mai, non si rannicchia, non dorme con noi, lui ha una sua vita che porta avanti con coerenza

 

Oriente piangeva senza sosta e gridava (o almeno così ci sembrava) nello sgabuzzino buio di un negozio di animali. Era così piccolo da stare in una mano, la mia, mano già piccola ma non minuscola come l’essere urlante che urlava a bocca spalancata e senza sosta una nenia sconosciuta.Io ad essere sincera non lo volevo, mi spaventata quel corpicino così minuscolo dalla voce potente e lamentosa, e adocchiavo pensosa quei gatti eleganti e bianchi che graziosamente si stiracchiavano nelle loro gabbie colorate, muovendo la coda con eleganza e spalancando i grandi occhi verdi come fanno i gatti.

 

Ma poi mia sorella (e tutta la compagnia presente) si è lasciata commuovere dal mini-gatto, e così con tredici euro offerta libera mi sono portata a casa tre scatolette di cibo e l’Amore Vero.Non ha mai preso latte, non è stato svezzato, l’ho cullato e nutrito con le scatolette e con il cucchiaino, di giorno e di notte legato con una sciarpa al mio petto, come un cucciolo d’uomo.Il maledetto ORIENTE, nome amatissimo per cui ho dovuto lottare a lungo, ma che ancora adesso adoro pronunciare e anche solo pensare, non fa nulla come fanno i gatti.

 

Lui, ormai alto e maestoso, fa tutto come crede che debba essere fatto, spiando gli umani con quella sua testolona pensosa. Non fa le fusa quasi mai, non si rannicchia, non dorme con noi, lui ha una sua vita che porta avanti con coerenza.I giochi dei gatti? che schifo. Ne sceglie uno e lo usa per un pò, poi lo nasconde così accuratamente da perderlo o dimenticarsene, ça va san dire.Le fusa? mai e poi mai. Mi aspetta dietro la porta per attaccarmi, morde graffia e si butta a terra a pancia in su per giocare agli unici giochi che accetta di fare: la lotta a mani nude e il nastrino.

 

 

Il nastrino consiste in un pezzo di nastro da trascinare per casa mentre lui ti segue facendo agguati al nastro oppure alle caviglie. Sul più bello, ti giri e Oriente è al computer (spento), oppure alla finestra che spia i vicini. Ha il vizio del fumo, quindi cerca sigarette in tutte le borse o aspira felice le volute di fumo del vicino di casa:  impossibile scoprire cosa faccia con le sigarette rubate, una volta ho trovato cicche nella sua cuccetta (cesta del bucato), nascoste sotto i pupazzi, che lui usa come cuscino.Siede a tavola, si stende come te sul divano copiando la posizione e il posto preciso in cui appoggi il tuo bel deretano, con le zampe stese da un lato.

 

Non ti si spalma addosso, ma aspetta impettito che arrivi davanti alla porta, ti sente arrivare ancora prima di aprire il portone, e se c’è il gancio, cerca di aiutarti con le zampe e poi ti graffia.Una mattina mi toccava i capelli e cercava di assaggiarli, mi sono girata e per sbaglio mi ha quasi cavato un occhio.Inutile dire che nei giorni successivi guardava accigliato il mio occhio bendato ed è stato presente e squisito nei modi. Viziato vizioso ribelle e adorabile.

 

 Amorevolmente Oriente.

 

Fedreica Billone

Antagonisti devastano sede della Lega a San Salvario

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I manifestanti erano all’incirca una ventina, e avevano partecipato al corteo di protesta svoltosi in zona contro la visita di Matteo Salvini

 

In gruppo, alcuni antagonisti  hanno danneggiato  e imbrattato di vernice  la sede della Lega Nord in largo Saluzzo, nel  cuore del quartiere multietnico di San Salvario. I manifestanti erano all’incirca una ventina, e avevano partecipato al corteo di protesta svoltosi in zona contro la visita di Matteo Salvini, prevista sabato a Torino. La polizia sta indagando per individuare i colpevoli.

 

(Foto: il Torinese)

Incontro con Poste Italiane per salvare gli sportelli in montagna

poste italianeLa Regione: congelare piano di razionalizzazione e avviare nelle diverse province un tavolo di confronto

Il vicepresidente Aldo Reschigna e l’assessore Alberto Valmaggia hanno partecipato il 24 marzo a Palazzo Lascaris ad un incontro tra l’intergruppo consiliare Amici della montagna ed i vertici di Poste italiane per il nord-ovest. “Abbiamo posto il problema dei tagli degli uffici postali – riassume Reschigna – e proposto ai responsabili di Poste Italiane di congelare piano di razionalizzazione e avviare nelle diverse province un tavolo di confronto, con il coordinamento della Regione, per ridiscutere il piano in modo da arrivare ad una soluzione che non penalizzi ulteriormente zone già di per sé disagiate. Ho riscontrato sensibilità e disponibilità nei vertici di Poste. Al più presto il confronto partirà”.

 

(www.regione.piemonte.it) Foto: il Torinese

Forum delle associazioni familiari, l'impegno per la terza età

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“Vogliamo dare il nostro contributo per favorire una cultura dell’impegno rafforzando i legami e le responsabilità verso i più deboli, soprattutto i bambini e gli anziani”

 

ll fossanese Fabio Gallo (associazione Papa Giovanni XXIII) è il nuovo presidente del Forum delle Associazioni Familiari del Piemonte, che presta particolare attenzione alle problematiche della terza età. L’elezione è avvenuta  a Torino nel corso dell’assemblea annuale ordinaria, nel corso della quale il preside nte uscente, Paolo FrandPol, aveva rassegnato le dimissioni per ragioni di salute tramite una lettera.Vicepresidente è stato eletto Valter Boero (Movimento per la Vita), tesoriere Franco Rosada (associazione Formazione e Famiglia),consiglieri Adriano Frascaroli (Movimento Famiglie Nuove) e Francesco Loffredo (associazione Famiglie Numerose), già presidente del Forum delle Associazioni Familiari della Provincia di Cuneo di cui aveva fatto già parte come vice-presidente lo stesso Fabio Gallo.“Vogliamo dare il nostro contributo per favorire una cultura dell’impegno – ha detto Fabio Gallo presentando il suo programma – rafforzando i legami e le responsabilità verso i più deboli, soprattutto i bambini e gli anziani che nella famiglia trovano sempre un riparo sicuro su cui fare affidamento. Lavoreremo per arginare la cultura del disimpegno che si sta insinuando nelle nostre comunità locali anche con scelte politico-amministrative che spingono sempre di più le persone verso una deresponsabilizzazione nelle relazioni interpersonali, contribuendo non poco a favorire la fragilità della famiglia a cui stiamo assistendo in questo tempo. Non vogliamo arrenderci ad una società che fonda le sue basi fragili sulla sabbia, in cui tutto è precario: la casa, il lavoro e il matrimonio e di conseguenza la famiglia stessa”.

"Persone, Imprese e Istituzioni: la sfida della crescita in Italia"

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Una interessante opportunità per conoscere le nuove misure predisposte dal governo per stimolare la ripresa e lo sviluppo economico

 

Lunedì 30 marzo 2015, alle ore 21, presso la Sala Esposizioni della Piazza dei Mestieri (via Jacopo Durandi 13 Torino), l’On. Raffaello Vignali – Gruppo Area Popolare, Componente della X Commissione (Attività Produttive, Commercio e Turismo) alla Camera dei Deputati – dialogherà con due imprenditori del territorio piemontese e un rappresentante dell’Unione Industriale di Torino sul tema “Persone, Imprese e Istituzioni: la sfida della crescita in Italia”. Una interessante opportunità per conoscere le nuove misure predisposte dal governo per stimolare la ripresa e lo sviluppo economico.

 

Per ulteriori informazioni – E-mail: info@associazionenuovagenerazione.it – Tel: 011.19821320.

 

Parco della salute, ricerca e innovazione di Torino: siglato l'accordo tra Regione e Università

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molinetteSarà costituito da un polo ospedaliero per l’alta complessità, con una potenzialità di 700 posti letto, un polo didattico, uno per la ricerca clinica e un per la ricerca di base, un bioincubatore; a completamento sono anche previste funzioni di servizio legate alla cura, alla formazione e alla ricerca

 

E’ stato siglato il protocollo d’intesa per il “Parco della salute, della ricerca e dell’innovazione di Torino”. Tra un paio di settimane inizierà nel concreto il lavoro della cabina di regia presieduta dalla Regione Piemonte che, insieme alla segreteria tecnica e avvalendosi di Finpiemonte e Ires- ha il compito di definire il cronoprogramma dell’intero processo per individuare le procedure più idonee alla realizzazione del progetto, a partire dalla definizione del quadro economico e tenendo conto dei contenuti della programmazione sanitaria.

 

Alla firma del protocollo oggi erano presenti i cinque soggetti protagonisti del progetto: la Regione Piemonte rappresentata dal presidente Sergio Chiamparino, la Città di Torino con il sindaco Piero Fassino, l’Università degli Studi di Torino con il rettore Gianmaria Ajani, l’Azienda Ospedaliera universitaria con il direttore generale Gianpaolo Zanetta e la società Sistemi Urbani srl di Ferrovie dello Stato con l’amministratore delegato Carlo De Vito.

 

“La firma di oggi – ha dichiarato il Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino – segna una ripartenza effettiva rispetto a quanto facemmo nel 2002, avviando un progetto che poi si bloccò per cause note a tutti. Con oggi si apre una fase nuova, ed è lo stesso Ministero del Tesoro a chiederci, in considerazione dell’elevato livello di credibilità della squadra che gestisce la sanità piemontese, a partire da Saitta e Moirano, di presentare progetti di edilizia sanitaria. E’ una situazione irripetibile e noi siamo intenzionati a concludere in fretta questa fase preliminare per dare finalmente il via ai lavori. Il Parco della salute si propone come intreccio fra esigenza di ricerca, di innovazione, formazione e qualità dei processi produttivi e sorgerà in un’area altamente capiente e fortemente collegata da un punto di vista infrastrutturale con il resto della città e con l’esterno. E’ un vero e proprio polo terziario avanzato, che mette il capoluogo piemontese sullo stesso livello di altre città italiane ed europee che su questo aspetto hanno investito già da tempo. Un nostro preciso impegno che stiamo onorando.”

 

“Oggi i quattro grandi ospedali Molinette, Sant’Anna, Regina Margherita e Cto sono già per il Piemonte una realtà di grande importanza sul piano clinico e medico ma anche sociale ed occupazionale: il nostro obiettivo – aggiunge l’assessore alla sanità Antonio Saitta – è rafforzare questo ruolo di riferimento per le più rilevanti patologie partendo dalla tradizione acquisita negli anni, ma per dare vita ad un polo di eccellenza in grado di attrarre pazienti in arrivo dall’Italia e dall’Europa. Per fare questo, è indispensabile la sinergia delle istituzioni con l’Università, i centri di ricerca, le imprese”.

 

“Il Piemonte ha un sistema sanitario di eccellenza – commenta il Sindaco di Torino Piero Fassino – e questo protocollo ci consente di svilupparlo: il nuovo insediamento consolida uno dei tre poli direzionali della città: il centro, Porta Susa e l’area Lingotto sulla dorsale di via Nizza. Si tratta inoltre di investimento che rafforza la riorganizzazione dei campus universitari. E’ infine la dimostrazione che la cooperazione interistituzionale e’ il modo giusto per realizzare grandi progetti, lavorando insieme.”

 

Il nuovo Parco è un progetto prioritario delle politiche regionali per la salute e un sistema unitario di attività volte alla cura, alla ricerca, alla formazione superiore e ai servizi alle persone. Sarà costituito da un polo ospedaliero per l’alta complessità, con una potenzialità di 700 posti letto, un polo didattico, uno per la ricerca clinica e un per la ricerca di base, un bioincubatore; a completamento sono anche previste funzioni di servizio legate alla cura, alla formazione e alla ricerca, funzioni ricettive e per la residenzialità universitaria.

 

Il nuovo Parco della salute, della ricerca e dell’innovazione, compresi i servizi e le funzioni collegate, sorgerà nella zona Avio-Oval, dove la FS sistemi urbani srl mette a disposizione anche le proprie aree per tutte le attività necessarie agli approfondimenti tecnico progettuali: la scelta di quest’area  consente di evitare consumo di suolo non urbanizzato ed è prioritaria in quanto collegata con la rete di trasporto pubblico ferroviario con un ruolo strategico della stazione Lingotto e metropolitano ed accessibile alla rete viaria attraverso la tangenziale e i grandi corsi cittadini.

 

(www.regione.piemonte.it) Foto: il Torinese