redazione il torinese

Telethon verso il 25 aprile, un successo la raccolta fondi a Chivasso

chivasso

Nella Città Metropolitana di Torino, l’evento clou della Campagna di Primavera Telethon 2015 sarà Festa dei Volontari Telethon, che si terrà nel pomeriggio di sabato 25 in piazza della Repubblica a Chivasso

 

Da Chivasso arriva una buona notizia. La sezione “Paolo Otelli” della Uildm che recentemente ha rinnovato il proprio consiglio direttivo, comunica, attraverso il presidente Renato Dutto che la raccolta Telethon 2014 ha raggiunto quota, in Provincia (rectius nella Città Metropolitana di Torino) quota 252.798,m10 euro, di cui 129.330,50 raccolto nella città di Torino Nelle altre zone dove operano i volontari dell’Otelli, ovvero le province di Asti, Biella, Cuneo, Ozzano Monferrato in Provincia di Alessandria ed in Valle d’Aosta, sono stati raccolti altri 104.008,50 euro per un totale complessivo di 356.800.69 euro. La Fondazione Telethon tornerà in televisione, sulle reti Rai, nella settimana dal 20 al 26 aprile per rendicontare i risultati ottenuti e sabato 25 e domenica26 si terrà  una nuova Campagna di Piazza, con un nuovo prodotto solidale: le eleganti scatole di latta contenenti i Cuori di Biscotto, pasticcini di pasta frolla al cacao con gocce di cioccolato fondente a forma di cuore, prodotti da Grondona (offerta di 10 euro). Nella Città Metropolitana di Torino, l’evento clou della Campagna di Primavera Telethon 2015 sarà Festa dei Volontari Telethon, che si terrà nel pomeriggio di sabato 25 aprile in piazza della Repubblica a Chivasso .

 

 Massimo Iaretti

Gioventura:“I piemontesi sono discriminati a casa loro”

bandiera piemonte

Raccolta di firme per il ripristino fuori dagli edifici pubblici del “Drapò”

 

 “I piemontesi sono discriminati a casa loro”. E’ la sintesi di un comunicato che Gioventura Piemonteisa ha emesso dopo l’audizione davanti alla Conferenza dei capigruppo del Comune di Torino di promotori della raccolta di firme per il ripristino fuori dagli edifici pubblici del “Drapò” il simbolo storico dei piemontesi, previsto dalla legge regionale 15 del 2004. In particolare Curto capogruppo di Sel, “si è sentito autorizzato a rimarcare come i tempi siano cambiati  – si legge nel documento di Gioventura – ed ora a Torino siano i Piemontesi a dovere chiedere al Comune il favore di non lasciare dimenticare i simboli storici del Piemonte”. Comunque, polemiche e rivendicazioni a parte, la Conferenza dei capigruppo ha deciso di inviare una lettera alla giunta chiedendo spiegazioni.

 

(Foto: il Torinese)

Massimo Iaretti

Largo alle idee giovani: un "manifesto" per le Start Up

GIOVANI STARTUP

L’obiettivo è raccogliere idee e linee di indirizzo per una legge regionale elaborata dai giovani startuppers, al fine di trasformare il Piemonte in un polo attrattivo per la nuova imprenditoria delle idee

 

Il “Manifesto delle Start Up”, progetto delle associazioni e degli enti iscritti alla Consulta regionale dei Giovani è stato presentato oggi al Politecnico di Torino. L’obiettivo è raccogliere idee e linee di indirizzo per una legge regionale elaborata dai giovani startuppers, al fine di trasformare il Piemonte in un polo attrattivo per la nuova imprenditoria delle idee. Alla presentazione, dopo il saluto del rettore del Politecnico, Marco Gilli, alcuni ideatori di startup hanno raccontato la propria “storia”. L’esperienza degli incubatori di impresa è stata invece rappresentata da Marco Cantamessa e Silvio Aime, presidenti rispettivamente degli incubatori I3P del Politecnico e 2I3T dell’Università di Torino. “Le esperienze di chi ha avviato una Start Up – commentano il presidente della Consulta Giovani, Alessandro Benvenuto e il vicepresidente Alberto Saluzzo, che ha moderato il dibattito – rappresentano un valido modello da seguire per favorire lo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile. L’incontro di oggi è riuscito ad evidenziare in particolare il patrimonio di intelligenza e capacità di giovani che sono stati in grado di superare le difficoltà incontrate, fino a realizzare la propria idea trasformandola in una vera azienda”. All’incontro sono inoltre intervenuti l’assessore regionale alle Attività produttive Giuseppina De Santis e il presidente della Commissione Lavoro del Consiglio regionale, Raffaele Gallo.

(fmalagnino -www.cr.piemonte.it)

Un milione di prenotazioni da tutto il mondo, Torino dà il via all'ostensione della Sindone

sindone villaggioduomo

La messa di domenica  sarà officiata da mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino, con i tutti vescovi del Piemonte, e sarà trasmessa in diretta su Rai1.   Le visite alla Sindone cominceranno nel pomeriggio, a partire dalle 16

 

 

Ora che le prenotazioni hanno superato il milione di persone, il percorso di gazebo bianchi per i pellegrini (foto) è allestito e anche lo sciopero dei taxi contro Uber è rientrato Torino, come dice il sindaco Piero Fassino, è “prontissima” per l’ostensione della Sindone, che parte domenica 19 aprile. Il primo cittadino si attende “una folla enorme e la città – commenta –  si sta preparando sia per la logistica che per la sicurezza necessaria. La città è orgogliosa e grata alla Chiesa, che ha consentito questa nuova Ostensione, e soprattutto a Papa Francesco che ha annunciato la sua presenza”.

 

 

sindone sicurezza alpiniL’ostensione incomincia domenica con la messa delle 11 celebrata dal Custode pontificio della Sindone mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino, con i tutti vescovi del Piemonte. La Messa sarà trasmessa in diretta su Rai1.   Le visite alla Sindone cominceranno nel pomeriggio, a partire dalle 16.   Nei giorni di sabato 20 e domenica 21 giugno non è possibile prenotare la visita: il Duomo è infatti chiuso per ospitare il pellegrinaggio dei giovani che si sono iscritti all’«Happening degli oratori» su www.turinforyoung.it e la preghiera di Papa Francesco di fronte alla Sindone. Come da programma, annunciato in Vaticano lo scorso 25 marzo, Papa Francesco celebrerà la Messa in piazza Vittorio Veneto a Torino domenica 21 giugno alle 10.45.

 

Una rappresentanza di tutte le parrocchie e delle altre realtà ecclesiali della diocesi è invitata per la Messa solenne  in piazza Vittorio: per questo è necessario prenotare i pass entro il 15 maggio. Pass speciali sono riservati per gli ammalati e disabili con accompagnatori e per i giovani che partecipano alla tre giorni di preparazione alla visita. In occasione della Messa i sacerdoti e i diaconi permanenti potranno prendere posto nel settore loro riservato. Nella mattinata del 21 giugno, per disposizioni speciali legate all’evento, non si dovranno celebrare, in tutto il territorio della Diocesi, le messe.sindone piazza castello

 

Nelle Messe di domenica 7 giugno verranno raccolte le offerte per la carità del Papa, che saranno consegnate al Pontefice durante l’Angelus del 21 giugno. Inoltre, al fine di permettere una preparazione migliore per l’arrivo del Papa e garantire l’ordine e la sicurezza, la processione della Consolata, Patrona della Diocesi, verrà quest’anno anticipata alla sera del 19 giugno.I ragazzi che parteciperanno all’«Estate Ragazzi» sono invitati a intervenire lunedì 22 giugno nel tardo pomeriggio a salutare il Papa che ripartirà per l’aeroporto di Caselle.

 

 (Foto: il Torinese)

 

 

Dal sito ufficiale www.sindone.org:

Nel 2015, dopo cinque anni dall’ultima Ostensione e a due anni dall’Ostensione televisiva del 30 marzo 2013, la Sindone sarà nuovamente esposta nel Duomo di Torino dal 19 aprile al 24 giugno. 

 

Perchè l’Ostensione

L’esposizione della Sindone è stata concessa dal Papa in occasione dei 200 anni dalla nascita di san Giovanni Bosco. Un’attenzione particolare è dedicata, oltre che al

mondo salesiano, ai giovani e ai malati e disabili, con momenti specifici di pellegrinaggio e organizzazione di iniziative di accoglienza.

 

sindoneIl motto, il logo

«L’Amore più grande», richiamo dal Vangelo di Giovanni (15,13) è il motto scelto dal Custode per questa ostensione. È l’amore di Dio, manifestato nella Passione di Gesù Cristo, nel dono totale della vita, che spinge ciascuno di noi a mettersi a servizio dei fratelli, e dei più poveri in particolare.Il logo dell’ostensione è stato individuato partendo dalla ricerca dei giovani torinesi dell’Accademia di Belle Arti e di gruppi di parrocchie. L’Agenzia Armando Testa lo ha elaborato, facendolo diventare il «manifesto» di questa esposizione della Sindone.

 

 La visita alla Sindone

 

La Sindone viene esposta a Torino nella Cattedrale di San Giovanni Battista dal 19 aprile al 24 giugno. Tutti i giorni dell’ostensione, dalle 7.30 alle 19.30, è possibile compiere il percorso di avvicinamento al Duomo. Non si potrà visitare la Sindone il 19 aprile (giorno di apertura), il 20 e 21 giugno (per la visita di Papa Francesco a Torino del 21 e 22 giugno), e il 24 giugno (giorno di chiusura). La visita alla Sindone è completamente gratuita, la prenotazione è obbligatoria, si può effettuare attraverso questo sito alla pagina “Prenota la tua visita” , oppure rivolgendosi al call center dell’Ostensione al numero +39 011.5295550 (attivo da lunedì a venerdì dalle 9 alle 19 e il sabato dalle 9 alle 14). Durante l’Ostensione funzionerà anche un servizio di prenotazione “immediata” (per visite in giornata) presso il book-shop ufficiale dell’Ostensione in piazza Castello all’angolo con via Palazzo di città, vicino al Duomo. Tutti i giorni dell’ostensione dalle 7 alle 19.30 sarà possibile, senza prenotazione, entrare in Duomo dalla porta centrale e vedere la Sindone da lontano.  

 

Il percorso

Il percorso che i fedeli dovranno seguire per raggiungere il Duomo e avvicinarsi alla Sindone è lungo 850 metri e quasi completamente coperto. Il punto di accoglienza è in viale dei Partigiani, poi i pellegrini attraverseranno i Giardini Reali alti e la manica nuova di Palazzo Reale, l’area della pre-lettura per la preparazione alla visione del Telo (proiezione di immagini con dettagli del sudario) prima di entrare nella Cattedrale e potersi fermare qualche minuto davanti alla Sindone. Sono allestiti anche altri servizi come il book-shop dell’ostensione in piazza Castello all’angolo con via Palazzo di Città (che funziona anche come centro per prenotazioni in giornata), le penitenzierie che trovano posto nelle chiese del Corpus Domini e dello Spirito Santo e in una tensostruttura posizionata in piazza San Giovanni (quest’ultima dispone di confessionali attrezzati per l’accesso dei disabili). Sarà destinata, infine, all’Adorazione eucaristica continua la chiesa della SS. Trinità in via Garibaldi.L’Ostensione della Santa Sindone è, inoltre, accompagnata da iniziative ecclesiali e culturali, appuntamenti definiti con particolare cura dal Comitato organizzatore

 

I "Puritani" composti a Parigi e tanto amati dalla Regina Vittoria

regio

Nel nuovo allestimento del Maggio Musicale Fiorentino la più romantica delle opere di Vincenzo Bellini

 

In scena da martedì 14 aprile, alle 20, al taetro Regio di Torino una delle opere più romantiche, ma meno rappresentate, di Vincenzo Bellini, I Puritani, nel nuovo allestimento in coproduzione con il Maggio Musicale Fiorentino, per la regia di Fabio Ceresa. Protagonisti Desireé Rancatore nei panni del soprano, Olga Peretyatko in quelli di Elvira, figlia di lord Valdon, e  Dmitry Korchak in quelli del cavaliere, Lord Arturo Talbo. Fu l’ultima opera del compositore catanese, che sarebbe stato stroncato per un’infezione a soli 35 anni. Fu composta a Parigi per un pubblico essenzialmente francese.

 

Felice Romani, il proprio librettista favorito,  non fu più ingaggiato. Bellini, invece, incontrò, nei salotti di Cristina Trivulzio di Belgioioso, fuggita in Francia in seguito ai suoi contatti con la carboneria,  il conte Carlo Pepoli. E Proprio lui sarebbe stato il librettista dei Puritani. Pepoli si trovava anch’egli in esilio e si riteneva un poeta. Ricavò dal dramma storico Tetes rondes e Chavaliers di Jacques Francois Ancelot e Joseph Xavier Boniface uno dei libretti più  scombinati della storia del melodramma. Tuttavia Bellini a Parigi ebbe la fortuna di disporre di voci davvero eccezionali. Dopo una prima versione, ne scrisse una seconda per il San Carlo di Napoli, adattando i registri (in particolarer quello della protagonista, da soprano a mezxza soprano).

 

L’opera fu rappresentata per la prima volta a Milano, al teatro La Scala, il 26 dicembre 1835, tre mesi dopo la morte di Bellini, avvenuta il 23 settembre. Presenta una scrittura orchestrale di grande importanza. A differenza di altre composizioni liriche di Bellini si tratta di un’opera densa di presagi che la avvicinano molto al movimento romantico francese, e non solo di supporto al belcanto. Il libretto narra di amori, intrighi, tradimenti e pazzia, che si intrecciano ai tempi delle guerre di Cromwell con gli Stuart, con  un colpo di scena finale a lieto fine. Un celebre allestimento fu firmato da De Chirico.  Interpreti molto applaudite dell’opera sono state Joan Sutherland e Maria Callas, molto apprezzate nell’aria “O rendetemi la speme”. La regina Vittoria era molto legata a quest’opera che definiva affettuosamente “I nostri cari Puritani”.

 

(Foto: il Torinese)

Mara Martellotta

Vino pregiato? No, tarocco. Truffati i ristoranti

VINO

I carabinieri li hanno scoperti e denunciati: si tratta di due italiani di 29 e 55 anni

 

Proponevano ai ristoratori di Torino l’acquisto di casse di bottiglie di presunto Bordeaux pregiato da introdurre nella loro carta vini. Il prezzo?  80 euro a bottiglia. ma una volta passati all’incasso i truffatori spedivano invece vino di bassa qualità e facevano perdere le proprie tracce. I carabinieri li hanno scoperti e denunciati: si tratta di due italiani di 29 e 55 anni. Almeno quattro titolari di locali hanno sborsato 2 mila euro a testa.

Arrivano 700 profughi, Chiamparino: "Problema di portata europea"

CERUTTI

marroneProfughiMaurizio Marrone: “I nuovi 700 profughi imposti da Alfano alla nostra Regione si aggiungono ai 2.800 già presenti in questo momento nel sistema dell’accoglienza piemontese pagato con i nostri soldi, 1.128 solo a Torino!”

 

 AGGIORNAMENTO La dichiarazione del presidente della Regione, Sergio Chiamparino: “Dopo l’incontro con il Ministro Alfano ci siamo impegnati a fare fronte a una situazione che sta diventando una vera e propria emergenza umanitaria, con l’obiettivo di non lasciare le regioni rivierasche del Sud ad affrontare da sole questo fenomeno. Una risposta che è e deve essere corale e che presuppone una reale collaborazione tra Stato, Regioni ed enti locali. Per quanto riguarda il Piemonte, stiamo già collaborando con tutte le Prefetture  per dare in tempi rapidi una risposta che è prima di tutta umanitaria, ci auguriamo che anche le altre autorità dello Stato collaborino attivamente per trovare soluzioni efficaci. Dobbiamo comunque tenere presente che il problema profughi ha un’ampiezza tale da imporre un’urgente presa in carico a livello europeo, sia nella fase del contrasto al traffico di esseri umani, sia per quanto riguarda l’accoglienza e l’inserimento di queste persone.”

 

“In Piemonte sono in arrivo 700 profughi e la Regione farà la sua parte nell’accoglierli”. Così l’assessore all’Immigrazione, Monica Cerutti. “La Regione deve fare la sua parte nell’accoglienza – spiega –  ma la nostra richiesta è di una maggiore programmazione, per poter garantire una sistemazione dignitosa e ben distribuita sul territorio”. Il 40% dei profughi sarà destinato Torino, mentre il 60% nel resto del territorio regionale.

 

<<Proprio nel giorno in cui il Ministero degli Interni comunica alla Regione Piemonte l’imposizione di nuovi 400 profughi da ospitare nel nostro territorio, ho avuto dalla Giunta regionale i numeri precisi degli ultimi arrivi e dei rifugiati attualmente presenti nelle nostre città, a partire dal Capoluogo: dati che mettono i brividi, cifre insostenibili per il nostro welfare già allo stremo, insufficiente già a sostenere gli Italiani in difficoltà>> attacca Maurizio Marrone, Capogruppo di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale in Regione e Comune di Torino.

 

Spiega: <<I nuovi 700 profughi imposti da Alfano alla nostra Regione si aggiungono ai 2.800 già presenti in questo momento nel sistema dell’accoglienza piemontese pagato con i nostri soldi, 1.128 solo a Torino! Nell’ultimo anno sono arrivati in Piemonte ben 7.110 profughi, di cui 2.563 solo a Torino.Ora basta! Il Piemonte ha già dato con un intero ghetto abusivo nato a Torino alle palazzine olimpiche dell’ex MOI, occupato da un migliaio di immigrati già scaricati dal welfare piemontese: di fronte alla macelleria sociale annunciata nel bilancio regionale 2015 è il caso di pensare prima agli Italiani, imporremo a Chiamparino lo stop a qualsiasi ulteriore accoglienza con una mozione in Consiglio Regionale!>> annuncia Marrone.

Fassino, Missione turismo a Barcellona

fassino

Verrà presentata la città della Mole a tour operator e stampa

 

Piero Fassino è in missione a Barcellona, accompagnato dal console generale d’Italia, Stefano Nicoletti. Verrà presentata la città della Mole a tour operator e stampa, come “porta di accesso” all’Expo 2015. L’iniziativa si tiene nell’antico ospedale di San Pau. E’ anche in programma  un momento musicale, per far conoscere il Jazz Festival di Torino, ea una degustazione enogastronomica di prodotti piemontesi.

Piemonte re del turismo straniero, gli arrivi crescono e aumentano i posti letto

turistipiazaturisti 2VALENTINO2

Le difficoltà economiche del Paese non hanno fermato il turismo domestico, che in Piemonte continua a crescere anche nel 2014 segnando oltre il +3,5% sui pernottamenti e +3% sugli arrivi. In aumento anche i posti letto, che hanno superato la quota di 193 mila, e le strutture ricettive, che sono ormai quasi 6 mila

 

Nel 2014 il turismo in Piemonte ha superato i 13 milioni di pernottamenti, in crescita del 3% sull’anno precedente e di quasi il 30% nell’ultimo decennio. Oltre 4,4 milioni invece gli arrivi (+3,8%), con un periodo di permanenza che sfiora i tre giorni. Un settore sano, in costante sviluppo e che parla sempre di più straniero: se a livello nazionale i turisti dall’estero si confermano sostanzialmente stabili, in Piemonte, invece, registrano una crescita del 5,4%. I pernottamenti di chi arriva da altri paesi sono più di 5,1 milioni, con una quota di mercato che sfiora il 40%: in testa si conferma la Germania, con oltre 1,2 milioni di presenze (e arrivi in crescita del 3,3%, a quota 332mila). Seguono BeNeLux con 707mila pernottamenti, Francia con 585mila e Regno Unito con 469mila.

 

Guardando oltreoceano, segna +16% il turismo dagli Usa, ma il vero e proprio boom si registra dalla Cina, mercato emergente con una crescita del 37% e oltre 57mila notti trascorse in Piemonte. Un dato questo particolarmente interessante dal punto della ricaduta commerciale, perché oggi i turisti cinesi sono i top spender dello shopping italiano (rappresentano il 25% del mercato nazionale) con uno scontrino medio di 895 euro. Tra le mete che prediligono in Piemonte ci sono Torino, la provincia di Alessandria e le colline di Langhe e Roero, ma la crescita si registra anche su tutto il resto del territorio regionale. I numeri confermano che la Cina è uno dei mercati emergenti su cui puntare – commenta l’assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte, Antonella Parigi – Proprio in quest’ottica, all’interno di Expo, saremo nel padiglione cinese delle aziende con una presenza di quattro settimane dedicate al nostro territorio, in sinergia con BookingPiemonte, il portale istituzionale per le prenotazioni turistiche online. Più in generale, le previsioni per il 2015 sono di una crescita del turismo, a livello mondiale, del 3-4% e per quanto riguarda il  Piemonte la prospettiva è positiva, anche in virtù della capacità attrattiva dei prossimi mesi, arricchita dagli eventi in programma e dall’offerta turistica predisposta dai territori per l’occasione.”

 

Le difficoltà economiche del Paese non hanno fermato il turismo domestico, che in Piemonte continua a crescere anche nel 2014 segnando oltre il +3,5% sui pernottamenti e +3% sugli arrivi. In aumento anche i posti letto, che hanno superato la quota di 193mila, e le strutture ricettive, che sono ormai quasi 6mila. Dal punto di vista della forma scelta per il pernottamento, i mercati emergenti confermano di preferire la ricettività alberghiera. Sul fronte, invece, delle stagionalità, le presenze hanno registrato un aumento in quasi tutti i mesi, con gli incrementi maggiori ad aprile (quasi +17%) e giugno (+12%).

 

 

UNO SGUARDO AI PRINCIPALI PRODOTTI TURISTICI

VALENTINO3Torino e la sua area metropolitana vedono crescere i pernottamenti oltre la soglia dei 4 milioni (+3,5%) e gli arrivi oltre 1,6 milioni (+3,3). Il mercato nazionale rappresenta la quota principale, ma si registra una forte crescita degli arrivi internazionali (+7,2%), a cominciare dal boom della Cina (+40%), ma anche di Germania (+63%), Usa (+60%), BeNeLux (+24%) e Svizzera (+19%). Nel 2014 torna a crescere anche l’Aeroporto di Torino, che ha chiuso l’anno con 3.431.986 passeggeri (+8,6 %). A trainare il dato molto positivo, il numero dei passeggeri dei voli di linea internazionali: +18,1%. La montagna conferma ottimi risultati, crescendo sia in inverno (+13% e oltre 1,6 milioni di presenze) che
in estate (+1% e oltre 1,5 milioni di presenze).

 

Le colline Unesco e il prodotto enogastronomico si confermano una meta sempre più internazionale, con un incremento generale degli arrivi del 2% circa. Il mercato straniero vale la metà degli oltre 1,6 milioni di pernottamenti su questo territorio. In testa sale la Svizzera (+4,8% e quasi 141mila presenze), seguita da Germania (oltre 133mila) e BeNeLux (quasi 93mila presenze). Buona la crescita di Usa (+4,47% e oltre 41mila presenze) e Regno Unito (+3,5% e oltre 32mila presenze), oltre al boom della Cina che si conferma anche nelle colline il mercato emergente, sfiorando una crescita delle presenze del 50%. Per il segmento lacuale, in estate, si registra un aumento dello 0,4% di turisti stranieri, ma i pernottamenti totali risentono della flessione del mercato domestico, con un calo generale del 2,9% che attesta comunque le presenze oltre i 2,5 milioni.

 

 

I DATI A LIVELLO LOCALE

montagneAnalizzando l’andamento delle singole ATL (Agenzie Turistiche Locali), al primo posto per numero totale di turisti si conferma Torino con la sua provincia, in crescita del 6% sia sul fronte degli arrivi (quasi 2,2 milioni) che dei pernottamenti (circa 6,3 milioni). Ottimo l’incremento del Novarese con +22% sui pernottamenti (che salgono a 389mila) e +11% sugli arrivi (a quota 169mila). Buona la percentuale di crescita anche per il territorio di Asti che registra +9,5% sui pernottamenti (293mila) e +8% sugli arrivi (oltre 119mila). Nella provincia Granda l’Atl di Cuneo registra circa +2,4% sugli arrivi (311mila) e +2,2% sui pernottamenti (che superano la soglia del milione), mentre le colline di Langhe e Roero guadagnano +3,7% sugli arrivi (275mila) e +2,1% sui pernottamenti (oltre 640mila). Sostanzialmente stabile il Biellese con +1,4% sugli arrivi (quasi 78mila) e un lieve aumento dei pernottamenti (circa 220mila). Nel Distretto turistico dei Laghi gli arrivi crescono di mezzo punto percentuale (917mila), ma con una permanenza media più breve che si riflette sui pernottamenti in calo del -2,4% (oltre 3,2 milioni). In flessione, invece, l’Alessandrino che registra -2% sugli arrivi (310 mila) e -4% sui pernottamenti (670mila). Un calo che si riscontra anche sul territorio Vercellese con una lieve flessione, -1,2% degli arrivi (84mila) e una contrazione del tempo di permanenza che si riflette sul -5% dei pernottamenti (283mila).

Grimaldi (Sel): "No all’ampliamento del nucleare di Saluggia"

GRIMALDI

“Sotto la dicitura “nuove volumetrie” non vi è altro che il progetto di costruzione di altri depositi di cui non si era mai parlato. Il fatto più grave dell’istanza di disattivazione è la richiesta di raddoppiamento del Deposito Nucleare D2: da due a quattro campate (circa 40.000 m3)”

 

 Dando seguito alla mozione n. 9 del 2014 sono proseguiti i lavori della commissione Ambiente sulla denuclearizzazione del Piemonte, audendo i vertici di SOGIN, le associazioni ecologiste (Legambiente e Pro Natura) e il comune di Saluggia.Come noto, il 98% delle scorie radioattive italiane si trova a Saluggia, un luogo inidoneo perché situato in un triangolo tra il fiume Dora Baltea e i due canali artificiali Cavour e Farini che portano l’acqua alle risaie del Vercellese. Questa area è inoltre attraversata dalla falda acquifera che alimenta l’acquedotto del Monferrato e dichiarata inedificabile dalla Regione Piemonte.

 

Per questo anche i dirigenti della Sogin, l’azienda incaricata della riconversione, continuano ad affermare che i depositi sono temporanei e che unico scrupolo dei molti lavori fatti negli anni è di “metterli in sicurezza”. Oggi Sogin ha inoltre ribadito che l’iter di individuazione del deposito nazionale è in corso e la mappa dei siti idonei, mandata da Sogin a Ispra, è già in mano ai Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo e che si attende che il MISE depositi il Programma nazionale per la gestione del combustibile nucleare.Tuttavia, il 22 gennaio 2015, Sogin ha consegnato al Comune di Saluggia il suo nuovo piano industriale, che soppianta i precedenti e cambia direzione. La stessa documentazione era stata trasmessa alla Regione Piemonte il 19 dicembre 2014. 

 

Sotto la dicitura “nuove volumetrie” non vi è altro che il progetto di costruzione di altri depositi di cui non si era mai parlato. Il fatto più grave dell’istanza di disattivazione è la richiesta di raddoppiamento del Deposito Nucleare D2: da due a quattro campate (circa 40.000 m3).Sogin ha giustificato la richiesta sostenendo che il volume occupato dai contenitori dei rifiuti pregressi e dal decommissioning del sito eccederà la capienza dei depositi esistenti o previsti. Ma soprattutto, ha precisato che la necessità di nuove volumetrie dipenderà dai tempi di realizzazione del Deposito Nazionale, tradendo scarsa fiducia nella sua realizzabilità nei tempi previsti.Il 23 settembre 2014 il Consiglio Regionale si era espresso, ribadendo la richiesta al Governo di individuare rapidamente il sito unico nazionale, senza il quale qualsiasi processo di decommissioning sarebbe stato incompleto.

 

“Per noi l’istanza Sogin è irricevibile” dichiara il Capogruppo di SEL Marco Grimaldi “il rischio reale è che depositi come questi, bunkerizzati e con caratteristiche di funzionalità non inferiori ai 50 anni, finiscano per diventare la tappa ultima delle scorie ‘espatriate’ che faranno ritorno in Italia”. 

“La Regione deve essere al fianco dei tanti cittadini, delle associazioni ambientaliste e dei comuni interessati” – ha concluso Marco Grimaldi – “ nel ribadire a Sogin l’indisponibilità a qualsiasi ipotesi di ampliamento del sito di Saluggia. Il Piemonte non può continuare ad essere la discarica del nucleare italiano”. 

 

Marco Grimaldi

Capogruppo Sel in Consiglio regionale