redazione il torinese

“Franco, oh Franco” all'Alfateatro con Neri

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<<Eravamo così poveri e la casa era così fredda, che per un po’ di caldo, lasciavamo la porta del frigo aperta>>

 

 

A chiudere la stagione cabarettistica e la scuola di comicità dell’Alfateatro ci pensa… Franco Neri! Uno spettacolo, un racconto in forma ironica che fa “vivere” allo spettatore un viaggio all’insegna della comicità sulle caratterizzazioni dell’Italia meridionale ed in particolare della sua Calabria, rispetto a quelle del nord, Piemontesi. Un genere che per primo Franco Neri ha saputo intercettare, e che ha poi avuto un grande seguito teatrale e cinematografico. Franco, oh Franco (Neri) cattura il pubblico con testi comici di notevole ilarità con una carrellata di battute al “sapore del peperoncino di Soverato”, al “bagno al mare con la camera d’aria al posto del salvagente” o alla “mamma in piedi alle 5 di mattina per cucinare le melanzane” che si contrappone alla rapida preparazione della “minestrina serale piemontese”.

 

E via con un susseguirsi di battute sul cibo, così: <<ancora oggi mia madre dice che un piemontese a tavola si sazia con il coperto! Al nord si guarda il grammo, la linea. Quando mia madre sentiva la parola linea mi rispondeva: il pullman da qui non passa>>. Il comico ricorda quanto sia stato difficile per una modesta famiglia meridionale, carica di speranze e tanta buona volontà, integrarsi in una città industrializzata a tanti chilometri di distanza da casa e dalle proprie radici. Famiglie modeste, come quella di origine di Franco, che come lui stesso in un mix dolce-amaro ricorda : <<Eravamo così poveri e la casa era così fredda, che per un po’ di caldo, lasciavamo la porta del frigo aperta>>.  Uno spettacolo che accomuna tutti in un’unica grande atmosfera di divertimento e risate, senza dimenticare qualche piccolo spunto di riflessione, per 80 minuti da gustare tutti d’un fiato, esaltati da una scenografia essenziale e minimalista, in cui l’unica protagonista e vera mattatrice e’ la  comicità…

 

 

BIOGRAFIA

Torinese d’origine, Franco Neri, inizia frequentando la scuola di recitazione e teatro a cavallo degli anni ’70 e ’80 presso il Teatro Sperimentale di Grugliasco diretto da Marco Obby. Nel 1983 prende parte al film “Al bar dello sport” con Lino Banfi e Jerry Calà. Nell’85 partecipa alla nota trasmissione televisiva “Drive in” su Italia1, mentre nel 1986-87 è protagonista delle trasmissioni “Sub Way” e “Tutti i Frutti” su Quarta Rete TV. Nella stagione 1995-96 entra a far parte del cast di “Scherzi a Parte”. La presenza al noto programma “Zelig Circus” dal 2003 al 2008 lo consacra come beniamino del pubblico italiano. Nel 2005 e nel 2006 conduce “Striscia la Notizia” continuando a portare in tour il proprio spettacolo nei palasport italiani. Dal 2010 interviene, in veste di opinionista comico, nel corso del programma radiofonico “La famiglia giù al nord” in onda sulle frequenze di RTL 102,5.Nel 2011 sorprende il pubblico rivelandosi un grande attore teatrale, con lo spettacolo “Dei 150…non posso raccontarvi tutto”, una rappresentazione comica dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia. Nel 2014 e 2015: con Margherita Fumero recita la commedia “Franco Cerutti, Sarto per brutti” e “la Vedova Pautasso Antonio in cerca di matrimonio”. INGRESSI EURO 18, RIDOTTO 15, SPECIALE 13 EURO (CRAL, UNIVERSITARI, MILITARI, ASSOCIAZIONI)

 

Alfateatro – v. Casalborgone 16/i

Info e prenotazioni: 334/2617947 – 011/8399929 –  info@alfateatro.it

Orsa Daniza, no all'archiviazione

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LA FEDERAZIONE ITALIANA ASSOCIAZIONI DIRITTI ANIMALI E AMBIENTE SI OPPONE ALL’ARCHIVIAZIONE, IL GIP TRASMETTE GLI ATTI AL PG PER IL PROSEGUIMENTO DELLE INDAGINI

 

La Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente continuerà a chiedere “con la massima determinazione” che si faccia chiarezza sulla morte dell’orsa Daniza. Come ha fatto oggi, durante l’udienza davanti al gip di Trento sull’opposizione, formulata dalla Federazione stessa e dalle associazioni animaliste interessate, alla richiesta di archiviazione del pm. Al termine il giudice ha deciso di ritrasmettere gli atti al Procuratore generale, per il proseguimento delle indagini, mentre l’unico indagato, un veterinario, ha fatto richiesta di oblazione. La Federazione ha fatto presente durante l’udienza che la scelta di catturare l’orsa Daniza, adottata dalla Provincia di Trento, non era adeguatamente motivata e la sua successiva morte è stata provocata “senza necessità”, in quanto tale evento è stato accettato come possibile “conseguenza delle azioni e/o delle omissioni” dalle persone responsabili, che hanno considerato l’animale quale “pericoloso”. Pertanto, quanto accaduto deve essere interpretato alla luce del dolo eventuale o indiretto (qualificazione tipica nei reati commessi a danno di animali).

 

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Gli animalisti non solo chiedono un supplemento d’inchiesta, ma chiedono che le indagini siano affidate al Corpo forestale dello Stato (non quello provinciale) e indicano su quali argomenti: “l’attività istruttoria e gli altri accorgimenti e scelte” dell’amministrazione provinciale e dell’Asl di Trento “per salvaguardare l’incolumità della popolazione dagli “attacchi” degli orsi (e di Daniza in particolare), l’iter seguito per dichiarare la “pericolosità” dell’animale (se adeguatamente motivata ed accertata da esperti con competenze specifiche, i “criteri di scelta del medico veterinario e dello staff incaricato della cattura dell’orsa e della telenarcosi” (anni di esperienza professionale, conoscenza approfondita dei plantigradi, possesso della relativa licenza prevista dal testo unico sulla sicurezza, rimedi a disposizione per gestire le eventuali emergenze). La Federazione, infine, ritiene necessaria “una perizia” per accertare se l’orsa potesse esser definita o meno “pericolosa”. Le indagini, sostiene l’atto di opposizione, farebbero emergere “un quadro probatorio inequivocabile dell’accaduto, che già al momento, comunque, è sufficientemente indicativo della responsabilità penale”.

E' in arrivo la Turin Half Marathon

MEZZA MARAT CONFERENZA

Partenza e arrivo dal Borgo Medievale nel parco del Valentino. Sarà proprio quest’ultimo a diventare il vero centro logistico della manifestazione: sarà questa la sede in cui i migliaia di partecipanti potranno ritirare il pettorale, il pacco gara e la T-Shirt tecnica

 

Domenica 24 maggio si svolgerà la 16° edizione della Turin Half Marathon, mezza maratona internazionale inserita nel calendario AIMS e negli eventi di Torino 2015 – Capitale Europea dello Sport. Grande novità del 2015 è il percorso che torna alle origini della corsa torinese con partenza e arrivo dal Borgo Medievale nel parco del Valentino. Sarà proprio quest’ultimo a diventare il vero centro logistico della manifestazione: sarà questa la sede in cui i migliaia di partecipanti potranno ritirare il pettorale, il pacco gara e la T-Shirt tecnica, gadget ufficiale della manifestazione, firmata Karhu. Un percorso tutto nuovo, quindi, dove il fiume Po farà da filo conduttore e narrerà ai partecipanti, passo dopo passo, un racconto le cui radici affondano nella storia e nella tradizione del suo territorio. Il tracciato si svilupperà sui Comuni di Torino, Moncalieri e Nichelino, attraversando quartieri storici e industriosi.

 

La Turin Half Marathon sarà il secondo appuntamento organizzato dalla maratona di Torino, facente parte del gruppo delle Maratone delle Città d’Arte e sarà l’importante sodalizio tra  Turin Marathon e la Fondazione Torino Musei a sottolineare il nascente connubio tra Sport e Arte, facendo assumere alla manifestazione la connotazione di mezza maratona dell’Arte. A sostegno della manifestazione ci saranno gli importanti partner istituzionali di sempre come il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito che schiererà alcuni dei suoi atleti per il cordone di partenza, e  l’Istitutodi Medicina dello Sport di Torino e la Croce RossaComitato locale di Nichelino che offriranno il servizio di assistenza sanitaria.

 

Iscrizioni – le iscrizioni alla Turin Half Marathon sono aperte. Sarà possibile iscriversi presso la sede Turin Marathon, i punti convenzionati e online. Per gli atleti competitivi appartenenti alla Federazione Italiana di Atletica Leggera o agli Enti di Promozione Sportiva convenzionati, le iscrizioni si chiuderanno il 20 maggio, per i non competitivi le iscrizioni si chiuderanno invece domenica 24 maggio alle 8.00.

 

Per maggiori informazioni www.turinmarathon.it.

 

Turin Half Marathon Village – sarà allestito presso il Borgo Medievale, negli spazi dell’ex ristorante San Giorgio, la sede logistica della manifestazione dove sarà possibile ritirare il pettorale, il pacco gara ed effettuare nuove iscrizioni secondo i seguenti orari:

         Venerdì 22 e Sabato 23 maggio dalle ore 10.00 alle ore 19.00;

         Domenica 24 maggio dalle ore 7.00 alle ore 8.30.

 

LA VALENTINA – corsa o camminata in rosa. L’appuntamento è per il 21 maggio alle ore 19.00 presso il Borgo Medievale. La partecipazione è gratuita e comprensiva di un rinfresco finale.  Negli ultimi anni il mondo femminile ha dimostrato di essere molto attento ai temi dello sport e della salute, incrementando sempre di più la sua partecipazione agli eventi a carattere popolare. Basti pensare che alla TuttaDRITTA del 12 aprile u.s. il 33% degli iscritti era costituito da donne. Ed è proprio per questo che Turin Marathon ha ripreso a organizzare la manifestazione facendola diventare un modo per celebrare lo sport al femminile.

 

LA CONFERENZA STAMPA

Ieri si è svolta a Palazzo Madama la conferenza stampa di presentazione della 16a edizione di Turin Half Marathon. Ha aperto  la presidente della Fondazione Torino MuseiPatrizia Asproni, che dopo il saluto di benvenuto a tutti i presenti ha introdotto Running for Art, progetto che Turin Marathon e la Fondazione Torino Musei porteranno avanti nei prossimi mesi e che vedrà coinvolti il 4 ottobre 2015, Palazzo Madama, il Borgo Medievale, il MAO Museo d’Arte Orientale e la GAMGalleria d’Arte Moderna. Sarà proprio la Turin Half Marathon, la mezza maratona dell’Arte che si svolgerà il prossimo 24 maggio, a sancire il primo connubio tra arte e sport: la gara partirà e arriverà dal Borgo Medievale e tutti i partecipanti alla manifestazione riceveranno un attestato realizzato da un artista selezionato in collaborazione con la GAM. Successivamente è intervenuto il presidente di Turin Marathon, Luigi Chiabrera, che ha sottolineato l’importanza della collaborazione instauratasi  e quanto la cultura unita alla pratica sportiva possa dare risultati eccezionali. Questa affermazione è stata confermata dal presidente di Karhu, Francesco Arese, che ha elogiato Turin Marathon per aver posto una riflessione sulla cultura applicata allo sport. Con l’occasione ha presentato la T-Shirt tecnica, gadget ufficiale della manifestazione. Sono seguiti gli interventi degli assessori alla Cultura e allo Sport della Città di Torino.“La Turin Marathon è il biglietto da visita del territorio a livello turistico, sportivo e culturale e la promozione realizzata valorizza Torino a livello nazionale e internazionale” –  ha detto Maurizio Braccialarghe, assessore alla Cultura della Città di Torino.“Sono molto contento di come Turin Marathon sottolinei il connubio tra sport e cultura.  Dobbiamo sempre ricordare che lo sport ha una dimensione sociale, ma anche economica e la Turin Marathon incarna perfettamente questi temi creando attraverso i suoi eventi un impatto economico sulla città” – ha detto Stefano Gallo, assessore allo Sport della Città di Torino.

 

Il Piemonte perde i pezzi: il marchio De Tomaso va ai cinesi per un milione

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“E’ una sconfitta per il sistema torinese e piemontese, perdiamo un marchio importante”, commenta il segretario generale della Fiom, Vittorio De Martino

 

Un milione. E questa volta – anche se di Cina si tratta – marco Polo non c’entra. Anzi, per la precisione un milione e 50 mila euro. Il prestigioso (anche se in crisi nera) marchio De Tomaso è andato alla società cinese Ideal Team Ventures Limited, per la cifra di 1 milione e 50 mila euro. Deluso il presidente della Regione, Sergio Chiamparino: “Quella di oggi non è certo una buona notizia, perché lascia di fatto senza risposte il problema dei lavoratori e del futuro produttivo di questa realtà industriale. Stiamo già organizzando per la prossima settimana un incontro con le associazioni sindacali e l’Unione industriale di Torino per capire se c’è un modo per garantire possibilità di lavoro a quanti degli 800 lavoratori De Tomaso non riescano ad accedere agli ammortizzatori sociali. Vogliamo assolutamente evitare di lasciare le famiglie sul lastrico”

 

“E’ una sconfitta per il sistema torinese e piemontese, perdiamo un marchio importante”, commenta il segretario generale della Fiom Piemonte, Vittorio De Martino, che interpreta la delusione dei lavoratori. In merito alle dichiarazioni rese dal segretario generale della Fiom, Chiamparino ha aggiunto: “Non mi appassiona e credo sia inutile mettersi a cercare responsabilità o a dare lezioni. Invito però De Martino a riflettere attentamente sul ruolo che la sua organizzazione ha avuto nel sostenere dall’inizio l’avventura di Rossignolo” Le offerte presentate al Tribunale per rilevare le attività della storica azienda erano due. Con quella della cinese Ideal anche quella di una cordata italiana Eos che si è fermata a un milione e 40 mila euro. L’Ideal Team Ventures Limited, ha sede legale nelle isole Vergini inglesi e operativa a Hong Kong e produce auto in Cina. La società intende utilizzare il marchio De Tomaso e per farlo è tenuta a versare la cifra con cui si è aggiudicata l’asta entro due giorni.

Gariglio (Pd): "Serve l’aiuto di tutti per il soccorso in Nepal"

Davide-GariglioNEPAL; PIEMONTE; SOLIDARIETA’ REGIONE, TUTTI GRUPPI CHIEDONO STANZAMENTO RISORSE

 

“In Nepal il numero delle vittime del terremoto continua a crescere e raggiunge ormai diverse migliaia di morti, in segno di solidarietà chiediamo che la Regione Piemonte impegni parte delle risorse per le emergenze internazionali per contribuire a prestare i primi soccorsi”. Lo dichiara il capogruppo del Partito democratico Davide Gariglio, primo firmatario dell’ordine del giorno collegato alla legge Finanziaria sostenuto da tutti i gruppi consiliari in Consiglio regionale. “Il Piemonte – prosegue Gariglio – ha una lunga tradizione di solidarietà internazionale e quanto è successo in Nepal non può lasciarci indifferenti. Sappiamo che sui territori duramente colpiti – continua –  è operativo il personale della Protezione civile italiana e del Ministero degli Esteri, la Regione Piemonte deve offrire il massimo impegno a una popolazione che ha perso tutto. Da quanto emerge – conclude Gariglio –  i danni sono ingenti ed è quindi necessaria un’ampia solidarietà internazionale”.

Messer Tulipano dialoga con Expo 2015

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tulipano 175 mila tulipani e narcisi annunciano l’arrivo della primavera nel parco del castello di Pralormo

 

Oltre 75 mila tulipani e narcisi dal 2000 annunciano puntuali l’arrivo della primavera, tutto intorno al castello medievale di Pralormo, nel cuore del Piemonte, nell’ambito della manifestazione intitolata Messer Tulipano, che coinvolge tutto il parco progettato nel XIX secolo dall’architetto di corte Xavier Kurten, artefice dei più importanti giardini delle residenze sabaude con un nuovo piantamento, completamente rinnovato nelle varietà e nel progetto-colore. Per dar vita al personaggio protagonista della manifestazione, venne chiamato da Consolata Pralormo l’artista Antonio Molino che, immerso nell’atmosfera del parco, disegnò il personaggio da lei stessa immaginato: un gentiluomo olandese d’altri tempi, impeccabile, ma sempre disponibile ad indossare un grembiule da giardiniere, appassionato botanico e raffinato melomane, abile fotografo e tenero custode delle creature del bosco. Da quel momento, Messer Tulipano compare ogni primavera nel parco del castello per far fiorire decine di migliaia di tulipani. 

 

Nei grandi prati sono state create aiuole dalle forme morbide e sinuose che “serpeggiano” tra gli alberi secolari, mentre nel sottobosco occhieggiano ciuffi di muscari e di narcisi. Tra le varietà selezionate per la XVI edizione della manifestazione figurano il tulipano nero, tulipani sfrangiati e multiflora, tulipani screziati e alcune delle ultime novità degli ibridatori. Ogni anno la mostra rinnova l’interesse dei visitatori proponendo nuovi allestimenti e esposizioni a tema. Per l’edizione 2015, l’argomento collaterale sarà allineato alle importanti tematiche sviluppate da Expo 2015, dal titolo Nutrire il Pianeta,e l’azienda agricola che circonda il parco sarà coinvolta nell’evento. Si potranno così ammirare anche gli Orti galleggianti. Ispirandosi alle antiche tradizioni Incas e Atzeca, che coltivavano su isole di giunchi degli ortaggi rigogliosi, nutriti dagli elementi presenti nell’acqua intiepidita dal sole, gli architetti paesaggisti Mariolina Monge e Chiara Martini allestiranno nel laghetto settecentesco la “barca delle insalate”, uno spazio insolito per riscoprire colori, forme e varietà inconsuete dell’ortaggio più famoso del mondo, mentre in una grande vasca rettangolare creeranno piccoli orti-giardino galleggianti con vecchie vasche di zinco sospese sull’acqua.

 

Nella serra francese, con l’aiuto di esperti botanici e con la collaborazione del Giardino Botanico Rea, sarà allestita un’esposizione dedicata alle Piante del mondo, dove si potrà ammirare una selezione di specie, autoctone e coltivate, alimentari ed ornamentali, rappresentative dei cinque continenti. Messer Tulipano, gentiluomo olandese d’altri tempi, sempre disponibile ad indossare un grembiule da giardiniere, appassionato botanico che compare ogni primavera a Pralormo per far fiorire i tulipani del parco, si prepara inoltre ad accogliere un illustre ospite: Barbanera. Accanto al castello sarà dunque allestito lo studiolo di Barbanera, il misterioso personaggio, astronomo, astrologo e filosofo, che da quasi tre secoli dispensa nel suo almanacco consigli che, come scrisse Umberto Eco nel 2012, «fanno sentire in armonia con la natura», ma anche un Orto giardino delle quattro stagioni, progettato da Isabella Dalla Ragione, agronoma ed erede di una tradizione familiare che, da generazioni, si dedica al recupero delle antiche varietà fruttifere e, in generale, a progetti per la conservazione della biodiversità. Si potrà godere anche di utili consigli pratici per giardinieri, agricoltori e botanici, tratti dall’immancabile Almanacco di Barbanera

 

Nella sezione Quando la finzione supera la realtà si potranno ammirare straordinari campioni di maestria artigiana: verdure e frutti di cera, marmo, di cartapesta e di vetro, con affascinanti dimostrazioni di un maestro soffiatore. Accanto ad esempi di antiche arti decorative, anche una divertente stampante 3D che darà vita in pochi attimi a frutti perfetti- Nella sezione Vegetable people saranno poi esposte incisioni, stampe e manifesti pubblicitari dal XVII ad oggi, in cui i protagonisti sono frutta, verdura e, in generale, i prodotti della terra e del mare, fonti di nutrimento, ma anche di ispirazione.

 

In utimo la sezione intitolata Cibo da indossare, a cura dello stilista Walter Dang, che inviterà altri stilisti ad esporre le loro opere ispirate alla natura e al cibo, con un intervento speciale dell’hair stylist Franco Curletto. Con la collaborazione di Noberasco, saranno inoltre realizzati accessori, cinture, bijoux, occhiali con noci, nocciole, mandorle, bacche e frutti disidratati coniugando la creatività con l’incredibile varietà di pregiata frutta secca che caratterizza l’azienda ligure. Se, da sempre, la natura è fonte di ispirazione, oggi più che mai la creatività bio-ispirata rappresenta un trend capace di coniugare in sé una stupefacente varietà di forme e colori, e portatore di un messaggio importante di rispetto per l’ambiente: la natura infatti non spreca, non genera rifiuti, utilizza gli scarti come risorse… L’attenzione per i frutti della terra riguarda dunque ciò che mangiamo, ma anche la continua ricerca di nuove fibre e materiali che rispettino l’ambiente e, quindi, la creatività; stilisti e designer, fioristi e gioiellieri hanno trovato nel vegetablestyle l’ispirazione per intere collezioni, arrivando a dar vita a abiti commestibili destinati magari ad essere festosamente mangiati al termine della sfilata. Come sempre, la manifestazione offrirà anche un calendario di iniziative collaterali. Sono, infatti, in programma, ogni fine settimana, degustazioni, conversazioni e laboratori, ma anche animazioni e intrattenimenti per grandi e piccoli.

 

Anche gli appuntamenti riprenderanno l’argomento collaterale della  edizione di quest’anno; così l’11 aprile prossimo Rita Loccisano offrirà un divertente assaggio di Visual Food, trasformando ingredienti di stagione in vere e proprie opere d’arte commestibili, e l’aula culinaria ospiterà lezioni di cucina per imparare tante divertenti ricette a base di insalata. I laboratori Come si gioca col cibo invoglieranno i bambini a assaggiare frutta e verdura, stimolando anche la loro creatività e manualità. Nella zona ludica, trattorini a pedali per i piccoli agricoltori e, a Pasqua e Pasquetta, l’ormai consueta “caccia alle uova Kinder” nel parco, mentre i genitori potranno partecipare alla visita botanica e alla conversazione sulla “Tulipomania”, tenute da Davide Pacifico, botanico esperto di piante bulbose e rizomatose; il 25 aprile in programma l’ Azetario floreale, performance verbo-dramma per scoprire gli affascinanti segreti del mondo dei fiori. 

 Mara Martellotta

 

Messer Tulipano

Castello di Pralormo

Via Umberto I 26, Pralormo (TO)

Tutti i giorni dal 4 Aprile al 3 Maggio 2015

Orario dal lunedì al venerdì 10-18, sabato, domenica e festivi 10-19 Ingresso € 8, € 6,5 per gruppi prenotati e convenzioni (tra cui Abbonamento Torino Musei e Torino+Piemonte Card), € 5,5 per gruppi prenotati infrasettimanali, € 4 bambini da 4 a 12 anni, fino a 4 anni gratuito Gli amici a quattro zampe sono i benvenuti nel parco, al guinzaglio.

Gtt rinnova il sito e mette il semaforo in homepage

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Rinnovate le pagine web (11 milioni di contatti/anno), invariato l’urlwww.gtt.to.it 

 

Facilmente disponibili tutte le informazioni per organizzare il viaggio: calcolo percorsi e orari in tempo reale – Nuova rappresentazione delle linee con mappe dinamiche – In evidenza biglietti, abbonamenti e rivendite – Una funzione “cerca” per agevolare l’utente – Sito responsive per una visualizzazione corretta su tutti i dispositivi (Smartphone, Tablet, pc tradizionali). E’ on line il nuovo sito Internet GTT, un nuovo strumento per la mobilità di torinesi e turisti a pochi giorni dall’inaugurazione dell’Ostensione della Sindone. Si tratta di un importante investimento nella comunicazione web di GTT che ogni anno ha ben 11 milioni di contatti, di cui 4 milioni di visitatori unici, e 38 milioni di pagine visualizzate.

Tutto in home page
“La prima importante novità è la valorizzazione delle informazioni necessarie al viaggio che ora si trovano in primo piano nella nuova home page” afferma Walter Ceresa, Presidente e Amministratore Delegato GTT. “In poco spazio e con pochi click è possibile pianificare e visualizzare qualunque spostamento con metropolitana, tram, bus, le linee SFM gestite da Gtt, mezzi extraurbani. Per ogni percorso scelto vengono visualizzate le linee da utilizzare, i tempi di percorrenza e i prossimi arrivi in fermata in tempo reale. E’ nuova anche la visualizzazione delle linee: cliccando sul numero della linea si apre una mappa dinamica dei percorsi con le indicazioni dei prossimi arrivi in fermata. Sempre dall’home page è possibile conoscere il biglietto o l’abbonamento più utile e conveniente e identificare la rivendita più vicina. Sono informazioni essenziali che ci permettono di essere ancora più vicini all’utenza, in particolare quella giovanile”.

Il “semaforo” sullo stato della rete.
Un’altra importante innovazione per l’utente riguarda la possibilità di conoscere con una prima occhiata la regolarità del servizio, o l’esistenza problemi (interruzioni di linee, deviazioni, forti ritardi), spesso causati da fattori esterni a GTT (manifestazioni in centro, problemi di ordine pubblico, incidenti tra terzi, auto in sosta sui binari, etc…). Tale possibilità è fornita da un “semaforo” verde in situazione normale, che diventa automaticamente rosso nel caso di inserimento di avviso del tipo “ultima ora”. L’informazione consente all’utente di riprogrammare il viaggio e di non aspettare inutilmente in fermata senza avere informazioni specifiche. Si tratta di una metodologia di comunicazione utilizzata ad esempio dalle aziende di Parigi e di Lione.

Grafica
Per rendere più facile la consultazione, ogni argomento è rappresentato da un’icona. Inoltre durante la navigazione nelle pagine interne è sempre presente il menu laterale con le informazioni necessarie al viaggio. Altra novità è rappresentata dal motore di ricerca dei contenuti del sito presente a fianco del logo in alto a destra.

Accessibilità: un sito per tutti
Il sito è stato realizzato con design responsive ed è quindi in grado di adattarsi graficamente in modo automatico al dispositivo con il quale viene visualizzato (tablet, smartphone, pc tradizionali). Sempre in tema di accessibilità, è presente la funzione “alto contrasto” per facilitare la lettura delle persone ipovedenti.In un’ottica di integrazione degli strumenti di comunicazione multimediale, sulla home page del sito sono ben visibili i collegamenti a GTT Mobile, per scaricare l’app, e ai social (le pagine Facebook con 50.000 iscritti e Twitter con 24.000 followers).

I contenuti del sito
L’home page, arricchita con fotografie e icone, presenta nel menu di sinistra tutti i servizi essenziali e gli strumenti di viaggio: linee, orari, mezzi, biglietti e abbonamenti (con il collegamento all’e-commerce GTT, dove è possibile acquistare gli abbonamenti on line), servizi per il turismo e una sezione dedicata a ZTL, parcheggi, car sharing. Nella colonna di destra si trova il link al nuovo form per inviare reclami, segnalazioni o richiesta di informazioni. Ci sono inoltre le informazioni accessorie su servizi specifici (ad esempio l’accessibilità per le persone con disabilità).  La colonna centrale è dedicata alle informazioni e alle promozioni. Qui si trovano gli avvisi e le informazioni di servizio, le variazioni di percorso delle linee e gli avvisi dell’ultima ora sulle perturbazioni della rete (interruzioni, ritardi, deviazioni) con, come si diceva, un “semaforo rosso” per attirare l’attenzione sulla situazione eccezionale. Le promozioni e gli eventi più significativi (ad esempio nuovi biglietti o gli sconti per gli abbonati) vengono pubblicizzati attraverso banner e nel box “Notizie, eventi, informazioni”. Il menu orizzontale in alto è diviso per argomenti principali e da ciascuna voce si ha accesso a sottomenu con voci di dettaglio.  E’ inoltre disponibile una versione in lingua inglese del sito con le principali informazioni (calcolo percorso, linee ed orari, servizi turistici, biglietti e rivendite, etc.) utili soprattutto per i turisti che visitano Torino.

Trasparenza
Il “footer” in basso ospita le normative sulla privacy e la trasparenza e i contenuti di tipo istituzionale: organizzazione aziendale, aree dedicate a fornitori, rivendite e a chi vuole candidarsi a lavorare nell’azienda. Il nuovo sito è stato realizzato da “Ufficio stampa e Comunicazione esterna” GTT insieme a CSI Piemonte.

E' dei bianconeri la bomba carta al derby della Mole?

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I filmati visionati dalla polizia e le voci discordi

 

La visione degli ultimi filmati fa apparire sempre più probabile che la bomba carta esplosa durante il derby allo stadio Olimpico sia stata lanciata dai tifosi bianconeri E’ invece possibile che siano stati gli stessi torinisti a confezionare la bomba carta che ha ferito una decina di persone?. L’ipotesi appare meno probabile. Si era invece diffusa la notizia sul web che non fosse  stata lanciata da tifosi bianconeri, ma che questa sia stata realizzata sul posto dagli stessi granata che poi sono rimasti feriti. I filmati visionati dalla polizia sembravano in un primo tempo fare propendere per questa ipotesi. Il pm Andrea Padalino ha aperto un’inchiesta. Ma il sito Toro.it scriveva già ieri:I video che circolavano nella rete hanno confermato quella che era stata la prima versione dei fatti. A differenza di quanto dichiarato dal pm Padalino, infatti, la bomba carta non era già nella curva Primavera, ma è stata lanciata dal settore ospiti, della Juventus. La conferma arriva dagli organi di Polizia, che hanno visionato accuratamente i filmati. Ciò faciliterà le indagini richieste anche dal Giudice Sportivo, per poter prendere una decisione definitiva in merito alla chiusura, o meno, delle curve o degli stadi per le prossime giornate”.

 

(Foto: il Torinese)

Università, lezioni al via nelle aule sostitutive

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universitàAl Campus Einaudi, in Rettorato, alla Cavallerizza, a Torino Incontra e in diverse scuole

 

Nei locali messi a disposizione dal Comune e in altre sedi (al Campus Einaudi, in Rettorato, alla Cavallerizza, a Torino Incontra e in diverse scuole) ieri sono ricominciate le lezioni per gli studenti delle facoltà umanistiche dell’università, “orfani” di Palazzo Nuovo chiuso per amianto. Lo aveva  annunciato il magnifico rettore, Gianmaria Ajani, durante l’assemblea con studenti e lavoratori. Palazzo Nuovo, nel pieno dell’inchiesta della Procura di Torino, che vede il rettore indagato per omissione dolosa di cautele, resta per ora chiuso. Prima bisognerà metterlo in sicurezza e si riaprirà a giugno o a luglio.

 

(Foto: il Torinese)

E quel giorno Primo Levi abbandonò la letteratura

LEVI PRIMOL’esperienza nel campo di concentramento lo cambiò profondamente soprattutto da un punto di vista psicologico. Dopo essere tornato a Torino ed essersi ripreso fisicamente, cominciò a dedicarsi quasi febbrilmente alla scrittura di un romanzo che testimoniasse la sua terribile esperienza ad Auschwitz; nel 1947 terminò il manoscritto e lo intitolò “Se questo è un uomo”

 

ALLA SCOPERTA DEI NOMI DI VIE E PIAZZE

 

In memoria del 70° anniversario della Liberazione, quest’oggi, nella rubrica dedicata alle vie di Torino ed ai personaggi da cui hanno preso il nome, parleremo di Via Primo Levi. A differenza di quelle nominate in precedenza, questa via non si trova esattamente a Torino ma in una località limitrofa alla città, più precisamente nel Comune di Collegno. Continuazione di via Domenico Cimarosa, via Primo Levi attraversa perpendicolarmente Viale XXIV Maggio; è composta principalmente da condomini e qualche esercizio commerciale.

 

Primo Levi nacque a Torino il 19 luglio 1919. Figlio di Ester Luzzati e Cesare Levi, appartenenti a famiglie di origine ebraiche, egli visse un’infanzia tormentata a causa di alcune incomprensioni con il padre. Nel 1937 si diplomò al Liceo classico Massimo D’Azeglio e si iscrisse al corso di laurea in chimica presso l’Università di Torino.Le leggi razziali, entrate in vigore in Italia l’11 novembre del 1938, avevano introdotto gravi discriminazioni ai danni di cittadini italiani di religione ebraica o anche solamente (come definito dal regime fascista) di “razza ebraica”. Tali leggi razziali ad esempio impedivano la possibilità agli ebrei di iscriversi all’Università, ma consentivano a coloro che erano già iscritti e che stavano già frequentando gli studi, di poterli portare a termine; Levi, che era in regola con gli esami, nel 1941 riuscì a laurearsi con lode (il suo diploma di laurea riportò la precisazione di “razza ebraica”).

 

Poco tempo dopo la laurea, suo padre si ammalò di tumore e le conseguenti difficoltà economiche unite alla sempre più difficile situazione dovuta alle leggi razziali, resero davvero complicata e ardua la ricerca di un lavoro. Venne assunto da un impresa in maniera “non in regola”, con il compito  di trovare un metodo economicamente conveniente per estrarre le tracce di nichel contenute nel materiale di scarto di una cava d’amianto; a questo periodo risalgono i primi scritti letterari che verranno pubblicati molti anni dopo all’interno della raccolta “Il Sistema Periodico”. Nel 1942 si trasferì a Milano dove, dopo essere venuto in contatto con alcuni ambienti antifascisti militanti, entrò a far parte del Partito d’Azione clandestino.

 

Dopo l’8 settembre 1943 (armistizio di Cassibile), si rifugiò in montagna e si unì a un nucleo di partigiani operante in Val d’Aosta, ma il 13 dicembre venne arrestato dalla milizia fascista; durante l’interrogatorio preferì dichiararsi ebreo piuttosto che partigiano e per questo venne spedito nel campo di prigionia e concentramento di Fossoli (Emilia-Romagna). Il 22 febbraio 1944 Primo Levi e altre 650 persone ebree, vennero destinati al campo di sterminio di Auschwitz in Polonia: Levi fu registrato con il numero 174.517 e fu subito trasferito al campo di Buna-Monowitz, allora conosciuto comeAuschwitz III, dove rimase fino alla liberazione da parte dell’Armata Rossa, avvenuta il 27 gennaio 1945. Levi attribuì la propria sopravvivenza ad una serie di incontri e di coincidenze fortunate, come ad esempio l’incontro con Lorenzo Perrone (civile occupato come muratore), il quale nonostante il grande rischio personale, riuscì a fargli avere regolarmente del cibo. Altro evento rilevante fu il suo reclutamento come chimico(verso la fine del 1944) presso la Bruna, una fabbrica per la produzione di gomma sintetica; qui Levi ebbe la possibilità di svolgere mansioni meno faticose e di barattare del materiale in cambio di cibo. Probabilmente però, l’evento che gli salvò definitivamente la vita, fu il suo ricovero nel gennaio del 1945 dopo aver contratto la scarlattina. Poco prima della liberazione da parte dell’Armata Rossa, Levi si ammalò di scarlattina e venne ricoverato nel Ka-Be (infermeria del campo), scampando così miracolosamente alla marcia di evacuazione da Auschwitz (definita anche la marcia della morte, comprese lo spostamento forzato di circa 80.000 prigionieri da Auschwitz a lager interni alla Germania: durante l’estenuante marcia morirono più di 15.000 persone).

 

L’esperienza nel campo di concentramento lo cambiò profondamente soprattutto da un punto di vista psicologico. Dopo essere tornato a Torino ed essersi ripreso fisicamente, cominciò a dedicarsi quasi febbrilmente alla scrittura di un romanzo che testimoniasse la sua terribile esperienza ad Auschwitz; nel 1947 terminò il manoscritto e lo intitolò “Se questo è un uomo”. L’opera, nonostante fosse uno dei primi memoriali di deportati ebrei nei campi di sterminio nazisti, non ebbe un grosso successo di vendita; Levi abbandonò il mondo della letteratura e si dedicò alla professione di chimico, trovando lavoro presso una ditta di vernici a Settimo Torinese. Nel 1956 però, a una mostra sulla deportazione a Torino, incontrò uno straordinario riscontro di pubblico e dopo aver così ripreso fiducia nei propri mezzi espressivi, ripropose “Se questo è un uomo ad Einaudi, che decise di pubblicarlo;questa nuova edizione incontrò un successo immediato.

 

In seguito, incoraggiato dal successo internazionale del suo libro, nel 1962 incominciò a lavorare a un nuovo romanzo sul viaggio di ritorno da Auschwitz; questo romanzo venne intitolato “La tregua” e, un anno dopo, vinse la prima edizione del Premio Campiello.Nel 1975 decise di andare in pensione e di dedicarsi completamente all’attività di scrittore: nello stesso anno uscì “ Il Sistema Periodo” ed in seguito numerosi altri romanzi come “La chiave a stella” che nel 1978 vinse il Premio Strega.L’11 aprile del 1987 venne trovato morto alla base della tromba delle scale della propria casa di Torino in corso re Umberto 75. Data la difficile situazione psicologica ed emotiva in cui si trovava a causa del terribile ricordo della detenzione ad Auschwitz, rimane il dubbio ancora oggi, se la caduta, che ne ha provocato la morte, sia dovuta a cause accidentali o se sia stato un suicidio.

 

Simona Pili Stella