redazione il torinese

Quante peripezie, dieci anni fa! Ma la Fondazione Merz divenne realtà

merz beatricemerz igloo toIl primo lavoro fu di pulire dalle macerie e masserizie presenti. Accampati si rifugiavano non italiani entrati da clandestini. Vivevano da barboni. E tragicamente toccante un’intera famiglia con tre figli sotto i 10 anni. Tra una lacrima e l’altra  desideravi una civile sistemazione per questi “disperati”. Altri tempi e questa sistemazione venne trovata

 

Ciao Bea.

 

Così sono passati 10 anni dalla inaugurazione della Fondazione da te voluta, fondata e gestita.Io ho avuto la fortuna d’essere nel cda. A malincuore (per altri incarichi ) ho dovuto dimettermi. Nel ricordo di quello che è stato, nell’essere stato, spero utile gregario, nel realizzare questa area espositiva. credo che mi scuserai se desidero parlare sopratutto di te. Della tua dolce e sottile determinazione. Non ti ho mai sentita “alzare la voce”. Mai perdere il controllo. sono tanti i ricordi. Uno per tutti. La Fondazione ha fatto domanda per contributi europei per la riqualificazione dell’ex centralina Elettrica Lancia. Si poteva inoltrare la domanda via telematica. tentammo di inoltrare la pratica non riuscendoci. Al secondo giorno di tentativi vani decidemmo di presentarci direttamente agli uffici regionali. Al protocollo dell’assessorato chiedemmo perché risultava impossibile. Semplice: funziona fino alle 11. Ed è intasato.

 

Potere dell’ottusità della burocrazia. Poi non venimmo finanziati. Primo ed unico in graduatoria un vecchio albergo di Ceresole. Non si mai capito come mai, ed in compenso qui fondi andarono in perenzione e l’albergo mai ristrutturato. Ottenemmo comunque un altro finanziamento. In ciò fu “politicamente ” sensibile l’assessore Gilberto Pichetto. Il primo lavoro fu di pulire dalle macerie e masserizie presenti. Accampati si rifugiavano non italiani entrati da clandestini. Vivevano da barboni. E tragicamente toccante un’intera famiglia con tre figli sotto i 10 anni. Tra una lacrima e l’altra  desideravi una civile sistemazione per questi “disperati”. Altri tempi e questa sistemazione venne trovata. Dal passante Ferroviario con Igloo di Mario Merz, alla Ristrutturazione e riqualificazione dell’area espositiva della Fonazione Merz Torino si candidava ad essere anche città di Cultura. Reso possibile anche dal tuo, (nostro) lavoro. Reso possibile dalla tua caparbietà Grazie Beatrice Merz.

 

Patrizio Tosetto

Don Bosco tra fede e dolcezza (del gelato)

donbosco

Progetto Gelato, ovvero corsi per artigiani gelatieri da integrare nel percorso didattico esistente nei Centri di formazione CIOFS – FP, di Don Bosco network, sia in Italia che nel mondo, con l’obiettivo di fare diventare il gelato artigianale italiano motore di sviluppo e di occupazione

 

Ad Expo 2015 ci sarà anche un importante pezzo di Piemonte, di Torino (e di mondo) con la Casa Don Bosco, perché San Giovanni Bosco era un Santo piemontese, che ha operato in Piemonte, che ha trascorso grande parte della sua vita a Torino e che ha dato il via ad una presenza, quella salesiana, che è ormai in tutto il mondo. Il tema dell’Expo milanese, inaugurata il 1 maggio, “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, ha forte attinenza con la missione salesiana, che vi legge anche una proposta ed un impegno per l’azione educativa nei confronti delle nuove generazioni. L’associazione CIOFS – FP che si propone di continuare lo sguardo di Don Bosco sulla realtà, in particolare del mondo del lavoro, ha focalizzato la sua attenzione sui giovani e sulle giovani donne, considerati il fulcro della società, di ogni Paese, dell’Umanità. Dunque “Educare i giovani, energia per la vita” perché siano gli operatori CIOFS – FP sono convinti che l’energia di futuro, il migliore investimento per il domani, sono proprio i giovani. Di qui è nato il Progetto Gelato, ovvero corsi per artigiani gelatieri da integrare nel percorso didattico esistente nei Centri di formazione CIOFS – FP, di Don Bosco network, sia in Italia che nel mondo, con l’obiettivo di fare diventare il gelato artigianale italiano motore di sviluppo e di occupazione ovunque. Per questo il primo grande appuntamento con il Progetto Gelato si terrà ad Expo 2015 di Milano nella Casa Don  Bosco il 17, 18 e 19 maggio prossimi e prevede presentazioni dal vivo e multimediali, degustazioni di gelato preparato “live” da allievi ed insegnanti, in particolare con la presenza del Centro di formazione Ciofs Fp di Casale Monferrato “Eusebia Palomino”.

Massimo Iaretti

Statuto rinnovato per le Terre del Chiusella

PARELLA

Con il nuovo assetto, che amplia la base democratica della partecipazione dei consiglieri ci saranno i quattro sindaci e due rappresentanti per Comune, uno espressione delle maggioranze ed uno delle minoranze

 

In quello che è stato, probabilmente, il suo ultimo Consiglio dell’Unione dei Comuni delle Terre del Chiusella da presidente Roberto Comitini, primo cittadino di Parella sino al 31 maggio (pur potendo presentarsi per un terzo mandato  sarà in lista soltanto come consigliere comunale) ha voluto portare in approvazione un documento importante. Si tratta dell’adeguamento dello Statuto, che era stato licenziato al momento della nascita dell’Unione, alle nuove disposizioni portate dalla cosiddetta legge “Del Rio” che dallo scorso anno ha avviato il processo delle Città Metropolitane e messo i puntini sulle i degli assetti in materia di gestioni associate di enti locali. Il nuovo Statuto, oltre a semplificare alcuni passaggio, rivede in particolare la composizione del consiglio che sino a ieri era composto da otto componenti, i sindaci dei Comuni aderenti, Parella, Colleretto Giacosa, Quagliuzzo e Strambinello oltre ai rappresentati delle minoranze (in particolare il Gruppo Pedanea con Ernesto Barlese di Quagliuzzo e Piermassimo Guarnero di Parella, mentre il consigliere di Colleretto Giacosa fa vita a parte). Con il nuovo assetto, che amplia la base democratica della partecipazione dei consiglieri ci saranno i quattro sindaci e due rappresentanti per Comune, uno espressione delle maggioranze ed uno delle minoranze.

Massimo Iaretti

 

Il "fantoccio" Matteo convitato di pietra al Primo Maggio torinese

PRIMO MAGGIO 4

PRIMO MAGGIO 1PRIMO MAGGIO 3PRIMO MAGIO 5primo maggio 12primo maggio 23primo maggio 25primo maggio 233“Tutti uniti sui temi del lavoro” hanno detto in coro i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil che vogliono guardare al futuro.  Un futuro sottolineato durante il corteo dalle note dell’Internazionale, di Bella Ciao e dalla voce di una brava vocalist che inneggiava al Che Guevara

 

Ora che il quotidiano fondato da Antonio Gramsci è stato cancellato dalla storia e dai debiti, alla festa dei lavoratori c’è solo lo stand del Manifesto, accanto al gazebo che vende bandiere con falce e martello e a quello dei radicali. Ma loro sono dappertutto, si sa. Sotto al Cavallo di bronzo, ad attendere  il corteo proveniente da piazza Vittorio, non bivaccano solo retroguardie nostalgiche.

 

Tanti anche i turisti, un po’ incuriositi e divertiti dal ritmo della banda della polizia municipale che accompagna il serpentone di bandiere rosse. D’accordo, loro sono lì per caso, in cerca di monumenti del passato, ma contribuiscono a dare colore alla piazza. La sfilata è aperta dall’Anpi, poi le organizzazioni sindacali e le forze politiche (da registrare qualche spintone agli esponenti Pd da parte dei “compagni che sbagliano” dei centri sociali). “Presidente Renzi, guardi questa piazza! Noi ci siamo e siamo qui! E la sua campagna mediatica, insofferente verso il sindacato, non ci seppellirà!”, tuona dal palco il segretario della Cisl Domenico Lo Bianco, cui quest’anno tocca l’onore dell’orazione ufficiale anche a nome di Cgil e Uil.

 

“Perchè noi siamo carne viva. Cuori che pulsano. Teste pensanti. Uomini e donne che meritano rispetto, attenzione, considerazione”. Come dargli torto: la crisi sotto la Mole è ancora nera e pesante. “Non possiamo scordarci che nella nostra città, il 7% della popolazione vive in condizioni di povertà assoluta – continua –  non possiamo dimenticare che a Torino, nel 2014, più di 11.000 famiglie si sono rivolte per la prima volta ai Servizi Sociali della città e che oltre 4.000 famiglie sono state sfrattate”. A sottolineare le parole del sindacalista sono le piroette che i componenti del Collettivo Primo Maggio fanno fare, servendosi di un telo da pompieri, ad un fantoccio in gommapiuma del premier, a grandezza più che naturale. (Foto n. 4). Al presidente del Consiglio, che era ad inaugurare l’Expo milanese saranno fischiate le orecchie. Gli è toccato fare da protagonista in contumacia. Una sorta di convitato di pietra, assente, ma che aleggia e incombe.

 

I sindacati alla vigilia delle manifestazione avevano lanciato una frecciata a quella parte del Pd rappresentata dal senatore Stefano Esposito, che aveva paventato possibili allarmi legati a disordini degli antagonisti in occasione del corteo del Primo maggio: “La festa dei lavoratori non deve essere una passerella politica per nessuno”.Incidenti non ce ne sono stati, il grosso degli antagonisti era a Milano per l’Expo.  La ricorrenza, nelle intenzioni della “Triplice” è stata collegata ai 70 anni della Resistenza, un modo, secondo Cgil-Cisl-Uil per “riaffermare il legame tra democrazia e lavoro”.

 

Con lo scenario di crisi che Torino sta attraversando (simbolo della situazione il marchio storico De Tomaso acquistato dai cinesi) è stata un’altra festa del lavoro all’insegna della mestizia. I partecipanti al corteo nelle vie del centro di Torino hanno portato al collo un foulard tricolore con la scritta ‘Liberi e resistenti sempre”.  “Tutti uniti sui temi del lavoro”, hanno detto in coro i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, che vogliono guardare al futuro.  Un futuro sottolineato durante il corteo dalle note dell’Internazionale, di Bella Ciao e dalla voce di una brava vocalist che inneggiava al Che Guevara.

 

CB

 

(Fotoservizio: il Torinese)

WalkinVarenne da record con 1000 camminatori

VARENNELa camminata è stata un preludio alla Mezza Maratona di Varenne che si svolgerà domenica 3 maggio

 

Il cielo plumbeo non ha scoraggiato i camminatori. A Vigone ci sono state oltre 1000 presenze alla WalkinVarenne, camminata di 8,5 km. che si è snodata nella campagna, tra le scuderie dei trottatori più veloci al mondo. L’elevato numero non ha intimorito la Vigonechecorre, organizzatrice dell’evento, che ha saputo gestire la situazione.La camminata è stata un preludio alla Mezza Maratona di Varenne che si svolgerà domenica 3 maggio e potrà contare su oltre 1000 iscritti. Tante famiglie con bambini e passeggini al seguito hanno partecipato alla manifestazione e sono stati premiati anche i  baby camminatori, EleonoraFaure di soli 3 mesi e Leonardo Guidi di 15 mesi. Si sono registrate le presenze di numerosi amici a 4 zampe, in particolare golden retriever, che si sono trovati a loro agio sul percorso che ha attraversato gli allevamenti del Grifone e la cascina Barutella.Il gruppo più numeroso è risultato il JumpinFit di Vigone, che con i suoi 89 iscritti si è portato a casa un cesto gastronomico.All’arrivo un ricco ristoro ha salutato i partecipanti, che hanno reso la manifestazione allegra e sicuramente la più importante in Piemonte, per numero di camminatori.           

Antonino Iaria (M5S): "Rocco Florio, il lama del Pd"

LamaRiceviamo e pubblichiamo

 

Durante il corteo del 1° maggio Antonino Iaria, consigliere M5S della Circoscrizione 5, si è rivolto al Presidente della circoscrizione Rocco Florio del PD, gridando “DIMISSIONI” e lui, di tutta risposta gli ha sputato in faccia. Il Presidente, indagato nell’inchiesta sulle giunte fantasma per i gettoni di presenza, si è macchiato di un gesto indegno oltre che inaccettabile, soprattutto per chi ricopre un ruolo istituzionale come il suo. Per coronare la gloriosa giornata, il consigliere comunale del PD Luca Cassiani ha commentato su facebook: “Ha fatto bene” Due animali della democrazia.

 

Antonino Iaria

consigliere di circoscrizione 5 del Movimento 5 Stelle

Aumenta l'utile di Fca che conferma il target 2015 e consegna 5 milioni di veicoli

fiat fca500x fiatlingoto fiatmarchionne manifestoLa nuova Ferrari 488 e la Fiat 500X con l’innovativo cambio automatico a doppia frizione hanno fatto il loro debutto a marzo al Salone dell’Auto di Ginevra

 

 (Foto: il Torinese)

Il gruppo automobilistico Fca conferma i target per l’anno 2015: consegne tra 4,8 e 5 milioni di veicoli, ricavi di circa 108 miliardi di euro. Tra i nuovi prodotti lanciati durante il trimestre, spiega Fca in un comunicato “si segnalano il Ram ProMaster City, veicolo commerciale compatto derivato dalla quarta generazione del Fiat Doblò, e la nuova Fiat 500X, che è stata lanciata in Italia con una serie di eventi in anticipazione del lancio organizzati in 16 altri paesi”. Inoltre, l’Alfa Romeo 4C Spider e due nuovi modelli del marchio Ram, il Rebel e il Laramie Limited, sono stati presentati a gennaio al Salone dell’Auto di Detroit, mentre la nuova Ferrari 488 e la Fiat 500X con l’innovativo cambio automatico a doppia frizione hanno fatto il loro debutto a marzo al Salone dell’Auto di Ginevra.

 

Nel trimestre è iniziata la commercializzazione in NAFTA della nuova Jeep Renegade, la prima Small SUV del marchio, che è stata inclusa tra le “10 Favorite New-for-2015 cars” di Kelley Blue Book e tra le “10 Best Interiors” del 2015 da Ward’s. Inoltre, in occasione del Salone dell’Auto di Ginevra, Car Design News ha eletto la Maserati Alfieri “Concept Car of the Year“, mentre le tecnologie Magneti Marelli (lighting, powertrain e sistemi elettronici) equipaggiano cinque delle sette finaliste del prestigioso riconoscimento “Car of the Year 2015”.

 

Ma ecco i dati principali nel dettaglio:

 

  •  I veicoli consegnati a livello globale sono stati 1,1 milioni, in calo del 2% rispetto al primo trimestre 2014 con una forte performance in NAFTA e un mercato in calo in LATAM. Continua il buon andamento del marchio Jeep, con le consegne a livello globale in aumento dell’11% e le vendite in crescita del 22%.
  •  I ricavi sono in progresso del 19% a 26,4 miliardi di euro (+4% a paritàdi cambi di conversione).
  •  L’Adjusted EBIT si è attestato a 800 milioni di euro, in crescita di 145 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2014, con tutti i settori in utile ad eccezione di LATAM. L’impatto favorevole della variazione dei cambi di conversione è stato compensato da effetti negativi a livello di transazioni.
  •  L’utile netto è stato pari a 92 milioni di euro, con un aumento di 265 milioni di euro rispetto alla perdita di  173 milioni di euro del primo trimestre 2014.
  •  L’indebitamento netto industriale èpari a 8,6 miliardi di euro, in crescita di 0,9 miliardi di euro rispetto al 31dicembre 2014 per effetto del timing degli investimenti e della normale stagionalità del capitale di funzionamento. La liquidità disponibile rimane forte a 25,2 miliardi di euro.

     

 

 

 

 

 

Il giudice sportivo: "La curva bianconera chiude per due turni"

juve stadium

juve stadiumLa Juventus: “In assenza del responsabile materiale si punisce, oltremodo, il responsabile, o peggio il presunto responsabile, oggettivo”

 

Il giudice sportivo della serie A ha deciso: si chiude per due turni la curva Sud dello Stadium della Juventus, dopo lo scoppio della famigerata bomba carta nel settore dei tifosi Granata durante il derby della Mole. La Juve sarà così costretta agiocare senza il sostegno dei suoi supporters contro il Cagliari e il Napoli. Ma la società bianconera è contrariata: “Si notano enormi incongruenze nella decisione del giudice sportivo”, così la Juventus che ribadisce la “ferma condanna di ogni gesto di violenza”. La società annuncia l’intenzione di fare ricorso. Il sito web bianconere scrive:  “In assenza del responsabile materiale si punisce, oltremodo, il responsabile, o peggio il presunto responsabile, oggettivo”.

 

(Foto: il Torinese)

Tra Granata e Rosanero una partita pirotecnica

TORO PALERMOPALERMO TORINO 2-2

 

Bellissima partita al Barbera di Palermo. Il Toro affronta i rosanero di Iachini in una partita che si rivela pirotecnica. Il Palermo parte subito forte e al 10′ si porta in vantaggio, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, con Vitiello. Dopo il gol rosanero il i granata si svegliano e al 13′ pareggiano con Bruno Peres che si mette nella traiettoria di un tiro sbagliato di Quagliarella e trafigge Sorrentino, 1-1. La squadra di Iachini non ci sta e al 26′ si porta nuovamente in vantaggio con Rigoni il quale è bravo a inserirsi in area su un bel cross di Lazaar e bucare Padelli di testa. Settimo goal stagionale per il centrocampista del Palermo. I Siculi poco dopo sfiorano nuovamente il goal su calcio d’angolo, ma Andelkovic centra la traversa. Nel secondo tempo i ragazzi di Ventura cambiano ritmo e, a differenza del primo tempo, prendono in mano il gioco. Decisivi, per questo cambio di approccio, gli ingressi di El Kaddouri e Maxi Lopez. I due si rendono inoltre protagonisti del pareggio granata. El Kaddouri mette dalla trequarti un cross perfetto per l’argentino che davanti al portiere è freddo e appoggia la palla in fondo alla rete. Entrambe le sqadre però, anche se per motivi differenti, vogliono i tre punti. I rosaneri sono i primi a sfiorare il vantaggio, ma Dybala non sfrutta un cross perfetto di Jajalo che lo aveva messo da solo davanti alla porta e si mangia il goal del vantaggio. Vantaggio che all’87’ trova il Toro con la doppietta di Maxi Lopez, ma l’arbitro clamorosamente lo annulla per una lievissima spinta dell’argentino su Gonzales. La partita, con grande rammarico per i granata, si conclude sul 2-2. Ora la squadra di Ventura si trova a -2 dal Genoa sesto e la settimana prossima, dopo la commemorazione del Grande Torino a Superga il 4 maggio, i granata avranno una buona occasione per accorciare le distanze giocando in casa contro l’Empoli.

 

Filippo Burdese

Finanziaria, Chiamparino: "Conti a posto". Pichetto: "Brutta e senz'anima"

chiamp consigliopichettoIl Governatore: “Chiudere le pendenze con il passato e mettere a posto i conti, anche quelli pregressi e fuori bilancio, non è cosa da poco”

 

Con 29 voti favorevoli e 15 contrari, l’aula di Palazzo Lascaris ha approvato la Legge Finanziaria 2015. Secondo la maggioranza il documento “punta sui fondi europei per restituire ossigeno al sistema produttivo”. Tra i punti chiave il piano di alienazione del patrimonio immobiliare e il recupero dell’evasione fiscale sul bollo auto. E’ inoltre prevista la chiusura dei debiti pregressi del trasporto pubblico locale e dei debiti fuori bilancio.

 

Soddisfatto il presidente Sergio Chiamparino: “Nella Finanziaria siamo riusciti a coniugare il necessario rigore dei conti a favore dell’istituzione con quella sensibilità che non ha ridotto tutto a una mera discussione contabile. Da martedì, con la discussione del bilancio, daremo risposte su questioni importanti come il trasporto pubblico locale, la cultura e altri settori nevralgici per il Piemonte. Chiudere le pendenze con il passato e mettere a posto i conti, anche quelli pregressi e fuori bilancio, non è cosa da poco”.

 

“Quella approvata oggi dalla Giunta Chiamparino è una legge finanziaria ‘brutta e senza anima’. Si trattava del primo atto di indirizzo politico ed economico per il centrosinistra: il Piemonte ne esce come una barca alla deriva”. A sostenerlo il capogruppo di Forza Italia Gilberto Pichetto. “Tolto il piano di risanamento dei conti regionali che praticamente è identico a quanto già deciso dalla giunta di  centrodestra precedente – spiega l’esponente azzurro – il centrosinistra ha scelto di abdicare al proprio ruolo di governo. Gli assessori, che si erano sottratti in commissione al confronto sulle azioni che hanno intenzione di avviare quest’anno per il rilancio della regione, si sono ripetuti anche in Consiglio dimostrando, non solo che non hanno il coraggio di affrontare un confronto serio e trasparente ma che manca anche una visione complessiva e strategica per il Piemonte. L’unico punto nel quale la maggioranza ha dimostrato fantasia è nella tassazione punitiva: basti pensare al tentativo di salassare il comparto estrattivo, con il conseguente aumento dei costi per tutto il comparto dell’edilizia che solo la nostra tempestiva azione di disturbo ha bloccato”.