redazione il torinese

Ruba 36 flaconi di shampoo ma il commesso lo insegue

Con le braccia piene di flaconi di shampoo, nello specifico sei confezioni da sei bottiglie ciascuna, non poteva passare inosservato qualora avesse abbandonato il locale senza pagare, eppure ci ha provato, ma quando ha notato che un dipendente lo stava inseguendo ha buttato a terra tutte le confezioni e si è dato alla fuga raggiungendo l’esterno del centro commerciale dove spintonava a minacciava l’uomo che lo stava tallonando. Gli agenti della Squadra Volante di Torino, giunti immediatamente in largo Giachino, hanno arrestato il 43enne per tentata rapina e denunciato all’Autorità Giudiziaria per resistenza a Pubblico Ufficiale. Lo straniero, con diversi precedenti di Polizia, ha minacciato anche gli operatori ed ha tentato più volte di fronteggiarli.
 
 

Commercianti in piazza per dire "No" alla Ztl

Per dire “No” alla nuova Ztl i rappresentanti di Ascom, Confesercenti e del comitato Torino in Movimento erano presenti numerosi, dalle 19,  in piazza Palazzo di Città. Diversi anche gli esponenti politici dei partiti d’opposizione. La sindaca Chiara Appendino e l’assessore Alberto Sacco, giunti in Comune, sono stati fischiati e accolti da richieste di dimissioni partite dai manifestanti. Sui cartelli gli slogan: “Giù le mani dal centro”, “Non spegnete la città”  e “Torino tradita dalla Ztl”.
 
CV
(foto CV – Il Torinese)

Sport a Torino: il calcio è vivace, il basket in crisi

Non sono un tifoso della Juve. Anzi, non sono proprio un tifoso. Forse  lo sono stato in gioventù, ma non di sport. Si sa che quando si è giovani si vedono le cose da giovani e le passioni molte volte prendono il posto della ragione. Il poeta scrive che quando si è giovani si è stupidi davvero. Poi la maturità, o comunque la volontà di metterla sempre  sul piano razionale. Avrà ragione chi sostiene che non si cambia. Ma almeno si smussano gli angoli del proprio carattere nella consapevolezza che il possibile futuro stia anche nella presente calma.  Lentamente si capisce quali sono le cose importanti e quelle prive di importanza. Insomma, non si é tifosi né tanto meno partigiani. Un preambolo per dire che sono contento della vittoria in rimonta della Juve.  Sono contento come torinese ed invoco il perdono dei pur numerosi amici tifosi del Torino. Che poi, precisando, sono contento pure se il Toro conquista un posto per l’Europa.  Tutta visibilità per la nostra città.  Chi continua a darci delle preoccupazioni è il Basket . Il Gruppo Leonis ha declinato l’ invito di Forni di comprare Auxilium.  Visti nel dettaglio i conti, non ne vale la pena. Pagati altri mesi di arretrato sempre dal nostro Forni si riaffaccia la cordata torinese. Sembra coordinata da Terzolo che sicuramente non è una new entry.  Anni fa ha lasciato il passo a Forni chiamato da lui che non ce la faceva ad andare avanti. Le cose cambiano così. Terzolo trova o troverà imprenditori che sborseranno in un anno e mezzo oltre 6 milioni di euro. Forse i miracoli esistono e l’interlocutore in Auxilium  diventa Massimo Feira. Le speranze sono dure a morire, ma  ad essere sempre ottimisti si rischia di diventare velleitari.  Qui si passa da annunci che poi regolarmente non si realizzano.  Coinvolgendo anche la Città  in questa crisi di credibilità . Sembra proprio che un avverso destino si stia accanendo sul basket nostrano.  I fasti del passato sono lontani. Quando addirittura Palmiro Togliatti era tifoso della Juve o il milanesissimo Bettino Craxi tifoso del Torino, talmente tifoso che impose la candidatura e relativa elezione al parlamento di Borsano presidente del Torino calcio. Anni in cui la città contava  indubbiamente anche molto. Nostalgia, tanta. Questo fine settimana un ko tecnico, lo sport torinese al tappeto. Torino che perde, Juve che  perde. Ma per loro qualche speranza c’ è ancora. Per i bianconeri  la certezza dello scudetto.  Per il Toro un posto tra le grandi del campionato. Dove oramai non c’ è speranza è per il basket torinese targato Fiat. La squadra ha perso ancora in campo.  E  giungono gli appelli di Massimo Feira ad una cordata torinese per salvare il salvabile. Speriamo di riuscire a sconfiggere il declino.
Patrizio Tosetto

Giornata Mondiale del Servizio Sociale

19 marzo, Promuovere le relazioni umane. Il punto di vista del servizio sociale anti-oppressivo
Rosina (presidente Ordine Assistenti sociali del Piemonte): “Ci distanziamo nettamente da dinamiche sociali, culturali ed economiche che creano povertà, emarginazione, disuguaglianza. Ciascuno di noi è oppresso quando i diritti non sono riconosciuti”

 
19 marzo, Torino. Al  Teatro Nuovo si celebrerà la Giornata Mondiale del Servizio Sociale 2019, promossa dalle organizzazioni internazionali ed individuata nel terzo martedì di marzo di ogni anno. Il titolo di quest’anno è “Promuovere l’importanza delle relazioni umane” e nella giornata si vuole porre l’attenzione sulla necessità di ulteriori azioni a salvaguardia di modelli relazionali sereni e consapevoli. Il Consiglio dell’Ordine degli assistenti sociali del Piemonte ha organizzato l’importante iniziativa in collaborazione e con la partecipazione dell’Università degli Studi di Torino, dell’Università del Piemonte Orientale, con il patrocinio della Società italiana di Servizio Sociale (SOCISS) e del Consiglio Nazionale Ordine Assistenti Sociali che parteciperà all’evento torinese con un rappresentante. Il programma individuato per la celebrazione della giornata nella nostra Regione prevede un approfondimento in prospettiva interdisciplinare sui temi del servizio sociale anti-oppressivo: gli assistenti sociali piemontesi ritengono non rinviabile, in un’epoca caratterizzata da deficit democratico, la riflessione sulle strategie – in atto e in divenire – utili a dare voce agli oppressi. Forniranno chiavi di lettura teoriche e metteranno in luce questioni aperte relatori esperti: Elena Allegri (docente di Sociologia e Servizio Sociale – Università del Piemonte Orientale), Norma De Piccoli (docente di psicologia sociale e psicologia di comunità – Università degli Studi di Torino), Irene Dionisio (direttrice Lovers Film Festival, regista), Barbara Fantino (responsabile area disabili, Unione Net Settimo), Elisa Fornero (assistente sociale del Progetto Neutravel), Laura Ghedini (assistente sociale CSSV), Gioacchino Orlando (assistente sociale – associazione Quore), Daniela Ostano (assistente sociale ASL Città di Torino), Claudio Pedrelli (Consiglio nazionale Assistenti sociali), Cristiana Pregno (assistente sociale), Luca Romano (assistente sociale e Presidente OOP Piemonte AsProc), Federico Sabatini (docente di linguistica inglese – Università degli Studi di Torino), Francesca Zaltron (docente di Sociologia dei processi di integrazione sociale – Università del Piemonte Orientale). Le università saranno inoltre presenti con Roberto Albano (presidente CdS Servizio Sociale – Università degli Studi di Torino) e Anna Rosa Favretto (presidente CdS Servizio Sociale e Politiche sociali – Università del Piemonte Orientale). La Regione Piemonte sarà presente attraverso la voce di Monica Cerutti (assessora ai Diritti) e Augusto Ferrari (assessore alle Politiche Sociali). Prima delle conclusioni, a cura del Consiglio nazionale e del Consiglio regionale, sarà messo in scena lo spettacolo teatrale “Figlie dell’epoca – Storie di (alcune) donne della grande guerra“, con l’attrice Roberta Bigiarelli.
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Barbara Rosina (Presidente Ordine Assistente sociale Piemonte) precisa il senso dell’iniziativa: «Gli oppressi sono tutti coloro che si sentono privati della libertà di essere chi sono, si sentono sopraffatti, messi a tacere, non riconosciuti, vittime di soprusi, che sono privi – o privati – di diritti riconosciuti. Il 19 marzo si parlerà di bambini, membri della comunità LGBTQI, persone con disabilità, persone con una malattia, per proporre solo alcuni tra gli esempi possibili. Interessante la sollecitazione della professoressa De Piccoli, quando afferma che “siamo dinnanzi ad una contrazione dell’io personale e anche professionale”. Si rifletterà su quanto i ruoli sociali e professionali possano risultare schiacciati da una imperante burocratizzazione delle istituzioni e organizzazioni, da una legislazione e una normativa che rischiano di ridurre le professioni a meri esecutori di protocolli standardizzati, da un sentire collettivo che sembra escludere l’altro nelle sue caratteristiche e peculiarità. Siamo quindi tutti potenziali vittime dell’oppressione. Cosa fare quindi?».
«Dobbiamo assumerci alcuni obblighi, anche di carattere etico, – dichiara Rosina – per essere cittadini consapevoli e professionisti competenti. Innanzitutto per contribuire a contrastare i fenomeni di apatia e disaffezione alla politica e alle istituzioni dando sostegno e linfa a movimenti sociali di protesta, quali quello femminista, ambientale e pacifista. Non bisogna concorrere, neanche inconsapevolmente, a supportare dinamiche sociali, culturali ed economiche che creano povertà, emarginazione, disuguaglianza. Occorre riconoscere che la relazionalità non può essere reputata opzionale o poco importante, e riflettere su come viene agito il potere nelle relazioni di aiuto».
«Gli assistenti sociali – conclude Rosina – sono continuamente impegnati, all’interno delle proprie organizzazioni, in un’attività di sensibilizzazione sul significato del tempo: dobbiamo ristabilire il senso ed il valore del tempo dell’ascolto e dell’accoglienza. In assenza del giusto tempo, del riconoscimento delle competenze, si rischia di sostituirsi alle persone, depotenziando le loro capacità e riducendo l’autodeterminazione e, quindi, agendo in ottica oppressiva».

Criteria Nazionali Giovanili, l'ultima giornata di gare femminili.

A Riccione si è conclusa la terza giornata dei Criteria Nazionali Giovanili, l’ultima dedicata alle gare femminili
In archivio, dunque, la prima metà dell’evento nazionale di nuoto in vasca corta dedicato agli atleti delle categorie Cadetti, Junior e Ragazzi, che proseguirà senza interruzioni da domani a mercoledì con le gare maschili. Al termine della sezione femminile sono 32 le medaglie piemontesi (27 individuali e 5 di staffette), suddivise in 9 ori, 13 argenti e 10 bronzi. Festeggia la Rari Nantes Torino, seconda nella classifica generale di società alle spalle della Gestisport Coop e davanti al Team Veneto. Un risultato di prestigio per la società torinese, seconda anche nella classifica della categoria Ragazze alle spalle della Leosport, quarta tra le Junior e sesta tra le Cadette. Tra le Cadette è invece quinta la Dynamic Sport, con il Centro Nuoto Torino 11esimo e la Sisport Spa 17esima. Tra le Junior è 15esimo il CSR Granda, mentre nella graduatoria Ragazze è settimo il Centro Nuoto Nichelino. Quest’ultimo è 16esimo nella classifica generale, preceduto dalla Dynamic Sport, 15esima. L’articolo completo su https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20190317145046&area=1&menu=agonismo&read=nuoto

Di seguito il riepilogo delle medaglie piemontesi nella sezione femminile dei Criteria Nazionali Giovanili

ORO (9)
– Helena Biasibetti (Dynamic Sport, Cadette) 200 farfalla
– Ginevra Molino (Rari Nantes Torino, Cadette) 400 misti
– Anita Gastaldi (CSR Granda, Junior 2003) 50 dorso, 200 misti e 100 dorso
– Giada Gorlier (Rari Nantes Torino, Ragazze 2005) 200 misti, 100 e 200 dorso
– Rari Nantes Torino (Giorgia Regruto Tomalino, Giada Gorlier, Federica Ghisla, Andrea Maia Narchialli) 4×100 stile libero Ragazze

ARGENTO (13)
– Helena Biasibetti (Dynamic Sport, Cadette) 50 e 100 farfalla
– Emma Virginia Menicucci (Sisport Spa, Cadette) 50 stile libero
– Cristina Caruso (CSR Granda, Cadette) 200 farfalla
– Ginevra Molino (Rari Nantes Torino, Cadette) 200 misti
– Giorgia Lutri (NC Montecarlo Casale Monferrato, Junior 2003) 50 e 100 farfalla
– Anita Gastaldi (CSR Granda, Junior 2003) 400 misti
– Giada Gorlier (Rari Nantes Torino, Ragazze 2005) 50 e 100 stile libero
– Giulia Vetrano (Centro Nuoto Nichelino, Ragazze 2005) 400 stile libero
– Rari Nantes Torino (Giada Gorlier, Giorgia Regruto Tomalino, Federica Ghisla, Dea Kadiu) 4×200 stile libero Ragazze
– Rari Nantes Torino (Andrea Maia Narchialli, Giada Gorlier, Beatrice Massa Micon, Giorgia Regruto Tomalino) 4×100 misti Ragazze

BRONZO (10)
– Emma Virginia Menicucci (Sisport Spa, Cadette) 100 stile libero
– Martina Biasioli (OASI Laura Vicuna Rivalta, Junior classe 2003) 100 dorso
– Giulia Teresa Lasorsa (Rari Nantes Torino, Junior 2004) 100 dorso
– Beatrice Demasi (Rari Nantes Torino, Junior 2004) 100 e 200 farfalla
– Giulia Vetrano (Centro Nuoto Nichelino, Ragazze 2005) 400 misti e 800 stile libero
– Giada Gorlier (Rari Nantes Torino, Ragazze 2005) 100 rana
– Rari Nantes Torino (Giulia Teresa Lasorsa, Angelica Ferrara, Beatrice Demasi, Letizia Bonfanti) 4×100 misti Junior
– Centro Nuoto Nichelino (Giulia Vetrano, Gaia Cappelli, Giorgia Rizzo, Elisa Dibellonia) 4×100 misti Ragazze

Mesta cerimonia per la Giornata dell'Unità nazionale e della Bandiera

Si è svolta stamattina a Torino una manifestazione davanti all’Alfiere sardo in piazza Castello per celebrare, con un giorno di ritardo, la Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’ Inno e della Bandiera stabilita per legge il 17 marzo. In effetti la festa, inventata dopo il 2011, e’ un pasticcio ideato dal sottosegretario montiano Paolo Peluffo che mescola insieme dei riferimenti storici diversi senza alcun criterio. Infatti esisteva già una festa della Bandiera tricolore il 7 gennaio, così come il IV novembre, invece di ricordare la Vittoria come sarebbe logico , si ricorda da tempo l’Unita ‘ nazionale. Il 17 marzo in effetti sarebbe l’anniversario della proclamazione del Regno d’Italia ,avvenuta a Torino a Palazzo Carignano , ma si preferisce parlare di Unità ,anche se nel 1861 mancavano all’Unità il Veneto, Roma, Trento, Trieste, l’Istria e Fiume . La giornata di quest’anno a Torino e’ stata miserevole, malgrado l’impegno delle associazioni d’arma e in particolare del gen. Cravarezza, benemerito animatore di tante iniziative storiche e patriottiche. Il vice sindaco Molinari- assente Appendino – ha fatto un svogliato ed acido intervento di cinque minuti in cui è riuscito a non fare neppure un cenno al monumento sotto il quale parlava, ma a delineare invece spunti smaccatamente politici su immigrazione e autonomie regionali che nulla c’entravano con la ricorrenza storica del 17 marzo. Altre autorità non si sono viste. In dieci minuti la cerimonia e’ tristemente finita. Il prossimo anno non parteciperò’ più ad una festa che andrebbe rivista perché la formulazione voluta da Peluffo- personaggio ormai felicemente “pensionato” al CNEL – e’ un assurdo perché mescola insieme richiami storici non omogenei che non ha senso richiamare insieme in quella data. Se poi a parlarne e’ il solo vice sindaco – profeta della “decrescita felice”, l’esito finale non può non essere che assolutamente negativo , come e’ accaduto stamattina. Mi rifarò stasera andando a protestare in piazza Palazzo di Città contro la Ztl a pagamento fino alle 19,30 .
 

Pier Franco Quaglieni

Picchia la compagna incinta di quattro mesi e la manda in ospedale

DALLA LIGURIA
I carabinieri di Genova hanno arrestato un uomo di 32 anni di origini albanesi per maltrattamenti in famiglia. L’uomo era rincasato completamente ubriaco e durante una lite con la convivente, incinta al quarto mese, ha iniziato a picchiarla. Lei è riuscita a chiamare i soccorsi e il compagno è stato arrestato. Ora la donna è ricoverata in ospedale.

'Ndrangheta in Piemonte: sequestrati beni per 40 milioni

Questa mattina all’alba più di 400 militari del Comando Provinciale e del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata di Roma della Guardia di Finanza, con il coordinamento della  Direzione Distrettuale Antimafia di Torino , e il ROS dei Carabinieri, stanno effettuando un’ampia operazione contro  un sodalizio  ‘ndranghetista presente  sul territorio piemontese. In tutto 17 gli indagati, accusati di associazione di tipo mafioso, reati di droga, estorsioni, fatture false, affari con le slot machine. Sono stati sequestrati beni per 40 milioni di euro.

SUSA, BATZELLA (MODERATI): "PRONTO SOCCORSO SOVRAFFOLLATO, PAZIENTI IN CORRIDIOIO"

“MANCANZA DI POSTI LETTO E PERSONALE STREMATO. PRONTA INTERROGAZIONE PER L’ASSESSORE ALLA SANITA’”

“Il pronto soccorso dell’ospedale di Susa è in condizioni insostenibili a causa del sovraffollamento”. Lo afferma la consigliera regionale dei Moderati, Stefania Batzella, che sabato 16 marzo  ha effettuato un sopralluogo sul posto, dopo aver ricevuto numerose segnalazioni da parte dei parenti di alcune persone che si trovavano ricoverate lì. “Intorno alle 20 – spiega – erano presenti 33 pazienti, 9 dei quali con codice giallo e gli altri 24 con codice verde. I 9 posti letto di Osservazione breve intensiva (OBI) erano pieni e il resto dei pazienti stazionava nelle barelle in corridoio. Alcuni pazienti si trovano in pronto soccorso da giorni, addirittura anche da 6 giorni, perché nei reparti non ci sono posti letto per ricoverarli. Inoltre, anche la sala di attesa era piena di persone che attendevano di essere chiamate per essere visitate”.

I nodi cruciali del problema continuano ad essere sempre gli stessi: la mancanza di posti letto, il poco personale infermieristico, gli Oss (operatori socio-sanitari) e anche i medici. “Durante la giornata – prosegue Batzella – hanno lavorato in pronto soccorso due medici, uno dedicato ai codici ad alta intensità e uno a quelli di media e bassa intensità, in servizio dalle 9 del mattino. Quest’ultimo alle 19 è andato via. Durante la settimana, invece, il turno termina alle 23. Tempo fa tempo fa avevo presentato un’interrogazione in Consiglio regionale per chiedere che anche il sabato e la domenica il medico si fermasse fino alle 23, ma per l’Asl To3 non era necessario prolungare l’orario. Ed ecco i risultati”.

Il 19 febbraio la consigliera aveva anche chiesto in Consiglio regionale se fosse stato predisposto dalla direzione aziendale dell’Asl To3 un piano per affrontare in modo adeguato ed efficiente il sovraffollamento nei pronto soccorso. “Mi era stato risposto che il piano c’è – aggiunge – ma è evidente che non funziona o non è sufficiente. I posti letto sono pochi e non sono stati incrementati e anche il personale doveva essere incrementato per affrontare al meglio il carico di lavoro. Inoltre, il piano precisa che in Osservazione breve intensiva, i pazienti non possono stare più di 36 ore. Oltre questo tempo, il paziente deve essere preso in carico o da un reparto ospedaliero o, in mancanza di posti letto, dalle strutture residenziali e territoriali sanitarie, favorendo l’inserimento Rsa e Cavs, con le quali l’Asl To3 ha preso specifici accordi mirati all’accoglienza dei pazienti del territorio”.

“Alla luce di quello che ho visto – conclude la consigliera dei Moderati  – è evidente che tutto ciò non è stato messo in atto. Chi si rivolge al pronto soccorso deve ricevere un’assistenza di qualità e in questa situazione non è possibile, così come non è più tollerabile che il personale lavori in queste condizioni nonostante la loro professionalità, l’impegno e la buona volontà. Ormai sono allo stremo. Martedì in Consiglio regionale interrogherò l’assessore alla Sanità e gli chiederò di intervenire al più presto affinché questa situazione possa essere risolta”.

Dolce crostata alla confettura

crostata3Dolce casalingo per eccellenza, la crostata alla confettura e’ una ricetta semplice che suscita emozioni e ricordi, un dolce che profuma di casa la cui ricetta spesso viene tramandata di madre  in figlia. E’ perfetta in tutte le stagioni, per tutti i gusti e situazioni.  E’ un dolce che… scalda il cuore.

 
Ingredienti
150gr. di farina 00
150gr.di farina integrale
150gr. di burro
80gr. di zucchero
2 tuorli
Un pizzico di sale
300gr. di confettura a piacere

 

Impastare velocemente  nel mixer le farine con il burro freddo tagliato a dadini, aggiungere lo zucchero, i tuorli, il sale sino ad ottenere un impasto omogeneo. Formare una palla, avvolgerla in pellicola da cucina e riporla in frigorifero per almeno mezz’ora. Stendere la pasta frolla con il mattarello e riporla in una teglia per crostate precedentemente foderata con carta forno, livellare i bordi e bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta. Farcire con la confettura e livellare. Stendere la rimanente pasta, tagliare delle strisce e formare una griglia, spennellare la superficie con l’albume. Cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per 30/40 minuti.

 

Paperita Patty