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Tevez dalla Juventus al Boca

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Della trattativa che riporterà il calciatore in Argentina fa parte Guido Vadalà

 

Il Boca Juniors ha annunciato  di aver trovato l’accordo definitivo per acquisre Carlos Tevez dalal Juventus. Della trattativa che riporterà il calciatore in Argentina fa parte Guido Vadalà, che arriverà  a Torino con altri due giovani,  così la Juventus avrà un’opzione per l’acquisto in futuro.  “I bianconeri hanno fatto il prezzo – ha dichiarato il presidente del Boca, Angelici -, ma noi non abbiamo speso nemmeno un euro. Siamo arrivati a quella cifra con le opzioni per alcuni giovani” . Si legge sul sito ufficiale del Boca: “E’ un giorno di grande allegria e enorme soddisfazione. Il ritonro di Carlos Tevez al Boca in un momento così straordinario della sua carriera è una notizia fantastica per tutti i soci e tifosi del Boca Juniors, ma anche di tutto il calcio argentino. La presenza di Carlos ci farà fare un grande salto di qualità e lo farà fare a tutto il resto della squadra”.

Miracolo a metà, Francesco non moltiplica il popolo della Sindone. Ma Renzi "santifica" Piero & Sergio

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chiampa renzifassino 33papa esclusiva palloneDUOMO SINDONEpapa reale1papa 333IL GHINOTTO DELLA DOMENICA

Il Matteo nazionale non si è risparmiato negli elogi alle “virtù sabaude” che lui vede rappresentate plasticamente dallo ieratico Fassino ma anche dal più affabile Chiamparino, la coppia d’assi che, per un Pd in profonda crisi d’identità e ora anche di voti, viene presentata come il meglio che il partito possa esprimere a livello amministrativo

 

Per Torino si chiude una settimana vissuta sulla cresta dell’onda. La due giorni di Papa Francesco è stata un momento indubbiamente eccezionale, perché era la prima volta che il pontefice “venuto da lontano” tornava nella terra della quale si è dichiarato “nipote”. Dopo essersi preoccupati – forse troppo – dei disagi per il traffico, i torinesi si sono immersi nel clima entusiastico del pellegrinaggio, anche se – come confermano i dati sul consumo di acqua – molti hanno preferito fare una capatina in Riviera. 

 

Francesco ha trovato il modo di infilare una serie di incontri che hanno accontentato un po’ tutti: dai Valdesi, per uno storico abbraccio, al Cottolengo; dalla Chiesa di S. Teresa, dove si sono sposati i suoi nonni, alle Molinette; dai Salesiani, nel bicentenario, ai parenti attovagliati con lui in arcivescovado. Alla fine a essere scontente sono state le fondazioni bancarie, che non hanno avuto l’invito per l’incontro riservato alle autorità. A quanto pare mons. Nosiglia si sarebbe legato al dito il “niet” ricevuto alla richiesta di un obolo per le spese organizzative.

 

Naturalmente non è mancata la visita al Sacro Telo in Duomo, motivo principale del viaggio. Il Papa è stato fra gli ultimi pellegrini dell’Ostensione, che ha chiuso dopo quasi due mesi, portando davanti alla Sindone un milione e mezzo di fedeli. Sono tanti ma corrispondono ad appena la metà delle aspettative e dei posti disponibili. Forse ha nuociuto il fatto che siano passati solo cinque anni dalla precedente Ostensione, forse ha fatto ombra l’indizione del Giubileo, forse la crisi o le minacce di attentati terroristici che alcuni giornali avevano ventilato. Gli stessi media che oggi si affannano a moltiplicare di mille in mille le persone accalcate per il Papa: le stime variano da 100mila a un milione, manco si trattasse di uno sciopero confederale!

 

Proprio l’ultimo giorno dell’Ostensione è arrivato anche il premier Renzi, che è riuscito a inserire una visita lampo in Duomo, dopo il Museo Egizio e appena prima di involarsi per Courmayeur dove ha inaugurato l’avveniristica cabinovia del Bianco. Toccata e fuga, ma che non è passata inosservata, perché il Matteo nazionale non si è risparmiato negli elogi alle “virtù sabaude” che lui vede rappresentate plasticamente dallo ieratico Fassino ma anche dal più affabile Chiamparino, la coppia d’assi che, per un Pd in profonda crisi d’identità e ora anche di voti, viene presentata come il meglio che il partito possa esprimere a livello amministrativo.

 

Elogi un po’ propagandistici che, per esempio, dimenticano come la Torino meravigliosa apparsa agli occhi di Renzi sia il frutto di una trasformazione che ha radici nel grande sforzo di rilancio messo in atto tra la fine del secolo scorso e i primi anni del nuovo, quando si decise di restaurare la Reggia di Venaria, e farla diventare quello che è, di sostenere il movimento Slow Food e puntare sul Salone del Gusto, di correre l’avventura delle Olimpiadi invernali, vincendo la nomination e realizzando l’evento che ha fatto conoscere al mondo intero l’offerta turistica e culturale della regione. Queste, e altre scelte, maturate in un contesto di concordia istituzionale tra Comune di sinistra e Regione di centrodestra guidata da Enzo Ghigo, che non ha più avuto riscontro dopo l’ascesa della “zarina” Bresso ai vertici di piazza Castello.

 

Per cui oggi Fassino e Chiamparino godono di una visibilità e di risultati frutto dell’impegno di molti. Il fatto che adesso queste persone non siano più sulla ribalta non è una buona ragione per dimenticarne i meriti. Ma forse l’elogio del segretario fiorentino conteneva un boccone avvelenato per il duo sabaudo, come dire: siete così bravi nel mestiere di sindaco e presidente che questo dovete continuare a fare, senza farvi venire in mente sogni di gloria, a Roma o altrove. Inchiodandoli al loro posto fino alla pensione.

 

(Foto: il Torinese)

Ghinotto

In 70 mila al Gay Pride "istituzionale" con banda della polizia municipale e sindaco in testa

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Ieri  il corteo del Gay Pride, quello a carattere più istituzionale mai svoltosi a Torino, ha visto la presenza di 70 mila persone. La sfilata è stata aperta dalla banda musicale del corpo di Polizia municipale e, per la prima volta era presente il sindaco, Piero Fassino. Con il primo cittadino anche il presidente del Consiglio regionale, Mauro Laus, assessori e consiglieri comunali e regionali. Non c’era il governatore Sergio  Chiamparino che, però, ha fatto sapere di sostenere l’iniziativa e l’iter delle leggi contro le discriminazioni. La sfilata partita da via Cibrario si è spinta fino a piazza Vittorio. Vi riproponiamo la nostra intervista ad Alessandro Battaglia, tra i promotori dell’iniziativa.

 

STORIE DI CITTA’  / di Patrizio Tosetto

Manifestate per i diritti di tutti? “Si, a differenza di chi vuole negare i nostri. Sicuramente non accetto ci non accetta. Ma il mio rimane sempre un atteggiamento che vuole limitarsi al mondo delle idee. Anche per questo Sabato è importante esserci.”

 

E dunque, sabato, tutti al corteo del Pride? Ovviamente chi crede che i diritti e doveri siano fondamentali per una moderna e civile convivenza. Almeno in questo caso la parola chiave è convivenza tra gli individui e le comunità. Non scindibile il rapporto tra diritti e doveri. Sarà presente anche il sindaco Piero Fassino ed è la prima volta che un primo cittadino di Torino partecipa all’evento. Alessandro Battaglia, classe ’71. Dal 1994 si interessa dei diritti degli omosessuali. Domanda iniziale e quasi di rito.

 

battaglia alessandroPerché hai iniziato questo impegno?

“Quando ho definitivamente elaborato il mio orientamento sessuale, un percorso interiormente difficile. Sono figlio di una tranquilla e classica famiglia operaia”.

 

Come sei diventato coordinatore del Pride? 

“Sono stato eletto, in quanto già membro, responsabile di Quore. Association for LGBT rights”.

 

pride1Cosa vuol dire questa sigla? 

“Lesbiche Gay Bisessuali Trans”. 

 

Variegato, il vostro mondo

“Assolutamente. Fa parte della nostra ricchezza. A mio giudizio sono importanti anche le associazioni di genitori. Non ti faccio l’elenco di tutti. Siamo tanti.”

 

Qualcuno eccede nel manifestarsi? 

“No, e francamente non capisco l’accanimento di chi vuole negarci”. 

 

Forse non siete ben accetti? 

“Insisto, non capisco proprio. Sicuramente non accetto ci non accetta. Ma il mio rimane sempre un atteggiamento che vuole limitarsi al mondo delle idee. Anche per questo Sabato è importante esserci.”

 

Manifestate per i diritti di tutti?

“Si, a differenza di chi vuole negare i nostri.”

 

pride4Siete una lobby?

“In  Italia potremmo esserlo, ma la difficoltà di ottenere risultati è sotto gli occhi di tutti. Diversamente da altri paesi, in particolare quelli di cultura e diritto anglosassone. Comunque non demordiamo.”

 

La problematica dei figli di coppie dello stesso sesso?

“Perchè mai problematica? Sono semplicemente figli. Il dire che sono gli atteggiamenti culturale ed ideologico a indurre l’omosessualità nell’individuo è semplicemente una bufala.”

 

Ammetto che andrei avanti a chiedere per voler capire,  fare confronti e raffronti. Alessandro in modo assolutamente cortese mi rammenta l’accordo iniziale di circoscrivere il tempo in relazione ai suoi impegni. Lascio un po’ mal volentieri. Ma gli accordi sono accordi……e dunque tutti sabato al corteo. Ovviamente  chi crede in una società con diritti e doveri. Per tutti.  

 

(Foto: il Torinese)

"LA DROGA NON GIOCA!": AMICHEVOLE DI CALCIO A 5

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Sport e prevenzione per Giornata Mondiale di Lotta alla Droga e al Narcotraffico

 

Sport, integrazione, prevenzione alla droga. In una calda serata nella periferia di Torino, presso l’impianto di via Carmagnola 23 concesso per l’occasione della Circoscrizione 7 di Torino, si è svolta una partita amichevole di calcio a 5 interamente dedicata alla Giornata Mondiale di Lotta alla Droga e al narcotraffico. Ma l’iniziativa intitolata “LA DROGA NON GIOCA!” è solo la prima di un progetto che le associazioni AMECE e Terra di Libertà vogliono realizzare al fine contattare il maggior numero possibile di giovani “a rischio”. Unire il gioco e la voglia di stare assieme indipendentemente dalle differenze di colore della pelle, di religione, di cultura e nazionalità di provenienza, per dire NO ad uno dei mali più distruttivi della società. Oltre alla visione del documentario “La Verità sulla Droga” con testimonianze di ex tossicodipendenti e la descrizione di  alcuni principi tratti dalle ricerche di L. Ron Hubbard sul soggetto delle tossicodipendenze, il programma ha previsto una spettacolare partita amichevole di calcio a 5 tra educatori e ragazzi, conclusa sul risultato di 4 a 4. Dopo le 21, colazione conviviale di fine Ramadan.

PalaMusic – Beer 2015 è di scena a Casale

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Musica, birra artigianale e una ricca area giochi dalle ore 19,00 all’una di notte

 

I birifici artigianali sono stati i protagonisti della seconda serata di PalaMusic – Beer 2015, al PalaFiere del Quartiere Fieristico della Cittadella di Casale Monferrato. Discreto è stato l’afflusso del pubblico anche nella seconda serata, aninata dallo spettacolo di ballo country, a cura della scuola casalese Silviacountry, seguito dalla musica pop – rock dei Guardodentro band. Le proposte musicali continuano  sabato 27 a base di  disco dance con Dj Set by Doctorvoice. Infine, domenica 28, la musica chiude con la band Progetto Alpha che proporrà un Tributo ai Negrita.Ma “PalaMusic – Beer 2015” non è solo questo perché verrà allestita un’area giochi riservata a giovani e, perché no, meno giovani, dove i visitatori si potranno cimentare nel biliardino 11 contro 11,  nel toro meccanico e numerosi altri giochi.Per info: tel. 0142/418823, posta elettronica: palafierecasale@gmail.com

"Castelli e Dimore Storiche” a Miradolo

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Nella stessa giornata sarà da non perdere la mostra “Beato Angelico. Il Giudizio svelato. Capolavori attorno al Trittico Corsini”

 

Domenica 28 giugno si tiene il  secondo appuntamento della Rassegna “Castelli e Dimore Storiche promossa da Turismo Torino e Provincia; ogni ultima domenica del mese, da maggio a settembre, i visitatori avranno la possibilità di accedere al Castello di Miradolo a San Secondo di Pinerolo e prendere parte ad attività loro dedicate per l’occasione, a partire dalla visita incentrata sul tema “Architettura di paesaggio” Il percorso guidato che verrà proposto, a partire dalle ore 11, è un itinerario virtuale nella storia dell’architettura di paesaggio, attraverso esempi che a partire dagli antichi Egizi evidenziano l’intervento e la manipolazione da parte dell’uomo sulla natura in senso geometrico e architettonico. Da questi interventi sono nate meravigliose opere, parchi e giardini, come quello del Castello di Miradolo, esempio di parco Informale all’inglese o Paesaggistico di fine Settecento. L’excursus termina con l’approfondimento di questa tipologia di giardino e con una passeggiata nel parco del Castello alla scoperta della sua storia e delle sue bellezze naturali.  Nella stessa giornata sarà da non perdere la mostra Beato Angelico. Il Giudizio svelato. Capolavori attorno al Trittico Corsini. Un percorso intimo e raffinato pensato per svelare il Trittico con L’Ascensione, il Giudizio Universale e la Pentecoste, proveniente dalla Galleria Nazionale dArte Antica in Palazzo Corsini .

Massimo Iaretti

Cinesi bloccati a Caselle con medicine "fuorilegge"

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La Guardia di Finanza in servizio all’aeroporto ha scoperto le  confezioni 

Quasi 4000 pastiglie illegali erano nascoste in valigia, nel bagaglio di due turisti cinesi, arrivati a Caselle da Shangai via Monaco. La Guardia di Finanza in servizio all’aeroporto ha scoperto le  confezioni  medicinali di beclometasone, chlortetracyline, bhyfrochioride e altre sostanze, che potrebbero rivelarsi pericolose per la salute se ingerite senza una regolare prescrizione medica. I due viaggiatori sono stati denunciati per l’importazione clandestina delle medicine “fuorilegge”. 

Ghigo: "Un ciclismo tutto nuovo che valorizzi territori e biodiversità"

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“Il progetto futuro è quello di proporre al Giro d’Italia l’affiancamento ai tradizionali sponsor di nuove risorse per vivacizzare ulteriormente il percorso che tocca tante regioni italiane. Per valorizzare ed esaltare i diversi paesaggi, il clima, l’agricoltura e il cibo”

 

Abbiamo intervistato Enzo Ghigo, già presidente della Regione Piemonte, deputato e senatore della Repubblica , attualmente presidente della Lega del Ciclismo Professionistico che in occasione del Campionato italiano di  ciclismo ci ha raccontato il percorso che vede Torino protagonista, anche in veste di Capitale Europea  dello Sport 2015.  Il programma della giornata in cui verranno consegnate le maglie tricolore da parte dell’ Associazione Ciclistica Arona prevede la competizione per tre diverse categorie:

 

– Campionato italiano prova su strada Donne Juniores “Coppa Associazione ciclistica Arona”
– Campionato italiano prova su strada Donne Èlite “Coppa Lella Mentasti”
– Campionato italiano prova su strada Professionisti ” 95* Targa Città di Legnano” con arrivo previsto a Superga alle 16.00 c.a. e in diretta su Rai3 dalle 15.00.

 

Presidente, ci commenta il percorso Milano-Torino che oggi taglierà il traguardo nella suggestiva cornice dove si erge la Basilica di Superga?
“In un giorno 3 corse che arrivano a Superga in volata. È’ un arrivo impattante , attraente e spettacolare, anche per la presenza di campioni come Nibali. In questo weekend tutte le nazioni europee fanno le loro corse nazionali. In Italia è’ stato assegnato il percorso Milano-Torino, un arrivo  proprio nella Capitale  Europea dello Sport 2015 . Il tragitto prevede la partenza esattamente da Legnano per arrivare a snodarsi nel tratto finale sulla  strada collinare di Sassi, Pino Torinese , giungendo in fine davanti la Basilica di Superga. Speriamo che i piemontesi e i torinesi seguano con entusiasmo l’evento.”

 

Qual è il Suo programma per la presidenza della lega professionisti?
“Trovare un nuovo approccio al mondo del ciclismo professionistico su strada che è la punta di diamante tra le varie competizioni e che muove gli introiti maggiori. Il nostro Paese è la culla del ciclismo su strada da più di cento anni, ma non sempre si trovano sponsor disposti a finanziare le corse nelle nostre regioni. Dobbiamo riposizionare il ciclismo anche in funzione del fatto che ci sono sempre più praticanti, per moda , per necessità, per turismo o per sport: quindi va catturata l’attenzione di questi utenti anche nei confronti del ciclismo professionistico. Inoltre vanno  valorizzati gli aspetti che mettono in luce il contenuto dello sport. Bisogna rimodulare la “misticità” del ciclismo attraverso gli attuali strumenti di comunicazione , adoperando una tecnologia all’avanguardia ,come le telecamere sulle biciclette e divulgando gli eventi tra media e social per appassionare diversi target, i giovani in particolare , che utilizzano la bici in circostanze differenti. Il ciclismo professionistico è’ uno sport globale.

 

Un ciclismo innovativo…
“Il progetto futuro è quello di proporre al Giro d’Italia  che ad oggi è’ l’unico strumento di comunicazione itinerante, l’affiancamento ai tradizionali sponsor  nuove risorse per vivacizzare ulteriormente il percorso che tocca tante regioni italiane. Il tutto valorizzando ed esaltando i diversi paesaggi, il clima, l’agricoltura e il cibo. Così come avviene per Expo, si deve puntare sul tema delle biodiversità, per  creare nuovi segmenti di mercato legati alla valorizzazione delle specificità territoriali dei luoghi.  Cibo , ambiente e natura  dunque , per garantire anche un aspetto  turistico del ciclismo, oltre a quello di uno sport tra i più “puliti” in assoluto”.

 

Clelia Ventimiglia

Corsi di cucina, l'Artusi non chiude per ferie

cuoco cucinaIl primo appuntamento è dal 29 giugno al 4 luglio con il Corso di cucina  supplementare per gli allievi delle classi prime e seconde non solo dell’Istituto Artusi, ma aperto anche ad allievi di altri istituti

 

Quest’anno l’Istituto alberghiero Artusi di Casale Monferrato  non chiude per ferie. La sua attività, infatti, proseguirà anche dopo la fine dell’anno scolastico con una serie di interessanti Master di Cucina, tenuti dai docenti dell’Istituto e da professionisti esterni del settore Enogastronomico. Il primo appuntamento è dal 29 giugno al 4 luglio con il Corso di cucina  supplementare per gli allievi delle classi prime e seconde non solo dell’Istituto Artusi, ma aperto anche ad allievi di altri istituti. Dal 20 al 25 luglio, invece, si svolgerà un Corso di cucina di perfezionamento per tutti gli allievi ed ex allievi, che intendano approfondire e accrescere la loro professionalità in cucina. Infine dal 7 all’11 settembre verrà organizzato un innovativo Training di cucina per neofiti, rivolto ai ragazzi delle scuole medie, che vuole essere un graduale inserimento nel mondo della ristorazione. Per gli iscritti ai Master c’è la possibilità di pernottamento, per tutta la durata del corso, presso la residenza alberghiera dell’Istituto Artusi.

 

 Per qualsiasi informazione  sui corsi è possibile contattare la segreteria al seguente numero 014273722 oppure tramite mail segreteria@istitutoartusi.it

 

Massimo Iaretti

L'Ostensione perde la Protezione: nessuno ringrazia i 300 volontari per il lavoro svolto

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prot civprot civ2SINDONE VILLAGGIOAVVISTAMENTI / di EffeVi

Alla conferenza stampa di chiusura si sprecano i superlativi (fuori luogo) e i ringraziamenti per tutti. Tranne che per la Protezione Civile. Eppure senza quei volontari – a suo tempo richiesti con insistenza al Comune – sarebbe stato tutto più difficile

 

Tempo di bilanci per l’Ostensione 2015: così, malgrado i numeri purtroppo meno entusiasmanti del previsto (come anticipato da Il Torinese), alla conferenza stampa di chiusura non si è fatta economia di trionfalismi e superlativi fuori luogo. Nessuno chiede una chiusura mesta, perché comunque è stato un avvenimento importante di cui Torino va giustamente fiera, ma insomma un po’ di sobrietà non guasterebbe. Persino i numeri sono stati aggiustati al rialzo aggiungendo, al dato certo delle prenotazioni, una stima a spanna di oltre un milione di persone che, secondo l’Arcivescovo Nosiglia – al momento impegnato in una singolare polemica con osti e ristoratori della movida – sarebbero stati “presenti nelle strade e nelle piazze della città”. Alla fine, rispetto al dato ufficiale di 1,5 milioni di visitatori, sinora accertato, gli organizzatori ne hanno dichiarati il doppio.

 

Generosi ringraziamenti sono stati tributati quasi a tutti: la cittadinanza, i Vigili Urbani e le Forze dell’Ordine, i “Viola”, che non sono i tifosi della Fiorentina, ma i volontari dell’organizzazione per l’Ostensione. Scriviamo “quasi” perché nessuno, né l’Arcivescovo, né il Vicesindaco Elide Tisi, incaricata del dossier delle attività operative per conto del Comune, ha voluto ringraziare i 300 volontari di Protezione Civile, inquadrati da 10 funzionari comunali, il cui ruolo per la riuscita dell’iniziativa è pure stato importante se non indispensabile. Curioso destino da Cenerentola, quello della Protezione Civile di Torino, uno tra i tanti “angeli custodi” che si tendono a dare per scontati, fino al giorno in cui il loro contributo non dovesse venire a mancare.

 

Pochi sanno infatti che il servizio ha una centrale operativa sempre attiva, che predispone in anticipo operazioni e strutture in casi di emergenza (dall’emergenza caldo ai rischi alluvione ai migranti da ospitare), che manda regolarmente personale operativo in altri teatri di emergenza, per esempio in caso dei terremoti in Emilia e Abruzzo. Insomma, i volontari sono sempre pronti, danno un contributo indispensabile, e ogni tanto ricordarsi di loro con un “grazie”, che proverbialmente non costa nulla, sarebbe buona cosa.

 

Anche perché “dimenticarsi” del lavoro della Protezione Civile per l’Ostensione richiede davvero una buona dose di sbadataggine: mobilitati su richiesta pressante della Curia al Comune ( documentata da una raffica di e-mail rimbalzate da un ufficio all’altro),  hanno assicurato il montaggio dei gazebo e l’assistenza ai pellegrini, in particolare ai disabili cui erano riservate le visite del mercoledì pomeriggio – oltre ad attività di servizio d’ordine e gestione del traffico. Tutte cose scritte nero su bianco nei piani ufficiali depositati in Comune e in Prefettura. Ora, già è stato poco simpatico chiedere ai volontari di Protezione Civile di allontanarsi al momento della visita del Papa: capiamo bene che fosse importante enfatizzare il ruolo dei volontari “viola” dell’Ostensione (per ragioni di immagine, visto che questi ultimi non sono certo altrettanto addestrati e formati). Ma almeno un “grazie” l’Arcivescovo, il vicesindaco o chi per loro poteva ricordarselo.

 

Anche perché a forza di fare questi sgarbi, si rischia di far perdere volontà ai volontari. Alla lunga, anche gli angeli custodi possono perdere la pazienza. Il che forse non lascerebbe Torino alla mercé della catastrofi naturali, ma, tanto per cominciare, comporterebbe un aumento dei costi per queste attività – date per scontate, ma essenziali – che il Comune avrebbe difficoltà a coprire. Meno male che resta sempre, quella sì, la Protezione Divina.