redazione il torinese

Si riqualifica l'ex Moi con la biomedicina

moi1

moi scontri1Polo tecnologico e scientifico

 

Sono 18 mila i metri quadri dell’ex Moi, l’area oggi degradata su cui  sorgerà un polo tecnologico-scientifico specializzato nella biomedicina. Il sindaco di Torino, Piero Fassino, e i rettori del Politecnico, Marco Gilli e dell’Università,Gianmaria Ajani, hanno siglato l’accordo per la concessione dell’edificio da parte del Comune. L’investimento per il progetto è di circa 20 milioni e fa parte delle linee di riqualificazione urbana, in vista della costruzione della Città della Salute nell’area adiacente l’ex Fiat- Avio.

 

(Foto: il Torinese)

Drops to zero, esce un pezzo ogni domenica

drops

Jack: “Ci siamo conosciuti a scuola, io suonavo la chitarra e Dani suonava il basso. All’inizio andavamo in sala prove assieme ad altre undici persone e suonavamo per lo più rock e metal, ma con il tempo ci siamo sparsi e siamo rimasti solo noi due”

 

Mi sono recato nel centro di Torino per intervistare Giacomo Sapienza e Daniele Giuggia, in arte Drops to Zero, produttori musicali che nell’ultimo anno hanno realizzato diversi beat per Shade (vincitore di MTV Spit 2013), Blue Virus e molti altri rapper. Entrando sono stato accolto molto cordialmente e dopo una rapida visita delle varie sale in cui viene svolta la produzione delle canzoni iniziamo l’intervista.

 

Ciao! Inanzitutto come vi siete conosciuti e com’è nata la vostra collaborazione?

Jack: Ci siamo conosciuti a scuola, io suonavo la chitarra e Dani suonava il basso. All’inizio andavamo in sala prove assieme ad altre undici persone e suonavamo per lo più rock e metal, ma con il tempo ci siamo sparsi e siamo rimasti solo noi due. A quel punto abbiamo deciso di incominciare a usare i computer per colmare i buchi che erano rimasti e ci siamo messi a risuonare i vecchi pezzi che avevamo con l’aiuto di un software.

 

Una svolta nella vostra carriera è arrivata con le produzioni per Blue Virus, come vi siete incontrati e com’è nata l’idea di fare canzoni assieme?

Con Blue Virus ci siamo conosciuti a una serata rap nella quale cantava un nostro amico. In quell’occasione abbiamo cominciato a scambiarci complimenti, allora abbiamo deciso di provare a fare un pezzo assieme e da lì siamo finiti a fare l’intero album. 

 

Jack: Blue ormai lo vediamo come un fratello, durante i lavori per “I migliori anni del nostro mitra” (l’album) ci vedevamo talmente spesso che a un certo punto gli ho fatto un doppione delle mie chiavi di casa! Al mattino, mentre dormivo, lui entrava, faceva il caffè, mi svegliava e poi andavamo al lavoro insieme. Con lui c’è sintonia sia dentro che fuori dallo studio, questo rende tutto più facile.

 

Sul web avete anche creato alcuni contest nei quali chiedevate ai rapper di scrivere delle strofe sui vostri beat, come sono andati?

Abbiamo iniziato l’anno scorso con l’Rkh contest che inaspettatamente ha avuto una buona risposta. Allora quest’anno abbiamo deciso di replicare, ma la cosa ci è un po’ sfuggita di mano, in una settimana ci sono arrivate più di duecento strofe!

 

Ora invece che progetti state portando avanti?

Oltre a produrre regolarmente beat su richiesta, attualmente stiamo facendo il Drops to Sunday nel quale facciamo uscire un pezzo a settimana, la domenica, con le partecipazioni di vari artisti come Paskaman, Roman, Shade, lo stesso Blue Virus e altri ancora.

 

Che consigli vi sentite di dare a chi sta per iniziare o ha iniziato da poco a produrre?

Daniele: Il consiglio che mi sento di dare è di non avere la presunzione di inventare nulla, ma di andare a cercare una serie di artisti o generi che durante la produzione ti possano servire da punti di riferimento. In questo modo anche se un giorno non ti senti ispirato grazie a quei punti hai comunque qualcosa da cui partire.

 

Jack: Non fossilizzarsi su un solo genere o arttista, ma ascoltare di tutto in modo da avere più influenze possibili. E’ importante anche riuscire a dare un’impronta personale alle proprie produzioni, in questo modo quando quacuno ti ascolta è in grado di distinguerti.

 

Grazie mille e in bocca al lupo per il futuro! “Grazie a te e un saluto a tutti il lettori del Torinese!”

 

Filippo Burdese

Gariglio si dimette , ma anche no. E il partito si prepara a riconfermarlo alla guida della segreteria

Intanto si attendono sviluppi dall’inchiesta penale sulle firma false

chiampa renziTutto come previsto. La direzione regionale democratica che avrebbe dovuto “licenziare” il segretario Davide Gariglio, per presunte disattenzioni nel controllo delle sue truppe durante la raccolta delle firme elettorali (quelle forse taroccate), farà una pausa di riflessione. Il segretario ha  messo sul piatto le proprie dimissioni, ma dopo aver fatto un bel discorsetto – in cui ha rassicurato gli iscritti, che darà, in caso di riconferma, spazio a tutte le componenti interne – la decisione è stata quella di congelare il tutto, fino a nuovo ordine. Insomma, le solite liturgie dei vecchi partiti. Nel suo intervento Gariglio (al quale Chiamparino pochi giorni fa aveva detto: ” Ma perchè non ti sei dimesso immediatamente non appena è venuta alla luce la vicenda delle firme?”) ha sottolineato la necessità di dare una maggiore credibilità al partito, in futuro. Ci pare il minimo. Intanto si attendono gli sviluppi dell’inchiesta penale relativa alle firme. Si prevedono nuovi terremoti in seno al Pd.

Sicurezza, a San Mauro prosegue il controllo di vicinato

carabinieri

Adesso sono arrivati i cartelli che stanno ad indicare che, sul territorio comunale, viene attuata questa tecnica di dissuasione passiva e di osservazione. Nuove attività dell’associazione

 

Prosegue il programma di Controllo del Vicinato a San Mauro Torinese, primo centro della Città Metropolitana di Torino ad adottarlo. Dopo che nel mese di marzo il consiglio comunale, all’unanimità, aveva approvato la mozione presentata dal consigliere di maggioranza Ferdinando Raffero (che collabora con il sindaco Dallolio nell’ambito della sicurezza urbana ed è esponente dell’Associazione nazionale Controllo del Vicinato, che ha celebrato il suo primo congresso a Gabicce Mare il 16 e 17 maggio scorsi) è stato costituito il primo gruppo di volontari e sono state attivate iniziative per sensibilizzare la popolazione. Adesso sono arrivati i cartelli che stanno ad indicare che, sul territorio comunale, viene attuata questa tecnica di dissuasione passiva e di osservazione. E a rafforzare tutto questo c’è il fatto che nella parte superiore degli stessi è stata posta la scritta Comune di San Mauro Torinese con lo stemma comunale, a dimostrazione di quanto la municipalità sostenga tale progetto e abbia testato la bontà dell’iniziativa.

 

Massimo Iaretti

COME TRASFORMARE IL TERRENO DEMANIALE IN FORESTA DI MARIJUANA

A Villanova Canavese si cercano i contadini che hanno realizzato l’ “opera”  con più di un migliaio di piante alte anche due metri

carabinieri xxUn terreno demaniale è stato trasformato in una enorme piantagione di marijuana. Più di un migliaiole piante alte anche due metri, una grande vasca per la raccolta dell’acqua e un impianto di irrigazione sono stati scoperti dai crabinieri a Villanova Canavese, nel Torinese. Ora si cercano i contadini che hanno realizzato l’ “opera”. I militari dell’Arma hanno sequestrato la droga e tre tende da campeggio, un machete, una cucina da campo, oltre a varia attrezzatura per la coltivazione, l’irrigazione e il confezionamento della sostanza stupefacente.

La riforma dell'assistenza territoriale

medico sanita

“Il piano – ha sottolineato Saitta – è il frutto di un lungo lavoro e di numerosi incontri con i sindaci, le Asl e le associazioni di categoria”

 

La Giunta regionale ha approvato il rafforzamento della rete di assistenza territoriale. Il documento messo a punto dall’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, è già stato inviato al Comitato di monitoraggio a Roma e rappresenta un altro tassello importante verso l’uscita del Piemonte dal piano di rientro della sanità. L’obiettivo della manovra, che diventerà operativa dal 1° gennaio 2016, è l’eliminazione dei ricoveri impropri, che sono attualmente il 30%, e la cura delle cronicità fuori dagli ospedali. A regime si avrà un sistema nel quale le acuzie si cureranno in ospedale e le cronicità sul territorio. In questo modo, secondo l’assessore, “ci saranno grandi risparmi e si eviterà la violenza sul cittadino che deve stare ricoverato in ospedale quando non serve”.

 

“Il piano – ha sottolineato Saitta – è il frutto di un lungo lavoro e di numerosi incontri con i sindaci, le Asl e le associazioni di categoria. Partiremo da un censimento delle esperienze positive già esistenti in questo campo, puntando a potenziarle e a estenderle. Entro la fine dell’anno i direttori dovranno presentare i rispettivi piani territoriali, sulla base dei quali saranno assegnate risorse vincolate al potenziamento della rete”.Le grandi novità sono il ruolo forte del distretto (al momento sono 56, ma dovranno scendere a 52, lasciando ai sindaci la scelta sugli accorpamenti) e del suo direttore, del sistema dell’assistenza primaria compresa la continuità assistenziale, il coordinamento tra medici di famiglia e pediatri di libera scelta, strutture operative a gestione diretta, servizi specialistici ambulatoriali e strutture ospedaliere ed extra-ospedaliere accreditate, l’erogazione delle prestazioni afferenti all’area socio-sanitaria ad elevata integrazione sanitaria.

 

Il completamento del quadro avverrà con il rinnovo del contratto dei medici di famiglia, nel cui ambito verrà siglato un accordo regionale che che comprenderà i incentivi per la medicina di gruppo sotto forma di dotazioni e personale. Già ora il 32% dei medici di base fa medicina di gruppo, ma questa percentuale dovrà aumentare.“Sarà così possibile – ha voluto poi evidenziare Saitta – strutturare reti territoriali connesse con le reti ospedaliere per rispondere ai nuovi bisogni di salute di una popolazione che invecchia, ma soprattutto riportare nella sanità una vera civiltà assistenziale, che eviti inutili e dispendiosi passaggi del paziente tra i vari soggetti erogatori del sistema sanitario, restituendogli la sensazione di attenzione e di presenza da parte della sanità pubblica. La cura dei pazienti cronici richiede non tanto un aumento di risorse, quanto piuttosto un’inversione di tendenza culturale. Gli ospedali restano la sede più adatta per la diagnosi e la cura degli episodi acuti, ma le altre prestazioni, come visite ed esami specialistici, distribuzione di farmaci e riabilitazione, hanno sul territorio il luogo più appropriato di erogazione, anche al domicilio stesso dei pazienti”.

 

ggennaro – www.regione.piemonte.it

A Torino la Polizia sperimenta le body-cam

salvario polizia

polizia sommossapolizia sommossaSei mesi di sperimentazione che consentirà di utilizzare le videocamere, applicate sulle divise degli agenti

 

Anche Torino ha dato il via libera alla sperimentazione delle microcamere individuali per la ripresa video, le body-cam,  ad uso della polizia di Stato. Sei mesi di sperimentazione che consentirà di utilizzare le videocamere, applicate sulle divise degli agenti delle squadre volanti. Il collaudo avviene per ora a Torino, Milano, Roma e Napoli e nelle Sezioni di Polizia Stradale degli stesi capoluoghi regionali.

 

(Foto: il Torinese)
   

Che caldo fa? Sempre torrido attorno ai 40 gradi, ma la settimana non sarà troppo afosa

Le correnti fresche dovrebbero portarsi via la cappa di umidita’

caldo toretDopo il caldo record della scorsa settimana e la relativa tregua degli ultimi giorni, le temperature saliranno nuovamente attorno ai 40 gradi per tutta la settimana. Fortunatamente però, a Torino e in Piemonte non sarà più caldo tropicale, come quello afoso che abbiamo sopportato. Clima sempre torrido? In effetti si, ma grazie alle correnti da nord ovest il caldo sarà decisamente più asciutto. Difficile che piova, ma il tasso di umidità dovrebbe fermarsi sotto il 50%. L’alta pressione atlantica sul nord-ovest dell’Europa toccherà anche l’arco alpino, così da fondersi con l’aria di provenienza nord-africana.

“Scusi dov'è il bagno? Sostieni una storia torinese”

Gara di solidarietà tra i torinesi per conoscere e riappropriarsi un patrimonio storico (15 Bagni) che rischia di essere dimenticato

 

 

BAGNI PUBBLICINasce a Torino “Scusi dov’è il bagno? I bagni pubblici della città raccontati ai torinesi” un progetto e una campagna di crowdfunding per la conoscenza e valorizzazione della storia dei Bagni e Lavatoi pubblici di Torino basato sulla mobilitazione dei cittadini, perché ogni torinese sia protagonista di questa grande storia. 

 

Il progetto è promosso dall’Associazione culturale ARTENNE con il sostegno dei Bagni Pubblici di San Salvario (Casa del Quartiere), San Donato (PiùSpazio4), Nizza (Barrito) e Bagni Pubblici di via Agliè e molti altri Soggetti che hanno già donato benefit (Teatro della Caduta, Associazione Museo Nazionale del Cinema, Ass. TeSSo, Ass. Fuori di Palazzo.  Dal 1 Luglio prende avvio la campagna di crowdfunding, una raccolta fondi e una gara di solidarietà a cui partecipano tutti i torinesi che vogliono riappropriarsi di un patrimonio cittadino di rilevante valore storico-architettonico che rischia di essere dimenticato, che può ancora svolgere un’attività a servizio alla città e del quartiere che accoglie.

 

“Scusi dov’è il bagno” è un progetto indipendente e partecipato, portato avanti da giovani architetti, storici dell’arte, appassionati di storie e semplici cittadini, non riceve il contributo di pubbliche amministrazioni ed è l’occasione per valorizzare un patrimonio comune, poco conosciuto alla cittadinanza.  Si tratta di 15 edifici costruiti tra il 1900 e il 1960 adibiti a bagni e lavatoi pubblici, nati per offrire un servizio alla città, quando non tutti i torinesi avevano i servizi igienici e la doccia in casa. Alcuni di essi continuano a svolgere un ruolo di prim’ordine nei quartieri, sono Bagni Pubblici o sono diventate Casa del Quartiere continuando ad accogliere i torinesi di tutte le classi sociali per offrire un servizio, altri bagni, infine, sono abbandonati. Tutti i bagni chiedono oggi ai torinesi di restituire il favore, di prendersi cura di loro, un piccolo aiuto per poter raccontare la loro storia centenaria fatta di mattoni e di persone.

 

La cifra necessaria alla realizzazione del progetto è di 7.000 € e servirà alla progettazione e realizzazione di una piattaforma on line, di sistemi QR code, alla realizzazione di materiale di comunicazione e promozione di tipo grafico e informativo da affiggere in tutte i 15 i bagni e lavatoi.  Si può partecipare al progetto collegandosi al sito http://labbreakfast.wix.com/bagnipubblici e scegliendo una o più delle 5 modalità previste: adottando un bagno pubblico, diventando sponsor, sostenendo economicamente un bagno, diventando volontario del progetto, sottoscrivendo gratuitamente il progetto. Un’incisione ricorderà la mobilitazione dei torinesi.

 

Patrocini gratuiti: Urban Center Metropolitano, Il Giornale dell’Architettura, Circoscrizione 1, Circoscrizione 7, Circoscrizione 4, Associazione Nazionale Piccoli Musei

 

Sito web: http://labbreakfast.wix.com/bagnipubblici