redazione il torinese

Studiare Inglese immersi nel verde del sito Unesco

crea ragazzi

Lo scenario non è in Toscana o nei Colli Euganei, ma del Sacro Monte di Crea, dal 2005, insieme agli altri Sacri monti  e percorsi  devozionali di Piemonte e Lombardia

 

Non è da tutti poter studiare inglese in un sito Unesco immersi nel verde delle colline. Lo scenario non è in Toscana o nei Colli Euganei, ma del Sacro Monte di Crea, dal 2005, insieme agli altri Sacri monti  e percorsi  devozionali di Piemonte e Lombardia. Crea, una settantina di chilometri da Torino,  è da un millennio sede di santuario mariano e trovò la sua massima espansione con i mantovani Gonzaga, allora duchi di Monferrato. Oggi, con un territorio in condominio tra i comuni di Serralunga di Crea e di Ponzano Monferrato ospita il Santuario ed il Parco regionale del Sacro Monte. Da alcuni anni a questa parte a cavallo tra la fine del mese di giugno e l’inizio di luglio si svolge il Summer camp della Enghish School – British Institutes Casale, con sede in via Canina 13 a Casale Monferrato. L’idea di creare un momento di apprendimento britannico, con tutor madrelingua inglesi, irlandesi o americani, nel cuore del Monferrato ed in un sito Unesco è stato della titolare Luisella Lesca.  Per una settimana bambini e ragazzi dagli 8 ai 16 anni provenienti soprattutto da Torino e Città Metropolitana e da Milano e Città Metropolitana hanno studiato quotidianamente la lingua inglese in ore di full immersion a poca distanza dalla splendida Cappella del Paradiso ed all’ombra del Sacro Monte, ma hanno anche seguito una serie di attività sportive dall’orienteering, al nordic walking, al rafting sino ai mini Olympics finali. L’esperienza, alla luce del gradimento riscontrato in questa e nelle precedenti ediioni, naturalmente, verrà ripetuta l’anno prossimo.

Massimo Iaretti

Ubriaco alla guida di una Bmw investe due persone, una muore

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Gli Agenti  della Squadra Infortunistica della Polizia Municipale si sono occupati dei rilievi sul luogo

 

Un romeno di 36 anni completamente ubriaco alla guida di una Bmw 320 investe una coppia che camminava sul marciapiede in via Bologna. Domenica intorno alle 19.30 l’auto del pirata omicida è’ piombata sui due passanti , Emilio Costa di 61 anni, torinese , trasportato al Cto, ma morto nella notte, e una donna di 35 anni ricoverata in gravissime condizioni al Giovanni Bosco. Il conducente dopo l’incidente ha tentato la fuga , ma si è’ schiantato contro un palo ed è’ stato arrestato per omicidio colposo e omissione di soccorso, mentre la persona che era con lui ha guadagnato la fuga. Gli Agenti  della Squadra Infortunistica della Polizia Municipale di Torino si sono occupati dei rilievi sul luogo.

Nuove realtà Lauriano e Piazzo: "Tira una brutta Tari"

Lauriano

Gruppo e lista contestano che,  invece, si stia assistendo ad un lievitare delle spese del Comune di Lauriano per i contenziosi legali

 

Tornano a fare sentire la loro voce il gruppo consiliare e la lista “Nuove realtà Lauriano e Piazzo” . E ancora una volta, in un volantino, destinataria delle critiche è l’amministrazione comunale di Matilde Casa per l’aumento della Tari, avvenuto “nonostante –si legge – abbia promesso che la Tari non sarebbe stata aumentata a fronte dei notevoli tagli ai passaggi della racconta indifferenziata”. Gruppo e lista contestano che,  invece, si stia assistendo ad un lievitare delle spese del Comune di Lauriano per i contenziosi legali ed evidenzia  che “per il funzionamento degli organi istituzionali,nel 2015 sono stati messi a bilancio oltre 32mila euro”, compreso lo “stipendio” del sindaco. Il documento sottolinea, poi, la necessità di una pratica dell’amministrazione pubblica, allargata e partecipata, criticando il mancato coinvolgimento di popolazione e consiglieri di minoranza in decisioni importanti dell’amministrazione.

Massimo Iaretti

Apidge: che fare per gli insegnanti delle discipline giuridiche ed economiche?

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Giorni, ore frenetiche per centinaia e centinaia di colleghi in attesa di qualche informazione chiara, attendibile, o almeno utile per “capire” quali effetti ai fini dell’insegnamento o dell’occupazione potrebbero sortire dalla nuova normativa su “la buona scuola”

 

Un’associazione professionale dovrebbe occuparsi di altro (curricoli, progettazione didattica, formazione…) e lasciare il campo ad altri soggetti istituzionalmente deputati alla gestione del personale. Invece, per quanto concerne le “cose” che caratterizzano l’insegnamento delle discipline giuridiche ed economiche (classe di concorso A019) nelle scuole pubbliche, noi di Apidge oggi non possiamo fare a meno di seguire con particolare attenzione ed interesse anche il vorticoso balletto di cattedre che sta caratterizzando la determinazione degli organici di diritto par l’Anno scolastico 2015/2016 da parte del Miur e dei suoi Organi periferici (DM 7 luglio 2015 n.470 e note successive) e delle inevitabili ripercussioni che il processo di immissioni in ruolo di nuovi insegnanti sta per produrre in tutto il mondo della scuola.

 

Fatti i conti, abbiamo scoperto che quest’anno in Italia i docenti-A019 individuati come “titolari” di una cattedra di insegnamento siano 7.050 (fonte Miur). Ma il Ministero da subito precisa come, a conti fatti, appena 6.748 siano le “cattedre di insegnamento disponibili”. Si prospetta dunque un nuovo anno scolastico di autentica passione per 322 insegnanti appartenenti al contingente “A019”, che già si trovano nei ranghi del pubblico impiego: per essi si profila una lunga ed estenuante trafila di sottili pratiche burocratiche destinate ad un “reimpiego”, spesso insoddisfacente sotto il profilo della professionalità docente. Un problema che – sempre per il contingente “A019” – sfiora appena i docenti di alcune Regioni, ma che diventa davvero problematico in Sardegna e in Basilicata, dove i cosiddetti docenti soprannumerari si attestano al 30% del contingente disponibile; in Sicilia, Umbria e Molise si supera abbondantemente la soglia del 10% dei docenti rimasti quest’anno senza cattedra.

 

Con queste premesse Apidge non poteva dunque rimanere a guardare dall’esterno l’esito di un dibattito parlamentare che, almeno nelle intenzioni, mirava a potenziare l’insegnamento del diritto e dell’economia politica nelle scuole e l’inserimento di tanti nuovi docenti. Di qui l’appello inascoltato a senatori e deputati tendente ad inserire la cultura giuridica ed economica in ogni tipo di percorso scolastico, di qui soprattutto la determinazione nel sostenere e valorizzare tutte quelle iniziative di parlamentari a corollario della nuova legge tendenti al potenziamento dell’autonomia delle scuole, ove fosse previsto l’insegnamento del diritto e dell’economia politica.

 

Gli insegnanti delle discipline giuridiche ed economiche hanno dunque trovato un esplicito riconoscimento alla loro professionalità in un ordine del giorno del deputato Fabio Lavagno, accolto come raccomandazione dal Governo, allegato al ddl 2994-B “Buona scuola”. Non è un risultato esaltante, ma occorre riconoscere che finalmente il Governo ha accolto un documento in cui si chiede di “garantire a tutti i docenti assunti pari dignità professionale e l’assegnazione a compiti che siano strettamente correlati con la funzione docente e con i propri titoli professionali e relative competenze”.

 

Sempre il Governo, nella persona della Ministra Giannini, prende l’impegno a che “venga assicurata ad ogni scuola la presenza di un docente di Discipline giuridiche ed economiche (classe concorso A019); nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro, anche in riferimento alla sicurezza nei luoghi di lavoro, la specificità dell’insegnamento del Diritto e dell’Economia politica diviene veicolo essenziale per realizzare quel basilare percorso di orientamento dello studente verso l’attività lavorativa dalla quale dipende la qualità del suo futuro. Allo stesso docente potrebbe anche essere destinata tutta quella serie di attività istituzionali con “contenuti antidiscriminatori ed antiviolenza”.

 

 Intanto APIDGE ha continuato ad occuparsi di esiti degli Esami di stato, di rielaborazione dei documenti della Commissione Corradini relativi all’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione, di nuovi percorsi alternanza scuola-lavoro nei licei, degli sviluppi in tema di classi di concorso atipiche, di programmi regionali in tema di legalità e ambiente, della formazione dei docenti da parte degli Uffici di rappresentanza dell’Unione Europea.

 

Il Presidente Apidge

Ezio Sina

 

Conoscere il Monferrato con il Gran Tour

PIEMONTE COLLINE

All’educational hanno partecipato diversi giornalisti ed operatori provenienti da Milano, dal Milanese e dall’area Alessandrina

 

Per chi il Monferrato Casalese lo vive tutti i giorni da 55 anni, l’idea di percorrere strade ed attraversare paesi di cui conosce molto, poteva sembrare un qualcosa di scontato. Invece la vista delle colline con il Gran Tour Monferrato, nell’educational di sabato organizzato da Consorzio Mondo e Gruppo Stat, riservata a giornalisti, tour operator,  guide turistiche, è stata occasione per vederlo da un’altra angolazione, grazie anche alle audio guide con testi preparati dagli allievi dell’Istituto superiore Balbo. Fino al 1 novembre prossimo i pullman Stat propongono, infatti, ogni sabato e domenica, un tour (meglio tre in differenti fasce orarie, con partenza da Casale stazione alle ore 9.05 e ritorno in piazza Castello alle 12.15, con partenza da piazza Castello/teatro/Iat alle 12.45 e ritorno alle 16 e con partenza sempre da piazza Castello/teatro/Iat alle 16.15 e rientro alle 19.55). Il mezzo, con a fare gli onori di casa, presidente, vice presidente e direttore di Mondo, Maria Vittoria Gattoni, Edoardo Chierotti (anche per Stat) e Maria Luisa Torre, il sindaco di Cella Monte Laura Freddi e (sino a Moncalvo) l’assessore casalese Daria Carmi, ha seguito l’anello Casale Monferrato, costeggiando sulla provinciale San Giorgio Monferrato e Rosignano, salendo poi alla parte alta di Ozzano per tornare al Lavello e proseguire per la frazione Madonnina di Serralunga di Crea, lambendo Cereseto ed il suo Castello per giungere poi tramite Ponzano al Santuario di Crea, accolti dal rettore monsignor Francesco Mancinelli e da Ugo Bertana che al ristorante di Crea, ha tenuto una breve allocuzione sulle virtù del Grignolino. Il viaggio è proseguito per Moncalvo, con una breve sosta in piazza sulle mura dell’antico Castello, Grazzano, Casorzo, Vignale, Camagna, Frassinello, Olivola, Ottiglio con visita ad un pregevole infernot. Da qui attraverso Sala, si è arrivati a Cella Monte, nella sede dell’Ecomuseo della Pietra da Cantoni, accolti dal presidente Claudio Castelli, che ha annunciato la ripresa del censimento degli infernot (che hanno la tipicità Unesco) ai cui segreti si è stati iniziati da Enrica Pugno. All’Ecomuseo c’erano anche altri sindaci dei paesi Unesco, Paolo Lavagno di Ponzano e Davide Fabbri di Ozzano. Poi ancora il tempo di un salto all’agriturismo Ca’ Nostra per vedere un infernot e mangiare un piatto di riso ed il ritorno nel pomeriggio a Casale passando per il territorio di Rosignano. All’educational hanno partecipato diversi giornalisti ed operatori provenienti da Milano, dal Milanese e dall’area Alessandrina. Sicuramente è stata un’intelligente iniziativa mirata a fare conoscere il Casalese e le sue bellezze, indipendentemente da Expo ed al di là dell’esposizione universale milanese.

 

Massimo Iaretti

Una camminata contro l'abbandono dei 4 zampe

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Hanno partecipato anche alcuni beagle liberati da Green Hill e Skeggia, un magnifico cane che è stato trovato  la scorsa estate agonizzante sul ciglio della strada e con la spina dorsale spezzata

 

Sabato 18 luglio un centinaio di persone si sono date appuntamento in Piazza Zara per promuovere una campagna di sensibilizzazione contro l’abbandono estivo di tutti gli amici a 4 zampe:  non solo cani ma  anche gatti, conigli, criceti, tartarughe … che troppo spesso vengono considerati oggetti e buttati via quando ci si stufa o diventano un peso.La passeggiata si è svolta nella fantastica e fiabesca cornice del Borgo Medievale e nel verde del Parco del Valentino. Hanno partecipato anche alcuni beagle liberati da Green Hill e Skeggia, un magnifico cane che è stato trovato  la scorsa estate agonizzante sul ciglio della strada e con la spina dorsale spezzata: molto probabilmente dopo essere stato abbandonato è stato investito da un’auto. Nonostante la disabilità, grazie all’amore e alle cure delle persone che lo hanno salvato, la sua vita è meravigliosa.

 

#NONABBANDONARLI

Migliaia di profumi e occhiali taroccati

polizia via po

Due uomini di 41e 43 anni, denunciati per ricettazione  e introduzione dall’estero di materiale contraffatto

 

Dopo mesi di indagini la polizia di Carmagnola e il nucleo investigativo di Torino hanno scovato la base operativa di una coppia di macedoni che commerciava merce contraffatta. In un magazzino in via Monte Cervino sono stati rinvenuti migliaia di flaconi di profumi dei più noti marchi e occhiali Ray-ban taroccati destinati ai mercati chic della città. I due uomini di 41e 43 anni, denunciati per ricettazione  e introduzione dall’estero di materiale contraffatto, facevano rifornimento in Est Europa di confezioni di profumi al costo di 2 euro l’una, per rivenderle poi a 20 e 30 euro sulle bancarelle della città; stesso sistema utilizzato anche per gli occhiali da sole. Le indagini sono concluse, ma si aspettano gli esiti dell’Asl To5, incaricata di analizzare il materiale sequestrato poiché è’ molto probabile che contenga sostanze nocive per la salute.

La Regione è ottimista ma i migranti transitati in Piemonte sono 15mila da gennaio

Iraq esodo

A queste persone viene data la possibilità di seguire dei corsi di formazione e fare dei tirocini per poi essere inseriti nella realtà lavorativa della nostra regione, altrimenti l’alternativa è vagare senza far nulla, vivendo con ciò che gli viene messo a disposizione e con i servizi che vengono loro offerti

 

Siamo al collasso: la rete regionale che organizza l’accoglienza dei profughi sul territorio piemontese è’ in piena crisi . Dal mese di gennaio ad oggi sono transitate 10 mila 427 persone e il dato aggiornato al 14 luglio è’ di 4461 rifugiati in Piemonte dei quali a Torino 1699 e il resto suddiviso per le altre province. È un ciclo ininterrotto e continuo con picchi di arrivi che superano di volta in volta il record precedente . A queste persone viene data la possibilità di seguire dei corsi di formazione e fare dei tirocini per poi essere inseriti nella realtà lavorativa della nostra regione, altrimenti l’alternativa è vagare senza far nulla, vivendo con ciò che gli viene messo a disposizione e con i servizi che vengono loro offerti meticolosamente affinché nulla gli debba mancare. Il primato di accoglienza e inserimento in diversi progetti spetta al Canavese , mentre a Torino, dicono, un po’ meno. Non è’ chiaro se questo ” un po’ meno” sia riferito all’accoglienza dei cittadini , caldamente invitati dalle istituzioni ad accogliere in casa propria i profughi, o alla voglia di impegnarsi in attività produttive anziché vagabondare per la metropoli  sabauda da parte degli ospiti. Intanto l’assessore Monica Cerutti fa sapere che “Coinvolgere tutte le prefetture della regione come quella di Torino sia l’unico modo per risolvere i problemi. Serve un’azione corale” dice alla Stampa. Insomma , è ora che i torinesi si tolgano di dosso l’abito di individui un po’ schivi e riservati che da secoli li contraddistingue per antonomasia e aprano le loro case a questi immigrati che giungono da terre lontane, senza dimenticare di togliere i crocifissi e le icone sacre dai muri, perché non si vorrà mica essere indelicati, tantomeno mettere in tavola bevande come Barolo, Barbaresco , Nebbiolo…Il suggerimento è’ quello di preparare un drappo sul pavimento in direzione della Mecca, del resto Fassino ci ha dato il buon esempio per la festa di fine Ramadan, e poi.. non si vorranno mica deludere i dictat degli esponenti Pd tanto acclamati e votati dagli elettori, tanto che le firme false sono irrilevanti per annullare le elezioni a quanto dice il Tar. Insomma , tutto va come il Pd vuole che vada, dunque come gli elettori volevano che andasse. La maggioranza è moralmente invitata a non lamentarsi.

 

Clelia Ventimiglia

Appartamento in centro distrutto dalle fiamme per cortocircuito

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incendio matt2incendio matt4Il condominio di sei piani è stato evacuato dai vigili del fuoco

 

Un appartamento completamente devastato dalle fiamme, al terzo piano di un palazzo di corso Matteotti 57, nel pieno centro di Torino. Il condominio di sei piani è stato evacuato dai vigili del fuoco. Non ci sono feriti e nemmeno intossicati. L’incendio è stato causato probabilmente da un cortocircuito dovuto a un caricabatterie per cellulari. La famiglia che abitava l’alloggio è riuscita a mettersi in salvo e a dare  l’allarme. Il terzo piano dell’edificio per ora non sarà abitabile.

 

(Foto Franzen/Essepiesse- Il Torinese)
   

Da Torino a Palma di Maiorca con Volotea

La rotta per le Baleari si aggiunge ai collegamenti per Olbia e Palermo, per un totale di 3 collegamenti disponibili

 

volotea

Come preannunciato poche settimane fa da Volotea, la compagnia aerea che collega città di medie e piccole dimensioni, a partire da domenica 28 giugno, i Boeing 717 del vettore torneranno nuovamente a prendere il volo da Torino verso Palma di Maiorca. La riapertura della tratta estiva verso uno dei principali centri turistici delle Baleari, apprezzato per le spiagge, i divertimenti e la vita notturna, rappresenta la terza rotta operata da Volotea presso l’aeroporto del capoluogo piemontese. Dallo scorso 29 maggio, infatti, al collegamento con Palermo è stata aggiunta anche la tratta per Olbia, altro scalo strategico per dimensione e posizionamento. “Reduci dei grandi risultati raccolti lo scorso anno, abbiamo pensato di riproporre i nostri cavalli di battaglia a Torino – commenta Valeria Rebasti, Commercial Country Manager Volotea per l’Italia. – Anche per i prossimi mesi estivi, tutti i piemontesi potranno decollare verso mete di grande richiamo: se da un lato c’è il collegamento con Olbia, meta turistica adatta a famiglie e giovani coppie, dall’altro fa capolino Palma di Maiorca, una delle mete più gettonate dai giovani di tutta Europa. C’è poi l’asse Torino – Palermo, su cui operiamo tutto l’anno, permettendo di visitare la Sicilia anche nei periodi di bassa stagione.” Il vettore, che vola in Italia dall’aprile 2012, ha recentemente celebrato un importante traguardo a livello internazionale: il 7 maggio a Napoli è stato infranto il tetto dei 5 milioni di passeggeri trasportati in Europa. Un risultato che premia la volontà di Volotea di offrire voli confortevoli, diretti e a tariffe concorrenziali. Infine, a riprova del successo della low cost, aumentano le basi in Italia e all’estero: è di poche settimane fa l’annuncio di una nuova base Volotea a Verona, che si affiancherà così agli hub italiani di Venezia e Palermo. In Europa le basi su cui il vettore può fare affidamento sono in Francia (Nantes, Strasburgo e Bordeaux) e in Spagna (Asturie). Tutte le rotte da e per Torino sono già in vendita sul sito www.volotea.com, nelle agenzie di viaggi o contattando il call center al numero 895 895 44 04, con tariffe a partire da 29,99 Euro a tratta, tasse aeroportuali incluse.