redazione il torinese

Ferragosto "intelligente": è festa in città tra gelati, mostre e musei al costo di 1 euro

Persino lo chef stellato Matteo Baronetto del Cambio ha dichiarato che il ristorante di piazza Carignano è uno dei simboli di Torino e, anche in quanto tale,  resterà aperto nel mese di agosto

 

turisti 2La proposta culturale di Torino non si ferma a Ferragosto, quando Fondazione Torino Musei offre l’opportunità di visitare le sue sedi – Gam, Palazzo Madama, Mao e Borgo Medievale – e le nove mostre allestite, al prezzo speciale di un euro. Nei musei sono disponibili nuovi allestimenti e un calendario di appuntamenti che comprende visite a tema, spettacoli teatrali e attività  per la famiglia. Tra le iniziative ferragostane anche il ‘Gelato a 1 euro’, ‘Vita da Regina’ e ‘Ritorno al medioevo’, oltre a visite guidate a Palazzo Madama e al Borgo del valentino..

 

E anche quest’anno alla Reggia di Venaria si tiene il Galà del 15 agosto, una serata specialeturisti 1 per festeggiare l’estate con cocktail, musica e fuochi d’artificio nel Gran Parterre. La serata chiude in bellezza le Sere d’Estate alla Reggia. Ingresso speciale a 6 euro.

   

Del resto Torino è “aperta per ferie”. C’è chi tiene aperto h24 come alcuni supermercati Carrefour ma, in ogni caso, il tradizionale deserto delle serrande d’agosto non è più tale. Persino lo chef stellato Matteo Baronetto del Cambio ha dichiarato che il ristorante di piazza Carignano è uno dei simboli di Torino e, anche in quanto tale,  resterà aperto nel mese di agosto. Sì, perchè in città ci sono tanti giapponesi, cinesi e russi. Insomma, non è più la cambioTorino di una volta, quella legata alla Fiat. Quando la grande fabbrica chiudeva, chiudeva anche la città.

 

Poi, come ha detto alla Stampa la presidente dell’Ascom, Maria Luisa Coppa, “la crisi si è fatta sentire anche nel commercio e non sono pochi i negozi che non possono più permettersi di abbassare le serrande per tre o quattro settimane.” Allora, viste anche le numerose comitive turistiche presenti sotto la Mole nonostante il caldo, i commercianti hanno deciso di suddividere le meritate ferie in brevi pause nel corso dell’anno. Se la serranda selvaggia è un ricordo del passato e l’Ascom ha addirittura abolito il numero verde sui turni di apertura e chiusura dei negozi, per mancanza di utenti, il sito web del Comune propone invece una  pagina dedicata per conoscere gli aperti e chiusi per ferie in agosto. Però…girando nelle periferie non è proprio tutto rose e fiori, la serranda selvaggia lì si nota ancora. E persino in centro, anche se i turisti stranieri ci sono davvero, non ce ne sono abbastanza: l’effetto Expo pare non essersi verificato. Tanto è vero che gli albergatori lamentano molte stanze vuote. Ma va certamente meglio di qualche anno fa.

 

(Foto: il Torinese)

 

Piemonte al quarto posto in Italia per capacità di accogliere immigrati

Lo dice una l’indagine della Fondazione Moressa, specializzata nello studio dell’economia dell’immigrazione

 

rugby migrantiIn molti casi trovano lavoro, hanno buoni risultati a scuola, creano famiglia e prendono la cittadinanza italiana. Così gli immigrati che arrivano in Piemonte e Valle d’Aosta riescono a integrarsi. E il Piemonte è al quarto posto tra le regioni italiane che riescono a garantire l’inserimento dei cittadini stranieri, lo dice una l’indagine della Fondazione Moressa, specializzata nello studio dell’economia dell’immigrazione. Sono stati analizzati ben quaranta indicatori divisi in sei aree tematiche: lavoro, istruzione, sanità, criminalità, contributo economico, radicamento sul territorio ed è stato calcolato un «indice di integrazione regionale». Questa la classifica generale: Lazio primo con 117,6 punti, Lombardia (106,6), Veneto (101,8) e Piemonte (100,9). Nella nostra regione i residenti stranieri sono l’8,5% della popolazione,  425.448 persone. Il 56,3% di queste ha un lavoro. In Piemonte gli immigrati producono l’8,7% del Pil regionale e guadagnano 13.920 euro in media l’anno, versando 3.075 euro di Irpef.

Il sacerdote ai funerali di Andrea: "Niente rancore, preghiamo per tutti"

Sulla morte  è in corso in procura un’inchiesta per omicidio colposo con quattro indagati

 

soldi andrea“Nel nostro cuore c’è tantissimo dolore, ma non c’è rancore”. L’agenzia Ansa riporta le parole di don Primo Soldi, pronunciate durante i funerali di Andrea Soldi, il quarantacinquenne malato di schizofrenia deceduto la scorsa settimana nel corso di un ricovero forzato. Il sacerdote è  zio di Andrea. Sulla morte  è in corso in procura un’inchiesta per omicidio colposo con quattro indagati: un medico psichiatra e tre vigili urbani. “Preghiamo per tutti, anche per loro”, ha detto ancora don Soldi.

Un impianto sportivo a Vercelli per Eusebio Castigliano

E’ il campo di calcio del rione Cappuccini dove nacque la gloria del Grande Torino

 

CASTIGLIANOIntitolare l’impianto sportivo dei Cappuccini, il rione di Vercelli, dove Eusebio Castigliano era nato il 9 febbraio del 1921 ed era cresciuto. E’ la proposta di Emanuele Caradonna, consigliere comunale e componente della commissione toponomastica della città eusebiana, al sindaco di Vercelli Maura Forte. Il proponente è anche presidente del gruppo sportivo che porta il nome di Castigliano, gloria del calcio italiano, tragicamente scomparso la maledetta mattina del 4 maggio 1949 a Superga nell’impatto dell’aereo che riportava in Italia la squadra del Grande Torino. Poi venne sepolto nel cimitero monumentale di Torino.  Originariamente mezzala,  poi mediano, ambidestro, cresciuto nella Pro Vercelli, disputò quattro campionati di serie B, i primi due con le bianche casacche vercellesi e i seguenti dopo il trasferimento allo Spezia. Durante il secondo conflitto mondiale si allenò  a Biella e a Vigevano. Finita la guerra iniziò il suo legame, che durò sino alla morte (e in un certo senso prosegue ancora oggi) con Torino, perché vestì il 14 ottobre 1945 per la prima volta i colori granata. E fu subito derby con la Juventus che si impose 2 – 1. Da allora incominciò la sua marcia verso la gloria e l’immortalità calcistica, con le 13 reti in 14 incontri nel girone finale del campionato 1945 – 46 quando si impose come capocannoniere.  Allo scudetto in quel campionato si aggiunsero quelli delle stagioni successive sino alla 1948/1949 che per la squadra granata si concluse tragicamente sulla collina di Superga. Castigliano, infine, vestì la maglia azzurra sette volte, debuttando a Zurigo l’11 novembre 1945 in Svizzera – Italia 4 – 4, segnando anche rete contro l’Austria, nella partita giocata a Milano e vinta 3 – 2.

 

Massimo Iaretti

Un viaggio nei romanzi alchemici del medico Rodolfo Alessandro Neri

L’alchimia come scienza per trovare una spiegazione ai quesiti dell’esistenza

 

 

LIBRO NERIC’è un sottile fil rouge che percorre la produzione letteraria di Rodolfo Alessandro Neri, medico radiologo,  ricercatore e traduttore di testi antichi: si tratta dell’amore per l’alchimia e il desiderio di porsi continue domande sull’esistenza. Il tutto all’interno dell’esoterismo,  che, inizialmente, significava semplicemente “lo studio di ciò che si nasconde dietro le apparenze, vale a dire dietro il mondo fenomenico,  vale a dire il mondo delle cause, e le ragioni per le quali il tutto è stato generato”. “L’alchimia – spiega  Rodolfo Alessandro Neri – nasce nell’antico Egitto e risulta una scienza molto complessa, il cui studio richiede lo stesso impegno richiesto da una scienza esatta. Essa, infatti, contiene in sé la possibilità di trasmutare i metalli, di guarire le malattie e di accedere alla conoscenza.  Infatti gli alchimisti, in passato, erano a conoscenza di un farmaco che permetteva di allungare la vita”.

 

Nella sua attività di ricerca, lo scrittore ha tradotto molti testi antichi di alchimia e ha all’attivo numerose pubblicazioni,  oltre a essere curatore e traduttore della Collana di Scienze Alchemica e per la casa editrice Psiche 2. Un testo molto interessante è il saggio da lui scritto nel 2009, dal titolo “Anime nella Pietra”, dall’emblematico sottotitolo “Stonewatching, il mistero dei Gamahes”. Si tratta di un saggio in cui il medico-scrittore studia, appunto, i “gamahes”, o “camaheu”, pietre su cui sono incisi alcuni segni, che venivano interpretati simbolicamente, per assegnare loro una particolare virtù magica. Neri ne descrive alcuni presenti in luoghi a lui cari. Il libro è, infatti, corredato da un’interessante appendice fotografica, in cui si mostrano alcuni di questi gamahes, tra cui l’immagine presente sul gradino di una casa privata nel centro di Torino, che pare proprio opera di un sapiente pittore. Da una massa nera informe si originano due figure dalle fattezze umane, il cui abbigliamento consente di distinguere tra maschio e femmina, simboli, quindi, delle due nature, maschile e femminile, lo zolfo e il mercurio. Lo zolfo, entità maschile,  è riconoscibile per il cappello calato sugli occhi, mentre il mercurio, entità femminile,  per il suo cappellino vezzoso.NERI RODOLFO

 

È dello scorso anno uno dei suoi libri di alchimia più avvincenti scritti di recente, questa volta incentrato sul tema della reincarnazione. Il titolo,  “Il cranio, il cristallo e la luna piena”, accompagna il lettore in pagine ricche di vicende private che si intersecano alla storia, narrata sui libri, nelle quali prevale il desiderio dell’autore di trovare una spiegazione e un senso e da attribuire all’esistenza.  In questo romanzo esoterico Neri occidentalizza un tema molto caro alle filosofie e religioni orientali,  la reincarnazione; proprio gli episodi quotidiani,  tangibili e pratici, danno spazio a questa dimensione. Infine merita di immergersi nella lettura il volume dal titolo “Storia di Tritemio”, un viaggio nell’alchimia attraverso le vicende biografiche di uno dei suoi più famosi protagonisti,  il monaco benedettino Tritemio,  vissuto in Germania nel 1400, spirito libero, eletto a soli 22 anni abate del monastero in cui aveva chiesto rifugio. Fu una figura di spicco nel mondo tedesco e maestro anche di Cornelio Agrippa e Paracelso. 

 

 Mara Martellotta

 

Il mondo giovane salesiano al raduno del Palaruffini

salesiani suore

Testimonianza toccante, quella del Alfred Adetosoye Adedayo, testimone dei massacri di cristiani da parte di Boko Haram in Nigeria

 

Raduno mondiale della Gioventù Salesiana al Palaruffini di Torino. Sono circa 5 mila i giovani provenienti da 53 paesi di tutto il globo (li vedete allegri, con le loro magliette gialle in giro per Torino) che prendono parte all’evento sotto la Mole. Cori, musica, sport e momenti di riflessione sono al centro dell’iniziativa, promossa nella città natale della congregazione religiosa fondata da don Bosco, nel 200° anniversario della nascita del santo sociale. Testimonianza toccante, quella del Alfred Adetosoye Adedayo, testimone dei massacri di cristiani da parte di Boko Haram in Nigeria. Per i partecipanti al raduno sono previste visite a Torino e alla basilica di Maria Ausiliatrice, luogo storico legato ai Salesiani.

 

(Foto: il Torinese)

Cantieri, che stress! Ma valgono 9 milioni di investimento

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Il Comune, come da tradizione,  ha deciso di approfittare del calo delle presenze dei vacanzieri per accelerare i lavori

 

Fonte di disagio, ma anche di lavoro, i cantieri a Torino. Il Comune, come da tradizione,  ha deciso di approfittare del calo delle presenze dei vacanzieri per accelerare i lavori, compresi quelli sul ponte della Gran Madre, chiuso dallo scorso 3 agosto. “Sono in corso cantieri e progetti – spiega in una nota l’assessore Claudio Lubatti – per manutenzione straordinaria, posa della fibra ottica e passante ferroviario, con un investimento di 9 milioni di euro”. Si conta di chiudere i lavori entro l’inizio della scuola.

 

(Foto: il Torinese)

Addio alla "lady" del Bicerin

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Maritè Costa da trent’anni gestiva il Bicerin, il più antico caffè d’Europa, aperto nel 1763

 

Ultimo saluto, nella chiesa di via Sant’Agostino, a Maritè Costa che da trent’anni gestiva il Bicerin, il più antico caffè d’Europa, aperto nel 1763. Tanti gli amici e i clienti del locale presenti alla cerimonia funebre. Ma la famiglia della “regina” del Bicerin promette: “porteremo avanti l’attività”. Tra gli illustri frequentatori del caffè di piazza della Consolata vi furono Alexandre Dumas, Nietzsche e Cavour.

Trapianto di rene n. 3000: record alle Molinette

molinette

E tre pazienti trapiantati nel lontano 1982 sono ancora in vita con l’originario trapianto

 

E’ stato raggiunto il trapianto di rene numero tremila alle Molinette, un ritrapianto su un paziente, 12 anni dopo il primo intervento. L’organo è giunto da una donatrice morta a Novara. Uno storico traguardo che permette all’ospedale torinese di porsi come primo centro in Italia per trapianti di reni effettuati e anche per la sopravvivenza: dopo 5 anni è dell’86%. E tre pazienti trapiantati nel lontano 1982 sono ancora in vita con l’originario trapianto.

 

(Foto: il Torinese)

Sospesa chiusura curva bianconera dopo derby Mole

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L’udienza per la sospensiva e per discutere del merito di questa decisione è programmata il 3 settembre

 

E’ stata sospesa dal Collegio di Garanzia dello Sport del Coni l’esecuzione della decisione della Corte Sportiva di Appello Figc contro la quale la Juventus ha fatto ricorso e che prevedeva l’obbligo di giocare una gara con la Tribuna Sud dello Stadium a porte chiuse, dopo gli incidenti dell’ultimo derby della Mole. L’udienza per la sospensiva e per discutere del merito di questa decisione è programmata il 3 settembre alle ore 10.30, davanti alle Sezioni Unite.

 

(Foto: il Torinese)