redazione il torinese

Marrone (FdI): "Campo nomadi, il rogo svela la realtà degli abusivi"

LUNGO STURA LAZIO, MARRONE (FDI-AN): A QUATTRO MESI DALLA FINE DEL PROGETTO ANCORA CENTINAIA DI NOMADI ABUSIVI, SE SVUOTAMENTO FALLISCE CAUSA DI RISARCIMENTO ALLE COOP APPALTATRICI! INTANTO SEGNALAZIONE ALLA CORTE DEI CONTI

marrone<<Per dirla con una battuta con Terra del Fuoco il campo va in fiamme.Il rogo che ha avvolto nelle fiamme la sponda di Lungo Stura LAZIO occupata dal campo nomadi abusivo svela la verità sul fallimento del progetto governativo-comunale di svuotamento dell’insediamento rom al costo di cinque milioni di euro pagati dai contribuenti: centinaia di zingari continuano ad affollare un’area che dovrebbe essere già stata liberata da un anno secondo cronoprogramma, mentre il ricorso legale di fronte alla Corte Europea dei diritti umani promosso dalle stesse organizzazioni foraggiate dall’Amministrazione Fassino per l’assistenzialismo agli stranieri ha impantanato tutto. Ma intanto cooperative rosse e cattoliche insieme ai “re delle soffitte” con cui fanno affari stanno intascando milioni di euro pubblici e noi questo non lo accettiamo!>> attacca Maurizio Marrone, Capogruppo di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale in Comune di Torino, che annuncia <<Se come temiamo alla scadenza del progetto in questo dicembre 2015 gli zingari sanno ancora presenti a Lungo Stura Lazio, esigeremo che l’Amministrazione Comunale agisca per le vie legali nei confronti delle cooperative di “Città Possibile” per la restituzione dei milioni erogati oltre al risarcimento del danno come si farebbe con qualunque appaltatore inadempiente. Intanto formalizzerò una segnalazione alla Corte dei Conti affinché si attivino per approfondire il danno erariale cagionato dalle tante, troppe ombre già segnalate circa il progetto “Città possibile”>>

EXPO, BRAMBILLA: “GIORNATA DEL CONIGLIO? SI’, MA DEL CONIGLIO DA COMPAGNIA”

Il crollo del numero dei capi (-47% negli ultimi 25 anni) e del consumo di carne (oggi stimato ad un chilo l’anno per persona, contro i 4,4 del 2010) non sono imputabili solo a fattori economici contingenti, ma ad un profondo mutamento nella sensibilità del pubblico: oggi il coniglio non è più “carne bianca” o “colletto di lapin”, ma un nuovo “amico a quattro zampe”

 

coniglio brambilla“Altro che giornata del coniglio nel piatto, il coniglio deve essere tutelato e rispettato come un animale da compagnia. Allora sì varrebbe la pena di dedicargli una giornata”. Così l’on. Michela Vittoria Brambilla, Forza Italia, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, autrice della proposta di legge per il riconoscimento del coniglio come animale d’affezione. “L’Expo – attacca – che ospita la “giornata” della carne di coniglio, con la partecipazione del vicesegretario del Pd, purtroppo non è solo un mezzo flop, come dimostrano (tra gli altri) i dati di Federalberghi sulle presenze degli stranieri, ma una vergogna: invece di accreditarsi come luogo privilegiato per una riflessione approfondita sui temi dell’alimentazione, sul rapporto tra uomo e cibo, uomo e ambiente, uomo e animali, si è sviluppato come una mega-fiera globale, in cui ciascun imbonitore magnifica le “delizie” del suo baraccone, compresi gli hamburger di zebra e di coccodrillo. Expo vede gli animali soltanto come cibo.  È davvero un’occasione perduta.. Peraltro – prosegue l’ex ministro – nel caso del coniglio le cifre presentate dagli allevatori stessi parlano di una rivoluzione in atto: il crollo del numero dei capi (-47% negli ultimi 25 anni) e del consumo di carne (oggi stimato ad un chilo l’anno per persona, contro i 4,4 del 2010) non sono imputabili solo a fattori economici contingenti, ma ad un profondo mutamento nella sensibilità del pubblico: oggi il coniglio non è più “carne bianca” o “colletto di lapin”, ma un nuovo “amico a quattro zampe”, una creatura socievole e sensibile, capace di stabilire un forte legame affettivo con gli esseri umani, scelto ormai dal 2,9 per cento degli italiani che convivono con un animale da compagnia.  Il progetto di legge che ho depositato alla Camera prende atto della mutata situazione, per garantire a questi simpatici animali adeguata tutela attraverso il divieto di allevamento a scopo alimentare o per ricavarne pellicce e l’istituzione di un’anagrafe obbligatoria”.

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Caccia al tesoro al castello di Miradolo

Al calar del sole il meraviglioso Parco si trasformerà in un luogo incantato, popolato da magiche creature che lo animeranno rendendolo speciale e fatato

 

miradoloIl Parco del Castello di Miradolo a San Secondo di Pinerolo diventa sabato, dalle ore 21, alle 23.30, teatro di una caccia al tesoro. Al calar del sole,infatti, il meraviglioso Parco si trasformerà in un luogo incantato, popolato da magiche creature che lo animeranno rendendolo speciale e fatato. Grandi e piccini potranno vivere un’affascinante avventura tra i grandi alberi e i fiori, sulle tracce di misteriosi personaggi, aiutandoli a svelare il segreto che minaccia la loro serenità. Divertimento e tanta fantasia non potranno mancare nella serata fatata! Invece Domenica 30 agosto l’iniziativa proposta dalla Fondazione Cosso è una visita guidata sul tema “Mitologia degli alberi” che avrà luogo alle ore 11 e alle ore 16. Fin dall’antichità gli alberi hanno affascinato e interrogato l’uomo. In passato le piante venivano considerate la manifestazione più immediata e concreta della divinità: ad esse gli uomini si rivolgevano per chiedere protezione e conforto, intorno alle piante fiorivano miti straordinari, a ciascuna specie, a ogni albero, venivano attribuite virtù e funzioni particolari.  Oggi gli uomini sembrano aver dimenticato il ruolo fondamentale della Natura nella propria esistenza. Durante una piacevole passeggiata nel Parco storico del Castello di Miradolo si scopriranno le specie arboree presenti che da sempre hanno ispirato miti e leggende legate ad esse: Tasso, Pino, Cipresso, Faggio, Ginkgo biloba, Fico, Tiglio e tanti altri ne saranno indiscussi protagonisti.

 

Massimo Iaretti

 

Informazioni
Caccia al Tesoro notturna: “La magia delle fate”

Sabato 29 agosto, dalle ore 21 alle ore 23,30
Costo: 9 euro
Prenotazione obbligatoria entro il 28 agosto scrivendo a info@fondazionecosso.it oppure chiamando lo 0121.502761

Visita guidata a tema: “Mitologia degli alberi”
Domenica 30 agosto, ore 11 e ore 16
Durata 1,5 h. circa
Costo visita guidata: 6 euro a persona
Ingresso al Parco: 3 euro a persona
Orario di apertura del Castello: 10,00/19,00
Prenotazione consigliata scrivendo a info@fondazionecosso.it o chiamando lo 0121.502761

Berbel, estro e passione in cucina

Il regista è lo chef Nicola di Tarsia, capace di valorizzare gli ingredienti, eccellenti protagonisti, accompagnati dalla colonna sonora delle oltre 400 etichette della cantina

 

berbel cuocoDa Berbel il tempo si ferma. Tra i caldi muri della sala, oro e cioccolato, i tavoli sono allestiti con semplice eleganza: il design moderno, accostato a elementi tradizionali, rende l’ambiente confortevole dove si può già pregustare la proposta culinaria che verrà raccontata. Il regista è lo chef Nicola di Tarsia, capace di valorizzare gli ingredienti, eccellenti protagonisti, accompagnati dalla colonna sonora delle oltre 400 etichette della cantina. Spettatori,  a cui non rimane che gustare ogni sapore con i cinque sensi, sono i clienti, coccolati durante tutto il servizio, in una separazione estetica (ed estatica) dalla realtà. Imperdibile la selezione di pesce crudo con dieci proposte tra ostriche, gamberi, pesci dalle carni pregiate accompagnate dal trittico di salse, soia, zenzero e acqua di mare distillata; tra gli antipasti il colpo di scena è l’uovo pochè, abilmente fritto, che sovrasta e amalgama l’insalata di cappesante su patate e salsa verde con scampo ligure e filetto di gallinella. E se la proposta di primi piatti vede la grande tradizioneberbeltonno piemontese, rivisitata ascoltando le esigenze performative degli ingredienti, con agnolotti col plin cotti in acqua e fieno al Castelmagno o ravioli di Roquefort con salsiccia di Bra, mandorle e pere, le atmosfere mediterranee si esprimono al meglio negli spaghetti aglio, olio, peperoncino e astice.  Tra i piatti di agnelli “dei prati salati” bretoni e stinchi di vitello alla birra, il pesce mantiene un ruolo di spicco, come la cernia in guazzetto accompagnata dalla soppressata di Corigliano calabro oppure il rombo chiodato con leggeri fiori di zucchine fritti e ripieni alla mozzarella di bufala di Caraglio, orgoglio della provincia cuneese.  Standing ovation per la selezione di dolci dal gelato artigianale al rotondeggiante cremoso al cioccolato Valrhona accompagnato da caramella mou, nocciole e olio extravergine con panna liquida da condire con sale e pepe.  Un esempio in cui le origini professionali dello chef hanno messo le basi all’onestà e all’umiltà che vengono offerte al cliente. Estro e passione si trovano a Berbel. 

 

Silvia Lombardi

 

Berbel Ristorante

Via S. Domenico 33b, Torino

telefono +39 011 43 66 778

 

Minaccia suicidio e di uccidere la moglie malata di sla

L’uomo è distrutto dai tanti problemi che lo riguardano: dalla perdita del lavoro alla malattia della moglie

 

carabinieri autoF. B., 34 anni, di Villaretto di Roure,  in Val Chisone, si è barricato in casa per  diverse ore, minacciando di suicidarsi e di uccidere la moglie, gravemente malata di Sla. Grazie al capitano dei carabinieri di Pinerolo, Alberto Tulli, ha desistito dai suoi insani propositi, L’uomo è distrutto dai tanti problemi che lo riguardano: dalla perdita del lavoro alla malattia della moglie.

“Biodivesità delle praterie alpine”

Nella Sala incontri dell’Ufficio relazioni con il pubblico del Consiglio regionale (Urp), via Arsenale 14/g a Torino

 

FIORI 2L’esposizione è realizzata in collaborazione con il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, l’Istituto di Scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle Ricerche, i parchi nazionali del Gran Paradiso e dell’Orsiera-Rocciavré. La mostra propone un centinaio di immagini fotografiche dedicate alla natura alpina e alla complessa rete di rapporti che caratterizza gli ecosistemi e le strategie utilizzate da piante e animali per affrontare le difficoltà associate all’ambiente di alta montagna. Attraverso l’esempio delle praterie d’alta quota, viene infatti proposto un approccio “ecologico”, che privilegia la presentazione dei meccanismi che regolano la dinamica degli ecosistemi , rendendo possibile la diversità degli organismi viventi. La mostra, visitabile fino a martedì 1° settembre osserverà i seguenti orari: da lunedì a giovedì 9-13 e 14-16; venerdì 9-13. 

TOdays, a Torino il nuovo festival underground del dopo Traffic

TOdays International Music, ospitato in spazi suggestivi,  trasformerà Torino in un luogo aperto al mondo

 

 

torino todaysTorino dal 28 al 30 agosto prossimi si trasformerà in uno spazio condiviso e in una finestra aperta sul mondo,condiviso ospitando il TOdays International Music, ovvero  il nuovo festival underground dedicato alla musica rock, elettronica e popolare contemporanea. Si tratta di un’iniziativa che il Comune di Torino vuole collaudare, tutta rivolta ai giovani, e che si vorrebbe sostituisse il Festival Traffic. La rassegna verrà aperta dal gruppo indie rock Interpol, proveniente dagli Usa, e darà voce anche a gruppi meno conosciuti italiani e torinesi. TOdays International Music si vuole proporre come un festival dedicato al presente in una città come Torino,  che si è da anni dimostrata capace di aprirsi a nuovi linguaggi artistici, e vuole anche intercettare le tendenze più innovative della musica contemporanea.  La rassegna darà ampio spazio al rock’ n’ roll, alla melodia e alla sperimentazione elettronica, valorizzando anche le possibili contaminazioni tra i diversi linguaggi musicali contemporanei.  Si tratta di musica che spesso si sviluppa e fermenta nelle periferie urbane, promuovendone la riqualificazione.  TOdays utilizzerà,  oltre allo Spazio 211, il Museo Ettore Fico, i  Docks Dora, il Cimitero di San Pietro in Vincoli e la Scuola Holden. In questo modo il festival sarà una preziosa opportunità per riscoprire edifici industriali riconvertiti e spazi torinesi che non fanno parte dei circuiti tradizionali  di visita.

 

Mara Martellotta

Incendio al campo nomadi: sono stati i bambini che giocavano

Le fiamme sono divampate tra le baracche abusive e si è creata una spessa colonna di fumo  visibile in gran parte della città

 

vigili fuoco 1Alcune persone sono rimaste intossicate nell’ncendio al campo nomadi in lungo Stura Lazio, alla periferia di Torino. Le fiamme sono divampate tra le baracche abusive e si è creata una spessa colonna di fumo  visibile in gran parte della città. Sono intervenute sul posto sei  squadre dei Vigili del Fuoco, automezzi del 118, polizia, carabinieri e polizia municipale.E’ probabile che il rogo sia stato causato da bambini residenti nel campo che stavano giocando e avrebbero appiccato il fuoco per uccidere alcuni insetti. Le fiamme si sono però propagate a una baracca e poi a buona parte del campo.