redazione il torinese

“Caro Toro ti scrivo”

toro bandieraUn giornalista, già parlamentare, Giorgio Merlo e un avvocato penalista, Fabio Viglione, sono accomunati dalla grande passione per il Toro. La raccontano ripercorrendo, in modo particolarmente originale, alcune tra le pagine più significative della storia granata degli ultimi 50 anni. Racconti e ricordi personali vissuti con passione, coinvolgimento e rara emozione

 

«Leggere un libro che parla di TORO significa evocare un patrimonio esaltante di Storia, Passione, Successi ed Entusiasmi…Significa rifarsi ai caratteri del “vecchio” Toro: tenacia, resistenza alle avversità, fatalismo intrecciato con un inesauribile ottimismo, orgoglio di essere minoranza, fedeltà anche nei momenti più bui… Il libro di Giorgio Merlo e Fabio Viglione mi rafforza nella mia…“perversione”».
Gian Carlo Caselli

 

«Essere del Toro lo imparai subito sul campo del Filadelfia…Sacrificio, dedizione, impegno, umiltà per onorare la maglia, lottare contro tutto e contro tutti perché nessuno ti avrebbe mai dato una mano».
Claudio Sala

 

Venerdì 27 novembre alle 17.30 presso il Granata Store di piazza Castello 10 a Torino, Daniela Piazza Editore presenta “Caro Toro ti scrivo” di Giorgio Merlo e Fabio Viglione, con la prefazione di Claudio Sala e il contributo di Gian Carlo Caselli. È anche il racconto, semplice matoro bandiera emotivamente intenso, di alcune tappe che hanno caratterizzato il senso di appartenenza degli autori. Ricordi personali che sono stati, forse inconsapevolmente, anche vere e proprie pietre miliari della stessa storia granata nell’ultimo mezzo secolo. Dall’annuncio della morte di Gigi Meroni allo Scudetto del ‘76, dal derby più folle della storia, alle finali di Coppa Italia, dalla cavalcata europea del ‘92 all’indimenticabile “marcia dei 50 mila”. 

 

prezzo di copertina: € 13,00
data di pubblicazione: maggio 2015

 

(Foto: il Torinese)

 

Se volere una Torino dignitosa significa essere conformisti e benpensanti

tosettoSTORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

 

 Vicino alla sfavillante città il degrado delle droghe, nel pieno centro della tristezza. Non posso fare nulla se non descrivere luci ed ombre di Torino. Caro amico, hai ragione: sono un benpensante e non voglio legittimare con il silenzio questa ignominia. Non sono conformista perché non voglio conformarmi a questa realtà

 

Po alberi imbruniremole vittorioAll’imbrunire,  in centro a Torino. Sono alla “caccia” di un libro editato nel ’99. Entro ed esco dalle librerie, la strada è piena di passanti. Molta allegria e l’imbrunire rende tutto maggiormente magico. Per approssimazione ed errore mi ritrovo in Piazza madama Cristina. 

Penso ad un incontro con un vecchio amico. Ci si conosce da oltre 50 anni, dalle elementari. carignano imbrunire

 

Quando ci si rivede sono molte e reciproche le battute  Ha la compiacenza di leggere i miei articoli ed il giornale. Alla fine sbotta ed amabilmente e mi dice: ma sai Patrizio sei diventato benpensante e conformista, si capisce dai tuoi scritti. Lì per lì non rispondo. Ora posso dirgli : benpensante assolutamente sì, conformista assolutamente no! Al mercato compro qualcosa. Corso massimo d’Azeglio angolo corso Vittorio. Attraversiamo la strada. Un coppia di fidanzati. Una ragazza con cane, un giovane imbacuccato Mi accorgo che nel viale interno ci sono capannelli di ragazzi di colore. Cerco di capire. Mi abbordano e li scopro essere spacciatori, più di una decina. 

 

clochard imbrunireAccidenti, se sono lì al freddo vuol dire che hanno mercato. Vicino alla sfavillante Torino il degrado delle droghe, nel pieno centro della tristezza. Non posso fare nulla se non descrivere luci ed ombre di questa città. Caro amico, hai ragione: sono un benpensante e non voglio legittimare con il silenzio questa ignominia. Non sono conformista perché non voglio conformarmi a questa realtà. Di ritorno in piazza Vittorio, tanta gente sorridente. Questa la mia Torino. Mi trovo a mio agio, qui.

 

(Foto: il Torinese)

GiovedìScienza fa 30

universitàTornano gli appuntamenti della rassegna che giunge alla sua 30esima edizione

 

Accreditato ormai come una delle migliori fonti di divulgazione scientifica sul panorama italiano, GiovedìScienza presenta la nuova carrellata di appuntamenti per la stagione 2015-16 che parte il 26 novembre e si conclude il 17 marzo. Si tratta della 30esima edizione che coinvolgerà personaggi di spicco come Piero Angela, Mauro Salizzoni, Amalia Ercoli Finzi, Piergiorgio Odifreddi e che, oltre alla storica sede del Teatro Colosseo di Torino, sarà ospitata, per alcune date, dalle aule magne di Università degli Studi e Politecnico di Torino. La conferenza stampa di presentazione si è tenuta ieri presso l’aula magna del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell’Università degli Studi di Torino. Per ciò che è considerato dagli addetti ai lavori uno dei migliori esperimenti riusciti di divulgazione popolare (attraverso spettacoli teatrali e dimostrazioni di elevato impatto emotivo) e grande esempio di autorevolezza, avendo portato a Torino scienziati e personaggi di fama mondiale.

 

Il ciclo di incontri parte giovedì 26 con una conferenza su “Il futuro degli oceani” in cui Roberto Danovaro, dell’Università Politecnica delle Marche, descriverà il ruolo determinante degli oceani per contrastare l’aumento delle concentrazioni di anidride carbonica nell’atmosfera e gli effetti sinergici di cambiamenti globali, formulando ipotesi sulla biodiversità del futuro.

 

“Quanta vita in più dai trapianti di fegato” è, invece, il titolo del secondo incontro, con Mauro Salizzoni, direttore del Centro Trapianti delle Molinette (il 3 dicembre). La settimana successiva Leonardo Castellani, dell’Università del Piemonte Orientale, analizzerà “La teoria di Einstein tra applicazioni quotidiane e problemi aperti”. A un secolo dalla scoperta della relatività.

 

Il 14 gennaio, il noto matematico e scrittore Piergiorgio Odifreddi – componente del comitato scientifico di GiovedìScienza – terrà una conferenza spettacolo “Sulla natura delle cose: da Lucrezio al Cern”; mentre il giovedì successivo il ricercatore Alberto Massarotti spiegherà come “Progettare farmaci al computer”.

 

Giovedì 28 tocca al presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston, che guiderà il pubblico “A caccia di antimateria”. Il 4 febbraio Alain Berthoz, del Collège de France, svelerà “I segreti della Semplessità”: come il cervello risolve i problemi, decifrando la complessità, per trasformarla in semplici e veloci decisioni.

 

A seguire “Quando le macchine aiuteranno i fisioterapisti” con Paolo Ariano (l’11 febbraio) e “Matematica: essere curiosi e senza paura” con Giovanni Filocamo (il 18 febbraio).

 

Alberto Mantovani e Amalia Ercoli Finzi parleranno poi rispettivamente di “Immunità, vaccini e microbioma” (il 25 febbraio) e di “Com’è nato il Sistema solare” (il 10 marzo).

 

Sarà Piero Angela, il 17 marzo, a concludere il ciclo dì incontri con un “Viaggio nella mente dove si nascondono il genio, l’amore e la libertà”. Uno dei partner d’eccezione di GiovedìScienza quest’anno arriva anche da Milano. L’Università Popolare degli Studi di Milano  – che ha recentemente presentato a Expo il corso di “Interior Design Ecosostenibile” – sostiene, infatti, il “Premio Ricercatori” (5ª edizione) promosso da GiovedìScienza: un riconoscimento per la divulgazione scientifica rivolto ai ricercatori under 35 che abbiano ottenuto risultati rilevanti operando in una istituzione di ricerca piemontese.

 

Gaetano Farina

 

(foto: il Torinese)

Grande classico italiano tra Juve e Milan in uno stadio blindato ma senza panico

polizia stadio 3

juve milanJUVENTUS-MILAN 1-0

 

Le autorità hanno deciso di anticipare l’apertura dei cancelli alle 18.00 per permettere di effettuare controlli più approfonditi, inoltre è stato aumentato il numero degli steward a circa 700 uomini e 500 agenti tra unità cinofile, artificieri e agenti in borghese. Il tutto si è svolto con la massima regolarità

 

Una Torino da bollino rosso, una città blindata, predisposta da misure di sicurezze straordinarie. Dalla visita del presidente del consiglio, Renzi , al secondo appuntamento con il concerto di Madonna, al Big Match fra Juve e Milan. Massima attenzione ma niente panico . L’allarme terrorismo dopo gli attentati di Parigi ha imposto misure di sicurezza particolari, così, armati di pazienza i tifosi si sono presentati davanti i cancelli dello Stadium alle 17.30. Le autorità hanno deciso di anticipare l’apertura dei cancelli alle 18.00 per permettere di effettuare controlli più approfonditi, inoltre è stato aumentato il numero degli steward a circa 700 uomini e 500 agenti tra unità cinofile, artificieri e agenti in borghese. Il tutto si è svolto con la massima regolarità.  Dopo l’apertura dettata dalle note della Marsigliese prende vita l’anticipo di lusso della tredicesima giornata di serie A, il grande classico italiano tra Juve e Milan: entrambe non possono permettersi passi falsi, entrambe devono cercare la rimonta, ma alla fine i tre punti li conquista la vecchia signora grazie allo splendido gol di Dybala.

 

Il primo tempo è dettato dalla noia, la prima iniziativa è della vecchia signora con Dybala che prova dai 25 metri ma la conclusione arriva alta sopra la traversa. Poco dopo altra occasione su punizione ma Dybala trova ancora la ribattuta, sulla respinta, di sinistro, prova Hernanes ma la conclusione non trova la porta. I rossoneri regalano un brivido con Niang, ma il tiro si spegne sul lato. Resta ben saldo l’equilibrio, con un possesso palla maggiore per i bianconeri, ma manca l’incisività. Mentre il Milan ben chiude gli spazi nella propria metà campo, al 27’ arriva una buona occasione per i rossoneri: Cerci, solo davanti Buffon, colpisce male di testa e la mette a lato. Anche i bianconeri si fanno sentire : Hernanes serve Pogba, il francese fa partire il destro ma il tiro si spegne sopra la traversa. Il primo tempo si chiude con la punizione di Hernanes, Bonaventura devia di testa ma arriva la parata di Donnarumma che manda in calcio d’angolo. Nella ripresa Allegri cambia modulo: esce Hernanes ed entra Bonucci. Il Milan ben presente non lascia gran gioco ai bianconeri che si svegliano con il tiro di Alex Sandro. La vecchia signora inizia a pungere, prima prova Pogba ma Donnarumma spinge in angolo e al 20’ Dybala si scatena, controlla benissimo palla e fredda Donnarumma. Non passa un minuto che arriva un’altra botta di Dybala ma Donnarumma in tuffo blocca. I minuti finali si accendono, la Juventus alza improvvisamente il ritmo e la squadra di Mihajlovic non trova la giusta reazione anzi, rischia di subire un nuovo affondo: cross di Alex Sandro e Mandzukic cicca il sinistro mettendo sul fondo. Verso il fischio arriva l’unico tiro rossonero: Cerci ci prova dalla distanza ma Buffon chiude l’incontro lasciando la porta inviolata. Una partita non entusiasmante ma arrivano i tre punti, la terza vittoria consecutiva e il sorpasso necessario dei bianconeri sul Milan. Adesso massima concentrazione per l’appuntamento con il Manchester City.

 

Roberta Perna

JUVENTUS-MILAN 1-0

 

Rete: 21′ st Dybala

 

Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini, Evra (29′ Alex Sandro); Sturaro, Marchisio, Pogba; Hernanes (1′ st Bonucci); Dybala (36′ st Morata), Mandzukic. A disp.: Neto, Rubinho, Rugani, Lemina, Vitale, Cuadrado, Zaza. All.: Allegri

 

Milan (4-3-3): Donnarumma; Abate, Alex, Romagnoli, Antonelli; Kucka (29′ st  Luiz Adriano), Montolivo, Bonaventura; Cerci, Bacca, Niang (39′ st Honda). A disp.: Abbiati, Calabria, Zapata, Mexes, De Sciglio, Mauri, Nocerino, Poli, Suso. All.: Mihajlovic

 

Arbitro: Mazzoleni

 

Ammoniti: Sturaro, Lichtsteiner (J), Kucka, Alex (M)

CIOCCOLATÒ: LA FIERA DI BANJA LUKA NELLA PIAZZA AULICA DI TORINO

AVVISTAMENTI / di EffeVi

CIOCCOLATO FV3La proverbiale eleganza delle piazze torinesi deve essere sacrificata ai circenses imposti a una città che deve farsi piacere un modello unico di divertimento, dove c’è poco spazio per i valori di qualità e stile discreto tipici della borghesia torinese

 

Ormai da dieci anni il Comune ha approvato un regolamento per proteggere le cosiddette “piazze auliche” del centro città dai danni causati dal continuo insistere di manifestazioni di massa: concerti, roadshows, festival, chiamateli come volete.  Si tratta di un regolamento inutile e in larga parte inapplicato. 

 

In piazza San Carlo, che ha sopportato di tutto, compresi i cessi chimici in bella vista, Cioccolató ha portato quest’anno (vedi foto) un trionfo di plasticaccia, stufette e gazebo montati alla meglio, brutti come forse si possono trovare sulle coste mediterranee violentate dal turismo tedesco. 

 

Venditori abusivi e suonatori ambulanti conferivano alla manifestazione un’atmosfera lievemente balcanica, da fiera di Banja Luka (le zingare non mancavano; l’orso ammaestrato purtroppo non è più consentito dai regolamenti europei). Insomma, uno stress dal punto di vista ambientale e uno spettacolo di bassa qualità dal punto di vista culturale, del tutto inadatto ai valori della piazza.

 

CIOCCOLATO FV2Ci vuole una buona dose di ingenuità per pensare che, rovesciando ogni domenica decine di migliaia di visitatori sulle stesse cinque-sei piazze, la qualità non ne soffra e che i preziosi porfidi e le lastre in pietra di Luserna possano sopravvivere ai TIR e ai pioli dei tendoni  e dei baracconi, senza riportare danni. C’è poi un danno meno immediato, ma a lungo termine più devastante: la proletarizzazione del tempo libero negli angoli più eleganti della città. È interessante che gli eredi del Partito Comunista, dopo aver predicato per anni in difesa delle periferie abbandonate, una volta al governo della città concentrino tutte le manifestazioni in una ristretta area centrale, al limite delle possibilità di gestione logistica e di sopportazione umana, senza essere capaci di differenziare l’offerta culturale in base alla varietà del paesaggio urbano.

 

E così in piazza San Carlo, la più bella ed elegante di Torino, il sindaco ci mette la sagraCIOCCOLATO FV paesana. È il progresso, bellezza: la proverbiale eleganza delle piazze torinesi deve essere sacrificata ai circenses imposti a una città che deve farsi piacere un modello unico di divertimento, dove c’è poco spazio per i valori di qualità e stile discreto che costituivano il marchio della borghesia torinese.

 

(Foto: il Torinese)

Nuove parti civili al processo Olivetti

OLIVETTIAmmessi, oltre ai familiari delle vittime, i sindacati Fim e Fiom, il Comune di Ivrea, la Città Metropolitana di Torino, l’Inail e l’Afeva – Associazione familiari vittime amianto

 

Nel processo che si sta celebrando ad Ivrea contro il “gotha” dell’Olivetti per le morti da amianto, lunedì mattina, nel corso dell’udienza filtro, si doveva esaminare la richiesta di ammissione delle parti civili. Il giudice Elena Stoppini, nel respingere le eccezioni delle difese, ha ammesso, oltre ai familiari delle vittime, i sindacati Fim e Fiom, il Comune di Ivrea, la Città Metropolitana di Torino, l’Inail e l’Afeva – Associazione familiari vittime amianto, particolarmente impegnata nei processi per l’Eternit.

 

Massimo Iaretti

Il Municipio sbarca a Londra con 150 milioni in obbligazioni

PAL CIVICE’ la prima volta che una simile operazione è realizzata da un ente a totale partecipazione pubblica.

 

La Città di Torino, attraverso Fct Holding, società detenuta al 100% dal Comune, ha emesso sul mercato di Londra obbligazioni convertibili in azioni Iren, con scadenza a cinque anni, del valore nominale di 150 milioni di euro. L’iniziativa permette di  rimborsare finanziamenti in scadenza a fine anno, garantendo risorse fresche da utilizzare per la città. E’ la prima volta che una simile operazione è realizzata da un ente a totale partecipazione pubblica.

 

(Foto: il Torinese)

“Circo in Pillole – Prove d’artista”

La rassegna propone un appuntamento al mese sino ad aprile, con ingresso gratuito. L’evento rientra nel più ampio contenitore “Prospettiva Circo”

 

palestra sportDomenica è stato presentato al pubblico, nei locali di Flic Scuola di Circo, in via Magenta 22, lo spettacolo “Tracce”. E’ stato il primo appuntamento stagionale di “Circo in Pillole – Prove d’artista”, rassegna che propone un appuntamento al mese sino ad aprile, con ingresso gratuito. L’evento rientra nel più ampio contenitore “Prospettiva Circo”, progetto artistico triennale sostenuto dal ministero per i beni e le attività culturali e del turismo. Lo spettacolo in questione, inoltre,  nasce da un lavoro di due settimane condotto da Francesco Sgrò, direttore artistico della FLIC, con 65 allievi: i 43 ragazzi iscritti al 1° e al 2° anno del “Biennio Professionale” e i 22 ragazzi iscritti al “Terzo anno di Ricerca Artistica Individuale”. Il 60% degli allievi, 38 su 65, proviene dall’estero e la metà di loro da paese extra europei. Nello specifico 34 provengono da diverse regioni d’Italia, 9 dalla Francia, 8 dal Cile, 5 dal Brasile, 5 dalla Spagna, 4 dalla Svizzera, 3 dal Messico, 3 dall’Argentina, 2 da Israele, 2 dalla Svezia, 2 dal Regno Unito, 2 dalla Germania, 1 dal Costa Rica, 1 dall’Ecuador e 1 dall’India. Ad oggi la FLIC ha formato oltre 300 allievi, il 90% dei quali lavora nell’ambito del circo contemporaneo e dello spettacolo dal vivo in genere.  Alcuni hanno proseguito ulteriormente la formazione in scuole superiori quali ESAC (BE), Cnac e Fratellini (FR), Fontys (ND) ed Ecole National de Cirque (Canada), alcuni sono entrati a far parte di grandi compagnie tra le quali Cirque du Soleil e Companie du Hanneton di James Thierre, altri hanno fondato nuove compagnie ed alcuni lavorano in qualità di docenti.

 

Massimo Iaretti

Chiesti sei anni e quattro mesi per il medico falso paralitico

NAS MEDICO

Contestata una somma di 450mila euro

 

Il  pm Andrea Padalino ha chiesto sei anni e quattro mesi di reclusione  per l’anestesista iraniano delle Molinette  e per il suo complice che, secondo l’accusa,  lo avrebbe aiutato a fingersi paraplegico e non vedente, per incassare la pensione di invalidità. I due uomini sono accusati di truffa ai danni dello Stato. I carabinieri del Nas li avevano scoperti a inizio 2015. Viene loro contestata una somma di 450mila euro, ma le pratiche che stavano preparando avrebbero fruttato ancora di più.

Giornata contro la violenza sulle donne

donna san carlo

Mercoledì 25 novembre dalle ore 15 a Palazzo Lascaris (via Alfieri 15 a Torino) la Consulta femminile regionale organizza un convegno dal titolo: “Piemonte in rete contro la violenza di genere. Per creare insieme un sistema integrato di contrasto alla violenza e di difesa, tutela e supporto alle donne vittime di violenza

 

 Mercoledì 25 novembre, Giornata contro la violenza sulle donne, il Consiglio regionale del Piemonte organizza varie iniziative, promosse dal Comitato Diritti Umani (presidente Mauro Laus), dalla Consulta regionale delle Elette (presidente Stefania Batzella), dalla Consulta femminile (presidente Cinzia Pecchio).

 

 In contemporanea, in dodici sale cinematografiche del Piemonte, per le classi terze quarte e quinte delle scuole superiori, il 25 novembre verrà proiettato il film “HE NAMED ME MALALA” che racconta la storia di una ragazza pakistana, a 15 anni vittima dei Talebani, che nel 2014 ha meritato il Nobel per la Pace. 

 

 Inoltre, in occasione della Giornata con la Violenza sulle donne, la Consulta delle Elette diffonde in tutte le istituzioni e gli ambulatori pubblici una locandina con i numeri telefonici che le donne possono utilizzare per chiedere aiuto in situazioni di violenza fisica o psicologica.

 

 Mercoledì 25 novembre dalle ore 15 a Palazzo Lascaris (via Alfieri 15 a Torino) la Consulta femminile regionale organizza un convegno dal titolo: “Piemonte in rete contro la violenza di genere. Per creare insieme un sistema integrato di contrasto alla violenza e di difesa, tutela e supporto alle donne vittime di violenza”.