redazione il torinese

Alpinista precipita e muore a duemila metri

montagna_innevataLa nebbia ha  impedito all’elisoccorso di intervenire

 

Aveva 37 anni l’alpinista che è precipitato ed è morto, cadendo dalla punta del Quinzeina, a  duemila metri sulle montagne di Frassinetto, in provincia di Torino. L’escursionista privo di vita  è stato recuperato da soccorso alpino e 118, che hanno raggiunto la zona a piedi. La nebbia ha  impedito all’elisoccorso di intervenire. L’allarme è stato dato dal suo compagno di cordata.
   

Tutti sui mezzi pubblici gratis, è folla su tram e metrò. In servizio 1600 autisti di Gtt

tram colorimetro 1

L’azienda dei trasporti non segnala criticità

 

Considerevole aumento del numero di passeggeri  sui mezzi pubblici, metropolitana, tram e bus in Torino e cintura. Si ricorda, infatti, che giovedì e venerdì sono gratuiti come misura anti-smog. Gtt è attualmente impegnata con circa 900 mezzi e oltre 1.600 autisti. L’azienda comunica che si registra un notevole afflusso in particolare sulle linee 4,2,17,5,18 e in metropolitana, oltre che sulle linee SFMA (Torino-Caselle Aeroporto-Ceres) e SFM1 (Chieri-Torino -Rivarolo). Al momento non segnalate criticità.

 

 E i militanti di Legambiente hanno dato vita a un Flash mob sotto le sedi del Consiglio Regionale e del Comune per chiedere alle istituzioni  “un tavolo permanente sulla qualità dell’aria” oltre a , ridurre il parco auto, potenziare il trasporto pubblico per i pendolari che dal 2010 ha subito tagli del 7,5% e soppresso 14 linee”. Ora, dice l’associazione, ci sono  33 mila persone in meno ogni giorno sui treni piemontesi. “L’investimento della Regione per il trasporto ferroviario è solo lo 0,4% del bilancio, mentre dovrebbe essere almeno del 5%”.

(Foto: il Torinese)

Vince la città della cultura, migliaia di presenze nei musei e + 30% nei bar e ristoranti

egizio llcoda musei realemonet1Da sabato in 19.500 hanno visto la Reggia di Venaria, al Museo della Mole sono stati staccati 4mila biglietti lunedì, domenica 4500. Per Monet alla Gam quasi 3000 e 580 per altre collezioni della galleria. A Palazzo Madama 1.500 persone, al Mao 400, a Palazzo Carignano 3000

 

Solo il Polo reale è rimasto chiuso il lunedì. Tanti visitatori  al Museo Egizio e alla Gam per la mostra di Monet  e al Museo nazionale del Cinema. Lunghe code, anche di due o tre ore, ma per i turisti ne è valsa la pena: l’offerta culturale di Torino è all’altezza delle aspettative.

 

Migliaia le presenze nei musei; da sabato in 19.500 hanno visto la Reggia di Venaria, al Museo della Mole sono stati staccati 4mila biglietti lunedì, domenica 4500. Per Monet alla Gam quasi 3000 e 580 per altre collezioni della galleria. A Palazzo Madama 1.500 persone, al Mao 400.  Boom di visitatori al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano durante i primi due giorni del Ponte dell’Immacolata. Tra sabato e domenica sono stati staccati circa 3.000 biglietti, 2.300 solo nella giornata di domenica. E il museo resta straordinariamente aperto anche  lunedì 7, e poi  martedì 8 dicembre, dalle ore 10  alle ore 18 (ultimo ingresso ore 17).

 

Negli stessi giorni alle ore 15.30 sarà possibile effettuare una visita guidata al percorso museale. La visita guidata costerà 4 euro a persona e chi sceglierà questa formula potrà entrare con un biglietto a prezzo ridotto di 8 euro. In totale, dunque, 12 euro. Sarà anche possibile visitare la mostra “Torino e la Grande guerra 1915-1918”, allestita nel salone monumentale della Camera dei deputati  italiana.

 

I bar e i ristoranti secondo Confesercenti stanno incassando il 30% in più del normale. Si spera che il trend resti positivo per tutti gli esercizi commerciali da qui a Natale e, subito dopo, grazie alla stagione dei saldi invernali.

 

 

L'incuria della collina non è un buon biglietto da visita per la città

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di Patrizio Tosetto

 

Roberto abita dall’inizio anni ’80 a cavallo tra Pecetto e Torino. Comincia a scuotere la testa. Non è tutto oro ciò che luccica.  Da dieci anni la situazione è notevolmente peggiorata. Mi fa notare immondizia lasciata sul ciglio della strada. 

 

Di mattina, freddissimo con uno splendido sole. Roberto Roveri (nella foto) mi porta a fare un giro in collina. Appuntamento alla Gran Madre.

 

Poi si prende la strada per l’Eremo. Pochi chilometri ed è un spettacolo. Dalle varie curve squarci di Torino, bellissima. La luminosità ottima esalta il tutto. Uno di quei momenti dove  si è contenti di questa nostra città. Diciamolo pure : ci si riappacifica un po’ con tutto.  Roberto abita dall’inizio anni ’80 a cavallo tra Pecetto e Torino. Comincia a scuotere la testa. Non è tutto oro ciò che luccica.  Da dieci anni la situazione è notevolmente peggiorata. Mi fa notare immondizia lasciata sul ciglio della strada. 

 

La mancata pulizia dei boschi trascina l’acqua producendo ghiaccio.  Qui è un via vai di autoambulanze che portano malati al San Camillo. E la collina è da intendere anche come biglietto da visita della città ai turisti. Non ha senso quest’incuria. Poi le siepi non curate delle ville a ridosso della strada.  Ciò probabilmente derivato dal fatto che le ville vengono abitate pochi mesi all’anno. Tante le chiamate in comune, assessorato al Verde. Solite le risposte. Interverranno con un finale risultato: niente e nulla.

 

Il ritorno in Gran Madre. E costeggiando il Po raggiungo l’ufficio in Corso Casale.  Cani con i loro padroni e, nonostante il freddo, novelli maratoneti. Sull’acqua rimbalza il sole. Incontro operai della Coop Agriforest, fondata nel 1978.  Sono preciso perché sono tra i fondatori. Sono infreddoliti ma contenti di lavorare.  È mi viene spontanea una domanda : che fanno i dipendenti del Comune in forze all assessorato? Se non sono sufficienti perché non vengono trasferiti operai di altri assessorati senza carichi di lavoro? Non si potrebbero utilizzare gli extracomunitari? 

 

Probabilmente i sindacati non sarebbero d accordo.  Pazienza. Ma si deve pur intervenire!  È solo una questione di buon senso: intervenire prima che scappano i buoi. Ma ho paura che anche su questo argomento il buon senso manchi. 

 

(Foto: il Torinese)

Giuseppe Botta, un protagonista della politica: il ricordo del figlio

botta giuseppe 2Giovedì 10 dicembre alle 18.30 messa in suffragio del parlamentare piemontese ai Santi Angeli Custodi, via Avogadro 5

 

In memoria di mio padre

 

A sette anni dalla sua scomparsa mi piace ricordare la sua cordialità nei rapporti umani ed il suo sorriso che erano un suo tratto distintivo. Non gli mancava certo la battuta divertente e talvolta ironica ma scevra da cattiverie. Un padre speciale per me; ma per moltissimi un uomo che si è occupato di ogni loro problema. La politica è stata la sua grande passione.

 

Prima ancora vi era in lui il piacere di lavorare per gli altri. Il suo modo per mantenere i rapporti con i tanti che incontrava era scrivere loro una breve lettera. Non si arrendeva alle difficoltà. Aveva il passo dell’alpino che non si perde mai d’animo e l’ostinazione del maratoneta che arriva sempre al traguardo.

 

Dai racconti e dagli aneddoti ancora oggi esce la figura di uomo prima ancora del politico educato ai valori tradizionali: la stretta di mano e il mantenimento della parola data.

 

E quando Massimiliano Borgia, l’autore del libro intervista “Giuseppe Botta. Un protagonista piemontese della Prima Repubblica” propose il titolo “Quando la politica era fatica” mio padre con garbo declinò quel titolo perché per lui la politica era stata la sua vita, quasi un grande amore.

 

Franco Maria Botta

 

Katia e Marielle Labeque al Conservatorio, rinviato "Sisters"

conservatorio torino

Lo spettacolo è rinviato a data da destinarsi a causa dell’infortunio ad una mano occorso a Marielle Labeque

 

Al pianoforte una serie di immagini sonore capaci di ricreare la colonna sonora delle vite intrecciate di due pianiste di fama internazionale

 

Si intitola “Sisters” il concerto che le sorelle Katia e Marielle Labeque eseguiranno al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino mercoledì 9 dicembre prossimo, alle 21, per l’ Unione Musicale.  Si articolerà in un susseguirsi di brani di vari autori per due pianoforti e per pianoforte a 4 mani, che faranno da colonna sonora a un viaggio attraverso il tempo di due artiste capaci di condividere numerosi momenti di vita sia sul palcoscenico, sia nella quotidianità. “Sisters” potrebbe essere considerato alla stregua di un album fotografico, in cui ogni immagine richiama un ricordo preciso della vita delle due pianiste. Il brano “Berceuse” di Gabriel Faure ‘ è stato, per esempio, il primo che le due artiste hanno suonato insieme a sei e otto anni.

 

“Scaramouche” di Milhaud l’hanno sentito tante volte suonare dagli allievi della madre. Le danze slave di Dvorak e quelle ungheresi di Brahms erano molto amate dal padre delle due pianiste, mentre la musica di George Gershwin ha segnato il loro debutto pianistico negli Stati Uniti e il successivo magico incontro a Los Angeles con Ira Gershwin. Un altro momento memorabile è stato rappresentato dalle riprese sul Danubio delle Polke di Johann Strauss, trasmesse dalla Orf durante un concerto di Capodanno. A questo brani le sorelle Labeque hanno voluto aggiungere un omaggio alla  versione indimenticabile di Country Garden di Percy Grainger da parte di Rowlf e Fozzie dei Muppets Show.  ” Petit mari, Petit femme” di George Bizet fa parte di “Jeux d’enfants”, che riportano il pubblico ai giochi che le due pianiste condividevano da bambine.

 

Marielle e Katia Labeque sono famose in tutto il mondo per la loro straordinaria perfezione tecnica e musicale, che ha consentito loro di raggiungere le vette musicali e la fama internazionale con l’incisione della Rapsodia in blu di George Gershwin. Spesso le due artiste suonano con complessi di musica barocca, fra cui The English Baroque Soloists con Sir John Eliot Gardiner e il “Giardino Armonico” con Giovanni Antonini.  Hanno da a poco pubblicato l’album intitolato “Sisters”.

 

 

Mara Martellotta

Tanti torinesi in corteo per dire "No" a nuove gabbie

animali fiacc 15animali fiaccola 2015animali fiaccolata 15ANIMALI MICHELOTTI 15Contrari al progetto per l’ ex Zoo del Parco Michelotti

 

Domenica, marciando per le vie del centro cittadino, centinaia di persone hanno voluto chiedere al Sindaco Fassino e al Comune di Torino di abbandonare il progetto di riutilizzo dell’ex zoo di Parco Michelotti, che sia riformulato il bando in modo tale da non prevedere l’inserimento di alcun nuovo animale, a salvaguardia della fauna selvatica che transita o vive sulle sponde del Po,  che il Parco Michelotti rimanga per sempre pubblico e liberamente fruibile dai cittadini. Slogan dell’evento:  “Greenwashing? Fattoria Urbana? Bioparco? NO, PRIGIONE! Michelotti Libero!”. Il corteo è partito da Piazza Vittorio, e ha percorso tutta via Po per arrivare in Piazza Castello al presidio davanti al Palazzo della Regione. e fiaccole. L’evento è stato organizzato da Simona Donna con il supporto delle Associazioni che fanno parte del Coordinamento No Zoo.

Torino senza pioggia da più di un mese: il Po ha sete e lo smog aumenta

po638cielo nuvole tempoLe nebbie e le  nubi basse agevolano gli inquinanti a ristagnare

 

L’alta pressione favorisce la concentrazione delle polveri inquinanti nei bassi strati, creando un generale peggioramento della qualità dell’aria in città. Torino. Le nebbie e le  nubi basse agevolano gli inquinanti a ristagnare. Da più di un mese non piove e non pioverà fino alla prossima settimana, con smog e polveri sottili che sono previste aumentare.

 

Uno scenario non certo positivo se si pensa che per l’Unione Europea l’Italia è già Paese dell’Europa con il più elevato numero di morti per l’inquinamento dell’aria rispetto all’aspettativa media di vita. E la zona più colpita  dalle micro polveri è proprio la Pianura Padana.

 

Il clima secco di questi giorni fa mancare la neve in montagna e provoca anche un netto calo delle risorse idriche: nei 31 principali invasi del Piemonte , come evidenzia il rapporto di Arpa – agenzia regionale per l’Ambiente, mancano 18.1 milioni di metri cubi, rispetto alla media, -7.1%. Nel mese di novembre con -93% di precipitazioni, il Po a Isola S.Antonio, nell’Alessandrino  ha più che dimezzato la sua portata, passando da 307 a 143 metri cubi al secondo. Quasi il minimo storico, 134 metri cubi del 2011.

 

(Foto: il Torinese)

GC CANTONI: COMING SOON…

cantoni sipario

con l’arrivo dell’inverno siamo in attesa di nuove emozioni…

 

Come vuoi vivere la stagione della neve…delle cioccolate calde…delle sciate in montagna…delle serate con gli amici….

 

…con tenacia… “La tenacia nella vita, per diventare chi scegli di essere.”

 

…con serenità… “La serenità che nasce dalla crescita interiore.

 

L’argento puro incontra due nuove pietre preziose.. e il loro colore racconta le sensazioni che si desidera assaporare..

 

…scegli il mood che speri per il tuo inverno e scoprirai, quando usciranno i nuovi gioielli, se racconta la pietra che preferisci…

 

La linea Joy in argento puro 999,9 si arricchisce di due nuovi preziosi!

 

E’ una linea che racconta la gioia di vivere ed è la prima collezione GC CANTONI che si veste di argento purissimo…999,9.

 

Per la prima volta l’argento può essere indossato puro come offerto in natura, senza il ricorso ad altre leghe utilizzate nei metodi tradizionali di lavorazione, ed è questa l’unicità e originalità dei gioielli in argento puro GC CANTONI.

 

L’innovativa missione aziendale della maison che nasce dal desiderio di fondere la passione per i gioielli e i metalli preziosi puri in un’unica soluzione, da indossare senza alcuna contaminazione da parte di altri metalli, abbraccia anche il mondo dei gioielli in argento.

 

L’elemento caratterizzante riguarda gli ornamenti in quanto realizzati a mano da artigiani orafi utilizzando il particolare metodo di lavorazione descritto nella domanda di brevetto per invenzione industriale che ha dato vita al progetto della GC CANTONI. 

 

Si può possedere un gioiello in argento puro solo acquistando un prezioso della collezione GC CANTONI.

 

Si tratta quindi di una novità assoluta, di un gioiello unico nel suo genere: la propria collezione di preziosi non è completa se manca un gioiello GC CANTONI perché originale rispetto a tutti gli altri presenti sul mercato.

 

Entrano nella villa per rapinarla: uno arrestato, tre fuggiti

carabinieriTre di loro sono fuggiti passando dalle finestre

 

In quattro erano già riusciti a entrare per commettere una rapina in una  villa a Chieri. Il proprietario di casa stava dormendo,  ma sono stati disturbati dall’arrivo dei carabinieri, che hanno visto la loro Seat Leon davanti alla casa. Tre di loro sono fuggiti passando dalle finestre, ma il quarto, un nomade serbo di 25 anni armato di cacciavite, è stato arrestato. Le indagini sono orientate su altre rapine analoghe verificatesi negli ultimi giorni nella zona della collina torinese.

 

(Foto: il Torinese)