redazione il torinese

Un libro per Natale al Centro Studi Piemontesi-Ca dë Studi Piemontèis

Anche quest’anno è allestita in sede, via Ottavio Revel 15 – Torino, l’esposizione delle pubblicazioni realizzate dal Centro Studi Piemontesi insieme ad altri libri sul Piemonte di non facile reperibilità nelle librerie

 

CENTRO STUDIUn libro per Natale è l’invito che da anni il Centro Studi Piemontesi-Ca dë Studi Piemontèis rivolge ai Soci e agli amici perché pensino per i loro regali di Natale ai libri: silenziosi preziosi discreti “doni” che accompagneranno tutto l’anno la persona che li riceve.

 

Anche quest’anno è allestita in sede, via Ottavio Revel 15 – Torino, l’esposizione delle pubblicazioni realizzate dal Centro Studi Piemontesi insieme ad altri libri sul Piemonte di non facile reperibilità nelle librerie.  Si inaugura sabato 12 dicembre dalle ore 11 alle ore 18. Proseguirà fino al 22 dicembre con orario 9-12; 15-18; Sabato 19 dicembre apertura con orario continuato 10-18. Chiuso la domenica.

Tra le novità 2015:

 

il “REP-Repertorio Etimologico Piemontese” (pagg. CLXXXII-814; € 110): Dopo quindici anni di lavoro di una équipe di studiosi sotto la Direzione scientifica di Anna Cornagliotti, il Centro Studi Piemontesi ha pubblicato questo “vocabolario” di grande formato di oltre 1.000 pagine che documenta la storia delle parole piemontesi dalla loro prima apparizione, con la ricerca dell’etimo, la registrazione delle varianti fonetiche e morfologiche e l’indicazione dei significati registrati fino a oggi; redattori: Luca Bellone, Anna Cerutti Garlanda, Anna Cornagliotti, Marisa Falconi, Laura Parnigoni, Giovanni Ronco, Consolina Vigliero; prefazione di Max Pfister, dell’Università di Saarbrücken, Direttore del “Lessico Etimologico Italiano”. 

 

il volumetto di poesie piemontesi di Giovanni Tesio, “Stantesèt Sonèt”, prefazione di Lorenzo Mondo, postfazione di Albina Malerba (pagg. X-110).

 

Per gli appassionati di Storia: Gustavo Mola di Nomaglio, “Famiglie nella storia di Demonte. I-Ceti urbani e notabilato”, in collaborazione con il Comune di Demonte e l’Associazione Culturale “Amici di Demonte” (pagg. X-166);

 

Franco Contaretti, “Al servizio dello Stato. Giuseppe Govone (1825-1872)”, prefazione di Rosanna Roccia (pagg.VI-182).

E centinaia di altri titoli di arte, cucina, storia, letteratura, paesaggio, civiltà del Piemonte, recenti e antichi.

 

Nell’occasione, solo per il 12 dicembre, saranno eccezionalmente esposte al pubblico alcune rarissime edizioni della Biblioteca Storica di cui è in corso la catalogazione nel Servizio Bibliotecario Nazionale.

 

La mostra proseguirà fino al 22 dicembre, con orari 9-12; 15-18. Sabato 12 dicembre e sabato 20 dicembre apertura con orario continuato 10-18Chiuso la domenica

 

Info: tel. 011/537486; info@studipiemontesi.itwww.studipiemontesi.it

 

Dirigente medico si spara al Maria Vittoria

Il corpo è stato trovato verso le 11 da alcuni infermieri 

 

pronto-soccorso- soccorsiUn medico di sessant’anni si è sparato un colpo di pistola alla testa questa mattina nel cortile dell’ospedale Maria Vittoria di Torino. Il corpo è stato trovato verso le 11 da alcuni infermieri che avevano sentito uno sparo. La vittima era riversa sagrato della cappella che si trova nel complesso ospedaliero. L’uomo era un dirigente medico di cui non sono state ancora rese note le generalità. I carabinieri stanno svolgendo le indagini.

Maxi multa americana a Fca per non aver fornito in tempo i dati sugli incidenti stradali

Nhtsa, l’agenzia sulla sicurezza stradale statunitense, ha informato Fca di discrepanze nel comunicare al governo i possibili difetti di alcuni veicoli prodotti dal gruppo automobilistico

 

fiat fcafca lingottoMaxi sanzione da parte delle  autorità americane nei confronti di Fca. Si tratta di una multa da 70 milioni di dollari “verbalizzata”  al gruppo Fiat Chrysler per la mancata comunicazione in tempo utile, di  notizie relative a incidenti in cui sono rimasti coinvolti propri veicoli, che hanno causato vittime. La sanzione è stata decisa e quantificata  quando la Nhtsa, l’agenzia sulla sicurezza stradale statunitense, ha informato Fca di discrepanze nel comunicare al governo i possibili difetti di alcuni veicoli prodotti dal gruppo automobilistico. Gli stessi difetti che avrebbero provocato incidenti anche con morti e feriti.

 

(Foto: il Torinese)

Prosegue Camaleontika ad Almese

Il primo degli spettacoli della stagione dedicati in modo particolare ad un pubblico di bambini e famiglie

 

almeseProsegue Camaleontika , la rassegna al Teatro Magnetto di via Avigliana 17, ad Almese, a cura della compagnia Fabula Rasa, con il sostegno dell’amministrazione comunale e della Fondazione Live Piemonte Dal Vivo. Il 13 dicembre è in cartellone il primo degli spettacoli della stagione dedicati in modo particolare ad un pubblico di bambini e famiglie, anche se adatti a spettatori di tutte le età, e programmati alle ore 17 della domenica pomeriggio.  Si tratta di The ClownLoveShow”, spettacolo comico senza parole in cui il tema dell’amore, affrontato da diversi punti di vista, è un pre/testo per raccontare il clown. Lo spettacolo è un susseguirsi di stati emotivi, che il clown Wally attraversa fisicamente ed emotivamente insieme al pubblico. Adulti e bambini si trovano con sorpresa a dialogare con il clown in scena attraverso il suo stesso linguaggio: il gioco e la relazione. Il lavoro fisico, l’attenzione all’attimo presente e agli accadimenti fortuiti del momento sono la base della ricerca, che riassume tre forti visioni del clown apprese negli anni da Jango Edwards, Philippe Hottier e dalla compagnia di danza-clown Tardito/Rendina.

 

Massimo Iaretti

“Giornata della lingua e della cultura francoprovenzale”

La diversità linguistica permette un prezioso disegno multiforme della realtà regionale, anche nelle Valli di Lanzo

 

francia italiaIl Castello Francesetti di Mezzenile ospiterà sabato 12 dicembre la Giornata della lingua e della cultura francoprovenzale. L’evento, con convegno e spettacolo, è promosso dalla Chambra d’oc-Tsambra francoprovensal con la Regione Piemonte, la Città metropolitana, il Comune di Mezzenile, l’Uncem Piemonte.

 

La diversità linguistica permette un prezioso disegno multiforme della realtà regionale, anche nelle Valli di Lanzo. I residenti nei Comuni con minoranze liguistiche sono complessivamente 243mila, il 5,6 per cento della popolazione regionale: 165mila Occitani (3,8 per cento), 70mila Francoprovenzali (1,6 per cento), 8mila Walser (0,2 per cento). Nella Città Metropolitana di Torino ci sono 43 Comuni francoprovenzali: Dalle ore 17, al Castello, convegno “Comunità e territorio alla ricerca di sé. Lingua e cultura per rispondere allo spettro dello spaesamento”. “Il tema dell’incontro vuole essere un’occasione per riflettere sull’importanza di rilanciare le tradizioni culturali e linguistiche – spiega l’antropologo Annibale Salsa, past president del Cai – e di ripensare e riposizionare il portato della tradizione nel senso dell’“innovazione riuscita” e non come adorazione nostalgica delle ceneri.

 

Al convegno intervengono Roberto Grappolo, Sindaco di Mezzenile, Barbara Cervetti, Consigliere della Città metropolitana di Torino, Ernestina Assalto, Sindaco di Lanzo e Presidente Unione montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone, Daniela Majrano, Sindaco di Viù e Vicepresidente Unione montana Alpi Graie, Marco Bussone,  Vicepresidente Uncem Piemonte. Annibale Salsa coordinerà la tavola rotonda “Enti in rete. Presente e futuro della legge 482” che vedrà dialogare Gianni Castagneri, Assessore alla Cultura dell’Unione montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone, Giacomo Lombardo, Sindaco di Ostana, Ines Cavalcanti, coordinatrice per la Chambra d’oc-Tsambra francoprovensal, Matteo Rivoira, Università di Torino, coordinatore scientifico del Trezor de lenga francoprovensal, Matteo Ghiotto, responsabile dello sportello linguistico della Città Metropolitana e coordinatore dell’Atlante sonoro Francoprovensal, Teresa Geninatti, coordinatrice dello sportello linguistico dell’Unione montana Valli di Lanzo. Al termine, buffet con i prodotti delle Valli di Lanzo.

 

Alle 20,30, al Castello di Mezzenile, spettacolo (ingresso libero) “Vesamont: creazione originale con teatro, musica, canto e multimedialità sul tema dell’emigrazione e dei ritorni”, con Dario Anghilante, Flavio Giacchero, Gigi Ubaudi, Peyre Anghilante. La Giornata è promossa dall’Unione dei Comuni Valli di Lanzo, finanziata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito del programma degli interventi previsti dalla legge 15 dicembre 1999 n. 482 “Nome per la  tutela delle minoranze linguistiche storiche in Italia” e coordinata dall’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte.

 

Massimo Iaretti

Ex zoo, progetto prevede incassi di 5 milioni e 100 posti di lavoro

ZOO LEONESi stima di avere 300mila visitatori l’anno

 

Gli animalisti sono diffidenti e hanno organizzato più di una manifestazione di protesta sul futuro dell’ex zoo del Parco Michelotti. Intanto il bioparco Zoom propone per l’area in questione un nuovo parco ambientale, suddiviso per funzioni e aree tematiche. L’obiettivo è offrire intrattenimento ed educazione a famiglie e turisti. Per riqualificare e valorizzare Parco Michelotti sono due le aree previste: una fattoria didattica, con animali domestici dei diversi continenti, e una biosfera dedicata all’ambiente tropicale. Si stima di avere 300mila visitatori l’anno, con ricadute per 5milioni di euro e 100 posti di lavoro.

UN PONTE DI NOTE, UNA NOTTE DI AUGURI E L’UNICEF

UNICEFMusiche di M. Calandri, R. Cuconato, H. Fillmore, T. Hoshide, J. Pierpoint, G. Rossini, J.P. Sousa, J. Swearingen

 

Alla Serata musicale dal titolo Un ponte di note, una notte di auguri, venerdì 11 dicembre alle ore 21 presso il Salone dei Concerti annesso al Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi” di Torino – si connota ulteriormente in una direzione ‘umanitaria’ grazie alla prestigiosa presenza dell’UNICEF che collabora alla missione delle Nazioni Unite UNIFIL. Per l’occasione verrà consegnato al pubblico presente del materiale diffusivo relativo al progetto Bambini in pericolo che l’organizzazione umanitaria ‘porta avanti’ con grande impegno per aiutare milioni di bambini di ogni parte del mondo che quotidianamente sono perseguitati, minacciati, malnutriti, in fuga da guerre, sfruttati e derubati della loro infanzia. Occorre infatti ricordare che molti minori vivono in paesi come Eritrea, Nigeria, Sudan, Siria, Iraq o Afghanistan ove sono in atto cruenti conflitti che relegano i bambini in condizioni di povertà estrema, senza la protezione e le cure di cui avrebbero bisogno. Sono bambini in pericolo che non hanno scelta. Noi sì. L’UNICEF lavora ogni giorno per garantire la sopravvivenza e lo sviluppo a quelli tra loro che sono più vulnerabili, che vivono nelle zone sotto assedio o colpite da catastrofi naturali, nelle strade di città in degrado o nei villaggi più isolati, cercando di raggiungere fino all’ultimo bambino in pericolo nella convinzione che tutti i bambini hanno diritto di crescere sani, giocare, di andare a scuola, di avere opportunità. L’iniziativa umanitaria si raccorderà con il previsto collegamento video con la base «Millevoi» di Shama in Libano per i saluti e gli auguri del Sindaco della Città di Torino, onorevole Pietro Fassino, al contingente Italo-Francese di UNIFIL guidato dalla Brigata Alpina Taurinense e con le performance musicali dei tre ensemble di fiati che si avvicenderanno sul palco: la Fanfare du 27ème Bataillon de Chasseurs Alpins, la Fanfara della Brigata Alpina Taurinense e l’Orchestra di Fiati del Conservatorio di Torino. Si prospetta pertanto una Serata musicale eccezionale per i valori umanitari coinvolti e il loro raccordo con il linguaggio musicale che è da sempre veicolo di pace e comunione tra i popoli.

Morano, "il notaio della gente" che dà la sveglia al centro destra

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Ha affrontato di petto i problemi della città in una relazione densa di dati e statistiche, che ha voluto condividere con 150 invitati. “Torino in 30 anni è migliorata esteticamente, ma ha perso terreno sulle cose fondamentali, quelle che contano nella vita delle persone”

 

Presentata alla Fondazione Sandretto la nuova Associazione “Progetto Torino 2026” di  Alberto Morano, da qualche settimana sulle cronache cittadine come possibile sindaco della città di Torino del Centro Destra.  Stimato notaio in Torino ,un uomo estraneo ai partiti, ma per scelta “notaio della gente comune”. Morano ha affrontato di petto i problemi della città in una relazione densa di dati e statistiche, che ha voluto condividere con 150 invitati. “Torino in 30 anni è migliorata esteticamente, ma ha perso terreno sulle cose fondamentali, quelle che contano nella vita delle persone”: lavoro, sicurezza, qualità della vita. Oggi Torino guida le statistiche in fatto di povertà, disoccupazione, criminalità. Nel 2014, per chi non lo sapesse ad esempio, i furti nelle case sono stati  705 contro i 126 di Napoli, o ancora gli scippi e i borseggi in città che hanno raggiunto quota 778 contro i  268 sempre di Napoli. Queste specifiche informazioni dimostrano come la Polizia Municipale a Torino non sia funzionale alle reali esigenze dei cittadini. 

 

E ancora l’emergenza abitativa:  su oltre 26 mila richieste di alloggio popolare, solo 3.369 famiglie hanno ottenuto un’abitazione . E poi un panorama sulla crisi del mercato immobiliare, i numeri della disoccupazione, l’indebitamento del comune e la pressione fiscale che si abbatte sui cittadini.”Oggi Torino ha problemi enormi: se fosse un’azienda sarebbe in fallimento, con un debito consolidato (tra Comune e un centinaio di società ed enti) di quasi otto miliardi. Ai torinesi vengono fatte pagare tasse troppo alte per un apparato che non regge finanziariamente e che non serve, se non per stipendiare 400 amici dell’amministrazione”, conclude Morano . 

 

Torino ha già alcuni candidati: il sindaco uscente Fassino ( con qualche dubbio), la grillina Chiara Appendino, Giorgio Airaudo per la sinistra.  Il centrodestra sembra ancora indietro sulle candidature a sindaco nelle grandi città. Morano sarà il candidato a Torino? “Ora sono impegnato a studiare i problemi di Torino e le possibili soluzioni: sono un uomo pratico che nella vita ha sempre lavorato e non ha mai fatto politica. Poi vedremo: Torino è una città importante ed è giusto che i partiti del centro destra prendano una decisione ben ponderata. Vorrei solo far notare che si andrà al voto fra pochi mesi”.

Che successo la serata per il Fila!

E’ stata una bellissima festa granata, Stefano Venneri l’ha organizzata, il Fila ha chiamato, il pubblico ha risposto: una serata perfetta

 

fila3Perfetta, perfetta da tutti i punti di vista, con circa 500 persone presenti ed oltre 2.000 euro di incasso, ieri sera si è svolta Grande Toro, la serata musicale organizzata da Stefano Venneri, speaker ufficiale del Torino FC.

 

Fin dalle ore 20:00 il pubblico di fede granata ha riempito l’Hiroshima Mon Amour, scaldato inizialmente dal dj d’eccezione Gino Latino, già speaker del Torino al Delle Alpi.

 

Alle 21:00 Gino Strippoli, nelle vesti di presentatore, ha dato il via alla serata, presentando, con l’ironia e la simpatia che lo contraddistingue, artisti ed ospiti.

 

Ha aperto la serata Enzo Rimedio con la sua “Forza Forza Toro” eseguita insieme agli amici Massimo Zaccheddu ed Alberto Pecorelli, seguito poi dallo stesso Zaccheddu con “Se ti senti del Toro”. Quindi è toccato al poeta Ermanno Eandi, prima recitando una poesia presa in prestito dal Museo del Grande Torino, poi eseguendo la sua canzone dedicata al mitico Filadelfia.

 

E’ stato poi il turno di Alberto Pecorelli, in arte Apek, che per l’occasione è arrivato direttamente dall’Irlanda, che ha cantato un metropolitan-country dedicato agli Invincibili. Successivamente sono saliti sul palco gli inarrestabili Rimozionekoatta con l’esecuzione di tre brani in stile SKA, con i quali il pubblico si è molto divertito ballando e cantando.

 

Gino Strippoli ha poi invitato sul palco Cesare Salvadori, presidente della Fondazione Stadio Filadelfia, che ha tranquillizzato tutti dichiarando che i lavori si stanno svolgendo regolarmente e che tutti, veramente tutti, a partire dal pubblico presente alla serata sono impegnati nel far sì che il 17 ottobre 2016 il nuovo Filadelfia possa essere finalmente inaugurato nel migliore dei modi.

 

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Sul palco si è poi avvicendato Domenico “Mecu” Beccaria, consigliere della Fondazione e presidente del Museo del Grande Torino, che ha raccontato tanti aneddoti sui cimeli presenti, a partire dalla capostipite cornetta del trombettiere Oreste Bolmida, ed invitando tutti nel visitare il magico Museo nei fine settimana.

 

Ha riaperto la scena artistica Fabrizio Voghera, che forte del suo ruolo nel musical Notre Dame de Paris, ha raccontato di essere stato per un certo tempo l’unico gobbo granata al mondo, poi il turno dei Gran Torino con la loro accattivante pop-dance “Grande Torino” e di seguito il simpaticissimo Gianluca Domenici, cantautore viareggino dal cuore granata.

E’ stato poi il turno dei Sensounico che hanno addirittura eseguito le loro canzoni con il supporto di quattro musiciste dotate di viole e violoncelli, che hanno caratterizzato ancor di più la loro “Quel giorno di pioggia”, dedicata al Grande Torino.

 

E’ stato un momento particolarmente commovente quando Davide Murru, cantante della band, ha elencato i nomi dei caduti a Superga, seguito da tutto il pubblico.

Quindi è toccato agli Statuto, la band più band del Toro, con le loro canzoni a ritmo SKA dedicate alle gesta della loro squadra: “Grande”, “Facci un goal”, dedicata a Paolino Pulici e “Cuore Toro”, suonata tutte le domeniche allo stadio.

 

torio fila 1Poi è giunto il momento dell’artista più atteso della serata: Valerio Liboni. Presentato, giustamente, da Gino Strippoli come un artista che ha segnato la musica leggera italiana, Liboni ha raccontato aneddoti sulla sua “Ancora Toro”, dalla prima versione cantata da Rossi, Policano, Bianchi e da Cravero, a quella con Little Tony, Mal, Dino ed una solista del Quartetto Italiano, fino all’ultima, quella che tutti conosciamo cantata solamente da lui.

 

Alla fine Gino Strippoli e Stefano Venneri hanno ringraziato tutti i volontari della Fondazione e richiamato tutti gli artisti sul palco, che hanno omaggiato a loro volta l’emozionato Valerio Liboni, cantando tutti insieme “Ancora Toro”, con il pubblico in visibilio con le sciarpe in alto come allo stadio.

 

E’ stata una bellissima festa granata, Stefano Venneri l’ha organizzata, il Fila ha chiamato, il pubblico ha risposto: una serata perfetta.

 

Tutte le informazioni sul sito www.grande-toro.it

 

(Foto: il Torinese)

No a petardi e botti durante le feste

cani-fotoFestività di Natale 2015 e Capodanno 2016. Botti, petardi e fuochi pirotecnici. Richiesta di sensibilizzazione dei cittadini e di attività di prevenzione e di contrasto da parte dell’Amministrazione Comunale

 

 La lettera inviata al Sindaco di Torino

 

Egregio Signor Sindaco, egregi Assessori

 

          come purtroppo é ormai diventata una insensata tradizione, subito dopo la celebrazione della festa dell’8 dicembre – “Immacolata Concezione” – in città iniziano ad esplodere botti, petardi e fuochi pirotecnici vari, nonostante che l’art. 48ter del Regolamento di Polizia Urbana n. 221 e l’art. 9, comma 23, del Regolamento per la tutela ed il benessere degli animali in città, il n. 320, sanciscano, ormai da più anni, il divieto assoluto del loro utilizzo su tutto il territorio comunale.

 

          Tale usanza, peraltro alquanto stupida, pericolosa e priva di alcuna valida giustificazione, che si intensifica con l’approssimarsi del Natale, raggiungendo poi l’apice a Capodanno, è fortemente nociva non solo per tutti gli animali, ma anche per moltissimi cittadini, specialmente per quelli più sensibili ai rumori, quali gli anziani, i bambini piccoli e gli ammalati.

 

          Pertanto, anche quest’anno, si chiede alle S.V. che l’Amministrazione Comunale intraprenda, al più presto, una idonea campagna informativa sull’esistenza di tale divieto, attraverso tutti i canali ritenuti utili (giornali, televisioni, radio, manifesti, ecc.); contestualmente, mediante il personale della Polizia Municipale, svolga una capillare opera di sensibilizzazione, specialmente nei confronti dei più giovani, davanti alle scuole, sui rischi che si corrono utilizzando i vari botti e, allo stesso tempo, attui anche un costante e capillare controllo sulla vendita degli artifici pirotecnici, specialmente nelle aree mercatali, per impedire la vendita di quelli illegali..

 

          E’ sottinteso che, tutta questa preziosa attività preventiva, deve essere poi affiancata anche da quella repressiva, di fronte ai casi di chiara violazione del divieto, anche a seguito delle segnalazioni dei cittadini, per garantire a tutti un vivere in piena sicurezza, sicurezza che, però, molto spesso viene messa a repentaglio dai gesti sconsiderati ed irresponsabili di pochi soggetti.

 

          Infine, signor Sindaco, signori Assessori, visto il clima di internazionale preoccupazione che si sta vivendo dopo i noti fatti di Parigi, vorremmo invitarLa a valutare la possibilità di proporre alle Autorità di Pubblica Sicurezza (il Prefetto ed il Questore) se non sia il caso di vietare la vendita degli artifici pirotecnici di qualsiasi tipologia, facendo al limite eccezione per solo quelli già definiti “di libera vendita“, almeno nella città di Torino, se non in tutto il territorio provinciale.

 

Si coglie l’occasione per inviarLe cordiali saluti.

 

              Torino, 8 dicembre 2015                                                        

 

IL PRESIDENTE

 

Marco Francone