redazione il torinese

Torna la magia della Partita del cuore

/

Iniziata la prevendita dei biglietti della sfida del 27 maggio fra Nazionale Italiana Cantanti e Campioni per la Ricerca, che hanno come guida tecnica le coppie Morandi-Masini e Platini-Vialli. Capitani delle due squadre Paolo Belli e Andrea Agnelli. Il ricavato dell’evento andrà alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e a Fondazione Telethon

Il 27 maggio prossimo all’ Allianz Stadium di Torino si rivivrà l’atmosfera magica della Partita del Cuore, il più importante evento italiano di sport, spettacolo e solidarietà, che vedrà scendere in campo la Nazionale Italiana Cantanti contro i Campioni per la Ricerca. Tutto il ricavato dell’evento (incasso, sms solidali) sarà destinato alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e a Fondazione Telethon, impegnate da anni nella lotta contro il cancro e le malattie genetiche rare. La Partita del Cuore, giunta alla 28/ma edizione, è stata presentata  nella Sala delle Colonne del Comune di Torino, alla presenza della sindaca, Chiara Appendino. Fa tappa nel capoluogo piemontese, dopo i grandi successi del 2013, del 2015 e del 2017. Molte le sorprese che si attendono nelle due formazioni, i cui capitani sono Paolo Belli e Andrea Agnelli. La Nazionale Cantanti sarà allenata dal mitico Gianni Morandi, affiancato da Marco Masini. Il tre volte Pallone d’oro Michel Platini guiderà i Campioni per la Ricerca e avrà come vice Gianluca Vialli. Fra i Campioni per la Ricerca hanno già annunciato la loro presenza i piloti della Ferrari, Sebastian Vettel e Charles Leclerc. La superstar Cristiano Ronaldo darà il calcio d’ inizio. La Sindaca di Torino, Chiara Appendino, appassionata di calcio e lei stessa praticante, ha dato il benvenuto: “E’ per me motivo di orgoglio partecipare alla presentazione di questa competizione sportiva ispirata dalla nobile missione di sostenere la ricerca scientifica.  Sottolineo ancora una volta l’importanza e i valori della solidarietà in cui crede tutta la comunità torinese.  Auspico che i cittadini rispondano con entusiasmo all’iniziativa filantropica, che lega il calcio a una giusta causa, quella della preservazione della salute: è necessario assicurare fondi alla Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro e a Fondazione Telethon, con l’obiettivo di superare gli incassi, già notevoli, dell’ultima edizione della Partita del cuore”. “Sono felice che la Nazionale Cantanti – ha dichiarato Allegra Agnelli, Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro – abbia deciso di riportare a Torino la Partita del Cuore, confermando la volontà di organizzare con noi questo evento con cadenza biennale. Continuiamo un percorso insieme per dare, attraverso questo evento unico di sport e solidarietà, un contributo fondamentale all’Istituto di Candiolo, dove ricerca e cura convivono fianco a fianco per combattere nel modo più efficace possibile la difficile battaglia contro il cancro. Anche quest’anno sarà una serata speciale, sono tantissimi i nostri amici che hanno deciso di scendere in campo con noi in questa nuova sfida. La sensibilità e la generosità di chi ci sostiene ci aiuterà, ancora una volta, a raggiungere traguardi importanti. Grazie!”. “Per Fondazione Telethon – ha sostenuto Francesca Pasinelli, Direttore Generale – è un orgoglio essere ancora una volta beneficiari della fiducia e del sostegno degli italiani, attraverso questa iniziativa che mette insieme i valori più puri dello sport, tra cui proprio la solidarietà. Da anni la Partita del Cuore e Fondazione Telethon viaggiano insieme per sostenere la ricerca sulle malattie genetiche rare che, proprio a causa della loro rarità, spesso non ricevono l’attenzione che meriterebbero. Il sostegno da parte degli italiani in questo senso è per noi prezioso e ci mette nelle condizioni migliori per continuare a lavorare sulla messa a punto di terapie e dare risposte concrete ai pazienti, mantenendo fede alla nostra promessa”. ” La prima manifestazione fu nell’86 – ha ricordato Gianluca Pecchini, Direttore Generale della Nazionale Cantanti – quando nacque l’amicizia con Candiolo. La Partita del Cuore del  2015 e’ rimasta l’edizione dei record: l’incasso di 2,1 milioni non è mai stato superato. La speranza e l’obbiettivo della  28/ma Partita del Cuore  è quello di battere questo record a favore della ricerca”. La Rai – rappresentata in conferenza stampa dal Vicedirettore di Rai 1, Claudio Fasulo – svolgerà un ruolo importante trasmettendo la Partita del Cuore con la contemporanea raccolta delle offerte tramite sms solidali. Main sponsor dell’iniziativa sono Esselunga, da anni vicina alla Nazionale Italiana Cantanti, e Jeep, che sposa per la seconda volta il team dei Campioni per la Ricerca e che da sempre sostiene le attività della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.
Sms solidale
Per un mese, dal 9 maggio al 9 giugno, si potranno inviare sms solidali al numero che sarà reso noto nei prossimi comunicati. Tutto il ricavato andrà alle due Fondazioni.
Biglietti
E’ già iniziata con successo la prevendita dei biglietti. E’ possibile  acquistarli nelle ricevitorie della rete  Listicket, e online su sport.ticketone.it  e tramite call center al numero 892.101
I prezzi variano dai 12 euro ai 20 euro in base ai settori: tribuna Ovest (20 euro); tribuna Est (15 euro); tribuna Nord (12 euro); tribuna Sud (12 euro). Per i biglietti per le persone con disabilità visitare il sito www.maniamicheonlus.org.

Asportato rene in laparoscopia su un paziente sveglio di 170 kg

Presso l’ospedale Molinette di Torino

Per la prima volta al mondo asportato un rene in laparoscopia su un paziente sveglio di quasi 170 kg con un tumore, presso l’Urologia universitaria dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. Si è trattato di un intervento innovativo e di frontiera senza precedenti.  Si è trattato di un paziente, di 62 anni di Torino, affetto da una grave forma di obesità (pesa quasi 170 Kg) e con significativi problemi di respirazione. Quando un paio di mesi fa gli é stata riscontrata una massa al rene sinistro fortemente sospetta per tumore, é iniziato il dramma della scelta terapeutica. Se da un lato l’asportazione chirurgica rappresentava l’unica possibilità di cura e la via laparoscopica una scelta obbligata per evitare un accesso chirurgico molto invasivo, le condizioni del paziente rendevano comunque estremamente rischiosa un’anestesia totale, via obbligata per questa tipologia di intervento. Il dottor Fabio Gobbi, esperto di anestesie periferiche della Rianimazione ospedaliera (diretta dal dottor Pier Paolo Donadio), ha proposto di tentare un approccio innovativo per la laparoscopia addominale oncologica urologica: un intervento totalmente in anestesia spinale che permettesse al paziente di restare sveglio, evitando così la narcosi che avrebbe avuto un rischio elevato di essergli fatale. Alcuni giorni fa il paziente è entrato in sala operatoria consapevole che se l’intervento non fosse stato realizzabile come pianificato, si sarebbe resa necessaria un’intubazione dalla quale avrebbe potuto non risvegliarsi più. Anche perché, non essendo riportati in letteratura mondiale casi di precedenti interventi di laparoscopia urologica addominale a paziente sveglio, l’urologo, il professor Paolo Gontero (Direttore Urologia universitaria dell’ospedale Molinette), non era in grado di prevedere se l’anestesia periferica gli avrebbe consentito di espandere a sufficienza la cavità addominale per consentirgli lo spazio necessario per condurre la nefrectomia laparoscopica. Uno dei fattori limitanti era poi rappresentato dalla breve durata dell’anestesia che avrebbe richiesto un’esecuzione dell’intervento in tempi rapidi, nonostante le difficoltà dovute all’obesità. Grazie ad un’azione perfettamente sincronizzata delle tempistiche tra l’anestesista il dottor Gobbi ed il professor Gontero, l’intervento è stato coronato da successo, asportando il rene malato a paziente sveglio. Il decorso postoperatorio si è svolto in modo regolare, grazie all’assistenza del reparto di Nefrologia universitaria diretta dal professor Luigi Biancone.
“L’anestesia periferica è stata la chiave di successo di questo intervento laparoscopico, consentendo di ridurre l’impatto chirurgico in un paziente che per la sua fragilità non avrebbe probabilmente superato l’intervento” afferma il professor Gontero. “La collaborazione multidisciplinare è ciò che ha permesso di sperimentare con successo un approccio assolutamente innovativo, che consentirà di effettuare interventi di laparoscopia oncologica urologica anche in altri pazienti con rischio operatorio molto elevato”.

Le offre un lavoro ma la ragazza denuncia: "Mi ha violentata"

DALL’EMILIA ROMAGNA
E’ stato denunciato in stato di libertà un artigiano calabrese 61enne, residente a Bologna, per violenza sessuale nei confronti di una 20enne, originaria di Campobasso. L’uomo l’avrebbe contattata con la scusa di offrirle la possibilità di svolgere le pulizie domestiche. La ragazza  ha riferito che l’uomo, dopo averla invitata per un colloquio a casa sua, le avrebbe somministrato dei farmaci e avrebbe abusato di lei. Risvegliandosi confusa si è rivolta ai Carabinieri  che hanno avviato le indagini. La perquisizione a casa dell’uomo, con diversi precedenti, è stato rinvenuto un farmaco ansiolitico e sedativo.

Siccità record, la pioggia non basta. Un metro di neve sui monti

La situazione forse migliorerà con le piogge di questi giorni, ma non sono mai state tanto limitate  negli ultimi 50 anni, nel primo trimestre dell’anno, le risorse idriche nella metà dei bacini del Piemonte. Solo un aprile molto piovoso potrebbe ricondurre la situazione generale alla normalità in breve tempo, ma pare che non pioverà molto. L’ Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) ha rilevato che all’inizio dell’anno mancano in media 160 mm di acqua, essendone caduti 60, anziché 220. Dal mese di novembre il deficit di neve è compreso tra il 20% e il 50%, mentre  il Lago Maggiore è in carenza di 200 milioni di metri cubi. Il fiume Po a Isola S.Antonio nell’alessandrino  ha avuto a marzo una portata del  46% al di sotto del valore storico. Intanto è caduto quasi un metro di neve in 24 ore sulle Alpi del nord della regione mentre , a quote più basse, sono scesi fino a 100mm di pioggia.
 
(foto Mario Alesina)

Il Torino si aggiudica lo scontro diretto con la Sampdoria, rilanciandosi nella corsa per l'Europa League

Doppietta del “Gallo” Belotti: blucerchiati battuti 2-1. E la Champions League non è poi così distante…
 
Un bel Torino torna alla vittoria (dopo la sconfitta interna 2-3 col Bologna di prima della sosta ed il pareggio 1-1 di Firenze di domenica scorsa) nell’importantissimo scontro diretto con la Sampdoria, piegata per 2-1 grazie alle reti del “Gallo” Andrea Belotti, a segno al 33′ e al 46′ del primo tempo. La rete di Manolo Gabbiadini all’83’ non impaurisce il Toro, che fa suoi tre punti importantissimi in ottica europea. Europea, ma quale? L’Europa League oppure la più importate (e ricca) Champions? La classifica vede ora i granata al quinto posto (a quota 48), a pari merito con Atalanta (che gioca stasera in casa col Bologna), Lazio (sconfitta per 0-1 a Ferrara dalla SPAL, ma anch’essa con una partita in meno -quella con l’Udinese-, che recupererà il prossimo 17 aprile) e Roma (bloccata sul 2-2 interno dalla Fiorentina): la quarta piazza, attualmente appannaggio del Milan (52 punti, fermato sull’1-1 a San Siro dall’Udinese) dista quattro lunghezze, che non sono poche, ma neppure tantissime, quindi è più che comprensibile fare un pensiero “indecente” all’ex Coppa dei Campioni. Con un Belotti al massimo, il Toro ha le carte in regola per conquistare l’accesso all’Europa League, cullando quel sogno chiamato Champions. Il prossimo turno di campionato vedrà i granata impegnati sabato (ore 15) a Parma, al cospetto degli emiliani sconfitti (2-3) in Ciociaria da un Frosinone penultimo ma (giustamente) per nulla rassegnato al ritorno in cadetteria.

Giuseppe Livraghi

Progetto Beethoven: musica accessibile con tecnologia RAI

Con il Progetto Beethoven accorda la Sinfonia al tuo Sentire, la RAI fornirà uno spazio accessibile per le persone sorde con impianto cocleare e protesi acustica all’interno dell’Auditorium Rai di Torino ‘Arturo Toscanini’

 Un ‘sentire comune’ che ha unito nel percorso Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica, Centro di Produzione di Torino Responsabilità Sociale e coinvolge anche l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.Il progetto si è sviluppato in collaborazione con il Dipartimento di Otorinolaringoiatria della Città della Salute e della Scienza di Torino, l’Università di Torino e l’Associazione APIC (Associazione Portatori Impianto Cocleare)Da Giovedì 4 aprile alle 20.30, un settore della platea sarà attrezzato con un anello ad induzione magnetica per consentire l’ascolto del concerto con il sistema TCoilLe persone con deficit di udito, portatori d’impianto cocleare e protesi acustica, potranno così vivere pienamente una serata all’insegna della grande musica.

Messer Tulipano compie 20 anni

Al Castello di Pralormo

Messer Tulipano, il grande evento botanico nel parco del Castello di Pralormo annuncia ogni anno la primavera con la straordinaria fioritura di 100mila tulipani e narcisi. Il piantamento è sempre rinnovato nelle varietà e nel progetto-colore, ed ospita tante varietà curiose. La manifestazione coinvolge tutto il parco, progettato nel XIX secolo dall’architetto di corte Xavier Kurten, artefice dei più importanti giardini delle residenze sabaude. Nei grandi prati sono state create aiuole dalle forme morbide e sinuose, progettate ponendo particolare attenzione a non alterare l’impianto storico e prospettico. Le aiuole dunque “serpeggiano” tra gli alberi secolari, mentre nel sottobosco occhieggiano ciuffi di muscari, di narcisi e di giacinti.

 

EVENTI COLLATERALI E APPUNTAMENTI

Conversazione LA FOLLIA DEI TULIPANI

a cura di Maria Lodovica Gullino, Davide Pacifico e Consolata Pralormo

 

Domenica 7 aprile, ore 11

Davide Pacifico illustrerà con l’aiuto di immagini e filmati l’appassionante storia, l’origine e le caratteristiche dei tulipani, la struttura e le tecniche di ibridazione, le famiglie create dagli ibridatori, curiosità e aneddoti su questi incredibili fiori.

Consolata Pralormo lo affiancherà proseguendo con il racconto dell’incredibile storia della tulipomania che travolse l’Olanda nel XVII secolo. Inoltre l’ideatrice e organizzatrice di Messer Tulipano racconterà come viene progettato e realizzato il piantamento di bulbi nel parco del Castello che quest’anno per il ventennale dell’evento è stato di 100.000 bulbi, completamente rinnovati nelle varietà e nel progetto-colore.

Infine Maria Lodovica Gullino completerà la conversazione annunciando il Festival sulla Salute delle Piante che avrà luogo nel 2020 con un approfondimento sulle malattie delle piante, soffermandosi in modo particolare sui virus che ne alterano l’aspetto originario e che, nel caso dei tulipani, li rendono screziati e magnifici.

 

Medioevo digitale al Polo del '900

Con Corrado Melluso direttore editoriale Not  e Giorgio Gianotto responsabile editoriale presso l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana G. Treccani
 

 
L’appuntamento conclusivo del ciclo Gramsci Off, promosso dall’istituto Antonio Gramsci e curato da Hamilton Santià, in programma giovedì 4 aprile alle ore 18.30 presso la Sala ‘900 del Polo e intitolato Medioevo digitale prende le mosse dal percorso effettuato dall’editore Not attraverso il proprio catalogo di pubblicazioni che affrontano il tema di come Internet abbia portato l’affacciarsi di logiche regressive nella gestione della vita pubblica. Ne discutono Corrado Melluso, direttore editoriale di Not e con Giorgio Gianotto, responsabile editoriale presso Istituto della Enciclopedia Italiana Giovanni Treccani. Medioevo digitale è quello che stiamo vivendo negli ultimi decenni. Un secolo buio in cui è in atto una sempre maggiore e palese regressione nella condotta dialogica e democratica oltre che nelle dinamiche relazionali degli individui, e che ci mostra come l’estrema propedeutica libertà che Internet ci ha illuso di poter raggiungere, si sia rilevata nella realtà dei fatti un meccanismo lesivo tale per cui i contro sono più dei benefici che produce. Al centro del dibattito, la riflessione su come i nuovi media abbiano favorito l’emergere di forze di destra e non abbiano portato a un’emancipazione dell’individuo dentro lo sviluppo di culture della tolleranza ma lo abbiano bensì condotto a una polarizzazione dentro logiche di annientamento reciproco.
 
Ingresso libero su prenotazione su Eventbrite
 
Per info 01183.95.402 | gramscitorino.it | segreteria@gramscitorino.it

Giovanni Migliara. Viaggio in Italia

Le immagini dell’ “Italia restaurata”, nelle opere del pittore alessandrino esposte al Museo “Accorsi-Ometto” di Torino

Pittore romantico a tutto tondo. E a modo suo. Libero dai venti d’“impeto e tempesta” spiranti d’oltralpe, grazie alla lievità – pur nel rigore assoluto della definizione pittorica – dei suoi narrati paesistici e delle sue famose “vedute” urbane, non meno che a quel singolare tocco di gustosa e vivace ironia che spesso popola le sue tele di genere e di costume, ispirate a scene popolari di vivace creatività. Pittore anche di storia patria e cronaca dei tempi, vicino quindi all’Hayez, riconosciuto padre del Romanticismo italiano, così come al torinese D’Azeglio o al fiorentino Bezzuoli, con Giovanni Migliara (Alessandria, 1785 – Milano, 1837) prosegue, al Museo di via Po a Torino, l’omaggio alla grande pittura dell’Ottocento piemontese. Curata da Sergio Rebora e organizzata dalla Fondazione “Accorsi-Ometto” con lo “Studio Berman” di Giuliana Godio e la collaborazione della Città di Alessandria e della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, la rassegna si focalizza su uno dei temi centrali della ricerca dell’artista, quello del “viaggio”. O meglio, dei “viaggi” da lui intrapresi, fra gli anni Venti e Trenta dell’Ottocento, toccando molteplici località (dalla Toscana all’Emilia, alla più volte visitata Venezia, alla Liguria, al Piemonte e alla Savoia fino al Lazio e alla Campania), puntualmente raccontate in opere “dalla fisionomia inconfondibile”, capaci di offrire un caleidoscopico panorama della penisola negli anni della Restaurazione. Oltre cento sono i pezzi esposti, fra oli, acquerelli, tempere, disegni e raffinati fixès sous verre (miniature a olio su seta applicata su vetro), arrivati a Torino grazie all’apporto del Museo e Pinacoteca Civica di Alessandria e della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, oltreché di raccolte private e di numerose Istituzioni, non meno che attraverso la collaborazione offerta dai discendenti dell’artista, che hanno messo a disposizione preziosi materiali documentari, fra cui il celebre “Album” in cui Migliara conservava i disegni e gli acquerelli, eseguiti sul posto (a supporto del successivo lavoro in studio) e da lui ritenuti particolarmente significativi. L’iter espositivo procede attraverso sette sezioni, a partire dai “Capricci” e “Vedute di fantasia”, ancora attardati a certe ascendenze settecentesche e ispirati in gran parte alla Venezia di Canaletto e Guardi, dove realtà e fantasia giocano spesso a rimpiattino, per proseguire con “Scene popolari e paesaggi” in cui l’artista racconta la gente, il popolo minuto, uomini donne bambini e bestiole, osservandone con curiosità, le movenze i gesti la rabbia e gli sberleffi, attraverso toni cordialmente narrativi, divertiti e divertenti, come nel delizioso “Ciarlatano Dulcamara che vende l’elisir”, olio del 1837 in cui pittoricamente ripete la “macchietta” donizettiana che andava per piazze millantando le miracolose proprietà del suo “elisir d’amore”. Suggestive e di forte gusto troubadour, le sezioni dedicate agli “Interni di edifici conventuali e chiese” e alle “Composizioni storiche e letterarie” dalla resa pittorica “alla fiamminga”, di particolare effetto per i due acquerelli del ’26 dedicati a “Romeo e Giulietta” e a “Paolo e Francesca”. A “Storia e cronaca del tempo”, accanto ai dipinti raffiguranti i tumulti popolari milanesi antibonapartisti del ’14, appartiene una delle opere più celebri del Migliara, “La filanda a vapore Mylius di Boffalora” del ’28, meraviglioso specchio dei traguardi raggiunti dalla meccanizzazione industriale italiana del primo Ottocento. Evidenti richiami allo studio della scenografia teatrale (Migliara si formò a Brera collaborando con Gaspare Galliari come aiuto scenografo ai teatri alla Scala e Carcano) si percepiscono, infine, nelle “Vedute urbane e viaggio in Italia”, dove la maggior parte delle opere è dedicata a Milano, città di elezione del pittore, o comunque a realtà urbane limitrofe. Prima fra tutte, Pavia con la sua Certosa. A chiudere l’iter espositivo, gli “Album”, disegni e taccuini a documento di viaggi, che erano veri e propri tours finalizzati al lavoro pittorico e accompagnati sempre da quell’inesauribile curiosità culturale   che traspare ben palese in ogni opera dell’artista. Per farsi materia certosina di racconto. Mai monotona. Mai unicorde. Spesso impreziosita da visionarie improbabili fantasie. Così sottili, così lievi, così sussurrate da passare del tutto inosservate. E, dunque, perdonabili.

Gianni Milani

***
“Giovanni Migliara. Viaggio in Italia”
Museo di Arti Decorative “Accorsi-Ometto”, via Po 55, Torino; te. 011/837688 int. 3 o www.fondazioneaccorsi-ometto.it
Fino al 16 giugno
Orari: dal mart. al ven. 10/13 e 14/18; sab. dom. e festivi 10/13 e 14/19

Nelle foto

– “Veduta veneziana con figure in costume goldoniano”, olio su tela, 1814
– “Il ciarlatano Dulcamara che vende l’elisir”, olio su tela, 1837
– “Il chiostro della Basilica del Santo a Padova”, olio su tela, 1820 – ’28
– “Piazza Filodrammatici in Milano”, tempera su tessuto serico, 1815 ca.
– “La filanda a vapore Mylius a Boffalora”, olio su tela, 1828
– “Piazza del Duomo in Milano”, olio su tela, 1825 – ’30

POESIE MATERICHE

Il racconto del percorso artistico fatto nell’ultimo biennio al Timone attraverso le opere realizzate dagli artisti
 
 
L’Associazione Il Timone – punto di riferimento per la città di Novara e il territorio per le persone con disabilità – presenta una mostra di opere d’arte, risultato del percorso di terapeutica artistica svolta presso la sede dell’Associazione nel biennio 2018/2019 e che ha visto coinvolti circa 40 utenti.
  La mostra sarà inaugurata sabato 6 aprile alle ore 10.00, presso la Sala Accademia del Broletto a Novara e resterà aperta fino a domenica 7 aprile. Gli orari per visitare l’esposizione sono per entrambe le giornate dalle 10.00 alle 19.00 con ingresso libero.
Saranno esposte circa 20 opere – alcune singole altre sotto forma di composizione – frutto del lavoro e della personale espressione artistica degli utenti del Timone, che presenteranno al pubblico le proprie creazioni spiegando le varie tecniche utilizzate. L’obiettivo della mostra è quello di valorizzare i ragazzi per il lavoro svolto con impegno, sotto la supervisione di Laura Lebra, artista terapista, che ha aiutato i partecipanti a trovare la loro migliore forma di espressione attraverso l’arte e le diverse tecniche apprese nei due anni di percorso. Gli artisti del Timone saranno i principali protagonisti del weekend a Novara con questa bellissima mostra dove arte e disabilità si incontrano e si fondono in un racconto unico di esperienze e di emozioni senza confini, perché l’arte ha consentito a ciascun artista di trovare una personale forma di espressione e di comunicazione.
Nei due giorni di esposizione sarà presente al Broletto anche lo staff dell’Associazione Il Timone che affiancherà gli artisti per sostenerli nel momento in cui racconteranno al pubblico le proprie opere d’arte. L’Associazione Il Timone conta circa 120 utenti, e si avvale della collaborazione di numerosi volontari, oltre che di una squadra di educatori e professionisti esperti di psicologia, logopedia, fisioterapia, neuropsicomotricità, pet-therapy, ginnastica e arte terapeutica. La Fondazione De Agostini sostiene l’Associazione Il Timone in tutte le sue quotidiane attività, realizzate negli spazi della sede di Via Giovanni da Verrazano 13, nella consapevolezza di quanto sia importante per il territorio novarese poter usufruire di servizi di qualità, finalizzati all’inclusione sociale, a favore delle persone più svantaggiate.
 
***
 
Associazione “Il Timone”
Costituita a Novara nel maggio 2015 l’Associazione “Il Timone”, che nasce con l’obiettivo di perseguire finalità sociali, formative e ricreative nei settori dello sport, dell’assistenza e dell’educazione, opera nel sostegno alle persone diversamente abili e focalizza la propria attenzione nell’attività socio-assistenziale, terapeutica e sportiva. L’associazione promuove e sostiene anche eventi culturali, artistici e sportivi. La Fondazione De Agostini sostiene e accompagna l’associazione nella promozione delle sue attività.
www.iltimonenovara.it
 
Fondazione De Agostini
La Fondazione De Agostini nasce nel 2007 a Novara, per volontà delle famiglie Boroli e Drago, azioniste del Gruppo De Agostini. Fortemente radicata sul territorio, dove il Gruppo De Agostini è presente dal 1908, la Fondazione è principalmente impegnata in ambito sociale, con l’obiettivo di rispondere ai bisogni delle categorie più deboli, ma anche nella formazione e nella ricerca medico-scientifica. La Fondazione ha attivato una rete di relazioni e collaborazioni con Enti, Fondazioni e Istituzioni che condividono gli stessi obiettivi e le stesse finalità e, insieme a loro, si impegna a dare vita e a sostenere progetti sia in Italia sia in ambito internazionale. Dal 2007, anno della sua nascita, ad oggi la Fondazione De Agostini ha sostenuto 150 interventi per un importo complessivo di circa 14.500.000 Euro erogati.
www.fondazionedeagostini.it