redazione il torinese

Metropolitana di Torino linea 2, al via il bando per 25 stazioni su un tracciato di 14 km

metro 1metro scioperoI cantieri dovrebbero partire tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018

Torino si avvia alla realizzazione della linea 2 della metropolitana. E’ stato infatti pubblicato il bando di gara, che rimarrà aperto fino al 9 maggio, per il progetto preliminare dell’opera su un tracciato di 14 chilometri e mezzo, da realizzare nella zona nord della città. Ad una commissione di esperti sarà affidata la scelta del vincitore cui affidare  l’incarico: valore circa 7 milioni di euro. Il bando richiede ai partecipanti di progettare una metropolitana con 25 stazioni, funzionante 24 ore su 24, e completamente automatica come la linea 1 già in funzione. I cantieri dovrebbero partire tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018. “Così partirà una delle grandi opere che segna un nuovo ciclo di trasformazione di Torino. Ho avuto assicurazioni dal governo – dice il  sindaco  Piero Fassino – che verrà  considerata prioritaria nella legge di Stabilità del prossimo anno”.

(Foto: il Torinese)

Cristiano Bussola

Vent'anni di Consulta delle elette celebrati a Palazzo Lascaris

Con il presidente sono intervenuti la presidente e le vicepresidenti della Consulta Stefania Batzella, Angela Motta e Valentina Caputo, la vicepresidente dell’Assemblea Daniela Ruffino, delegata ai rapporti con le Consulte, e l’assessora alle Pari opportunità Monica Cerutti. La conferenza stampa ha costituito l’occasione per mostrare in anteprima il videomessaggio, realizzato dalle tredici consigliere regionali che compongono l’Ufficio di presidenza della Consulta, che verrà proiettato mercoledì 9 marzo alle 10.30 in 13 sale cinematografiche del Piemonte per introdurre la visione del film Suffragette di Sarah Gavron. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con la Consulta Agiscuola Piemonte e Valle d’Aosta, è riservata agli studenti delle scuole secondarie di I e II grado per rievocare la battaglia per il voto alle donne combattuta negli anni Venti del Novecento dall’attivista politica inglese Emmeline Pankhurst. Le consigliere Batzella, Motta e Caputo hanno illustrato alcune delle attività messe in campo dalla Consulta per i prossimi mesi, a cominciare dall’incontro di sabato 14 maggio, nel corso del Salone del Libro, della psichiatra e scrittrice marocchina Rita El Khayat, dall’emanazione di un bando di concorso per le scuole secondarie piemontesi di I e II grado per la realizzazione di un video sul lungo cammino verso la parità e la proiezione della pellicola Il mio nome è Malala di Davis Guggenheim nelle strutture carcerarie della regione e all’Istituto minorile Ferrante Aporti di Torino. “In collaborazione con le altre Consulte e con la Giunta regionale – hanno sottolineato la vicepresidente Ruffino e l’assessora Cerutti – verranno confermati appuntamenti ormai tradizionali come i percorsi di formazione per amministratrici locali e potenziati progetti di contrasto all’anoressia, alla bulimia, all’Aids e alla violenza”. Al termine dell’incontro le attrici Valentina Aicardi e Silvia Freda hanno interpretato brani tratti dallo spettacolo Donne, dell’associazione Tedacà, dedicato al percorso dell’emancipazione femminile lungo il Novecento italiano, che la Consulta proporrà il 17 marzo al teatro Don Bosco di Cuneo, il 24 marzo al teatro Bellarte di Torino, il 1° aprile alla Casa del teatro di Asti e il 29 aprile a Palazzo Ferrero di Biella. All’incontro erano presenti, tra gli altri, i consiglieri Andrea Appiano, Enrica Baricco e Silvana Accosato.

CT – www.cr.piemonte.it

ESERCIZIO ABUSIVO DELL’ATTIVITA’ DI MEDIATORE IMMOBILIARE, SIGLATO PROTOCOLLO

edilizia casa lavoroAccordo tra FIAIP, Polizia Municipale e Camera di Commercio di Torino 

Anche nei momenti di crisi, il fenomeno dell’esercizio abusivo dell’attività di mediatore immobiliare assume dimensioni rilevanti. Proliferano agenzie immobiliari, gestite da personale non in regola, che approfitta di un periodo in cui i prezzi delle case sono in discesa e hanno l’obiettivo di lavorare abusivamente o al limite della legalità. Non ci sono solo mediatori abusivi individuali, privi di abilitazione ed evasori totali, ma anche agenzie con tanto di negozio e vetrine.  A Torino, la Polizia Municipale e la Camera di Commercio da tempo vigilano e contrastano il fenomeno a fronte di segnalazioni pervenute. In alcuni casi particolarmente complessi, l’attività abusiva non viene identificata con certezza e risulta così difficile individuare i profili di legittimità e persino gli autori della stessa.

Come si può rendere più efficace l’attività di contrasto? Per rispondere a questa necessità, è stato siglato un Protocollo che vede protagonisti la FIAIP Collegio di Torino (Federazione Italiana Agenti Immobiliari) con il Presidente FIAP Torino Aurelio Amerio, coadiuvato dalla Consigliera Claudia Gallipoli, delegata ai rapporti con la CCIAA, Il Corpo di Polizia Municipale con il Comandante Alberto Gregnanini e la Camera di Commercio con il Dottor Guido Cerrato.

Compito della FIAIP sarà di fornire gratuitamente gli strumenti per la conoscenza del settore e collaborerà con la Polizia Municipale, tenendo corsi di formazione e aggiornamento agli operatori nell’ambito dell’abusivismo nella mediazione immobiliare.  A loro volta anche la Polizia Municipale e la Camera di Commercio forniranno gratuitamente supporto e docenza nelle rispettive competenze sulle tematiche di interesse comune.  Un protocollo di intenti che ha messo in rete le esperienze di tre realtà e favorirà un maggiore contrasto all’abusivismo dell’attività di mediatore immobiliare nell’interesse della cittadinanza. Si tratta del primo accordo in tal senso in Italia e, come in tanti altri casi, la Fiaip e la Città di Torino saranno un esempio per il resto del territorio.

Migranti al lavoro (gratis) per pulire strade e giardini

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Attività  che saranno svolte, a titolo volontario, da migranti con lo status di titolari di protezione internazionale e già inseriti in percorsi di accoglienza

La pulizia di aree verdi e marciapiedi, dei cestini dell’immondizia, la raccolta di foglie e di rifiuti sparsi e altri piccoli lavori utili a tenere pulita e in ordine la città. Attività  che saranno svolte, a titolo volontario, da migranti con lo status di titolari di protezione internazionale e già inseriti in percorsi di accoglienza SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati). L’iniziativa è della Giunta comunale,  su proposta del vicesindaco Elide Tisi, di concerto con gli assessori Gianguido Passoni, Enzo Lavolta e Giuliana Tedesco. Ora c’è il via libera a un protocollo d’intesa tra Città di Torino e Amiat, che “offre l’opportunità a profughi e rifugiati – spiegano in Comuna – di svolgere lavori di pubblica utilità gratuitamente, consentendo loro in questo modo di restituire in parte alla comunità cittadina quanto ricevuto attraverso i progetti di accoglienza. Per il vicesindaco Elide Tisi, l’intesa con Amiat per l’impiego di migranti inseriti in percorsi SPRAR nella cura e nella manutenzione di spazi pubblici urbani “è sicuramente utile e, ed è questo forse il risvolto più importante, l’iniziativa consente, ai richiedenti asilo o titolari di protezione internazionale, di dare qualcosa in cambio del sostegno ricevuto per essere aiutati a costruire un percorso di vita lontano dal Paese che sono stati costretti a lasciare”. Le attività dei migranti, svolte come detto a titolo volontario e gratuito, saranno organizzate in moduli di dodici settimane ciascuno, coinvolgendo, per ogni modulo, venti persone con un impegno, per ognuna di loro, di 6 ore ogni sabato mattina. Saranno organizzati in squadre miste costituire da migranti e dipendenti dell’azienda raccolti rifiuti e opereranno in strade e  spazi verdi delle Circoscrizioni. 

(foto: il Torinese)

Festa in Monferrato con la Fiera di San Giuseppe n.70

casale2Alle ore 18 di venerdì 11 marzo ci sarà il tradizionale taglio del nastro. In un’edizione che vuole fare da vetrina delle eccellenze del territorio. E la presenza di Coniolo Fiori riporta alle origini di “Fiera dei fiori”
 
 
 

Venerdì 11 marzo 2016: alle ore 18 il Sindaco di Casale Monferrato Titti Palazzetti taglierà il nastro della Mostra Regionale di San Giuseppe per dare il via all’importante kermesse tradizionale del territorio.

“Quale miglior occasione per celebrare il Monferrato e la sua tradizione agricola? L’appuntamento primaverile più atteso del territorio nella adattissima location cittadina del PalaFiere – commenta il Sindaco Titti Palazzetti – apre le sue porte al grande pubblico valorizzando la tradizione agricola del Monferrato, inserito nella lista del Patrimonio Unesco proprio per il paesaggio vitivinicolo.”

casaleLa manifestazione raggiunge l’ambito traguardo di settanta edizioni, ma non dimostra il passare degli anni. “Abbiamo fatto un passo indietro nel tempo ma con gli occhi ben rivolti al presente e, soprattutto, al futuro – spiega Carlo Manazza, socio di Manazza Gefra, società di Cassolnovo (Pavia) specializzato negli allestimenti fieristici, che organizza da anni la Mostra, frutto di un bando del Comune di Casale Monferrato attraverso la società di Monferrato Eventi– la San Giuseppe è nata come Fiera dei fiori e, con la qualificata presenza di Coniolo Fiori abbiamo voluto stabilire un legame con un’eccellenza dell’offerta del territorio, senza dimenticare tutte le altre peculiarità che la Città di Casale Monferrato ed il Casalese hanno saputo sviluppare nel corso degli anni”.

“Questo ritorno al passato è di grande importanza – spiega l’Assessore alle Manifestazioni e al Turismo di Casale Monferrato Daria Carmi – infatti rappresenta un ulteriore legame con tutto il territorio e oltre a valorizzare le eccellenze che caratterizzano tutti i paesi del Monferrato fa un omaggio ai suoi splendidi fiori, quasi a preannunciare Riso&Rose, il più grande festival diffuso e condiviso fra i nostri bellissimi paesi.casale4

L’edizione 2016 si svolgerà sino al 20 marzo, al PalaFiere nel Quartiere Fieristico della Cittadella e vedrà l’ingresso gratuito per tutti i visitatori ed il percorso obbligato a giorni alterni. Quest’ultimo accorgimento consentirà a tutti i visitatori di prestare la necessaria attenzione a tutte le proposte innovative che verranno presentate dagli espositori nei vari settori merceologici, agricolo, industriale, artigianale, commerciale, terziario e dalla qualificata presenza di enti ed istituzioni a partire dal Comune di Casale Monferrato.   Un punto “catalizzatore” nell’arco del percorso mostra, sarà la Piazzetta del Gusto, attorno alla quale ci saranno un nutrito numero di alimentaristi con un’offerta enogastronomica da tutta Italia. Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Toscana, Puglia, Sardegna, Sicilia, sono le regioni che saranno protagoniste per i dieci giorni di mostra. E poi ci sono il ritorno di quelli che sono due “unicum” nell’ambito delle manifestazioni fieristiche. Si tratta di “Arteinfiera”, esposizione di arte ed artisti contemporanei in uno spazio appositamente dedicato, momento nato ventidue anni orsono da un’idea dell’artista e critico d’arte Piergiorgio Panelli, che ancora oggi ne tira la fila, e “Casale casale1Comics”, giunto all’undicesima edizione, momento riservato agli “Eroi di carta” nati dai disegnatori della Sergio Bonelli Editore, giunto all’undicesima edizione, anche quest’anno resa possibile dalla collaborazione tra l’art director della casa editrice milanese Luigi Corteggi “Cortez” e lo staff di Monferrato Eventi che quest’anno si sofferme su tre capisaldi dell’universo bonelliano: Tex Willer, Dylan Dog e Nathan Never. Il ricco calendario di momenti collaterali invece propone il ritorno della boxe in Mostra, dopo una breve pausa. L’Associazione Pugilistica Valenzana, sotto la regia di Adriano Gadoni allestirà una serata (sabato 12) in cui incroceranno i guantoni tutti i giovani atleti della provincia di Alessandria. Altro momento di sicuro interesse sarà il convegno su “Cicloturismo e sviluppo del territorio” (martedì 15) che parlerà delle possibilità di sviluppo di questa disciplina in Monferrato, nella cornice creata dalle splendide foto di Pier Giuseppe Bollo il “fotografo in bicicletta”. E non mancheranno momenti dedicati alla storia, alla canzone ed alla musica (tanti), al volontariato, al teatro, alla natura. Il tutto per condire un piatto che è, di per sé, alquanto ricco.

La mostra rimarrà aperta con il seguente orario

Feriali: dalle ore 18 alle 23

Sabato: dalle 15 alle 23

Domenica 13 marzo: dalle 11 alle 23

Domenica 20 marzo: dalle 11 alle 21

Le nuove accuse al serial killer riaprono una pagina cupa di cronaca torinese

minghella killerUna misura cautelare per il ‘cold case’ dell’assassinio di Floreta Islami, una prostituta albanese

Le nuove accuse per Maurizio Minghella, il serial killer delle prostitute già condannato a 131 anni di carcere, riaprono una pagiina cupa del passato La squadra mobile di Torino, a seguito delle indagini del pm  Roberto Sparagna, gli ha notificato  nel carcere di Pavia, dove è recluso, una misura cautelare per il ‘cold case’ dell’assassinio di Floreta Islami, una prostituta albanese. La donna aveva 29 anni, quando venne strangolata con una sciarpa a Rivoli, nella zona di corso Susa, 18 anni fa, il 14 febbraio del 1998. Minghella è stato incastrato dal dna. Sulla sciarpa di lana impiegata per uccidere, infatti,  sono state rinvenute tracce biologiche corrispondenti al profilo genetico di Minghella. E’ anche risultato che in quel periodo Minghella frequentava proprio la zona di Rivoli.

Comlek, coniglio all’albanese

CONIGLIOtiranese23In Albania i piatti a base di cacciagione e carne in genere sono molto apprezzati e questo piatto tradizionale è davvero gustoso. Aceto, spezie e cipolle per una ricetta saporita. Ecco come prepararla

Ingredienti

1 coniglio fatto a pezzi
2 cucchiai di passata di pomodoro o 350grammi di pomodori freschi sminuzzati
2 foglie di alloro
4 cucchiai di aceto di vino rosso
150 ml d’olio d’oliva
Mezzo cucchiaino di zucchero
4 spicchi d’aglio pelati
300 ml d’acqua calda
Un pezzettino di cannella
Sale e pepe nero
Spezie da arrosto
700 grammi di piccole cipolle pelate
1 rametto di rosmarino
1 bicchiere di vino rosso

Preparazione

Lavate il coniglio e mettetelo in una ciotola con le foglie di alloro. Irrorate d’aceto e lasciate marinare per almeno due ore (preferibilmente tutta la notte in frigo). Scaldate metà dell’olio in una padella, asciugate i pezzi di coniglio e friggeteli finchè diventano scuri da entrambe le parti, quindi tirateli fuori e metteteli in un piatto.

Quando avete fritto tutti i pezzi di coniglio rimetteteli nella padella con l’aglio, l’alloro, le spezie, il rosmarino e il vino, quindi aggiungete il pomodoro, lo zucchero e l’acqua calda. Mescolate, coprite e cuocete per un’ora.

Intanto, scaldate l’olio d’oliva che è rimasto e soffriggete le cipolle, girando di tanto in tanto, per circa 15 minuti. Aggiungete tutto alla padella col coniglio e mescolate per far spalmare bene le cipolle. Aprite e cuocete per altri 15 minuti. Servite con patate o con riso bianco e un’insalata.

“Chi ha fatto il turno di notte”. Le parole in versi di Izet Sarajlić

La biblioteca bombardata e incendiata con i suoi libri, memorie e percorsi degli altri. L’artiglieria degli assedianti centrava monumenti, cimiteri, moschee, per cancellare dal suolo ombra e radice della parte avversa. Le parole erano emigrate dai libri e giravano alla cieca nell’aria

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Nell’assedio più lungo del 1900, nella Sarajevo degli anni Novanta, i cittadini andavano alle serate di poesia nel buio di una città senza corrente elettrica. In questo modo “sperimentavano che in una guerra solo i versi sono capaci di correggere a forza di sillabe miracolose il tempo sincopato dei singhiozzi, il ragtime delle granate, l’occhio di un mirino addosso”. Così Erri De Luca, nella prefazione di “Chi ha fatto il turno di notte”, straordinaria silloge di Izet Sarajlić. Quando Einaudi la pubblicò, nel 2012, il grande filosofo e poeta bosniaco era già morto da dieci anni. Celebrarlo con una raccolta che ripercorreva, in ordine cronologico, quasi cinquant’anni (dal 1950 al 1998) della sua produzione poetica era un buon modo per far conoscere la forza e la profondità dei suoi versi. “Chi ha fatto il turno di notte per impedire l’arresto del cuore del mondo? Noi, i poeti”, scriveva Sarajlić. La biblioteca bombardata e incendiata con i suoi libri, memorie e percorsi degli altri. L’artiglieria degli assedianti centrava monumenti, cimiteri, moschee, per cancellare dal suolo ombra e radice della parte avversa. Le parole erano emigrate dai libri e giravano alla cieca nell’aria. E in quel tempo di granate che esplodevano a casaccio, Sarajlić scriveva: “In una notte come questa, malgrado tutto, pensi a quante notti d’amore ti siano rimaste”. Potenza della poesia e del cuore di chi non ha saputo odiare né maledire. Il poeta  non abbandonò la sua gente né rinnegò la sua città, neanche quando, più volte negli anni, essa ha rappresentato morte e devastazione, perdita degli affetti più cari: “Qui, se chiamo persino i pioppi, miei concittadini,/ anch’essi sapranno ciò che mi fa soffrire./ Perché questa è la città dove forse non sono stato/ troppo felice,/ ma dove tuttavia anche la pioggia quando cade non è/ solo pioggia.” turno notte 2Sarajevo è dunque “la Città”, il luogo che porta con sé il senso dell’intera esistenza del poeta, del suo dolore come della sua gioia, di un legame viscerale che, per quanto sofferto, è impossibile recidere. I suoi versi sono stati la passione civile si fa poesia. A testimoniarlo, poesia come questa, semplicemente intitolata “Sarajevo”: “E adesso dormano pure tutti i nostri cari e immortali. Sotto il ponte presso il II liceo femminile scorre gonfia la Miljacka.Domani è domenica. Prendete il primo tram per Ilidža. Naturalmente, posto che non cada la pioggia. La noiosa, lunga pioggia di Sarajevo. Chissà come si sentiva senza di lei Čabrinović in carcere! Noi la malediciamo, le bestemmiamo contro, e tuttavia mentre cade fissiamo gli appuntamenti d’amore come fossimo nel cuore di maggio. Noi la malediciamo, le bestemmiamo contro, sapendo che essa non potrà mai far diventare la Miljacka né il Guadalquivir né la Senna. E con ciò? Forse per questo ti amerò di meno e ti farò soffrire meno nella sventura? Forse per questo sarà minore la mia fame di te e minore il mio amaro diritto di non dormire quando il mondo è minacciato dalla peste o dalla guerra e quando le uniche parole rimaste sono “non dimenticare” e “addio”?Del resto, può darsi che questa non sia neppure la città in cui morirò, ma in ogni caso essa sarebbe stata degna di un me incomparabilmente più sereno, questa città dove, a dire il vero, non ho sempre avuto molta fortuna ma dove ogni cosa è mia e dove posso sempre trovare almeno uno di voi che amo e dirvi che sono disperatamente solo. A Mosca potrei fare lo stesso, ma Esenjin è morto e Evtušenko è certamente in giro da qualche parte della Georgia. A Parigi come potrei chiamare il pronto soccorso se non ha risposto neppure agli appelli di Villon? Qui, se chiamo, persino i pioppi, che sono miei concittadini, sapranno ciò che mi fa soffrire. Perché questa è la città dove, a dire il vero, non ho avuto molta fortuna ma dove tuttavia anche la pioggia, quando cade, non è solo pioggia”.

Marco Travaglini

 

A Venezia siglato l'accordo tra Italia e Francia per l'avvio dei lavori della Torino-Lione

tav 333Il documento porta la firma del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e dal segretario di stato francese per i trasporti Alan Vidalies. Hollande: “Matteo può essere quello che ha messo fine a tutte le discussioni propedeutiche a questi lavori”

Il 33esimo vertice bilaterale franco-italiano di Venezia permetterà il lancio della fase di lavori della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione. Così nel testo diffuso dall’Eliseo in occasione del summit tenutosi ieri a Venezia, dove Italia e Francia hanno siglato, al termine del vertice, il protocollo “addizionale per l’avvio dei lavori dell’alta velocità Torino Lione”. Il documento porta la firma del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e dal segretario di stato francese per i trasporti Alan Vidalies. Per quanto riguarda i lavori della Torino-Lione  due questioni erano ancora in sospeso dalla firma dell’accordo per il lancio definitivo della sezione transfrontaliera del tunnel all’ultimo vertice bilaterale di febbraio: la firma di un accordo sulla certificazione dei costi e la ripartizione di questi  tra Francia e Italia. Tale accordo è quello scaturito dall’incontro a Venezia, che consentirà di avviare gli appalti e i finanziamenti europei. “SI tratta di un grande passo avanti che permetterà il lancio della fase dei lavori”, dicono i rappresentanti dei due Paesi. “La Torino-Lione è un tema che anima i vertici franco-italiani da una ventina d’anni. Matteo può essere quello che ha messo fine a tutte le discussioni propedeutiche a questi lavori”. Così l’agenzia Ansa riporta le parole del presidente Francois Hollande in conferenza stampa con il premier Matteo Renzi al termine del vertice . “Comunque – ha concluso – questo progetto diventa realtà”. I manifestanti no Tav e No Grandi Navi hanno inscenato una “battaglia navale” su piccole imbarcazioni che, nella Laguna, hanno fronteggiato le barche della polizia.

Cristiano Bussola

(foto: il Torinese – archivio)

Il Salone del Gusto nel 2016 compie 20 anni e "vuole bene alla terra"

gusto arcagusto fruttagusto terra“Custodire l’ambiente e il pianeta in cui viviamo, deve essere un segno distintivo di questo momento storico”

Il Salone del gusto 2016 dichiara di ‘Voler bene alla Terra’. Questo  il tema scelto per Terra Madre Salone del Gusto, che festeggià nel 2016 i 20 anni cambiando formula: lascia il Lingotto (anche per gli affitti piuttosto cari) e, a fine settembre, si svolgerà per strade e piazze nel cuore di Torino.

“Custodire l’ambiente e il pianeta in cui viviamo, deve essere un segno distintivo di questo momento storico, un imperativo per tutti”, dice all’Ansa Serena Milano, segretario generale della Fondazione Slow Food per la Biodiversità, che aggiunge: “Con  produttori, educatori, chef, studiosi, contadini, Comunità del cibo e soprattutto cittadini e famiglie vogliamo riscoprire il piacere di prenderci cura della terra, condividendo cibi buoni e vivendo in armonia con ciò che ci circonda. Tutto questo attraverso laboratori, conferenze, percorsi didattici e degustazioni”.

(Foto: il Torinese)