redazione il torinese

La Caritas entra in campagna elettorale: "Non strumentalizzate i poveri, trovate soluzioni"

Dopo lo scontro sui poveri durante il faccia a faccia televisivo  tra Fassino eclochard 63 Appendino  la Caritas di Torino interviene  deplorando ” ogni strumentalizzazione a fini di polemica politica sul tema dei poveri nella nostra città e nel territorio dell’area metropolitana torinese. Ci troviamo di fronte a persone che soffrono e che vanno rispettate e amate  così come cercano di fare i molti volontari che li seguono”. clochard imbrunireFassino su Sky tg 24 aveva sementito  il conduttore che aveva parlato di 100mila poveri sotto la Mole, ” cifra inventata”, secondo il sindaco uscente. Per Appendino il problema “non deve essere nascosto”. Ma, dice la Caritas, “è fuori luogo ogni utilizzo strumentale della questione”, e  invita i candidati a trovare  “le strade percorribili per incrementare la presa in carico di questi fratelli”. Nel pomeriggio l’ufficio stampa di Chiara Appendino dirama un comunicato:  “Ha ragione la Caritas a esortare i candidati a non fare un uso strumentale dei poveri ma a trattarli con rispetto occupandosene direttamente. È quello che intendo fare, con risorse e promuovendo sinergie con tutti gli attori sociali che lavorano da anni su questo problema. Tra i nostri provvedimenti che attueremo ci sarà subito l’istituzione di un fondo da 5 milioni di euro per inserire i giovani nelle PMI, il finanziamento e il potenziamento dei cantieri di lavoro, la firma di un accordo con tutti i sindacati e le associazioni datoriali per applicare negli appalti comunali e delle società partecipate almeno i minimi salariali e tutelare i lavoratori per non creare poveri da lavoro. Abbiamo anche proposto la revisione dell’ISEE e delle tariffe per i servizi e, soprattutto, una riorganizzazione del welfare costruendolo sulla base di un modello orizzontale”. 

(Foto: il Torinese)

Rosso: "Contro il sistema, come fecero gli americani in guerra"

ROSSO2Roberto Rosso, forte del suo  per cento di consensi dell’area di centro attribuitogli dagli elettori ha sciolto le riserve: “noi siamo contro il sindaco uscente, ma lasciamo libertà di voto”. Insomma, non proprio per la Appendino, ma contro Fassino. Dice il candidato sindaco centrista: “Nella campagna elettorale abbiamo detto che vogliamo cambiare il sistema e né Fassino né Appendino hanno accettato di sottoscrivere il nostro programma sulla sicurezza. Per questo io vi chiedo di  votare contro Fassino e il sistema Torino. Siamo come in guerra e quindi bisogna schierarsi e combattere il nemico più pericoloso, lo fecero gli americani durante la seconda guerra mondiale: è vero che appoggiarono gli stalinisti, ma contro i nazisti”.

LE REAZIONI

Chiara Appendino «Ho appreso della conferenza stampa di Roberto Rosso. Sono pronta a raccogliere quella voglia di cambiamento espressa da lui e da tantissimi torinesi, come ho già ribadito più volte sono convinta che i voti appartengano ai cittadini, che devono esercitare un voto consapevole in base al programma e alle persone.Torino ha bisogno di essere nuovamente aperta alla competenza e al merito. Come più volte abbiamo detto, lo slancio propulsivo che deriva dal piano strategico si è ormai esaurito e, purtroppo, assistiamo ad un sistema chiuso nel quale vengono nominate sempre le stesse persone – ha concluso Chiara Appendino – Ho seguito i principi di trasparenza e competenza per scegliere la mia giunta, dando la possibilità a coloro che avessero voluto mettersi a disposizione della città. Da Sindaco seguirò il medesimo metodo anche per le future nomine e mi impegno a inserire il semestre bianco per impedire negli ultimi sei mesi di mandato di effettuare nomine».

Piero Fassino all’Ansa: : “Ognuno è libero di fare le proprie scelte. Io continuo a rivolgermi a tutti gli elettori e continuo a presentarmi con le mie idee e le mie proposte concrete”.

Per Osvaldo Napoli, Forza Italia, il paragone con stalinisti e nazisti è “sopra e oltre ogni logica del buon senso. Il caldo gioca brutti scherzi e ogni tanto l’intelletto se ne va in vacanza”.

(foto: il Torinese)

A tu per tu con Katia Ricciarelli

ricciarelli iarisQuello che colpisce di Katia Ricciarelli in un colloquio a tu per tu dopo il concerto è la sua grande umanità. Dopo aver cantato nella piazza di Valmacca sabato 11 giugno, in un concerto organizzato dal Comune del paese monferrino a cavallo tra Casale Monferrato e Valenza, non si è sottratta prima al contatto con il pubblico, poi con chi voleva scambiare quattro chiacchere con la “Signora della Lirica italiana”. Sul palco con lei c’era Francesco Zingariello, tenore pugliese che è stato suo allievo venticinque anni fa ed ora è docente di canto a Matera oltre che ad avere mille altri impegni artistici. Ad accompagnarli c’erano invece alcuni ottimi elementi dell’Orchestra di Puglia e Basilicata. Il suo è stato un viaggio musicale partito dalla romanza e finito alle falde del Vesuvio “perché Napoli – come hanno detto sia Ricciarelli che Zingariello – è per noi fonte di ispirazione e le canzoni napoletane sono conosciute in Australia, in India, nelle Americhe, in Sudafrica”. E un momento toccante si è avuto quanto a dedicato “Caminito” alla madre “la persona che mi ha sempre sostenuto ed aiutato”. Ma è stata anche l’occasione, e lo ha ribadito nel breve incontro nel dopo spettacolo per annunciare che sta lavorando “ad uno spettacolo autobiografico recitato e cantato, con la partecipazione di Zingariello, una presenza validissima, con lui lavoro spesso, e a volte se non c’è mi sento persa musicalmente”. Dunque Zingariello non è soltanto una spalla ma una Spalla con la S maiuscola, un tenore della notevoli doti vocali e sceniche. E il suo rapporto con Torino ed il Piemonte: “Ci sono zone che, anche geograficamente, per un motivo o per l’altro non si toccano. In Piemonte ed a Torino, comunque, ho cantato più di una volta ed il ricordo è sempre molto positivo”. Infine alla domanda su quale sia il personaggio in cui preferisce calarsi e quale è l’opera che ricorda di più, Katia Ricciarelli spiega che “il melodramma è fatto di eroine che si sacrificano per amore. Ci sono opere che ti ricordano momenti della tua vita, come la Boheme che è stata quella del mio debutto. Sono stata Desdemona nell’Otello, sono stata l’ultima Desdemona di Del Monaco e la prima di Domingo e quella nel film di Franco Zeffirelli. Ma ci sono anche altre parti ed opere che non si dimenticano mai”.

Massimo Iaretti

(foto:  il Torinese)

Nel faccia a faccia televisivo i due candidati si buttano a destra per recuperare i delusi

fassino appendino skyAlla fine gli strateghi della campagna elettorale di Piero Fassino e Chiara Appendino devono averla pensata allo stesso modo: bisogna cercare di recuperare i voti degli elettori di destra , i grandi delusi di questa tornata elettorale. E così, appendino3al confronto televisivo delle 21 di ieri, in diretta dal Lingotto su Sky tg 24fassino sky, i due candidati hanno fatto la gara a chi sgombrerà meglio e di più i campi rom o metterà più vigili urbani a presidiare le vie di Torino. Nessun colpo di scena nel faccia a faccia televisivo (che si sarebbe dovuto tenere in piazza San Carlo ma si dice sia saltata l’ipotesi per la contrarietà di Fassino) fassino appendino sky2ma tanti i temi concreti affrontati. Entrambi i contendenti si sono dimostrati preparati. Tempi contingentati, dibattito serrato e sereno. Sullo sfondo una veduta panoramica di Torino con la Mole illuminata. Lei propone un patto per le periferie e lui uno per il lavoro;  lei dice che edificare senza un piano preciso non ha senso e lui che la Tav e nuovi cantieri creano sviluppo. Poi l’immigrazione, i giovani disoccupati, l’innovazione, la povertà,  la movida, l’eredità olimpica e la nuova “industria” del turismo e della cultura. E’ stato un ripasso dei temi – triti e ritriti – di questi lunghi mesi di campagna elettorale. Oggi si riparte tra mercati e giri nelle periferie per una lotta all’ultima stretta di mano.

Ricciarelli a Valmacca per l'oratorio

Qualche volta i sogni non finiscono all’alba, ma si concretizzano. Così accade che un’icona della musica lirica italiana venga a cantare in un teatro di provincia, come quello di Valmacca, piccolo comune piemontese della provincia di Alessandria, tra Casale Monferrato e Valenza.. Sabato 11 giugno, dalle ore 21, saranno le bellissime voci del soprano Katia Ricciarelli e del tenore Francesco Zingariello a nobilitare la struttura per quella che si preannuncia una serata storica. “Qualche tempo fa la nostra responsabile finanziaria – dice il sindaco Gianno Boselli – ci aveva sottoposto una proposta di concerto. Abbiamo sentito il manager della Ricciarelli ed il contatto ha sortito un esito positivo. Il nostro teatro è piaciuto, nonostante non sia grande di dimensioni e siamo giunti all’accordo”. La serata, pertanto, è organizzata dall’amministrazione comunale di Valmacca, e ricciarelliha un fine benefico. “Quanto riusciremo a ricavare da questo concerto, al netto dei costi che saranno sostenuti, naturalmente, verrà devoluto per il ripristino dell’oratorio del paese”. Il duo Ricciarelli – Zingariello proporrà un programma davvero a trecentosessanta gradi, che spazierà dalle arie d’opera, alle romanze di Tosti, Bixio, De Curtis, senza tralasciare un giusto richiamo alla grande melodia napoletana, ai cantautori italiani ed ai successi internazionali. Si susseguiranno quindi le interpretazioni di A vucchella, Marechiare, Non ti scordar, Musica proibita, Parlami d’amore Mariù, Habanera, Besame, Caminito, Historia, La vie en rose, Con te partirò, Memory, Caruso (pezzo che riporta alla mente l’indimenticabile Lucio Dalla), Un amore così grande, O surdato nnammurato, Funicolì Funicolà, O sole mio. Gli ingredienti di una grande serata con due grandi interpreti, dunque, ci sono tutti.

Massimo Iaretti

 

Foto e libri su clima e ghiacciai cercansi

montagneSpesso veri e propri patrimoni della memoria vanno perduti semplicemente perché chi li possiede non sa cosa farsene e, pertanto, li regala o li butta. E i libri ed i documenti, nonché le fotografie, che riguardano il clima e i ghiacciai non sono esenti da questo fenomeno. Così la Società Meteorologica Italiana lancia un appello per acquisire, appunto, foto, libri e documenti su questo argomento: “Se avete – è scritto sul sito della Smi è collezioni inutilizzate di libri, documenti o vecchie fotografie di montagna, ghiacciai ed eventi meteo, la Biblioteca della Società intitolata a “Carlo Felice Capello” le raccoglierà volentieri e le valorizzerà” nella nuova rinnovata sede storica del Collegio Carlo Alberto a Moncalieri. Per contatti la posta elettronica è : info@nimbus.it

 

Massimo Iaretti

 

ULAOP, RACCOLTA BENEFICA DI PRODOTTI PER L’IGIENE DEI BAMBINI

gelosia bambiniGiovando: “Un’occasione di solidarietà collettiva per dare un aiuto concreto alle famiglie torinesi in difficoltà”

 

L’Associazione Ulaop Onlus, in collaborazione con i volontari dei Lions Club e il presidio soci Coop, promuove una raccolta benefica di prodotti per l’igiene dei neonati e dei bambini sabato 11 giugno dalle ore 10 alle 18, presso la Coop del Centro Commerciale Piazza Paradiso di Collegno. I prodotti raccolti – in particolare, salviette, pannolini, bagnoschiuma, shampoo, latte detergente, creme e sapone liquido, soluzione fisiologica – saranno donati alle famiglie torinesi in difficoltà attraverso una rete di circa 35 associazioni aderenti al progetto Banco del Sorriso. Laboratori gratuiti per i bambini verranno organizzati durante tutta la giornata per ringraziare i clienti che doneranno i prodotti. “La giornata sarà un’importante occasione di solidarietà collettiva, per dare un aiuto concreto alle famiglie torinesi in difficoltà – ha affermato la Presidente dell’Associazione Ulaop, Cristina Giovando –. Tutti i bambini sono invitati a partecipare con i loro genitori ai laboratori gratuiti, per vivere tutti insieme una bella giornata di allegria e condivisione”. La raccolta di vestiti, pannolini, prodotti per l’igiene e altri materiali, nuovi e usati, da donare ai piccoli dai 0 ai 6 anni è attiva tutto l’anno presso la sede dell’Associazione Ulaop in via San Marino 10 a Torino e chiunque lo desideri può contribuirvi. Negli ultimi mesi l’Associazione Ulaop ha potuto donare oltre 100.000 pannolini e 1.500 capi di abbigliamento.

Problemi e promesse, il gioco delle tre carte

mole angelaIn questi giorni a Torino sono stati arrestati 21 borseggiatori che  “lavoravano” sui tram pieni di passeggeri.  Praticamente persone senza  soldi che rubavano ad altre persone che di soldi ne hanno pochi!  Una  situazione che dovrebbe far riflettere i sociologi, ma anche  i  politici prima del ballottaggio.  Visto che il Sindaco “uscente” si è  accorto delle periferie, adesso che non è più Sindaco,  e che bisogna installare telecamere, e aumentare la Polizia Municipale.  Ma non  basta!  Propone anche più lavoro, l’aumento delle pensioni, e più  attenzione verso coloro che vivono in pessime condizioni. Dopo anni di  amministrazione, vengono fuori tante questioni irrisolte, e le solite promesse che finiranno nel dimenticatoio una volta eletti.  Ma questa  volta i torinesi avranno capito il gioco delle tre carte?  Non si sa!

Marbert

Giochi 2006, botta e risposta Travaglio-Chiamparino

chiampa lausIl Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino replica con una nota alle dichiarazioni del giornalista Marco Travaglio sulle Olimpiadi invernali di Torino:

“Per evitare che circolino più del dovuto false informazioni, ricordo che i Giochi Olimpici di Torino 2006 si sono conclusi per la parte di investimenti con un avanzo sicuro di almeno 43 milioni di euro – che potrebbe aumentare ancora-, per la parte gestionale invece con un avanzo di 10 milioni su un budget totale di circa il 1miliardo di euro. 

Non so quindi da dove nascano gli 800 milioni di disavanzo di cui parla Travaglio nella puntata di Otto e mezzo in onda ieri sera. Se il riferimento, improprio, è agli investimenti fatti all’epoca dal Comune di Torino, e la cifra più o meno coincide, i risultati sono sotto gli occhi di tutti: la metropolitana che funziona a pieno regime, il termovalorizzatore che permette di mantenere il decoro della città, il passante ferroviario che proprio in questi giorni sta vedendo la conclusione della prima tranche, i musei aperti, la riqualificazione cittadina di cui tutti possono beneficiare.STADIO OLIMPICO BRACIERE

Troppo spesso si dimentica poi che tra le opere realizzate per le Olimpiadi ci sono anche le case di edilizia popolare assegnate a più di 500 famiglie bisognose, parte dei villaggi media e atleti, mille posti letto in più per l’edilizia universitaria, nonché i palazzetti che sono stati trasformati in centri di attività legate all’intrattenimento e ai servizi. Anche guardando alle opere sportive realizzate per l’occasione, sono pochissime quelle non utilizzate o riconvertite: anche per la pista di bob abbiamo finalmente trovato un progetto di riconversione turistica che avrà ricadute positive su quella parte del nostro territorio.  Tanto è dovuto per ricostruire la verità dei fatti.”

(foto: il Torinese)