redazione il torinese

Trovato feto di 8 mesi nell’armadio di un appartamento

pronto-soccorso- soccorsiI carabinieri hanno trovato un feto di otto mesi, privo di vita e avvolto in un sacchetto di plastica, nell’armadio della stanza da letto di un appartamento di Torino. La segnalazione è dei medici del 118 del Maria Vittoria. All’ospedale, infatti,  la scorsa notte si è presentata una peruviana di 36 anni con una forte emorragia, la probabile conseguenza di un parto avvenuto. Le indagini sono coordinate dal pm Lisa Bergamasco, ed è stata disposta l’autopsia del feto. All’arrivo dei carabinieri della Compagnia San Carlo, nell’appartamento c’era il marito della donna, un connazionale di 35 anni. Hanno  due figli, di 5 e 7 anni, che vivono con loro.

Al via a gennaio il nuovo Centro regionale per il Parkinson

medico sanitaLe associazioni lo chiedevano da anni e dal prossimo gennaio sarà attivo il nuovo Centro regionale per il Parkinson, punto di riferimento per l’intero territorio. Lo ha annunciato  l’assessore alla Sanità, Antonio Saitta. “In Italia – ha ricordato Saitta – sono colpite dal Parkinson 250.000 persone, in Piemonte secondo le stime più recenti sono circa 20.000. Nel presidio ospedaliero Molinette di Torino esiste da tempo un’attività specifica nell’ambito della struttura complessa di Neurologia diretta dal professor Lopiano, che cura pazienti provenienti da tutto il Piemonte. Nei mesi scorsi – ha aggiunto – ho incontrato i referenti della rete regionale delle associazioni dei malati di Parkinson e ho approfondito le questioni con il direttore generale dell’azienda ospedaliera universitaria Città della Salute, Zanetta. Il Centro Parkinson regionale troverebbe la sua collocazione naturale nell’azienda ospedaliera universitaria di Torino, dove si usano le più innovative terapie”. Il Centro dovrebbe essere costituito da spazi ambulatoriali dedicati, letti di degenza dedicati per la selezione ed il follow-up di pazienti sottoposti a terapie interventistiche. E’ prevista anche l’attivazione di percorsi diagnostici-terapeutici-riabilitativi per la diagnosi e la terapia della malattia di Parkinson ed altri disturbi del movimento e l’attivazione della rete regionale, secondo il modello hub and spoke. Soddisfazione è stata espressa dalla vicepresidente del Consiglio regionale , daniela Ruffino, che in più occasioni aveva sottolineato la necessità del centro.

Dieci anni di Portici di Carta, a Torino sabato 8 e domenica 9 ottobre

portici libriLa Torino di Umberto Eco, un libro in dono per ricostruire le Marche terremotate, la festa per i 10 anni assieme al Circolo dei lettori.

Portici di Carta compie dieci anni. Sabato 8 e domenica 9 ottobre 2016 a Torinotorna la libreria più lunga del mondo. Oltre 120 librai, editori e bouquinistes, due chilometri di bancarelle in via Roma, piazza San Carlo e piazza Carlo Felice. Quasi un centinaio di incontri, eventi, spettacoli e iniziative fra l’Oratorio San Filippo, il Corner Bambini e il Palco di Piazza San Carlo, il Gazebo e i Giardini Sambuy.

La decima edizione di Portici di Carta è stata presentata al Circolo dei lettori martedì 4 ottobrelibro san carlo 2016. Sono intervenuti il Presidente e la direttrice del Circolo, Luca Beatricee Maurizia Rebola; le assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Antonella Parigi, e della Città di Torino, Francesca Leon; i coordinatori del programma culturaleMarco Pautasso e dei librai Rocco Pinto.

Portici di Carta è un progetto del Salone Internazionale del Libro, promosso da Città di Torino e Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, realizzato con il sostegno di Regione Piemonte e Fondazione Crt e la partecipazione dei librai piemontesi coordinati da Rocco Pinto.

 (foto: il Torinese)

porticidicarta.it

Eurofidi, tra banche e politica a farne le spese sono i lavoratori

tosettoSTORIE DI CITTA’  / di Patrizio Tosetto

Mercoledì si saprà chi sono i liquidatori di Eurofidi. Ultime ore per le non univoche decisioni tra banche e Giunta regionale.

Il “solito Gariglio” si è un po’ intrufolato nelle cose di Giunta… ed è comunque, intendiamoci,  suo diritto tra l’essere capogruppo e segretario regionale Pd. Due tesi  si contrappongono sul perché si è arrivati a questo punto.

La prima: da oltre sette anni si sapeva e quello che da molti era considerato il “gigantismo” di Giotti ha ulteriormente aggravato la situazione. La seconda: da due anni  la gestione delle banche che hanno promesso una ricapitalizzazione che, non avvenendo, ha sancito la fine. Probabilmente in tutte e due le tesi ci sono elementi di fondatezza.

Partiamo dall’oggi. Saputo che Eurofidi avrebbe180 milioni di liquidità, stupendomi, mi sono rivolto a chi ne sa molto di più del sottoscritto. Semplice, e le cifre parlano chiare… mi è stato risposto. Penso d’aver capito ma ripetere non è facile.

eurofidiPer chi legge ricordo che le banche hanno sottoscritto ma non versato 50 milioni e ne sono mancati altri 50 che erano a carico di Regione Piemonte e delle Pmi. 140 milioni sono stati accantonati per le sofferenze come previsto dalla legge.

Il Totale delle sofferenze (imprese che non sono in grado di restituire i prestiti, ammonterebbe a 800 milioni). Qui la notizia: 80%  garantito dal MedioCredito Centrale. Rimangono 160 milioni ed affrontare il tutto con 180 milioni di liquidità sembrerebbe un gioco da ragazzi. Ovviamente chi ne fa direttamente le spese sono i lavoratori difficilmente ricollocabili.

Mercoledì assemblea anche per la modifica dello statuto che porta i liquidatori a due.  E la politica? Come oramai è suo solito latita e di fatto legittima le banche, che pur non versando un euro di capitale hanno brillantemente risolto i loro problemi, non quelli dei lavoratori nè quelli delle piccole e medie imprese. Ma Eurofidi è nato per favorire il credito alle imprese.

Carabiniere salva bimba di 18 mesi che stava soffocando

carabinieriAl servizio dei cittadini, ogni giorno, i nostri carabinieri danno prova del loro impegno e dedizione. Una bambina di soli 18 mesi  ha rischiato di soffocare per un pezzo di grissino ingoiato involontariamente, ma è stata salvata, in strada a Torino, da un appuntato dell’Arma. Il carabiniere era in servizio con il nucleo radiomobile,  in pattuglia nella zona di corso Orbassano. Ha notato alcune persone agitarsi vicino a una macchina. Sopra il  cofano c’era la piccola, circondata dai genitori spaventati e da alcuni passanti: la bambina stava soffocando per il grissino. Il militare ha prontamente chiamato il 118 e, seguendo telefonicamente i consigli dei medici, ha eseguito le manovre anti soffocamento, salvando la vita alla piccola che è stata trasportata in ambulanza all’ospedale Martini. Ora sta bene.

(foto: il Torinese)

Cavagnolo e Brusasco, derby pro terremotati

pallone calcioNon finiscono le iniziative nella Valcerrina torinese a favore delle popolazioni colpite dal terremoto del 24 agosto scorso. Nel fine settimana appena archiviato sul campo sportivo di Cavagnolo si sono incontrate, in una doppia sfida, le formazioni calcistiche di Cavagnolo e Brusasco, paesi vicini ma da sempre contraddistinti da un forte campanilismo. Il derby, si articolava in una duplice partita, una dei giovani, l’altra degli over. A fare la parte del leone sono state le squadre del Brusasco, nonostante l’impegno degli avversari. I giovani brusaschesi si sono imposti per 2 – 0. Decisamente più netta, invece, è stata la vittoria negli over. Qui il Brusasco si è imposto con un secco 8 – 1 nei confronti dei padroni di casa. Ma se il campo da laureato un vincitore, invece, la realtà ha dato un risultato positivo con la raccolta fondi per le popolazioni colpite dal sisma.

Monteu da Po, festa di integrazione

nigeria-flag-1Sabato 1 e domenica 2 ottobre il Comune di Monteu da Po ha svolto un ruolo di primo piano hanno messo in campo alcune interessanti iniziative nell’ambito della festa patronale. Sabato si è svolta la festa di integrazione tra montuesi e profughi. Nel padiglione da ballo messo a disposizione dalla pro loco, in concomitanza con la ricorrenza del cinquanteseiesimo anniversario dell’indipendenza della Nigeria, e giorno di festa nazionale per i Nigeriani, la Cooperativa Audere gestisce in paesa la convivenza di una ventina di ragazze nigeriane, ha organizzato con loro un pomeriggio con musica e offerta di dolci tradizionali da loro preparati. Domenica, sempre seguendo il percorso accoglienza e di integrazione iniziato da tempo con profughi africani e pakistani, al campo sportivo il consigliere comunale Nino Antonucci ha organizzato una partita di calcio finita con il risultato di 7-3 per i profughi. In contemporanea al parco giochi ( tra l’altro ripulito e sistemato con un lavoro capillare dai profughi e messo a norma delle disposizioni relative alla sicurezza con lavori di verifica, sostituzione e rimessa in funzione dei vari giochi ed attrezzature da parte di ditta specializzata) : Giornata del gioco, con giochi della vecchia tradizione ludica:   corsa nei sacchi, tiro alla fune, rottura della pignatta, tiro al canestro ecc . e giochi di gruppo seguiti da merenda con gran partecipazione di bambini ed adulti. A seguire c’è stata la festa dei nonni sul padiglione del ballo, con l’offerta di simpatici fiori preparati dai bambini organizzati dal Comitato genitori , grazie all’infaticabile opera della Presidente Daniela Massaglia ed un rinfresco per tutti. Più che buona la partecipazione

Massimo Iaretti

Ranieri vince il Premio Liedholm

nils_liedholm-1959Claudio Ranieri, il tecnico romano che ha vinto con il Leicester City la Premier League 2016 è il vincitore del premio in memoria dell’indimenticato Nils Liedholm, scomparso a Cuccaro Monferrato, dove aveva trascorso tutta l’ultima parte della sua vita. Sarà il figlio del grande giocatore ed allenatore, Carlo, a consegnare l’ambito riconoscimento mercoledì 5 ottobre, alle ore 12, a Villa Boemia, nella suggestiva cornica dei colli del Monferrato. Il Premio dopo Carlo Ancelotti(vincitore dell’edizione 2011), Vicente del Bosque (2012) e Michel Platini (2013), Paolo Maldini (2014), Roberto Donadoni (2015) va dunque, quest’anno, a Claudio Ranieri. E sono molti i personaggi del mondo dello sport attesi anche quest’anno a Villa Boemia per la cerimonia di consegna del Premio 2016 fra i quali: Alberto Cerruti, firma della Gazzetta dello Sport e sostenitore appassionato di tutte le iniziative in memoria di Nils Liedholm, al quale va un particolare ringraziamento per il sostegno sincero e affettuoso che da sempre dà all’organizzazione della manifestazione, Nicola Roggero, voce molto nota di Sky che, come ormai da tradizione, condurrà la cerimonia di assegnazione del Premio 2016, e molti altri esponenti del calcio, del mondo dello sport e del giornalismo sportivo.

Massimo Iaretti

PROGETTO DI UNA NUOVA OFFERTA SANITARIA PER IL DOPO OFTALMICO

Saitta e il direttore Alberti: Entro la fine del 2017 l’Oftalmico integrato nella rete ospedaliera e  una sperimentazione  innovativa per Torino

OFTALMICO TORINO

Un progetto fortemente innovativo, un nuovo polo sanitario territoriale dove la Regione Piemonte e la futura ASL unica TO1 e TO2 sperimenteranno nuove soluzioni di offerta sanitaria: questo è il futuro che attende la struttura di via Juvarra, quando l’ospedale Oftalmico verrà trasferito ed integrato nella rete ospedaliera della Città di Torino.

Oggi pomeriggio l’assessore alla sanità della Regione Piemonte Antonio Saitta ha incontrato il direttore dell’ASL TO2 e commissario dell’ASL TO1 Valerio Alberti che gli ha presentato le linee del progetto: “i tempi ora stringono per dare attuazione al doppio progetto – dice l’assessore Saitta – da un lato l’inserimento dell’attuale ospedale Oftlamico nella rete di eccellenza della Città di Torino entro il primo semestre del 2017, e dall’altro l’inizio dell’operazione di ripopolamento della struttura di via Juvarra a partire dal secondo semestre del prossimo anno con l’avvio di almeno 20/30 posti letto di continuità assistenziale, ma soprattutto con la sperimentazione unica per la Città di Torino sull’ospedale di comunità a gestione territoriale con 10 posti letto in forte integrazione con i medici di famiglia. Non dovrà mancare l’integrazione sociosanitaria e la parte di assistenza specialistica, con un poliambulatorio per molte attività tra cui la neuropsichiatria infantile, ma anche un nucleo di oculistica con attività di chirurgia ambulatoriale e le attività correlate”.

“Come ho sempre sostenuto – prosegue Antonio Saitta – l’edificio di via Juvarra non verrà abbandonato, ma sarà un presidio con valenza sanitaria, trasformandosi in una grande ‘Casa della salute’ nel centro di Torino con specificità proprie di un progetto unico nel suo genere”

L’assessore Saitta avvierà quanto prima con il Direttore Alberti il confronto con i medici di famiglia per sondare l’impegno e la collaborazione sui letti di comunità da sperimentare in via Juvarra, mentre il progetto di assistenza territoriale nel suo complesso con ambulatori, letti di continuità assistenziale ed attività specialistica, troverà definizione nell’atto aziendale della futura ASL unica di Torino.

 “I forti investimenti di edilizia sanitaria che nel recente passato avevano interessato la sede di via Juvarra – commenta Valerio Alberti –  sono utilissimi perché hanno di fatto messo a norma un complesso sanitario che diventerà centrale per la futura ASL unica TO1 e TO2 nell’ambito del progetto di assistenza territoriale che stiamo definendo. Insieme alla sede un tempo occupata dal Valdese, quella di via Juvarra diventerà un fulcro per il servizio sanitario regionale che offrirà a Torino servizi e prestazioni importanti”.

Dissalare (e bere) acqua di mare? Ora ci pensa il Poli

POLITECNICOUno studio condotto dal Politecnico di Torino in collaborazione con il Massachusetts Institute of Technology (USA) e pubblicato sulla rivista Nature Communications indica un metodo innovativo per migliorare le prestazioni della dissalazione a membrana. In futuro, nuove membrane per l’osmosi inversa potrebbero rendere potabile l’acqua del mare in modo più economico

 

Rendere potabile l’acqua di mare: questo l’ambizioso obiettivo, che potrebbe contribuire a risolvere problemi sostanziali per molti Paesi nei quali la disponibilità di acqua dolce è limitata, della ricerca di un team di ingegneri del Dipartimento Energia – DENERG del Politecnico di Torino in collaborazione con il Massachusetts Institute of Technology-MIT (Cambridge, USA) e l’University of Minnesota (Minneapolis, USA). Le tematiche di ricerca legate al tema dell’acqua, infatti, vedono il Politecnico collaborare con le più importanti università al mondo e condurre progetti altamente interdisciplinari che coinvolgono numerosi gruppi di ricerca dell’Ateneo.

La prestigiosa rivista Nature Communications ha recentemente pubblicato i risultati della ricerca di DENERG e MIT, aprendo così una nuova via nello sviluppo di tecnologie per la dissalazione a membrana.

L’acqua salata del mare può infatti essere resa “dolce” (dissalata) con l’impiego di una membrana, ossia grazie a un “setaccio” in grado di separare le molecole di acqua dai sali in essa disciolti. L’energia necessaria a questo processo di separazione può essere fornita da una sorgente di calore, da un campo elettromagnetico oppure dalla pressione idraulica esercitata da una pompa. In particolare, la ricerca italo-americana si è concentrata sul processo di osmosi inversa per la dissalazione dell’acqua, basato sulla capacità di alcuni materiali porosi di farsi attraversare dalla sola acqua in pressione, separandola così dal sale.

Gli ingegneri del Politecnico di Torino hanno  dimostrato che l’enorme differenza tra i valori di permeabilità della membrana attesi e misurati sperimentalmente sono da imputarsi alla resistenza superficiale della membrana al trasporto dell’acqua. Tale resistenza è dovuta agli attuali metodi di fabbricazione delle membrane in zeolite, che causano la chiusura di più del 99,9% dei pori superficiali teoricamente disponibili. In altri termini, le molecole di acqua hanno a disposizione un ridottissimo numero di pori per infiltrarsi nella membrana (uno ogni mille), e questo causa un effetto collo di bottiglia che rallenta il trasporto complessivo dell’acqua attraverso la membrana, dunque riducendone drasticamente la permeabilità. Dopo più di due anni di ricerche tramite simulazioni al computer e attività di laboratorio, Matteo Fasano, Alessio Bevilacqua, Eliodoro Chiavazzo, Pietro Asinari (Multi-Scale Modelling Lab, Dipartimento Energia al Politecnico di Torino), Thomas Humplik, Evelyn Wang (Device Research Laboratory, MIT) e Michael Tsapatsis (Tsapatsis Research Group, University of Minnesota) sono così riusciti a creare un preciso modello fisico di questo processo.