E’ morto a 84 anni Luciano Rispoli, il noto giornalista e conduttore di programmi storici come ‘Parola mia’, realizzato negli anni ’80 presso il centro di produzione Rai di via Verdi a Torino, e ‘Tappeto volante’. Nacque aa Reggio Calabria il 12 luglio del 1932. Rispoli era approdato in Rai partecipando a un concorso per radiocronisti nel 1954, l’anno dell’avvio delle trasmissioni. Partecipa all’ideazione della trasmissione ‘Bandiera gialla’, di cui inventa il titolo, di ‘Chiamate Roma 3131’ e della celeberrima ‘Corrida’ di Corrado. Per la Rai ha ideato e condotto ‘Parola mia’ il famoso gioco trasmesso da Torino e dedicato alla lingua italiana con la partecipazione in qualità di arbitro del linguista dell’ateneo torinese Gian Luigi Beccaria. Nel 1990 abbandona la Rai per Telemontecarlo,
Pralormo, visite al castello
Tutte le domeniche di novembre sarà possibile visitare il castello, con un percorso ulteriormente ampliato, ed ammirare le sfumature del foliage nel giardino dell’antica serra tra le quali spiccano i colori dell’ “albero delle lanterne” (Koelreuteria).
Conosciuto come “il castello dei tulipani”, per la magnifica fioritura che colora il suo parco in primavera, Pralormo è, soprattutto, un’affascinante dimora dove trascorrere una giornata a ritroso nel tempo, tra le dolci colline affacciate su Langhe e Roero, un territorio unico, famoso per l’enogastronomia, da poco inserito nel patrimonio Unesco.
La visita guidata vi porterà nelle atmosfere del passato, nell’arco di tempo che va dalla prima metà del 1800 ai primi decenni del secolo scorso. A scandire il viaggio sono gli arredi e gli allestimenti dei diversi ambienti della dimora; nella cantina trovano spazio gli attrezzi destinati alle attività agricole e alla vinificazione. Al pianterreno, un vasto ambiente ad archi che divenne la centrale del riscaldamento a legna e carbone, potrete osservare i sistemi per scaldarsi, lavare e illuminare gli ambienti nelle ore notturne. C’è poi l’office, una sorta di sala di regìa di tutti gli eventi al castello: nei grandi armadi in legno e nei cassettoni sono conservati servizi di ceramica e porcellana, tovaglie, bicchieri, e vasi per i fiori. Accanto, la stanza dei domestici e la luminosa grande cucina, dove sono raccolte pentole in rame, mortai di pietra, forme per i dolci e un’infinità di strumenti utilizzati dai cuochi e dai pasticceri nella preparazione di piatti scenografici. L’ingresso nella sala da pranzo segna il passaggio nelle stanze d’onore. La sala ovale, dedicata alla tavola delle occasioni importanti, è in stile neoclassico; una scenografica doppia scala si affaccia sul teatro di verzura. Ma l’ambiente più spettacolare è il grande salone d’onore, al centro dell’edificio, che occupa, in altezza, tre interi piani: ammirerete l’elegante volta con lucernario, l’imponente lampadario e il pavimento a mosaici veneziani. Curiosa è la sala da bagno con maioliche colorate, una caldaia a legna col vano per scaldare gli accappatoi e una toeletta colma di oggetti e preziosi asciugamani cifrati. La camera del Ministro, o camera verde, affacciata sulla torre decorata in stile pompeiano, raccoglie oggetti e documenti dell’epoca e delle missioni di Carlo Beraudo di Pralormo, Ambasciatore a Vienna e a Parigi: bagagli, mappe, livree dei cocchieri, nonché la scrivania da viaggio e la corrispondenza. La visita si conclude nel salotto azzurro dove si radunavano le dame per dedicarsi al ricamo, alla musica e alla conversazione, in un ambiente intimo impreziosito da trompe l’oeil che ricoprono la volta e le pareti.
Chi nelle prossime settimane vorrà godere dei colori autunnali che ammantano le colline di Langhe e Roero, approfittando di tappe golose, degustazioni di tartufi e di vini pregiati, potrà quindi rimanere in tema e fare tappa al castello per scoprire, con una visita guidata ricca di racconti e aneddoti, i segreti delle cucine e delle camere da pranzo, i menu e le ricette di un’antica dimora tuttora abitata e alla quale proprio la continuità familiare ha garantito la conservazione degli arredi e delle attrezzature per la vita quotidiana.
Inoltre, per rimanere a lungo immersi nell’atmosfera del castello, grazie a una recente ristrutturazione si può ora soggiornare nelle “Case della giardiniera”, cinque rural suites attigue al parco tematizzate sui mestieri delle persone che si occupavano del giardino, dell’orto, delle erbe officinali, dei boschi, dei cavalli e delle carrozze, indispensabili per la vita al Castello. Queste accoglienti suites arricchite da arredi, attrezzature e strumenti d’epoca provenienti dalle collezioni del Castello, offrono la possibilità di abitare per qualche giorno nella quiete di Pralormo, a pochi km da Torino e i suoi musei, e da Alba dove sino al 27 novembre è in corso la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco.
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Il castello è visitabile con orario 10-18 ogni domenica fino al 27 Novembre senza bisogno di prenotazione; per gruppi ogni giorno, su prenotazione. Le modalità si trovano sui siti: www.castellodipralormo.com e www.lecasedellagiardiniera.it
INFO E PRENOTAZIONI 011 884870 – 8140981 – info@castellodipralormo.com
Sono tre i presunti jihadisti accusati di terrorismo arrestati questa mattina dai carabinieri del Ros della Liguria. Uno di loro, un algerino, è stato fermato nel Cie di Torino dove era ospite come richiedente asilo politico, due fratelli egiziani sono stati invece bloccati a Finale Ligure (Savona) e a Cassano d’Adda (Milano). Uno faceva il pizzaiolo, l’altro era cassintegrato. I tre uomini sono accusati di associazione finalizzata a terrorismo internazionale. L’operazione del Ros è coordinata dalla sostituto procuratore Federico Manotti della procura distrettuale antiterrorismo di Genova ed è frutto del monitoraggio dei siti di propaganda utilizzati dagli jihadisti. Uno dei due egiziani e l’algerino avevano fatto domanda sul web per ottenere la formula per iscriversi allo Stato Islamico. I tre presunti terroristi erano insospettabili e conducevano una vita normalissima per nascondere la loro radicalizzazione.
Il 29 e 30 ottobre 4mila volontari consegneranno un pacco di pasta: un ‘abbraccio’ da lontano a chi non ha da mangiare Torna anche in Piemonte l’iniziativa “Un pasto al giorno”, giunta alla sua ottava edizione. Il 29 e 30 ottobre, i volontari dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII saranno in 1000 piazze Italiane ed estere, e anche nella Provincia di ASTI (a Villanova d’Asti), BIELLA (a Biella città, Gaglianico e Sandiglianico), CUNEO (ad Alba, Barge, Bene Vagienna, Borgo San Dalmazzo, Boves, Bra, Busca, Camerana, Caraglio, Carru, Centallo, Cervasca, Cherasco, Chiusa di Pesio, Clavesana, Cosigliole Saluzzo, Cuneo città, Dogliani, Entracque, Falicetto, Farigliano, Fossano, Limone Piemonte, Manta, Marene, Mondovì, Narzole, Paesana, Peveragno, Piasco, Piozzo, Pocapaglia, Revello, Roata Rossi, Robilante, Roccaciglie, Roccavione, Roddi, Saiceto, Saluzzo, Sampeyre, San Rocco di Bernezzo, Sanfront, Sant’Albano Stura, Santa Vittoria d’Alba, Savigliano, Scarnafigi, Trinita, Valdieri, Vernante, Verzuolo, Vicoforte, Vignolo), NOVARA (a Borgomanero), TORINO (a Castagnole Piemonte, Castiglione Torinese, Chieri, None, Orbasso, Piossasco, Rivarolo Canavese, Rivoli, Rosta, San Giorgio Canavese, S. Giusto Canavese, Settimo Torinese, Torino città), per un totale di più di 120 POSTAZIONI.
In cosa consiste? Un’offerta libera in cambio di un pacco di pasta da poco più di 100 grammi – una vera e propria porzione, il pasto di un giorno, appunto. Una donazione grazie alla quale la Apg23 potrà continuare a garantire un aiuto agli oltre 41mila fratelli in difficoltà, gli ultimi, che ogni giorno mette a tavola nelle sue oltre 600 realtà di accoglienza (tra case famiglia, Capanne di Betlemme per i senza dimora, Centri nutrizionali) in 38 paesi del mondo. Verrà anche consegnato un piccolo “ricettario antispreco”, con piatti sfiziosi da realizzare utilizzando ingredienti che, solitamente, vengono scartati. Coldiretti ha recentemente calcolato che il valore monetario degli sprechi alimentari ammonta a 12,5 mil iardi, di cui il 54% proveniente proprio dal consumo, il 15% dalla ristorazione, l’8% dall’agricoltura e il 2% dalla trasformazione. Educare al consumo responsabile partendo dalle nostre abitudini in cucina, anche con un ‘tocco gourmet’, è la chiave per creare una nuova cultura. Solidarietà, responsabilità e dignità, dunque, sono le chiavi per riequilibrare questo sbilanciamento, creando da un lato una nuova cultura del riutilizzo e attribuendo dall’altro un’importanza nuova sia a chi ha bisogno di aiuto sia a chi lo sostiene attestando un protagonismo attivo di entrambi e stabilendo tra loro una forte connessione: la fraternità. “Anche attraverso il cibo si realizza la dignità dell’uomo”, afferma Giovanni Ramonda, responsabile generale della APG23 “perché significa affermare e rispettare il diritto al cibo: uno dei diritti umani fondamentali. E ritroviamo questo messaggio anche nel Pontificato di Papa Francesco, che più volte ha individuato nello spreco anche una chiave di lettura metaforica della nostra so cietà. L’eccedenza, la facilità di ‘buttar via’ infatti, è sinonimo di indifferenze ed insensibilità, gli stessi atteggiamenti che portano all’emarginazione di tanti nostri concittadini, lasciati soli ad affrontare i problemi e le difficoltà della vita. Il nostro ‘pacco di pasta’, dunque, vuol essere il simbolo di un nuovo patto sociale, che consente di accrescere se stessi aiutando gli altri, per affermare il concetto di diritto al cibo”. Per maggiori informazioni sull’iniziativa consultare il sito www.unpastoalgiorno.org.
L’allenatore della Samp, Marco Giampaolo, dopo la sconfitta della sua Sampdoria allo Stadium per 4 -1 è sincero e dichiara a Tuttosport: “La Juve è di un’altra categoria, sotto molti punti di vista: fisico, tecnico, esperienziale. Sono gare difficili, bisogna essere onesti e dire che tra noi e loro c’è differenza. E dobbiamo rimproverarci quella partenza. Poi avremmo potuto fare meglio sul 2-1, quando ci siamo aperti uno spiraglio. Abbiamo regalato il terzo e il quarto gol, che hanno chiuso ogni possibilità”.
IN MEMORIA DELLE 13 STUDENTESSE DELL’ERASMUS
Sabato 29 ottobre in piazza Castello, dalle ore 10.00 alle ore 19.00, con la manifestazione denominata “Copri il lutto con il colore, per non dimenticare” la Città di Torino ricorderà le tredici giovani studentesse dell’Erasmus perite dell’incidente automobilistico del 20 marzo scorso a Tarragona, in Spagna.
L’artista Street Art Fabio79, in contatto con i genitori delle ragazze italiane che hanno perso la vita, si è offerto di cooperare con alcuni famigliari – in particolare con la famiglia di Serena Saracino, la studentessa torinese morta nell’incidente – per creare un’installazione artistica. In piazza Castello sarà collocata una tela di 14 metri di lunghezza e di 1.50 metri di altezza ideata dall’artista sulla quale i cittadini interessati potranno lasciare un’impronta del loro pollice (scegliendo tra i sette colori che saranno messi a disposizione) come testimonianza della loro vicinanza ai genitori delle ragazze scomparse e come espressione della volontà di non dimenticare ciò che è avvenuto. Un invito dunque a tutti i torinesi a imprimere l’impronta del pollice sulla tela come segno di solidarietà e vicinanza. L’appuntamento in piazza Castello sarà preceduto alle ore 9.30 nella Sala dell’Orologio di Palazzo Civico da un incontro, aperto al pubblico, tra il presidente del Consiglio comunale della Città, Fabio Versaci, e alcuni dei genitori delle ragazze italiane scomparse. L’iniziativa è promossa dalla Città di Torino su richiesta di alcuni genitori e dell’Artista Street Art Fabio79 che ha ideato la tela in memoria delle studentesse. Le vittime dell’incidente, di età compresa tra i 22 e i 25 anni, sono state 13, tra cui sette studentesse italiane: Francesca Bonello, Lucrezia Borghi, Valentina Gallo, Elena Maestrini, Serena Saracino, Elisa Scarascia Mugnozza ed Elisa Valent. Il 24 marzo scorso, per manifestare il cordoglio della Città di Torino alla tragedia, venne proclamata una giornata di lutto cittadino.
Ufficio stampa del Consiglio comunale (R.T.)
Tornano le nebbie in pianura e bassa collina, ma con temperature primaverili tra i 1.000 ed i 1.500 metri di altitudine. L’alta pressione di matrice africana allontanerà nelle prossime ore nuvole e piovaschi degli ultimi giorni e farà risalire il termometro fino a 20 gradi nella seconda metà della settimana. Il servizio meteo di Arpa -afferma che lo zero termico arriverà fino a 4.200 metri venerdì con
foschie e nebbie che la Smi (Società Meteorologica Italiana) prevede fino a 800-1.000 metri; tra i 1.000 ed i 1.500 metri le massime saranno tra 13 e 16 gradi.
(foto: il Torinese)
L’etica del coraggio
È nato su idea del titolare Marco Casalegno, nel cuore dell’Alessandrino, in una stupenda location, presso il Relais Rocca Civalieri a Quattordio, il Centro di Autoformazione e efficienza aziendale sotto la guida del human coach Roberto Rossi. E la scelta non poteva essere diversa e non cadere su questo luogo, in cui bellezza della natura e comfort della struttura suggeriscono una naturale predisposizione degli ospiti alla serenità dello spirito e alla contemplazione.
Pillole di Roberto Rossi da Rocca Civalieri
1) L’autoformazione perfetta si costruisce scoprendoci capaci di cucirci addosso il proprio vestito per mettere in luce i lati oscuri e far emergere quelli positivi. Troviamo la persona che vogliamo essere, seducendo la vita con il nostro stile motivante!!!
2) L’etica del coraggio è saper conoscere ed essere un cuore ascoltante che ci rende capaci di trasmettere l’umanizzazione autoformante.
3) L’autoformazione ci insegna a sdrammatizzare, a contare su se stessi, a condurci al di là delle paure ed a costruirci su misura la vita.
4) Imparare ad usare l’etica del coraggio ci aiuta ad abbattere il detonatore della rabbia.
5) Per l’umanizzazione e l’autoformazione non esistono confronti e impossibilità. Sono un alto valore umano in grado di vincere l’imprevisto.
6) La magia della vita è di chi la sa interpretare, proteggere, vivere, scartando tutto ciò che è associato alle destabilizzazioni.
7) Saper sdrammatizzare, stare calmi, comunicare in modo corretto sono le prime regole dell’etica del coraggio.
SMART CONDOMINIO IN SMART CITY
Convegno organizzato da Ape Confedilizia a Torino venerdì 28 ottobre
L’efficientamento energetico delle città e dei condomini è un’importante opportunità sia per le famiglie che per l’ambiente, si riducono gli sprechi e si sostiene lo sviluppo economico a tutela dell’ambiente. Il tema del condominio intelligente viene spesso affrontato congiuntamente con quello delle smart cities. In tutto ciò, è necessario individuare delle soluzioni in grado di ridurre la richiesta di energia e risorse proprie del contesto urbano e che tengano conto delle indicazioni europee sul fronte della riduzione degli sprechi, dell’efficienza nell’uso delle risorse. Venerdì 28 ottobre nella Sala Convegni ATC di corso Dante 14 a partire dalle 9,30 se ne parlerà nel Convegno organizzato da Ape Confedilizia Torino dal titolo “Smart Condominio in Smart City – Quando pubblico e privato si incontrano”. Il Convegno vedrà la partecipazione e il confronto tra la proprietà, gli amministratori pubblici, i professionisti e gli operatori del settore, che cercheranno di fornire indicazioni sulle tematiche oggetto dell’incontro. Introdurrà il Convegno il Presidente Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa e coordinerà i lavori Annarosa Penna (Responsabile Legali Ape Confedilizia) .
(foto: il Torinese)
Il programma del Convegno:
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Ore 9,30 aprirà i lavori Erasmo Besostri (Presidente Ape Confedilizia Torino)
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Ore 9,35 – Saluto di Mauro Marino (Presidente VI Commissione Finanze e Tesoro Senato);
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Ore 9,45 – Introduzione di Giorgio Spaziani Testa (Presidente Confedilizia);
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Ore 10 – L’edilizia pubblica e la sua funzione politico-sociale – Marcello Mazzù (Presidente Atc Piemonte);
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Ore 10,15 – Regione e Comune: politiche ambientali e urbanistiche a confronto – Alberto Valmaggia (Assessore Ambiente e Urbanistica Regione) – Stefania Giannuzzi (Assessore Ambiente Comune);
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Ore 10,45 – Un esempio virtuoso all’interno della city: il baratto amministrativo – Pier Luigi Amerio (Vice Presidente Confedilizia);
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Ore 11 – Normative Smart nel condominio per fotovoltaico, tv, internet veloce, carica auto elettriche; diritti, delibere, maggioranze – Pier Paolo Bosso (Presidente Confedilizia Piemonte e Valle d’Aosta) e Antonio Iaria (Presidente Commissione speciale Smart City Comune)
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Ore 11,30 – Tavola Rotonda “Smart City: riqualificazione, risparmio energetico e condivisione del problema abitativo tra pubblico e privato”: Silvana Accossato (Presidente Commissione Ambiente Regione), Federico Mensio (Presidente Commissione Ambiente Comune), Marco Rosso ( Vice Presidente Collegio Costruttori Ance Torino), Damiano Carretto (Consigliere Comunale), Aurelio Amerio (Presidente Fiaip Torino), Giancarlo Carasso (Collegio Geometri Torino), Lorenzo Balsamelli (Ape Confedilizia), Aldo Curatella (Consigliere Comunale), Domenico Italia (AGIAI)
L’Istituto Zooprofilattico ha attivato la Task force per la lotta al bioterrorismo, a seguito delle molteplici segnalazioni del recapito di buste sospette in diversi uffici di Equitalia in Piemonte e Valle d’Aosta. La Task force, diretta da Alessandro Dondo, applica tecniche di biologia molecolare per individuare i principali agenti di bioterrorismo indicati dalle organizzazioni internazionali, ovvero antrace, peste, brucellosi e tularemia. Si tratta di malattie, in particolare l’antrace o carbonchio, che hanno grande diffusibilità tra le persone e alto tasso di mortalità. I primi sintomi simil-influenzali posso comparire già dopo un’ora dalla inalazione delle spore del batterio.La prima busta in analisi è quella proveniente da Aosta, dove ci sono già 10 persone in osservazione in ospedale. Sono in arrivo all’Istituto altre 5 buste.È un’emergenza perché le analisi devono svolgersi in un laboratorio di sicurezza (classe terza), dove si può esaminare solo un campione per volta.