redazione il torinese

Rapporto Aci – Istat: incidenti in calo a Torino e provincia, ma raddoppiano i morti in città

fontanesi incidenteSi riduce il numero di incidenti stradali a Torino e in Provincia (-2% e -3%), ma cresce il numero dei morti nel capoluogo piemontese (+50%) rispetto al 2014. Lo riportano i dati resi noti dall’ultimo Rapporto ACI-ISTAT, che rispecchiano lo scenario nazionale, dove le vittime della strada sono in aumento per la prima volta dal 2001.

Nello specifico, la Città di Torino nel 2015 ha fatto registrare 3.163 incidenti (-2% rispetto all’anno precedente) e 33 decessi (+50% del 2014), mentre i Comuni della Provincia di Torino in cui si sono verificati più sinistri sono stati Moncalieri (169), Rivoli (161) e Collegno (145).

Confermate ancora una volta tra le cause più frequenti di incidente sulle strade di Torino e Provincia il mancato rispetto della segnaletica stradale (33%), la guida distratta (22%) e la velocità elevata (16,6%).

In calo il numero delle vittime tra i pedoni (15 morti, -48,3% rispetto al 2014) e in leggero aumento i decessi tra gli automobilisti (47 morti, +9,3% rispetto al 2014), invariata invece la mortalità sulle dueambulanza 123 ruote a motore. Diminuiscono le vittime tra gli over 55 (-28,1%), ma aumentano tra i giovani di età compresa tra 18 e 29 anni (+72,7%).

Proprio a questa categoria di automobilisti è rivolto l’importante messaggio diffuso dalla campagna social #GUARDALASTRADA” e “#MOLLASTOTELEFONO” lanciata dall’Automobile Club d’Italia contro le distrazioni alla guida legate all’uso dello smartphone. “Una delle cattive abitudini più diffuse e banalizzate, ma proprio per questo più pericolose quando ci mettiamo al volante della nostra auto, una distrazione che sta diventando sempre più mortale, soprattutto tra i più giovani”, ha dichiarato Piergiorgio Re, Presidente dell’Automobile Club Torino.

 

“La sicurezza stradale rappresenta la mission principale dell’ACI, che si impegna ogni giorno a promuovere il rispetto delle regole del Codice della Strada e auspica che le autorità competenti garantiscano adeguati investimenti e provvedano al meglio a favorire il miglioramento della mobilità cittadina”.

ambulanza 1236Secondo i dati del Rapporto ACI-ISTAT, sulle strade del nostro Paese nel 2015 è tornato a crescere il numero delle vittime (+1,4%) – non accadeva da 14 anni – così come i dati relativi ai feriti gravi (+6,4%), mentre i sinistri (-1,4%) e i feriti non gravi (-1,7%) hanno fatto registrare una flessione rispetto al 2014.

In totale nel 2015 si sono verificati in Italia 174.539 incidenti stradali (177.031 nel 2014), che hanno provocato 3.428 decessi (3.381 nel 2014) e 246.920 feriti (251.147 nel 2014). In media ogni giorno dello scorso anno si sono registrati nel nostro Paese 478 incidenti, sono morte 9 persone e ne sono rimaste ferite 478.

(foto: il Torinese)

 

Club To Club 2016 vince tra avanguardie, capisaldi e varietà musicale

Si è chiusa positivamente la lunga, intensa ed eclettica sedicesima edizione del Club To Club, sia per le presenze che per la qualità degli spettacoli portati sul palco. Nei cinque giorni del Festival le presenze sono state 45.000, provenienti da 33 paesi del mondo. Davvero interessanti sono stati gli eventi collaterali all’AC Hotel by Marriot, tra tutti l’Absolut Symposium con i suoi workshop e focus con alcuni degli artisti ospiti. Menzione speciale per Secret Rooms, un viaggio tridimensionale tra musica e cocktail sperimentali a cura di Absolut.

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Vi segnaleremo gli artisti, a parer nostro, più interessanti per performance e successo di pubblico. La scoperta della serata di giovedì 3 è stata sicuramente il produttore, musicista e dj venezuelano Arca. Performance atipica per quel che ci si aspettava da lui o meglio per quello che non ci si aspettava, che cantasse. Si inizia con una struggente canzone su una base fatta solo da un effetto sonoro disturbante che ci distrae. Il dj-set di Arca è stato un carnevale sonoro non per la presenza del ritmo di samba, ma per la varietà di suoni e per come questi smuovevano il pubblico. A chiudere il cerchio della performance gli altrettanto atipici visual a cura di Jesse Kanda: animali che partoriscono, membrane umane o animali osservati dall’interno con strumenti tecnici, barbagianni che fissavano il pubblico. Una performance che mostrava due facce musicali, quella dell’elettronica classica e quella della contaminazione. Doppio anche l’atteggiamento di Arca, scatenato nel ballare con reggicalze e stivali con tacco e drammatico nel cantare.

La serata di venerdì è stata bella carica, spiccano tra gli altri gli Swans con il loro live fuori dal comune che sfora la timetable, Nick Murhpy nuovissimo progetto del cantante australiano Chet Faker e il francese Laurent Garnier. Pollice in su per Nick che si da all’elettronica senza cantare e citando se stesso, niente di eclatante, solo suoni dritti e puliti che il pubblico ha accolto benissimo. Epiche le tre ore di musica del francese Garnier, hanno fatto scatenare veramente tutti. Si chiude al buio con suoni distorti e ritmi imballabili con Autechre, un’esperienza extrasensoriale. Si torna a casa stanchi ma soddisfatti.

L’ultima serata si è presentata con un’incertezza di scelta tra Dj Shadow e Daphni perché si esibivano alla stessa ora. La sala gialla strapiena, con una coda che attendeva il defluire per entrare, ci fa optare per il californiano Dj Shadow al ventesimo anniversario di carriera. Particolarissimi i visual che si spalmano su tre grandi schermi ma anche sopra le nostre teste. Poi è arrivato l’immenso Jon Hopkins che la sua musica te la sbatteva dritta in faccia senza compromessi.  Menzione speciale in positivo per l’unicorno che librava nell’aria e in negativo per la cassa dritta apparsa sporadicamente. Un bilancio positivo per la musica, le performance e la varietà di un Festival che ha saputo portare sul palco avanguardia e capi saldi della musica internazionale.

 

Federica Monello

(foto Club to Club)

 

“Gipo lo zingaro di barriera” al 34° TFF

L’idea di realizzare un film documentario su Gipo Farassino è nata più di tre anni fa considerando un lavoro su di lui imprescindibile dalla sua presenza. Il racconto non sembrava potesse stare in piedi senza i suoi travolgenti aneddoti, il suo modo unico di trasportarti nel suo mondo, i suoi guizzi, geniali e improvvisi. Ma Gipo ha sempre voluto fare di testa sua e anche questa volta è riuscito a sorprendere tutti andandosene prima dell’inizio delle riprese. In quel momento abbiamo deciso di portare comunque avanti il progetto. Non tanto per Gipo che da lassù (o da laggiù) se la ride sornione pensando: “Mi m’na sbato le bale” ma con l’intento di far conoscere a tutti, anche a coloro che non hanno avuto la possibilità di incontrarlo, il valore del suo percorso umano e artistico.

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Gipo: iconoclasta e anarcoide, poliedrico e contraddittorio, spigoloso per natura. Diretto e privo di giri di parole, non aveva problemi a mandarti a quel paese quando le cose che dicevi non gli tornavano. Piemontese nell’anima e come tutti i piemontesi doc diffidente all’inverosimile. Ma anche uomo sincero, colmo di umanità, fedele ai propri principi, quelli “di una volta”. Soprattutto alle proprie radici: in questa parola c’è tutta l’anima di Gipo. Il suo percorso artistico è infatti quasi completamente incentrato nella Barriera di Milano, dove nacque nel 1934. Un limite apparente che si è invece rivelato la chiave di volta che lo ha portato a una dimensione “universale”. Cantare gli “ultimi”. Poetico nel toccare segni e archetipi che sono patrimonio di tutti. La sua figura artistica è stata plurima. Da cantastorie ad attore e autore teatrale ad attore per il cinema e la televisione. Con questo film vogliamo raccontare la storia di un uomo ma soprattutto il mondo della “Barriera” che sta dietro il suo percorso artistico e umano. Fuori dalla retorica e senza la volontà di costruire un “mito”. Un documentario autentico come il suo protagonista per riscoprirlo, rendergli omaggio, dargli il posto che si merita nel panorama artistico locale e nazionale. La trama è costruita intorno a una figura che fungerà da motore narrativo: Luca Morino, noto musicista e leader del gruppo musicale dei Mau Mau, entrerà in “Barriera” e andrà alla ricerca dei luoghi di Gipo e del suo mondo. Nelle prime scene Luca trova uno scatolone davanti alla porta del suo negozio di articoli musicali. Dentro lo scatolone c’è del materiale su Gipo: vinili, foto, libri e articoli di giornale. Ma non solo, anche oggetti intimi e personali. Intuisce che lo scatolone non è finito lì per caso, qualcuno (chi?) glielo ha recapitato e lo sta invitando a compiere un viaggio alla “ricerca” dello chansonnier. Inizialmente titubante, Luca decide di seguire le tracce presenti all’interno del misterioso pacco. Incontrerà quindi personaggi legati al mondo farassiniano e luoghi di una Torino nascosta e sconosciuta ai più. Una periferia circoscritta geograficamente ma emotivamente universale e illimitata. Indelebile luogo dell’anima. Gipo, lo zingaro di Barriera non è solo il tentativo di riscoprire la figura di Gipo Farassino, artista sottovalutato e spesso etichettato con facili stereotipi (il cantastorie dialettale, il cofondatore del partito della Lega Nord), ma anche un viaggio al centro della natura più profonda di un uomo.

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Programmazione: Domenica 20 novembre, ore 16.15 – Cinema Classico (anticipata stampa) Lunedì 21 novembre, ore 17.30 – Cinema Massimo 1 (Proiezione Ufficiale) Martedì 22 novembre, ore 21.45 – Cinema Reposi 5 Mercoledì 23 novembre, ore 19.15 – Cinema Reposi 5 Una produzione Endeniu e Fondazione Caterina Farassino Onlus

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Un film di Alessandro Castelletto Produttori: Valentina Farassino e Alessandro Castelletto Interpreti e Personaggi (nei ruoli di se stessi) Luca Morino, Carlo Ellena, Giovanni Tesio, Gian Mesturino, Massimo Scaglione, Valentina Farassino, Gabriella Daghero, Umberto Bossi. 
 Con la partecipazione di 
 Gli El Tres, Gianluca “Cato” Senatore, i Perturbazione, Ferdinando Masi, Mario Congiu, Daniele Lucca, Vito Miccolis, Johnson Righeira, Matteo Ganci, Adriano Onofrio Barbieri, Claudio Chiara, Angelo Marello, Eugenio Allegri, Andrea Gattico.

Facebook: https://www.facebook.com/Gipolozingarodibarriera/?fref=ts Twitter: https://twitter.com/GipoDoc www.fondazionecaterinafarassino.it www.gipofarassino.it

ALLEGROITALIA ALAGNA PALACE, APRE AI PIEDI DEL MONTE ROSA IL PRIMO CONDOTEL ALCALINO

Martedì 6 dicembre 2016, AllegroItalia Hotels & Resorts, inaugura ad Alagna, nel Parco Naturale Alta Valsesia, la prima struttura del Gruppo interamente dedicata al benessere: ALLEGROITALIA ALAGNA PALACE.

A quota 1.200 metri, ai piedi degli impianti di risalita del comprensorio sciistico ‘Monte Rosa Ski’, il nuovo condotel reincarna l’autentico spirito walser delle baite di montagna: particolari architettonici in legno sposano tecnologie di costruzione antisismiche e a basso impatto energetico, per una totale simbiosi con la natura circostante. 240 posti letto suddivisi tra 50 suites – tra cui anche una Penthouse suite con ben 5 camere – che si affacciano su uno splendido giardino privato, dove ritrovare le energie psico-fisiche tramite un hotel concept innovativo: l’alcalinità.

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Allegroitalia Alagna Palace, infatti, è interamente ideato per riequilibrare il giusto rapporto tra un ph alcalino e un ph acido, favorendo lo stato di buona salute dei propri ospiti. Ed è proprio partendo dall’assunto scientifico che il corpo umano funziona in modo ottimale quando è leggermente alcalino – mentre le quotidiane attività fisiologiche, come pure l’assunzione di alcuni alimenti, determinano un ambiente acido – che è stata progettata l’innovativa PURITY SPA, con ampia piscina interna e esterna riscaldata. Un centro d’eccellenza dove un’equipe di professionisti saprà consigliare percorsi curativi e alimentari ad-hoc, garantiti dalla presenza sia di un medico sia di un fisioterapista.

Ma per rigenerare il corpo e la mente oltre a condurre un stile di vita più vicino ai ritmi della natura, abbandonando lo stress anche solo per poche ore, è necessario anche una corretta alimentazione: presso il ristorante Primo Alagna sarà possibile gustare piatti tipici del territorio ma anche un menu “alcalinizzante”, con ricette gustose e salutari.Completa l’offerta del primo condotel alcalino una sala multimediale, con capienza fino a 80 delegati, perfetta sia per meeting aziendali sia per attività di team-building.

AllegroItalia Alagna Palace: un luogo ideale sia per gli amanti della montagna e delle attività sportive a essa collegate – i servizi della PURITY SPA sono stati concepiti anche per supportare la preparazione fisica degli sportivi – sia per coloro che vogliono semplicemente evadere dalla frenesia quotidiana, immergendosi in un paesaggio di eccezionale bellezza dove relax e rémise en forme sono assicurati!

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BE ALCALINE BE SMILE!

Save the date: 16 dicembre 2016 grande festa d’inaugurazione in compagnia di tutto il personale ALLEGROITALIA!

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AllegroItalia Hotels & Resort, gruppo italiano innovativo legato al fascino del tricolore, all’arte e al divertimento, in continua crescita oggi annovera alcune tra le più interessanti proprietà in Italia: AllegroItalia San Pietro all’Orto 6 Luxury Suites a Milano, EspressoHotel Milano Linate, EspressoHotel Milano Corso Genova a Milano, il cinque stelle lusso AllegroItalia Golden Palace a Torino; AllegroItalia Savoia Rimini, il beach Resort AllegroItalia Baia dei Faraglioni sul Gargano in Puglia, AllegroItalia Golf Elba, AllegroItalia Convento Cilento e la nuova emozionante Zip Line AllegroItalia Salto Laurino, AllegroItalia Viterbo Terme e in CINA a Guilin, AllegroItalia Shanshui Villa.

 

Inquinamento in via Germagnano, il tribunale ordina lo sgombero del campo nomadi

INCENDIO FUOCOE’ del 16 settembre la richiesta di  sgombero ordinata dal Tribunale di Torino, con effetto immediato, dell’area in via Germagnano su cui sorge un campo nomadi abusivo. Si tratta di un aspetto legato al procedimento giudiziario che  contesta il disastro ambientale doloso e l’occupazione illecita di terreni nei quali i rilievi dell’Arpa hanno riscontrato livelli intollerabili di inquinamento da piombo, rame e zinco. Gli abitanti della zona erano scesi in strada per protestare contro i fumi densi che si levavano quasi ogni giorno dall’area. Ora spetterà al Comune e alle forze dell’ordine definire tempi e modalità dello sgombero.

“Il giro del mondo in 80 tazzine”. Quando il caffè aiuta la ricerca

molinette2Costadoro S.p.A. sostiene la Fondazione Ricerca Molinette ONLUS con un concorso creativo sul tema “Il giro del mondo in 80 tazzine. Un disegno per aiutare la ricerca

Ai partecipanti – pazienti ospedalizzati nel reparto di Osteoncologia al Regina Margherita con un’età dai 4 ai 15 anni – è stata consegnata una scatola contenente un kit per partecipare al concorso e ogni bambino ha presentato un elaborato artistico dando spazio a qualunque tipo di creatività e tecnica: collage, decoupage, disegno, etc… purché rispettasse il tema assegnato ossia immaginare una tazzina in giro per il mondo.

Giovedì 10 novembre alle ore 10 alla presenza della Dott.ssa Fagioli -Direttore di Oncoematologia Pediatrica del Regina Margherita, del Dott. Segre – Presidente della Fondazione, del Dott. Piana – responsabile del gruppo di ricerca, e di Giulio Trombetta AD di Costadoro SpA, verrà decretato il vincitore del progetto, il cui elaborato verrà rappresentato con il nome dell’autore su 6000 latte da 2 kg di caffè Costadoro distribuite in Torino e Provincia, e tutte le opere realizzate verranno esposte in reparto in una mostra collettiva.

In occasione del concorso Costadoro si è impegnata a donare 3000 € ai progetti di Ricerca della Fondazione Ricerca Molinette. In particolare, la donazione verrà utilizzata per sostenere la ricerca in osteoncologia del gruppo seguito dal Dr. Piana. La donazione assegnata coprirà 150 ore di Ricerca.

La Fondazione Ricerca Molinette ONLUS è un ente non profit nato nel 2001 dall’iniziativa congiunta dell’Università degli Studi di Torino e dell’Azienda Ospedaliera “Città della Salute e della Scienza di Torino”. Ogni progetto che la Fondazione si impegna a sostenere nasce da una reale esigenza e da una particolare attenzione ai bisogni espressi dall’ospedale e dai gruppi di ricerca.

 

Lite per un cane: accoltella pensionato e viene arrestato

cani9È stato arrestato l’uomo che ieri a Villar Perosa, nel giardino del bacino idrico, aveva accoltellato un pensionato di 70 anni che gli aveva chiesto di tenere il cane al guinzaglio e poi era fuggito. L’aggressore, di 52 anni, è stato fermato dai carabinieri nella sua casa in via Primo Laurenti: è  accusato di tentato omicidio. L’anziano ferito si trova all’ospedale di Pinerolo, ma non è in pericolo di vita.

“I Cento di Torino”: 50 ristoranti TOP e 50 piole POP. Più 10

cento-torinoDagli stellati più eleganti ai ristorantini con l’iconica tovaglia a scacchi: la guida è decisamente trasversale e racconta le diverse tavole come fossero capitoli di un romanzo utilizzando vari stili narrativi

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Si è svolta presso la Fondazione Sandretto la presentazione della guida “I Cento di Torino 2017”. Da otto anni a questa parte gli ingredienti non cambiano: ai cinquanta migliori ristoranti della città si aggiungono altrettante piole, da mescolarsi con cura alle dieci colonne dedicate ai classici pop. Si condisce il tutto con cinquanta vini in abbinamento. Dagli stellati più eleganti ai ristorantini con l’iconica tovaglia a scacchi: la guida è decisamente trasversale e racconta le diverse tavole come fossero capitoli di un romanzo utilizzando vari stili narrativi. Il libro, pubblicato da EDT, è curato da Stefano Cavallito, Alessandro Lamacchia e Luca Iaccarino che hanno dichiarato: “Noi facciamo un bel lavoro con il lavoro degli altri”. Come dargli torto. Un lavoro fatto davvero bene, eppure qualche vittima, per loro stessa ammissione, c’è stata. Impossibile includere tutti i meritevoli in così poche posizioni disponibili, è vero.

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L’offerta culinaria torinese è molto varia e il fatto che la città sia stata crocevia di immigrazione da altre regioni d’Italia e del mondo ha sicuramente giovato alla varietà delle cucine presenti sul territorio. Un’ardua scelta per davvero. Cento posizioni da riempire parevano poche, così il trio si è inventato le dieci colonne in cui ha inserito le piole che hanno contribuito a costruire un pezzo di storia gastronomica della città.

perna foto mole mongolfiera

Il piatto del 2017 è ricco di novità: fanno il loro ingresso quattordici nuove piole e undici ristoranti. Accanto a piccoli e curati bistrot, ecco che si aggiunge un’enoteca; la trattoria con tradizione decennale accompagna il nuovo ristorante più alto d’Italia. E così via. La guida sarà in vendita a partire dal 10 novembre.Buon appetito, quindi.

 

Elisa Speroni

L’etica del coraggio

Dal Centro di Autoformazione, umanizzazione e Efficienza Aziendale, nato su iniziativa di Marco Casalegno, titolare del Relais Rocca Civalieri a Quattordio (Al), Roberto Rossi, human coach, propone alcune pillole ispirate all’”etica del coraggio”, che impronta il suo metodo di autoformazione

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Pillole di Roberto Rossi da Rocca Civalieri

1) L'etica del coraggio conosce i suoi limiti, è una forma di sapere che 
non cerca nell'onnipotenza la soluzione, ma mette in luce le risorse 
migliori.

2) L'etica del coraggio è  il simbolo di libertà, è  il modo di esistere 
più indimenticabile.

3) L'etica  del coraggio: si tratta di una esperienza speciale che 
illumina l'universo dove viviamo, lavoriamo ed agiamo.

4) L'etica del coraggio è un destino che non ci lascia mai soli, ci dà 
più di quello che ci aspetta e piu di quanto noi possiamo darle.

5) La messa in pratica dell'etica del coraggio rappresenta il 
cambiamento, esercitato, ci cambia la vita.

6) Senza l'etica del coraggio si resta più deboli, è una rivelazione e 
una conquista che ci aiutano a non essere sprovveduti, spaventati e 
smarriti.

7) L'etica del coraggio è il rispetto della dignità umana senza tempo.

CULTURA, PD: 1,2 MILIONI IN PIU’ NEGLI EMENDAMENTI AL BILANCIO

consiglio X 1Valle e Appiano (Pd): serve uno sforzo ulteriore, la cultura è un bene comune da sostenere

“Sono quasi 1,2 milioni di euro le risorse aggiuntive sulla cultura previste dagli emendamenti del Pd sull’assestamento di bilancio predisposto dalla Giunta regionale”: lo dichiara il consigliere regionale Andrea Appiano (PD), relatore di maggioranza della legge di Bilancio in discussione in Consiglio regionale del Piemonte. “I settori – prosegue Appiano – su cui è necessario uno sforzo ulteriore sono: sull’attività dei beni culturali nelle piccole realtà locali, sulle biblioteche, sul teatro e sugli istituti musicali”. Il disegno di legge in discussione in queste settimane ha la finalità di aggiornare le previsioni fatte per l’anno 2016, nonché fare le previsioni per gli anni 2017 e 2018. “La cultura – commenta il presidente della Commissione cultura, Daniele Valle (PD) – costituisce un bene comune che deve essere sostenuto con le risorse necessarie. Per questo – rimarca – ho accolto l’appello del Comitato emergenza cultura che ci chiede un impegno per l’intero settore culturale”. “La legge di bilancio in discussione  – conclude Appiano – è frutto di un complesso lavoro tecnico e politico, dopo avere assicurato stabilità per le politiche sociali e sanitarie, con tutta la maggioranza abbiamo fatto ogni sforzo per garantire le risorse necessarie sulla cultura”.