Il 18 gennaio il Ministro Minniti sarà in Parlamento per l’audizione programmatica sul piano di ampliamento dei CIE, che dovrebbe prevedere oltre 400 nuovi posti disponibili per raggiungere circa 1.500 posti a regime. A Torino, rispetto ai 90 attuali, l’ampliamento dei padiglioni recupererebbe altri 126 posti. Il 19 gennaio il Ministro incontrerà le Regioni per illustrare il piano CIE e il piano Anci per la distribuzione dei migranti sul territorio.Come noto, i CIE sono stati un fallimento fin dall’inizio, sia in termini di efficienza sia in termini di tutela dei diritti umani. Per quanto riguarda rimpatri se ne sono tratti pochissimi benefici, in compenso incendi, rivolte e suicidi sono stati all’ordine del giorno, a causa delle condizioni di detenzione disumane. Per questo il Capogruppo di SEL in Regione Marco Grimaldi, la Capogruppo di Torino in Comune Eleonora Artesio e il Deputato di Sinistra Italiana Giorgio Airaudo hanno convocato oggi una conferenza stampa, con l’intenzione di invitare i
parlamentari e le Regioni a rimandare al mittente il piano di ampliamento dei CIE e accogliere solo il piano Anci per l’accoglienza. D’altra parte il 17 febbraio 2014 il Comune di Torino si era espresso in modo chiaro, approvando un atto in cui chiedeva ufficialmente al Governo e alle autorità competenti il superamento del CIE di corso Brunelleschi. Il 18 dicembre dello stesso anno, il Consiglio Regionale era andato anche oltre, votando la mozione n. 150, presentata da Grimaldi, per chiedere al Governo la chiusura immediata del centro. “Chiediamo a Sergio Chiamparino e Chiara Appendino di essere conseguenti” – dichiara il Capogruppo di SEL Marco Grimaldi. – “Capiamo che vi sia una percezione
di insicurezza in seguito ai fatti più recenti, ma ripercorrere una strada sbagliata non può essere la soluzione. Il caso Amri lo dimostra: in assenza di accordi con i Paesi di provenienza il rimpatrio è comunque difficile, d’altra parte non si vede perché persone che hanno scontato anni in carcere non possano essere identificate durante la detenzione, anziché proseguirla deliberatamente in un centro di identificazione ed espulsione. È questo l’unico modo per individuare gli eventuali terroristi, non certo condannare persone innocenti o che hanno già pareggiato i conti con la giustizia alla privazione della libertà in condizioni peraltro
estreme”. “Condivido le preoccupazioni del garante dei detenuti” – dichiara la Capogruppo di Torino in Comune Eleonora Artesio: – “la situazione del CIE di Torino è drammatica. Sono aperte due aree e mezzo su sei e in ogni caso le condizioni sono critiche. Come può essere questa la risposta?” “Continuiamo a ribadire che la soluzione è una soltanto” – dichiara il Deputato di SI Giorgio Airaudo: – “aprire corridoi umanitari con i Paesi in cui la situazione è insostenibile, creare percorsi di inserimento legale e facilitare l’accesso al diritto d’asilo. La Commissione diritti umani del Senato ha appena documentato l’inefficienza dei CIE nei provvedimenti di espulsione e la loro disumanità. L’unico modello che ha funzionato è quello dell’accoglienza diffusa sul territorio e del coinvolgimento delle comunità”.
Le iniziative del “Pannunzio”
Un nutrito calendario di eventi
*** “IL MONDO” DI PANNUNZIO 1949-1966, la Mostra prosegue…
La Mostra storico-documentaria e didattica “IL MONDO” DI PANNUNZIO 1949-1966, promossa dal Centro “Pannunzio” e dalle Biblioteche Civiche di Torino, è visitabile presso la Biblioteca Civica “A. Passerin d’Entrèves” (via Guido Reni 102, Cascina Giaione, Torino) fino al 14 gennaio 2017.
*** RICORDO DI VALERIO ZANONE – ROMA
Mercoledì 11 gennaio 2017 alle ore 18 nella Sala Italia delle Regioni UNAR in via Ulisse Aldrovandi 16 a Roma si terrà il convegno in ricordo di “Valerio Zanone, un liberale piemontese a Roma” organizzato da “Piemontesi a Roma” in collaborazione con il “Centro Pannunzio”, Scuola di Liberalismo ed altri enti.
Interverranno: Luisella Battaglia – bioeticista, Valerio Castronovo – storico, Luigi Guidobono Cavalchini – ambasciatore, Alberto Pera – economista e avvocato.
Presiederà l’incontro Enrico Morbelli Presidente di “Piemontesi a Roma”.
*** I FRATELLI GARRONE: memorie della Grande Guerra
Giovedì 12 gennaio alle ore 18 nella sala del Circolo della Stampa (Corso Stati Uniti, 27, Torino), Paolo BORGNA, Bruno QUARANTA, Roberto PLACIDO, insieme al curatore Roberto ORLANDO, presenteranno il libro “100 (E UNA) LETTERE DAL FRONTE UN SECOLO DOPO. Fotografie e lettere dei fratelli Garrone medaglie d’Oro al Valor Militare della Grande Guerra” edito da Paola Caramella Editrice.
Interverrà Sergio CHIAMPARINO, Presidente della Regione Piemonte. Il volume raccoglie le fotografie inedite e una selezione delle lettere ai familiari, ai conoscenti e agli amici, inviate dai fratelli Giuseppe ed Eugenio Garrone, ufficiali al fronte nella Grande Guerra dove, a cavallo tra il 1917 e il 1918, perderanno entrambi la vita. Zii di altri due fratelli protagonisti del Novecento come Alessandro e Carlo Galante Garrone, descrivono gli eventi con uno sguardo così intriso di umanità da restituire il senso di un dramma collettivo fatto di fango e freddo, fatica e sofferenza, cameratismo e “pietas”.
*** L’ULTIMO LIBRO DI MAURIZIO FERRARIS
Lunedì 16 gennaio alle ore 18 nella sala di Palazzo Cisterna (Via Maria Vittoria, 12, Torino), con il Patrocinio della Città Metropolitana di Torino, il filosofo Maurizio FERRARIS presenterà il suo libro “L’IMBECILLITÀ È UNA COSA SERIA”, edito da Il Mulino. Introdurrà Anna RICOTTI.
A lungo l’umanità si è considerata perfetta, attribuendo le proprie eventuali défaillances all’alienazione portata dalla tecnica o all’azione di entità arcane e malvage come il Capitale e l’Europa. Ma sarebbe bastato un esame di coscienza per capire che il problema era un altro: l’imbecillità, dentro e fuori di noi. L’imbecillità è una cosa seria, a cui sinora non si è dato che uno sguardo distratto, come fosse una cosa per pochi e, soprattutto, per altri. Non è così e, appena ce ne accorgiamo, i conti tornano, nell’economia, nella società e nella storia. Parte da qui l’irresistibile riflessione del filosofo su questa imbarazzante caratteristica dell’umano.
Ed è di qui, solo di qui, dal sentirci tutti lambiti dalla grande ala dell’imbecillità, che ha origine il progresso, la lunga avanzata dell’umanità verso il bene – ossia, la sua fuga senza fine dall’imbecillità.
*** “L’ITALIA CIVILE” DI PIER FRANCO QUAGLIENI
Giovedì 19 gennaio alle ore 17,30 nell’Aula Magna dell’Università di Torino (Via Verdi, 8), Dino COFRANCESCO, Sara LAGI e Francesco TUCCARI presenteranno, in dialogo con l’autore, il libro di Pier Franco QUAGLIENI “FIGURE DELL’ITALIA CIVILE”, Golem Edizioni. Coordinerà Giuseppe PICCOLI.
l libro di Quaglieni tratteggia le figure di personalità importanti della cultura e della politica italiana del ’900, da Einaudi a Giovanni Amendola, da Marchesi a Soleri, da Calamandrei a Chabod, da Burzio ad Adriano Olivetti, da Ernesto Rossi a Balbo di Vinadio. La parte più consistente del libro riguarda gli “amici e maestri” che l’autore ha conosciuto e frequentato: Jemolo, Bobbio, Galante Garrone, Montanelli, Valiani, Venturi, Casalegno, Alda Croce, Primo Levi, Ciampi, Luraghi, Romeo, Spadolini, Pininfarina, Ronchey, Tortora,
Pannella. Due capitoli molto densi concludono il libro, quelli dedicati a Soldati e Pannunzio. Si tratta di scritti che Quaglieni arricchisce ricostruendo la storia dei rapporti tra il Centro “Pannunzio” e le diverse personalità che animano il libro. Le figure delineate sono spesso ricordate con episodi del tutto inediti e poco convenzionali, in alcuni casi persino politicamente “poco corretti”, ma sempre equilibrati sotto il profilo storico. Ne viene fuori un ritratto a tutto tondo dell’Italia civile, che l’autore ritiene vada riscoperta e valorizzata come patrimonio culturale irrinunciabile anche per il futuro delle nuove generazioni.
*** OGNI GIORNO CON LA MATEMATICA
Mercoledì 25 gennaio alle ore 18 nella sede del “Centro Pannunzio” (via Maria Vittoria 35H, Torino), Franco PASTRONE terrà una conferenza sul tema “C’È, MA NON SI VEDE. La matematica nella vita quotidiana”.
Introdurrà Adriana LO FARO.
Se pensate che la matematica sia solo un fatto di calcoli, di numeri, magari sempre più grandi, di figure geometriche, di righelli e compassi, rimarrete sorpresi. La matematica è nascosta in ogni aspetto della nostra vita e il matematico ha l’occhio allenato a vedere i suoi aspetti nascosti. Spesso da un oggetto si può partire per un lungo viaggio in teorie matematiche avanzate e complesse. In questo incontro verrà fornito un piccolo catalogo, incompleto, della matematica che si cela ovunque attorno a noi.
Provate a indossare le lenti del matematico e vedrete un mondo diverso.
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RINNOVARE L’ADESIONE AL CENTRO “PANNUNZIO”
ALL’INIZIO DEL NUOVO ANNO CI E’ GRADITA L’OCCASIONE PER INVITARVI A RINNOVARE L’ADESIONE AL CENTRO “PANNUNZIO” O A FARVI SOCI PER IL 2017. SAREBBE ASSAI IMPORTANTE POTER CONTARE SULLA VOSTRA ADESIONE AD UN’ASSOCIAZIONE LIBERA CHE, DA QUASI CINQUANT’ANNI, PERSEGUE GLI DEALI DI UNA CULTURA SCEVRA DA OGNI CONDIZIONAMENTO IDEOLOGICO.
COME DICEVA MARIO SOLDATI CHE FU NOSTRO PRESIDENTE PER VENT’ANNI: ”LA CULTURA, AD UN CERTO LIVELLO, E’ SOLO CULTURA”. A QUESTO PRINCIPIO CONTINUEREMO AD ISPIRARE IL NOSTRO IMPEGNO.
LA VOSTRA ADESIONE SAREBBE PER NOI DI PARTICOLARE CONFORTO.
SUL SITO WWW.CENTROPANNUNZIO.IT, CLICCANDO SU “COME ASSOCIARSI” TROVERETE LE QUOTE ASSOCIATIVE E LE MODALITA’ PER ASSOCIARVI PER IL NUOVO ANNO.
ASSOCIANDOVI RICEVERETE MENSILMENTE IL NOTIZIARIO “PANNUNZIO FLASH” CON TUTTE LE ATTIVITA’ DEL CENTRO.
Nella notte è scoppiato un incendio che ha colpito alcune mansarde in strada Altessano, di fronte allo Juventus stadium. Due vigili del fuoco, Max Durante e Sergio Schiavo, fuori del servizio diurno si stavano recando verso le proprie abitazioni quando vedendo uscire le fiamme dalle mansarde in uno stabile di civile, fermano l’auto e si precipitano per le scale. I due sfondano la porta a calci, soccorrono i genitori e i loro due bambini una di pochi anni l’altra di 4 mesi. Poi giungono le squadre che spengono l’incendio.
(foto: vigili del fuoco Torino)
“Il Paesaggio dell’Uomo”
Sabato 14 gennaio, alle 16.00, si aprirà la mostra fotografica “Il Paesaggio dell’Uomo” di Renato Luparia, ospitata nella sala consigliare del Comune di Lu, in via Colli 5.
La mostra raccoglie una ricca collezione di fotografie che illustrano tra colore e bianco e nero le forme e i tratti fondamentali del paesaggio del Monferrato, delle sue colline e delle sue colture. La mostra offre per tanto un nuovo contributo per comprendere le specificità del territorio UNESCO, seguendo il filo rosso della stagione di mostre iniziate nell’autunno a Lu. Renato Luparia ormai da oltre 15 anni espone a livello internazionale le sue opere avendo fatto conoscere il paesaggio della terra piemontese ad un vasto pubblico attraverso i suoi scatti che sviluppano compiutamente le tecniche del bianco e nero e del colore.“Questa mostra di Renato Luparia scandisce una nuova tappa in un percorso artistico ricco di suggestioni iniziato virtualmente a due passi da Lu,” commenta il Sindaco, Michele F. Fontefrancesco. “La nostra campagna, le sue forme, le sue geometrie, i suoi colori, diventa uno strumento attraverso cui riscoprire quanto l’Uomo abbia inciso ed espresso il profilo di questa nostra terra. Si scopre quindi il nesso tra “cultura” e “natura”, le cui forme sono state celebrate dal riconoscimento UNESCO del Monferrato come Patrimonio dell’Umanità”
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La mostra sarà aperta dal Lunedì al Sabato. Lunedì, Mercoledì, Venerdì e Sabato dalle 9 alle 12.30; Martedì e Giovedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30. L’ingresso è libero.
“Errant Shadow” è il titolo del nuovo album musicale realizzato da Maurizio Seren Rosso, nella vita medico dermatologo torinese, ma da sempre con una profonda passione per la musica, che lo ha portato a diventare anche un poliedrico e fecondo artista. Quest’ultima creazione, prodotta insieme a Mattia Garimanno attivo manager dell’etichetta indipendente Animae Recordings, vuole essere un epico viaggio nel tempo e nello spazio, a partire dalle origini della vita. Ne risulta una affascinante e intensa opera gothic rock, che verrà rappresentata sabato 21 gennaio prossimo al teatro Murialdo in via Chiesa della Salute 17/d. Diversi gli artisti che hanno collaborato con Seren Rosso alla realizzazione di quest’opera gothic rock e che compongono gli “Errant shadow”, il gruppo che prende nome dal progetto: il cantante Kevin Zwierzchaczewski; Nalle Pahlsonn, bassista di Stoccolma; Isa Garcia Navas, cantante; Mattia Garimanno batterista; il chitarrista Emanuele Bodo e Davide Cristofoli, tastiere ed orchestrazioni. “La vicenda – spiega Seren Rosso- vuol essere un racconto onirico collocato in un tempo che si può considerare un futuro indefinito. Incontriamo nel loro percorso due cavalieri erranti, un uomo e una donna. Nell’ambito di quest’opera ho voluto inserire una canzone dal titolo “Corvi nell’aria ” che ho composto all’indomani dell’attentato alla sede parigina di Charlie Hebdo, di cui ricorre in questi giorni il bianniversario. Questa gothic opera vuole essere una storia d’amore, ma anche della ricerca di un’identità, come avviene sempre nella narrazione delle vicende dei cavalieri erranti alla ricerca del Sacro Graal. Sei sono stati gli artisi coinvolti, un batterista, un bassista, due cantanti protagonisti, un chitarrista e un tastierista”.
Mara Martellotta
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Prevendite dei biglietti per il concerto del 21 gennaio al teatro Murialdo, Info e prenotazioni : 3476993496
In occasione del Giorno della Memoria 2017, il Museo Diffuso della Resistenza allestirà presso gli spazi espositivi del Polo del ‘900, la mostra Ricordi futuri 2.0, che sarà inaugurata il 26 gennaio alle ore 18 e aperta al pubblico dal 27 gennaio al 9 marzo 2017. La mostra, curata da Ermanno Tedeschi, è organizzata dal Museo in partnership con la Comunità Ebraica di Torino e l’Archivio storico della Città; si avvale del contributo del Consiglio Regionale del Piemonte ( Comitato Resistenza e Costituzione) , della Comunità Ebraica, della Fondazione De Levy, dell’UCEI e di numerosi sostenitori privati.
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Presentazione per la stampa, giovedì 26 gennaio, alle ore 11.00.
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MOSTRA TEMPORANEA
Dal 27 gennaio al 9 marzo 2017 – Sala Novecento – Palazzo San Daniele – Polo del ‘900 – Via del Carmine 14. In occasione del Giorno della Memoria 2017, il Museo allestirà presso gli spazi del Polo del ‘900, la mostra Ricordi futuri 2.0.La mostra, curata da Ermanno Tedeschi, è organizzata dal Museo in partnership con la Comunità Ebraica di Torino e l’Archivio storico della Città; si avvale del contributo del Consiglio Regionale del Piemonte, della Comunità Ebraica, della Fondazione De Levy, dell’UCEI e di numerosi sostenitori privati. L’oggetto principale della mostra è la memoria della tragedia della Shoah così come la memoria che lega ogni uomo alle proprie origini e tradizione. Questi due livelli si incontrano all’interno del percorso espositivo che offre allo spettatore una lettura in chiave dicotomica: la testimonianza di chi ha vissuto direttamente la deportazione (attraverso interviste, documenti dell’epoca, filmati, fotografie e oggetti originali) e la rielaborazione della memoria, la sua attualizzazione da parte di chi l’ha vissuta indirettamente attraverso opere d’arte. Una mostra di racconto e di riflessione, che si sviluppa attraverso un linguaggio tecnologico immersivo ed opere ad elevato impatto emozionale di artisti italiani ed internazionali che attraverso la pittura, la scultura e la fotografia rappresentano momenti ed episodi legati alla memoria. Interviste a figli di sopravvissuti, come quella a Daniel Libeskind, opere di artisti israeliani che raccontano la storia della loro famiglia reduce della Shoah, come quelle di Vardi Khana, così come le opere di chi non ha legami diretti con la storia del popolo ebraico ma che ha scelto di lavorare sulla memoria e sulla sua rielaborazione (Bruna Biamino, Yuri Dojc, Valerio Berruti, Francesca Duscià, Francesca Leone, Tobia Ravà, Daniel Schinasi): tutte rappresentano, in questa esposizione, il ponte tra il testimone diretto e il visitatore. La parte centrale della mostra presenta un’installazione multimediale costituita da due binari sui quali scorrono documenti ed immagini che raccontano la vita delle famiglie prima della Shoah e parallelamente in un’altra video installazione sono proiettate le immagini nella realtà della vita quotidiana. E’ inoltre ospitata una video intervista di Liliana Segre una delle poche persone ancora viventi sopravvissuta alla Shoah che, deportata ad Auschwitz – Birkenau all’età di 13 anni, ha perso nel lager il padre ed i nonni paterni e solo nel 1990 ha incominciato a raccontare la sua esperienza da sopravvissuta. La musica che si ascolta di sottofondo simbolicamente rappresentata da un piccolo violino ritrovato in un campo di sterminio è il risultato di un monumentale lavoro del Maestro Lo Toro autore dell’Enciclopedia KZ Musik contenente la produzione musicale (lirica, sinfonica,da camera, strumentale e corale) creata nei campi di prigionia, transito, lavori forzati, concentramento, sterminio, internamento civile e militare del Terzo Reich e di altri Paesi dal 1933 al 1945 da musicisti di qualsiasi estrazione professionale ed artistica e provenienti dai contesti più diversi.
Giovedì 12 Gennaio, ore 21.00 | Comunità Ebraica – piazzetta Primo Levi 12, Torino, presentazione del libro di Adriana Muncinelli ed Elena Fallo (Le Chateau, Aosta 2016) “ Oltre il nome. Storia degli ebrei stranieri deportati dal campo di Borgo San Dalmazzo” con le Autrici e Lucio Monaco . Partecipa il vicepresidente del Consiglio regionale, Nino Boeti. A cura della Comunità Ebraica di Torino e dell’Istituto Piemontese per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea “Giorgio Agosti” (Istoreto) . Con il sostegno del Consiglio Regionale del Piemonte – Comitato Resistenza Costituzione. A Borgo San Dalmazzo (CN) il 18 settembre 1943 fu organizzato dai nazisti un campo di concentramento per ebrei che fu attivo fino al 21 novembre. Da qui furono deportate 357 persone, di cui 334 stranieri, discesi dopo aver valicato le montagne dalla Francia alla Valle Gesso nei giorni successivi all’8 settembre ’43. Dal 2006 un Memoriale della Deportazione ricorda i nomi dei deportati a chi passa alla stazione ferroviaria della città. Al termine di una ricerca durata nove anni, il saggio ricostruisce le vicende individuali e familiari di quegli stranieri a partire dalle loro località di origine, oggi sotto ventitre diversi Stati.
Operaio schiacciato da escavatore
Questa mattina a Torino in via Fiocchetto, un operaio 36enne è rimasto ferito mentre stava scaricando un escavatore. L’uomo è rimasto schiacciato, ma i vigili del fuoco lo hanno salvato. L’operaio è stato poi trasportato all’ospedale dai medici del 118.
Minime in discesa a oltre 10 gradi sotto lo zero in pianura e sulle colline del Piemonte. La scorsa notte è stata fredda quanto quella tra venerdì e sabato, con picco a -11.5 a Castell’Alfero (Asti), -10.1 ad Asti città, -7.9 a Vercelli, – 7.8 a Cuneo. A Torino, stazione meteo Arpa ai Giardini Reali, in pieno centro, è stata registrata una minima di -6.1. Praticamente analoghe temperature misurate ad alta quota in montagna: -9.4 a più di 2.800 metri a Ceresole Reale, nel Torinese, -3.5 al Monte Fraiteve, sopra Sestriere. Da martedì l’Arpa prevede deboli nevicate sparse fino a bassa quota, più probabili sul settore sudoccidentale della regione, in esaurimento dalla sera. Qualche fiocco ha già imbiancato anche Torino.
(foto: il Torinese)
Voglia di tenerezza, e di leggerezza, probabilmente. Forse evasione, immergersi senza se e senza ma – con il gran desiderio di entrare in un sogno – nel grande mare del musical americano (con uno sguardo da non sottovalutare a certo cinema del troppo dimenticato Jacques Demy), quello antico, raffinato, profondamente sognatore, coloratissimo, quello che ha impressa la faccia del grande vecchio Gene Kelly, quello che danza sulle note di Cole Porter o sui passi di Fred Astaire e Ginger Rogers. Ecco che al di là delle indubbie qualità artistiche (grande successo a Venezia lo scorso settembre, Coppa Volpi a Emma Stone, un film che per certa critica getta le basi verso un cinema proiettato nel futuro), Hollywood 2017 s’è pienamente accorta della ventata di elegante spensieratezza che attraversa le immagini del film di Damien Chazelle e allora eccoli lì, sette candidature, sette premi. Centro pieno. “La La Land”, che arriva sui nostri schermi il 26 gennaio, si porta a casa i Golden Globe dell’anno per il miglior film commedia o musicale, per il miglior regista, per la miglior colonna sonora originale e miglior canzone (“City of Stars”), per la miglior sceneggiatura, a Emma Stone e Ryan Gosling quali migliori interpreti di commedia, doverosi omaggi alla vicenda e ai sogni di Sebastian, virtuoso pianista jazz, e di Mia, giovane attrice ormai stanca dei tanti provini che sembrano non approdare a nulla, al loro incontro nella Los Angeles che pare il porto di ogni più rosea realizzazione, al loro amore.
Insomma, com’era nelle previsioni. Per il futuro, un’autostrada spalancata sulle nomination agli Oscar, in un gioco che dovrebbe ampiamente ripetersi. Sul versante drammatico, in questa serata americana di Beverly Hills che vede l’assegnazione dei premi della Stampa Estera accreditata nella Mecca del Cinema, condotta dal comico Jimmy Fallon e condita al pepe con il discorso anti-Trump di una sorridente quanto agguerrita Meryl Streep, bollata dal futuro presidente a poche ore di distanza con un secco “Hillary’s lover” – che tra l’altro sarà stata battuta per la sua “Florence” un po’ troppo macchiettistica e decisamente sopra le righe ma che s’è “già” portata a casa il premio alla carriera Cecil B. De Mille -, salta all’occhio la zampata della leonessa Isabelle Huppert, esemplare presenza europea, migliore attrice drammatica e del suo “Elle”, a firma Paul Verhoeven, migliore film straniero. La storia di “Moonlight”, regia di Barry Jenkins, ovvero l’infanzia, l’adolescenza e l’età adulta di un ragazzo di colore che vive in un quartiere violento e difficile della periferia di Miami (in uscita da noi il 2 marzo), s’è vista aggiudicare il Golden Globe come miglior film drammatico, superando il superpronosticato “Manchester by the Sea” (arriva il 16 febbraio) di Kenneth Lonergan, un ritorno a casa per fare i conti con un passato che ha diviso un uomo dalla famiglia e da una comunità apertamente ostile, pure lui ben piazzato per gli Oscar e qui apprezzato per l’intensa interpretazione di Casey Affleck. Tra i migliori attori non protagonisti, Aaron Taylor-Johnson vince per lo psicopatico quanto adamitico gangster di “Animali notturni” di Tom Ford mentre Viola Davis, togliendo il silenzio no black su cui
i grandi premi 2016 erano incappati, batte con “Barriere” (sincerarsene dal 23 febbraio in poi) interpretato e diretto da Denzel Washington attrici come Michelle Williams o Nicole Kidman. Sul versante televisivo, cui i Globe pure ogni anno guardano, “The Crown” intorno al regno di Elisabetta II è la miglior serie drammatica e la sua interprete Claire Foy la migliore attrice, “Atlanta” la miglior serie comica. Ancora tra gli attori, premiati Billy Bob Thornton (“Goliath”), Tom Hiddleston con Hugh Laurie e Olivia Colman (“The Night Manager”). La miglior miniserie è “The People v. O.J.Simpson”, un caso che in passato ha riempito i giornali e le televisioni di tutto il mondo.
Elio Rabbione