redazione il torinese

Oggi al Cinema

la la filmLe trame dei film nelle sale di Torino

A cura di Elio Rabbione

 

Allied – Un’ombra nascosta – Drammatico. Regia di Robert Zemeckis, con Brad Pitt e Marion Cotillard. Nella Casablanca in pieno conflitto mondiale, già tanto cara a Ingrid Bergman e a Humphrey Bogart, s’incrociano Marianne Beausejour, legata alla resistenza francese e avvenente spia pronta a fare l’occhio dolce al allied film2perfido tedesco, e Max Vatan, comandante d’aviazione di origine canadese e al servizio dell’Intelligence inglese. Avventure e amore tra i due, il trasferimento a Londra, un matrimonio e una bambina partorita sotto i bombardamenti. Ma ad un certo punto della storia iniziano gli indizi e i dubbi e forse non tutto è come sembra. Film perfetto, secondo i sacrosanti canoni dello spionaggio, tensioni e necessità di indagare (anche da parte dello spettatore), il Brad che comincia a far intravedere le rughe e gli anni, la Cotillard magnifica come sua abitudine. Durata 124 minuti. (Massaua, Eliseo Rosso, Lux sala 3, Reposi, The Space, Uci)

 

Animali notturni – Drammatico. Regia di Tom Ford, con Amy Adams, Jake Gyllenhaal e Aaron Taylor-Johnson. A Susan, affermata mercante d’arte di Los Angeles, viene un giorno recapitato un pacco, un libro dal contenuto violento che l’ex marito le ha dedicato. Immersa nella lettura che s’accompagna ai ricordi di un loro passato, spinta a riconsiderare le scelte compiute, Susan avverte che un’altra vicenda s’allinea alla sua, dolorosa e crudele, capace di interferire e di sovrapporsi alla sua personale. Taylor-Johnson s’è aggiudicato recentemente il Golden Globe come miglior attore non protagonista. Dall’acclamato regista di “A single man”. Durata 115 minuti. (Classico)

 

Arrival – Fantascienza. Regia di Denis Villeneuve, con Amy Adams e Jeremy Renner. Louise Banks, ARRIVAL FILMlinguista di chiara fama, guida con il fisico Donnelly un gruppo di studiosi per instaurare un linguaggio, attraverso simboli scritti, e un rapporto con gli alieni occupanti di un oggetto misterioso proveniente dall’universo e atterrato nel Montana. Successo a Venezia, la Adams in odore di Oscar: e il regista è uno dei migliori nomi in circolazione nel panorama cinematografico di oggi, qualsiasi generi tocchi (“La donna che canta”, “Prisoners”, “Sicario”, in attesa di “Blade Runner 2049”). Insomma, una garanzia. Durata 116 minuti. (Ambrosio sala 2, Massaua, F.lli Marx sala Chico, Greenwich sala 1, Ideal, The Space, Uci anche V.O.)

 

assassin-creed-filmAssassin’s Creed – Avventura. Regia di Justin Kurzel, con Michael Fassbender e Marion Cotillard. Un’occasione per riunire il regista e gli interpreti di “Macbeth”, qui Fassbender in veste anche di coproduttore. Tratto dall’omonimo videogioco, il film è la storia del criminale Callum Lynch, segretamente salvato da una condanna a morte da un’organizzazione che è la moderna reincarnazione dell’Ordine dei Templari. È costretto da costoro a utilizzare l’Animus, un macchinario cui sovrintende la scienziata Sophia e che gli permette di rivivere i ricordi di un suo antenato, Aguillar de Nerha, un Assassino, vissuto nella Spagna del XV secolo. Durata 115 minuti. (Uci)

 

Captain Fantastic – Commedia drammatica. Regia di Matt Ross, con Viggo Mortensen. La famiglia Cash è composta da padre, madre e sei figli che hanno avuto un’educazione “libera”, tra le foreste del nord America, lontano da consumismi e conformismi imperanti in ogni altrove civilizzato. Radiata ogni tecnologia “non utile”, i rampolli si affidano allo sviluppo della mente e del corpo, ad una cultura che spazia liberamente dal classico al più futuribile, dalla costituzione americana ad un linguaggio estremamente ricco: se non si celebrerà il Natale insopportabilmente consumistico, si potrà sempre celebrare il compleanno di Noam Chomsky. Una sorta di ideale paradiso che una tragedia potrebbe definitivamente cambiare. Durata 118 minuti. (Eliseo blu)

 

Il cittadino illustre – Commedia. Regia di Gaston Duprat e Mariano Cohn, con Oscar Martinez. Daniel Mantovani è uno scrittore, vincitore del Nobel, in piena crisi creativa. Da Barcellona, dove da anni si è stabilito, accettando l’invito che i cittadini di Salas dove lui è nato e cresciuto gli hanno inviato, si reca in Argentina. L’accoglienza è entusiasmante, è anche l’occasione per rivedere il primo amore, tutto sembra trascorrere all’insegna della felicità: poi, poco a poco, prende piede il malumore come pure una strisciante violenza, rinfacciando tutti i cittadini di Salas i peccati giovanili, le aspre critiche che lo scrittore ha rivolto al proprio paese. Uno spunto interessante, uno svolgimento condotto con partecipazione: spiace per la grande povertà della forma, la regia scarna, i luoghi comuni, e il presepe di piccoli personaggi chiusi in macchiette in troppe occasioni. Coppa Volpi veneziana al protagonista (di certo sopravvalutata). Durata 118 minuti. (Classico)

 

Il cliente – Drammatico. Regia di Asghar Farhadi, con Shahab Hosseini e Taraneh Alidoosti. Due cliente-filmconiugi, Emad e Rana, sono costretti a abbandonare il loro appartamento a causa di un cedimento strutturale dell’edificio. Nella ricerca di una nuova abitazione, vengono aiutati da un collega che con loro recita in una messa in scena di “Morte di un commesso viaggiatore” di Miller, un dramma di sogni e di disfacimenti morali e familiari. Nel nuovo alloggio, in precedenza abitato da una donna di dubbia reputazione, Rana subisce un’aggressione: se la donna ne esce duramente colpita non soltanto nel corpo ma soprattutto nello spirito per poi poco a poco quietamente rappacificarsi, da quel momento per Emad inizia una ricerca dell’aggressore, una esplicita vendetta in cui non vuole coinvolgere la polizia. Un capolavoro di ferma scrittura, di analisi, di descrizione dei piccoli, impercettibili fatti quotidiani, delle emozioni positive e negative che possono attraversare l’animo umano. Premiato a Cannes per la miglior sceneggiatura e l’interpretazione maschile. Durata 124 minuti. (Nazionale sala 2)

 

collateral-filmCollateral beauty – Commedia drammatica. Regia di David Frankel, con Will Smith, Helen Mirren, Keira Knightley, Edward Norton e Kate Winslet. Nella New York di oggi, il pubblicitario Howard non riesce ad accettare la morte della sua bambina e tenta di ritrovare un salvifico sfogo nelle lettere che scrive e indirizza ad Amore, Morte e Tempo: gli amici, nella speranza di alleviarne il dolore, altro non fanno che ingaggiare tre attori che, impersonando gli stessi specifici concetti, gli suggeriscano le soluzioni più adatte alla sopravvivenza non troppo infelice. Durata 94 minuti. (Ideal, Lux sala 2, The Space, Uci)

 

Dopo l’amore – Drammatico. Regia di Joachim Lafosse, con Berenice Bejo e Cédric Kahn. Dopo 15 anni di vita in comune, Marie e Boris si stanno separando. La casa dove vivono con le loro due bambine è stata acquistata da lei, ma è lui che l’ha interamente ristrutturata. Sono costretti alla convivenza, dal momento che Boris non può permettersi un’altra sistemazione. E quando arriva la resa dei conti, nessuno dei due è disposto a mediare sul contributo che ritiene di aver dato alla vita coniugale. Durata 100 minuti. (Nazionale sala 1)

 

Fallen – Fantasy. Regia di Scott Hicks, con Addison Timlin, Harrison Gilbertson e Jeremy Irvine. La fallen filmdiciassettenne Lucinda è accusata di un crimine che non ha commesso e per questo è rinchiusa in riformatorio. Qui incontra due giovani mentre inizia ad avere strane visioni che le faranno scoprire il suo passato e la vera natura dei due ragazzi. Durata 91 minuti. (Massaua, The Space, Uci)

 

florence1-filmFlorence – Commedia. Regia di Stephen Frears, con Meryl Streep e Hugh Grant. Nella New York anni Quaranta, la storia vera di Florence Foster Jenkins, del suo appartenere all’altoborghesia americana, delle sue ricchezze, della sua passione per il bel canto. Ma la signora era alquanto stonata: tuttavia gli amici fidati presenziavano ai suoi concerti in stato di estasi, i critici venivano zittiti dal marito-manager. L’apoteosi avvenne al Carnagie Hall, con un pubblico in visibilio. Sguardo del cinema hollywoodiano su un personaggio toccato con (ben altra) grazia e humour da quello francese, con “Marguerite”, nella scorsa stagione. Dal regista di “Philomena” e “The Queen”. Prodotto di tutto rispetto, con qualche pennellata di limpido divertimento, gradevole nella descrizione di una società immersa nei tanti vizi e nelle piccole virtù: ma ogni cosa sembra essere presentata e detta sopra le righe, a cominciare dall’interpretazione della Streep, per una volta priva di certe minime sfaccettature che l’hanno sempre resa grande, donna affetta senza mezze misure da protagonismo, macchietta a tutto tondo, folle ed eccessivamente sognatrice. Se dovessimo scegliere la punta di diamante dell’intero film indicheremmo senz’altro il ritrattino del suo accompagnatore al pianoforte, l’eccellente, sbalordito e divertito Simon Helberg, dimenticato dalla cinquina degli Oscar. Durata 111 minuti. (Greenwich sala 3)

 

Il GGG – Il Grande Gigante Gentile – Fantasy. Regia di Steven Spielberg, con Mark Rylance e Ruby Barnhill. Ultimo script della creatrice di “E.T.”, Melissa Mathison, scomparsa lo scorso anno all’età di 65 anni, tratto dal romanzo di Roald Dahl (autore ancora tra l’altro della “Fabbrica di cioccolato”), è la storia della piccola Sofia rapita in una notturna Londra dall’orfanotrofio in cui è cresciuta e della sua amicizia con il gigante (ma non troppo) buono – interpretato da Rylance, premio Oscar per “Il ponte delle spie” – che presto lei aiuterà nel proprio lavoro, ovvero catturare i sogni positivi e belli per trasmetterli ai bambini mentre dormono. Durata 117 minuti. (Uci)

 

La La Land – Musical. Regia di Damien Chazelle, con Ryan Gosling e Emma Stone. La storia di due la la filmragazzi in cerca di sogni realizzati e di successo, lui, Sebastian, è un pianista jazz, lei, Mia, un’aspirante attrice che continua a fare provini. Si incontrano a Los Angeles e si innamorano. Musica e canzoni, uno sguardo al passato, al cinema di Stanley Donen e Vincent Minnelli senza tener fuori il francese Jacques Demy, troppo presto dimenticato. E’ già stato un grande successo ai Globe, sette nomination sette premi, e adesso c’è la grande corsa agli Oscar, dove la storia fortemente voluta e inseguita dall’autore di “Whiplash” rischia di sbaragliare alla grande torri gli avversari: 14 candidature. Durata128 minuti. (Ambrosio sala 1, Centrale (V.O.), Due Giardini sala Nirvana e Ombrerosse, Eliseo Grande, F.lli Marx sala Groucho e Harpo, Reposi, The Space, Uci)

 

lion2-filmLion – La strada verso casa – Drammatico. Regia di Garth Davis, con Dev Patel, Rooney Mara e Nicole Kidman. Il piccolo Saroo, disubbidendo alla madre e cercando di seguire il fratello più grande, si addormenta su di un treno, nel buio della notte, e si ritrova a Calcutta, solo e incapace di spiegare da dove venga e quel che gli è successo. L’adozione da parte di una coppia australiana gli risparmia l’orfanotrofio: ma una volta arrivati i venticinque anni, il desiderio di rintracciare la sua vera famiglia lo condurrà ad una lunga ricerca. Tratto da una storia vera. Durata 120 minuti. (Eliseo Blu, Romano sala 2)

 

Il medico di campagna – Commedia. Regia di Thomas Lilli, con François Cluzet e Marianne Denicourt. Jean Pierre ha dedicato tutta la vita alla sua professione, senza risparmiarsi. Quando gli viene diagnosticato un tumore al cervello, si rende conto che un mondo sta per finire, con i sacrifici, con la passione, con gli amici; e non sarà facile per lui accettare appieno la vicinanza e le interferenze di una giovane collega che non ha davvero l’intenzioni di mettersi da parte. Durata 102 minuti. (F.lli Marx sala Harpo, Massimo 1)

 

Nebbia in agosto – Drammatico. Regia di Kai Wessel, con Sebastian Kock. Nella Germania dei primi anni Quaranta, il giovane Ernst, orfano di madre, sano e ribelle, finisce nell’ospedale psichiatrico di Kaufbeuren, dove viene praticato il programma dell’eutanasia che sopprime gli adulti e i bambini colpiti da malattie mentali. Cadrà anche lui vittima di quegli orrori. Durata 126 minuti. (Romano sala 3)

 

oceania-filmOceania – Animazione. Regia di John Musker e Ron Clements. Coraggiosa, femminista che la metà basta, non certo alla ricerca del principe azzurro, la principessa Vaiana sogna di poter andare ben oltre la barriera corallina per avventurarsi nell’oceano. La sua prima sfida è salvare il suo popolo dalle malefatte del vanitosissime semidio Maui che per avere un giorno rubato il cuore di una dea rischia ora di portare quel paradiso terrestre all’aridità. Ma l’eroina è pronta combattere e a vincere. Durata 127 minuti. (Massaua, Uci)

 

ORA LEGALE FILML’ora legale – Commedia. Interpretazione e regia di Ficarra e Picone, con Leo Gullotta e Tony Sperandeo. Votazioni per l’elezione del sindaco a Pietrammare. Ma le cose vanno davvero male se quello in carica è maneggione e colluso e quello candidato i comizi li pronuncia al grido di “Onestà, onestà”. Persino il parroco, prima convinto di un cambiamento radicale, diviene avversario senza se e senza ma quando il vincitore gli impone di pagare l’IMU sulla chiesa che lui ha trasformato in albergo. Durata 90 minuti. (Massaua, Reposi, The Space, Uci)

 

Proprio lui? – Commedia. Regia di John Hamburg, con James Franco e Bryan Cranston. I guai arrivano quando Ned, padre iperprotettivo, fa visita alla figlia a Stanford e conosce il giovane fidanzato Laird: miliardario della Silicon Valley, con ogni migliore intenzione ma fuori dalle regole, sboccato, contrario a qualsiasi educazione. È chiaro che il vecchio genitore faccia di tutto per mandare a monte il matrimonio. Durata 111 minuti. (Ideal, Reposi, Uci)

 

Qua la zampa! – Commedia. Regia di Lasse Hallstrom, con Dennis Quaid. Tratto dal romanzo di W. Bruce Cameron “Dalla parte di Bailey”, il mondo e gli umani visti dall’universo canino, ovvero attraverso una serie di reincarnazione un cane viene in contatto con più persone riuscendo a migliorare il loro sguardo sulla vita. Nell’edizione sui nostri schermi la voce del simpatico amico dell’uomo è di Gerry Scotti. Durata 120 minuti. (Massaua, Reposi, The Space, Uci)

 

Riparare i viventi – Drammatico. Regia di Katell Quillévéré, con Tahar Rahim, Anne Dorval e Emmanuelle Seigner. Mentre un ragazzo di diciassette anni, surfista, è vittima di un grave incidente e viene ricoverato nell’ospedale di Le Havre, la sua vita legata a un respiratore, a Parigi Claire è in attesa di un trapianto di cuore. La vita di un ospedale, le vite in bilico, i timori e le speranze, le angosce di due genitori, un infermiere che sembra legare le differenti storie. Tratto dal romanzo omonimo di Maylid de Kerangal. Durata 103 minuti. (Romano)

 

Silence – Drammatico. Regia di Martin Scorsese, con Andrew Garfield, Adam Driver e Liam Neeson. silence2Ambientato nella prima metà del XVII secolo. Due giovani sacerdoti gesuiti, padre Rodrigues e padre Garrupe, si recano nel lontano Giappone per svolgere opera di evangelizzazione e alla ricerca di chi li ha istruiti e guidati, il padre Ferreira. Incontrano una terra dove i cristiani sono perseguitati, costretti ad abiurare la propria fede o a subire il martirio. I dubbi, le certezze che cominciano a non essere più tali, la presenza/assenza di un Dio che non interviene o non cancella il Male, la solitudine: al termine, un ritrovato padre Ferreira che già s’è allontanato dalla Chiesa troverà un fertile terreno nelle debolezze di Rodrigues, che più di tutti ha lottato e creduto nel proprio apostolato. Durata 161 minuti. (Due Giardini sala Ombrerosse, F.lli Marx sala Groucho, Reposi, Romano sala 1, Uci)

 

Sing – Animazione. Regia di Garth Jennings. Una esausta porcellina, madre di 25 maialini, un gorilla, un topo, un timidissimo elefante, tutti partecipano ad un debuttanti allo sbaraglio, un nostrano X Factor per intenderci, messo in piedi dal koala Buster Moon al fine di mettere in salvo dal fallimento il proprio teatro. Durata 110 minuti. (Massaua, Ideal, Reposi, The Space, Uci)

 

Split – Thriller. Regia di M. Night Shyamalan, con James McAvoy. La storia di Kevin, uno psicopatico split filmche unisce in sé 23 diverse personalità, che si alternano nella mente e nel corpo, in cura da una psicologa che non ha compreso come in lui stia sempre più prendendo importanza la ventiquattresima, la Bestia, la più pericolosa, che tende a sovrastare ogni altra. Un giorno Kevin rapisce tre ragazze. L’autore del “Sesto senso” e di “The village” gioca con i differenti generi, dal thriller al soprannaturale, dal dramma psicologico allo studio medico, non dimenticando Lynch o il viso e la risata del Nicholson di “Shining”. Durata 116 minuti. (Massaua, Ideal, Lux sala 1, Reposi, The Space, Uci)

 

Sully – Drammatico. Regia di Clint Eastwood, con Tom Hanks, Aaron Eckart e Laura Linney. Ovvero la storia dell’eroe Sullenberger, che il 15 gennaio 2009 portò in salvo, alla guida del suo aereo, 155 passeggeri, facendolo ammarare nelle acque del fiume Hudson. Un’opera raccontata da Eastwood con una lucidità davvero geniale, essenziale, precisa nella descrizione dei fatti e dei sentimenti contrastanti del protagonista, un Tom Hanks partecipe e immedesimato come raramente lo ricordiamo, la sua sicurezza e la sua battaglia contro chi lo riderebbe un incompetente, lo sguardo sui giudici e la replica a quelle simulazioni di volo che, nel processo cui fu sottoposto Sully con il suo copilota, non tenevano assolutamente conto del fattore umano, di una decisione che andava presa nel giro di una manciata di minuti: ad ogni inquadratura facendo partecipare lo spettatore, ad ogni attimo della vicenda – le notti nella stanza d’albergo, le telefonate a casa alla moglie, i dubbi, i timori, la felicità tutta chiusa dentro nell’apprendere che tutti quei passeggeri sono sani e salvi, nessuno escluso – che pur ha, a quasi otto anni dal suo sviluppo, un esito conosciuto. Durata 95 minuti. (Romano)

 

The Founder – Commedia. Regia di John Lee Hancock, con Michael Keaton e Laura Dern. Con un passato di commesso viaggiatore di scarso successo, nel 1954, di fronte alla ristretta attività dei fratelli Dick e Mac McDonald a San Bernardino in California, un povero chiosco di hamburger confezionatore di spuntini veloci per altrettanto pubblico frettoloso e dal poco spendere, il signor Ray Kroc pensa di allargare, in qualità di socio, l’attività dei pionieri su scala nazionale. Sappiamo tutti com’è andata a finire, successo successo successo, unendo artigianato e voglia di sperimentazione unita a una fragorosa mania di grandezza. Un avventura americana, una sfida e il sogno sempre ricercato, un’altra bella prova per il resuscitato Keaton, già pedina vincente di titoli quali “Birdman” e “Il caso Spotlight”. Durata 115 minuti. (Ambrosio sala 3, Ideal, Uci)

 

xXx – Il ritorno di Xander Cage – Azione. Regia di D.J. Caruso, con Vin Diesel, Toni Collette e Samuel L. Jackson. Xander, dato per morto in un incidente, in realtà è più vivo che mai, pronto a recuperare il “Vaso di Pandora” che fa pure gola al suo nemico Xiang. Per gli appassionati di dei muscoli di Diesel e del suo faccione sempre un po’ a corto di espressioni accettabili. Durata 110. (Massaua, Ideal, The Space, Uci)

“Un sopravvissuto di Varsavia”, Gabriele Lavia al Regio

lavia_622Voce recitante per il Concerto della Giornata della Memoria

Per la prima volta al teatro Regio di Torino la Scuola all’Opera celebrerà la Giornata della Memoria, in programm ogni anno il 27 gennaio, con un grande concerto sinfonico-corale, stasera alle 20.30, nella sala del teatro, con un omaggio a due compositori di origine ebraica molto diversi tra loro, ma uniti dallo stesso ostracismo assurdo ai loro danni, perpetuato durante il periodo nazista: Arnold Schonberg e Felix Mendelssohn Bartholdy.

Schonberg compose il breve oratorio “Un sopravvissuto di Varsavia” nel 1947, durante il suo esilio americano. Alla fine del secondo conflitto mondiale si diffondevano sempre di più le notizie relative allo sterminio degli Ebrei e ai terribili giorni del rastrellamento del ghetto di Varsavia. Per questo motivo diventava sempre più pressante per il compositore la necessità di rendere omaggio alle vittime con un brano in cui paura, orrore, dignità e rispetto per la propria identità si sarebbero unite per creare quello che Kundera definì “il più grande monumento che la musica abbia dedicato all’Olocausto “.

Schonberg compose su testo inglese questa altissima pagina musicale, che verrà eseguita stasera sotto la direzione di Roland Boer. Fu concepita con la tecnica dello Sprechgesang, in cui una voce non mantiene un’intonazione precisa, ma segue un recitato oscillante intorno a una nota uniforme. Spesso regio 2questa parte viene affidata a un baritono, questa volta all’attore Gabriele Lavia, che di recente si è cimentato nella regia dei Pagliacci di Leoncavallo, sempre nell’ambito della stagione lirica del Teatro Regio di Torino. Lavia ha previsto ritmi di estrema precisione e l’orchestra farà ampio uso di tamburi, castagnette, xilofono, tutti strumenti di forte impatto drammatico. Nel finale si levera’ un coro maschile in lingua ebraica.

Il brano sarà preceduto dalla “Notte trasfigurata”, altra nota composizione di Schonberg per orchestra d’archi, ispirata a una poesia un po’ romanzesca di Richard Dehmel. A concludere la serata sarà l’esecuzione della Quarta Sinfonia di Felix Mendelssohn, anch’egli autore di stirpe ebraica, ormai nota come “Sinfonia Italiana”, in quanto ispirata alle atmosfere solari e struggenti del Bel Paese, da lui visitato alcuni anni prima. Si trattò della prima pagina immortale dedicata alle bellezze italiane e donata a una nazione che ancora non esisteva, al momento della sua composizione nel 1833.

 

Mara Martellotta

 

ZANONI: “POSTE, TEMPI PROSPETTATI PER MIGLIORAMENTO DEL SERVIZIO NON COMPATIBILI CON ESIGENZE DEI TERRITORI”

poste italiane“Dal sottosegretario alle Comunicazioni Giacomelli abbiamo appreso in commissione che è in corso un incremento temporaneo del personale di Poste per lo smaltimento delle giacenze esistenti, a testimonianza del fatto che i problemi che nei mesi scorsi abbiamo denunciato ci sono, tanto che dal Governo è arrivata l’esigenza di chiarire che occorre innanzitutto ripristinare una situazione di normalità”. Lo ha dichiarato la senatrice del Pd Magda Zanoni intervenendo in aula a proposito dei mancati servizi da parte di Poste in alcune aree del Paese, soprattutto quelle periferiche e spopolate. 
“Ma questo – ha proseguito Zanoni – non basta. L’attività di monitoraggio attualmente in corso e le conseguenti modifiche al servizio non hanno tempi compatibili con una risposta concreta che serve ora, subito, ai territori. Non possiamo infatti attendere il 2018 per poter impostare un migliore e più efficiente servizio postale. Comprendiamo – ha detto ancora  la senatrice dem – che diverse competenze di controllo siano in capo all’Authority, ma vi è una responsabilità politica alla quale non possiamo e non dobbiamo sottrarci. Continueremo dunque a portare avanti diverse iniziative per avere, in tempi più brevi da quelli oggi prospettati, un miglioramento del servizio offerto dalle Poste. Il sottosegretario Giacomelli ha garantito la sua disponibilità per poter ascoltare le esigenze delle diverse zone sui territori locali e questo è bene, ma nel frattempo – ha concluso Zanoni – occorre mantenersi vigili su quanto verrà portato avanti per la questione Poste”. Sui disservizi da parte di Poste nei mesi scorsi Zanoni aveva presentato un’interrogazione al Governo.

(foto: il Torinese)

Pietre d’inciampo 2017: la rassegna dei lavori delle scuole

inciampo 23Il Progetto “Pietre d’inciampo a Torino” – oltre alla posa delle “stolpersteine”, le  piccole targhe di ottone poste su cubetti di porfido incastonate nel selciato davanti all’ultima abitazione dalle vittime della deportazione nazista e fascista, ideate e realizzate dall’artista tedesco Gunter Demnig –  prevede ogni anno il coinvolgimento diretto delle scuole in un progetto educativo coordinato dal Museo in collaborazione con l’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”. Quest’anno inoltre, grazie alla collaborazione della Rete italiana di cultura popolare e dell’Archivio nazionale cinematografico della Resistenza, sono stati organizzati i laboratori specifici di teatro e di montaggio video. Dieci scuole hanno lavorato sulle biografie di altrettante vittime delle deportazione a cui è stata dedicata una pietra nel 2017. I risultati del loro lavoro saranno presentati negli spazi del Polo del ‘900. Di seguito il programma degli eventi:

  • Lunedì 30 gennaio ore 18 – sala Novecento – Palazzo San Daniele Dedicato a nonno Marco.Presentazione del lavoro della classe VA dell’IIS Paolo Boselli
  • Martedì 31 gennaio ore 18 – sala Conferenze – Palazzo San Celso Torino-Mauthausen. Morte a ventun anniPresentazione del lavoro della classe VA dell’IIS Giovanni Giolitti
  • Venerdì 3 febbraio ore 18 – sala Conferenze – Palazzo San Celso. Il triangolo rosso del sud. Presentazione del lavoro delle classi VF e VL dell’IPS Jacopo Bartolomeo Beccari
  • Lunedì 6 febbraio ore 18 – sala Conferenze – Palazzo San Celso. Remember Us. Presentazione del lavoro della classe III O del Liceo Galileo Ferraris
  • Martedì 7 febbraio ore 10.30 – sala Novecento – Palazzo San Daniele – Giocare per ricordare.Spettacolo teatrale della classe VD della Scuola Primaria Berta, Circolo Salgari
  • Martedì 7 febbraio ore 18 – sala Novecento – Palazzo San Daniele PacificoSpettacolo teatrale e presentazione del fumetto realizzato dalla classe IIIC dell’IC Gozzi Olivetti
  • Mercoledì 8 febbraio ore 11 – sala Novecento – Palazzo San Daniele – Polo del ‘900 Il mio maestro è una pietra. In memoria di Gemma Vitale Servadio e Sara Nina Levi. Spettacolo teatrale della classe III A della Scuola Media Statale Ugo Foscolo
  • Giovedì 9 febbraio ore 18 – sala Conferenze – Palazzo San Celso – Polo del ‘900. Leone Sinigaglia, l’armonia della dignità. Presentazione del lavoro della classe III H dell’IC Leon Battista Alberti. Venerdì 10 febbraio ore 10.30 – sala Novecento – Palazzo San Daniele – Polo del ‘900. Dedicato al nostro nuovo maestro… di vita: Rinaldo. Spettacolo teatrale della classe VA della Scuola Primaria Grazia Deledda, IC Ilaria Alpi
  • Venerdì 10 febbraio ore 18 – sala Conferenze – Palazzo San Celso – Polo del ‘900. Luigi’s memories Presentazione del lavoro delle classi IVD, IVM, IVC e IIC dell’IIS Carlo Ignazio Giulio.

Per la sala Novecento di Palazzo San Daniele ingresso da Via del Carmine 14. Per la sala conferenze di Palazzo San Celso ingresso da Corso Valdocco 4/a.

Tre età della direzione: Toscanini, Karajan, Abbado

 
Sala Londra, Centro Congressi del Lingotto /  via Nizza 280, Torino / ore 11

rostagno musica
Tre incontri a cura di Antonio Rostagno, docente presso la Sapienza Università di Roma, per scoprire i segreti che si celano dietro all’enigmatica figura del direttore d’orchestra. Dopo il successo del ciclo di incontri incentrato, nel corso della scorsa stagione, sulle origini e lo sviluppo della moderna orchestra sinfonica, l’attività di Lingotto Musica dedicata alla divulgazione si arricchisce con questa nuova iniziativa, rivolta a tutti, ma pensata con specifica attenzione ai giovani delle scuole, con il fine di contribuire alla crescita del pubblico di domani e avvicinarlo, attraverso numerosi ascolti e video esemplificativi, a questa figura di artista a metà tra il dittatore, l’istrione e il sacerdote. Una persona di spettacolo che non richiede tanto analisi tecniche per essere spiegata, o competenze particolari per essere compresa, quanto attenzione nell’ascolto da parte dell’uditorio. Il primo dei tre incontri si svolge lunedì 30 gennaio alle ore 11 presso la Sala Londra del Centro Congressi del Lingotto (via Nizza 280, Torino) e prende in esame le figure di Arturo Toscanini e Wilhelm Furtwängler, considerati come gli iniziatori della direzione d’orchestra moderna. Il ciclo di conferenze proseguirà poi lunedì 13 febbraio con un incontro dedicato ad Herbert von Karajan, per concludersi venerdì 3 marzo con la figura di Claudio Abbado .
***
Gli incontri sono a ingresso libero, ma per scuole e gruppi è necessaria la prenotazione allo 011 66 77 415 oppure info@lingottomusica.it.

Auto sfonda passaggio a livello: travolta da un treno

pronto-soccorso- soccorsiDALLA LOMBARDIA

Un’automobile  ha abbattuto le barriere di un passaggio a livello chiuso e funzionante fra le stazioni di Brescia e San Zeno Folzano. Il treno che passava  ha investito la vettura  il cui conducente è stato trasportato in condizioni gravi in ospedale e non ci sono feriti a bordo del convoglio ferroviario. La circolazione è rimasta sospesa lungo la linea Brescia-Parma. 

Auto si ribalta, muore 36enne. Feriti gli amici

soccorsi ambulanzaDALLA TOSCANA

Aveva 36 anni ed è morto nella notte in un incidente stradale  in località La Lisca, nel comune di Lastra a Signa (Firenze). I due amici, trentenni, in auto con lui sono rimasti feriti. Sono in codice rosso all’ospedale di Careggi. Il 36enne, per cause da accertare, ha perso il controllo della sua vettura,  uscita di strada e ribaltatasi dopo essere andata a sbattere contro un terrapieno al bordo della carreggiata.

 

(Foto: archivio)
  

Librolandia, un team targato Salone a Just The Woman I Am

just woman donnaCi sarà anche un team targato Salone Internazionale del Libro alla quarta edizione di Just The Woman I Am, evento di sport, cultura, benessere e socialità a sostegno della ricerca universitaria sul cancro organizzato dal Sistema Universitario torinese, domenica 5 marzo in Piazza San Carlo a Torino. Il momento clou sarà la partenza alle ore 16,00 della corsa/camminata non competitiva a favore della ricerca universitaria. Just The Woman I Am è un appuntamento che, lo scorso anno, ha richiamato oltre 60.000 passaggi in piazza e 11.600 partecipanti alla corsa/camminata: donne e uomini che hanno indossato la maglietta rosa della manifestazione per dire no alla violenza e discriminazione di genere, e per sostenere la prevenzione e la ricerca universitaria sul cancro. Lo scorso anno a dare il via fu l’attuale Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli. Chiunque – da solo o in gruppo – può far parte del Team Salone. Da oggi sono aperte le iscrizioni. Ci si può donna just the womaniscrivere online sul sito www.salonelibro.it entro il 15 febbraio. La quota di iscrizione di 15 euro è comprensiva di assicurazione, e dà diritto alla maglietta dell’evento personalizzata con il logo del Salone, alla welcome bag e al pettorale personalizzabile con il proprio nome o nickname. E naturalmente, la quota va a sostenere la raccolta fondi a favore della ricerca universitaria sul cancro. Il team sarà attivato con un minimo di 20 iscrizioni. Ma il 5 marzo non sarà solo corsa. In piazza è previsto un fitto programma di iniziative, non esclusivamente sportive. Animeranno la giornata lezioni aperte, fitness e danze. Verrà allestita un’area stand dedicata alle associazioni femminili che vorranno partecipare e alla ricerca universitaria. Sarà inoltre attiva sulla piazza un’area radio e DJ/set e una dedicata ai più piccoli.

***

Per saperne di più e vedere le immagini dello scorso anno: www.torinodonna.it.

Daniele, l’insegnante pagato per fare “buona scuola”. Ma in realtà per non lavorare

scuola costantinoDice di essere pagato, sui 1400 euro al mese, “per non lavorare”, per leggere il giornale in sala professori. Per Daniele Costantino, insegnante del  liceo classico Alfieri di Torino,  l’unica possibilità è restare in attesa di qualche sostituzione. Afferma sconsolato di sentirsi umiliato, dopo 11 anni di servizio, a 42 anni, “Mi vergogno a parlare di quello cha faccio – dice al quotidiano Repubblica – Mi vergogno a dirlo a chi fatica ogni giorno per guadagnarsi da vivere”. Liceo_Classico_Alfieri_TorinoLa storia ha inizio quando il professore ottiene da Biella  il trasferimento al liceo torinese sulla classe di concorso A036, materie filosofia, psicologia e scienze dell’educazione. Un incarico non in classe ma sul “potenziamento”, in forza al “contingente di docenti aggiuntivi introdotto nel 2015 dalla “Buona scuola” per attività di recupero, ampliare e migliorare l’offerta. Ma,  a quanto pare, si tratta solo di parole e il professore deve  rimanere a disposizione per 18 ore a settimana senza  però alcun compito o  progetto da realizzare. Il preside replica dicendo che a Costantino sono state fatte diverse proposte, rifiutate. Ma l’insegnante conferma la sua versione.

EURISPES, MENO ANIMALI NELLE CASE DEGLI ITALIANI

spookyI dati dell’Eurispes mostrano che la perdurante crisi economica incide anche su uno degli affetti più cari per gli italiani: quello verso gli animali da compagnia,  considerati come membri della famiglia. Occorre dunque sostenere adeguatamente i cittadini che convivono con animali d’affezione, mettendo in campo, a tutti i livelli, politiche di accessibilità e di inclusione, come ho proposto in numerosi progetti di legge. In particolare, mi riferisco allacane trasp libera circolazione dei proprietari con animali al seguito nei luoghi pubblici ed aperti al pubblico, alla riduzione del peso fiscale sui prodotti per l’alimentazione degli animali d’affezione e sulle cure veterinarie, ad un sistema sanitario veterinario per le famiglie meno abbienti e ad incentivi per le adozioni nei canili. L’affetto non è un bene superfluo e la salute degli animali non è un lusso. La politica deve decidersi a prenderne atto”. Così l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, commenta i dati del rapporto Eurispes 2017 sulla diminuzione degli animali da compagnia nelle case degli italiani.