redazione il torinese

Poletti strizza l’occhio alle tute blu: “Ok le start up, ma pensiamo anche a operai e braccianti”

Nella città più cassintegrata d’Italia e nell’ex fabbrica simbolo dell’auto e dell’operaismo torinese, un richiamo alle radici era anche auspicabile

Un ritorno alla tradizione di sinistra, nelle parole del ministro del Lavoro Giuliano Poletti, tra gli ospiti della kermesse politica renziana al Lingotto di Torino. “Bene le startup, ma dobbiamo pensare anche agli operai, ai braccianti e i lavoratori che oggi soffrono. Se noi parliamo solo di startupper – ha detto il ministro – poi gli altri pensano che noi di loro non ci occupiamo e questo sarebbe un errore terribile”. Del resto, nella città più cassintegrata d’Italia e nell’ex fabbrica simbolo dell’auto e dell’operaismo torinese, dopo la svolta “esterofila” dell’emigrata Fiat-Fca, un richiamo alle radici era anche auspicabile.  Ha aggiunto Poletti: “il Pd non è il partito di quelli che verranno ma di quest’Italia qui che porta dentro di sé i pilastri delle grandi culture”.

 

(foto: RagusaNews)

La salute per tutti

La pratica di attività motorie, uno stile di vita attivo e una sana alimentazione costituiscono un importante strumento di prevenzione rispetto a numerose patologie. Da tempo il Consiglio regionale del Piemonte, con gli Stati Generali dello Sport e del Benessere, ha avviato un lavoro su questi temi con una particolare attenzione rivolta ai giovani. In quest’ottica va letto il concorso per le scuole “La salute per tutti. Movimento, alimentazione sana e corretti stili di vita per il benessere della persona” organizzato, per l’anno scolastico 2016/2017, con la Consulta regionale dei Giovani, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte e con il patrocinio del Coni Piemonte.

La premiazione degli istituti vincitori è stata ospitata al Teatro Carignano, sabato 11 marzo, alla presenza del presidente del Consiglio regionale Mauro Laus, del consigliere delegato alla Consulta Giovani Giorgio Bertola, del presidente Comitato regionale del Piemonte del CONI Gianfranco Porqueddu e del dirigente dell’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte Franco Calcagno. Durante la mattinata è stato anche lanciato un evento nazionale che ha visto come testimonial Tommaso Cerasuolo, cantante dei Perturbazione. Il 30 maggio lo Juventus Stadium ospiterà la partita del Cuore 2017 e dal Carignano è partita la sfida di “Un Cuore Rap”: i giovani piemontesi sono invitati a produrre un brano rap, il migliore avrà l’occasione di esibirsi live prima della partita. “Chiediamo aiuto ai ragazzi di portare all’interno delle loro famiglie l’attenzione per l’attività fisica e per una corretta alimentazione – così il presidente Laus, durante i saluti – l’unica cosa che può salvare il mondo è la consapevolezza.

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Per questo abbiamo il dovere di rispettare innanzitutto noi stessi per poi rispettare la nostra società. Importanti studi scientifici ci dicono che numerose patologie anche gravi possono essere evitate con il movimento e con una maggiore attenzione a cosa mangiamo”. Uno stimolo che “è stato raccolto immediatamente dalla Consulta Giovani”, ha spiegato Bertola. Riflessione condivisa da Calcagno: “Quando vogliamo che una campagna abbia successo, dobbiamo passare dai ragazzi perché sono gli insegnanti migliori. Corretti stili di vita e corretta alimentazione sono fondamentali per il benessere. Vogliamo aumentare l’educazione motoria a scuola, l’educazione fisica non è solo movimento, ma insegnamento di valori”.L’importanza dell’educazione fisica a scuola è stata ripresa anche da Porqueddu: “Pensiamo che sia importante avere l’attività motoria obbligatoria fin dalla scuola materna, come già accade in altri paesi. Abbiamo avviato un progetto in collaborazione con il Ministero e speriamo che vada in porto”.L’appuntamento al Carignano ha visto alternarsi sul palco numerosi giovani atleti agonisti di diverse discipline e la nutrizionista del Centro di Medicina preventiva dell’Università di Torino, Felicina Biorci, che ha tenuto una breve lezione sull’importanza della corretta e sana alimentazione.Tra i relatori, infine, Riccardo D’Elicio, presidente del Cus Torino, che ha ricordato il progetto #dilloatutti che vede coinvolti gli Stati Generali dello Sport, ed Enrico Giraudo, ricercatore dell’istituto di Candiolo per la ricerca sul cancro. La premiazione si è chiusa con l’esibizione della cantante Chiara dello Iacovo.

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DIECI TRAM E 20 BUS ELETTRICI PER MIGLIORARE LA QUALITÀ DELL’ARIA

Alle commissioni viabilità e ambiente, presidente Federico Mensio, riunite congiuntamente  per esaminare e inviare al voto del Consiglio comunale le mozioni di Roberto Rosso e Fabrizio Ricca sulle misure antismog della Giunta, sono intervenute le assessore Maria Lapietra (trasporti) e Stefania Giannuzzi (ambiente). 

Lapietra ha annunciato il prossimo acquisto di 10 tram e di 20 autobus elettrici e l’entrata in servizio sulle linee Sadem di 8 nuovi autobus in sostituzione di altrettanti veicoli euro 2. Nel complesso saranno 45 gli autobus che prossimamente rinnoveranno la flotta Sadem.
Il servizio di trasporto pubblico, ha spiegato l’assessora, durante le domeniche ecologiche è stato potenziato sulla metropolitana, sulla maggior parte delle linee tranviarie e automobilistiche. Non sarà invece possibile istituire la gratuità dei trasporti durante le giornate di blocco del traffico privato, perché il costo per la Città, ha spiegato, ammonterebbe a 500.000 euro al giornata.
Da parte sua l’assessora Giannuzzi ha detto di essere impegnata a riprendere il piano cosiddetto dell’”ultimo miglio”, avviato dalla precedente Amministrazione, relativo alla logistica del trasporto delle merci in area urbana.

Le mozioni sono state liberate per il voto in Consiglio. Quella di Rosso invita a rivedere le limitazioni alla circolazione, considerate inefficaci e dannose per i cittadini, soprattutto quelli meno abbienti.  La mozione di Ricca invita sindaca e giunta a rafforzare il sistema di trasporto pubblico e ad azzerare il costo dei titoli di viaggio durante le giornate di blocco della circolazione automobilistica. 

Ufficio stampa del Consiglio comunale (S.L.) – Foto: il Torinese

La rabbia del Milan: spogliatoi Stadium danneggiati

Sono stati danneggiati gli spogliatoi delle squadre ospiti allo ‘ Juventus Stadium’. Secondo quanto è trapelato alcuni giocatori del Milan avrebbero sfogato ieri sera la loro rabbia per la sconfitta in extremis su rigore dubbio al 96′, danneggiando arredi e insegne bianconere.Il tecnico rossonero Montella si era scusato in conferenza stampa a nome della squadra per  ” l’agitazione a fine partita” dei suoi calciatori.

 

(foto: il Torinese)

Io proprio io: Valerio Mazzola

E’ sempre un piacere incontrare un sorriso, ed un sorriso timido ma sincero è qualcosa di più. Valerio Mazzola si presenta come un ragazzone forte e deciso, ma nei suoi occhi si illuminano sprazzi di una intelligenza di qualità differente dal comune corroborata da un’attenzione al mondo non comune. E’ un ragazzo che sa di essere fortunato e di questo ne è consapevole in maniera ragionata, e cerca forse di vivere al meglio questo momento che sta realizzando nella nostra città come giocatore di serie A nella squadra locale di Basket della FIAT Auxilium Cus Torino.

Abbiamo provato a scoprire nel suo passato le tracce di questo basket che è ora la sua professione, ma sarete stupiti di incontrare come principale una passione che ancora oggi è nel suo cuore: il calcio. E fino a 14 anni l’obiettivo era quello di diventare un calciatore e forse la sfortuna di un infortunio che fino ai 17 anni lo ha bloccato nel giocare a calcio si è trasformato in una sliding – door che apre il suo pertugio verso il basket. Per chi non lo conoscesse, ora Valerio è un giovanotto…alto quanto una persona normale che sale su una sedia, e immaginarlo come calciatore può sembrare strano ma si sa, al cuor non si comanda… . E andare allo stadio fin da piccolo lo esalta come poche cose sanno fare.

E allora comincia a frequentare alla veneranda età di 18 anni squadre “parrocchiali” di basket, ma, si può ben immaginare, la classe non è acqua e non può fare da raccattapalle alle partite di quelli bravi per molto. Ed è quello che fa: con umiltà e dignità si ritrova dopo poco a giocare con quelli per cui recuperava i palloni. La dote di buon ragazzo gli deve essere congenita e un sorriso passa nei suoi occhi quando ci dice che forse uno dei motivi che lo ha “convinto” ad andare sul parquet e non sui campi da calcio potrebbe essere stata anche sua mamma… . Il calcio è uno sport in cui l’abbigliamento che usi, estate inverno e primavera e anche autunno…, tende un pochino a sporcarsi tanto, e lei forse in un momento di illuminazione gli ha chiesto uno sport meno “fangoso” e con meno roba da lavare… . Sicuramente non è solo questo il motivo, ma Valerio sembra proprio avere un cuore buono, … e credo che il motivo della mamma non sia così indifferente.

Però è sì un bravo ragazzo, ma è determinato e forte. Non si spaventa di iniziare a giocare quando tutti gli altri sono già lì da diversi anni. Parte dalla gavetta, gioca nella sua squadra di età, in quella dei “grandi” e dopo allenamento resta ancora un po’ per migliorarsi ulteriormente. Quanto poco si possa vedere di chi raggiunge un risultato! Tutti gli “scarsi” si vantano di infortuni che hanno bloccato la loro carriera, mentre i “grandi” si rimboccano le maniche e corrono il doppio! E tutti a dire che sei stato fortunato, e può darsi, ma la fortuna entra se tu le apri la porta e Valerio sembra averle costruito un portone di altri tempi.

Si accorge che quello che prima era un ripiego incredibilmente (forse solo per lui, mentre altri avevano già intuito le sue qualità) può diventare una professione. Da Ferrara dove inizia a giocare “professionalmente” si ritrova a Montegranaro e condivide la propria vita con una ragazza che studia Ingegneria, … e che tutte le mattine si alza per andare in facoltà e che quando rientra studia e si ritrova ad addormentarsi sui libri. Osserva il suo mondo e capisce che se dall’alto gli hanno donato un talento non è corretto lasciarselo sfuggire, e riconoscendo la fatica altrui apprezza ogni singolo momento della sua vita sportiva, che è si faticosa, sicuramente impegnativa e non priva di aspetti non belli, ma insomma, definirla bella è sicuramente restrittiva. All’inizio questo girare da nomade in alberghi, questa vita sempre un po’ in valigia con amici poco al seguito ma con compagni di squadra molto importanti con cui condividere quasi tutti i momenti della giornata gli sembra difficile. Ma l’intelligenza si intravvede in chi sa apprezzare la vita e piano piano si accorge che la fortuna è in arrivo e la insegue a tutta forza.

E’ una persona profonda e sa riconoscere chi lo ha aiutato: sceglie ad esempio di giocare con il numero 14 perché era il numero di Romeo Sacchetti che lo ha allenato e tanto ha contribuito nella sua vita. A Torino vorrebbe cambiare e prendere il 7 ma Luciano Vendemini (compianto) ha la prerogativa da sempre e allora aggiunge 7 al suo numero e usa il 21. Tra i giocatori che ricorda per particolari doti sportive lo ha da sempre impressionato Jobey Thomas con cui ha condiviso i colori di Montegranaro, e tra i suoi più importanti “aiuti” alla carriera il suo ricordo vola a Daniel Farabello che lo ha sempre sostenuto e consigliato nei primi momenti da professionista in quel di Ferrara. Per chi legge non è facile capire come si possa intravvedere un moto di ringraziamento nelle sue parole dalla emozione con cui pensa ai tempi (recenti) della sua storia e che selezionare un nome non sia facile, perché forse vorrebbe ringraziare tutti e credo che lo faccia sempre. Forse un rimpianto è per la Nazionale che gli è sfuggita per un infortunio che non gli ha permesso di salire al momento giusto sul treno per l’azzurro, e che forse meriterebbe di transitare nuovamente dalle sue parti

Valerio è però un ragazzo buono e vivo in tutti i sensi. Se possibile, con la giusta moderazione del professionista, uscire con gli amici è qualcosa di bello e se qualcuno lo riconosce per strada lo vedrete sorridere perché è bello che qualcuno voglia salutarti e fare una foto con te. Ma non sarà lui a chiedervelo. E’ troppo ben educato ma la gentilezza dell’animo trapela appena gli parlate un istante. Lui non promette mai come fanno tanti, ma garantisce il massimo impegno tutti i giorni, in quello che fa per onorare la fortuna che lui stesso sa di avere e sa di avere la responsabilità di mantenere. E’ splendido vedere un ragazzo così giovane (anche se gli eroi dello sport sembrano non avere età visti dalle tribune) con così tanta energia nella mente da erogare ai muscoli per rendere entusiasti i piccoli avventori degli spalti che dalle sue e altrui gesta molte volte fanno dipendere la propria “temporanea” felicità.

Ma ha ancora un sogno: il prato verde lo incanta sempre. Sarebbe bello immaginarlo calcare un manto erboso dove il suo sogno di trequartista possa prendere piede… magari tra qualche anno visto quanto di buono sta facendo con la palla a spicchi. E poi, proprio a Torino, qualcuno che si chiami Mazzola e abbia il nome che inizia per Vale… dovrebbe ricordare qualcosa.

Chissà, i suoi occhi si illuminano ancora per il calcio e sogna i suoi amici che sul campo di calcetto hanno continuato a giocare e forse giocano ancora. Ma il gigante gentile Valerio Mazzola, sui campi da basket ha molto da offrire al suo pubblico e a tutti coloro che apprezzano chi lavora per mantenere vivo il proprio sogno. A presto Valerio, e buon lavoro!

Paolo Michieletto

 

Marco Ligabue firma le copie dell’album “Il Mistero del DNA”

AL MONDADORI STORE DI TORINO IN VIA MONTE DI PIETA’ 2

Il nuovo lavoro di Marco Ligabue, “Il Mistero Del DNA” è composto da 9 brani ed è uscito il 10 marzo. Un album con un profilo più rock rispetto ai due dischi precedenti. Le 9 canzoni, raccontano 9 destini, 9 DNA differenti. Un viaggio che vuole andare a scoprire, in ogni singola storia, se il DNA è la nostra traccia distintiva di partenza o un destino, una risposta già scritta per sempre. Canzoni che hanno come filo conduttore storie vere. Storie fotografate con il cuore. Storie incontrate direttamente viaggiando tantissimo per concerti.

Marco Ligabue è nato a Correggio (Reggio Emilia) il 16 maggio 1970. Il cantautore emiliano, già chitarrista ed autore di testi e musiche de i RIO e Little Taver & His Crazy Alligators, ha iniziato la carriera solista nel 2013. Marco, che conta più di 270.000 fan su Facebook, è reduce da quattro anni pieni di soddisfazioni: il suo album d’esordio, “Mare Dentro”, è arrivato subito al 16esimo posto in classifica FIMI e i videoclip dei suoi singoli hanno superato i 2 milioni di visualizzazioni su YouTube.

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http://eventi.mondadoristore.it/it/event/2017/03/14/marco-ligabue-incontra-il-pubblico-e-firma-le-copie-dellalbum-il-miste/1405/

 

Link al tour completo

http://eventi.mondadoristore.it/it/tour/marco-ligabue-incontra-il-pubblico-e-firma-le-copie-dellalbum-il-miste/188/

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Speciale Mini Live

Acquista il cd ” Il Mistero del DNA ” presso il Mondadori Store da venerdì 10 marzo e riceverai il pass per avere accesso prioritario al firma copie con Marco Ligabue

 

Renzi alla tre giorni del Lingotto: “O il Pd dà una visione, o è un soggetto che non esiste più”

Ieri è stato il giorno di Matteo Renzi al Lingotto, dove ha radunato migliaia di suoi sostenitori nella battaglia all’interno del Pd: “Sono felice di essere qui con voi, abbiamo fatto un superpieno. siamo  qui a Torino per ripartire insieme per un’avventura straordinaria”. Così l’ex premier in apertura della tre giorni programmatica della sua mozione congressuale. “Questo popolo non parla mai male degli altri. A Orlando ed Emiliano auguro buon lavoro e l’assicurazione che da parte nostra mai una polemica ad personam come quelle che abbiamo subito noi per settimane. Dobbiamo ripartire dopo il brusco stop del referendum ma anche rispetto al post referendum. Il futuro non va più di moda ma è la nostra sfida, la paura è l’arma elettorale degli altri. Qui Veltroni – ricorda Renzi – volle il primo atto del nuovo Pd ma non siamo in un luogo della nostalgia e  non pensiamo che il collante possa essere la nostalgia. Siamo qui per rivendicare il domani riconoscendo che il diritto alla verità si conquista lottando” Matteo Renzi  ha poi sottolineato l’importanza dell’azione del governo in questi anni e rivendicato il tentativo di restituire il primato alla politica E ha osservato: “O il Pd dà una visione o diventa un soggetto che non esiste più”. Oggi, sabato, nella seconda giornata, sono in programma gli interventi di diversi ministri, tra cui  quello dell’Economia Pier Carlo Padoan,  il ministro della Cultura Dario Franceschini e poi Massimo Recalcati. In mattinata intervengono Maurizio Martina, ministro dell’Agricoltura, Emma Bonino e il presidente del Piemonte, Sergio Chiamparino

Renzi riparte dalle origini. Al Lingotto tre giorni di kermesse per le primarie Pd

A lanciare la campagna di Matteo Renzi  per le primarie sarà una vera e propria kermesse di tre giorni, una intensa non stop nella evocativa location del Lingotto. Si incomincia  venerdì, a partire dal pomeriggio e poi alle 21 si entra nel clou con  ben 12 workshop dei gruppi tematici, tra i quali  “Fare il partito”,  “Tra populismi e democrazia”, “Il potere del sapere”,  “ Lavoro e cittadinanza”,  “ Welfare e Salute”, “Cultura, identità e cittadinanza”; “Città e territori”.Il giorno dopo,  alle 9,30 si tiene  la sessione plenaria sull’attualità, mentre la mattina di domenica è dedicata alla sintesi del lavoro dei tavoli tematici. Nomi di spicco al Lingotto, tutti renziani, tranne Andrea Orlando e Anna Finocchiaro. Quasi tutto il governo Gentiloni sarà a Torino:  Marianna Madia, Claudio De Vincenti, Roberta Pinotti, Maurizio Martina. Luca Lotti,  Pier Carlo Padoan, la fedelissima Maria Elena Boschi, lo stesso premier  Paolo Gentiloni. Tra gli ospiti “esterni”  l’ex ministro degli esteri Emma Bonino,  gli intellò Massimo Recalcati,  Biagio De Giovanni e il premier maltese Joseph Muscat. Matteo Renzi aprirà i lavori  venerdi pomeriggio e li chiuderà domenica. Proprio dalla storica fabbrica  da cui Walter Veltroni  lanciò il Pd, ora Renzi sta progettando il proprio futuro politico.

(foto: il Torinese)

La Juve vince, ma il rigore di Dybala scatena le proteste rossonere

Su Premium Sport il tecnico rossonero Vincenzo Montella si scusa per le intemperanze dei milanisti nel fine partita: “Mi scuso per il parapiglia finale, c’era molta tensione e spero che da casa ci capiranno. In futuro dobbiamo trasmettere messaggi di maggiore serenità”. E’ stato infatti un rigore al 96′ di Dybala, per un presunto fallo di mano in area, la “pietra dello scandalo” che ha dato alla Juve la vittoria sul Milan per 2-1. Le reti nel primo tempo erano state messe a segno da Benatia per i bianconeri e da Bacca per il Milan. Ora la Juventus  è A  +11 sulla Roma

Storia piemontese

Sabato 11 marzo, a partire dalle ore 16, l’Hotel Regina (piazza Barbieri 22, Pinerolo) ospita una doppia presentazione culturale. Si tratta dello studio storico di Roberto Gremmo, padre del pensiero autonomista piemontese, su “Le stragi di Piscina e Carmagnola del 1799” e del libro di Giorgio Enrico Cavallo, “La tirannia della libertà- Il Piemonte dai Savoia a Napoleone”. L’incontro verrà presieduto da Roberto Chiaramonte, direttore dell’Araldo del Piemonte e della Valle d’Aosta.

Massimo Iaretti