redazione il torinese

A Torino i prezzi delle case scendono del 3,2%

E’ stato presentato nei giorni scorsi l’Osservatorio Immobiliare Fiaip Torino alla presenza del Presidente Nazionale Paolo Righi.  Prosegue nel 2016 il calo dei prezzi delle abitazioni in Torino, come la tendenza degli ultimi anni. L’allettante valore degli immobili unito ai tassi d’interesse dei mutui decisamente vantaggiosi, rendono Torino tra le otto maggiori città italiane per popolazione quella con il tasso di crescita più alto del numero di compravendite. Lo rileva l’Osservatorio Immobiliare 2016, condotto dagli agenti immobiliari aderenti a Fiaip Torino, secondo il quale, la diminuzione dei prezzi nel capoluogo rispetto al 2015 nel mercato residenziale è stata in media del 3,2%.

Le zone dove si registrano le maggiori perdite di valore tra il 9 e il 14%, sono quelle periferiche come Falchera, Barriera di Milano, Lucento e Vallette, alle quali si aggiungono le più centrali Aurora e Lingotto, dove le problematiche sociali legate all’immigrazione hanno pesato notevolmente sulle quotazioni. Ancora molti i quartieri dove i prezzi continuano a calare, come Borgo Vittoria -8%, Parella -7%, Santa Rita che continua la discesa a -4,1%, la collinare Cavoretto -3,9% o la centrale Piazza Statuto -4% ancora influenzata dalla fine dei lavori pubblici. Si assestano dopo le pesanti perdite degli anni precedenti, le due zone di Mirafiori con un decremento dell’1% e San Donato con un +0,9%. Stabili i prezzi di Crocetta, Sassi, Vanchiglia e i dintorni di Piazza San Carlo comprese fra il -1% e il +1%. Tra le zone dove il segno positivo è più deciso, troviamo San Paolo e Cit Turin che si conferma per il terzo anno consecutivo la più richiesta, incrementando i suoi prezzi del 2,8%.

La tendenza al ribasso del capoluogo si riscontra anche nei principali comuni della provincia di Torino, dove in media il valore degli immobili ha perso il 5,7% nell’ultimo anno.

Sono Carmagnola, Pecetto Torinese e Rivalta i comuni che perdono anche il 15%. Ancora in discesa i prezzi di Nichelino -7,8%, Alpignano -5,9% e Moncalieri -5,6% mentre, assistiamo ad una stabilizzazione dei prezzi nei comuni di Chieri, Venaria Reale, Pianezza e Pinerolo tra il più e meno uno per cento. Il mercato residenziale fatto principalmente di seconde case dell’Alta Val Susa e Val Chisone, continua a risentire maggiormente della crisi immobiliare, infatti, nel 2016 gli appartamenti in montagna hanno perso mediamente il 6,5%, mentre le unità immobiliari indipendenti sono scese dell’8% dovuta all’alta tassazione ed ai costi di gestione sempre più cari. Come per il mercato residenziale anche per i box e posti auto si riducono i prezzi, ma con cali più lievi rispetto agli anni precedenti. Se nel 2014 i box perdevano il 13% e nel 2015 il calo era dell’11%, nell’ultimo anno il valore medio in Torino è stato del -4%, sono infatti molte le zone ad aver stabilizzato il prezzo. Si conferma, anche per il 2016, una discesa del prezzo al metro quadro dei negozi torinesi del 3%, esattamente come il 2015. Gli acquisti continuano a concentrarsi sulle vie di maggior passaggio rispetto a posizioni secondarie. Il prezzo degli uffici riduce di quasi due terzi le perdite, passando dal -11% nel 2015 al -4% dell’anno preso in esame, ma il mercato del terziario sta profondamente cambiando, per la razionalizzazione degli spazi delle grosse società e per la nuova offerta portata dalle strutture in condivisione. Infine, nel settore industriale le scarse rilevazioni portano ad una perdita di valore in media del 19%.Nelle previsioni sul fronte dei prezzi, la netta maggioranza degli agenti immobiliari torinesi crede per il 2017 ad una generale stabilizzazione dei valori, ma con ancora probabili riduzioni nell’ordine del 3%. Per il 2017, ben i due terzi degli agenti immobiliari di Fiaip prevedono che il mercato immobiliare di Torino e provincia sarà pressoché stabile o in lieve miglioramento, confermando il sentimento neutrale/ottimistico già rilevato lo scorso anno. Il cauto ottimismo portato dall’alto numero di compravendite, non convince fino in fondo gli intermediari immobiliari, perché all’orizzonte continuano a prospettarsi l’aumento della tassazione o la maldestra riforma del catasto, che andrebbero ulteriormente a deprimere un mercato immobiliare in cerca di riscatto.

 

Un nuovo modello di sviluppo per i Sacri Monti

“I Sacri Monti costituiscono un insieme composito di grande valore storico e artistico, legati a una rete di cammini, dagli antichi Cammini Alpini alla Via Francigena, e di piste ciclabili: caratteristiche che inseriscono a pieno titolo questi beni nei circuiti del cosiddetto ‘turismo slow’. Abbiamo fortemente voluto dare unitarietà all’importante patrimonio dei Sacri Monti perché crediamo che questi beni costituiscano, pur con le dovute differenze, un insieme coeso e unico, nonché per poter agire con azioni congiunte, senza disperdere risorse ma, anzi, dando maggiore forza al nostro operato”: è quanto ha dichiarato Antonella Parigi, assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte, durante la conferenza stampa tenutasi il 14 aprile a Torino per presentare il nuovo consiglio dell’Ente di gestione.

“Un approccio che inizia già a dare i suoi frutti – ha aggiunto – In questi anni abbiamo infatti potuto contare sull’appoggio di un numero significativo di realtà pubbliche, di fondazioni bancarie, ma anche di privati e singoli cittadini che si sono fatti carico di restauri importanti. Segnali positivi che ci incoraggiano e ci spingono, come ente regionale, a considerare sempre più i Sacri Monti come un elemento strategico del nostro patrimonio artistico, ma anche turistico“.

In questo anno di lavoro il nuovo consiglio dell’Ente di gestione ha infatti potuto contare, oltre che su fondi regionali e ministeriali, anche sull’apporto finanziario di enti bancari, di privati e di fondazioni comunitarie per un totale di quasi 2,5 milioi di euro, che hanno consentito l’avvio o la programmazione di importanti lavori di restauro in tutti i Sacri Monti – a Varallo la Cappella della “Strage degli Innocenti”, a Crea quella di “Sant’Eusebio”, a Domodossola quella dedicata al “Cireneo”, a Orta la prima cappella, “Natività di San Francesco”- e di ultimare a breve altri importanti lavori a Oropa, Belmonte e Ghiffa.

Stiamo lavorando per trasformare sette straordinari solisti in un coro di valore mondiale, chiamato ad esibirsi a cappella – ha dichiarato Renata Lodari, presidente dell’Ente di gestione Sacri Monti del Piemonte, sintetizzando il lavoro svolto in un anno dall’Ente voluto in questa forma dalla Regione. Un percorso che ha inteso dare coesione e valorizzare beni la cui importanza storica, artistica e architettonica è stata riconosciuta anche dall’Unesco, che nel 2003 ha iscritto il sito Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia nella Lista del Patrimonio Mondiale. Il sito seriale conta in Piemonte sette beni, a Belmonte, Crea, Domodossola, Ghiffa, Oropa, Orta e Varallo: un patrimonio vastissimo che annovera 164 cappelle, che complessivamente contengono circa 2500 statue e più di 12.000 figure dipinte. Le risorse che sarebbero necessarie complessivamente sono davvero ingenti, ma stiamo cercandole ovunque: oltre che presso enti pubblici e privati, stiamo lavorando sul fronte dell’art bonus, dell’8 per mille e del 5 per mille, e attraverso un capillare giro di presentazioni di queste opportunità in tutti i nostri territori, e i segnali di interesse che stiamo raccogliendo sono decisamente stimolanti”.

Il percorso che è stato intrapreso per volontà della Regione non è oggettivamente facile. L’ obiettivo è fare di sette Sacri Monti, ciascuno dei quali è nato e vissuto per secoli facendo della sua individualità un valore, una realtà unica, E questo può avvenire grazie al primo Master Plan, coordinato dal direttore dell’Ente, Elena De Filippis, sugli edifici e sulle strutture di tutti i sette Sacri Monti del Piemonte. E’ stato esaminato l’intero patrimonio monumentale e, dati alla mano, si è dato vita a quello che è il primo piano organico di interventi sull’intero complesso. Un ulteriore settore che vede l’impegno congiunto di Regione Piemonte ed Ente di gestione dei Sacri Monti riguarda la promozione: per questo è allo studio la realizzazione di nuovo portale web, finanziato con i fondi ministeriali Unesco, che riguarderà i sette siti piemontesi e i due lombardi.

Ogni Sacro Monte è composto di decine di cappelle che, in ciascuno di essi, creano dei percorsi che salgono ad un monte o ad una altura (si va da altezze inferiori ai 600 metri sino a 1200 metri d’altitudine). Le costruzioni sono immerse ora in boschi secolari, ora in aree a giardino. La visita comporta una salita verso i grandi Santuari o luoghi di antico culto che coronano ciascun Monte, ed è, al contempo, un viaggio dentro rappresentazioni artistiche di straordinaria potenza e bellezza. Qui hanno dato il meglio della loro finissima arte scultori o frescanti come Gaudenzio Ferrari o Tanzio da Varallo, accanto a numerosi artigiani.

Sul piano dell’offerta turistica si sta inoltre individuando un circuito di visita, nonché un vero e proprio “Cammino dei Sacri Monti”, che metta insieme antichi itinerari per coloro che scelgono lo slow tourism. Per i visitatori l’Ente di Gestione sta inoltre censendo le strutture turistiche esistenti come, ad esempio, i servizi e le piazzole attrezzate per camper e roulottes, segmento di grande interesse, e che si intende rilanciare e accrescere.

Donatella Actis
www.regione.piemonte.it

 

Torino che legge accende la passione per la lettura

Dal centro alla periferia più di 300 iniziative. III edizione 

Torino accende la passione per il libro e lettura, coniugando animazione e approfondimento culturale, aggiornamento professionale e eventi di piazza. Per celebrare la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore istituita dall’UNESCO il 23 aprile, da martedì 18 a domenica 23 aprile 2017 torna Torino che legge, la settimana della lettura, con reading, incontri con l’autore, dibattiti, conferenze e iniziative, rivolti a grandi e piccini. Giunta alla terza edizione, la manifestazione coinvolge l’intera città, dal centro alle periferie, con oltre 300 appuntamenti in spazi pubblici e privati: biblioteche, librerie, scuole, musei, teatri, case del quartiere, 40 fra enti, associazioni e fondazioni, circoli, piazze, corsi, giardini e tram storico. Torino che legge è organizzata dalla Città di Torino con le Biblioteche civiche e le Circoscrizioni e dal Forum del Libro, in collaborazione con la Fondazione per la Cultura Torino, partner Intesa Sanpaolo per il Progetto Tutta mia la città e con il contributo di Fondazione CRT. La manifestazione coinvolge una rete ampia di soggetti pubblici e privati, fra cui la Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, il Circolo dei Lettori, il Museo della Scuola e del Libro per l’Infanzia, insieme a numerosi altri: un grande laboratorio cittadino sulla lettura, che rende evidente la forza della filiera promuovendo una visione sinergica e ampia, una leva fondamentale per rafforzare la collaborazione continuativa fra i diversi soggetti coinvolti. Fra i numerosi ospiti della settimana letteraria, ad alternarsi nelle diverse location cittadine, Marco Malvaldi, Giuseppe Culicchia, Annamaria Testa, Francesco Carofiglio, Margherita Oggero, Bruno Gambarotta, Alessandro Perissinotto, Emiliano Poddi, Stefania Miretti, Andrej Longo, Anna Migotto, Marco Ballestracci.

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Si inaugura martedì 18 aprile alla Biblioteca civica Centrale, con l’incontro Comunicare la lettura. Riflessioni e prospettive per la filiera del libro e della lettura a Torino, dedicato all’ideazione di strategie e progettualità da sviluppare anche sulla Città, che vede la partecipazione della pubblicitaria Annamaria Testa, di Giuseppe Culicchia e di Nicola Lagioia. La comunicazione rappresenta una delle leve principali per la promozione anche se, come dice la Testa: “Fare pubblicità alla lettura è difficile”. In apertura di giornata, l’inaugurazione della “Biblioteca particolare” dell’artista Agostino Iacurci, donata dalla Regione Puglia alle Biblioteche civiche torinesi, nell’ambito della campagna di comunicazione della destinazione “We are creative in Puglia” e la premiazione dei lettori “forti” delle Biblioteche civiche, un appuntamento annuale volto a offrire un’occasione di incontro “speciale” fra le biblioteche e i loro lettori. Per ricordare anche quest’anno la tradizionale festa catalana di Sant Jordi (San Giorgio), che ha contribuito ad ispirare la scelta del 23 aprile quale giornata mondiale da dedicare al libro, si terrà l’iniziativa Sant Jordi in libreria e in biblioteca. Sabato 22 aprile le librerie aderenti posizioneranno una bancarella all’esterno e allestiranno le vetrine con libri e rose rosse, simboli della tradizionale festa catalana di Sant Jordi (San Giorgio), mentre alla Biblioteca civica Centrale (via della Cittadella 5, ang. corso Palestro), verrà donata una rosa alle signore che effettueranno un prestito di libri. Domenica 23 aprile, dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00, si festeggerà anche sul tram storico 3104 del 1948 dell’ATTS (www.atts.to.it), con un affascinante percorso lungo le vie del centro cittadino, accompagnati dalle letture de Gli Arancini di Montalbano di Andrea Camilleri e dell’antologia Lingua Madre Duemilasedici. Racconti di donne straniere in Italia, curate dagli allievi della Scuola ODS-Operatori Doppiaggio e Spettacolo. In collaborazione con ATTSAssociazione Torinese Tram Storici, Biblioteche civiche torinesi e Concorso letterario nazionale Lingua Madre. Ingresso gratuito, con partenza ogni 30′ dal capolinea di Piazza Castello (lato Teatro Regio). Sempre domenica, nella suggestiva cornice del Mausoleo della Bela Rosin, in strada Castello di Mirafiori, Assemblea Teatro propone il reading Un omaggio a Manuel Antonio Pina, nell’ambito del progetto Giardino di lettura sostenuto dalla Compagnia di San Paolo, in collaborazione con il Dipartimento di Lingue dell’Università degli Studi di Torino e il Consolato del Portogallo in Italia. Torino che legge, che ha come obiettivo anche la valorizzazione di realtà, aree e spazi particolarmente strategici nell’opera di riqualificazione delle periferie, vede ulteriormente rafforzata la presenza dei quartieri, con le manifestazioni La 5 che legge, 6 che legge, Cavoretto legge, LeggerMente, LIBERinbarriera, Libri in corso, Libri in piazza, connotate da un forte radicamento territoriale, grazie alla sinergia fra i diversi soggetti coinvolti nella filiera del libro. Particolarmente significativa è inoltre la presenza delle scuole, grazie alla collaborazione con il MIUR-Direzione Scolastica Regionale per il Piemonte e con TorinoReteLibri.

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Oltre cinquanta istituti di ogni ordine e grado partecipano con iniziative e attività di lettura ad alta voce nelle classi e sul territorio, gestite direttamente dagli studenti: flashmob, letture musicate e teatralizzate, seminari, convegni per famiglie, insegnanti e cittadini. Fra gli appuntamenti, si segnala il seminario I pubblici della lettura. Modelli di valutazione, analisi, interpretazione, giovedì 21 aprile alle ore 15.00 presso la Biblioteca Arturo Graf dell’Università degli Studi di Torino: un’occasione per approfondire le vie della promozione della lettura, i modelli di analisi e l’interpretazione dei risultati. L’edizione 2017 si contraddistingue anche per l’attivazione del percorso formativo Strumenti e metodi per la promozione della lettura, destinato a bibliotecari, insegnanti e librai, in conclusione del quale, mercoledì 19 aprile alle ore 16.30, Giulio Cederna presenterà l’Atlante dell’infanzia a rischio, a cura di Save the Children e Treccani. Con l’iniziativa Prendi, leggi, scopri e sorprenditi, nell’ambito del Progetto bibliotecario urbano sul Pubblico Dominio a cura del Politecnico di Torino, dell’Università degli Studi e delle Biblioteche civiche torinesi, Torino che legge riprende i temi del Pubblico Dominio e della valorizzazione del patrimonio già disponibile, mettendo a disposizione un catalogo di racconti, articoli, immagini e suggestioni sulla città, gratuitamente scaricabili attraverso QrCode da manifesti, volantini e sticker disseminati in svariati luoghi cittadini: un ulteriore accattivante invito a scoprire nuove letture. Nella stessa settimana si svolgerà Roma che legge, manifestazione gemella nata lo scorso anno sempre su proposta del Forum del Libro, per raccogliere e rilanciare nella capitale l’efficace esempio della “rete” torinese.

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INFO: BCT, tel. 011 01129847/54; Forum del Libro, tel. 011 19923177 settimanaletturatorino@gmail.com; www.torinochelegge.it

Giocatore 23enne di football americano muore nello schianto in moto

Gabriele Maritano, 23 anni, giocatore di football americano  dei Blacks di Rivoli è morto in un incidente notturno a Sant’Ambrogio di Torino. I carabinieri della compagnia di Rivoli e di Avigliana si stanno occupando della dinamica della tragedia. Il giovane stava percorrendo via Bertassi a bordo di una Cagiva 125 Mito, quando si è schiantato contro un mancorrente di ferro. Nel mese di marzo, un altro giocatore della squadra, Federico Mighetto, morì sotto una valanga in Valle d’Aosta.

Il Toro pasquale non va oltre il pareggio

LA GALLERIA FOTOGRAFICA COMPLETA SU: WWW.FOTOEGRAFICO.NET

di Claudio Benedetto

Un Toro volenteroso ma un po’ sprecone non va oltre il pari contro il Crotone nel pomeriggio pre-pasquale di Campionato. Terzo pareggio consecutivo in casa dopo Inter e Udinese, ma oggi si poteva davvero fare di più!

Mihajlovic per la prima volta presenta in partenza il duo offensivo Belotti-Maxi Lopez, piazzando alle loro spalle Ljajic e con la coppia Baselli-Iago Falque a centrocampo.

I granata quindi cambiano modulo, ma questo 4-3-1-2 convince poco, la manovra sembra lenta e la confusione pare davvero tanta, almeno all’inizio.

E’ il Crotone infatti a farsi pericoloso per primo al 20′ ma Trotta prima e subito dopo Crisetig non riescono a concludere un’azione molto favorevole. Scampato il pericolo, il Toro sembra finalmente svegliarsi e comincia a chiudere gli avversari nella loro area con maggiore insistenza trovando un Cordaz, portiere dei calabresi, davvero in grande giornata che riesce a chiudere prima su Belotti poi, con un pizzico di fortuna, su Maxi Lopez e infine su Ljajic, con una grande deviazione sotto l’incrocio.

Nella ripresa si continua sulla stessa falsariga: Toro avanti con impeto e ora anche con continuità, che controlla con facilità ma che sbatte sempre contro il solito super Cordaz. Sembra una partita a senso unico con un unico grande e spesso fortunato protagonista, il portiere! Tiri continui, prima Zappacosta, poi Iago Falque e Boyè, entrato al posto di Maxi Lopez.

Alla fine, tira che ti ritira, Belotti entra in area di potenza e viene a contatto con Ceccherini, rigore generoso e gol del Gallo che stavolta realizza con un secco rasoterra nell’angolo.

Sembra fatta ma, dopo altre azioni buttate alle ortiche, i granata subiscono il pareggio dei calabresi propiziato ancora una volta da gravi errori difensivi, in particolare di Hart. Davvero un gran peccato!

Finisce con il Toro deluso e il Crotone del sempre amico e amato Davide Nicola, ex giocatore granata, che festeggia a bordo campo un punto che pareva avere il dolce sapore della speranza fino a quando da Firenze non è arrivata la notizia del gol su rigore dell’Empoli, diretto avversario dei calabresi nella lotta salvezza, che batteva i viola. Delusione anche per il Crotone che comunque lotterà fino all’ultimo!

Linea di confine. Spigolature di vita e storie torinesi

di Pier Franco Quaglieni

E’ anni che non si fanno più le benedizioni delle case dopo Pasqua, un’occasione di incontro tra parroco (o suo delegato) e singolo parrocchiano. In un parrocchia torinese è in uso distribuire una bottiglietta di acqua benedetta per una benedizione fai-da-te. In questo caso il contatto con la comunità si è perso

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Pasqua 2017

Venerdì si è svolta a Torino la processione della Via Crucis dalla “Consolata” al Duomo. Giusto evidenziare gli ultimi, come è stato fatto, ma la dimensione della festa dovrebbe riguardare tutti indistintamente. Giusto affermare anche attraverso la religione, i problemi sociali con cui dobbiamo misurarci, ma il rischio è quello di privilegiare la dimensione sociale rispetto a quella del rapporto intimo dell’uomo con Dio. E’ anni che non si fanno più le benedizioni delle case dopo Pasqua, un’occasione di incontro tra parroco (o suo delegato) e singolo parrocchiano. In un parrocchia torinese è in uso distribuire una bottiglietta di acqua benedetta per una benedizione fai-da-te. In questo caso il contatto con la comunità si è perso.

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La Grotta Gino di Moncalieri

La Grotta Gino di Moncalieri ha da poco riaperto i battenti. Non si tratta solo del celebre e storico ristorante vicino all’ospedale in piazza Amedeo Ferdinando, ma della grotta scavata tra gli anni ’50 e’ 60 dell’800 da Lorenzo Gino che il giornale satirico “Pasquino” definì<< il… precursore del Fréjus e del Sempione>>. Dall’ingresso ci si inoltra per circa 50 metri su una barca che percorre l’acqua sorgiva che Gino voleva eliminare dalla sua casa ,scavando la grotta. E’ un piacere quello di visitare la grotta dov’erano conservate 15mila bottiglie di vino e ci sono statue che raffigurano l’autore dell’opera, il re galantuomo Vittorio Emanuele II, e un putto che tiene in mano una dedica al Re. Moncalieri è la città del Castello reale ed è stata la Città del proclama di Moncalieri con cui Vittorio Emanuele sciolse la Camera riottosa ad approvare la pace con l’Austria dopo la sconfitta di Novara del 1849 nella I Guerra di indipendenza. Era una tradizione di molte famiglie torinesi andare a pranzo o a cena al ristorante della Grotta. Mio zio, il barone Fusilli,amava riunire tutta la famiglia per una cena a base di bagna cauda e fonduta con tartufi. Quando venni eletto consigliere comunale nel lontano 1970 invitai gli amici che mi avevano aiutato, a cena in quel locale. Il fatto che dopo tanti anni riapra, è un bel segno. Per molti è una bella notizia.

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Mina, un torinese all’Expo

Alberto Mina ,intellettuale torinese in ascesa e consigliere comunale di F.I., lasciò il Comune nel 2009 per dedicarsi a tempo pieno all’Expo di Milano, per la precisione al Padiglione Italia che ebbe successo a tal punto che le code chilometriche mi impedirono di visitarlo. Mina ha lavorato molto bene ed ha saputo fare delle scelte. E’ l’esempio di un torinese che ha portato lo spirito subalpino in un grande evento milanese di livello internazionale. In effetti i grandi torinesi hanno sempre saputo guardare oltre le Alpi. In politica era un cattolico piuttosto rigoroso, ma seppe sempre aprirsi alle ragioni degli altri, accettando la discussione. Chissà se tornerà a Torino ? Sarebbe un “riacquisto” molto importante per la città.

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Tagli alla cultura

Si torna a parlare di tagli alla cultura che la Giunta Comunale intende attuare. Il paradosso è che molti grandi enti che subiranno i “tagli”, non sembrano preoccuparsi e si allineano con la Sindaca. Sono i Quartieri ed i “piccoli” a lamentarsi perché ne va della loro sopravvivenza. Ho ritrovato un fax del 1999 di Luisella d’Alessandro, straordinaria animatrice del Forum per la Cultura, falciata via in modo brutale ed assurdo. La d’Alessandro era persona stimabile e capace. Venne fatta sparire. Nel fax sta scritto:<< Una volta le associazioni culturali si preoccupavano di dover spiegare d’accapo, ad ogni cambio di giunta o di assessore, che la cultura “corrente”, quella promossa quotidianamente per animare la città, costituisce strumento di educazione permanente, è un importante segno di civiltà, vera arma contro l’impoverimento intellettuale, contro i pregiudizi sociali, persino (davvero !)contro la criminalità urbana ,”micro” o no che sia. Oggi, sarà che tutti i ritmi sono accelerati, almeno per la Città di Torino,questa spiegazione si deve ripetere ad ogni inizio d’anno anche alle stesse persone>>.Allora stava finendo il mandato di uno dei pochissimi assessori capaci e non settari, quello di Ugo Perone, docente universitario di valore, prestato alla politica. Poi non fu più neppure possibile comunicare con chi venne dopo. Oggi la d’Alessandro, forse, non sarebbe nemmeno stata ricevuta dall’assessora alla cultura che non ha mai convocato una riunione delle associazioni culturali, almeno di quelle più rappresentative, per confrontarsi.

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Torino Storia

La storia torinese sembrava essersi ritirata nei fortilizi di un piemontesismo attardato nella contemplazione di un passato che andava ripercorso senza indulgenze nostalgiche. Due anni fa un coraggioso giornalista torinese Alberto Riccadonna ha creato una nuova rivista ”Torino storia” che poteva apparire un’impresa molto difficile. Invece “Torino storia “ sta avendo un grande successo di lettori, sia nella sua edizione cartacea che in quella on line. Essa ci fa ricordare o persino conoscere per la prima volta tanti aspetti della nostra storia, senza pedanterie accademiche, con linguaggio rapido ed efficace, con servizi sempre molto godibili. Vi scrive anche Paolo Verri, una lunga storia torinese che poi si è tradotta in un grande successo internazionale come “Matera capitale della cultura 2019 “. Il corredo fotografico è eccezionale, molte volte, vedendo le sue splendide fotografie, ci si rende conto della bellezza di certi angoli di città che ,magari frequentandoli tutti i giorni, non riusciamo a cogliere per quello che sono effettivamente. La rivista colma un vuoto che certe noiose riviste o certi giornali un po’ impolverati non potevano occupare. Essa ci informa anche degli eventi principali di carattere culturale della città in modo imparziale .La rivista ci fa riscoprire le nostre radici e quello che Omodeo chiamava “il senso della storia”. Conosco da anni Riccadonna, un uomo e un giornalista che ha le sue idee e certo non le nasconde, ma che sa esercitare la professione in modo onesto, trasparente, aperto. Rara avis, per davvero.

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Torino, la decrescita: quella di oggi e quella di ieri

Segnalo un bell’articolo di Andrea Doi su “Nuova società” che denuncia il nuovo “Sistema Appendino” fondato sulla “decrescita infelice” in salsa piccolo borghese che rivela “astio contro la modernità e il progresso”. Parole sante ! Doi cita un fatto incontestabile : Milano cresce in numero di abitanti con circa 300 mila cittadini in più nel 2016 rispetto all’anno precedente, mentre Torino da 890 mila passa a 880 mila. L’unico fatto però che non mi convince è che il direttore della rivista sia Diego Novelli che, da sindaco, si propose come obiettivo proprio quello di diminuire il numero di abitanti .Non fece la Metro ed optò per quella leggera ,convinto che la piccola Torino non avesse bisogno della Metropolitana. Ma è un fatto positivo che il suo giornale, che venne diretto anche da Saverio Vertone, uomo controcorrente e un po’ volubile, sia aperto anche ad altre idee: le generazioni crescono e le vecchie opinioni si rivelano sbagliate o non più accettabili.

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LETTERE (spedire a quaglieni@gmail.com)

Ho fatto la nuova carta d’identità digitale e mi hanno chiesto le impronte. Come mai non le chiedevano ai migranti ?

Ugo di Fazio

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Il fatto che non le esigessero fu un gravissimo errore. Il fatto che sulla sua carta d’identità siano contenute è un passo avanti per tutti. Io ricordo che le carte d’identità avevano lo spazio, che rimaneva vuoto, per l’impronta digitale. Ma ricordo anche una carta d’identità di mio nonno, che aveva l’impronta digitale presa premendo il dito su un tampone d’inchiostro. Poi ritennero irrilevante questo dato. Con la criminalità crescente è invece importante averle ripristinate in digitale, quindi con la sicurezza assoluta che può darci l’informatizzazione.

pfq

Minaccia terrorismo, le forze di polizia e l’esercito vigilano sulla Pasqua dei torinesi

Non solo Roma, Milano o Firenze: anche a Torino, in occasione delle vacanze pasquali, i controlli per la sicurezza dei residenti e dei turisti (gli hotel sotto la Mole, in questi giorni, fanno registrare il tutto esaurito) sono stati aumentati. Il coordinamento tra questura e prefettura ha messo in atto un controllo incisivo, anche se discreto. Rafforzate le pattuglie di carabinieri e polizia, anche in borghese. La minaccia terrorismo è contrastata soprattutto con la prevenzione. All’aeroporto di Caselle e nelle stazioni ferroviarie proseguono i pattugliamenti da parte di forze di polizia e alpini della Taurinense. Sono stati collocati di fronte a Porta Nuova e Porta Susa numerosi paletti che, pur sembrando normali spartitraffico, sono in realtà di metallo resistente e inseriti nel suolo ad una maggiore profondità. Come le barriere di cemento, anche questa precauzione “antisfondamento” è utile a debellare eventuali camion che dovessero lanciarsi sulla folla. Più serrati anche i normali controlli contro i furti negli appartamenti e sulle strade.

 

(foto: il Torinese)

Dalla Regione arrivano 23 milioni per il trasporto pubblico locale

Ventitré milioni per il trasporto pubblico locale piemontese. Con un emendamento presentato dalla Giunta, l’assessore Aldo Reschigna in apertura della seduta del 10 aprile del Consiglio regionale, ha annunciato che tra le pieghe di bilancio sono state recuperate tali risorse, utili soprattutto per l’acquisto di nuovi mezzi. L’assessore ha sottolineato come anche nel capoluogo Torino, il parco circolante talvolta sia ancora euro 0 o euro 1 e che, quindi, un rinnovo venga ritenuto utile e necessario anche a fini della tutela ambientale, oltre che per fornire un adeguato servizio di trasporto alla cittadinanza. Con questa modifica si varia la voce degli altri accantonamenti a quota 244 milioni e 540mila, con un’aggiunta appunto di 23 milioni rispetto al testo originario. Nella seduta si è infatti proceduto all’esame del disegno di legge 237 “Bilancio di previsione finanziario 2017-2019”. I gruppi di opposizione hanno presentato 197 emendamenti. Per questo motivo  l’articolo 1 e 2, sui quali insiste il maggior numero di richieste emendative, sono stati rimandati a domani e si è proceduto a votare gli altri articoli del documento, sino al 21 quinquies (in tutto sono 22 articoli). È stata anche sospesa la votazione dell’articolo 13, perché su di essa la Giunta presenta due emendamenti volti ad aumentare la capacità di investimento, che al momento risulta più difficoltosa rispetto alla capacità di spesa corrente. Se ne è parlato in una riunione di prima Commissione, svoltasi al termine della seduta e verranno presentati all’aula nella seduta di domani, insieme con il maxi emendamento di Giunta. L’aula ha respinto per il momento tutti gli emendamenti presentati dall’opposizione, tranne quello che vede come primo firmatario Gianpaolo Andrissi (Presidente del Comitato per la valutazione e sottoscritto da tutti i componenti del Comitato stesso): prevede che la Giunta regionale renda conto periodicamente al Consiglio delle modalità di attuazione dell’articolo 14 sull’istituzione del registro informatico regionale dei contrassegni disabili e dei risultati ottenuti in termini di miglioramento della mobilità delle persone diversamente abili sul territorio regionale.

Gmonaco-Abruno

www.cr.piemonte.it

Muore a 117 anni nonna Emma, piemontese: la donna più vecchia del mondo

Emma Morano, la donna più anziana al mondo, piemontese, di Verbania, è morta oggi. Aveva compiuto la straordinaria età di 117 anni lo scorso 29 novembre. E’ stata la quinta persona più longeva di tutti i tempi. la nonnina viveva  nella sua abitazione sul lago Maggiore, e da alcuni anni era seguita da una badante. Era nata nel 1899 a Civiasco, nel Vercellese.

Insulti omofobi alle Giovanissime granata?

Sarebbero state  schernite e fatte oggetto di gravissime espressioni omofobiche durante la partita: è quanto sarebbe successo alle Giovanissime, ragazzine tra i 13 e i 15 anni, del Torino calcio femminile , squadra non collegata con il Torino fc, durante un torneo di categoria contro la squadra maschile della Bruinese. E’ il presidente, Roberto Salerno, a denunciare l’episodio su Facebook e a preannunciare un esposto alla Procura federale. La Bruinese nega e, anzi,  minaccia azioni legali. “Non vogliamo -dice Salerno – far passare inosservate le discriminazioni omofobiche subite”. La v Bruinese replica: “La società nega in modo inequivocabile le pesanti accuse mosse nei propri confronti dal presidente Salerno. La sindaca Appendino scrive su Twitter che, qualora i fatti rispondessero al vero, si tratterebbe di una cosa gravissima.