redazione il torinese

Venaria per il “Treno della Memoria”

La Città di Venaria Reale aderisce dal 2009, al progetto dell’associazione culturale senza fini di lucro “Treno della Memoria”, che è uno dei progetti più rilevanti a livello internazionale, sul tema della memoria della Shoah, che prevede nel suo programma, la visita al campo di Auschwitz-Birkenau.

Dal 2005  organizza ogni anno il “Treno della Memoria” che porta migliaia di studenti delle scuole medie superiori  da  tutta Italia a visitare i campi di concentramento. Negli anni il “Treno della Memoria” ha ricevuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, il patrocinio della Camera dei Deputati, del Senato e del Parlamento Europeo. Hanno partecipato al progetto 14 regioni (Piemonte, Puglia, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino-Alto Adige , Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Marche, Lazio, Toscana, Sardegna, Calabria e Sicilia) e centinaia di comuni in tutta Italia. La Presidenza del Consiglio comunale anche quest’anno ha contribuito a questa iniziativa garantendo ad alcuni studenti delle scuole superiori, in questo caso per gli studenti del liceo scientifico Juvarra di Venaria Reale, di recarsi in uno dei campi di concentramento che fanno parte del progetto. Il viaggio didattico-culturale  ha prodotto un progetto nato dagli stessi ragazzi,  che con i loro occhi hanno avuto modo di vedere quei luoghi di terribile mistificazione della realtà e di dolore e che verrà presentato da loro stessi il prossimo 9 maggio alle ore 18.00 presso la Sala del Consiglio comunale.  A questo appuntamento importante sarà presente il sindaco Roberto Falcone e saranno invitati i cittadini, tutti i consiglieri comunali, gli assessori, i dirigenti comunali.

“La ballata del carcere di Reading”

Un binomio di parole e musica affidato a Umberto Orsini e Giovanna Marini

“La ballata del carcere di Reading” di Oscar Wilde è diventata uno splendido recital di cui sono protagonisti, al teatro Gobetti, Umberto Orsini e Giovanna Marini. Uno tra i maggiori attori contemporanei e la signora della ribellione si confrontano sui versi di uno dei più grandi protagonisti della letteratura non soltanto ottocentesca, in una testimonianza densa di dolore, amore, desiderio e denuncia. Il testo, scritto sul finire dell’Ottocento, rappresenta un apologo contro l’abbrutinamento carcerario, che fece seguito alle accuse mosse allo scrittore per la sua omosessualità. Nel 1895 Wilde cito’, infatti, per diffamazione il marchese di Queensberry, padre del suo giovane amante Douglas. Persa la causa, fini’ condannato a due anni di lavori forzati nel carcere di Reading, dove scrisse due testi, il De Profundis e la Ballata. Denso di autocommiserazione il primo, il secondo, invece, si apre a un più ampio senso della riflessione sull’uomo e sull’io, in un contesto più ampio di appartenenza a un’umanità dolente e degradata. Nel recital si coglie un perfetto binomio di parole e musica, dove, nello scambiarsi dei posti, Orsini e Marini alternano le loro diverse sensazioni, quella dell’espressione e quella della evocazione musucale. Si tratta anche di un appuntamento artistico sul tema della pena di morte, essendo stato lo stesso Wilde testimone, durante la sua prigionia, di un’esecuzione a morte.

Mara Martellotta

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Teatro Gobetti, via Rossini 8

Dal 2 al 7 maggio 2017

2-4-6 maggio ore19.30

3-5 maggio ore 20.45

7 maggio ore 15.30

Venaria delle meraviglie: (quasi) trentamila turisti anche nel ponte del Primo Maggio

La Reggia di Venaria si rivela anche questa volta una miniera d’oro per il turismo torinese. Dopo il successo delle vacanze pasquali e del ponte del 25 aprile, anche in occasione del weekend lungo del 1° maggio  si è registrato un vero e proprio boom di visitatori. Sono stati infatti quasi 28.500 gli ingressi alla dimora sabauda nel corso del  ponte del Primo Maggio. La reggia quest’anno festeggia i dieci anni dalla riapertura, dopo quello che è stato  più importante intervento di restauro di un bene culturale in tutta Europa, grazie alla collaborazione di tutte le istituzioni, dalla Regione ai governi di diverso colore succedutisi negli anni. Domenica il giorno di maggiore afflusso del weekend con  14.984 biglietti staccati tra reggia, giardini e mostre.

PROGETTO “EDUCARE ALLA PROPRIETA’”, COME IMPARARE IL CONDOMINIO

E’ stato illustrato  nella sede di Ape Confedilizia Torino, il progetto “Educare alla proprietà”. Si tratta di un’idea nata sotto la Mole, che ha come obiettivo l’organizzazione di percorsi differenziati di sensibilizzazione alla cultura del diritto di proprietà.

Un obiettivo che avrà risvolti didattici e pedagogici rivolti alle scuole di ogni grado, iniziando dalla scuola materna, per stimolare l’importanza delle regole di convivenza, insegnare i confini tra libertà personale e collettività e stimolare soluzioni proattive per la risoluzione dei conflitti.

Il percorso del progetto sarà attuato tramite informazione e formazione con laboratori e giochi mirati a rafforzare il senso di identità personale e il senso di proprietà all’interno di una comunità: il condominio.

Un progetto che ha ricevuto il plauso del presidente del Centro Studi di Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, past president di Confedilizia, che ha sottolineato come sia fondamentale la proprietà in difesa e a presidio della libertà.

Il presidente Corrado Sforza Fogliani ha seguito  i corsisti online di Confedilizia, per far loro sostenere l’esame e ha premiato coloro che hanno sostenuto il corso base iniziale per Amministratori di condominio nella sede territoriale di Ape Confedilizia Torino .    

(nella foto il presidente Corrado Sforza Fogliani durante la premiazione)

La parola ai ricercatori

77 candidature da ricercatori under 35 di tutta Italia: 6a edizione Premio GiovedìScienza. In gara 10 finalisti da Torino, Bologna e Roma

Piemonte, Lazio, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Campania, Toscana, Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Puglia, Trentino Alto-Adige: c’è tutta la ricchezza del patrimonio della ricerca italiana nelle 77 candidature ricevute dal Premio GiovedìScienza, il riconoscimento per la comunicazione scientifica – giunto alla sesta edizione – che premia i ricercatori under 35. Il Premio, che per il primo anno guarda a tutto il paese, ha ricevuto un ottimo riscontro, a conferma di quanto i giovani ricercatori credano nell’importanza di saper raccontare i risultati del loro lavoro di ricerca. Un comitato di 110 referee ha selezionato in base al merito scientifico la rosa dei dieci finalisti che accedono alla fase conclusiva del Premio, la competizione, che si è svolta venerdì 28 aprile, presso l’MBC – Molecular Biotechnology Center dell’Università degli Studi di Torino. Sul palco dieci giovani e talentuosi ricercatori si sono sfidati a colpi di immagini e parole. L’obiettivo è spiegare con efficacia e semplicità temi di ricerca che semplici non sono: Fisica, Biotecnologie molecolari, Neuroscienze, e poi Chimica, Chirurgia ricostruttiva e Fonetica sperimentale.I finalisti hanno a disposizione 6 minuti e 40 secondi per esporre il loro progetto di ricerca e conquistare due severissime Giurie: quella Tecnica, composta da esperti del panorama scientifico-divulgativo, e quella Popolare, composta da 5 classi delle scuole superiori. Il vincitore – che sarà annunciato giovedì 11 maggio – riceve un premio di 5mila euro e viene inserito nella programmazione della prossima edizione di GiovedìScienza, con una conferenza dedicata.

 

IL PREMIO MI PIACE

Il primo vincitore della sesta edizione del Premio GiovedìScienza è Francesco Segreto del Centro di Ricerca Chirurgia Ricostruttiva dell’Università Campus Bio-Medico di Roma: con la sua esposizione sull’uso di “INNESTI STEM” nella medicina rigenerativa per guarire le ferite croniche ha conquistato la giuria Popolare – composta da 100 studenti delle scuole medie superiori – aggiudicandosi il Premio Mi Piace.

 

I PREMI SPECIALI

Nel corso della cerimonia di Premiazione (giovedì 11 maggio) si scopriranno anche i vincitori dei Premi speciali, entrambi selezionati da una giuria tecnica: il Premio Futuro, per i ricercatori che presentano – oltre al progetto scientifico – uno studio di fattibilità, e il “Premio Speciale Elena Beneduce”, dedicato alla psicologa torinese a un anno dalla sua scomparsa, e riservato a lavori di ricerca nell’ambito delle Scienze della vita che si distinguano per la particolare attenzione alla persona e alla qualità della vita.

Sounds Good

Giovedì 4 maggio da Evvivanoé alle 18,30 un gruppo di artisti interpreta la musica in SOUNDS GOOD, una mostra collettiva che vedrà protagonisti Alberto Brusa, Francesca Belgiojoso, Mara Cozzolino, Arianna Favaro, Fabio Guida, Elena Mirandola, Pia Taccone. Ognuno nel suo personalissimo stile e con i propri strumenti espressivi interpreteranno per noi musica e suono. Illustratori, designer, pittori e incisori saranno uniti da un tema intrigante in maniera ironica e leggera per portare una ventata di freschezza e di colore nel piccolo spazio espositivo in Cit Turin. Molti degli artisti presentati hanno già lavorato con la galleria in mostre e fiere d’arte.La mostra inaugura alle 18,30 in via Grassi 16 e sarà visitabile fino al 4 giugno. Durante il vernissage accompagnamento musicale con un bicchiere di vino.

Santa Giulia, Maggio in Oratorio

 Da fine aprile prende il via la XXXVII edizione del Maggio In Oratorio, un mese intero di eventi, cultura, musica, sport e convivenza che affonda le sue radici nel quartiere di Vanchiglia e nella storia della Parrocchia S.Giulia e che quest’anno vede la presenza di ospiti come mons. Massimo Camisasca, Andrea Sinigaglia, Renato Brancaleoni, don Roberto Carelli e molti altri.

Calendario appuntamenti:

6 maggio 2017 ore 21.00 Mons Massimo Camisasca Abbiamo ancora bisogno della chiesa? Un dialogo a 360 gradi con don Massimo Camisasca, attuale vescovo di Reggio Emilia – Guastalla e fondatore della Fraternità Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo, sul ruolo della Chiesa, l’educazione e la famiglia, in occasione della pubblicazione del suo nuovo libro sulla Chiesa “La straniera” (ed San Paolo). Ingresso libero.

12 maggio 2017 ore 21.00 Degustazione guidata di formaggi italiani e birra artigianale FORmaggio in oratorio Parteciperanno alla serata Andrea Sinigaglia, Direttore generale di ALMA, scuola internazionale di cucina italiana, e Renato Brancaleoni, affinatore di formaggi e Direttore di Alma Caseus. La serata è organizzata in collaborazione con il Birrificio “La Piazza di Torino”. Per partecipare occorre iscriversi presso la segreteria dell’Oratorio.

13 maggio 2017 ore 21.00 Don Roberto Carelli Il sesso, l’amore, la fede: educare secondo il cuore di Dio Roberto Carelli è sacerdote salesiano, ha conseguito nel 2006 il Dottorato in Teologia Sistematica presso la Facoltà di Teologia di Lugano. È formatore di chierici salesiani e docente di Antropologia Teologica dell’Università Salesiana. Da sempre è impegnato nell’ambito della pastorale familiare. Ingresso libero

20 maggio 2017 ore 21.00 Gianni Aversano con Napolincanto e Damadakà Napule che canta e abballa Una serata danzante con una band formata da ben sei elementi (chitarra, basso, mandolino, percussioni, tammorre, ciarammella), vissuta al ritmo della musica napoletana e della tradizione popolare meridionale. Partecipano Gianni Aversano, fondatore del gruppo Napolincanto, e il gruppo Damadakà. Ingresso libero.

26 maggio 2017 ore 21.00 Processione Processione Mariana per le vie del quartiere con partenza dalla chiesa Santa Giulia. 27 maggio 2017 ore 21.00 Festa e concerto conclusivo MIO 2017 Festa e concerto conclusivo in Oratorio con la Band dell’Oratorio Los Cantineros. Ingresso libero.

E DAL 26/4 AL 25/5… …TORNEI SPORTIVI PER BAMBINI Il MIO promuove ogni anno il torneo di calcio per bambini. Tutte le info sul sito www.maggioinoratorio.it o contattando telefonicamente la segreteria dell’Oratorio. …LABORATORI PER BAMBINI Il gioco diventa laboratorio e la fantasia si veste di allegria! Contestualmente alle partite del torneo di calcio ci saranno dei laboratori creativi di arte, di pittura e tanto altro, per i bambini dai 5 anni in su e anche per i più piccoli accompagnati dai genitori.

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E’ possibile seguire il MAGGIO IN ORATORIO su: Sito Web per scaricare la Brochure con maggiori dettagli www.maggioinoratorio.it Facebook https://www.facebook.com/MaggioInOratorio Twitter @miosantagiulia

Parrocchia di Santa Giulia Piazza Santa Giulia 7, 10124 Torino tel: 011 8171790 e-mail: oratorio@parrocchiasantagiulia.eu

 

Al corteo dei lavoratori cariche della polizia contro gli antagonisti

Il corteo del Primo Maggio a Torino è stato turbato da lanci di uova  contro le forze dell’ordine, che hanno bloccato una cinquantina di manifestanti dei centri sociali che volevano entrare in  piazza San Carlo , sede della manifestazione dei sindacati. Una ventina di persone avevano il volto coperto  ed erano  armate di bastoni. I centri sociali hanno dichiarato che non c’è stato “alcun cambiamento  dalla giunta Fassino a quella Appendino”. Poi gli antagonisti sono stati fatti  entrare in piazza San Carlo, dove intanto gli oratori delle organizzazioni sindacali e delle istituzioni avevano terminato il comizio.

 

(foto: il Torinese)

Sotto la Mole un Primo Maggio diverso. Cravatte e garofani rossi appartengono al passato

Di Pier Franco Quaglieni

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Un I maggio diverso da quelli degli scorsi anni, sicuramente guastato dalla pioggia incessante, ma non solo. Il vignettista Antonio Guarene lo ha descritto in modo icastico e felice: quale festa del lavoro, se manca il lavoro ? Meglio  non si potrebbe dire. Il corteo era più ridotto rispetto al passato quando la fiumana di gente era davvero imponente fino a non tantissimi anni fa.  In coda al corteo i centri sociali, poco più di una  cinquantina di persone,neutralizzati da piccole cariche di polizia. Il Movimento 5 Stelle si è schierato dalla parte dei centri sociali,rivelando un’origine inconciliabile con l’esercizio del potere nelle istituzioni. Non ci sono state però  le contestazioni a sindaco e presidente della Regione degli anni passati.Forse la sindaca, con il suo ombrello, ha riparato  tutti  rispetto a certa contestazione anche  grillina che in passato  era emersa in modo abbastanza rumoroso. Al suo fianco ritratto ,come sempre sorridente, Gian Piero Leo che, in attesa del verdetto dal Tar del 3 maggio- che può cambiare lo scenario politico in Regione-scalda i muscoli,pensando di essere potenzialmente di nuovo consigliere e magari in maggioranza. Un fatto  cospicuo è stata l’assenza  dalle edicole e dalla distribuzione in piazza del quotidiano “L’Unità”.Il giornale fondato da Antonio Gramsci negli anni d’oro del Pci arrivò a vendere un milione di copie proprio il 1 maggio. A fatica “L’Avanti!”in edizione speciale con titolone in rosso, vendeva qualche copia in più del solito ,fino a che,con Craxi, non fu neppure più possibile venderlo in piazza perché il craxismo veniva percepito come il tradimento del socialismo per antonomasia. Non ci sono state condanne per l’episodio davvero mortificante ,accaduto un giorno fa,del camioncino con due agenti di Pubblica sicurezza –  fantocci che appaiono come investiti,fatto sfilare al corteo di migliaia di persone favorevoli alla legalizzazione della Cannabis. Solo Stefano Lo Russo l’ha definita una porcata,altri hanno inteso minimizzare ,vedendo al massimo una goliardata. Per troppi decenni le Forze dell’ordine sono state considerate nemiche del popolo e quei manichini sono espressione dell’onda lunga di una certa mentalità ,dura a morire. Voglio legalizzare la droga leggere,ma hanno un’idea della legalità molto speciale. I supermercati e molti negozi sono rimasti aperti  durante la  festa dei lavoratori e nessun “vescovo” laico ,difensore del lavoro, ha aperto bocca. Anche questo è un segno dei tempi. I tempi duri che viviamo portano a vedere le cose in altro modo. Il fatto incontestabile è che pochi credono davvero alla “Repubblica fondata sul lavoro” fissata solennemente  all’art. 1 della Costituzione. Sembrano crederci gli scissionisti del PD che hanno trasformato un principio costituzionale in una etichetta di parte. Oggi, soprattutto i giovani, sentono quell’articolo 1 come una frase retorica scritta su un pezzo di carta. Il I maggio con il garofano rosso sulla giacca e la cravatta rossa appartiene al passato di quella Torino operaia e socialista di cui scrisse Paolo Spriano e che oggi appare morta.  Edmondo De Amicis dopo aver scritto “Cuore”, nel 1891 iniziò a scrivere un romanzo dal titolo”I maggio” attraverso cui voleva esprimere la sua adesione al nascente socialismo. Il romanzo rimase incompiuto e venne pubblicato nel 1980 ad Imperia. Si racconta la storia di un intellettuale torinese diventato socialista. Un storia che avremmo rivisto tante volte a Torino e dintorni.Oggi essa appartiene al passato. La globalizzazione, i robot, l’immigrazione selvaggia, la mancanza di lavoro,l’insicurezza hanno travolto tutto o quasi.  I populismi in alternativa al popolo, potremmo dire,ribaltando il concetto espresso ieri da Renzi confermato segretario del PD anche dal voto torinese. 

 

Vignetta di Antonio Guarene https://www.facebook.com/antonio.guarene

(foto: il Torinese)

Don Orione e don Bosco: quel legame tra Torino, Pontecurone e il Monferrato

Una cinquantina di camminatori provenienti da Pontecurone e dal Pavese, gruppo composto dall’Associazione Strada Facendo di Pontecurone, presieduta da Claudia Fiaccone e dal Gruppo Micologico Vogherese, con il presidente Alfredo Gatti, è stata domenica mattina, 30 aprile, al Sacro Monte di Crea, proclamato Patrimonio dell’Umanità, con gli altri sacri monti e percorsi devozionali piemontesi e lombardi, dall’Unesco. Ad attenderli c’erano il presidente dell’Unione dei comuni della Valcerrina, Fabio Olivero ed il consigliere delegato al turismo, Massimo Iaretti. E’ stato il primo incontro, informale, tra la realtà di Pontecurone, che ha dato i natali a San Luigi Orione e la Valcerrina, cui appartiene il Santuario mariano di Crea, meta delle camminate domenicali di un altro Santo piemontese, Giovanni Bosco, di cui don Orione fu, sia pure per un breve periodo, allievo a Torino. L’Unione della Valcerrina nelle settimane scorse ha inviato al Comune di Pontecurone una manifestazione di interesse ad approfondire i legami tra le due realtà, al fine di arrivare ad un percorso di valorizzazione turistica che colleghi le due realtà. “L’auspicio – ha detto Iaretti – è che voi siate per noi la porta del turismo dalla Lombardia e voi per noi dal Piemonte Occidentale, in particolare dalla Città Metropolitana di Torino, nell’ottica della valorizzazione dei percorsi di fede che la nostra Unione sta progettando ed attuando”. Il presidente Olivero ha, dal canto suo, anticipato agli amanti del trekking e del nordic walking, il progetto dei “Castelli bruciati” attraverso le bellezze incontaminate dei boschi della Valcerrina, che sta prendendo sempre più corpo. Il breve, ma intenso incontro, si è concluso con la consegna di alcune bottiglie di vino dei colli del Monferrato e di materiale illustrativo della Valcerrina e la tradizionale foto di gruppo davanti alla cappella Gonzaga, anche se la stessa reca lo stemma apposto dai Savoia dopo il passaggio del Monferrato in loro dominio. Nelle prossime settimane, inoltre l’Unione Valcerrina cercherà di rafforzare i propri legami, attraverso proposte concrete di collegamenti con Torino e l’area della Collina Torinese, sempre collegati ai percorsi devozionali che, comunque, sono solo uno degli assi portanti di valorizzazione di un territorio che, come sottolinea Massimo Iaretti, “deve saper guardare al capoluogo regionale ed alla sua fascia collinare e fluviale, di cui costituisce il naturale proseguimento, pur se la sua storia guarda anche in direzione di Casale Monferrato”