I medici non lasciano più speranze per Erika Pioletti, la 38enne che si trova all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino da quel terribile 3 giugno, quando nella ressa infernale di piazza San Carlo ha avuto un infarto causato da schiacciamento. Secondo gli esami effettuati è presente un gravissimo danno cerebrale con prognosi pessima. Ci si attende il decesso della paziente in un brevissimo periodo di tempo.
Erano gli anni ’80, gli anni in cui tutto era lecito. Gli anni in cui il crimine passava spesso inosservato. Era una vita piena: c’era chi sguazzava nell’agio degli anni d’oro, chi tirava a campare arrangiandosi con quel che poteva. Ma erano anche gli anni in cui il boom delle droghe cominciava a mietere vittime. Tutto aveva il suo posto negli anni Ottanta. Ma nessuno, né negli anni ’80 né in qualsiasi altra epoca, meriterebbe che il suo posto sia a terra, mangiato dai i vermi, qualsiasi scelta di vita abbia mai attuato. Nove prostitute, nove donne uccise brutalmente. Un unico colpevole: Giancarlo Giudice. In libertà da otto anni. Classe 1952 e una storia di abbandono alle spalle. Spesso l’infanzia infelice, marchiata da una serie di traumi, è il background che accumuna gli adulti che decidono di uccidere. Non che questo li giustifichi, ma è giusto precisare che si diventa sempre ciò che ci hanno insegnato o privato di essere. Il piccolo Giancarlo Giudice fu spedito in collegio in tenera età, seppe della morte di sua madre solo dopo che i funerali ebbero atto. Aveva 13 anni e dopo aver ricevuto questa brutta notizia, in modo quasi naturale, decise di uccidersi. Il tentativo di suicidio, però, fallì. Il padre, alcolista, già assente per tutta l’infanzia, lo abbandonò nuovamente trasferendosi in Calabria con una nuova compagna, con la quale si sposò solo dopo due anni dalla morte della moglie.
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Giancarlo era rimasto solo. Lo era sempre stato in realtà. Abbandonato in più occasioni. Abbandonato dalla madre, la prima volta quando lo spedì in collegio, la seconda quando “decise” di morire. Abbandonato dal padre, che continuava a vivere la sua vita fregandosene dei bisogni del figlio. È con questi sentimenti negativi che logorano dall’interno che il nostro futuro serial killer comincia la sua vita da adulto. Una vita fatta di microcriminalità e di eccessi. Lui che ama le droghe e, non a caso quelle eccitanti, come cocaina e allucinogeni. Lui che ama la velocità, ama correre senza freni. Come ogni assassino seriale, Giancarlo è un narcisista. Il narcisista innalza il proprio ego, idealizza se stesso, nel tentativo di nascondere i sentimenti di vergogna che riserva dentro di sé. Una patologia che si sposa bene con l’atto di uccidere, di prendere la vita dell’altro. Perché il narcisista nasconde un grande vuoto e il modo migliore per colmarlo e “prendere”, “possedere” qualcosa che viene dall’esterno. È tutto un gioco di proiezioni e identificazioni. Io mi sento marcio, vuoto, proietto all’esterno questo mio malessere e quindi sarà l’altro a diventare marcio e vuoto. Ma allo stesso tempo ho bisogno di colmarlo quel vuoto, quindi decido di appropriarmi di ciò che credo possa essere in grado di farlo e mentre me ne approprio, per giustificare il mio gesto, lo accuso di essere malvagio, meritevole di qualsiasi azione io decida di compiere. Così funziona la psiche di un narcisista patologico. Ora cerchiamo di capire, nello specifico, come ha funzionato quella di Giancarlo. Il nostro assassino faceva il camionista. Tante ore da solo, lungo strade più o meno conosciute. I suoi compagni di viaggio erano le sue droghe.
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I colleghi dicevano di lui che fosse uno stacanovista, ma non erano a conoscenza dell’uso smodato di cocaina che assumeva e che gli permetteva di non sentire la stanchezza. Era un uomo ossessionato dal sesso. Nel suo appartamento, quello che poi si scoprì essere luogo di alcuni dei suoi omicidi, furono ritrovate migliaia di riviste porno. Il degrado in cui riversava la casa, aggiunse ulteriore squallore alla sua figura. Era un uomo ossessionato dal sesso o dall’amore? Non lo conosceva l’amore lui, non era mai stato amato, né da una mamma né da un padre. I suoi impulsi, la sua rabbia incontrollabile erano dettati dalla mancanza, nella sua vita, di persone in grado di accettarlo e amarlo. Il sesso diventava un atto necessario, un atto da cui dipendere, assieme alle altre cose, perché la scarica sessuale gli permetteva di riequilibrare la tensione interiore. Non a caso il giorno che fu arrestato, fu trovato in macchina a compiere atti autoerotici e solo quando la polizia si avvinò per dirgli di smetterla, si accorse che il sedile al fianco del guidatore era colmo di sangue fresco. Vi erano anche due pistole e un asciugamano intriso di sangue, il sangue di quella che fu la sua ultima vittima: Maria Rosa Paoli. Dirà delle sue vittime che le ha uccise perché gli ricordavano la sua matrigna, donna che odiava. Le vittime erano tutte prostitute sulla quarantina. Donne oggettivamente poco attraenti, trasandate. Altra frase detta da lui stesso “erano vecchie, grasse e poco curate”. È probabile che quest’associazione inconscia lo abbia spinto ad uccidere, ma è anche probabile che esse rappresentino il rancore verso sua madre e l’odio che provava nei suoi confronti per averlo abbandonato, ma che era “molto più accettabile” per la sua labile psiche affermare che questi gesti così brutali erano compiuti a causa di una matrigna non benvoluta.
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È comune che gli assassini seriali scelgano, per le loro uccisioni, persone ai margini della società. Questo per evitare di essere scoperti in quanto è più difficile che una persona che vive nell’ombra, nei sobborghi di una città in cui ci si chiude gli occhi e tappa la bocca, venga cercata dalla polizia. Che poi, la paura di essere scoperti in realtà lotta sempre con la voglia di esserlo. Perché solo così possono raccontare la loro storia. Solo così possono essere ascoltati. Un pubblico che resti attonito, un pubblico terrorizzato che non può far a meno di distogliere l’attenzione dai loro racconti. È questo l’applauso che bramano. Inoltre il rapporto con una donna che di mestiere fa la prostituta è spesso marchiato da un pregiudizio che anche le menti non patologiche si portano dietro. Una donna che sceglie di vendersi non merita rispetto. Questo pregiudizio inserito nella mente delirante di un uomo freddo, psicopatico, che non conosce sentimenti e che non è in grado di provarne, rende lecito qualsiasi comportamento. Nove vittime. La prima Anna Pecoraro, il cui riconoscimento è avvenuto solo grazie all’arresto dell’uomo che parlando di lei alla polizia disse “Risulta scomparsa, ma non siete mai riusciti a identificarla perché vi ho fatto trovare il cadavere completamente sfigurato. Doveva essere tolta di torno, portava “un volgare reggiseno a fiori”, per farla rantolare bastava stringerla con le sue stesse calze di nailon. Ho forzato le portiere di una macchina con il tagliaunghie e ho portato il cadavere in un campo. Lì ho deciso di bruciarlo. Un po’ di benzina e poi il fuoco”. Era il 1983 quando cominciò. E il 25 agosto 1986, per puro caso, fu catturato. Tre anni in cui sei donne sono state strangolate, due freddate con colpi di arma da fuoco, una sgozzata. Giancarlo Giudice fu condannato all’ergastolo in primo grado e ritenuto totalmente capace di intendere e volere.
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La pena fu poi ridotta a trenta anni e venne rivista la sua eventuale infermità conferendogli, in aggiunta alla pena, altri tre anni da passare in un ospedale psichiatrico giudiziario che abbandonò definitivamente nel 2008. Da allora Giancarlo è libero e vige di un regime di protezione che ne permette di mantenere preservata la privacy. Il titolo di quest’articolo lancia un quesito: si può smettere di uccidere? Ora che Giancarlo è di nuovo in libertà potrà nuovamente commettere questi reati? La risposta a questa domanda non è facile. È certamente più corretto rispondere di si, perché con le giuste cure, il giusto percorso terapeutico e l’accettazione dei propri limiti e dei desideri più ombrosi, il riuscire a vivere il senso di colpa e trasformarlo in forza per risollevarsi e intraprendere strade di vita più sane, anche chi si è macchiato dei delitti più atroci può salvarsi. Si può smettere di uccidere solo quando si avrà capito che quel vuoto che c’è nell’animo non potrà mai colmarsi, ma lo si accetta e lo si elabora. Che un narcisista smetta di esserlo questo è un po’ più difficile. E che gli anni di galera, seppur tanti, possano portare giovamento alle vittime, resta, però, sempre impossibile.
Teresa De Magistris

“Ascolto Empatico” a Reano
Cascina Martelli | Reano – Torino
SEMINARIO DI COMUNICAZIONE EMPATICA
Condotto da Aldo Riboni e Gianluca Russo
Sabato 24 e domenica 25 giugno a Reano (TO) in Cascina Martelli, una splendida location nel bosco con vista sulla Val Sangone, Ar.Co Empatico presenta il Seminario di Comunicazione Empatica “Ascolto Empatico”, incontro dedicato al metodo della Comunicazione Empatica (o Comunicazione Nonviolenta) condotto da Aldo Riboni e Gianluca Russo.
La Comunicazione Empatica (o Comunicazione Nonviolenta) è un metodo semplice che Marshall B. Rosenberg, psicologo contemporaneo, ha teorizzato con l’obiettivo di raggiungere una risoluzione nonviolenta, profonda e duratura dei conflitti, una tecnica di comunicazione destinata a chiunque voglia gestire le relazioni sia con sé stessi che con gli altri. I seminari di Ar.Co Empatico sono aperti a tutti, senza limiti di età o di distinzione di attività, perché i principi che verranno illustrati sono applicabili ad ogni livello, dal rapporto con noi stessi alle relazioni familiari e di lavoro, dalle dinamiche di gruppo all’attività politica e sociale
Ar.Co Empatico – Arte della Comunicazione è il progetto di seminari itineranti tra Toscana e Piemonte sui temi della Comunicazione Empatica, è la visione con cui Aldo Riboni e Gianluca Russo desiderano creare un ambiente protetto e informale dove poter conoscere e praticare le tecniche del contatto con sé stessi, con le proprie emozioni e con l’altro, in modo semplice e appagante.
La Comunicazione Empatica sostiene che ogni forma di comunicazione è un tentativo di mostrarsi agli altri e ogni azione un tentativo di contribuire alla vita. Tuttavia non è sempre facile spingere il nostro orecchio oltre le parole e il nostro sguardo oltre le azioni.
Nel week end di sabato 24 e domenica 25 giugno a Reano, vicino a Torino, il Seminario di Comunicazione Empatica “Ascolto Empatico” permetterà, attraverso la pratica condivisa e gli esercizi individuali e di gruppo, di introdurre e applicare i quattro passi verso l’ascolto degli altri. Sarà l’occasione per allenarsi a parlare con sé stessi e fare chiarezza nella comunicazione verso l’altro chiedendosi: “cosa hai osservato? Come ti senti? Che bisogni hai? Cosa possono fare gli altri per contribuire a soddisfarli?”, sotto la guida di Aldo Riboni e Gianluca Russo.
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INFORMAZIONI PRATICHE
Quando: sabato 24 giugno dalle 10 alle 18 | domenica 25 giugno dalle 9 alle 17.
Dove: Cascina Martelli – Reano (TO) casa privata vicino ad Avigliana comodamente raggiungibile in macchina o in 30’ di treno da Torino Porta Nuova.
Costo: a partire da 50 € secondo le proprie possibilità
PRENOTAZIONI E INFORMAZIONI: info@arcoempatico.com | 339 5817489
L’etica del coraggio
Dal Centro di Autoformazione, umanizzazione e Efficienza Aziendale, nato su iniziativa di Marco Casalegno, titolare del Relais Rocca Civalieri a Quattordio (Al), Roberto Rossi, human coach, propone alcune pillole ispirate all’ ”etica del coraggio”, che impronta il suo metodo di autoformazione
Pillole di Roberto Rossi da Rocca Civalieri
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- Di fronte ai disagi serve uno sforzo eccezionale. Mai delle lamentele: servono solo ad aggravare il proprio stato d’animo.
- La priorità nella vita è quella di evitare di diventare vulnerabili a causa del nostro orgoglio.
- Di fronte a certe accuse, a volte, il silenzio è più potente di qualsiasi giustificazione.
- Davati alle crisi emotive rimaste irrisolte lasciamo scorrere il tempo. E’ un potente mediatore.
- L’unione di intenti rimane sovrana. Vale sempre la pena di costruirla dove serve.
- L’amore per quello che facciamo è fondamentale: crea stabilità, iniziativa e coraggio.
- Per essere ascoltati occorrono concetti chiari, diretti e umili: aprono spazi immensi mentre l’arroganza li chiude.
Oroscopo di Platone dal 14 al 20 giugno 2017
https://www.facebook.com/astrologiadiplatone/
CAPRICORNO
DENARO E LAVORO. I vostri progetti sono ben avviati e sul lavoro e in famiglia, nonostante qualche brontolio, vi sostengono in caso di difficoltà. Non permettete a nessuno di mettervi fretta e in questo modo arriverete al traguardo desiderato.
AMORE E ARMONIA. Anche i numeri hanno l’anima gemella e fra di loro, come tra gli esseri umani, non tutti la trovano. Anzi, la maggior parte dei numeri non può neanche sperare di farlo: trovare l’anima gemella è un privilegio dei numeri primi.
BENESSERE E SALUTE. Finalmente termina una lunga opposizione planetaria e vi sentirete molto più leggeri e ottimisti. Bando a conflitti, colpi bassi e malumori.
ACQUARIO
DENARO E LAVORO. A causa di alcuni colleghi pasticcioni, rischiate di fare una pessima figura senza aver alcuna colpa, le incomprensioni saranno superate grazie alla benevolenza dei superiori e, alle vostre innate qualità.
AMORE E ARMONIA. Pazientate, non è proprio il momento ideale per farsi avanti, meglio continuare a sognare e sperare, anche perché tra breve gli astri diventano favorevoli aggiungendo un tocco romantico e magnetico al vostro fascino, per attirare chi più vi sta a cuore.
BENESSERE E SALUTE. E’ il momento di scegliere un’attività che mantenga i muscoli scattanti e tonici a allo stesso tempo sia rilassante per mente e psiche.
PESCI
DENARO E LAVORO. Il settore della comunicazione e nuovi contatti di lavoro assumono particolare rilievo durante questo periodo così carico di opportunità. Abbiate fiducia in voi stessi ma siate consapevoli che nessuno singolarmente può fischiettare una sinfonia, ci vuole un’intera orchestra per riprodurla. L’unione fa la forza!
AMORE E ARMONIA. Presi da obiettivi ambiziosi non darete molto spazio ai sentimenti, attenzione a non pentirvene. Forse dovreste ricordarvi che quando avete degli imprevisti l’ottima intesa con il partner vi aiuta a superarli, per cui non fate gli egoisti!
BENESSERE E SALUTE. La stanchezza innervosisce, ma basta riposare. Limitate i grassi a favore dei carboidrati e ritrovate il giusto equilibrio.
ARIETE
DENARO E LAVORO. Troppo spesso in passato avete indugiato, titubato, oscillato qua e là prima di decidervi e di fare. Non vi piace disporre, volere a tutti i costi, essere impulsivi. La persona decisa, anche esagerata nella fermezza, non perde tempo e non rimanda a domani ciò che va fatto e deciso oggi.
AMORE E ARMONIA. Tutto ok ma solo a patto di restare alla superficie delle cose. Nelle discussioni cercate più che l’approvazione, la comprensione dell’interlocutore.
BENESSERE E SALUTE. Una serie di intoppi provoca soprattutto impazienza e qualche malumore, ma le costellazioni interverranno per infondervi grinta e decisione. La convinzione che ora niente sarà impossibile, potrà essere la vostra marcia in più.
TORO
DENARO E LAVORO. State attraversando un momento di calma che vi permette di riposare sugli allori e di fare sogni per il futuro, cercate di non adagiarvi troppo perché è il momento di iniziare a progettare qualcosa di davvero speciale per il futuro.
AMORE E ARMONIA. Tanta voglia di comunicare e un inatteso colpo di fulmine in agguato. Un viaggio potrebbe portarvi a incrociare la strada dell’amore o rinsaldare un’unione già collaudata.
BENESSERE E SALUTE. State alla larga dalle proteine animali e non fatevi sorprendere dallo stress. Mantenetevi in esercizio e seguite un’alimentazione leggera ma nutriente.
GEMELLI
DENARO E LAVORO. Nessuna nube offuscherà il vostro radioso cielo, tanto che potrete largheggiare spensieratamente. In arrivo interessanti novità ma evitate gli investimenti impegnativi e non smettete mai di credere nelle vostre capacità.
AMORE E ARMONIA. Bellissimi momenti d’amore riscaldano il vostro cuore e si susseguono incontri piacevoli che non lasciano tracce. Bene così ma se si presentano i rivali…valutate se ne vale davvero la pena!
BENESSERE E SALUTE. La vittoria è più dolce se rispettate le regole del gioco. Gioia di vivere, decisione, esuberanza, creatività e comunicativa: queste le parole chiave del periodo attuale.
https://www.facebook.com/astrologiadiplatone/
CANCRO
DENARO E LAVORO. Il successo, sarà assicurato se manterrete la calma rispettando i tempi di maturazione degli eventi. Cercate di evitare le brutte sorprese che potrebbero avere conseguenze disastrose.
AMORE E ARMONIA. Il partner vi apprezza, i suoi parenti un po’ meno. Se siete single, cogliete l’occasione propizia per fare nuove conoscenze.
BENESSERE E SALUTE. Meglio una sola indicazione piuttosto che mille idee confuse.
LEONE
DENARO E LAVORO. Potrete avere successo anche perché, imprevista, arriva l’idea giusta che vi permetterà di mettere ordine in tutti i progetti iniziati e mai terminati.
AMORE E ARMONIA. Per una particolare configurazione astrale si accende un desiderio di conquista per ravvivare il rapporto di sempre, oppure per iniziarne uno nuovo.
BENESSERE E SALUTE. Organizzate la giornata al meglio, meno ore di lavoro ma dedicate maggiori energie agli impegni, senza però rinunciare a un po’ di tempo libero per rilassarvi.
VERGINE
DENARO E LAVORO. Gli impegni crescono e si moltiplicano e questo vi piace, anche se non lo date a vedere. Analizzate bene la situazione e riordinate le idee.
AMORE E ARMONIA. Siete impegnati nel costruire qualcosa di permanente, un primo incontro vi potrebbe lasciare indifferenti ma il secondo….no!
BENESSERE E SALUTE. Se continuate ad esagerare con gli impegni, il fisico ne risentirà eccessivamente. Le difficoltà vanno “stemperate” o, altrimenti, dovrete imparare a superarle.
BILANCIA
DENARO E LAVORO. Decidendovi per cambiamenti importanti, si aprono un ventaglio di nuove possibilità molto convenienti. Buone opportunità e affari vantaggiosi in vista.
AMORE E ARMONIA. Diverse opportunità contrastanti creano confusione e indecisione; la famiglia potrebbe essere una zavorra ma riuscirete a salvare “capra e cavoli”.
BENESSERE E SALUTE. Ora potete permettervi qualche piccolo lusso. Energia in netta ripresa. Affrontate gli imprevisti in maniera divertente.
SCORPIONE
DENARO E LAVORO. Non montatevi troppo la testa, la semplicità è il vostro miglior pregio. Perseguite i vostri obiettivi con umiltà’ e perseveranza. Modesta spesa non calcolata in arrivo.
AMORE E ARMONIA. La troppa impulsività nuoce. I battibecchi sono normali in una relazione ma vanno risolti e superati cercando di non dare troppo ascolto a chi parla senza sapere.
BENESSERE E SALUTE. Le stelle propizie non solo vi fanno stare bene, ma vi regaleranno una tale dose di vitalità che sarete dinamici e attivi come non mai.
SAGITTARIO
DENARO E LAVORO. Le proposte molto vantaggiose non esistono, soprattutto in tempi in cui un modesto guadagno, è più che accettabile. Siate accorti e prudenti, preferite il “poco ma certo” all’insicurezza del rischio.
AMORE E ARMONIA. Sollievo, chi vi ama sdrammatizza con una battuta. Come al solito il partner non si scompone e vi infonde sicurezza. Bella serenità di coppia che intendete preservare.
BENESSERE E SALUTE. Rallentate il “tiro”, la vostra debolezza e stanchezza fisica, può essere generata dal troppo impegno lavorativo.
La rassegna si pone come una sorta di “sfida” che, attraverso un’acuta selezione di testimonianze artistiche (una quarantina) delle due epoche
GLI ANNI SESSANTA DELL’OTTOCENTO E GLI ANNI SESSANTA DEL NOVECENTO IN UNO STRETTO “VIS A VIS” ARTISTICO AL MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO DI TORINO
FINO AL 17 SETTEMBRE
A dirla tutta sui contenuti della mostra è già il manifesto che la pubblicizza, con quell’imponente “Ritratto di Garibaldi dal vero” stampato nel 1875 dalla subalpina litografica Giordana & Salussolia, a fare da sfondo all’“Half Dollars” (1968), marchio ricorrente delle opere del romano Franco Angeli, esponente di punta della Pop Art italiana. Vuole essere infatti “un cortocircuito di immagini e suggestioni fra l’Italia dell’unificazione e quella del boom economico” la nuova mostra – certamente atipica certamente singolare certamente suggestiva – allestita al Museo Nazionale del Risorgimento di Torino ( lungo il Corridoio della Camera del Primo Parlamento Italiano), curata dal critico Luca Beatrice e dal direttore dello stesso Museo, Ferruccio Martinotti, sempre più intenzionato a mettere a confronto Unità d’Italia e modernità.
Nel caso specifico della rassegna in corso, gli Anni Sessanta dell’Ottocento e gli Anni Sessanta del Novecento. Entrambi unici entrambi eccezionali. Titolo, “Dai ‘60s ai ‘60s. Un secolo dopo l’Unità d’Italia, la Pop Art”, la rassegna si pone come una sorta di “sfida” che, attraverso un’acuta selezione di testimonianze artistiche (una quarantina) delle due epoche, si prefigge di “verificare– sottolinea Luca Beatrice – se è possibile che ad alcuni momenti cruciali nella storia corrispondano altrettanti momenti in cui l’arte e la cultura abbiano cavalcato lo stesso entusiasmo”. Complice e protagonista della “sfida”, il visitatore. A lui il compito di “ricercare connessioni per analogia o antitesi che inneschino curiosità emozionali, dalla storia fino all’attualità”, riconoscendo “a pelle” in quella cabala(?), in quel magico connubio di due cifre, il 6 e lo 0, un potenziale di “vis umana” sconosciuta ad altri decenni -nonostante i cent’anni scivolati di mezzo- con il suo carico di eventi storici politici sociali e culturali capaci di rivoluzionare e rivoltare da capo a piedi la Storia del Bel Paese. Da un’Italia che si unisce nel 1861(un anno prima c’era stata l’impresa dei Mille e di quell’eroe degli eroi che fu Garibaldi, nonché di statisti che ad averceli oggi!) per diventare, nell’arco di appena ventitré mesi, un Regno non ancora del tutto completato, ma con ventisei milioni di abitanti; fino all’Italia del 1961
segnata dal boom economico, dall’esplosione demografica e da un’epocale spostamento migratorio interno verso città che si trasformano ben presto in metropoli work in progress. Ed è proprio allora che anche in Italia esplode, in campo artistico, il fenomeno della Pop Art, l’arte “ribelle”, quella dei “pittori maledetti” stregati dalle scuole in voga d’oltreoceano e intimamente ammaliata dagli eventi politici e sociali del tempo. Da Roma – con la Scuola di Piazza del Popolo – a Milano; da Firenze a Torino che proprio nel 1961 ridisegna (per il centenario dell’Unità) l’intero quartiere di Italia ’61. Il dialogo è soprattutto con New York, dove artisti come il calabrese Mimmo Rotella e Mario Schifano espongono nella leggendaria mostra “The New Realist” tenuta alla “Sidney Janis Gallery”. Mostri sacri, vere icone del Pop italiano. Che non potevano mancare all’appuntamento espositivo di Palazzo Carignano: il primo con i suoi “décollage” o “manifesti lacerati” di “illuminazione zen” (per autodefinizione), il secondo per i suoi inquietanti e di parca cromia “paesaggi anemici”, posti a fianco di un corale “Trasporto di Garibaldi ferito ad Aspromonte” (ultimo quarto del XIX secolo) a firma di Michele Cammarano, uno dei tanti pittori-soldati che parteciparono alle campagne per l’indipendenza, ritraendole poi nei propri quadri. Pittori di storia. Testimoni e cronisti.
Come Cesare Bartolena, Raffaele Pontremoli e Angelo Trezzini, le cui tele fanno da contrappunto in rassegna a quelle (occhieggianti alla pittura fiamminga olandese) di Massimo
D’Azeglio e del militare di carriera Cerruti Bauduc. A chiudere il decennio ottocentesco due preziose tempere-reportages di Carlo Bossoli, in esposizione permanente al Museo. Opere, in gran parte, celebrative. Ma non prive di passione e di un’intensità emotiva tale da rendere agevole il confronto con le “strane pronipoti Pop” del Novecento, provenienti da collezioni pubbliche e private nonché da prestiti di Intesa San Paolo Gallerie d’Italia e Fondazione Marconi. Autentici geniali capolavori: dalla “Venere a idrogeno” di Gianni Bertini all’“Indagine sul punto” di Tano Festa. Per non dimenticare il reiterato”Fascino”di Giosetta Fioroni così come le opere di Gianfranco Pardi, Emilio Tadini, Renato Mambor, Roberto Malquori e Valerio Adami, accanto alle improbabili figure di Enrico Baj, alle colorate giocosità di Ugo Nespolo e al poderoso “Mais” di Piero Gilardi o all’“Opera a Perti” di Aldo Mondino.
Gianni Milani
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“Dai ‘60s ai ‘60s. Un secolo dopo l’Unità d’Italia, la Pop Art”
Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, piazza Carlo Alberto 8, Torino; tel. 011/5621147 – www.museorisorgimentotorino.it
Fino al 17 settembre
Orari: mart. – dom. 10/18
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Le immagini:
Il tempo passa per tutti e i suoi segni sulla pelle sono inevitabili. Le rughe sono le scritture della vita, il segno della nostra personalità: frasi fantastiche e profonde ma alzi la mano chi alla mattina, davanti allo specchio, non si è mai preoccupato per la comparsa di qualche solco in più sulla propria pelle. Tutti, donne e uomini compresi, di nascosto o pubblicamente, guardano con più o meno preoccupazione il proprio viso mutare, cambiare e decadere. L’invecchiamento è il processo più fisiologico che ci sia, ma dobbiamo proprio rassegnarci ad un lento ed inesorabile declino? Ogni parte del corpo ed ogni pelle richiede una cura specifica, non esiste un prodotto o un trattamento valido per tutti.
Ringiovanire di dieci anni con la sola cosmesi è impossibile a meno che non ci si sottoponga a trattamenti di medicina estetica, ma per chi vuole prevenire o comunque anche solo “rallentare” l’invecchiamento, la natura offre armi eccezionali, basta usarle (e conoscerle)! Oggi vorrei parlarvi nello specifico di un prodotto naturale particolarmente indicato per le pelli del viso asfittiche, secche e ricche di micro rugosità: l’olio di jojoba. Questo prodotto naturale, ahimè ancora troppo poco conosciuto, si ricava dai semi di simmondsia chinensis, pianta che cresce nelle zone desertiche dell’America centro-settentrionale, impossibile da coltivare sul balcone di casa; necessita, infatti, di lunghi periodi di siccità alternati ad abbondanti piogge per poter crescere rigogliosa. Le sue proprietà sono quasi miracolose.Mai sentito parlare di stress ossidativo e di radicali liberi che favoriscono l’invecchiamento? Per combatterli servono sostanze come il Tocoferolo o vitamina E, che è il principale antiossidante liposolubile del nostro organismo. Proprio l’olio di jojoba è ricchissimo di Tocoferolo. È composto inoltre da acidi grassi monoinsaturi, vitamine del gruppo B e di altri macronutrienti. La sua composizione e la sua struttura lo rendono molto simile al sebo secreto dalle nostre ghiandole sebacee, permettendone un rapido ed efficace assorbimento. Rende la pelle più morbida, liscia ed elastica. Contrasta i segni dell’invecchiamento e previene la formazione di rughe grazie alla sua profonda azione antiossidante ed idratante. Va applicato tutte le mattine sulla pelle perfettamente pulita del viso, puro o come base per la propria crema di fiducia. Dimenticavo, non conditeci l’insalata. Anche se è 100% naturale non è adatto all’uso alimentare.
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Dottor Michele Bonino, Studiomed Medicina Estetica, corso Vittorio Alfieri 177, Asti
http://studiomedestetica.it/ (3772693349)
Servizio Civile, domande entro il 26 giugno
NELLE PUBBLICHE ASSISTENZE ANPAS 326 POSTI IN PIEMONTE
Opportunità di servizio civile nazionale in Anpas (Associazione nazionale pubbliche assistenze) per ragazze e ragazzi di età compresa fra i 18 e i 29 anni non compiuti. Anpas con oltre 2.700 posti si conferma il primo Ente in Italia. Nelle Pubbliche Assistenze Anpas del Piemonte sono 326 i posti disponibili.Si potrà presentare domanda entro le ore 14 del 26 giugno, i settori di attività sono i servizi di emergenza 118 e di trasporto socio sanitario di tipo ordinario come servizi di accompagnamento per visite, terapie e dialisi. Un anno di crescita civile e formativa, di alto valore sociale ed educativo e di cittadinanza attiva.
Ad eccezione degli appartenenti ai corpi militari o alle forze di polizia, possono partecipare alla selezione i giovani, senza distinzione di sesso, che abbiano compiuto diciotto anni e non superato i ventotto anni (28 anni e 364 giorni) al momento della presentazione della domanda e in possesso dei seguenti requisiti: cittadini italiani, cittadini degli altri paesi dell’Unione europea, cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti e non aver riportato condanne. La durata del servizio è di dodici mesi, 30 ore settimanali. Ai volontari in servizio civile nazionale spetta un assegno mensile di 433,80 euro.
I progetti di servizio civile nazionale in Anpas, approvati e finanziati, che riguardano l’ambito del socio sanitario sono: “Compagni nel viaggio” (44 posti), “Si viene e si va” (49 posti), “Strada facendo vedrai” (50 posti), “Un sorriso e una parola” (38 posti).
Tali progetti prevedono lo svolgimento di servizi socio-sanitari sia su pulmini sia su autoambulanze per quei cittadini che devono effettuare terapie come dialisi, trasporti interospedalieri, essere dimessi da ospedali o case di cura, frequentare centri diurni di socializzazione o riabilitazione. In molti casi gli utenti possono essere persone disabili che spesso necessitano di essere accompagnate negli spostamenti in quanto non autosufficienti o perché bisognosi di particolari accorgimenti durante la fase del trasporto.
I progetti di servizio civile in Pubblica Assistenza Anpas nel campo del soccorso di emergenza 118 sono: “Mi fido di te” (50 posti), “Dopo il viaggio” (49 posti) e “Vado al massimo” (46 posti).
Questi progetti includono, oltre alla possibilità di effettuare i servizi sociali precedentemente descritti, anche l’impiego in servizi di emergenza urgenza 118.
I volontari in servizio civile saranno quindi impegnati nel ruolo di soccorritore in ambulanza e in tutte le mansioni concernenti le attività di emergenza e primo soccorso. I progetti prevedono l’inserimento e il tutoraggio dei volontari a partire da un’adeguata formazione certificata dalla Regione Piemonte e da un successivo periodo di affiancamento a personale più esperto.
Le lezioni teorico-pratiche riguarderanno, tra gli altri argomenti, la gestione dell’emergenza, la rianimazione, l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno, il trattamento del paziente traumatizzato, la comunicazione e la relazione d’aiuto.
È possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto di servizio civile nazionale, da scegliere tra i progetti inseriti nel bando. La presentazione di più domande comporta l’esclusione dalla partecipazione a tutti i progetti.
La domanda di partecipazione, indirizzata direttamente alla Pubblica Assistenza che realizza il progetto prescelto, deve pervenire alla stessa entro le ore 14 del 26 giugno 2017.
Elenco delle Pubbliche Assistenze coinvolte nel progetto “Compagni nel viaggio” (sociale) e numero di posti disponibili:
Croce Verde Casale (3); Servizio Radio Emergenza Grignasco (3); Gruppo Volontari Ambulanza del Vergante Nebbiuno (5); Novara Soccorso (5); Volontari Soccorso Cusio Sud-Ovest San Maurizio d’Opaglio (4); Croce Verde Gravellona Toce (3); Corpo Volontari del Soccorso Omegna (2); Corpo Volontari Soccorso Ornavasso (2); Squadra Nautica Salvamento Verbania (3); Croce Verde Verbania (2); Corpo Volontari del Soccorso Villadossola (4);
Volontari Assistenza Pubblica Ciglianese (3); Volontari del Soccorso Bassa Valsesia Serravalle Sesia (2); Pubblica Assistenza Trinese (3).
Elenco delle Pubbliche Assistenze coinvolte nel progetto “Si viene e si va” (sociale) e numero di posti disponibili:
Croce Bianca Acqui Terme (4); Croce Verde Alessandria (4); Croce Verde Arquata Scrivia (2); Croce Verde Cassano Spinola (2); Croce Verde Felizzano (2); Croce Verde Ovada (4); Croce Verde Stazzano (1); Avis Primo Soccorso Valenza (4); Croce Verde Villalvernia (1); Croce Verde Asti (5); Croce Verde Onlus Mombercelli (4); Croce Verde Montemagno (1); Croce Verde Nizza Monferrato (4); Croce Bianca Ceva (1); Volontari del Soccorso Dogliani (2); Gruppo Volontari del Soccorso Clavesana (2); Croce Bianca Fossano (4); Volontari Valli Monregalesi Villanova Mondovì (2).
Elenco delle Pubbliche Assistenze coinvolte nel progetto “Strada facendo vedrai” (sociale) e numero di posti disponibili:
Volontari Soccorso Sud Canavese Caluso (2); Vasc Volontari Assistenza e Soccorso Caravino (4); Ivrea Soccorso (2); Croce Bianca Orbassano (4); Croce Bianca Rivalta di Torino (3); Croce Verde Cascine Vica Rivoli (7); Croce Verde Bessolese Scarmagno (1); Croce Giallo Azzurra Torino (3); Croce Verde Torino (14); Croce Bianca del Canavese Valperga Canavese (2); Croce Verde Vinovo (3); Croce Bianca Volpiano (5).
Elenco delle Pubbliche Assistenze coinvolte nel progetto “Un sorriso e una parola” (sociale) e numero di posti disponibili:
Croce Verde Bricherasio (3); Croce Verde Cavour (3); Croce Verde Cumiana (4); Croce Verde None (4); Croce Verde Perosa Argentina (4); Croce Verde Pinerolo (6); Croce Verde Porte (4); Croce Verde Bagnolo Piemonte (2); Croce Verde Saluzzo (6); Croce Verde Saluzzo Sezione Sanfront (2).
Elenco delle Pubbliche Assistenze coinvolte nel progetto “Mi fido di te” (emergenza) e numero di posti disponibili:
Croce Verde Bricherasio (3); Vasc Volontari Soccorso e Assistenza Caravino (2); Croce Verde Cavour (3); Croce Verde Cumiana (2); Croce Verde None (2) Croce Bianca Orbassano (4); Croce Verde Perosa Argentina (2); Croce Verde Pinerolo (6); Croce Verde Porte (2); Croce Bianca Rivalta di Torino (3); Croce Verde Cascine Vica Rivoli (4); Pubblica Assistenza Sauze d’Oulx (1); Croce Verde Bessolese Scarmagno (2); Croce Verde Torino (6); Croce Bianca del Canavese Valperga C.se (2); Croce Verde Vinovo (3); Croce Bianca Volpiano (3).
Elenco delle Pubbliche Assistenze coinvolte nel progetto “Dopo il viaggio” (emergenza) e numero dei posti disponibili
Croce Bianca Acqui Terme (5); Croce Verde Alessandria (3); Croce Verde Arquata Scrivia (2); Croce Verde Cassano Spinola (2); Croce Verde Felizzano (4); Croce Verde Ovada (4); Croce Verde Stazzano (1); Avis Primo Soccorso Valenza (2); Croce Verde Villalvernia (1); Croce Verde Asti (4); Croce Verde Onlus Mombercelli (4); Croce Verde Montemagno (2); Croce Verde Nizza Monferrato (5); Croce Verde Bagnolo Piemonte (2); Croce Bianca Ceva (1); Volontari del Soccorso Clavesana (2); Volontari del Soccorso Dogliani (1); Croce Bianca Fossano (2); Croce Verde Saluzzo (2).
Elenco delle Pubbliche Assistenze coinvolte nel progetto “Vado al massimo” (emergenza) e numero dei posti disponibili:
Croce Verde Casale Monferrato (3); Servizio Radio Emergenza Grignasco (3); Gruppo Volontari Ambulanza del Vergante Nebbiuno (5); Novara Soccorso (5); Volontari Soccorso Cusio Sud-Ovest San Maurizio d’Opaglio (4); Volontari Soccorso Sud Canavese Caluso (2); Ivrea Soccorso (2); Croce Verde Gravellona Toce (3); Corpo Volontari del Soccorso Omegna (2); Corpo Volontari Soccorso Ornavasso (2); Squadra Nautica Salvamento Verbania (3); Croce Verde Verbania (2); Corpo Volontari del Soccorso Villadossola (2); Volontari Assistenza Pubblica Ciglianese (3); Volontari del Soccorso Bassa Valsesia Serravalle Sesia (2); Pubblica Assistenza Trinese (3).
Progetto rivolto a chiunque, nell’ambito del no profit, voglia accrescere le proprie competenze e capacità imprenditoriali in campo culturale
Aiutare gli imprenditori che puntano sulla cultura. L’obiettivo del progetto “Hangar Piemonte” è diffondere la cultura progettuale e potenziare la capacità di ciascuno nel prendere decisioni strategiche. L’assessora regionale alla Cultura Antonella Parigi ha illustrato alla sesta Commissione lo sviluppo del progetto, rivolto a chiunque, nell’ambito del no profit, voglia accrescere le proprie competenze e capacità imprenditoriali in campo culturale.
Sono state attivate tre modalità di intervento: Hangar Lab, che prevede un calendario di incontri e workshop attivi in tutto il Piemonte per avvicinare i professionisti del mondo culturale a quello imprenditoriale, alle nuove tecnologie e agli strumenti per sviluppare il proprio potenziale creativo; Hangar Point, è un affiancamento, per le realtà culturali, di un team di esperti in quattro aree: project management, comunicazione strategica, fundraising e consulenza aziendale e Hangar Creatività, un bando lanciato nel 2016, rivolto ai talenti, che mette a disposizione delle “borse-progetto” per sostenere la realizzazione di produzioni creative (tramite servizi, strutture, risorse umane ed economiche).
La rappresentante del M5s ha chiesto chiarimenti sulle attività di Hangar e sulle ricadute nel comparto culturale. In particolare è stato domandato all’assessora di approfondire il “percorso di accompagnamento” che ha portato alla nascita della Fondazione Cirko Vertigo di Grugliasco (To), centro internazionale di creazione e produzione di spettacoli ed eventi, supportato da Hangar.
Nel corso della seduta è stata poi data comunicazione di pronunciamento favorevole da parte del Corecomsulla possibilità di audizioni relative al progetto di legge sui vaccini obbligatori, poiché in campagna elettorale, per la par condicio, è stato necessario valutare la possibilità di convocare soggetti terzi in Commissione.
dr – www.cr.piemonte.it