redazione il torinese

Il Tricolore “piemontese” a Fabio Aru… e anche un po’ a Michele Scarponi

Tutte le foto di Claudio Benedetto su WWW.FOTOEGRAFICO.NET

Il corridore sardo dell’Astana, in gran forma dopo l’infortunio che lo aveva costretto a saltare il Giro d’Italia, ha atteso la salita dell’ultimo dei quattro giri del bellissimo circuito di Ivrea e, lungo le ripide strade della Serra, ha staccato tutti per arrivare poi da solo sul traguardo tricolore, secondo Diego Ulissi, terzo Rinaldo Nocentini, entrambi a 40″ dal vincitore


Aru succede nell’albo d’oro della competizione nazionale a Giacomo Nizzolo, oggi ritiratosi, e potrà così portare la maglia tricolore a spasso per le strade della Francia durante il suo prossimo Tour, si spera da protagonista.

“Ho corso con la maglia di Michele Scarponi” sono state le sue prime parole dopo il traguardo con la gioia ma anche tanta emozione negli occhi.
E con la maglia del suo grande amico e compagno di squadra, tragicamente scomparso a maggio, si è presentato alla premiazione, sono questi i gesti spontanei e sinceri di uno sport vero come solo il ciclismo sa davvero essere, fatica, lealtà, sudore, ma anche tanta tanta tanta genuina umanità!
Poche ore prima degli uomini, Ivrea e i suoi tanti tifosi avevano assistito all’impresa di Elisa Longo Borghini che, dopo aver vinto la gara a cronometro venerdì pomeriggio, ha letteralmente dominato quella in linea staccando tutte le rivali con un’azione davvero di potenza e arrivando sul

traguardo con quasi due minuti di vantaggio su Giorgia Bronzini, che nello sprint per la piazza d’onore superava Soraya Paladin. In mattinata anche la trentina Letizia Paternoster aveva bissato il successo a cronometro del venerdì vincendo la gara juniores in linea.

Claudio Benedetto

Gustosi triangoli di pasta fillo

In alternativa alla pasta sfoglia, la pasta fillo, tipica del Medio Oriente, e’ una pasta sottilissima dal sapore neutro. Molto versatile in cucina, ben si presta a svariate preparazioni sfiziose sia salate che dolci. Questi triangoli caratterizzati da diversi strati di sfoglia croccante, racchiudono un gustosissimo ripieno cremoso . Consistenze diverse che vi conquisteranno al primo assaggio.

.

Ingredienti

1 rotolo di pasta fillo

4 zucchine dolci tipo “trombette liguri”

2 filetti di acciuga sott’olio

200gr. di feta

Sale, pepe, un pizzico di curcuma

Semi di sesamo per decorare

.

Lavare ed affettare le zucchine, saltarle in padella con poco olio, aggiungere le acciughe, aggiustare di sale. In una terrina sbriciolare la feta, aggiungere le zucchine, una spolverata di pepe, un pizzico di curcuma e amalgamare il tutto. Tagliare velocemente la pasta fillo in strisce di 10x25cm. Sovrapporre i fogli due a due e spennellarli con poco olio per evitare che si secchino. Sistemare in un angolo di ogni doppia striscia una cucchiaiata di impasto, piegare la pasta sulla farcia e formare dei striangoli. Spennellare con un poco di olio e cospargere con i semi di sesamo. Cuocere in forno preriscaldato a 200 gradi per 20 minuti sino a doratura. Servire caldi con una fresca insalata.

Paperita Patty

I “quadri segreti” di Ubaldo Rodari

Sabato 1 luglio 2017 alle ore 17.00 presso la casa degli Archi “Martino Poletti” a Bureglio di Vignone ( Vb), l’Officina di Incisione e Stampa in Ghiffa “il Brunitoio” inaugurerà la mostra di Ubaldo Rodari, “Quadri Segreti (1979-1982)” . L’evento sarà presentato dalla storica dell’arte Giulia Grassi. Ubaldo Rodari – direttore artistico nonché conduttore delle attività di laboratorio de “Il Brunitoio” – è un’importante incisore con un lungo elenco di mostre in Italia e all’estero tra Svizzera, Francia e Giappone. La mostra sarà visitabile  fino al 23 luglio alla casa degli Archi  a Bureglio di Vignone con questi orari: da giovedì a sabato ore 16.00 – 19.00;domenica e festività ore 10.00 – 12.00, 16.00 – 19.00.
M.Tr.

Devozione, storia e promozione del territorio

I LEGAMI CON L’AREA TORINESE

Le ventisette cappelle, nelle quali è ricompreso il Paradiso, vera ricchezza artistica, che compongono il percorso devozionale del Sacro Monte di Crea, patrimonio dell’Umanità Unesco portano su di esse le lapidi con i nomi delle rispettive vicarie della Diocesi di Casale Monferrato cui sono state assegnate a suo tempo. Partendo da questo dato di fatto il rettore del Santuario di Crea (e vice presidente dell’Ente di gestione dei Sacri Monti piemontesi e lombardi) monsignor Francesco Mancinelli propone che i comuni intestatari prendano a cuore le rispettive cappelle “non però nel senso di contributi finanziari diretti ma di sensibilizzare le rispettive comunità con iniziative di fund rising che consentano la manutenzione ordinaria delle cappelle stesse”. Tra i comuni in questione ci sono anche Vercelli, con la Cappella di Sant’Eusebio, del resto fu proprio il Santo a portare a Crea la statua di Maria, da secoli oggetto di devozione, ed Alessandria con quella che illustra “L’annunciazione dell’Angelo a Maria Vergine”. Per quanto riguarda la Città Metropolitana di Torino, quella de “L’Orazione di Gesù nell’orto”, si riferisce alle parrocchie di Brusasco, Cavagnolo, Monteu da Po, Brozolo e Verrua Savoia. Crea, da secoli, è un punto di riferimento non solo per il Monferrato, ma anche per il Vercellese, l’Astigiano, l’Alessandrino, il Torinese e la vicina Lombardia, soprattutto per le province di Milano, Varese e Como, oltre che il Canton Ticino, dal quale sono arrivati nel 2016 ben sette pellegrinaggi.

Massimo Iaretti

Un’estate ricca di eventi al Forte di Exilles

Il Forte di Exilles ha festeggiato la riapertura lo scorso sabato con una serata all’insegna della musica di Davide “Boosta” Di Leo – produttore, dj e fondatore dei Subsonica – e delle parole di Vinicio Marchioni, attore poliedrico, impegnato in tv, al cinema e in teatro. I due artisti sono riusciti a incantare il pubblico parlando di amore e costruendo un racconto in cui le note del pianoforte hanno accompagnato la lettura di una selezione di brani di grandi scrittori.

Lo spettacolo dei due super ospiti è stato solo il primo di una serie di eventi organizzati dal Circolo dei Lettori di Torino in collaborazione con l’associazione culturale Inoltra, la regione Piemonte, il Comune di Exilles e l’associazione Amici del Forte di Exilles. Per la stagione estiva è prevista infatti una ricca varietà di appuntamenti destinati non solo ai grandi ma anche ai piccini: oltre a concerti, proiezioni e serate teatrali, si terranno laboratori didattici studiati ad hoc per i piccoli visitatori del Forte. Naturalmente, non possono mancare le visite accompagnate, occasione unica per conoscere la storia e i segreti della fortezza: esattamente come nel 2016 – quando in tre mesi di apertura si sono superate le diecimila presenze – anche quest’anno spetta al personale della Cooperativa Culturalpe il compito di accogliere i visitatori e agli Amici del Forte quello di mostrare i sottotetti, la lunga e stretta scala del Paradiso, la batteria Reale e la zona del basso Forte con le galere che, alla fine del Seicento, avrebbero ospitato un prigioniero tanto illustre quanto misterioso, la  cosiddetta Maschera di ferro. 

***

Arricchiscono l’offerta culturale tre interessanti esposizioni. La mostra Tempo di Lupi. La storia di un ritorno che, curata dal Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino e dall’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie, è parte del progetto europeo Life WolfAlps, nato con l’obiettivo di monitorare e preservare la popolazione alpina del lupo. Le Alpi e gli animali che le abitano sono protagonisti anche della rassegna La Vita nelle Alpi: organizzata da Trekking FotoNaturalistici, racchiude una serie di scatti mozzafiato realizzati dai giovani fotografi Alberto Olivero e Luca Giordano. Infine, Scatti di vita militare nel Forte di Exilles raccoglie una cinquantina di fotografie  scattate entro le mura della fortezza a partire dal 1896. Anche se Exilles è un piccolo comune, non è stato facile reperire fotografie storiche relative alla vita nella fortezza: «Sono testimonianze rare e preziose – spiega il presidente dell’associazione Amici del Forte, Riccardo Humbert – perché, essendo il Forte un presidio militare, l’accesso era riservato a pochi e non era concesso scattare fotografie al suo interno». 

***

Quasi a voler ribaltare le restrizioni del passato, per il secondo anno consecutivo il Comune di Exilles ha deciso di non far pagare un biglietto di ingresso in modo tale da permettere a tutti di arrivare sino al cuore del Forte, il Cortile del Cavaliere, e da lì accedere gratuitamente alle mostre. Le visite accompagnate sono invece a pagamento, per quasi tutti: «I bambini sotto i dieci anni non pagano – continua Humbert – ed è possibile scegliere tra due percorsi differenti, uno più breve della durata di circa mezz’ora e uno più lungo che consente di visitare l’intera struttura». Sono in programma anche delle suggestive visite in notturna che permettono di vivere un’esperienza unica: «Per avere ulteriori informazioni sulle attività e per conoscerne i dettagli – conclude il presidente Humbert – non esitate a contattarci attraverso la pagina Facebook, chiamando il numero 3276262304 oppure scrivendo all’indirizzo assfortexilles@gmail.com». 

***

Il Forte di Exilles sarà aperto nei mesi di luglio e agosto dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 18; osserverà lo stesso orario anche nel mese di settembre, quando aprirà le porte solo nei weekend: il calendario non lascia dubbi, il gigante buono racchiuso tra le verdi montagne dell’alta Valle di Susa sarà l’assoluto protagonista di una intensa, calda estate.

Giulia Amedeo 

ENDOMETRIOSI: VALENTINA CAPUTO (PD) “UN PRIMO PASSO PER TUTELARE LE DONNE”

UNA MALATTIA DIFFUSA E DIFFICILE DA DIAGNOSTICARE

Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato la legge sull’endometriosi, un testo unificato di tre proposte di legge.La Consigliera regionale Pd Valentina Caputo, prima firmataria di una delle proposte, ha affermato: “Anche il Piemonte, dopo un percorso iniziato quasi due anni fa, ha finalmente una legge che tutela le donne affette da endometriosi, una patologia cronica e spesso progressiva che causa danni alla salute della donna e che spesso è anche motivo di infertilità”.

“La legge – ha proseguito la Consigliera Caputo – prevede che la Giunta regionale approvi le linee guida per il percorso diagnostico-terapeutico multidisciplinare e per il controllo periodico delle pazienti affette da endometriosi, proposte da un Osservatorio regionale sulla malattia, e individui le strategie per realizzare i programmi predisposti dall’Osservatorio stesso concernenti l’aggiornamento del personale medico preposto alla diagnosi e alla cura dell’endometriosi. Compito della Giunta è anche l’individuazione di centri regionali di riferimento”.

“Con questa legge – ha concluso Valentina Caputo – abbiamo voluto prevedere un maggiore partecipazione delle associazioni che si occupano di questa malattia, attraverso il loro coinvolgimento nelle campagne di informazione riguardanti i percorsi terapeutici e di prevenzione. Inoltre, attraverso un ordine del giorno, abbiamo impegnato la Giunta regionale ad individuare adeguate risorse da destinare alla formazione e all’aggiornamento del personale sanitario, nonché alle campagne di informazione indirizzate alle pazienti e di educazione sanitaria rivolte alla popolazione”.

 

Erano un centinaio i minori adescati dal dirigente sportivo

Ora è accusato di avere adescato in oltre tre anni  ragazzi  per la maggior parte del mondo del calcio giovanile

 

I minori adescati  in chat utilizzando profili fake femminili da parte del 24enne cuneese, direttore sportivo di una squadra di calcio giovanile, erano un centinaio. Ora è accusato di avere adescato in oltre tre anni  ragazzi  per la maggior parte del mondo del calcio giovanile. Erano quattro le identità femminili utilizzate per avere i selfie erotici delle  vittime e poi ricattarli . E’ molto consistente il materiale pedopornografico sequestrato. Il  dirigente sportivo è agli arresti domiciliari.

Onde, storie e vite a teatro

Da mercoledì 28 giugno e fino a sabato 1 luglio 2017 ritorna al Teatro Espace di via Mantova 38 a Torino il Moving Bodies Festival Butoh e Performance Art. Connecting Sea – Onde è il tema di questa quarta edizione curata da Ambra G. Bergamasco e Edegar Starke. Il Moving Bodies fa tappa a Torino dopo l’edizione di Dublino che si è tenuta con grande successo nel Centro Nazionale della Danza di Dublino – Dance Ireland, dal 20 al 22 aprile 2017. Il Festival è realizzato con il patrocinio del Consolato Generale del Giappone a Milano ed in collaborazione con Dance Ireland, il Teatro Espace, la C.S.D Compagnia Sperimentale Drammatica. Dal 2016 è anche partner di Nesxt Festival, arte contemporanea e performance art curato dalla critica Olga Gambari.

Il Moving Bodies Festival si presenta, anche per questa edizione, come una piattaforma che mette in relazione la danza Butoh con altre forme performative affini nel sentire artistico quali la Performance Art.

All’edizione 2017 di Torino parteciperanno per la danza Butoh artisti di fama internazionale quali il maestro Masaki Iwana che chiuderà il Festival sabato 1 luglio con una sua performance, oltre naturalmente agli stessi curatori Edegar Starke ed Ambra G. Bergamasco (il 28 e il 30 giugno) , Enrico Pastore (30 giugno) e Chiara Burgio con Francesca Kezich e Margherita Tosi (29 giugno). Per la Performance Art in programma i nomi di Francesca Arri, (il 30 giugno con i partecipanti al workshop performance corale) Eleanor Lawler, Sinead Keogh

“Connecting Sea – Onde”, tema di questa quarta edizione, è una riflessione sulla contemporaneità, dedicata alle complesse vicende legate al mare e ai territori che mette in relazione. Oggi, nel nostro quotidiano, il mare è portatore di storie e di nuove vite. Come onde, alcune si frastagliano violentemente davanti ai nostri occhi, altre invece diventano connettori creando e generando relazioni tra paesaggi e persone, creando così l’opportunità di scoprire nuovi mondi e nuove relazioni.

I surfers dell’anima a Mirabilia

Circo contemporaneo, danza di ricerca, giocoleria coreografica, teatro urbano e di strada. Per gli appassionati di arti performative l’appuntamento è a Fossano, dal 27 giugno al 2 luglio, con l’11° edizione di Mirabilia, International Circus & Performing Arts Festival, dal titolo “The Soul surfers” ovvero i surfers dell’anima. 6 giorni per scoprire la massima creatività a livello internazionale

Un fitto calendario di performance e spettacoli che coinvolgono 236 artisti e 56 compagnie, provenienti da Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Spagna; e oltreoceano da Cile e Giappone. In programma ben 149 repliche nei giorni del festival, 6 prime assolute e 9 nazionali.La manifestazione che per una settimana trasforma la cittadina della Provincia Granda in un caleidoscopio di discipline e linguaggi è organizzata dall’Associazione culturale IdeAgorà, con la direzione artistica di Fabrizio Gavosto. Mirabilia invaderà letteralmente Fossano, tra cortili teatrali, tendoni da circo, castello e bastioni, trasformandone il volto tra sperimentazioni tecnologiche e coreografiche, laboratori e notti bianche.Spettatori come “surfisti dell’anima” che cavalcano le onde della creazione contemporanea attraverso il labirinto degli eventi in programma.

*

Tra i Grandi nomi, il giapponese Hisashi Watanabe con il suo mix di contorsionismo, danza, butoh e giocoleria coreografica in “Inverted tree”; Stefan Sing che esprime una nuova dimensione del corpo e del suo rapporto con lo spazio e gli oggetti, maestro e innovatore della giocoleria magica; mentre il confine tra il nostro “io” e gli altri e l’interdipendenza nella società attuale è esplorato in “Taival” dal trio Cie Nua, un acrobata, un giocoliere e una danzatrice.

*

Tra i Progetti speciali, workshop, incontri e spettacoli, come quello di teatro-danza di B612 Lab “Progetto Trentesimo”; ma anche “Kaleidos”, progetto di respiro internazionale che promuove la diffusione delle discipline circensi… e per i più piccoli 4 scuole di circo che presenteranno le loro performance.

*

Tra i Sentieri dell’anima per un pubblico eterogeneo il festival si snoda in 4 percorsi. Quello dedicato al circo di ricerca con spettacoli innovativi e visionari, e prime assolute delle più importanti compagnie europee, come i Nuua, la Compagnia di Chaos e i Defracto.

Da non perdere il filone che ruota intorno alla danza con sperimentazioni anche interdisciplinari; mentre il percorso del teatro di strada passa dal divertissement della Sbrindola all’impegno sociale degli Houseclowns e arriva allo spazio scenico quasi post bellico disseminato di macerie di EgriBiancoDanza con il suo “Itinerario per una possibile salvezza”. Divertimento assicurato anche per i bambini con tendoni da circo che ospitano spettacoli delle migliori Scuole di Circo Ludico Educativo italiane.

*

Focus ovvero 4 vetrine internazionali con le compagnie più innovative della scena contemporanea.

La Francia va in scena con 3 compagnie: i Defracto e il loro ultimo lavoro “Dystonie”; Matteo Sospeso con “Tu me fais tourner la tête” ispirato alle visioni sospese di Chagall. E la Compagnie du Chaos con Rafael de Paula (nel 2015 premiato come miglior autore di circo contemporaneo) che presenta 2 spettacoli: la prima italiana di “Nebula”, performance tra circo e arte digitale, e “Nonada” prima assoluta in collaborazione con Vignale Monferrato Festival.

L’Irlanda scende in campo con 3 compagnie. DueDà Company (nata dalla collaborazione tra l’acrobata irlandese Steve Boyd e la ballerina-coreorafa italiana Giada Negroni) si ispira alla poesia di Robert Frost e in “Diverged” racconta l’atavica lotta tra logica e istinto. In prima nazionale “Boa Noite” del duo di artisti di Maleta Company (il performer Alex Allison e l’acrobata Davi Hora); mentre Outside the box presenta “Lulu’s world” in prima nazionale.

Focus “Beyond Borders” – sostenuto dalla Fondazione Piemonte dal vivo- è un approfondimento sulla transdisciplinarietà, con spettacoli che travalicano e mischiano diverse discipline all’insegna di una geniale contaminazione. Ed ecco l’innesto tra danza e circo contemporanei in spettacoli come “Kudoku”di Daniele Ninarello, “Pesadilla” di Piergiorgio Milano e, tra gli altri, “Quintetto” di TIDA Thêatre Danse.

Focus Stagione Europea del Circo con compagnie e spettacoli sostenuti dal progetto europeo CircusNext. Ed allora spazio alle esibizioni degli artisti che sono la punta di diamante della sperimentazione contemporanea: da Defracto agli attesissimi Nuua.

 

Ma non solo arte e spettacolo a Mirabilia… è previsto infatti anche un piacevole e sorprendente corollario di degustazioni e appuntamenti enogastronomici di altissimo livello e cene a lume di candela.

Laura Goria

Per saperne di più e seguire sui social Mirabilia: online il sito festivalmirabilia.it; su Facebook @FestivalMirabilia; Twitter @MirabiliaFest; Istagram mirabiliafestival

 

 

 

Pietro Milanesi, come fare successo tra Torino e L.A.

Ha talento da vendere e buone dosi di coraggio, tenacia e intraprendenza, Pietro Milanesi, giovane compositore torinese che oggi vive e lavora a Los Angeles e crea con straordinaria abilità soprattutto musiche per spot pubblicitari, film e televisione. Aria sbarazzina e tempra da golden boy, ha solo 28 anni ed è un gran bell’esempio di italiano nel mondo. La sua passione per la musica lo ha guidato verso continui importanti traguardi… ha fatto tutto da solo e non ha sbagliato un colpo.

 

I suoi primi passi a Firenze nello storico studio Larione 10; poi a Roma dove ha lavorato in uno dei più grandi studi di registrazione italiani con artisti del calibro di Ennio Morricone, Nicola Piovani, Max Pezzali, Fiorello, Nek, Antonello Venditti ed artisti internazionali come la band francese Fortune e gli inglesi East 17. E’coup de foudre per il mondo del cinema e della musica per immagini e dà il meglio si sé in progetti di successo, come la serie televisiva “Benvenuti a tavola” e il film natalizio “Una famiglia perfetta”. E’ sul trampolino di lancio, diventa inarrestabile, vince borse di studio e plana a Boston dove lavora con mostri sacri come Celine Dion e Harvey Mason.

 

Ma la grande svolta è il trasferimento a Los Angeles, dove collabora con il compositore inglese   Adam Peters a vari progetti tra cui il   documentario “Icarus”, scrive un album per la Red Bull e partecipa a uno stage presso Hans Zimmer al famoso Remote Control Production. I suoi contributi vanno anche al cinema e con il compositore Marcelo Zarvos lavora al film “Wonder”, con Julia Roberts e Owen Wilson, che sarà nelle sale a novembre.

Le cose più importanti e di successo che hai fatto?

«Di recente “Icarus” che, partito come film low budget, sta creando parecchio rumore. Ha vinto il premio speciale della giuria al Sundance Film Festival, il premio della critica al Sundance London e sta raccogliendo successi nel circuito dei festival internazionali. Sono curioso di vedere come lo accoglierà il grande pubblico quando a fine estate uscirà su Netflix. Poi ho un gran bel ricordo di “Una famiglia perfetta”, primo film a cui ho collaborato componendo la colonna sonora. Andare al cinema con tutto il team e sentire le musiche su cui avevo lavorato per mesi è stato emozionante».

Cosa hanno significato in termini di impegno e difficoltà?

«L’impegno è sempre molto ed ogni progetto, piccolo o grande che sia, pone diverse problematiche. Cerco di dare ogni volta il massimo, ma il risultato finale dipende da tutte le persone coinvolte».

I big con cui hai lavorato e cosa ha comportato?

«Sono tanti. A Roma, dove lavoravo come fonico al Forum Forum Music Village, sono passati tutti i grandi nomi della musica italiana ed internazionale. Situazioni in cui c’è più pressione, la qualità dei musicisti è molto alta, quindi il livello di attenzione è sempre al massimo. Ero particolarmente emozionato a lavorare con Max Pezzali, perché, come molti della mia generazione, sono cresciuto con la sua musica. Lui in studio è molto pacato e gentile, proprio come lo si vede in pubblico. Il suo album è stato in vetta alle classifiche e spero di aver contributo al suo successo».

Cos’è per te la musica?

«E’ la mia passione e sono fortunato che sia anche il mio lavoro, che è molto vario, perché ogni progetto è differente. Inoltre alterno l’attività di compositore a quella di fonico. Mi appaga lavorare sulle musiche di un film: progetto collettivo in cui relazionarsi con regista, editor del video e dell’audio, tecnici del suono, musicisti e così via. L’impegno è notevole, 7 giorni su 7. La carriera che ho scelto richiede sacrifici, ma mi ha dato anche diverse soddisfazioni».

Il genio assoluto chi è e com’è lavorarci insieme?

«Immagino ti riferisca a Morricone. Sicuramente un talento fuori dal comune, non a caso è tra i compositori viventi più stimato al mondo. Scrive tutte le parti, incluse le orchestrazioni; dirige ed è presente a tutte le sessioni del missaggio. Considerando che quando ero in studio con lui nel 2012 aveva 84 anni…non è poco».

Il tuo pensiero prima di entrare in sala registrazione, quello durante il lavoro e cosa ti passa per la testa una volta finito.

«”Speriamo vada tutto bene!” Soprattutto per quanto riguarda le tecnologie musicali, perché può   capitare che i banchi analogici, vecchi di alcuni decenni, diano problemi e, se succede nel mezzo di una registrazione con l’artista, può rovinarti la giornata. Durante il lavoro sono superconcentrato su quello che faccio. Quando ho finito spesso sono esausto e non ho molti   pensieri se non quello di riposare e cominciare a pensare al progetto successivo».

L’ispirazione da dove ti arriva?

«Sicuramente contribuiscono tutti gli stimoli esterni e non solo musicali. Influiscono la musica che ascolto a come mi sento in determinati momenti; poi è fondamentale l’allenamento nello scrivere.

Spesso ci sono scadenze fisse e la necessità di finire in tempo aiuta l’ispirazione. Cerco di essere versatile per comporre ogni tipo di musica; ma allo stesso tempo, spero di riuscire a sviluppare un suono che mi appartenga, una mia voce originale».

La tua giornata tipo ?

«Non esiste. A volte lavoro da casa e non faccio altro che scrivere tutto il giorno: forse è l’attività che prediligo, anche se alla lunga tende ad essere solitaria. Mi piace molto stare in studio di registrazione con altri musicisti. Quando lavoro per un compositore e dobbiamo finire un film faccio orari assurdi e la mia vita sociale scompare. In qualche modo cerco di ritagliarmi del tempo libero e fare altro dalla musica, ma non sempre è possibile».

Per il tuo lavoro perché l’Italia non basta?

«Gli Stati Uniti offrono opportunità uniche, spesso di portata internazionale. Il 90% della musica che ascolto da sempre è americana ed è uno stimolo straordinario poter lavorare con persone di cui sono un fan. Sono ambizioso e trasferirmi ha significato trovarmi a stretto contatto con alcuni dei più grandi nomi della scena musicale mondiale. Poi, per la musica da film qui i grandi budget dell’industria cinematografica permettono un’ampia varietà di generi».

Los Angeles, Hollywood e il mondo in cui lavori…che esperienza è?

«Sicuramente molto diversa da quella in cui sono cresciuto. Vengo da Torre Pellice, un piccolo paese in provincia di Torino e, al primo impatto, trovarmi in una metropoli come Los Angeles è stato uno shock. Non è certo una città facile; per esempio se mi devo spostare il traffico è tale che la giornata si accorcia drasticamente. Ma le opportunità che ci sono qui non le troverei in nessun’altra parte del mondo: per tutto ciò che riguarda l’intrattenimento è un posto unico e ricco di offerta».

I tuoi prossimi passi?

«Sto ultimando le musiche per il film”FollowingKanika” che tratta un tema attuale: la distorsione dell’immagine che i giovani hanno di se stessi, legata agli effetti dei social media. Inoltre continuo a scrivere brani per diverse librerie musicali come Gramoscope o FineTune Library, che si occupano di inserirli in diversi programmi televisivi di successo quali “The Bachelor” o “So you think you can dance”. Sul fronte italiano ho nel cassetto una canzone per Fabio Rovazzi, il rapper che la scorsa estate cantava“Andiamo a comandare; vedremo se avrò modo di fargliela sentire».

Come vorresti il tuo futuro?

«Continuare a scrivere musica e lavorare su progetti stimolanti. Il futuro è incerto, ma promettente».

 

Allora i nostri migliori auguri a questo giovane talentuoso di cui potete ascoltare alcuni brani sul suo blog www.pietromilanesi.com

Laura Goria