Filippo Bolaffi, amministratore delegato di Bolaffi Spa, ha presentato a Torino ill francobollo che Poste Italiane dedica allo scudetto della Juve, con i l nuovo logo bianconero e la scritta “6 legend”. Appartiene alla serie tematica” Lo Sport”, ha un valore di 95 centesimi ed è opera di Bolaffi. In occasione dell’emissione si prevede da parte di Poste Italiane un annullo speciale. La tiratura è di 2.100.000 esemplari.
Lancia i cani dalla finestra: denunciato
Ha lanciato i suoi due cani dalla finestra, lunedì scorso a Torino, in strada del Meisino. In preda all’ira chissà per quale ragione, lui, un marocchino di 47 anni, poi è stato denunciato dai carabinieri del nucleo radiomobile per maltrattamenti di animali e resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. I vicini di casa hanno chiamato la stazione dell’Arma dopo avere assistito alla scena. I due meticci di piccola taglia sono ora affidati al canile municipale.
(foto: archivio)
I portici di Torino rappresentano con i loro 12 chilometri senza soluzione di continuità un’attrattiva turistico-culturale di livello internazionale. Sotto le arcate i mille esercizi commerciali considerati nella loro totalità e continuità formano una vetrina capace di richiamare da ogni latitudine i turisti più esigenti. Le eccellenze dei palazzi porticati, che raccontano l’architettura torinese dal XVII al XX secolo, unite a quelle dei numerosi locali storici e alle vetrine contemporanee con i marchi più prestigiosi della
moda costituiscono un’attrazione unica.
Il bando internazionale di idee è il primo tassello concreto del progetto ‘Portici di Torino – Turismo, Cultura e Commercio’, creato da Fondazione Contrada Torino Onlus e finalizzato a valorizzare e alimentare la loro riqualificazione attraverso l’impegno diretto delle istituzioni locali, delle proprietà e soprattutto dei commercianti che assumono, in questa sfida, il ruolo principale. Nell’avviso si richiede ai partecipanti – nello specifico ai creativi della comunicazione – la realizzazione dell’immagine coordinata dei Portici di Torino.
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Il bando – che può essere scaricato al link www.contradatorino.org/portfolio/portici-di-torino – ha come finalità la realizzazione del logotipo/marchio e dell’immagine coordinata per la comunicazione e la promozione del progetto “Portici di Torino”. La proposta selezionata potrà essere utilizzata dagli enti promotori per iniziative pubbliche senza scopo di lucro. “I portici di Torino, da quelli settecenteschi di via Po a quelli di via Roma realizzati negli anni Trenta del secolo scorso, rappresentano un elemento unico e di valore assoluto per il patrimonio storico e architettonico della città – afferma Alberto Sacco, assessore al Commercio e Turismo della Città -.Per questo motivo la loro valorizzazione attraverso iniziative come il progetto “Portici Di Torino – Turismo, Cultura e Commercio’”, che aiutano a diffonderne la conoscenza può sicuramente contribuire ad alzare ancora di più il livello di attrattività turistica del capoluogo piemontese, già oggi meta ogni anno per migliaia di visitatori, e al tempo stesso avere anche importanti ricadute per il sistema economico cittadino”. “Il progetto di valorizzazione dei portici e delle gallerie di Torino rappresenta una grande occasione per rilanciare un insieme di attrattive architettoniche, culturali, commerciali di portata internazionale.- sottolinea Germano Tagliasacchi
Direttore della Fondazione Contrada Torino Onlus -. È tuttavia, anche, un’occasione unica per coinvolgere una comunità di commercianti, proprietari e cittadini in un dialogo che può generare innovazione sociale e culturale. La Fondazione Contrada Torino ha ,in questi quattro anni di gestazione del progetto, avuto modo di scorgere, con un lavoro assiduo porta a porta, i margini di questa imperdibile opportunità.I portici erano stati costruiti per dotare le città di spazi pedonali coperti in cui sostare, socializzare e comprare ciò che offrivano le attività commerciali. Oggi sotto le stesse arcate si possono ammirare le bellezze di un centro storico sempre più apprezzato dai turisti e contemporaneamente ci si può dedicare allo shopping, alternando le tentazioni delle vetrine con le visite ai musei, la partecipazione agli spettacoli o la degustazione del cibo di qualità. Il progetto, condiviso con tutti i commercianti e le proprietà degli edifici porticati, si declina, nel 2017 e 2018, in due fasi operative: la prima è il lancio del bando l’altra è la costituzione di un ente no profit a cui spetterà il compito di consegnare agli aderenti gli esiti del bando. Contemporaneamente il Comitato Portici di Torino avvierà una serie di azioni di promozione e di rivitalizzazione dei portici con la creazione di eventi e occasioni di riappropriazioni collettive di tutto il sistema porticato torinese.
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COME SI DECLINA IL PROGETTO: Al fine di coordinare l’intero progetto è necessario creare un brand e costituire il comitato ‘I portici di Torino’ un organismo non a scopo di lucro che si configura come un’organizzazione plebiscitaria i cui aderenti diventano soci e operano attraverso la relativa assemblea e con i propri organi rappresentativi per la progettazione e gestione di azioni specifiche per la valorizzazione dei portici e delle attività commerciali insediate. Prime azioni: la creazione di una identità visiva dei portici di Torino in grado di sollecitare l’interesse di un pubblico internazionale e di attrarre tour operator e turisti. La costruzione di un brand attrattivo e pensato per il turismo culturale sarà realizzata attraverso il lancio di un bando internazionale rivolto ai creativi della comunicazione a cui sarà chiesto di studiare un logo, uno story-board per videoclip da diffondere sui social e un layout per la campagna di comunicazione per i locali commerciali aderenti al comitato e per il circuito mediatico nazionale e internazionale. Lancio di unsito web geolocalizzato e un app a uso degli aderenti al comitato in cui mappare le singole attività evidenziando le iniziative commerciali, le eccellenze che si possono offrire ai clienti, gli eventi per i turisti. Il sito web sarà un vero e proprio
network, che rafforzerà la visibilità del singolo a vantaggio del sistema e viceversa. Ideare dei calendari di eventi e una comunicazione per diffondere la storia dei portici di Torino, quella dei palazzi, dei musei, degli spettacoli e delle attività commerciali.
IL BANDO: il Bando di idee per la creazione dell’immagine coordinata del sistema Portici di Torino ha come finalità l’individuazione di una proposta in grado di interpretare gli aspetti, gli elementi fondamentali e le caratteristiche dei Portici di Torino, rappresentandoli attraverso un’immagine di impatto per dare un senso di percezione unitaria dell’intero sistema.
CHI PUO’ PARTECIPARE: sono ammessi a partecipare al bando tutti i creativi della comunicazione come imprese, società e agenzie di grafica, design della comunicazione visiva, pubblicità e comunicazione; professionisti grafici, architetti, web e graphic designer che esercitano attività professionale; laureati e diplomati presso istituzioni scolastiche legalmente riconosciute e scuole di formazione post-diploma o di livello universitario a indirizzo grafica e comunicazione, design, belle arti e artisti visivi.
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Le proposte devono essere presentate via mail all’indirizzo contrada.onlus@gmail.com
LANCIO DEL BANDO: 5.07.2017 – CONCLUSIONE: 24.09.2017
(foto: il Torinese)
E’ morta la donna che si è data fuoco al Monumentale
E’ morta questa mattina la donna che ieri si è improvvisamente data fuoco, impiegando cerini e una bottiglia di alcol, in uno spiazzo del cimitero monumentale. E’ anziana, di lei solo questo si sa. Nessuno ha denunciato la sua scomparsa. Ha appiccato il fuoco di fronte a diverse persone in raccoglimento davanti alle tombe dei propri cari, procurandosi ustioni gavi sul 60 per cento della pelle. Un dipendente del cimitero ha cercato di salvarla tamponando le fiamme con la propria maglietta. Trasportata al Cto priva di conoscenza è morta stamane.
Al Mao i tappeti di Gengis Khan
Le storie dei Mongoli ci raccontano spesso di tappeti e tessuti pregiati. Gengis Khan e Tamerlano li conoscevano bene, ne apprezzavano la bellezza e i colori, li usavano per addobbare le loro tende, le “yurta”, che di fatto erano le loro dimore. Sono i tappeti dell’Asia Centrale, terra di turchi e di mongoli conquistatori, da cui provengono stoffe e manufatti di pregevole qualità, a cui il MAO, il Museo d’arte orientale di Torino, dedica una mostra. I tappeti più famosi del mondo si chiamano Bukhara, giungono dal Turkmenistan, e hanno origini molto antiche risalenti alle prime tribù nomadi di pastori delle steppe asiatiche. Bukhara fu un importante centro commerciale ed è stata per secoli una delle più importanti città centro asiatiche. Sappiamo che la tenda di Gengis Khan, sovrano dei Mongoli, era rivestita di tappeti variopinti sistemati ovunque, al suolo, alle pareti, sulle cassapanche e le cronache narrano che il grande condottiero riceveva da amici e alleati svariati doni e i tessuti non mancavano mai. Per ammirare i tessuti turkmeni è sufficiente fare una visita al MAO in via san Domenico 11 per lasciarsi conquistare non solo dalle mostre allestite ma dalle tante sale di arte e storia orientale che abbelliscono il museo. Con la collaborazione di Taher Sabahi, collezionista e studioso dell’arte del tappeto, il MAO espone al pubblico nella galleria dedicata all’arte islamica una preziosa vetrina di quindici manufatti della produzione tessile del Turkmenistan. Pare che i turkmeni siano stati tra i primi al mondo a perfezionare la tessitura dei tappeti con i quali si ricopriva con mille colori ogni parte delle “yurta”, le caratteristiche tende in cui vivevano le popolazioni asiatiche, vere e proprie case dalla struttura a
cupola. Anche se, quando si parla di tappeti turkmeni, non si intendono solo i tessuti provenienti dal Turkmenistan ma, più in generale, anche quelli lavorati e annodati in altre repubbliche asiatiche come l’Uzbekistan, il Turkestan, l’Afghanistan e il Beluchistan. I manufatti dei turcomanni rivestivano l’intera casa coprendo tutto il pavimento. Un tappeto veniva posto all’ingresso della tenda, un altro sulla porta, un altro ancora per ricevere gli ospiti seduti davanti al fuoco e c’era anche il tappeto da culla, quello per ricoprire le finestre delle “yurta” e quelli che nascondevano i pali interni della tenda. Pezzo forte dell’esposizione è il “vaghirè”, un piccolo tappeto ornamentale.
Ospitato a Palazzo Mazzonis, il MAO è uno dei musei più importanti in Italia per la conoscenza delle antiche culture dell’Asia. Sui tre piani dell’edificio le gallerie presentano oltre 2200 opere d’arte provenienti da Paesi dell’Asia meridionale e del sud-est asiatico, una preziosa collezione di arte funeraria cinese, oggetti d’arte dal Giappone, dal Tibet, Nepal e Bhutan e una collezione di arte islamica. Dopo il successo di pubblico riscosso dalle mostre sulla flotta perduta di Kubilai Khan (nipote di Gengis Khan), e sull’antica e nuova Via della Seta con la storia millenaria dei rapporti tra la Cina e l’Occidente, ora il MAO presenta un’esposizione di tessuti turkmeni fino al 12 novembre. Gli orari: lunedì chiuso, da martedì a venerdì dalle 10 alle 18, sabato e domenica dalle 11 alle 19.
Filippo Re
Lav in festa per l’estate
Il 6 luglio presso la sede della LAV di Via Balme 11/c si terrà la Festa d’Estate con momenti di dibattito, gastronomia e intrattenimento
Lukas in MD

I carabinieri di Ivrea hanno identificato il rapinatore che con una tronchesina, nei giorni scorsi, ha rubato la fede nuziale a una donna di 80 anni in coma. L’anziana è ricoverata nel reparto di medicina dell’ospedale di Cuorgnè. L’uomo, un infermiere dell’ospedale, è stato denunciato ed è stato recuperato l’anello rubato. Si era introdotto nel reparto e con l’aiuto dell’attrezzo, è riuscito a tagliare l’anello ferendo lievemente l’anziana ricoverata. Proprio la ferita al dito, di cui si è accorta la figlia della donna, ha fatto scattare le indagini.
Mitica 500 in vetrina a Notting Hill!
Il nostro lettore Carlo Bonetto ci invia questa fotto scattata nel celebre quartiere di Notting Hill a Londra. Qui la Fiat 500 celebra il suo 60° compleanno in vetrina.
L’amministrazione civica ha chiesto un incontro urgente in prefettura per gestire la situazione dei profughi presenti in città
Le tensioni politiche e la situazione di sovraffollamento dei migranti che stanno infiammando il dibattito sui media a livello nazionale tocca ora anche il Piemonte. La prefettura di Torino, dopo la richiesta del sindaco Pasquale Mazza (Pd), ha sospeso l’invio di un gruppo di profughi a Castellamonte. Infatti alcuni residenti avevano protestato fermamente per il numero di migranti secondo loro eccessivo (al momento sono circa 160). Scrive in una nota il primo cittadino, appena eletto lo scorso 11 giugno: “Per quanto riguarda l’ accoglienza abbiamo già fatto la nostra parte”. L’amministrazione civica ha chiesto un incontro urgente in prefettura per gestire la situazione dei profughi presenti in città.