redazione il torinese

“Io e Ascanio”: film a tema oncologico al concorso per il miglior cortometraggio

Sul tema “Oncologia e Cinema” 

 

Giovedì 27 luglio 2017 alle ore 20,30, presso il Cinema Lux di Torino (Galleria San Federico) verrà presentato in anteprima il cortometraggio a tema oncologico “Io e Ascanio”, girato presso l’Oncologia dell’ospedale Mauriziano di Torino. Il film, scritto e diretto da Enzo Dino, parteciperà al concorso dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica – Premio AIOM 2017 per il miglior cortometraggio italiano sul tema “Oncologia e Cinema”. Il cortometraggio “Io e Ascanio” è stato realizzato dall’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino, nell’ambito di un progetto sul miglioramento della comunicazione tra medico e paziente, in collaborazione con la casa produttrice Adrama. Basato su un soggetto del professor Massimo Di Maio (Direttore di Oncologia Medica universitaria dell’ospedale Mauriziano), il cortometraggio è stato scritto e diretto da Enzo Dino. Il film parla della storia di due pazienti oncologici, Federica ed Ascanio, che si incontrano per caso in day hospital, e condividono una parte del loro percorso di malattia. Si tratta di due figure molto diverse: lei è una giovane neolaureata, lui è un imprenditore di mezza età. L’amicizia, nata in ospedale, arricchirà entrambi e li porterà a condividere anche la scrittura di un libro, testimonianza della loro storia e dello spirito con il quale hanno affrontato la malattia. Il cortometraggio ha visto la partecipazione di Stefano Saccotelli nel ruolo di Ascanio e di Elena Rotari nel ruolo di Federica. Hanno partecipato alla realizzazione anche alcuni medici ed infermieri dell’Oncologia Medica dell’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino. Le scene ospedaliere sono state girate negli ambienti dell’Oncologia Medica dell’ospedale.

 

(foto: il Torinese)

Affitti, gli aiuti del governo

PER CHI CHI NON CE LA FA A PAGARLI

Di Patrizia Polliotto *

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Sono stati previsti dall’Esecutivo contributi sino a 12mila euro l’anno per chi non riesce a pagare l’affitto. Lo prevede il Decreto delle Infrastrutture del 30 marzo 2016, grazie al quale il Governo ha stanziato 60 milioni di euro a favore dei cosiddetti morosi incolpevoli. In questa categoria rientrano tutti quegli inquilini che versano in una situazione di indigenza che gli impedisce di pagare regolarmente il canone di locazione. L’art. 2 del decreto indica espressamente che per “morosità incolpevole si intende la situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone locativo a ragione della perdita o consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare”. Una condizione di fatto, dunque, che deriva dal verificarsi dei seguenti fattori: perdita del lavoro per licenziamento; accordi aziendali o sindacali che hanno provocato una riduzione dell’orario di lavoro, cassa integrazione ordinaria o straordinaria in grado di limitare notevolmente la capacità reddituale, mancato rinnovo di contratti di lavoro atipici oppure a termine, cessazioni di attività libero-professionali oppure di imprese registrate, dovute a cause di forza maggiore, malattia grave, infortunio oppure decesso di un componente del nucleo familiare in grado di comportare una consistente riduzione del reddito complessivo o la necessità di impiegarne gran parte per coprire spese mediche e assistenziali rilevanti. Il decreto del 30 marzo ha definito anche i criteri per accedere ai contributi, che competono al Comune di Residenza, presso il quale è possibile richiedere tutte le informazioni a riguardo.

 

*Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI
COMITATO REGIONALE DEL PIEMONTE
TEL. 011 5611800, Via Roma 366 – Torino
EMAIL: UNC.CONSUMATORITORINO@GMAIL.COM

Speciale Venere di Botticelli a #Realedisera

Dalle 18,30 con visita guidata al capolavoro. Ingresso al prezzo speciale di 3 Euro

 

Dopo essersi fatta ammirare negli Stati Uniti e aver entusiasmato i pubblici d’oltreoceano, torna a casa la Venere di Botticelli dei Musei Reali di Torino, ospite d’onore di una serata speciale di #Realedisera interamente dedicata a lei, proprio di venerdì, nel giorno che gli antichi consideravano consacrato a Venere. Il 28 luglio, dalle ore 18,30 i visitatori possono vedere il capolavoro del maestro fiorentino nell’ambito delle serate di apertura straordinaria dei Musei Reali, usufruendo dell’ingresso al vantaggioso prezzo di 3 Euro. Ma non solo: per tutti coloro che vogliono conoscere di più sulla “Venere di Torino” e sulla sua storia, è prevista una visita guidata all’opera a cura della direttrice della Galleria Sabauda Annamaria Bava alle 21 (inclusa nel biglietto d’ingresso).

Qual è la storia che si cela dietro al rapporto tra Sandro Botticelli e Simonetta Vespucci, amata da Giuliano de’ Medici e morta tragicamente all’età di ventitré anni, la cui bellezza è stata resa immortale in quest’opera, amata e riconosciuta in tutto il mondo? Già durante la vita dell’artista, il mercante fiorentino Antonio Billi scriveva che l’artista dipingeva bellissime donne nude e Giorgio Vasari, nelle sue Vite, confermava la testimonianza con queste parole: “Per la città, in diverse case fece tondi di sua mano, e femmine ignude assai”. Solo tre Veneri sopravvivono, attribuibili a Sandro o alla sua bottega: la Venere di Berlino, quella di Torino e una già in collezione privata a Ginevra. Le prime due sono state esposte entrambe ai Musei Reali in occasione della prima edizione di Confronti, nel 2016. Si tratta di nudi monumentali, che possono essere annoverati tra i primi dipinti profani dell’Europa postclassica e che trovano ispirazione in un modello antico che conosciamo come Venere de’ Medici, o Venere pudica, dove la Dea è sorpresa a coprirsi con le mani il seno e il pube. La “Venere di Torino” proviene dalla collezione Gualino. La prima traccia dell’opera risale al 1844 quanto fu acquistata da un reverendo inglese, che in seguito la cedette a un barone. L’opera si pensava perduta nell’incendio della casa di quest’ultimo ma fu ritrovata dagli eredi da cui la acquistò il grande collezionista biellese Riccardo Gualino. Nel 1930 la Venere, realizzata da Botticelli con la collaborazione dei suoi allievi, divenne patrimonio della Galleria Sabauda. L’opera rientra brevemente in Italia dopo un lungo viaggio negli Stati Uniti (Boston in Massachusetts, e Williamsburg in Virginia); in autunno potrebbe riprendere il suo ruolo di testimonial dell’italianità nel mondo. #Realedisera rappresenta anche un’ottima occasione per ammirare le diverse mostre in corso ai Musei Reali, con visite guidate tenute dai curatori di ognuna. Gli appuntamenti previsti per i prossimi venerdì sono:

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Venerdì 28 luglio

–      19,45 – Museo di Antichità

Prima del bottone. Accessori e ornamenti del vestiario nell’antichità, con Elisa Panero

–      21 – Galleria Sabauda

Visita alla Venere di Botticelli, con Annamaria Bava

–      21,30 – Galleria Sabauda

Le bianche statuine. I biscuit di Palazzo Reale, con Franco Gualano

 

Venerdì 4 agosto

–      19,45 – Museo di Antichità

Prima del bottone. Accessori e ornamenti del vestiario nell’antichità

–      21 – Galleria Sabauda

Visita alla Venere di Botticelli, con Annamaria Bava

–      21,30 – Galleria Sabauda

Le invenzioni di Grechetto, con Giorgio Careddu

 

#Realedisera Si tiene ogni venerdì fino al 6 ottobre e prevede l’accesso ai Musei Reali fino alle 22,30 (ultimo ingresso alle 21,30). Il costo del biglietto è di 3 Euro (fatte salve le gratuità di legge e possessori dell’Abbonamento Musei, della Torino+Piemonte Card e della Royal Card); la tariffa speciale si applica dalle 18,30.

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MUSEI REALI TORINO

www.museireali.beniculturali.it

Hilton Hotel a Torino con il “Double Tree”

Hilton Hotel arriva a Torino e accresce la presenza in Italia. Il gruppo ha firmato un accordo di franchise con Lingotto Hotels che, con un’operazione di rebranding, includerà l’attuale Nh Lingotto Tech all’interno del brand DoubleTree by Hilton, a partire dal 2018. La struttura di 142 camere si chiamerà DoubleTree by Hilton Turin Lingotto e verrà ristrutturato per un valore di 1.6 milioni di euro. Patrick Fitzgibbon, senior vice president, development, Emea, di Hilton: “Per noi è un ottimo investimento, Torino è una destinazione unica che unisce alla perfezione l’anima turistica e quella business. Le Olimpiadi Invernali del 2006 hanno contribuito all’incremento di turisti nel capoluogo piemontese”

I “ribelli” di Camasca

L’alpe di Camasca è sempre stato uno dei luoghi più sfruttati dagli abitanti di Quarna per il pascolo del bestiame, dalla primavera all’autunno. Considerato da secoli per estensione e bellezza, oltre che per l’invidiabile esposizione al sole, il più importante alpeggio di Quarna Sotto, ospitò nelle sue baite – nel settembre 1943 –  i primi partigiani, guidati dal capitano Filippo Maria Beltrami. L’alpeggio cusiano, tra l’ottobre e il dicembre 1943, divenne il centro operativo della formazione partigiana guidata dal “Signore dei Ribelli” che aveva posto il suo comando nella baita del cavalier Sigisfredo Meneveri. Da Camasca, il nucleo partigiano s’irrobustì in numero e forza, operando attorno al lago d’Orta: da Pettenasco a Lagna, da San Maurizio d’Opaglio a Cesara, a Pella e in altre località cusiane non si contarono le audaci azioni degli uomini del “Capitano” per procurarsi armi, munizioni e di che vivere in quegli anni di fuoco e di neve.  Da Camasca venne organizzata la guerriglia contro i nazifascisti. L’11 novembre del ‘43 una squadra, al comando del tenente Bruno Rutto, attaccò il presidio di Gravellona Toce, mentre una sessantina di uomini, al diretto comando del “Capitano”, si spostarono verso Ornavasso in appoggio all’insurrezione di Vilaldossola . Tra le formazioni operanti nelle zone tra la Valsesia e il Verbano-Cusio-Ossola si stipularono intese e alleanze operative. Il 30 novembre ‘43 , proprio il gruppo “Quarna” guidato da Filippo Maria Beltrami, insieme alle formazioni garibaldine valsesiane del comandante Eraldo Gastone (“Ciro”) e del commissario politico Vincenzo Moscatelli (“Cino”), occupò Omegna . La prima “calata al piano” impegnò una sessantina di uomini, con uno scopo chiaramente dimostrativo. L’azione si svolse, infatti, nel giro di poche ore tra la folla festante e senza necessità di scontri armati.Il “Capitano”” e ” Cino” , in piedi sul cassone di un autocarro, rivolsero due brevi discorsi alla popolazione, per ringraziarla e incoraggiarla a resistere e ad aver fiducia nei partigiani intenzionati a battersi fino alla vittoria finale. Ma nel pomeriggio, quando ormai i partigiani se n’erano già andati da un pezzo, la milizia fascista locale rientrò in città sparando a casaccio e colpendo a morte un bambino di cinque anni, Luciano Masciadri. Al funerale del piccolo, il 3 dicembre, parteciparono più di cinquemila persone (tra le quali numerosi resistenti) mentre i fascisti, impauriti, si rifugiarono in caserma. Tra le corone una portava un grande nastro tricolore con la scritta “I Patrioti non ti dimenticheranno”. Fino all’antivigilia di Natale del ‘43 gli uomini di Beltrami, partendo dagli alpeggi di Camasca, insidiarono il controllo del Cusio alle forze della Repubblica di Salò. Poi, il 23 dicembre, il gruppo “Quarna” fu obbligato a trasferirsi dall’alpe a Campello Monti, in Valle Strona,  in seguito alla minaccia dei tedeschi di bombardare per rappresaglia l’abitato di Quarna. Dopo la tragica battaglia di Megolo , in bassa Val d’Ossola, dove Beltrami e altri dodici uomini persero la vita il 13 febbraio del ’44 dopo quattro ore di aspro combattimento, l’intera zona fu rioccupata dai partigiani guidati da Bruno Rutto. Ma la rappresaglia non tardò e il 14 aprile 1944, approfittando dell’assenza della Divisione Alpina d’Assalto “Filippo Maria Beltrami” , milizie nazifasciste, nel corso di un rastrellamento, raggiunsero l’alpeggio, appiccando il fuoco a tutte le cascine e alle baite. Da Quarna videro levarsi in cielo dense colonne di fumo e il vento portò lontano l’acre odore dell’incendio. In poche ore le fiamme mandarono in fumo il lavoro e la fatica di intere generazioni, cancellando parte della storia di quella comunità di montanari. Bruciarono trentadue tra case, cascine e baite, in quella tristissima giornata di metà aprile. Ma la Resistenza non si fiaccò, crescendo fino ai giorni della liberazione, nell’aprile del 1945.

Marco Travaglini

“Dialoghi sulla Salute”: undici incontri in Piazza d’Armi

Ambiente, benessere, cibo, stili di vita, cura del corpo, amici a quattro zampe e tanto altro ancora. Sono gli argomenti di cui ci si occuperà negli appuntamenti con i “Dialoghi sulla Salute”: undici incontri della durata di mezz’orain programma al Parco Cavalieri di Vittorio Veneto dal 20 al 30 luglio e tre spettacoli nel mese di settembre, organizzati dall’ assessorato alle Politiche sociali della Città di Torino, in collaborazione con Asl e Farmacie Comunali, e inseriti nel calendario di iniziative organizzate nell’ambito della manifestazione “E-state in piazza d’Armi”.

Di seguito il calendario dei “Dialoghi sulla salute”. Tutti gli incontri di luglio iniziano alle ore 21 e precedono lo spettacolo serale.

  • Giovedì 20 Luglio, “Counseling, salute e benessere”, a cura dell’Associazione Società Italiana Counseling S.I.C.o
  • Venerdì 21 Luglio, “La protezione civile nell’educazione e nella tutela dell’ambiente”, a cura dell’Associazione PRO.CIVI.CO.S Onlus
  • Sabato 22 Luglio, “Piccoli amici a 4 zampe”, a cura dell’ Associazione UAM, Centro Puzzle, Associazione Zerotre
  • Domenica 23 Luglio, “Donare quello che serve quando serve”, a cura di Fidas-Adsp- Gruppo Torino
  • Lunedì 24 Luglio, “ Parliamo di disabilità. Appunti e disappunti”, a cura di Claudio Foggetti, responsabile Servizio Passepartout- Sportello InformadisAbile della Città di Torino
  • Martedì 25 Luglio, “ Progetto Ve.lA e ETD: disabilità e vita indipendente”, a cura del Progetto Verso l’Autonomia- Direzione Servizi Sociali- Area Politiche Sociali della Città di Torino
  • Mercoledì 26 Luglio, “ Affidamento diurno per persone con disabilità”, a cura  della Direzione Servizi Sociali – Area Politiche Sociali Servizio Disabili della Città di Torino
  • Giovedì 27 Luglio, “ Hey ti voglio raccontare.. Il laboratorio di storytelling per ragazzi sordi”, a cura dell’Associazione Portatori Impianto Cocleare APIC e della Fondazione Akusia
  • Venerdì 28 luglio, “ Cibo e salute”, a cura della Cooperativa Sociale Terra Mia Onlus
  • Sabato 29 luglio, “ Teniamoci cara la pelle”, a cura dell’ Associazione Gruppo Assistenza Ustionati, Associazione Contatto
  • Domenica 30 luglio, “ComuniCARE”, a cura dell’ Associazione Volonwrite onlus

 

  • Domenica 3 Settembre – ore 16 – Contest Aria Atomica, a cura di Aria – Centro d’ascolto per adolescenti e giovani della Città di Torino, Aics Torino e Cooperativa Sociale Terzo Tempo
  • Domenica 10 Settembre – ore 21 –  Spettacolo teatrale Shakespeare in Kossuth, a cura della Cooperativa Sociale PRO.GE.S.T.
  • Domenica 17 Settembre  – ore 16 – Contest Aria Atomica, a cura di Aria – Centro d’ascolto per adolescenti e giovani della Città di Torino, Aics Torino e Cooperativa Sociale Terzo Tempo

Tutti i “Dialoghi sulla salute” saranno videoregistrati e disponibili online, dal giorno successivo, su Facebook: https://www.facebook.com/dialoghisullasalute o  https://www.fb.com/dialoghisullasalute e su YouTube: https://www.youtube.com/volonwrite

Turismo e rilancio del territorio

Un filo rosso che colleghi – sotto l’aspetto culturale, turistico e devozionale – il Sacro Monte di Crea al complesso dell’antica chiesa abbaziale di Pulcherada, passando attraverso Santa Fede di Cavagnolo. E’ il motivo che ha spinto Massimo Iaretti, consigliere delegato al turismo dell’Unione dei Comuni della Valcerrina (sul cui territorio insiste il Sacro Monte di Crea) a San Mauro Torinese, dove ha incontrato Giada Boasso e Claudio Cericola, rispettivamente presidente e segretario di “La Pulchra Rada”, associazione cultura per la valorizzazione del patrimonio storico, artistico, socio culturale e folkloristico del territorio di San Mauro Torinese. La chiesa parrocchiale di Santa Maria di Pulcherada rappresenta unica testimonianza oggi visibile dell’antica abbazia benedettina ricordata in un documento del 991. Al suo interno è stato rinvenuto nel catino absidale, sotto la superficie barocca, uno splendido ciclo pittorico della fine dell’XI secolo, con un Cristo Pantrocratore, unico in Piemonte, nella decorazione della volta. “Ho voluto prendere visione di persona di questo tesoro storico e artistico – dice Iaretti – che merita di essere maggiormente conosciuto ed apprezzato. Il contatto con l’Associazione è stato positivo e andrà sviluppato, nell’ottica di un collegamento con quelle che sono le altre realtà del territorio. La Valcerrina alessandrina e quella torinese non sono due extraterrestri appartenenti a mondi diversi, ma realtà territoriali vicine, che hanno, oltre alla continuità, anche una condivisione di ricordi e di passato”. Per questo nelle prossime settimane verrà inviata una lettera per la presa di contatto al Comune di San Mauro (proprietario della chiesa) ed alla Diocesi di Torino, in quanto Pulcherada è tuttoggi un luogo di culto e chiesa parrocchiale. E lo stesso sarà con il sindaco di Cavagnolo, dove si trova il gioiello che è Santa Fede. “L’idea, con tutto a regime, è quella di avere – dice ancora Massimo Iaretti – è quella di un collegamento tra tre luoghi di culto, Santuario di Crea, Santa Fede di Cavagnolo e Pulcherada di San Mauro Torinese, incastonati in tre territori Unesco, Langhe-Roera e Monferrato, Sacro Monte di Crea e Collina Po”.

 

 

 

 

CONTRASTO AI PARCHEGGIATORI ABUSIVI E MALASOSTA:TREND IN AUMENTO PER CONTROLLI E SANZIONI

Nel 2017 sono in aumento gli interventi del Corpo di Polizia Municipale di contrasto all’attività dei parcheggiatori abusivi e della “malasosta”. Lo ha affermato l’assessore con delega alle Politiche per la sicurezza, Roberto Finardi, nel corso della riunione della I Commissione (Bilancio, Polizia Municipale), presieduta da Antonio Fornari, durante l’approfondimento sullo stato di attuazione di una mozione del Consiglio Comunale, richiesto dal consigliere Fabrizio Ricca (Lega Nord).
Finardi ha illustrato i dati del 2016, confrontandoli con quelli dei primi mesi di quest’anno.
Lo scorso anno, nelle tre macro zone individuate come critiche per la presenza di parcheggiatori abusivi, (ospedali, centro città, area di corso Regina Margherita) sono stati effettuati 2100 controlli. Quarantaquattro soggetti sono stati identificati mentre sono stati operati 21 sequestri.
Al 30 giugno di quest’anno, i controlli sono stati 1100, 99 i soggetti identificati, eseguito un arresto, operati 61 sequestri. L’assessore ha evidenziato come anche i Carabinieri siano a loro volta impegnati in questo tipo di attività. In relazione alla “malasosta”, nel 2016 sono state sanzionate 368 mila soste irregolari. Sono state 11.370 le sanzioni per sosta in doppia fila. Al 18 luglio 2017, le multe sono state 194 mila. Sono state 5500 le sanzioni per sosta in doppia fila. L’assessore, infine, ha evidenziato come ogni giorno vengano sanzionate dalle 20 alle 40 infrazioni relative all’occupazione di posti per disabili.

F.D’A. – Ufficio stampa Consiglio Comunale – foto: il Torinese

Ex marito stalker libero. Lei: “Sparisca dalla mia vita”. I legali tentano di placare gli animi

E’ nuovamente libero Luigi Garofalo,  accusato di atti persecutori verso l’ex moglie. In queste ore sono  scaduti i termini di custodia cautelare nei confronti del 46enne la cui vicenda nei mesi scorsi era finita su tutti i giornali e le televisioni italiane. Venne arrestato nel mese di marzo per avere puntato una pistola contro il figlio di 19 anni  e la seconda volta pochi giorni dopo. Quando  era ai domiciliari è andato al bar di famiglia e ha aggredito l’ex moglie, secondo quanto sostiene l’accusa della donna. Lui, però, ha sempre negato. I legali delle rispettive parti si sarebbero scritti  missive per trovare una riappacificazione. Ma l’ex moglie Elena Farina (che ricevette anche la visita di solidarietà di Maria Elena Boschi)  sostiene che le lettere tra avvocati sono una invenzione dell’ex per fare “buona impressione”. Ed è molto preoccupata: “Deve sparire  dalla mia vita e da quella dei nostri figli,si rassegni”. Forse trovare una soluzione ragionevole, senza esasperazioni, sarebbe un bene per tutti.

Donna muore soffocata mangiando al ristorante

Una 76enne di Almese è morta soffocata da un boccone di carne, mentre mangiava al ristorante. La tragedia è avvenuta a Borgaro, dove la donna pranzava con amici e parenti che hanno cercato di rianimarla seguendo le istruzioni del medico del 118 che stava arrivando con l’ambulanza, ma l’anziana  è morta. La vicenda, resa nota soltanto oggi, è accaduta  domenica.

 

(foto: archivio)