redazione il torinese

Al Museo Diocesano in mostra l'Ultima Cena

Ultima cena è il titolo emblematico della mostra che il Museo Diocesano di Torino, in piazza San Giovanni 4, ospita dalla scorsa Santa Pasqua fino a domenica 9 giugno prossimo

L’esposizione raccoglie tredici opere d’arte contemporanea ispirate al tema dell’Ultima Cena, realizzate da tredici artisti di respiro nazionale, proprio come tredici erano i commensali intorno a Gesù. Gli artisti presenti sono Armenia, Cavegnago, Consiglio, Costanzo, Frazzi, Gajoni, Love, Monta, Pesce, Prevenuto, Rota Candiani, Sikie Todaro. L’Ultima Cena costituisce una delle scene bibliche più rappresentate nella storia dell’arte. Coglie un istante drammatico che si legge negli atteggiamenti e nel volto dei protagonisti, con Cristo rappresentatoal centro, nella sera precedente il giorno in cui sapeva che sarebbe stato crocifisso e quando già conosceva le intenzioni degli Apostoli, di Giuda che lo avrebbe tradito per pochi denari, e di Pietro, che lo avrebbe rinnegato per ben tre volte. Se l’Ultima cena più celebre è  quella dipinta da Leonardo da Vinci, oggi conservata nel refettorio di Santa Maria delle Grazie a Milano, molti altri artisti sono riusciti, come quelli le cui opere sono ora in mostra al Museo Diocesano, arappresentare questo soggetto in dipinti carichi di mistero e misticismoL’evento è realizzato in collaborazione con il Parco d’arte Quarelli di Roccaverano nell’Astigiano, che espone en plein air molte opere di artisti di fama e talenti emergenti. L’ingresso ha il costo di 5 euro comprensivo della visita al Museo, gratuito con la tessera Torino Musei.

 
Mara Martellotta

Ultimo atto e, per una memoria "storica", …alcuni ricordi

Si è conclusa ieri l’avventura, almeno sul campo, di una squadra di basket di Torino in serie A

I tifosi, come me, hanno vissuto una serata triste e senza allegria e piena di commozione per momenti di basket che non si sa se torneranno. Il livello della serie A è un livello alto, anche se in Italia il livello non è sicuramente il migliore,… ma non è paragonabile a quello delle serie inferiori. Ci si era abituati, e adesso sarà dura, se tutto verrà confermato o peggio.

Odi ed ovazioni a persone che ci hanno accompagnati fanno parte del rituale degli “sconfitti” gloriosi, di coloro che perdono ma vogliono trovare un motivo di consolazione tanto nel “dimenticare” le cose meno belle quanto nel demonizzare qualcuno e con questo sfogare rabbia e impotenza nei confronti di una situazione ineluttabile in cui ci si rende conto di non poter far nulla. Il mondo del basket torinese era rimasto addormentato per più di vent’anni e poi, d’improvviso (…) si è ritrovato catapultato in una realtà di vertice grazie ai soldi e al mecenatismo di qualcuno. Poi, dopo cori di immensa gratitudine, qualcosa si è rotto e frantumato in mille pezzi. La memoria è corta di chi non ricorda i cori dedicati a qualcuno di… “un presidente…c’è solo un presidente…ecc…”di soli pochi mesi fa…alla deposizione di una corona… e che ieri ha visto in cosa si sono mutati. Sono stati commessi errori più o meno gravi, ma di questo se ne occuperà qualcun altro, ormai. La memoria è corta dalle nostre parti e Torino è una città strana, così come l’Italia “sportiva” se così la si vuol chiamare: se vinci sei un eroe e siamo noi, se perdi sei da insultare e siete voi. In particolare, nel calcio, non sembra il caso di commentare su come sia in discussione chi da otto anni vince tutto… .

Ma Torino è anche questa: si fa portare via ogni cosa, non si unisce ma si blocca sulle sue posizioni. Non fa quadrato per difendersi ma mette mine all’interno del proprio recinto. Peccato. Si cercano eroi, si evocano santi, per non vedere la realtà, di cui in realtà poco ci interessiamo, visto che nel mondo dei social chi ha più contatti vince e influenza l’opinione, giusta o sbagliata che sia. Non crediamo giusto allora esaltare troppo ciò che sembra vero così come demonizzare l’esatto opposto. La verità sta nel mezzo, anche se per qualcuno il punto di mezzo è proprio dove lui si è collocato… . E’ stata una stagione triste, piena di sconfitte che hanno ragioni anche tecniche e non solo economiche o giudiziarie. La conduzione della squadra, al di là del cuore, ha realizzato 32 sconfitte, non proprio da esserne felici ed orgogliosi dal punto di vista tecnico.

Giocatori se ne sono visti tanti, in questi anni. Una squadra ideale?

Diante Garrett, Jerome Dyson, Dallas Moore come guardie.

Lamar Patterson, Sasha Vujacich tra le guardie – ali

Deron Washington, Dorington Hobson, Jamil Wilson (di quando gioca bene) e Stefano Mancinelli tra le ali.

Deejay White e Mam Jaiteh come pivot.

Discutiamo pure sugli altri da inserire, ma, in ogni modo, a Torino abbiamo visto tanti bei giocatori e simpatiche presenze quali Trevor Mbakwe (sfortunato come Chris Wright per gli infortuni), Ndudi Ebi per simpatia, Valerio Mazzola e Valerio Amoroso, storici ognuno a modo proprio, Poeta che come giocatore ha messo l’anima, e non ultimi anche pivot della nazionale in declino e astri nascenti al momento fermi per motivi di salute, quali David Okeke a cui auguriamo di poter riprendere a giocare. In ogni caso a Torino si è visto tanto, nel bene e nel male sportivo, perché è di questo che si parla e si dovrebbe parlare. Perché se si volesse entrare in ambito di conduzione aziendale il discorso cambierebbe, ma non è nelle corde dei tifosi. I tifosi dovrebbero ricordare. Ricordare, come un bambino, che a scuotere troppo il giocattolo va a finire che alla fine si rompe, e non sempre c’è qualcuno che ce lo ricompra. A Torino abbiamo avuto un bellissimo giocattolo. Nomi di chi è stato bravo o cattivo non ha senso farne quando si viaggia a simpatie o antipatie. L’unica cosa certa è che il giocattolo si è rotto. A tutti coloro che avessero la possibilità di regalarcene un altro facciamo un appello. Noi tifosi, quelli che piangono, non quelli che urlano, siamo molto tristi. Siamo disposti a tutto pur di tifare di nuovo da quegli spalti, anche a cambiare nuovamente colori da seguire. Da gialloblù della cintura torinese a gialloblù di parco Ruffini a rossi a pois verdi di qualsiasi altra zona della città o di nuova composizione. Il tifoso di basket a Torino ora sembra orfano. Ha bisogno di un qualcosa che lo renda felice, anche un piccolo regalo. Purché non perda la memoria, eventualmente tra qualche anno, di chi o coloro che magari costruiranno questo nuovo giocattolo.

Avanti Torino, noi siamo qua.

Paolo Michieletto

 

La Sicilia del vino con Go Wine

StarHotel Majestic**** Corso Vittorio Emanuele II, 54 – Torino

 

Go Wine continua l’attività nella città di Torino con un evento dedicato alla regione Sicilia ed ai suoi vini. Una serata di approfondimento dal taglio monografico, con l’intento di presentare in sala espressioni di diverse aree della regione, valorizzando tanti vitigni, autoctoni e internazionali, e dando voce ai protagonisti che hanno contribuito in questi anni all’affermazione della viticoltura siciliana.

Partecipano all’evento nelle diverse sezioni le cantine:

Alessandro di Camporeale – Camporeale (Pa); Baglio di Pianetto – San Cristina Gela (Pa); 
Blundo 
– Siracusa; Colosi – Messina; 
Cva Canicattì 
– Canicattì (Ag); Donnafugata – Marsala (Tp); 
Fausta Mansio 
– Siracusa; Fina – Marsala (Tp); 
Florio 
– Marsala (Tp); Giasira – Rosolini (Sr); 
Gulfi 
– Chiaramonte Gulfi (Rg); Mortilla – Chiaramonte Gulfi (Rg); 
Poggio di Bortolone 
– Chiaramonte Gulfi (Rg); Planeta – Menfi (Ag); 
Leonarda Tardi 
– Salaparuta (Tp); Valle dell’Acate – Acate (Rg).
Con la presenza di 
Oleificio Lu Trappitu 
– Campobello di Licata (Ag)

 

Programma e orari

Ore 16,30 – 19,00: Anteprima: degustazione riservata esclusivamente ad operatori professionali (titolari di Ristoranti, Enoteche e Wine Bar);
Ore 19,00: breve conferenza di presentazione dell’evento;
Ore 19,30 – 22,00: Apertura del banco d’assaggio al pubblico di enoappassionati.

Il costo della degustazione per il pubblico è di € 18,00 (€ 12,00 Soci Go Wine, Rid. soci associazioni di settore € 15,00). L’ingresso sarà gratuito per coloro che decideranno di associarsi a Go Wine direttamente al banco accredito della serata (benefit non valido per i soci familiari). L’iscrizione sarà valevole fino al 31 dicembre 2019.

ATTENZIONE: Per una migliore accoglienza è consigliabile confermare la presenza alla serata all’Associazione Go Wine, telefonando al n°0173/364631 oppure inviando o un’e-mail a stampa.eventi@gowinet.it entro le ore 12.00 di mercoledì 15/05 p.v..

Torna il festival dedicato all'arte del cocktail

 TORINO APRE LE PORTE  ALLA COCKTAIL WEEK 2019

Torna il festival torinese dedicato all’arte della mixology:  oltre 30 locali della città ospiteranno masterclass, degustazioni e competizioni fra bartender  per scoprire le ultime tendenze in fatto di miscelazione.  Nel weekend gran finale al Salone del Cocktail, con un focus sul mondo dei low alcol drinks

Creare con gli alcolici è una spinta innata nell’uomo e la miscelazione, nel tempo, è diventata una vera e propria forma d’arte. Dai grandi classici a quelli più insoliti e futuristici, oggi è possibile trovare cocktail di ogni tipo, da quelli realizzati con polvere da sparo o nuvole effervescenti d’oro, a quelli più sofisticati con oltre 16 ore di preparazione. Per approfondire lo sconfinato mondo della mixology, il prossimo appuntamento è a Torino dal 20 al 26 maggio con la terza edizione della Cocktail Week, una sette giorni dedicata a coloro che amano l’affascinante arte dei moderni alchimisti dei drinks. La Torino Cocktail Week 2019 Giunta alla terza edizione, la Cocktail Week torinese cresce nei numeri e negli appuntamenti. Tantissimi bartender di rilievo nazionale e internazionale saranno in tour in 30 locali della città: con loro il pubblico approfondirà i segreti del liquore protagonista del giorno attraverso masterclass e degustazioni. Ogni sera della Cocktail Week, infatti, sarà dedicata a un grande classico dei superalcolici lunedì vermouth, martedì gin, mercoledì whisky, giovedì vodka, venerdì agave e sabato rum. A chiudere l’inebriante settimana domenica 26 è in programma un panel di eventi incentrato sul mondo dei mocktail, i drinks a basso contenuto di alcol. Fra i grandi nomi dell’edizione 2019 c’è anche Diego Ferrari, un riferimento della mixology a livello internazionale grazie alle sue creazioni sotto ai 21° alcolici che terrà un seminario sulle nuove frontiere della miscelazione low alcol.

I grandi nomi

Fra i big dell’edizione 2019 troviamo Riccardo Rossi, bartender di uno dei cocktail bar più prestigiosi di Roma e ambasciatore italiano del Pisco, Beppe Mancini, brand ambassador Diageo, Cristiana Brunetti, la donna che miscela drink a suon di reazioni chimiche, Paolo Sanna, gestore del Banana Republic, luogo di culto della capitale da oltre 20 anni e Francesco Bonatti, vincitore dell’Estonian Beauty Competition per Mediland Fair Organic Spirits.

Il Salone dei Cocktail

Gran finale sabato e domenica a Palazzo Carignano con i due giorni di Salone del Cocktail, un vasto spazio espositivo, realizzato in collaborazione con To Drink, con gli stand delle più importanti aziende di liquori e due punti bar dove sarà possibile assaggiare le esclusive creazioni miscelate sul momento da barman professionisti. I dieci bar tender che, nel corso della settimana, avranno realizzato i cocktail più apprezzati dal pubblico, parteciperanno allo speciale contest finale all’interno del Salone. Due giorni dedicati non solo a chi i cocktail li miscela, ma li racconta anche su carta. Sabato sarà il turno de “Il grande libro del Vermouth” con l’autore Giustino Ballato, seguirà la presentazione di “On the Rocks” il libro sul ghiaccio di Marco Garino e “1000 e una botte” di Valerio Bigano. Domenica infine diventeremo tutti “Bartender a casa tua” insieme allo scrittore giornalista Alessandro Ricci.

Il centenario del Negroni e gli eventi imperdibili

Anche Torino, città in cui nacque il vermouth, partecipa alle celebrazioni per il centenario del Negroni. Ad aprire la Cocktail Week 2019, lunedì 20 maggio presso Eataly, è in programma la Negroni Competition, una chiamata collettiva per reinterpretare senza limiti alla propria fantasia il cocktail italiano più famoso al mondo,  rivolta ai professionisti del settore e agli appassionati della miscelazione. Lunedì 20 si parlerà anche di cocktail fra chimica e alchimia nella masterclass “Aria, fuoco, terra e acqua: magia degli spiriti”, mentre martedì 21 sarà la volta di “Gin 43° 12° Aquamirabilis” con Riccardo Rossi che il giorno seguente accompagnerà in un viaggio in Perù alla scoperta del distillato nazionale con “La ruta del Pisco”. Giovedì le porte del Museo Casa Martini si apriranno durante la Cocktail Week per una speciale visita con masterclass sul superalcolico più celebrato dal mondo del cinema, mentre venerdì ci sarà l’incontro sul tema cocktail e profumi con Letta Tonatto, direttrice dell’omonima Maison “Cosa è il profumo: riconoscere le note olfattive nei cocktail”.

Arrestato a Moncalieri uno dei banditi della tragica rapina alla novantenne romana

Ha una ‘coda’ anche nella Città Metropolitana di Torino la tragica rapina svoltasi nel quartiere Città Giardino di Roma di Anna Tomasino, di 90 anni, avvenuto il 5 maggio scorso. I carabinieri della Compagnia Roma Casilina, insieme ai colleghi delle compagnie carabinieri di Moncalieri e di Ventimiglia hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo di indiziato di delitto della Procura della Repubblica di Roma per 5 rom, 4 di origine serba ed uno bosniaca, ritenuti responsabili di rapina pluriaggravata in concorso ed omicidio. La svolta è arrivata quando uno dei criminali ha manifestato la volontà di costituirsi presentandosi alla stazione carabinieri di Cinecittà. Nel giro di poche ore sono stati rintracciati tutti i componenti della banda, di età tra i 20 ed i 42 anni, uno presso il campo nomadi di via Salviati, un altro nei pressi della stazione di Pomezia-Santa Palomba, un terzo in provincia di Torino, grazie alla collaborazione dei carabinieri della compagnia di Moncalieri. Le indagini su un quinto componente hanno consentito di verificare che questi, nella mattinata di domenica, era stato arrestato dalla polizia di frontiera di Ventimiglia, perché ad un controllo era risultato irregolare in Italia, nella quale era rientrato dopo essere stato espulso. Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati consegnati alle case circondariali dei luoghi in cui è avvenuta la cattura, tra cui Torino, in attesa dell’interrogatorio di convalida.
 

Filastrocche, favole e diritti dei bambini

Il pomeriggio del giorno della festa della mamma in Arena Piemonte è stato animato da Marco Berry con le filastrocche che illustrano i diritti naturali dei bambini, scelte dallo scrittore per ragazzi Giovanni Del Ponte e lette dall’attrice Nicoletta Molinero. Con un intervento della Garante regionale per l’infanzia Rita Turino
 
Dal diritto all’ozio a quello di sporcarsi giocando, dal diritto agli odori a quello di perdere tempo, tutti i dieci i diritti naturali dei bambini sono stati raccontati con allegria da Berry che li ha legati ai ricordi della sua infanzia a Pino Torinese, tra il profumo del pane, le arrampicate sugli alberi e le partite di pallone nel fango.
 
“I bambini sono la nostra speranza e il nostro futuro – ha concluso – lasciamogli soprattutto il diritto al sorriso e all’allegria”.
 
La Garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, Rita Turino, ha ricordato le numerose iniziative realizzate dal Consiglio regionale del Piemonte in questi ultimi cinque anni ed in particolare la mostra “C’era una volta…Giocando con le favole”, con i disegni di Max Frezzato, allestita fino al 31 maggio a Palazzo Lascaris.
 
“Anche l’Italia ha fatto suoi i diritti sanciti dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia – ha ricordato la Garante – tra cui c’è anche il diritto a passare del tempo con i propri genitori, oltre ai diritti basilari alla vita, al nutrimento, all’istruzione che devono essere garantiti a tutti i bambini”.

Chiude con più visitatori il Salone del Libro e delle polemiche

Il  Salone del Libro e delle polemiche chiude con 4 mila visitatori in più (in tutto circa 150 mila) e qualche lamentela degli espositori “relegati” all’Oval, bellissima la struttura, ma pochi passaggi di visitatori. La prossima edizione si terrà dal 14 al 18 maggio 2020. Sulla scia della querelle legata alla vicenda fascismo – antifascismo scatenata dall’esclusione della casa editrice Altaforte, il capogruppo della Lega in Consiglio comunale, Fabrizio Ricca, sostiene che “Nicola Lagioia deve dimettersi e lo stesso il suo direttivo perchè non è accettabile che il direttore di un evento importante come il Salone faccia partire un boicottaggio contro lo stesso evento che organizza. E non è nemmeno accettabile che Lagioia non si sia scusato per la lista di proscrizione stilata dal suo amico Raimo, dove giornalisti non omologati al pensiero unico che sembra essere tanto caro a Lagioia ed editori liberali venivano invitati a non partecipare all’evento: il Salone si merita pluralità e libertà”. Replica la sindaca Chiara Appendino:  “Non permetteremo alla Lega di distruggere il lavoro di tre anni che ha  faticosamente salvato il Salone. Lagioia, direttore della rinascita, non si tocca, è patrimonio della città”. Anche per il governatore Sergio Chiamparino: “Lagioia non si tocca. Ha saputo raccogliere l’eredità del Salone, rilanciarla e rafforzarla. E’ il direttore ideale oggi e per i prossimi anni”.

 
IL COMUNICATO DEL SALONE DEL LIBRO

Un primo bilancio

Il bilancio dell’edizione appena conclusa, Il gioco del mondo, e gli scenari futuri sono stati i temi della conferenza stampa di chiusura, tenutasi lunedì 13 maggio nella Sala Azzurra di Lingotto Fiere. Vi hanno preso parte Chiara Appendino, sindaca della Città di Torino; Antonella Parigi, assessore alla Cultura e Turismo della Regione Piemonte; Silvio Viale, presidente dell’Associazione Torino, La Città del Libro; Giulio Biino, presidente della Fondazione Circolo dei lettori; Maurizia Rebola, direttore della Fondazione Circolo dei lettori e Nicola Lagioia, direttore editoriale del Salone Internazionale del Libro di Torino.In occasione della Conferenza sono stati resi noti i numeri della XXXII edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino: sono 148.034 i visitatori unici, in aumento rispetto al 2018, a dimostrazione che la crescita del Salone è costante di anno in anno; a questi si aggiungono i 27.000 che hanno preso parte al Salone Off, la festa dei libri nei quartieri e nel territorio che quest’anno ha offerto più di 530 appuntamenti in 270 luoghi diversi.

Le date

Annunciate le date delle prossime due edizioni, quella del 2020dal 14 al 18 maggio, e del 2021dal 13 al 17 maggio, che verranno ideate e progettate dalla stessa squadra che ha lavorato in sinergia all’edizione 2019: Associazione Torino, La Città del Libro, che si occupa dei contatti con gli espositori, della progettazione, realizzazione e layout di spazi e allestimenti, e Fondazione Circolo dei lettori, che ha in capo la programmazione culturale e la comunicazione dell’evento. Confermata quindi la continuità e la direzione editoriale di Nicola Lagioia fino al 2021.

 

La politica decadente e l'ombra delle inchieste

In molti sostengono che le ultime vicissitudini tra magistratura e politici non abbiano la benché minima influenza sul voto. Concordo. Ora Giggino si gode la sua vittoria di Pirro e poi tutto come prima. Matteo (Salvini), Fregoli per gli amici, in arte Rambo, sta mordendo il freno.  Bisogna stare calmi fino a dopo le elezioni.  Poi si fanno i conti in tutti i sensi.  Se il Carroccio supera abbondantemente il 30 % ed i pentastellati si fermano  intorno al 20%, ecco le tentazioni di rifare tutto con le politiche anticipate dietro l’angolo. Sicuro è che Giggino e Matteo non si considerano minimamente e  non danno un bello spettacolo di unità del governo. Viceversa tireranno a campare. Un Pd boccheggiante che  non appare allo stato attuale un’ alternativa. In verità Zingaretti ce la mette tutta ma la buona volontà non basta. Ma torniamo a bomba.  Si sta affacciando una nuova tangentopoli? La Storia quando si ripete da dramma diventa farsa, diceva un autorevolissimo filosofo dell’ ottocento. Qui (ho la netta impressione) si ripetono poche cose. Le diversità ci sono. Prima fra tutte: coinvolgimento di persone vicino od addirittura appartenenti ad organizzazioni criminali. Tra gli obbiettivi riciclare sporco attraverso l’ acquisto di società  cotte. Successivamente pressioni per aggiudicarsi lavori pubblici. Boccassini della Dia coordinatrice dei vari filoni di indagine. 
.
Indubbiamente per qualcuno che ancora non compare fa caldo, molto caldo con Mafia e Procura Generale Antimafia. Poi come non si fa ricordare le polemiche tra Saviano e Salvini. Il primo che denunciava le infiltrazioni mafiose al Nord ed in particolare a Milano e Varese.  Il secondo che negava tutto sostenendo che erano solo maldicenze. Eppure da più di un decennio si parla di queste vicende, a Reggio Emilia dove forte è la presenza della Camorra o Milano o Torino con Mafia ed ‘ndrangheta a volte rivali ed a volte alleati. La criminalità organizzata non molla ma non molla anche lo Stato. E alcuni imprenditori ne vanno di mezzo. Sia ben chiaro, chi è causa del suo male pianga se stesso. Chi accetta denaro dalla dubbia provenienza non ha scusanti. Neppure della non conoscenza. In quel mondo nessuno fa nulla per beneficenza. Se poi l’ imprenditore non si informa è maggiormente responsabile. Non solo una questione morale: delinquono sapendo di mentire. La magistratura ha scoperchiato il vaso di Pandora. Domandare è un vizio che mi porto dietro da tanti anni. Parlando con un poliziotto in pensione mi ha spiegato cose è cambiato in trent’anni l’uso delle intercettazioni. La tecnologia si è molto evoluta con indagini sempre più efficaci. Evidentemente non anticipo nessun verdetto. Vedremo ma mi sa che siamo solo all inizio.  Magari non vi saranno influenze sul voto prossimo venturo.  Ma alla distanza qualcosa accadrà e cambierà, nella politica.
Patrizio Tosetto

Inseguimento a folle velocità per le vie di Barriera: volevano nascondere la droga

Alla vista della volante, a bordo di un’auto, sono scappati a folle velocità nelle vie del quartiere di Barriera di Milano. Immediatamente gli agenti del Commissariato di zona si sono messi al loro inseguimento, riuscendo a fermarli in corso Palermo
Quando gli operatori  si sono avvicinati al veicolo, a bordo del quale c’erano due cittadini
extracomunitari, e quest’ultimi hanno aperto i finestrini dell’auto, gli agenti hanno subito
capito la motivazione della fuga. La fuoriuscita di quell’inteso odore di marijuana faceva
intendere   che   vi   era   una   quantità   rilevante   di   sostanza   stupefacente   all’interno
dell’abitacolo. Il passeggero tra le gambe stringeva uno zainetto, all’interno del quale
deteneva 38 sacchetti di varie dimensioni contenenti marijuana per un totale di circa
150 grammi.  Quest’ultimo, un cittadino del Gambia di 31 anni con precedenti di Polizia e in atto
la misura del Divieto di Dimora nel comune di Torino, si era dichiarato senza fissa dimora,
ma   gli   operatori   riuscivano,   mediante   la   lettura   di   un   messaggio   sul   cellulare   dello
straniero, riguardante l’allaccio di alcune utenze a suo nome, a risalire al suo domicilio. Cosi, in via Montesoglio, gli operatori scovavano, all’interno del forno, oltre
130 grammi ed altri svariati sacchettini contenenti la stessa sostanza stupefacente trovata all’interno dello zainetto, oltre ad un bilancino di precisione e a un paio di copie delle chiavi dell’alloggio. Entrambi venivano tratti in arresto per detenzione di sostanza stupefacente in concorso, e l’autista del veicolo, un cittadino del Mali di 51 anni, veniva anche denunciato all’Autorità Giudiziaria per resistenza a Pubblico Ufficiale.

Una sorta di alchimia

“In fondo questa mia vita è un eterno concerto

un palcoscenico aperto animato ogni giorno di piu’”

La mia mente si accende e il destino qui gioca i suoi assi…

Se solo potessi non smetterei piu’.

Lo scorso venerdi ho tenuto un concerto, con la voce non proprio ok, insomma, un polipetto che vuole accompagnarmi senza regredire quasi a voler sfidare il medico che me lo toglierà nei prossimi mesi. Ma quel concerto mi ha fatta riflettere, la preoccupazione che mi portavo sulle spalle da settimane, la “non presenza” della mia voce per come la intendo io, quella presenza, l’agitazione e sound check non proprio splendidi mi hanno fatta arrivare sul palco con i sudori….poi …la magia, e tutto ha funzionato perfettamente, inaspettatamente. E quando accadono queste cose, proprio allora, comprendo sempre più la ragione di questa mia vita fatta di sole verità e zero finzioni, a partire dall’ammettere con me stessa che questo è ciò che volevo, voglio e vorrò fare per sempre: cantare.

“Una sorta di alchimia

che ci vuole qua

basta un niente ed è magia

tutto il resto… banalita”

Con la realizzazione di questo brano, Renato Zero dimostra tutto il suo Amore per la musica che è, da sempre, il suo lavoro. Direttamente da “Presente” questa settimana ci soffermiamo su “Non smetterei più”, cantata con un’altra voce grandiosa, quella di Mario Biondi. Nel brano viene descritto anche il rapporto con i suoi fans, quindi una canzone che parla di Renato come artista e del suo pubblico. Una foto, un saluto e ciascuno si goda Renato, dopo tanto silenzio era giusto arrivasse anche a te….Mi piace molto la tonalità calda con cui Mario Biondi pronuncia quel “Renato”

“Mille volte caduti, mille volte rialzati… Questa nostra determinazione ci premia così”

Lo dico sempre nelle mie lezioni:”il tuo livello di soddisfazione dipende dal tuo livello di coraggio” ed il coraggio lo esprimi anche nella forza che metti per rialzarti quando cadi, quando credi di non farcela più. Perchè il cuore dell’uomo è come il vestito del povero; è dove è stato rammendato più volte che è più forte. Ascoltate questo album, se desiderate, prestate attenzione a questo brano “non smetterei mai” e rimettete in bolla la vostra vita, se potete, perchè esiste, a parer mio, un solo tipo di successo: quello di fare della propria vita ciò che si desidera, e non smettere mai. Se siete tanto fortunati da trovare il tipo di vita che vi piace, dovreste anche trovare il coraggio di viverla.

Buon ascolto!

Chiara De Carlo

https://www.youtube.com/watch?v=7VKKCptpRb4

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Chiara vi segnala i prossimi eventi … mancare sarebbe un sacrilegio!