redazione il torinese

Salone del Libro: “Continuare il successo dell’anno scorso”

Assemblea Soci Fondazione: “Allo studio le forme migliori per l’edizione 2018”

 

I Soci e i componenti del Consiglio d’Amministrazione della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura si sono riuniti oggi, mercoledì 4 ottobre 2017, a Torino presso la Sala Giunta della Regione Piemonte. Hanno discusso la situazione economico-finanziaria della Fondazione al fine di salvaguardare e valorizzare le finalità e gli obiettivi editoriali e culturali del Salone Internazionale del Libro di Torino e le ricadute economiche e sociali che questo ha sul territorio. L’importanza di garantire la discontinuità con il passato porta i Soci a valutare la scelta di distinguere le attività culturali ed editoriali da quelle gestionali. Per garantire la migliore coerenza tra le due, si è deciso di istituire una cabina di regia di cui faranno parte anche gli editori Amici del Salone. La cabina di regia studierà le forme migliori e più efficaci per dar vita a un’edizione 2018 del Salone che continui il successo di quella precedente; a questo fine potrà avvalersi anche delle competenze del Circolo dei lettori e della Fondazione per la cultura. L’iter definito sarà valutato e sottoposto all’Assemblea dei Soci in seguito al lavoro effettuato in tavoli tecnici che saranno avviati sin da subito. Erano presenti, per i Soci, il Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, la Sindaca della Città di Torino Chiara Appendino, il rappresentante di Intesa Sanpaolo Michele Coppola, l’Assessora alla Cultura della Regione Piemonte Antonella Parigi; il Presidente della FondazioneMassimo Bray in collegamento Skype da Roma; il Vice-Presidente Mario Montalcini; i Consiglieri d’Amministrazione Luciano Conterno e Piero Gastaldo; il Segretario GeneraleGiuseppe Ferrari.

Chiamparino replica alla sindaca: “In questi 30 anni la trasformazione della città”

Il presidente della Giunta regionale, Sergio Chiamparino, replica alla sindaca Chiara Appendino, secondo la quale i conti “sballati” del Comune dipendono dalla gestione degli ultimi decenni (nel corso dei quali lo stesso Chiamparino è stato per due volte sindaco di Torino): “I  trent’anni richiamati dalla sindaca, in cui si sarebbero generato squilibri  finanziari strutturali, sono i trent’anni anni che hanno visto la trasformazione della città che conosciamo, e i cui effetti vorremmo continuare a vedere e a sviluppare, con le necessarie innovazioni. Dal piano regolatore Gregotti-Cagnardi, approvato ancora dalle giunte di pentapartito, alle progettazioni realizzate dalla giunta Castellani e alle realizzazioni delle giunte a guida mia e poi di Fassino”.  
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Prosegue Chiamparino: “In questo periodo, fra l’altro, si sono realizzate le seguenti cose: la prima e attuale unica linea di metropolitana funzionante a Torino; il Passante Ferroviario e la relativa copertura; il raddoppio del Politecnico; la riqualificazione del Quadrilatero romano e di larga parte dei mercati rionali della città; nuovi parcheggi, come Piazza Vittorio e Piazza San Carlo che hanno consentito la pedonalizzazione del centro storico con i benefici che tutti possono constatare e di cui tutti possono usufruire; abbiamo avviato il recupero delle OGR; abbiamo riaperto musei che erano chiusi da tempo immemore, come Palazzo Madama; contribuito alla trasformazione di musei come il Museo Egizio e il Museo del Cinema; abbiamo aperto musei nuovi come il MAO; abbiamo realizzato il termovalorizzatore, senza il quale Torino forse avrebbe conosciuto qualche turbolenza dal punto di vista della gestione dei rifiuti”.
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Ironizza infine il presidente: “In più si è realizzato un evento, le Olimpiadi, che forse ha dato un certo contributo alla proiezione internazionale e alla crescita del turismo della nostra città.  Oltretutto è probabile che senza questo massiccio impegno di risorse pubbliche sarebbero stati ben più pesanti gli effetti della crisi industriale che abbiamo subito, e da cui non siamo ancora completamente usciti.  Quindi, come ho sempre avuto modo di dire alle opposizioni di allora, chiedo anche alla sindaca di oggi e all’attuale maggioranza che governa la città, a quali di queste opere si sarebbe dovuto rinunziare per non generare “squilibri strutturali”.

Conti comunali, Appendino vara i tagli: “Fassino ha nascosto la verità ai torinesi”

Piano di rientro da 80 milioni di euro in 4 anni per salvarsi dal pre-dissesto finanziario. La sindaca Chiara Appendino predispone azioni di taglio alla spesa corrente, dismissioni delle  aziende partecipate e degli immobili municipali. “Partiamo da un grandissimo disequilibrio strutturale – afferma la prima cittadina e la responsabilità è di 30 anni di governo. Al mio predecessore imputo di aver nascosto la verità ai torinesi e di non avere affrontato i problemi. La scelta del pre-dissesto sarebbe stata più semplice perché avrebbe scaricato dalla responsabilità di decidere dove intervenire. Abbiamo invece fatto questa scelta coraggiosa per dare avvio a una grande operazione verità”. Il piano dovrà passare al vaglio  del Consiglio comunale. Sono previsti  interventi per ridurre l’indebitamento, senza ricorrere a nuovi mutui, e per contenere la spesa corrente, con uno standard adeguato dei servizi, senza aumentare le tasse municipali  né sopprimere le agevolazioni previste. Alle accuse di Appendino replica con un post su Facebook il capogruppo Pd Stefano Lo Russo. “Insomma, Appendino fa come quei giocatori brocchi che non fanno mai gol perché a detta loro, una volta la palla è sgonfia, un’altra la porta è piccola oppure perché le scarpe fanno male.  Il giudizio sulla qualità della trasformazione della grigia Torino di 30 anni fa operato dal centrosinistra e di cui la Sindaca ha beneficiato e beneficia lo danno i torinesi e quelli che hanno visto la città trasformarsi e crescere. Il giudizio positivo sulle operazioni di risanamento dei conti operato tra il 2011 e il 2016 invece lo ha dato la Corte dei Conti. Abbiamo più o meno capito cosa non ha funzionato secondo Appendino nel passato. Non abbiano invece ancora capito dopo quasi un anno e mezzo cosa ha fatto davvero lei e soprattutto quale idea ha di città”.

 

 

Ottobre con le Torino Fashion Bloggers

Siamo tornate, più in grinta che mai, per consigliarvi anche per il mese di Ottobre, i 5 eventi più cool e imperdibili del mese 😉

 


 

 

7 Ottobre: 1 anno di Righe à Pois
Il 7 Ottobre grande festa per il primo compleanno di Righe à Pois! Il negozio di San Salvario spegnerà infatti la prima candelina. Ad attendervi la nuova capsule collection di U Never Know, il marchio creato da Diego, proprietario insieme a Carlotta del negozio in Via Principe Tommaso. Durante la serata musica dal vivo, spettacoli, un ricco buffet e… la compagnia di noi Torino Fashion Bloggers! Per l’occasione indosseremo abiti creati su misura per noi. Vi aspettiamo per festeggiare insieme, a partire dalle 17!
Dove? Via Principe Tommaso 27 bis A, Torino
Quando? 7 Ottobre dalle 17.00

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6 ottobre: Apertura HUMANA Vintage
Il 6 Ottobre aprirà il terzo HUMANA Vintage d’Italia, nel centro di Torino (via Pietro Micca angolo via dei Mercanti)  città in cui, dal 2015, è già presente in Corso Vittorio Emanuele II 41, il negozio HUMANA Second Hand.
HUMANA,organizzazione umanitaria, politicamente indipendente e laica, sostiene progetti di sviluppo nel Sud del mondo e azioni sociali e di sensibilizzazione in Italia. Un negozio vintage, con un ampio numero di abiti e accessori anni ’60, ’70, ’80, ’90, per uomo e donna selezionati con cura, perchè fare del bene con lo shopping si può.
Ogni settimana saranno più di 500 i nuovi arrivi, un paradiso per chi desidera un look inimitabile.

Dove? via Pietro Micca angolo via dei Mercanti
Quando? 6 Ottobre a partire dalle 10 del mattino

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7 Ottobre – 8 Ottobre: Merenda Reale
Cioccolato, dolci, biscotti e cioccolatini tipici Piemontesi. La Merenda Reale sarà disponibile nelle varianti ‘700 e ‘800. Potrete degustare le leccorniedel ‘700  al Caffè Madama, al Caffè di Palazzo Reale, alla Caffetteria del Castello di Rivoli e alla Caffetteria degli Argenti alla Reggia di Venaria, quelle dell’800 alla Gelateria Pepino, alla Torrefazione Moderna (chiuso la domenica), al Caffè San Carlo e al Caffè Elena
Dove? Torino
Quando? 7 ottobre 2017 – 8 ottobre 2017 dalle 10:00 alle 18:00

 

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8 Ottobre: San Salvario Emporium
Ritorna il San Salvario Emporium e piazza Madama Cristina si prepara ad ospitare 100 maker provenienti da tutta Italia. Stilisti, artigiani, designer, illustratori ed editori indipendenti, tutti insieme appassionatamente per la prima domenica di Ottobre.
E tra stand ed espositori torna anche Zida, che trasformerà la piazza in tanti piccoli angoli accoglienti e domestici.

Dove? Piazza Madama Cristina

Quando? 8 ottobre 2017 dalle 11 alle 20

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7 Ottobre – 7 Gennaio: Peter Lindberg – A different vision on fashion photography
Dal 7 Ottobre la Reggia di Venaria ospita la mostra Peter Lindberg – A different vision on fashion photography in cui saranno esposte 220 fotografie di uno dei più importanti fotografi di moda contemporanei. Negli scatti ritroverete modelle del calibro di Cindy Crawford, Naomi Campbell e Linda Evangelista.
Dove? Reggia di Venaria
Quando? Dal 7 ottobre 2017 – 7 gennaio 2018

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Gemma Contini

 

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Aghi sparati sui passanti, paura a San Donato

Una pistola sparachiodi o una spara aghi a gas: una di queste potrebbe essere l’arma impiegata da un gruppo di sconosciuti (i testimoni hanno visto più persone) che hanno ferito cinque pedoni “sparando” aghi da un’automobile. La “Stampa” rende nota quella che potrebbe essere una moda preoccupante, dopo quella di prendere a pugni i passanti senza alcun motivo. I feriti a causa di questi lunghi aghi, di circa 10 cm –  come quelli per le iniezioni –  non sono gravi, ma sono andati all’ospedale temendo che le punture fossero infette. I medici li hanno rassicurati, ma se gli aghi avessero colpito gli occhi il guaio sarebbe stato grosso. La polizia sta cercando di capire chi siano gli irresponsabili che hanno dato vita a questo folle raid automobilistico nella zona di san Donato.

Cairo: “La var? Ottima. Ma ci ha tolto 4 punti”

“La Var è una buonissima innovazione, ci credo fortemente, ma siamo all’inizio e il Toro è una delle vittime della messa a punto.  Ci ha colpiti tre volte, togliendoci in pratica 4 punti. Il gol di Bologna era buono se l’arbitro non avesse fischiato, e prima c’era un rigore su Belotti e la Var non funzionava. Quindi domenica il gol del Verona in fuorigioco con un piede di Kean oltre la linea…” Il presidente del Torino, Urbano Cairo,  ai microfoni di Radio 24 difende la tecnologia, ma con un po’ di perplessità per come è stata utilizzata  nei confronti della sua squadra. Secondo Cairo, infatti, la Var ha penalizzato i Granata.

MDP, Valter Ottria: “no alla liberalizzazione totale degli orari di apertura dei negozi”

Il capogruppo di Art. 1: “diamo ai Comuni il potere di decidere”

 

Con un emendamento al DDL 253 (cosiddetto Omnibus) in discussione in Consiglio Regionale in questi giorni, il capogruppo di Art. Uno MDP chiede alla Regione di non recepire quella parte della legge Monti sulle liberalizzazioni degli orari di apertura dei negozi. “Chiunque faccia un giro nei centri cittadini piemontesi, non può fare a meno di notare il numero incredibile di locali destinati al commercio, completamenti sfitti e  abbandonati. Questo è un problema per diversi ordini di motivi tra cui, da un lato il degrado e il senso di abbandono che una città restituisce a chi la abita, con l’aumento tra l’altro della percezione di insicurezza” – dichiara Ottria.

 

“L’orario esteso dei centri commerciali ha dato un grosso contribuito alla chiusura dei piccoli negozi; una persona sola, come pure una famiglia, non può competere con i lunghi orari di apertura della grande distribuzione o con le loro settimane lunghe – prosegue – sapendo che si tratta di una posizione politica più che normativa e “senza chiedere di tornare indietro di 30 anni, rivendico un po’ di equilibrio!”

 

“Credo sia evidente a tutti che questo emendamento non rappresenta un mero affare tecnico ma tocca alcuni dei punti a fondamento di una politica progressista: l’attenzione ai piccoli capitali, ai piccoli lavoratori indipendenti, e quello dei dipendenti di grandi catene o della grande distribuzione.

In generale, il tema qui è lo squilibrio davvero molto marcato tra posizioni di forza imparagonabili: compito della politica è – come sempre – trovare il giusto equilibrio tra di esse” – chiosa il capogruppo Ottria in attesa del voto in aula nelle prossime sedute.

 

La Stroke Unit delle Molinette eccellenza tra gli ospedali

L’ictus è la terza causa di morte e la principale causa di disabilità nella popolazione. All’insorgere dei primi sintomi, è necessario recarsi immediatamente in ospedali adeguati. L’infarto cerebrale e l’emorragia cerebrale (ictus cerebrale o stroke) sono provocati da un danno al tessuto cerebrale rispettivamente di natura ischemica (interruzione del flusso sanguigno per la presenza di un trombo) o emorragica (rottura di un vaso). Entrambi sono un’emergenza medica molto grave e vanno trattati in un ambiente ospedaliero adeguatamente organizzato. Al fine di individuare le migliori strutture in Italia per l’Ictus, ThatMorning (la guida online dei migliori ospedali italiani) ha attivato un tavolo di confronto con i Neurologi italiani con lo scopo di condividere criteri omogenei di confronto tra le varie Neurologie e Stroke Unit (parametri: volumi di attività, outcome clinici, profili professionali, pubblicazioni scientifiche, procedure e tecnologie impiegate). Dopo lo studio sui migliori ospedali in Italia per la diagnosi e cura dell’ictus, la ricerca ha certificato la Stroke Unit dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino (responsabile dottor Paolo Cerrato) come punto di riferimento per il trattamento e la cura dell’Ictus in Italia e la migliore in Piemonte. L’Unità è parte del Dipartimento Neuroscienze della Citta della Salute e della Scienza di Torino diretto dal dottor Vincenzo Villari.

 

(foto: il Torinese)

BOETI (PD): “LA REGIONE RESTITUISCA DECORO E DIGNITÀ ALLE CAMERE MORTUARIE”

“La Giunta solleciti le Aziende sanitarie a predisporre un programma di interventi di manutenzione per restituire il doveroso decoro alle camere mortuarie”: questa la richiesta contenuta in una Mozione presentata dal vice Presidente del Consiglio regionale del Piemonte Nino Boeti (Partito Democratico) e approvata all’unanimità ieri sera dal Consiglio regionale del Piemonte. “In Piemonte la maggior parte delle camere mortuarie degli ospedali sono caratterizzate da un pessimo stato di manutenzione (pareti sporche e scrostate, arredi vetusti, etc.) – spiega Boeti– luoghi troppo spesso fatiscenti e inadatti all’importanza che rivestono  per il defunto e per i suoi cari, e che per questo necessitano di lavori di ristrutturazione e miglioramento indispensabili a ridare loro dignità”. “Dal momento che le Aziende sanitarie del Piemonte ricevono annualmente, tramite il riparto effettuato dalla Regione, i  finanziamenti per gli interventi di manutenzione ordinaria – aggiunge Boeti – l’utilizzo di una quota modesta di tale fondo per le camere mortuarie consentirebbe il ripristino e la ritinteggiatura delle opere murarie danneggiate, la sostituzione degli arredi e ogni altra azione utile a rendere gli ambienti più dignitosi, sia per il defunto sia per i suoi familiari. Con questa Mozione abbiamo chiesto all’assessorato regionale alla Sanità di sollecitare le Aziende sanitarie a predisporre un programma specifico di interventi necessari al ripristino di condizioni di miglior decoro delle camere mortuarie. Le camere mortuarie non possono più essere luoghi ‘dimenticati’”.

 

 

Selvaggia Lucarelli, glamour e autoironia

Ho incontrato Selvaggia Lucarelli il 28 settembre, nella cornice del Circolo dei Lettori, in occasione della presentazione del suo nuovo libro ” Dieci piccoli infami”. Sono arrivata al Circolo piuttosto trafelata perché tra G7, mezzi pubblici in tilt e millantati scioperi, ci ho messo più di un’ora, ma salendo la scalinata di via Bogino 9, a dispetto della maestosità del palazzo, sono stata subito invasa da un’aria familiare. Quella era infatti la scalinata del palazzo del Circolo degli Artisti, che frequentavo da ragazzina quando accompagnavo mio papà a cena e che è stato la location della mia festa dei 18 anni. Arrivata alla Sala grande, dopo essermi accomodata sulla poltroncina trasparente, penso a quanto sia bello presentare un libro in un luogo come questo. Dopo alcuni minuti arriva Selvaggia Lucarelli. L’intervista é di Luca Beatrice, direttore del Circolo. Ciò che mi ha colpito di Selvaggia Lucarelli è stata la sua aria solare, la sua simpatia e la sua autoironia.  Io la seguo da anni sui social, mi aspettavo probabilmente una donna pungente, quasi aggressiva nei modi, invece la sua verve e simpatia hanno da subito conquistato il pubblico del Circolo. La sua forte personalità ed il carattere frizzante si fondono con uno sguardo intenso e comunicativo. Inizia l’intervista e nella sala c’è un clima rilassato di chi è consapevole che passerà un pomeriggio piacevole. L’autrice del libro comincia a rispondere alle domande in maniera divertente e divertita; Selvaggia è la donna che piace alle donne, perché mette in luce le qualità che, almeno su carta, tutte vorremmo avere: un bel mix di intelligenza, sarcasmo, ironia e bellezza. Eh sì, perché la Lucarelli è anche, anzi, proprio bella! Quella bellezza in cui la mera avvenenza lascia il posto ad un fascino fatto di lineamenti dolci ed un gran bel sorriso, dove un abbigliamento classico senza fronzoli la rende glamour e femminile con i suoi stivaletti a stiletto con l’immancabile tacco 12! Mi sono divertita a questo incontro, posso dire che Selvaggia Lucarelli è stata una gradevole conferma di ciò che mi aspettavo. Naturalmente non ho potuto fare a meno, sulla via del ritorno verso casa, di compilare la mia black list personale degli infami che ho incontrato nella mia vita…

Sabina Carboni