Il 23 gennaio gli Asili Notturni Umberto I, storica associazione che ha sede nel capoluogo piemontese, in attuazione della convenzione stipulata con la Asl Cn2, darà il via alle prestazioni odontoiatriche specialistiche presso la Casa di reclusione “Giuseppe Montalto” di Alba, in provincia di Cuneo. Prestazioni che verranno effettuate due volte al mese: nel secondo e quarto mercoledì. Il personale paramedico verrà garantito dall’azienda sanitaria locale di competenza, ma a gestire l’attività saranno in particolare due odontoiatri, Valter Giraudi e Spirito Bessone, che opereranno da Alba in sintonia con gli studi odontoiatrici degli Asili Notturni di Torino, e faranno capo ai dottori Daniele Carpegna e Domenico Coscia. “La salute è un diritto di tutti”, e grazie a questa convenzione – come spiega il direttore generale dell’Asl Cn2, Massimo Veglio – “le cure odontoiatriche verranno erogate direttamente in carcere assicurando un’adeguata assistenza ed evitando il trasferimento dei detenuti all’esterno dell’area di reclusione”. Con questa iniziativa ad Alba, ecco un’altra maglia della rete odontoiatrica sociale che, a partire dall’esempio torinese, e grazie alla determinazione e continua dedizione del suo infaticabile presidente, Sergio Rosso, si sta diffondendo in tutto il Paese col dichiarato intento di garantire cure e assistenza completamente gratuite alle fasce più deboli della popolazione e ai cosiddetti “invisibili”, quelli, cioè, che vivono ai margini della società. Tra questi, anche coloro che si trovano oggi dietro le sbarre, e che sicuramente provengono da contesti sociali in cui la salute è solitamente considerata secondaria rispetto ai sovrastanti problemi esistenziali.
Per saperne di più: www.asilinotturni.org
Recenti:
L’episodio risale a pochi giorni fa, quando i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Chieri (TO),
Il complesso edilizio dell’ex Ospedale Maria Adelaide, da tempo dismesso, diventerà una residenza universitaria da 369
A causa del fumo sprigionatosi dall’incendio del materasso dovuto a una sigaretta accesa una donna di
Un nigeriano senza fissa dimora di 30 anni, ricoverato per difficoltà motorie all’ospedale di Novara, è
L’utilizzo libero del Parco Dora da parte dei cittadini è sempre più compromesso dal susseguirsi di