“Piena soddisfazione” è stata espressa dalla Federazione italiana associazioni Diritti Animali e Ambiente per l’intenzione, annunciata dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa in un’intervista al “Corriere della sera”, di impugnare le leggi delle Province autonome di Trento e Bolzano sull’abbattimento di lupi e orsi e di inasprire le sanzioni penali a carico dei bracconieri.“L’intervento del governo – chiedono le associazioni federate, circa una cinquantina, tra cui le fondatrici Lav, Enpa, Leidaa, Lndc ed Oipa – è assolutamente necessario per fermare iniziative in totale contrasto con la Costituzione, la direttiva europea Habitat e le norme nazionali. Il ministro Costa può contare sul nostro sostegno. Invece di fomentare lo scontro istituzionale, le Province autonome farebbero meglio a ripensarci ed a cercare una soluzione nell’ambito delle numerose azioni alternative che possono garantire la convivenza tra l’uomo e i grandi carnivori nel territorio alpino. Le forzature di tipo elettoralistico non risolvono i problemi, li complicano. E in ogni caso non si possono cercare voti mettendo in pericolo un patrimonio di tutto il popolo italiano”. “Molto apprezzabile – conclude la nota – è anche l’annuncio di un giro di vite contro il bracconaggio, fenomeno odioso e insopportabile, che costa ogni anno la vita di un numero enorme di animali ed è punito attualmente con pene troppo lievi, praticamente prive di qualsiasi effetto deterrente”.
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