Dopo Scalfari, tocca all’Economist incamminarsi sulla via del ravvedimento e rimuovere l’antiberlusconismo come partito preso. La copertina del settimanale inglese si interroga sulla questione della tassa di successione ritenendola una vera e propria razzia da parte dello Stato che confisca una ricchezza prodotta nel passato impedendole di trasferirsi a beneficio delle future generazioni.L’Economist dà ragione al presidente Berlusconi, e già questa sarebbe di per sé la notizia. Ma gli dà ragione su una questione – la tassa di successione – per la quale Berlusconi venne pubblicamente crocifisso dalla sinistra e accusato di essere difensore dei ricchi e non già, come in realtà è, difensore della trasmissione di ricchezza e non della sua distruzione. A Berlusconi è toccata la sorte di ogni precursore che riesce a vedere là dove per gli altri è buio fitto. Salvo vedersi riconosciute le proprie ragioni dalla realtà.
Recenti:
“Il centrodestra ha deciso, attraverso il gioco delle tre carte per non discutere di referendum sulla
Un referendum che costerebbe oltre 30 milioni di euro per abrogare una legge, voluta e
“Ennesima strage di innocenti questa mattina: almeno 27 persone sono state uccise e 90 ferite dall’Idf,
Riceviamo e pubblichiamo Martedì 3 giugno, alle ore 12.30, a Torino si terrà una conferenza stampa
EDITORIALE Leggi l’articolo su L’identità: La fede “liquida” dell’Occidente Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE