Il consiglio regionale del Piemonte ha avviato la discussione sul Piano paesaggistico regionale. “Dopo una lunghissimo lavoro – ha dichiarato Elvio Rostagno, vice capogruppo del PD – questo importante documento è quasi giunto alla fine del suo percorso. In nove anni ci hanno lavorato diverse maggioranze, i relativi assessori, le Commissioni consiliari Urbanistica e Ambiente e sono stati ascoltati i numerosissimi soggetti coinvolti. Siamo consapevoli del fatto che il Piano paesaggistico regionale pone dei vincoli ai Comuni del Piemonte, che in alcuni casi dovranno adeguare i propri Piani regolatori, ma lo scopo comune è quello di tutelare e valorizzare il nostro territorio”.Oltre 2060 fra cascate, ville, chiese, torri, fortificazioni, cascine, borgate e vestigia storiche del territorio come le residenze sabaude, i Sacri monti, i palazzi e i castelli. E ancora 370 singoli beni paesaggistici e numerose aree tra cui 199 laghi, 1837 fiumi e
corsi d’acqua, 109 aree protette, 94 zone di interesse archeologico, per una superficie tutelata pari al 61% del totale del territorio. “Il Ppr – prosegue Rostagno – realizza una lettura reale delle caratteristiche del territorio piemontese, definendo le politiche per la tutela e la valorizzazione del paesaggio con la collaborazione dei Comuni. Inoltre – rimarca – nel piano si prevede l’adeguamento degli strumenti tecnici cartografici, oggi risalenti a diverse decine di anni fa. Rappresenta – sottolinea – un testo strategico per le politiche del Piemonte che sempre più sono incardinate nella valorizzazione dell’immenso patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale in sinergia con le politiche comunitarie e di sviluppo sostenibile della nostra regione. Il Piano paesaggistico – conclude – completa il quadro normativo della pianificazione regionale, affiancandosi al Piano territoriale regionale (Ptr), in vigore dal 2011, rendendo quindi il Piemonte una regione all’avanguardia sulla valorizzazione e la tutela del territorio”.
Recenti:
Ilaria Salis, in merito allo sgombero del centro sociale Leoncavallo, ha dichiarato: «Il Leoncavallo sta venendo
LO SCENARIO POLITICO di Giorgio Merlo No, non è uno slogan. E neanche solo un’arma di
“Storicamente in Italia il Centro non si è mai nascosto in una ‘tenda’, come pensa e
POLITICA Leggi l’articolo su L’identità: Salvini vs Macron, la Francia convoca l’ambasciatrice italiana Leggi qui le
LO SCENARIO POLITICO di Giorgio Merlo Insomma, per dirla con Mino Martinazzoli, “nella politica della prima