“Dal 19 giugno la campagna elettorale è finita e io sono diventata la sindaca di Torino e di TUTTI i torinesi”
“Non mi interessa per chi avete votato. Non me lo dite. Ogni giorno ricevo tantissimi messaggi con richieste di aiuto o sostegno di qualche tipo e, in molti di questi, leggo: “ti ho votata”, “ti ho dato il voto”, varie ed eventuali. Bene, la cosa ovviamente mi fa piacere e vi ringrazio ma, per favore, non scrivetelo. È del tutto irrilevante”. Lo scrive su facebook la sindaca di Torino, Chiara Appendino.
“Tra il serio e il faceto, se proprio volete scrivermi qualcosa di voi – aggiunge la prima cittadina – ditemi cosa avete fatto per la città. Dalla raccolta differenziata, all’aver scelto la bicicletta piuttosto che la macchina per andare al lavoro o aver trascorso la domenica in un museo o in un parco piuttosto che in un centro commerciale. Qualsiasi cosa faccia bene alla Città, non importa cosa”.
la sindaca rammenta che dal 19 giugno la campagna elettorale è finita e “io sono diventata la sindaca di Torino e di TUTTI i torinesi. Non ci sarà nessun messaggio che avrà priorità in forza di ciò che dichiarate di aver votato. Insieme alla Giunta, ai consiglieri e agli uffici cerchiamo di rispondere a tutte le richieste in base al merito e alla priorità, senza nessun’altra distinzione”.
“So perfettamente che me lo scrivete in buona fede ma quello che vorrei creare durante questa amministrazione è proprio un cambio di mentalità che metta i princìpi prima degli schieramenti, i valori prima dei colori. Siamo tutti parte di una comunità e le esigenze di ognuno devono concorrere a migliorare la vita di tutti” aggiunge nel suo lungo post sul social network
Conclude Appendino: “Con la mia Giunta le priorità saranno definite in base a quanto queste possano contribuire al benessere collettivo, non in base a chi o cosa avete votato. Se proprio vogliamo porre un obiettivo elettorale, tra cinque anni sarò felice di vedere che questo nuovo punto di vista porterà più persone a voler partecipare alla vita della città, impegnandosi in prima persona. Nel frattempo, tutte e tutti insieme, abbiamo il dovere di lasciare la città migliore di come l’abbiamo trovata. E insieme ce la facciamo, ne sono sicura”.
(Foto: Antonello Preteroti)
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