#Il mio posto nel mondo, dal 30 novembre sotto la Mole

CIRCOLO 2015CIRCOLO 3 2015CIRCOLO 2 2015Il fitto calendario di incontri, laboratori, spettacoli, performance, reading e testimonianze diventa la bussola da seguire per orientarsi verso il futuro e trovare la giusta via tra aspirazioni e competenze necessarie

 

 

#Il mio posto nel mondo non è solo l’hashtag dell’iniziativa organizzata per i ragazzi delle scuole medie e superiori che vogliono investire nel loro capitale umano. E’ molto di più. Perché, dal 30 novembre al 4 dicembre, il fitto calendario di incontri, laboratori, spettacoli, performance, reading e testimonianze – organizzato da Circolo dei lettori di Torino, Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus, Museo del Risparmio e MagazziniOz – diventa la bussola da seguire per orientarsi verso il futuro e trovare la giusta via tra aspirazioni e competenze necessarie.

 

 

Il programma, di cui i ragazzi sono protagonisti, è aperto anche ad insegnanti ed educatori che devono guidarli e a chiunque voglia riflettere sul tema del capitale umano. Coraggio (di essere se stessi), passione, sentirsi speciali e liberi sono le tappe di una mappa immaginaria in cui le giovani leve dovranno districarsi per consolidare capacità, abilità e trovare il loro posto nel mondo. E nel palinsesto della settimana gli spunti sono davvero tanti.

 

 

-Per l’inaugurazione l’appuntamento è lunedì 30 novembre, ore 17,30,  al Grattacielo Intesa Sanpaolo con  “Le parole del capitale umano” condotto da Flavio Oreglio. Una serata articolata in tre momenti: il concerto strumentale dei bambini e dei ragazzi della Scuola Popolare di Musica di San Salvario; la performance “I’m a firestar” in cui danza contemporanea, hip hop e freestyle si amalgamano in perfetto equilibrio; ed in chiusura, il concerto dei “The Minis”, ovvero tre dodicenni che hanno già condiviso il palco con big come i Subsonica.

 

 -I laboratori sono la tappa “esperienziale” del progetto, un luogo in cui i ragazzi possono prendere maggiore confidenza con le loro  abilità.

In calendario:  i “Soft Skills Lab” e i laboratori di danza –teatro al Museo del Risparmio, gli incontri sull’innovazione con le startup ai MagazziniOz, i workshop di Hip-Hop alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani che insegnano come sviluppare una coscienza su temi caldi come immigrazione e diritti civili.

 

Testimonianze ovvero incontri con ospiti che si sono distinti in più ambiti: sport, musica, filosofia, giornalismo, economia e scienza. A testimoniare come si ottengano risultati mettendo in campo il coraggio di essere se stessi, con caparbietà e lungimiranza saranno, tra gli altri, il filosofo Franco Bolelli, il conduttore radiofonico Matteo Caccia, il musicista Boosta, lo scrittore Andrea Bajani, il calciatore Andrea Gasbarroni, la genetista Alessandra Ferlini, il fotoreporter Andreja Restek e i giovani imprenditori di “Progetto Quid”.

 

Spettacoli in cui il racconto delle “parole” del capitale umano è visivo e scenico come in “Compleanno afghano”, storia (vera) di un ragazzo fuggito –da solo- dall’Afghanistan; o “Il Maestro. Una storia di judo e di vita” che sottolinea l’importanza dei valori trasmessi dallo sport.

 

Il programma prevede poi molto altro, tra cui il ciclo di incontri Pensopositivo  e, presso la Fondazione Merz, le proiezioni di film nell’ambito di “Sottodiciotto Film Festival” in collaborazione con Premio Lux.

 

Insomma, una settimana intensa e stimolante che si chiuderà venerdì 4 dicembre (ore 20,30) alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani con l’evento (in collaborazione  con la Fondazione Telethon Onlus) “Crescere è un viaggio”. In un mix di grande impatto scenico ce lo raccontano i brani del rapper Milo e il corpo di ballo diretto da Ben Akadinma e Stefania Bovolenta; mentre il ricavato  della serata sarà devoluto a Telethon per finanziare progetti di ricerca su malattie genetiche e distrofia muscolare.

 

E last but not least, una call to action che chiama a raccolta i ragazzi tra 13-18 anni invitandoli a postare su Facebook, con l’hasthag #ilmiopostonelmondo, selfie che raffigurino i loro piedi e spieghino qual è il loro posto nel mondo, quello in cui si trovano o in cui vorrebbero essere, reale o metaforico.

 

 Laura Goria

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