Hom Architetti incontra Battilossi e i suoi tappeti da sogno

Giovedi 13 novembre a partire dalle 19.00, Hom Architetti apre le porte dello spazio in Via Bologna 220/14 per l’incantevole esposizione di tappeti Battilossi

Tra memoria e materia, arte e design, prende forma negli spazi di Hom Architetti una mostra che intreccia la forza espressiva dei tessuti antichi con lo sguardo contemporaneo sul progetto d’interni. L’iniziativa nasce dalla collaborazione con Battilossi, storica azienda torinese specializzata in tappeti e tessuti d’autore. “Tutto è partito”, racconta Stefania De Paola di Hom Architetti, “da un progetto d’arredo che abbiamo curato insieme, per il quale Battilossi ha realizzato un tappeto su misura. Durante una visita al loro showroom siamo rimasti colpiti da un pezzo da collezione esposto alle pareti: da lì l’idea di ospitare nei nostri spazi una selezione di manufatti vintage unici, tra arazzi, tappeti, pouf e cuscini, opere che raramente un pubblico non specializzato ha occasione di ammirare”.

Le collezioni protagoniste arrivano da due mondi lontani ma accomunati dalla stessa intensità artigiana: i kilim turchi dei primi anni del Novecento e i tappeti berberi realizzati dalle famiglie nomadi dell’Alto Atlas marocchino nello stesso periodo. Nei kilim, la tradizione tessile si trasforma in linguaggio visivo: tappeti dai pattern geometrici e dai velli erosi dal tempo diventano autentiche tele astratte, dove libertà compositiva, contrasti cromatici e proporzioni irregolari rivelano una sensibilità artistica sorprendentemente attuale. Nei tappeti berberi, invece, la forza risiede nella spontaneità del gesto e nella materia: lana naturale intrecciata con filati di recupero, colori intensi e motivi simbolici che raccontano identità, territorio e vita nomade. Ogni pezzo, unico e imperfetto, conserva il calore del deserto e la memoria delle mani che lo hanno creato.

L’evento, che si inserisce nello spirito della settimana dell’arte torinese, vuole avvicinare il pubblico a un contenuto di nicchia, a cavallo tra il mondo tessile e quello artistico. A rendere la serata ancora più viva, un dj set del giovane talento torinese Mike Esse, del collettivo Wired, accompagnerà l’esposizione con sonorità techno in contrasto con l’antichità delle trame. “Perché nei nostri progetti ci piace sempre giocare con i contrasti”, spiega De Paola.

In un tempo in cui il design d’interni ricerca autenticità e senso, queste opere portano negli spazi contemporanei la forza poetica dell’imperfezione e la bellezza delle tracce. Kilim e tappeti berberi diventano così non solo oggetti d’arredo, ma testimoni di un sapere antico capace di dialogare, con sorprendente naturalezza, con l’estetica del presente.

Lori Barozzino

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