“Chiediamo di essere coinvolti, affinché il piano non sia solo un semplice atto di indirizzo ma produca impatti misurati – hanno detto -. Auspichiamo l’attuazione di un modello di assistenza integrata che coinvolga le diverse figure professionali e le loro specifiche competenze e che rafforzi le case e gli ospedali di comunità, per garantire un’assistenza più vicina, integrata e di qualità. E poi attivare sinergie più strette tra pubblico, privato ed enti del terzo settore per ampliare l’offerta di servizi e dare risposte più rapide all’utenza, condividendo risorse e innovando i modelli di assistenza”.
“Per abbattere le liste d’attesa servono tutte le professioni sanitarie e il coinvolgimento di tutti gli ordini professionali – hanno aggiunto -. C’è un problema di mancanza di personale, bisogna rendere le professioni sanitarie più attrattive investendo nel sistema universitario regionale, nella formazione continua e nell’aggiornamento professionale, essere attenti alle metodologie innovative come la telemedicina e garantire condizioni di lavoro competitive, opportunità di crescita e ruoli dirigenziali”.
Hanno posto domande Alberto Unia (M5s), Daniele Valle, Monica Canalis (Pd) e Silvio Magliano (Lista Cirio).
UFFICIO STAMPA CRP