Scanderebech (Fi): “Torino ostaggio dei cantieri”

Una città ostaggio di cantieri infiniti, rattoppi raffazzonati e strisce pedonali ridipinte con bombolette spray. È questo il quadro che emerge dall’interpellanza presentata dalla Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, Federica SCANDEREBECH, che chiede chiarezza e interventi urgenti per migliorare la gestione dei cantieri stradali privati a Torino.

«La situazione è ormai insostenibile. – dichiara SCANDEREBECH (FI) – Da un lato abbiamo una cittadinanza sempre più esasperata da cantieri che si aprono e chiudono a ripetizione nello stesso tratto di strada, spesso senza una logica apparente. Dall’altro, assistiamo a ripristini eseguiti in modo inadeguato, con strisce pedonali cancellate, asfaltature a macchia di leopardo e segnaletica imprecisa che mette a rischio la sicurezza di tutti».

Aggiunge SCANDEREBECH (FI): «Non è ammissibile che nel 2025 in una grande città europea si verifichino ancora scene grottesche come quella, documentata dai notiziari, di un operaio che ridisegna le strisce pedonali con una bomboletta spray. O che, su un singolo incrocio, si contino tre tipi diversi di segnaletica orizzontale nel giro di pochi metri».

Incalza SCANDEREBECH (FI): «Il tavolo tecnico per la gestione dei cantieri non basta. Occorre istituire un organismo indipendente che verifichi, a lavori conclusi, la qualità dei ripristini eseguiti. E servono strumenti chiari per intervenire su quei cantieri che sembrano non chiudere mai, con opere eseguite a lotti e continui disagi per residenti e attività commerciali».

Conclude SCANDEREBECH (FI): «I torinesi sono stanchi, la loro pazienza è finita. Non si può continuare a chiedere tolleranza a fronte di strade disastrate, cantieri infiniti e ripristini vergognosi. Ogni giorno di ritardo, ogni scavo ripetuto inutilmente, è un costo che pagano i cittadini in termini di disagi, tempo perso, inquinamento e risorse pubbliche buttate. Serve un cambio di passo, un approccio finalmente proattivo: pianificare meglio, controllare davvero, sanzionare chi sbaglia. Coordinare significa risparmiare e, oggi, ogni euro speso male è un insulto ai cittadini. È il momento di agire, con decisione e visione e restituire ai torinesi una città che funzioni, che rispetti chi la vive ogni giorno».

cs

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