Vite e dicerie di strapaese tra laghi, monti e vigne, l’ultimo libro di Marco Travaglini, verrà presentato venerdì 13 giugno alle 18 al Centro Pannunzio di Torino. Con l’autore dialogherà Laura Pompeo. La narrativa dell’autore, nato sulla sponda piemontese del lago Maggiore e torinese d’adozione, è intesa a dare voce soprattutto alla gente comune, a quel mondo piccolo ma non minore col quale ha sempre amato convivere, assimilandone i problemi, le speranze, le gioie e i dolori. Una scrittura la sua che nasce dal cuore e arriva al cuore, che sa cogliere con passione e slancio poetico la vita delle strade, dei piccoli paesi tra i laghi e le montagne così come delle vie di Torino o della campagna canavesana, con attenzione particolare – è il caso de Il seggio del peccato come di gran parte dei suoi libri di racconti – al passato, a tempi meno facili, ma più ricchi di semplicità, di saggezza antica, di rapporto umano. Erano gli anni delle case di ringhiera e dei circoli operai, dei grandi prati non ancora invasi dal cemento; delle quattro stagioni; degli inverni dalle abbondanti nevicate e delle primavere verdi punteggiate di rondini e maggiolini. Storie che si ritrovano ne Il seggio del peccato, attraverso ventisette racconti, guidando il lettore in un itinerario emozionale che abbraccia città, campagne, laghi e montagne. Come scrive nell’introduzione Sergio Chiamparino, già sindaco di Torino, “sono racconti ricchi di riferimenti storici, di notizie su luoghi, edifici storici, di curiosità, ricostruzioni di antiche tradizioni e motti popolari, molte cose che si ignorano o almeno io ignoravo”.
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